Economia dell’Afghanistan A cura di: Riccardo Leone L’economia L’economia dell’ Afghanistan è molto fragile a causa del territorio, della scarsa ricchezza e dei continui conflitti. Tuttavia il terreno è ricco di minerali preziosi che però non vengono sfruttati adeguatamente. Come il territorio influisce Il mancato sviluppo di questo paese è dovuto anche ad un progressivo degrado del suolo sia all’eccessivo sfruttamento del territorio da parte del bestiame, sia alla deforestazione, sia alla desertificazione aggravata dalla siccità. Questo paese non ha sbocco sul mare e questo influisce in modo negativo sulla sua economia. L’ ISU L’Afghanistan ha un ISU basso, e rientra in entrambe le categorie delle economie particolarmente vulnerabili (come definite dalle Nazioni Unite): Paesi a basso reddito e Paesi senza sbocco sul mare. La povertà è oggi molto diffusa tra la popolazione. Una prima indicazione sintetica della gravità dei problemi socioeconomici la offre il cosiddetto “diamante dello sviluppo”. Prodotto Interno Lordo (PIL) pro capite (US$) L’agricoltura, a causa dell’infertilità del terreno e della scarsa industrializzazione occupa il 74% dei lavoratori, mentre gli altri settori occupano molti meno lavoratori. data PIL pro capite in $ 1999 2000 2002 2003 2004 2007 2008 2009 2010 800 800 700 800 800 1.000 700 900 900 Coltivazione dell’oppio Inoltre un altro problema rilevante è quello della coltivazione illegale dell’oppio, purtroppo questo problema non è contrastato e gli interventi sono pochi. L’Afghanistan è il primo produttore mondiale di oppio. Il calo dei prezzi influenza le scelte di produzione dei contadini afgani; di conseguenza il calo dei prezzi del grano fa si che ci sia una maggior coltivazione di oppio, grazie al suo prezzo più alto. Risorse minerarie Tuttavia, l’Aghanistan potrebbe non essere così povero. Alcuni geologi americani hanno scoperto in Afghanistan importanti giacimenti di materie prime, tra cui rame e litio. La scoperta potrebbe offrire un’opportunità unica di sviluppo economico del paese scosso da decenni di guerra.