UNIVERSITA’ DEGLI STUDI “G. d’ANNUNZIO” CHIETI
SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA
Direttore: Prof. Ferdinando Romano
Programmazione, gestione e valutazione dei Centri
Ambulatoriali di Riabilitazione
Specializzanda
Dott.ssa Daniela MATARRESE
Relatore
Prof. Ferdinando ROMANO
Correlatore
Prof. Pierluigi COSENZA
Anno Accademico 2002/2003
Premessa
La riabilitazione insieme alla prevenzione, alla diagnosi ed
alla cura rappresenta una delle quattro tipologie di
intervento nelle quali si articola l’attività di assistenza
sanitaria.
Le attività sanitarie di riabilitazione sono costituite da
interventi valutativi, diagnostico-terapeutici e altre
procedure finalizzate a portare il soggetto affetto da
menomazioni al recupero della autonomia nelle principali
attività della vita quotidiana.
Fasi della riabilitazione
Acuzie
Ricovero
ospedaliero
acuto
Intervento
clinico
Ricovero
ospedaliero
riabilitativo
Riabilitazione
intensiva e.o.
Intervento riabilitativo
OSPEDALE
Reparto per
acuti
Riabilitazione
estensiva
Riabilitazione intensiva
Reparto
di riabilitazione
Fonte: Toscana, DCR 14/4/1999 n.40
Riabilitazione
estensiva e.o
Intervento
riabilitativo
assistenziale
TERRITORIO
Intervento residenziale,
diurno, ambulatoriale,
domiciliare e.o
Intervento residenziale,
Semir., ambulatoriale,
domiciliare e.o
STRUTTURE
SANITARIE
Riabilitazione
Intensiva
Riabilitazione
Estensiva
Presidi di Alta Specialità Riabilitativa:
 Unità Spinali
 Unità gravi Cerebrolesioni
 Unità Disabilità Età Evolutiva
 Unità Riabilitazione turbe Nps
Strutture
ambulatoriali
di
Medicina Fisica e Riabilitazione
Strutture ospedaliere di Medicina Fisica
e Riabilitazione
Presidi
di
riabilitazione
extraospedaliera a ciclo
diurno e/o continuativo
Presidi di riabilitazione
extraospedaliera a ciclo diurno e/o
continuativo
CENTRI AMBULATORIALI
DI RIABILITAZIONE
Strutture
ospedaliere
lungodegenza post-acuzie
di
Introduzione
• Il gruppo SAN STEF.A.R s.r.l. si propone di garantire la
completa soddisfazione dei bisogni dell’utenza, nel rispetto
delle risorse disponibili.
• La Sezione di Epidemiologia e Sanità Pubblica
dell’Università di Chieti ha provveduto a strutturare un
sistema che porti al miglioramento continuo delle qualità
nelle strutture esaminate.
Il Gruppo SAN STEF.A.R. s.r.l.
Collocazione
3 Presidi e 19 Centri Ambulatoriali di
Riabilitazione
Abruzzo e Molise
Prestazioni 2002
496.471
Pazienti
9.876
Dipendenti/Consulenti
425/123
Attività
Prestazioni ambulatoriali di gruppo ed
individuali, domiciliari ed extramurali
Struttura
Prestazioni 2002 Centri SAN. STEF. A. R. s.r.l.
5%
4%
38%
53%
Ambulatoriale di gruppo
Domiciliare
Ambulatoriale individuale
Extramurale
Il Gruppo SAN STEF.A.R. s.r.l. 2
Punti di criticità del sistema
• Esistenza di accordi contrattuali con le ASL
Volume di prestazioni
VINCOLI
Tipologia di prestazioni
Modalità di pagamento
• Esistenza di un sistema di remunerazione fisso
DISINCENTIVO ALLA QUALITA’
Sistema di tariffazione
Tipologia
prestazione
Ambulatoriale
di gruppo
Ambulatoriale
individuale
Domiciliare
Extramurale
individuale
Abruzzo
Tariffe regionali €
Molise
Friuli-Venezia
Giulia
13,28
12,77
13,01
37,74
36,25
36,93
48,67
46,66
N.R.
37,74
36,25
36,93
Stakeholders
• Utenti/Clienti;
• Politici della Comunità e della Regione;
• Direttori Generali e Top Management delle ASL;
• Organizzazioni Sindacali.
Obiettivi
MIGLIORAMENTO CONTINUO DELLA
QUALITA’
SODDISFAZIONE
UTENZA
RIDUZIONE
COSTI
CRESCITA
PRODUTTIVITA’
Obiettivi (2)
• Migliorare il livello di efficienza delle strutture
• Promuovere l’efficacia del processo assistenziale
• Implementare l’uso di linee-guida/protocolli e l’audit
medico
• Valutare la “customer satisfaction”
• Creare un sistema informativo interaziendale e individuare
il benchmarker
Metodi
 Setting
19 Centri Ambulatoriali di
Riabilitazione
 Durata dello studio
Triennale (2003-2006)
 Strumenti utilizzati
Total Quality
Benchmarking
Customer satisfaction
Total Quality
Il TQ è una teoria economica incentrata su:
ruolo decisivo e attivo del cliente esterno
nuovi rapporti tra i membri interni dell’organizzazione
miglioramento continuo della qualità del processo
organizzativo
Total Quality (2)
Plan
Action
Valutazione dei risultati
CICLO
A
FEEDBACK
Chec
k
Do
sistema standard di riferimento
Sistema di Indicatori
Indicatori di QUALITA’
Indicatori di PERFORMANCE
MACRO-AREE
MACRO-AREE
Indicatori di primo livello
27 Indicatori
47 Indicatori di secondo livello
INDICATORI DI QUALITA’
Valore 0-100
MACRO-AREE
0-30
0-30
STRUTTURALI
ORGANIZZATIVI
0-40
ASSISTENZIALI
Caratteristiche
strutturali: 0-14
Adeguatezza: 0-19
Rispetto ospite: 0-15
Adeguatezza: 0-8
Miglioramento: 0-11
Valutazione ospite: 0-25
Fruibilità:
0-8
INDICATORI DI QUALITA’
Macro-area
STRUTTURALI
Indicatore di 1°livello Caratteristiche strutturali: 0-14
Indicatore di 2°livello : Mq locale ambulatorio
Standard: 200 mq per centro ambulatoriale di riabilitazione
Peso: 2
INDICATORI DI PERFORMANCE
DOMANDA
ACCESSIBILITA’
RISORSE
ATTIVITA’
RISULTATO
6 INDICATORI
10 INDICATORI
11 INDICATORI
Tempo medio di
attesa per
l’inserimento nella
struttura
Costo totale del
personale/numero
totale di prestazioni
effettuate
N. Medio annuo di
assistiti per struttura
Articolazione del progetto
livello organizzativo-progettuale
livello conoscitivo
Progettazione
validazione sistema indicatori
pianificazione
livello operativo
Sviluppo
livello formativo
Integrazione
coinvolgimento totale
Conclusioni
La capacità di misurare e valutare le attività prodotte e
i risultati ottenuti permetterà di governare e migliorare
il sistema complesso dei Centri Ambulatoriali di
Riabilitazione.
Sarebbe auspicabile che le strutture sanitarie
pubbliche e private adottassero analoghi sistemi per
garantire ai cittadini/utenti la qualità totale nel
rispetto dei principi di economicità e per favorire la
crescita sostanziale del settore.
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