Corso di Laurea magistrale in
Sociologia
Fonti e indicatori sull’uso del tempo
Clara Melzi
12 novembre 2009
Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale
Università degli Studi di Milano-Bicocca
Le fonti nazionali e internazionali sull’uso del tempo
A partire dagli anni Ottanta sono cinque le iniziative di più
rilevante interesse in tema di standardizzazione e
comparabilità internazionale dei dati rilevati tramite bilanciotemporale:
Archivio multinazionale di dati sull’uso del tempo Inghilterra
 Time Use Research Center - Canada
 Working Group of Time Use Surveys – contesto europeo
 Multinational Time Use Study (MTUS) – Inghilterra,
Australia, Canada
 Research Network on Time Use – Germania

Eurobarometro 60.3
 Candidate Countries Eurobarometer 2003.5

Le fonti nazionali e internazionali sull’uso del tempo
Italia
Indagine multiscopo ISTAT “Uso del tempo”
 Indagine multiscopo ISTAT “Aspetti della vita quotidiana”
 Indagine multiscopo ISTAT “I cittadini e il tempo libero”


Indagini IARD per la condizione giovanile (tempo libero)
Le fonti nazionali e internazionali sull’uso del tempo

Archivio multinazionale di dati sull’uso del tempo – Inghilterra
Istituito nel 1980 presso la Facoltà di Scienze sociali e umane dell’Università di
Bath in Inghilterra diretto da Jonathan Gershuny
Obiettivo: archivio e assemblaggio a fini comparativi dei dati provenienti da un
numero crescente di studi sull’uso del tempo

Time Use Research Center – Canada
Evoluzione del Centro di documentazione internazionale sulla ricerca condotta
con bilanci-tempo fondato presso la Libera Università di Bruxelles nella metà
degli anni Settanta, diretto da Andrew Harvey
Aggiornamento bibliografico in materia di raccolta e applicazione di dati sull’uso
del tempo e consistente inventario e documentazione di studi condotti con
bilanci-tempo
Le fonti nazionali e internazionali sull’uso del tempo

Working Group of Time Use Surveys – contesto europeo
Nato nel 1995, si tratta di un gruppo di esperti impegnato nel Progetto di
armonizzazione delle ricerche europee sull’uso del tempo
Formato da rappresentati di quasi tutti i membri dell’Unione Europea, da
osservatori canadesi, turchi e dell’Est Europa
Nel 1996 studio pilota comparato sui bilanci-tempo realizzato in 12 paesi
europei e curato dall’EUROSTAT
Obiettivo: acquisire conoscenze necessarie per consentire una
riformulazione delle indagini nazionali idonea a dare loro maggiore
comparabilità
Le fonti nazionali e internazionali sull’uso del tempo
 MTUS: Multinational Time Use Study
Composto dall’Università di Melbourne in Australia, Essex
in Inghilterra e Calgary e St Mary’s in Canada
Gruppo di lavoro finalizzato a consolidare ed estendere la
collaborazione nella ricerca internazionale sull’uso del tempo
http://www.timeuse.org/mtus/
Le fonti nazionali e internazionali sull’uso del tempo
Archivio MTUS
•
50.307 casi
•
Hanno partecipato 23 paesi in tutto il mondo (anche l’Italia)
•
Periodo rilevazione 1960-2004
•
Giorni di rilevazione: tutti i giorni della settimana; media
dell’intera settimana; media dei giorni lavorativi
Le fonti nazionali e internazionali sull’uso del tempo
In Italia:

Scelta relativamente recente in Italia (la prima è l’indagine sulle forze
lavoro Istat del 1952). Diffidenza verso la statistica campionaria e la
rilevazione di variabili soggettive o relative a opinioni o descrizioni di
comportamenti

Nel 1982 prima Indagine sulle strutture ed i comportamenti famigliari,
nel 1986 prima Indagine sulle condizioni di salute della popolazione e
nel 1986-1991 primo ciclo delle Indagini multiscopo sulle famiglie

