Giunta Assonime
Roma 15 gennaio 2004
Sala della Clemenza – Palazzo Altieri
L’applicazione dei nuovi standard
contabili (IAS)
Prof. Angelo Provasoli
1
INDICE
- Principi internazionali IAS e il Regolamento
UE.
- Gli attori e i meccanismi della legiferazione IAS.
- Lo standard setter italiano (OIC): struttura e
funzioni.
- L’attuazione del Regolamento UE in Italia.
- La tempistica.
- I principali impatti dell’adozione degli
IAS.
- Esempi riferiti a specifici principi IAS.
2
Le opzioni previste dall’art. 5 del
Regolamento n. 1606/2002:
Società quotate
Bilancio
consolidato
IAS
OBBLIGATORI
Società non quotate
Bilancio
d’esercizio
Bilancio
consolidato
Bilancio
d’esercizio
IAS
FACOLTATIVI/OBBLIGATORI
A DISCREZIONE DEGLI STATI
MEMBRI
3
INDICE
- Principi internazionali IAS e il Regolamento
UE.
- Gli attori e i meccanismi della legiferazione IAS.
- Lo standard setter italiano (OIC): struttura e
funzioni.
- L’attuazione del Regolamento UE in Italia.
- La tempistica.
- I principali impatti dell’adozione degli
IAS.
- Esempi riferiti a specifici principi IAS.
4
Gli attori e i meccanismi della
legiferazione in materia di IAS.
Gli attori del processo:
- IASB.
- Efrag.
- Comitato
di
Regolamentazione
Contabile.
- Commissione UE.
- OIC.
5
Gli attori e i meccanismi della
legiferazione in materia di IAS:
–
–
–
–
IASB - elabora i principi (due process) e le
interpretazioni. Tiene i rapporti con gli
standard setter nazionali
EFRAG - esegue il riscontro dei progetti in
prospettiva comunitaria (tecnica e giuridica).
Tiene i rapporti con gli standard setter
nazionali
Comitato di regolamentazione contabile
- esegue
il
riscontro,
in
prospettiva
comunitaria, dei pareri EFRAG
- esegue vaglio autonomo (tecnico politico)
Commissione
- endorsement
6
Gli IAS al 31.3.2004:
● Attualmente esistono 34 standards e 33
pronunce interpretative
● Sono in fase di revisione 14 standards
12
nell’ambito
del
progetto
“improvement”
2 relativi agli strumenti finanziari e
alle banche
Sono state emanate 3 nuove bozze di
standards (IFRS1: First Time Adoption,
Share Based Payments, prima parte di
Business Combinations)
•
7
IASC FOUNDATION – Struttura e interconnessioni tra
i diversi organismi che la compongono:
International Accounting Standards
Committee Foundation
(19 Trustees)
National
Standard Setters
and other
Interested
Parties
Standards Advisory Council
Advisory Committees
International
Accounting
Standards Board
(14 Board Members)
International Financial
Reporting Interpretations
Committee (12)
Key
Appoint
Reports to
Membership Links
Advises
Director of Operations and
non-Technical Staff
Director of Technical Activities
and Technical Staff
8
IASC – Composizione degli
Organismi della Fondazione:
IASC Foundation – Provenienza geografica dei Trustees
Nord America
n° 6
Europa
n° 6
Asia/Pacifico
n° 4
Altre Aree
n° 3
n° 19
IASB – Ripartizione del Board
Auditors
n° 5
Preparers
n° 3
Users
n° 3
Università
n° 1
Altri
n° 2
n° 14
Sono attualmente presenti nel Board, oltre a Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Giappone, Inghilterra,
Nuova Zelanda.
9
INDICE
- Principi internazionali IAS e il Regolamento
UE.
- Gli attori e i meccanismi della legiferazione IAS.
- Lo standard setter italiano (OIC): struttura e
funzioni.
- L’attuazione del Regolamento UE in Italia.
- La tempistica.
- I principali impatti dell’adozione degli
IAS.
