Interazioni biocida-organismi-substrato.
alterazione cromatica del substrato lapideo
Patine formate da diverse
fitocenosi microbiche
Biotin T
Pigmenti estratti dai biocidi in
esame dalle diverse patine
biologiche
3
p. rossa
p. grigia
p. verde
p. bruna gelatinosa
p. rosso bruna
p. nera
p. verde scuro gel.
2,5
assorbanza
2
1,5
1
0,5
0
400
425
450
475
500
525
550
575
600
Lunghezza d'onda
625
650
675
700
725
750
Caratterizzazione
spettrofotometrica dei pigmenti
estratti dai biocidi
Test di resistenza al biodeterioramento di materiali
utilizzati nel restauro
Fissativi e protettivi tradizionali
Caseina
Bianco d’uovo
Gomma arabica
gomma lacca
Resine acriliche
Resine viniliche
Resine epossidiche
Resine fluorurate •Naturali
•Minerali (derivati del petrolio-paraffine cere microcristalline)
Cere
•Sintetiche (idrocarburi polimerizzati)
Organosilossani
Le prove sperimentali si effettuano su campioni di polimeri preparati con
varie modalità:
1) film di resina
2) mediante apposizione su supporti inerti (vetro)
3) mediante apposizione su provini di materiale (pietra, laterizio, intonaco
tessuti ecc.)
Biodeteriogeni
Gli organismi viventi in grado di attaccare i polimeri sintetici sono
microrganismi eterotrofi funghi e batteri
Funghi potenzialmente più dannosi in quanto sono caratterizzati da
una elevata adattabilità metabolica
Funghi - generi
Aspergillus
Chaetomium
Penicillum
Pullularia
Aerobasidium
Gliocladium
Batteri – generi
Pseudomonas
Bacillus
Procedure di analisi utilizzabili
Le procedure si differenziano per la modalità di esposizione agli agenti biologici (standard BSI e ASTM)
A
Agar plate test
Inoculo di una sospensione
di microrganismi
Collocazione dei campioni
su piastra con agar
(Permette di utilizzare biodeteriogeni
noti delle sostanze plastiche)
B
Esposizione all’aperto
Soil burial test
saccarosio
per consentire la germinazione
delle spore e l’espressione di
enzimi adattativi
Camera climatica
Permette la deposizione di contaminanti
biologici dell’aria e del particellato
atmosferico
C
H2O e sali minerali
Interramento a 3-5 cm. di profondità
in una vasca contenete terreno fertile
Esposizione ai microrganismi del
suolo per interramento dei campioni
Valutazione della resistenza
Osservazione visiva e mediante microscopio della crescita dei
microrganismi sul campione espressa come grado di crescita o
percentuale di copertura (scale BSI -ASTM)
Analisi colturali per l’identificazione delle specie presenti
Misura della perdita in peso (indice dell’utilizzo del polimero come fonte
nutritiva)
Analisi IR (per la valutazione delle alterazioni chimiche indotte dai
biodeteriogeni)
Alterazione delle proprietà dei protettivi
Variazione dell’idrorepellenza superficiale (mediante misura
dell’angolo di contatto)
a
Variazione della quantità di acqua assorbita per capillarità (provini di
materiale lapideo)
protettivo
Protettivo + bicida
controlli
Rodhorsil H224
Wacker 290
Pro-stone
Protettivo + Algophase
(4,metilsulfunil piridina)
S. Eligio degli Orefici
Test di resistenza di
organosilossani per sbarramento
chimico all’umidità di risalita
controllo
Paraloid
Test di resistenza di polimeri acrilici e
cere microstalline per la protezione di
statue in bronzo esposte all’aperto
controllo
Reswax WH
Test di resistenza di stucchi vinilici
(Primal e Ducotone) a confronto con
malta inorganica e un supportante pa
base di polisaccaridi (gellano)
Domus Aurea- Operazioni di pronto intervento e messa in sicurezza dei dipinti murali
Problemi legati all’uso di materiali a base di cellulosa
Crescita di funghi su residui di polpa di carta (supportante per pulitura)
Crescita di colonie di funghi su velatino di cotone
Caratterizzazione del materiali di origine biologica
Le indagini diagnostiche condotte nel corso dell’intervento di restauro dell’opera presso il
laboratorio di restauro “Dipinti su tavola” dell’ISCR hanno consentito la verifica delle fibre
costitutive la tela (lino) e la revisione dell’identificazione del legno: le tre tavole sono risultate
di noce, un sottile listello laterale di castagno, le traverse di olmo
A
B
C
noce (Juglans regia)
olmo (Ulmus sp.)
particolare della tela
fibre di lino
“Progetto Wiegand Foundation” per il restauro della scultura lignea
policroma Cristo Deposto, sec. XIII, proveniente dalla Cattedrale di San Massimo
Levita ed esposta nel Museo Nazionale d’Abruzzo (L’Aquila).
Il supporto è di legno di pioppo
Sono state condotte indagini sul tessuto presente nella statua, risultato costitutito da tela di
canapa
retro: collo
retro: spalla destra
piede sinistro
tessuto ad armatura tela
fibre di canapa
Icona della Madonna Advocata (XI sec.), Basilica di S. Maria in Aracoeli, Roma.
La tavola del supporto, in legno di faggio è stata datata intorno al VII sec. con il metodo del
radiocarbonio mediante Spettrometria di Massa con Acceleratore
Indagini di datazione
eseguite presso il LABEC
(Firenze)
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