Nel 1988-1989 prima Indagine sull’uso del tempo degli italiani poi
ripetuta dall’Istat nel 2002-2003, nell’ambito delle ricerche del MTUS
Le fonti nazionali e internazionali sull’uso del tempo
Indagine sull’uso del tempo degli italiani del 1988-1989
Campione nazionale di 13.729 famiglie e 38.110 persone di
età superiore ai due anni
Indagine sull’uso del tempo degli italiani del 2002-03

Cadenza quinquennale

Dal 1° aprile 2002 al 31 marzo 2003

Campione di 21.075 famiglie e 55.773 individui
Le fonti nazionali e internazionali sull’uso del tempo
Indagine sull’uso del tempo degli italiani del 2002-03
Le informazioni sulle caratteristiche delle famiglie e degli individui
sono rilevate tramite un questionario

Le informazioni sull’uso del tempo quotidiano sono raccolte tramite un
diario giornaliero compilato in un giorno prefissato da tutti i componenti
di tre anni e più delle famiglie

Il campione è stato suddiviso in modo tale da poter fornire stime distinte
per tre diversi tipi di giorno (feriale, sabato e domenica) e per il giorno
medio settimanale

51.206 diari giornalieri (18.085 in un giorno feriale, 16.828 il sabato,
16.293 la domenica)

Le fonti nazionali e internazionali sull’uso del tempo

Diario settimanale per i componenti di 15 anni e più nel quale riportare
esclusivamente gli intervalli di ore di lavoro retribuito svolto in ciascun giorno
della settimana designata, ad iniziare dal giorno prefissato per la compilazione
del diario giornaliero

Compilazione del diario: con parole proprie; attività ogni 10 minuti

Le attività sono classificate e definite secondo le indicazioni fornite da un
organismo internazionale denominato Mtus (Multinational Time Use Study)

La classificazione si articola in 41 codici di attività, alcune delle quali dedicate
specificatamente agli spostamenti verso/da il luogo di lavoro/studio, agli
spostamenti per svolgere attività domestiche (e di cura della famiglia in
generale) e a quelli per il tempo libero

Informazioni per principali variabili socio-demografiche, ripartizione
territoriale (NO, NE, C, S, I) e tipo di comune (comune centro di area
metropolitana, periferia area metropolitana, fino a 2.000, da 2001 a 10.000, da
10.001 a 50.000, oltre 50.000)
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche





Il metodo della survey
Strumenti per la conoscenza delle proprietà temporali
Tecniche interrogative contestualizzanti: i bilanci spaziotemporali
Aree tematiche e indicatori temporali
Alcuni esempi di rappresentazione grafica dei dati sull’uso
del tempo
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Il metodo della survey
La ricerca primaria rileva direttamente i dati e le informazioni necessari per
analizzare l’uso del tempo quotidiano e il sistema di mobilità territoriale,
sia dal punto di vista della domanda (gli attori sociali con i loro stili di
mobilità) sia da quello dell’offerta (le infrastrutture e la loro distribuzione
sul territorio)
Sono molto differenti i metodi utilizzati nel processo di costruzione della
conoscenza empirica. Dedicheremo attenzione solo al metodo
dell’inchiesta sociale (noto nel contesto anglosassone con il termine
survey)
Vantaggi:
- rileva informazioni su quote significative di popolazione
- descrive comportamenti e opinioni di unità di analisi individuali
- utilizza tecniche interrogative standardizzate e comparabili
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Ascrivibile alla categoria più generale della survey research, la tecnica
della time budget analysis utilizza “la dimensione temporale quale
misura e mezzo per registrare i comportamenti e per dare ad essi una
dimensione oggettiva che permetta un confronto rigorosamente
quantificabile tra scelte e stili di vita diversi”
Le tecnica condivide le premesse di fondo della survey research, ovvero
“interroga gli stessi individui oggetto della ricerca appartenenti a un
campione rappresentativo mediante una procedura standardizzata di
interrogazione allo scopo di studiare le relazioni esistenti tra le variabili”
(Corbetta 1999)
Con i bilanci-tempo si vuole descrivere tipologia, collocazione e durata
temporale quotidiana delle attività di una popolazione al fine di
evidenziarne il grado di diffusione e di concentrazione nella giornata
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Ciò che caratterizza i bilanci temporali rispetto alle altre tecniche
interrogative della ricerca condotta tramite inchiesta è rappresentato dalla
rilevazione continua, estesa all’intero intervallo temporale della giornata,
e analitica, attenta alla durata e alla collocazione temporale, del modo di
utilizzare il tempo da parte degli attori
L’accezione temporale che sottende questa tecnica è quella oraria, il
significato storicamente e socialmente determinato del tempo, che avendo
a che fare con l’ordine in cui gli avvenimenti si succedono appare più
adeguato a descrivere i ritmi temporali delle attività quotidiane
Sono almeno tre le dimensioni contestuali di importanza rilevante nello
studio dei comportamenti temporali della mobilità: quella spaziale
(struttura e funzione) innanzitutto, ma anche la dimensione oraria
(sequenze e durate micro e macro sociali) e relazionale (sistema di
mobilità)
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Strumenti per la conoscenza delle proprietà temporali
Strumenti
Proprietà
Interrogativi
de-contestualizzanti
Opinioni, atteggiamenti,
comportamenti
Interrogativi contestualizzanti
Comportamenti
Osservativi
Comportamenti
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Tecniche interrogative contestualizzanti: i bilanci spazio-temporali
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Metodo: gli strumenti di rilevazione specifici
N.
spo
st.
Ora:
da...a
1
4.01
4.10
2
4.11
4.20
3
4.21
4.30
4
4.31
4.40
5
4.41
4.50
6
4.51
5.00
7
5.01
5.10
8
5.11
5.20
9
5.21
5.30
10
5.31
5.40
11
5.41
5.50
12
5.51
6.00
13
6.01
6.10
14
6.11
6.20
…
…
…
Luogo
funzionale
di partenza
Luogo
geografico
di partenza
Finalità
dello
spostamento
Mezzo
Attività
secondarie
In compagnia
di chi …
Luogo
funzionale
di arrivo
Luogo
geografico
di arrivo
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Classificazioni
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
1- Periodo
temporale dei
diari
4- Pre-codifica o
libera
descrizione
2- Intervallo
temporale
minimo
6Tipo di luogo
3- Intervista o
autocompilazione
5- Attività
secondarie
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Diverse questioni hanno interessato il dibattito metodologico
internazionale, in particolare:
la
popolazione di riferimento (individuo o famiglia)
il periodo temporale dei diari (singola giornata o settimana)
l’intervallo temporale minimo di rilevazione (aperto, 10
minuti, a intervalli variabili)
la rilevazione delle informazioni tramite intervista o
autocompilazione
la precodifica delle categorie di attività, mezzi e luoghi o la
loro libera descrizione
la classificazione delle attività secondarie
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Il periodo temporale dei diari
-
La questione è di importanza non irrilevante perché le attività assumono in genere
un diverso significato a seconda che si svolgano nella stagione estiva piuttosto che
in quella invernale, nel primo periodo o nel secondo dell’anno

La procedura di campionamento normalmente adottata consiste nello sdoppiamento
del campione in due quote. La prima viene coinvolta con riferimento ai primi sei
mesi dell’anno, mentre la seconda compila il diario con attenzione al secondo
periodo
La compilazione dei diari viene in genere effettuata con riferimento ad una giornata
campione della settimana.
Prima soluzione: suddivisione del campione in tre strati, il primo con riferimento al
lunedì, il secondo ad una giornata compresa tra martedì e venerdì e un terzo
relativamente al sabato e alla domenica. La compilazione del diario viene
comunque effettuata da ogni rispondente in relazione a una sola giornata della
settimana
Seconda soluzione: compilazione dei diari relativamente ad alcuni giorni della
settimana campione o all’intera settimana



Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Il periodo temporale dei diari

Prima soluzione

Seconda soluzione
vantaggi/svantaggi

Contenimento delle mancate
risposte-maggior completezza
delle compilazioni-possibilità di
comparazione
internazionale/possibilità di
osservare la collocazione di una
attività con riferimento all’insieme
degli eventi settimanali di ogni
individuo (rischio di sovrastimare
le differenze interpersonali dei
comportamenti)