- Esempi riferiti a specifici principi IAS.
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OIC – Struttura e collegamenti con gli organismi
nazionali e internazionali. Lo standard setter italiano:
IASB
FONDATORI
(15)
OIC
EFRAG
Consiglio di
Amministrazione
(15 membri)
Commissione
Europea
Parlamento e
Governo
Ministero Giustizia
Ministero Economia
Banca d'Italia
Consob
Isvap
Comitato
Esecutivo
(9 membri)
Comitato Tecnico
Scientifico
(9 membri)
Legenda
Osservatori
11
I Compiti attribuiti all’OIC:
– Svolgere un ruolo di impulso e collaborazione
nei confronti dello IASB;
– collaborare con l’EFRAG;
– fornire supporto in relazione all’applicazione in
Italia dei principi contabili internazionali;
– coadiuvare il legislatore nell’emanazione della
normativa in materia contabile e connessa;
– emanare principi contabili per la redazione dei
bilanci delle aziende private, degli Enti no
profit e delle amministrazioni pubbliche
nazionali e locali per i quali non è prevista
l’applicazione
dei
principi
contabili
internazionali.
12
INDICE
- Principi internazionali IAS e il Regolamento
UE.
- Gli attori e i meccanismi della legiferazione IAS.
- Lo standard setter italiano (OIC): struttura e
funzioni.
- L’attuazione del Regolamento UE in Italia.
- La tempistica.
- I principali impatti dell’adozione degli
IAS.
- Esempi riferiti a specifici principi IAS.
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Le opzioni della comunitaria 2003:
Società quotate
Società con strumenti
finanziari diffusi
Banche
Enti finanziari
Bilancio
consolidato
Bilancio
individuale
IAS
OBBLIGATORI (*)
Assicurazioni quotate
e non quotate
Bilancio
consolidato
IAS
OBBLIGATORI
Bilancio
individuale
ESCLUSIONE
APPLICAZIONE
IAS (**)
Società controllate da:
• società quotate
• banche
• enti finanziari
Altre società (escluse
quelle minori)
Bilancio
consolidato
Bilancio
individuale
IAS
FACOLTATIVI
Società minori
(art. 2435-bis c.c.)
Bilancio
individuale
ESCLUSIONE
APPLICAZIONE
IAS
(*) Banca d’Italia conserva il potere di disciplinare gli schemi di bilancio secondo quanto ora previsto dall’art. 5 del
D.Lgs. 87/92
(**) IAS obbligatori nella redazione del bilancio individuale per le imprese di assicurazione quotate che non redigono
il bilancio consolidato
14
Le opzioni della comunitaria 2003
(segue):
APPLICAZIONE IAS
ANCHE A BILANCIO
INDIVIDUALE
NECESSITA’ DI
NESSUNA
ARMONIZZAZIONE
PENALIZZAZIONE
NORME
PER CHI
CIVILISTICHE E
APPLICHERA’ GLI
FISCALI
IAS
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- Principi internazionali IAS e il Regolamento
UE.
- Gli attori e i meccanismi della legiferazione IAS.
- Lo standard setter italiano (OIC): struttura e
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- La tempistica.
- I principali impatti dell’adozione degli
IAS.
- Esempi riferiti a specifici principi IAS.
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L’adozione degli IFRS: la tempistica:
II° SEM. 2003
I° SEM. 2004
II° SEM. 2004
I° TRIM. 2005
DIAGNOSI E
PIANIFICAZIONE
ATTIVITA’ E
IMPATTI
STATO
PATRIMONIALE
2003 IAS
COMPLIANT
FORECAST 2004 IAS COMPLIANT
BUDGET 2005 IAS COMPLIANT
CONSOLIDATO 2004 IAS
COMPLIANT PER TRIMESTRE
Ia TRIMESTRALE 2005
COMPARATIVA 2004
OPPORTUNO
OPPORTUNO
NECESSARIO
OBBLIGATORIO
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- Principi internazionali IAS e il Regolamento
UE.
