Efficacia della terapia medica sulle complicanze cardiovascolari nel diabete tipo 2 Luca Busetto Dipartimento di Medicina - Università di Padova Clinica Medica 1 – Unità Bariatrica Chirurgia metabolica: medici e chirurghi a confronto. XXI Congresso nazionale SICOb. Cagliari, 25-27 aprile 2013 RR for intensive Vs conventional 0.75 (0.60-0.93) 0.84 (0.71-1.00) 1.11 (0.81-1.51) UKPDS 33. Lancet 1998;352:837 Reduction of cardiovascular events obtained by a more intensive glycaemic control in type 2 diabetes. ACCORD NEJM 2008;358:2545 PROACTIVE Lancet 2005;366:1279 ADVANCE NEJM 2008;358:24 VADT NEJM 2009;360:129 Mannucci et al. NM&CD 2009;19:604 CONCLUSIONI La terapia medica è in grado di ridurre le complicanze cardiovascolari nel diabetico. RR for intensive vs standard P value PRIMARY OUTCOME: 0.90 (0.78-1.04) 0.16 Death any cause Death CV causes 1.14 (1.01-1.46) 0.04 1.35 (1.04-1.76) 0.02 Nonfatal MI Nonfatal Stroke 0.76 (0.62-0.92) 0.004 1.06 (0.75-1.50) 0.74 NEJM 2008;358:2545 Mannucci et al. NM&CD 2009;19:604 CONCLUSIONI La terapia medica è in grado di ridurre le complicanze cardiovascolari nel diabetico. Non sempre questo si associa a una riduzione della mortalità globale, se si inducono rischi aggiuntivi legati al trattamento. UKPDS 35. BMJ 2000;321:405 Pedersen et al. NEJM 2003;348:383 RR for intensive vs conventional: 0.47 (0.24-0.73) Pedersen et al. NEJM 2003;348:383 CONCLUSIONI La terapia medica è in grado di ridurre le complicanze cardiovascolari nel diabetico. Non sempre questo si associa a una riduzione della mortalità globale, se si inducono rischi aggiuntivi legati al trattamento. La riduzione ottenibile col solo controllo glicemico è modesta. Più importanti effetti si ottengono se si trattano e si controllano tutti i fattori di rischio. The reduction of cardiovascular events obtained by a more intensive glycaemic control is maintained over time. RR for intensive Vs conventional 0.75 (0.60-0.93) 0.84 (0.71-1.00) 1.11 (0.81-1.51) UKPDS 33. Lancet 1998;352:837 UKPDS 33. NEJM 2008;359:1577 Pedersen et al. NEJM 2003;348:383 Gaede et al. NEJM 2008;358:580 Tuomiletho et al. NEJM 2001;344:1343 Lindstrom et al. Lancet 2006;368:1673 CONCLUSIONI La terapia medica è in grado di ridurre le complicanze cardiovascolari nel diabetico. Non sempre questo si associa a una riduzione della mortalità globale, se si inducono rischi aggiuntivi legati al trattamento. La riduzione ottenibile col solo controllo glicemico è modesta. Più importanti effetti si ottengono se si trattano e si controllano tutti i fattori di rischio. Il beneficio sugli eventi cardiovascolari si protrae anche dopo la fine del trattamento (memoria metabolica).