Analisi longitudinale della
successione degli eventi quotidiani
con attenzione a specifici soggetti
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Intervallo temporale minimo
-


Prima soluzione: intervallo di rilevazione minimo standard (5, 15 o 30
minuti)
Seconda soluzione: i rispondenti sono liberi di specificare l’orario di inizio
e fine di ogni attività
La pratica migliore è quella di utilizzare intervalli aperti o di 5-10 minuti.
L’arco orario della rilevazione è compreso tra le 4:00 del mattino e lo
stesso orario del giorno successivo (così da rendere possibile la rilevazione
delle attività notturne)
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Intervista o autocompilazione?
La compilazione dei diari viene normalmente effettuata ricorrendo a due
procedure di rilevazione, l’autocompilazione e l’intervista.
La prima è la più diffusa. Può essere realizzata il giorno successivo a quello
della rilevazione oppure durante il giorno stesso. La prima procedura
viene utilizzata esclusivamente nelle inchieste riferite ad un solo giorno
della settimana per rispondente, normalmente quello precedente per
facilitare il ricordo e la compilazione. La seconda, invece, può essere
applicata a più giorni, di solito della settimana in corso e di quella
successiva la consegna del diario. La prima tecnica è più standardizzata,
consente di tenere separati svolgimento delle azioni e loro rilevazione,
ma è condizionata dall’effetto memoria.
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Intervista o autocompilazione?
1- I diari compilati il giorno stesso non hanno problemi legati alla
memoria ma condizionano il normale svolgimento delle attività
quotidiane. Per risolvere questo problema spesso sono adottate
tabelle con categorie di attività precostituite.
2- L’intervista è lo strumento migliore per conoscere l’uso del tempo
delle persone meno istruite, per supportare il rispondente nella
ricostruzione della successione temporale delle attività. Inoltre
crea meno problemi di interpretazione in caso di codifica.
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Categorie predefinite o libera descrizione degli eventi quotidiani?
-
Sono due scelte contrapposte
-
La prima procedura ha generalmente impiego nelle surveys nazionali. In
questo caso i rispondenti si limitano ad opporre un contrassegno in
corrispondenza del tipo di attività prioritaria, secondaria, luogo e soggetti
presenti durante l’azione.
-
Lati negativi: scelta delle categorie per approssimazione; assenza della
compilazione in caso di categorie non previste. Molte surveys utilizzano
l’elenco dei codici delle attività utilizzato da Szalai in survey internazionali,
con particolari adattamenti a seconda delle peculiarità del paese.
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Categorie predefinite o libera descrizione degli eventi quotidiani?

La libera descrizione degli eventi quotidiani è la scelta migliore per la descrizione
dell’uso quotidiano del tempo. La time budget analysis si differenzia dagli altri
strumenti di survey perché ha maggior capacità di rilevare informazioni
sull’allocazione temporale delle attività piuttosto che sulla loro semplice presenza e
durata.

Importante è la natura delle attività esercitate, la loro collocazione spazio-temporale
reciproca, il grado di sincronia rispetto ai ritmi quotidiani e settimanali dei soggetti
con i quali esiste una interazione.

Per questa ragione nelle indagini condotte tramite bilanci temporali è consuetudine
richiedere ai rispondenti di descrivere liberamente le attività svolte durante la
giornata, lasciando poi al ricercatore il compito della loro classificazione.

Il problema che non è facile ricordare eventi anche recenti (dato che il tempo, come
lo spazio, sono elementi costitutivi delle azioni).
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Categorie predefinite o libera descrizione degli eventi quotidiani?

La narrazione sembra, quindi, essere meno esposta a rischi di errore.
Quasi tutti sono in grado di ricostruire, con sufficiente precisione, la
successione delle attività realizzate il giorno precedente.

I diari sembrano strumenti più adeguati rispetto ai questionari a
rilevare più correttamente le successioni temporali delle attività.