- Gli attori e i meccanismi della legiferazione IAS.
- Lo standard setter italiano (OIC): struttura e
funzioni.
- L’attuazione del Regolamento UE in Italia.
- La tempistica.
- I principali impatti dell’adozione degli
IAS.
- Esempi riferiti a specifici principi IAS.
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L’adozione degli IFRS: principali impatti:
BILANCISTICA
CONSOLIDAMENTO
SEGMENT INFORMATION
STOCK OPTIONS – DERIVATI – TFR CAMBI TITOLI – IMM.FIN. - LEASING –
IMPOSTE
IMPAIRMENT – RICAVI - RISCHI
CONTRATTUALI
INFORMATIVA ADDIZIONALE e PROSPETTI
...
MERCATI
 FIN. RATIOS
 CONCORRENTI
 INVESTITORI
 ANALISTI
TAX
 IMPATTI
 PLANNING
 OPPORTUNITÀ
INVESTOR RELATOR
CORPORATE FINANCE
 FUNDING
 GESTIONE RISCHI
 COPERTURE
COMPENSATION
 DIREZIONE
 PERSONALE
 BENEFITS PLAN
 STOCK OPTIONS
 TRIMESTRALI
 SEMESTRALI
 ANNUALI
 OP. STRAORDINARIE
 ALTRE COMUNICAZ.
19
L’adozione degli IFRS: principali impatti
(segue):
• Maggiore convergenza contabile con un
incremento del grado di comparabilità
tra le aziende
• Ampliamento della rilevazione in
bilancio di eventi economici con
riduzione degli elementi fuori bilancio
• Nuovi principi di valutazione: ad es. il fair
value sostituisce il costo storico (…!)
• Incremento della frequenza e della
completezza informativa a disposizione
degli stakeholders
ORGANIZZAZIONE
PROCESSI
• Disciplina da un punto di vista contabile
di nuove strutture di business e di
finanziamento
• Maggiore integrazione tra
civilistico e gestionale
I
M
P
A
T
T
I
• Possibile
necessità
di
razionalizzazione
dei
reporting gestionali e di
pianificazione
(ad
es.
segment reporting)
• Accelerazione dei processi
di “closing the books” e di
reporting
•…
• Maggiore coinvolgimento
di
differenti
attori
aziendali
(corretta
valutazione delle poste e
informativa
aggiuntiva):
Controllo,
Tesoreria,
Personale, Legale
• Responsabilizzazione
BU sui dati di settore
alle
• Attivazione di un piano di
comunicazione continuo
con gli investitori
•…
SISTEMI INFORMATIVI
• Riconsiderazione delle attuali soluzioni applicative
• Modifica ed allineamento di quelle interessate
• Formazione/assistenza al personale IT e agli utenti
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INDICE
- Principi internazionali IAS e il Regolamento
UE.
- Gli attori e i meccanismi della legiferazione IAS.
- Lo standard setter italiano (OIC): struttura e
funzioni.
- L’attuazione del Regolamento UE in Italia.
- La tempistica.
- I principali impatti dell’adozione degli
IAS.
- Esempi riferiti a specifici principi IAS.
21
Finalità del bilancio d’esercizio
secondo tradizione:
• Le finalità del bilancio, secondo
l’attuale disciplina civilistica ed i
principi contabili nazionali sono:
– misurare
risultati
reddituali
“realizzati” e distribuibili;
– rappresentare
patrimoniali di
creditori.
consistenze
“garanzia” per i
22
Finalità del bilancio d’esercizio nel
modello IAS:
• Secondo il modello IAS
prevalente del bilancio è:
lo
scopo
– fornire le informazioni rilevanti per
misurare
le
“performance”
dell’impresa
nei
termini
più
significativi
per
apprezzare
le
variazioni di valore economico del
suo capitale.
23
Finalità del bilancio secondo gli
IAS:
Sono orientati al fine indicato:
• i principi IAS che si ispirano al fair
nelle:
value
– valutazioni delle acquisizioni di azienda
(IAS 22);
– valutazioni degli strumenti finanziari
(IAS 39);
– valutazioni degli immobili acquisiti per
investimento patrimoniale (IAS 40);
24
Finalità del bilancio secondo gli IAS
(segue):
• i principi IAS che escludono l’ammortamento
dei beni materiali e immateriali a durata
indefinita e impongono l’esecuzione di tests
di “impairment” (IAS 36);
• i principi che ampliano o favoriscono l’uso del
“mark to market” a numerosi componenti
patrimoniali,
diversi
dagli
strumenti
finanziari di trading e diversi dagli
investimenti immobiliari;
25
Finalità del bilancio secondo gli IAS
(segue):
•
i principi valutativi che “importano” nelle
determinazioni contabili
strumentazioni
tipiche dei modelli della finanza aziendale e
quantitativa, quali:
– i modelli del “discounted cash flow” e dei
tassi interni di rendimento;
– i modelli matematici per il calcolo del
valore delle opzioni;
– i modelli probabilistici e attuariali.
26
Effetti dell’uso degli IAS su
patrimoni e redditi:
In conseguenza delle difformità di fini, i
principi IAS inseriscono nei bilanci
d’esercizio e consolidati
“MISURE DI VALORI” e VARIABILITA’”
di REDDITI e PATRIMONI
SCONOSCIUTE ALLA TRADIZIONE
CIVILISTICA E CONTABILE
27
Misure di valore quali determinanti
della volatilità dei risultati
gestionali:
A) Variazioni
di valori che si riflettono direttamente
sulla consistenza delle riserve patrimoniali senza
transitare dal conto economico:
Attività non correnti;
• costi imputabili ad operazioni sul
capitale (già iscrivibili tra i costi di
impianto e di ampliamento) (SIC 17);
Effetto
Diminuz. riserve
sovrapprezzo
azioni
• incrementi di valore delle immobilizzaAumento riserve
zioni materiali (immobili, impianti e
patrimoniali
macchinari) per le quali sia stata esercita
ta l’opzione del “fair value” (IAS 16)
(al realizzo delle plusvalenze la riserva è
riclassificata tra gli utili a nuovo);
28
Misure di valori quali determinanti
della volatilità dei risultati
gestionali (segue):
•
incrementi e diminuizioni di valore di
partecipazioni in imprese (diverse da
controllate e collegate) considerate disponibili per la vendita (per le quali sia
disponibile un prezzo di mercato o una
stima di fair value)
[al tempo della vendita, le plus-minus già
iscritte a riserva confluiscono nel conto
economico come utili] (IAS 39);
Effetto
Aumento o
diminuizione
di riserve
patrimoniali
29
Misure di valori quali determinanti
della volatilità dei risultati
gestionali (segue):
Effetto
• incrementi e diminuizioni di valore di
altre attività finanziarie disponibili per
la vendita (per le quali sia disponibile
un prezzo di mercato o una stima di fair
value) (IAS 39)
[al tempo della vendita si procede come
al punto precedente]
Aumento
o diminuizione
di riserve
patrimoniali
30
Misure di valori quali determinanti
della volatilità dei risultati
gestionali (segue):
Variazioni di altre classi di valori:
• differenze di conversione dei
bilanci di controllate in valuta
estera (IAS 21);
• variazioni del “fair value” degli
strumenti di copertura di
sottostanti riferibili a “cash flow
hedge” (IAS 39).