Raccontare le attività di una giornata è una competenza ordinaria
che accomuna tutte le persone; saperle ascoltare e collocare
correttamente nel tempo e nello spazio è invece un compito che
spetta il ricercatore.
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Attività secondarie
-
La maggioranza dei diari permettono di registrare due attività
svolte nello stesso intervallo temporale. Le attività secondarie
solitamente sono codificate nello stesso modo delle attività
principali, ma in alcuni casi, per la loro descrizione è a
disposizione un numero limitato di codici.
-
In ogni caso è molto importante registrare le attività secondarie
per lo studio della sovrapposizione delle attività quotidiane e
della scarsità di tempo.
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Aree tematiche e indicatori temporali

Allocazione oraria delle attività (analisi dei micro e macro
aggregati di uso del tempo)

Indicatore: Durata oraria delle attività

Collocazione oraria delle attività (analisi delle sequenze
spazio-temporali)

Indicatore: Sincronizzazione oraria delle attività
Indicatore: Compressione oraria delle attività (sovrapposizione e
frammentazione oraria)

Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche

La letteratura sociologica dedica normalmente attenzione alla conoscenza degli
aggregati e delle sequenze temporali quotidiane delle attività.

A- Gli aggregati identificano il tempo complessivo giornaliero dedicato alle attività
a livello microsociale da un singolo attore e a livello macrosociale da categorie
sociali più estese. Sebbene difficilmente quantificabile il tempo dedicato ogni
giorno allo svolgimento delle singole attività non è casuale e dipende da differenti
fattori sociali ed economici.

1) Durata totale dell’attività x del caso y. Indica il tempo quotidiano complessivo
impiegato da un soggetto (y) per svolgere l’attività (x). Essa viene espressa in
minuti ed assume valori compresi tra 0 e 1.440 (ovvero tra 0 e 24 ore).

2) Durata media generica (o specifica) delle attività, totale e per tipo di luogo.
Indica la media aritmetica dell’insieme delle durate individuali dell’intera
popolazione N di casi (durata generica) o dei soli casi anche hanno svolto l’attività
(durata specifica). La scelta se ricorrere all’indicatore generico o specifico è dettata
dalla consistenza della differenza N-n: se l’attività viene esercitata dalla quasi
totalità dei soggetti la differenza tra i valori è contenuta e la scelta può essere
orientata verso uno dei due indicatori; quanto più è grande la differenza tanto più è
opportuno calcolare il valore specifico dell’indicatore.
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche

3-4) Percentuale del tempo dedicato all’attività x del caso y,
totale e per tipo di luogo – Percentuale media del tempo
dedicato all’attività x, totale e per tipo di luogo.

5-6-7-8) Numero totale di eventi dell’attività x del caso y –
Numero medio di eventi dell’attività x – Durata media di ogni
evento dell’attività x del caso y – Durata media di ogni evento
dell’attività x. Gli indicatori di durata sono utili per rilevare il
peso temporale quotidiano di una attività, ma nulla dicono in
merito alla frammentazione o segmentazione temporale stessa.
Il termine segmentazione temporale è stato utilizzato da
Hochschild (1997) per definire quella particolare
organizzazione del tempo caratterizzata dalla riduzione dei
tempi di esecuzione delle singole attività e dalla loro frequente
ripetizione.
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche

9-10-11) Durata totale dell’attività z del caso y
- Durata media generica (o specifica)
dell’attività z, totale e per tipo di luogo Frequenza percentuale dei soggetti che
svolgono attività secondarie z.
Oltre che frammentato il tempo quotidiano di
quote crescenti di popolazione risulta essere
sempre più denso, ovvero contraddistinto dalla
presenza di attività sovrapposte svolte dai
soggetti contemporaneamente.
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche

B- Lo studio dei ritmi temporali permette di conoscere gli orari di
svolgimento delle attività e la loro contestualizzazione rispetto alle altre
attività giornaliere, permettendo la costruzione dei profili delle sequenze
temporali delle azioni. Sono utili per conoscere il livello di desincronizzazione e de-contestualizzazione delle pratiche di organizzazione
e gestione temporale delle attività quotidiane.