Effetto
Diminuizioni/
aumenti di riserve
patrimoniali
Temporanee
variazioni delle
riserve patrimoniali
31
Misure di valori quali determinanti
della volatilità dei risultati gestionali
(segue):
B)
Variazioni di valori che si riflettono sulla
consistenza dei costi e dei proventi e, solo
indirettamente, sulle riserve patrimoniali:
Attività non correnti:
Effetto
• incrementi o decrementi di valore di
“proventi
partecipazioni in imprese considerate di o perdite”
trading (diverse da controllate e collegate ) del conto
(per le quali sia disponibile un prezzo
economico
di mercato o una stima di fair value)
(IAS 39)
• aumenti o diminuizioni di valore di altre
attività finanziarie considerate di
trading (IAS 39);
“proventi o
perdite”
32
Misure di valori quali determinanti
della volatilità dei risultati
gestionali (segue):
Effetto
• aumenti o diminuizioni di valore di
“proventi o
perdite”
• perdite di valore di immobilizzazioni
“costi”
immobili di investimento per i quali
è esercitata l’opzione del fair value
(IAS 40);
materiali (immobili, impianti e
macchinari) per i quali sia stata
esercitata l’opzione del fair value
(IAS 16).
33
Misure di valori quali determinanti
della volatilità dei risultati
gestionali (segue):
Attività correnti:
Effetto
• variazioni positive e negative di
“proventi o perdite”
valore di tioli e partecipazioni destina
ti ad essere rivenduti (IAS 27 e 39)
• magazzino-Fifo (Il Lifo è vietato)
(IAS 2)
“proventi o costi”
• strumenti finanziari derivati (IAS 39); “proventi o costi”
34
Misure di valori quali determinanti
della volatilità dei risultati
gestionali (segue):
Passività non correnti:
• variazioni di valore dei debiti
obbligazionari, ove sia esercitata
l’opzione del “fair value” (IAS 39);
Passività correnti/non correnti:
• titoli di debito detenuti per essere
negoziati, valutati a fair value;
• strumenti finanziari derivati che
costituiscono passività.
Effetto
“proventi o costi”
“proventi o costi”
“proventi o costi”
35
Misure di valori quali determinanti
della volatilità dei risultati gestionali
(segue):
C)
Fattori che accentuano la volatilità dei risultati
economici. Impairment test (IAS 36 / 39).
• Obbligatorio
per attività immateriali non soggette ad
ammortamento:
– intangibili generici (Diff. da consolidamento);
– avviamento.
• Obbligatorio (al verificarsi di sintomi da
monitorare)
per:
– intangibili a vita definita;
– immobilizzazioni materiali rilevate al costo;
– partecipazioni in imprese controllate e collegate;
36
Misure di valori quali determinanti
della volatilità dei risultati gestionali
(segue C):
- attività finanziarie valutate al
costo o al “costo ammortizzato”
- attività finanziarie disponibili
per la vendita, valutate al fair
value, le cui variazioni negative
siano confluite a riserva.
37
Misure di valori quali determinanti
della volatilità dei risultati gestionali
(segue):
d)
Hedge accounting
•
Quando la relazione di copertura non è
precisamente
definita
da
specifica
designazione e documentazione e non è
attendibilmente misurabile ed efficace le
variazioni del fair value del derivato
confluiscono in conto economico, mentre
il sottostante è valutato con i criteri per
esso previsti dai principi generali (ad
esempio costo, costo ammortizzato).
38
Misure di valori e determinanti della
volatibilità dei risultati gestionali
(segue):
d)
Hedge accounting (segue)
•
Nel caso opposto, per contro, in ipotesi di
“fair value hedge”, lo strumento di
copertura ed il sottostante sono valutati a
fair value e le variazioni di valore di
entrambi
confluiscono
nel
conto
economico.
39
Misure di valori e determinanti della
volatibilità dei risultati gestionali
(segue):
d)
Hedge accounting (segue)
•
Nel caso di “cash flow hedge” le variazioni
di prezzo dello strumento di copertura si
cumulano temporaneamente a riserva per
confluire a conto economico, unitamente
alle variazioni di valore del sottostante al
tempo della chiusura dell’operazione.
40
Riconoscimento, misurazione e
presentazione di valori e
risultati:
Con gli IAS, non cambia solamente il
modo di misurare molti valori di
bilancio, ma cambia anche:
–
il criterio di riconoscimento contabile
dei valori;
–
il modo di presentazione e la
“disclosure” dei fatti aziendali e dei
risultati.
41
Riconoscimento, misurazione e
presentazione di valori e
risultati (segue):
• I ricavi devono essere iscritti a bilancio
quando avviene il trasferimento dei rischi
e dei benefici sui beni oggetto di
trasferimento;
• nella valutazione e nella rappresentazione
prevale il riferimento alla sostanza
dell’operazione da rilevare rispetto alla
sua forma giuridica.
42
Riconoscimento, misurazione e
presentazione di valori e
risultati (segue):
Proprio in
quanto gli
IAS
non
costituiscono solamente un modello di
valutazione
(alternativo
a
quello
tradizionale), la loro applicazione ha
effetti pervasivi nelle aziende. Essa si
riflette:
–
sui sistemi amministrativi (piani dei
conti, procedure amministrative e
contabili,
budgeting
e
reporting
direzionale);
43
Riconoscimento, misurazione e
presentazione di valori e
risultati (segue):
–
sui sistemi informatici di supporto ai
sistemi amministrativi ed operativi;
–
sui
processi
operativi
orientamenti gestionali;
e
– sulla
sugli
cultura e sui modelli
informazione e comunicazione
“mercato”.
di
al
Ciò emerge dai seguenti esempi.
44
Principali impatti specifici:
IAS 14
Segment
report
• Devono essere fornite informazioni
attività e per area geografica.
per
• A seconda del rendimento e del rischio
aziendale sarà considerata primaria la
prospettiva relativa alle attività o quella
relativa all’area geografica. La prospettiva
secondaria necessita di minori dettagli
informativi.
• Sarà quindi necessario:
– identificare gli specifici segmenti di attività
(per
business o area geografica) e
distinguere quelli
primari
dai
secondari;
– definire i criteri di allocazione dei valori
45
economici e patrimoniali;
Principali impatti specifici (segue):
IAS 14
Segment
report
– definire il trattamento contabile delle poste
economiche e patrimoniali;
– definire le tecniche di ribaltamento dei costi
comuni (driver e cicli di
ribaltamento);
– definire i transfer prices tra i segmenti di
attività;
– definire il processo di chiusura e il processo di
reporting;
– predisporre le informazioni relative alle
nota
integrativa e alla relazione sulla
gestione.
• L’applicazione dello IAS 14 ha inoltre impatti
significativi sui processi aziendali in termini
organizzativi
(responsabilità
e
modello
organizzativo coerente
con
i
segmenti),
gestionali, informatici (tecniche di allocazione,
ribaltamenti).
46
Le principali differenze:
IAS 22
Aggregazioni
d’imprese
• L’acquisizione di imprese non può essere
contabilizzata (salvo rari casi) utilizzando il
principio della continuità dei valori (pooling of
interest) ma deve essere contabilizzata utilizzando
il fair value (purchase method), anche se il prezzo
è pagato con azioni.
• Le attività e le passività acquistate devono essere
valutate al valore corrente e la differenza, dopo
aver assegnato quanto stimato necessario ai fondi
per ristrutturazione e perdite future, costituisce il
goodwill positivo o negativo.
• La fusione nello IAS 22 è solo uno strumento per
attuare un’aggregazione tra imprese (tra loro
indipendenti).
47
Le principali differenze (segue):
IAS 22
Aggregazioni
d’imprese
• Tale
principio ha conseguenze rilevanti
sull’entità dei valori delle attività e del
patrimonio netto specie nelle operazioni di
acquisizione realizzate contro “carta”. Esso
può modificare la preferenza nelle scelte del
corrispettivo delle acquisizioni.
• Il principio ha impatto sulla misurazione
delle performance delle imprese postacquisizione.
• Il controllo della permanenza nel tempo del
valore acquisito pone rilevanti problemi
organizzativi, estimativi ed informativi.
• Il principio può perfino influire sulla misura
dei prezzi delle operazioni di M & A.