12) Frequenza percentuale di soggetti che, in ogni unità di rilevazione,
risultano impegnati nella specifica attività, sul totale dei soggetti. Ognuno
dei 144 punti di cui è composto un profilo temporale quotidiano fornisce
informazioni sulla frequenza dei soggetti che, all’interno della categoria di
riferimento, dichiarano di svolgere in quel momento l’attività.

13) Frequenze percentuali, per ogni punto orario, dei soggetti che svolgono
ciascuna delle K categorie di attività che compongono il bilancio temporale
quotidiano e, successivamente, di confrontare le quote dei soggetti
impegnati in una categoria di attività con quelle delle restanti categorie.
Indicatori
Tipologia
Formula
1- Durata totale dell’attività x del caso y
Aggregato temporale
Dy (x) = ∑ dy (j)
per j = da 1 a k
2a- Durata media generica delle attività
Aggregato temporale
Mg (x) = D (x) / N
dove
D (x) = ∑ Dy (x)
per y = da 1 a N
2b- Durata media specifica delle attività
Aggregato temporale
Ms (x) = D (x) / n
dove
D (x) = ∑ Dy (x)
per y = da 1 a n
3- Percentuale del tempo dedicato all’attività x del caso y
Aggregato temporale
Py (x) = Dy (x) / 1.440
4- Percentuale media del tempo dedicato all’attività x
Aggregato temporale
MP(x) = ∑ Py (x) /N
Per y = da 1 a N
5- Numero totale degli eventi dell’attività x del caso y
Aggregato temporale
Ny (x) = ∑ j
6- Numero medio di eventi dell’attività x
Aggregato temporale
MN (x) = ∑ Ny (x) /N
Per y = da 1 a N
7- Durata media di ogni evento dell’attività x del caso y
Aggregato temporale
Mdy (x) = Dy (x) / Ny (x)
8- Durata media di ogni evento dell’attività x
Aggregato temporale
Md (x) = ∑ Mdy (x) / N
Indicatori
Tipologia
Formula
9- Durata totale dell’attività z del caso y
Aggregato temporale
Dy (z) = ∑ dy (j)
per j = da 1 a k
10a- Durata media generica dell’attività z
Aggregato temporale
Mg(z) = D(z) / N
dove D(x) = ∑ Dy (x)
per y = da 1 a N
10b- Durata media specifica dell’attività z
Aggregato temporale
Ms(z) = D(z) / N
dove D(z) = ∑ Dy (z)
per y = da 1 a n
11- Frequenza percentuale di soggetti che effettuano attività
secondarie
Aggregato temporale
PN (z) = N (z) / N * 100
12- Frequenza percentuale di soggetti nell’attività x
Sequenze temporali
PN (x) = N (x) /N * 100
13- Frequenza percentuale di soggetti impegnati in ciascuna
delle K attività
Sequenze temporali
PN (x) = N (x) /N * 100
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
100%
90%
sonno
80%
altro
70%
cura di se'
60%
pasti
50%
mobilita'
40%
lavoro retribuito
30%
lavoro non retribuito
cure familiari
20%
tempo libero
10%
0%
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Sonno
100
90
80
70
60
maschi
50
femmine
40
30
20
10
24,00
23,00
22,00
21,00
20,00
18,00
19,00
17,00
16,00
15,00
13,00
14,00
12,00
11,00
10,00
9,00
8,00
6,00
7,00
5,00
4,00
3,00
2,00
1,00
0
24,00
23,00
22,00
21,00
20,00
19,00
18,00
17,00
16,00
15,00
14,00
13,00
12,00
11,00
10,00
9,00
8,00
7,00
6,00
5,00
4,00
3,00
2,00
1,00
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Pasti
40
35
30
25
20
maschi
femmine
15
10
5
0
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Cura di sè
22
20
18
16
14
12
maschi
10
femmine
8
6
4
2
24,00
23,00
22,00
21,00
20,00
19,00
18,00
17,00
16,00
15,00
14,00
13,00
12,00
11,00
10,00
9,00
8,00
7,00
6,00
5,00
4,00
3,00
2,00
1,00
0
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Lavoro retribuito
50
45
40
35
30
maschi
25
femmine
20
15
10
5
24,00
23,00
22,00
21,00
20,00
19,00
18,00
17,00
16,00
15,00
14,00
13,00
12,00
11,00
10,00
9,00
8,00
7,00
6,00
5,00
4,00
3,00
2,00
1,00
0
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Lavoro non retribuito
45
40
35
30
25
maschi
femmine
20
15
10
5
24,00
23,00
22,00
21,00
20,00
19,00
18,00
17,00
16,00
15,00
14,00
13,00
12,00
11,00
10,00
9,00
8,00
7,00
6,00
5,00
4,00
3,00
2,00
1,00
0
24,00
23,00
22,00
21,00
20,00
19,00
18,00
17,00
16,00
15,00
14,00
13,00
12,00
11,00
10,00
9,00
8,00
7,00
6,00
5,00
4,00
3,00
2,00
1,00
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Cure familiari
7
6
5
4
maschi
3
femmine
2
1
0
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Tempo libero
75
70
65
60
55
50
45
40
maschi
35
femmine
30
25
20
15
10
5
24,00
23,00
22,00
21,00
20,00
19,00
18,00
17,00
16,00
15,00
14,00
13,00
12,00
11,00
10,00
9,00
8,00
7,00
6,00
5,00
4,00
3,00
2,00
1,00
0
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Indicatori rapporto Istat “Uso del tempo”:
-
durata media generica riferita ad un’attività svolta, ad un luogo frequentato,
al tempo trascorso da soli o in presenza di altre persone. Nel calcolo delle
medie generiche, le durate sono riferite al totale della popolazione e la somma
per tutte le attività svolte nel corso della giornata è esattamente uguale a 24
ore. Per esempio, la durata media generica di un’attività indica il tempo
mediamente dedicato a tale attività da tutta la popolazione, compresi quanti
non l’hanno svolta
-
durata media specifica riferita a un’attività svolta o a un luogo frequentato.
Tale indicatore è calcolato solo sull’insieme della popolazione che
effettivamente ha svolto un’attività o frequentato un luogo
-
percentuale della durata di ogni attività sulle 24 ore: riferita ad un’attività.
Indica la quota di tempo dedicata ad una specifica attività, in percentuale sulla
durata dell’intera giornata
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Indicatori rapporto Istat “Uso del tempo”:
-
frequenza di partecipazione per ogni attività. Indica la percentuale di
persone che svolgono una certa attività, o che hanno trascorso parte della
propria giornata in un determinato luogo. Tale indicatore è calcolato sia
sull’intera giornata, sia all’interno delle diverse fasce orarie
-
la percentuale del tempo in cui l'attività è svolta come contemporanea è
calcolata rapportando la quota di tempo dedicato ad una determinata attività,
quando è svolta contemporaneamente ad altre, al totale del tempo dedicato
all’attività stessa