48
Principali impatti specifici:
IAS 36
•
Perdite
durevoli di
valore delle
attività
Va accertata l’esistenza di perdite di valore dei
beni aziendali, ivi incluso il goodwill, mediante
l’esame di specifici indicatori e, ove pertinente,
mediante la stima dei cash flow attesi per unità
elementari di business (“cash operating unit”).
•
E’ necessario eseguire il monitoraggio degli
indicatori di “impairment”. La scelta del sistema
di reporting deve valutare se i “cash operating
unit” debbono o meno coincidere con i segmenti
individuati in sede di applicazione dello IAS 14.
•
L’entità e la qualità delle disclosure richieste dal
principio sono tali da rendere imprescindibile la
gestione delle informazioni in modo sistematico
nell’ambito del processo di budget e reporting.
49
Principali impatti specifici
IAS 16
•
E’ richiesta l’applicazione della “component
analysis” nella determinazione della vita utile
dei cespiti
(le diverse componenti di una
immobilizzazione materiale devono
essere
ammortizzate con aliquote differenti in
relazione alle rispettive vite utili residue).
•
Inoltre, gli IAS richiedono l’inclusione degli
oneri
di
smantellamento,
rimozione
e
ripristino ambientale nell’ambito del costo dei
cespiti.
•
E’ prevista la possibilità (come “allowed
alternative treatment”) di capitalizzare i
“borrowing costs” come componenti del costo
dei cespiti.
Immobili,
impianti e
macchinari
50
Principali impatti specifici (segue):
Conseguenze :
IAS 16
Immobili,
impianti e
macchinari
•
Necessità di una accurata ricognizione delle
immobilizzazioni .
•
Possibili modifiche dei sistemi di gestione dei
cespiti.
•
Possibile necessità di disporre, a fini tributari,
di due sistemi paralleli al fine di determinare il
valore di carico e le quote di ammortamento
delle immobilizzazioni materiali in base ai
principi contabili italiani e a quelli IAS.
•
L’applicazione dello IAS 36 (“cash generating
units”) potrà richiedere di modificare i sistemi
di reporting direzionale per determinare
appropriate svalutazioni.
51
Principali impatti specifici (segue):
IAS 38
Attività
immateriali
• La maggior parte degli oneri pluriennali dovranno
essere spesati (costi di ricerca, costi di impianto e
ampliamento, costi di formazione, costi di
pubblicità).
• I costi di sviluppo dovranno invece essere
obbligatoriamente capitalizzati in presenza di
determinati requisiti.
Conseguenza: mentre la prima rettifica comporterà
solamente modifiche a livello di piano dei conti e di
Manuale
contabile,
la
seconda
richiederà
l’implementazione di una procedura di gestione di
commesse specifiche di sviluppo, che preveda
l’identificazione corretta dei costi, l’accumulo di
costi diretti e indiretti, la verifica dei requisiti per
la capitalizzazione nel rispetto delle condizioni
previste dallo IAS 38.
52
Principali impatti specifici (segue):
• Tutti gli strumenti derivati devono essere iscritti
in bilancio e non più sotto la linea. Inoltre essi
IAS 39
devono essere valutati a fair value. Secondo lo Ias
39, le attività finanziarie, esclusi crediti
Strumenti
commerciali, devono essere suddivise tra trading,
finanziari:
contabilizzazio
held to maturity e available for sale con differenti
ne misurazione
criteri di valutazione.
Conseguenza : modifica del piano dei conti e del
manuale contabile e adozione di altre procedure
che prevedano le modalità di effettuare la
valutazione a fair value per talune categorie di
attività.
• Lo IAS 39 richiede la definizione di strategie
aziendali di risk management, la messa a
punto
di procedure di gestione dei rischi e di rigide
regole per la contabilizzazione, in
hedge
accounting, delle operazioni di copertura poste in
53
essere.