Ogni tavola è presente in quattro versioni (giorno feriale, sabato,
domenica e giorno medio settimanale)

http://www.istat.it/dati/catalogo/20070301_00/
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Principali indicatori spazio-temporali della mobilità
La lettura sociologica della mobilità dedica normalmente attenzione alla conoscenza
degli aggregati e delle sequenze temporali quotidiane degli spostamenti.
A) Gli aggregati identificano il tempo complessivo giornaliero dedicato alla mobilità a
livello microsociale, da un singolo attore, e a quello macro da categorie sociali più
estese.
Indicatori
1) durata media giornaliera generica (o specifica) degli spostamenti (da 0 a 1440);
2) percentuale media giornaliera del tempo dedicato agli spostamenti (da 0 a 100);
3) numero medio giornaliero di spostamenti (i. di frammentazione temporale);
4) durata media giornaliera di ogni spostamento (durata/n. spostamenti);
5) durata media giornaliera generica (o specifica) delle attività secondarie;
6) frequenza percentuale giornaliera di soggetti che effettuano attività secondarie.
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Principali indicatori spazio-temporali della mobilità
Lo studio dei ritmi temporali consente di conoscere gli orari di svolgimento degli
spostamenti e di constestualizzarli rispetto alle altre attività giornaliere,
permettendo la costruzione dei profili delle sequenze temporali della mobilità
(studi di desincronizzazione e decontestualizzazione delle pratiche di
organizzazione e gestione temporale delle attività quotidiane)
Indicatori
1)
frequenza percentuale di soggetti che, in ogni unità oraria di rilevazione, risultano
impegnati in spostamenti sul totale dei soggetti.
2)
frequenza percentuali di soggetti che, in ogni unità oraria di rilevazione, risultano
impegnati in ciascuna attività sul totale dei soggetti
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Average duration
of trips
(in minutes)
Average number
of trips
North-west
67,2
2,53
Central urban area
68,8
2,52
Surrounding urban area
69,5
2,50
Total
65,4
2,55
Bresso
82,17
2,93
Cinisello Balsamo
88,09
2,95
Cologno Monzese
88,68
3,11
Sesto San Giovanni
86,03
2,93
Milano 2 Precotto-Villa San Giovanni
89,92
3,08
Milano 9 Bruzzano
76,10
3,02
Milano 9 Comasina
93,00
3,23
Milano 9 Niguarda
97,95
2,68
Total
87,30
2,99
Multipurpose Survey on Time Use - Istat 1989
Spatio-Temporal Practices of Citizens of the Metropolitan Area and
New Mobility Models – Università di Milano-Bicocca 2003
Categorie di attività
Time
Leisure
Family care
Unpaid work
Paid Work
Mobility
Meal
P. Care
Other
Sleep
Tot.
1,00
0,3
0
0,1
0,2
0,1
0,1
0,9
0
98,3
100
2,00
0,1
0
0,1
0,2
0,1
0,1
0,9
0,1
98,4
100
3,00
0,1
0
0,1
0,2
0,1
0,1
0,9
0
98,5
100
4,00
0,1
0
0,1
0,2
0,1
0,1
1,1
0,2
98,1
100
5,00
0,2
0,1
0,3
0,5
0,3
0,2
2,1
0
96,3
100
6,00
0,6
0,2
1,6
1,8
0,8
0,9
6
0,3
87,8
100
7,00
2,4
1,5
8,2
4,7
3,4
5,9
17,5
0,6
55,8
100
8,00
5,8
3,1
16,4
13,8
8
9,6
14,8
4,2
24,3
100
9,00
10,5
2,2
24,9
20,7
4,5
6,1
9,3
12,7
9,1
100
10,00
17,5
1,5
27,6
21,6
5,2
3
5,2
15,3
3,1
100
11,00
22,5
1
28,1
21,5
5,7
1,3
2,5
16,3
1,1
100
12,00
19,7
1,2
23,7
15,3
8,2
17
2
12,3
0,6
100
13,00
18,6
1,1
14,8
8,7
6,7
40,1
1,9
4,6
3,5
100
14,00
29,8
1,3
18
8,9
6,2
16
2,4
3,7
13,7
100
15,00
35,2
1,6
15,6
11,9
5,3
3,1
2,7
7,4
17,2
100
16,00
40,5
2,2
14,3
13,4
5,9
2
3,8
8
9,9
100
17,00
46,5
2,2
14,9
12
8,3
2,1
4,4
6,8
2,8
100
18,00
48,9
2
17,1
8,8
9,8
2,9
3,9
5,9
0,7
100
19,00
41
1,6
17,4
5,5
9,1
17,9
3,7
3,4
0,4
100
20,00
38,2
1,1
12
2,1
6,1
34,9
3,2
1,5
0,9
100
21,00
63,3
2
6,7
1,3
3,9
11,7
3,9
1,2
6
100
22,00
58,7
1,3
2,3
1,1
3,1
2,3
6,7
1
23,5
100
23,00
21,7
0,5
0,9
0,7
2,9
0,6
7,9
0,5
64,3
100
24,00
10,9
0,2
0,3
0,6
0,9
0,3
1,9
0,2
84,7
100
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Fonte: Gershuny 2000
Indicatori del tempo e degli orari:
considerazioni metodologiche e tecniche
Source: Mei-Po Kwan and Jiyeong Lee, The Ohio State University-Columbus, 2003.
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Lezione Fonti e indicatori uso del tempo