Principali impatti specifici (segue)
IAS 39
Strumenti
finanziari:
contabilizzazio
ne misurazione
Conseguenza : modifica dei processi operativi
di gestione dei rischi e delle
procedure
contabili che governano le operazioni di
copertura, oltre alle conseguenti modifiche a
livello di piano dei conti, sistema di reporting e
manuale contabile.
• Lo IAS 39 richiede che gli “impairment” dei
crediti
debbano
essere
determinati
considerando oltre alle previste di perdita
anche i tempi di incasso dei presumibili
recuperi, al fine di attualizzarne gli incassi.
Conseguenza : modifica delle procedure di
recupero crediti e, in genere, di quella relativa
al “closing the books”.
54
Principali impatti specifici (segue):
IAS 17
Leasing
Attività
immateriali
• Lo IAS 17 prevede criteri ben definiti per la
classificazione dei leasing come leasing
finanziari
o operativi, con l’obbligatoria iscrizione dei primi
nell’attivo di bilancio.
Conseguenza : necessario un riesame dei contratti
di leasing in essere e la
iscrizione dei
leasing
finanziari nell’attivo di bilancio. In
caso
di
adozione degli IAS a livello di
bilancio
d’esercizio e, a seconda delle modalità con cui verrà
gestita
l’adozione degli IAS (contabilmente,
extracontabilmente, ecc.), l’adozione dello IAS 17
potrebbe comportare una
significativa
modifica
della procedura cespiti, del piano
dei conti e del
sistema di
reporting.
Inoltre, occorrerà riesaminare le politiche aziendali
in merito all’acquisizione di cespiti in
proprietà
o in leasing.
55
Principali impatti sui sistemi:
PROCESSI
OPERATIVI
• Processi operativi: l’introduzione degli IAS
comporterà cambiamenti
al
modo
di
lavorare in alcune aree aziendali ed alle
modalità con cui le diverse funzioni
“operative” si interfacciano con la funzione
Amministrazione, Finanza e Controllo.
• Ad esempio:
- L’intera attività di “risk management”
dovrà essere rivista alla luce dei criteri
fissati dallo IAS 39.
Pertanto alcune
operazioni di copertura dei rischi di
cambio/tasso (e non solo la loro modalità
di
rilevazione/valutazione)
dovranno
essere modificate al fine di assicurare il
rispetto della nuova normativa contabile.
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Principali impatti sui sistemi (segue):
PROCESSI
OPERATIVI
– I diversi criteri di riconoscimento dei
ricavi previsti dagli IAS
potrebbero
richiedere una
revisione
delle
condizioni generali di
vendita
con
l’introduzione di nuove clausole
in
materia
di
trasferimento
della
proprietà.
– Le modalità di acquisizione di nuove
società ovvero di
ingresso in nuovi
business potrebbero essere riviste alla
luce delle possibilità offerte dallo IAS
22 in materia di “aggregazioni
di
imprese”.
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Schema generale dei principali impatti
IAS sulle funzioni aziendali:
IAS 14
Segment
Reporting
IAS 16
Immobili,
Impianti e
macchinari
IAS 18
Riconocimento
Ricavi
IAS 19
Benefici per
Dipendenti
IAS 32
Esposizione e
Disclosure
Strum. Fin.
Contabilità
e bilancio
Gestione
clienti


Gestione
fornitori

Gestione
Magazzino Pianificazione Personale
e
e controllo
commesse



Tesoreria
EDP
Investor
Relations
















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Schema generale dei principali impatti
IAS sulle funzioni aziendali (segue):
Contabilità
e bilancio
Gestione
clienti
Gestione
fornitori
Gestione
Magazzino Pianificazione Personale
e
e controllo
commesse
Tesoreria
EDP
Investor
Relations




IAS 38
Ingangibles



IAS 39
Strum. Finan.


IAS 36
Impairment
IAS 11
Commesse
Su
Ordinazione
IAS 2
Rimanenze
IAS 17
Leasing











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Presentazione Prof. Provasoli