I piani strategici delle città
Verso una valutazione delle
nuove esperienze
Bruno Dente
IRS e Politecnico di Milano
I piani di prima generazione
 Derivazione aziendale
 Mirati alla competizione tra città
 Fortemente legati alla new economy
 Strumenti di tipo SWOT
L’evoluzione del contenuto:
verso lo sviluppo sostenibile
• La considerazione congiunta dei quattro
capitali:
•
•
•
•
Capitale fisso sociale
Capitale umano
Capitale ambientale
Capitale sociale
L’evoluzione del processo:
 Enfasi sulla costruzione di una visione di
lungo termine
 Un processo partecipato e condiviso
 Importanza dell’identificazione degli attori
rilevanti
La visione: le ragioni
La costruzione della visione di lungo
termine non è la semplice costruzione
degli obiettivi
ma
la convinzione che nel breve termine le
difficoltà di cooperazione nascono non solo
da interessi divergenti ma anche dalla
mancanza di fiducia reciproca
La visione: un esempio
La cooperazione tra il capoluogo e i
comuni della cintura:


il capoluogo teme che vogliano fare i free
riders
i comuni minori temono che voglia fare
l’asso piglia tutto
La visione: conclusioni
Quindi la costruzione della visione di lungo
termine (e di un piano di azione di medio
termine) ha l’obiettivo di modificare
atteggiamenti e comportamenti di breve
termine
Il processo partecipato: le
ragioni
La necessità di un progetto partecipato e
condiviso non è semplicemente un
omaggio alla democrazia
ma
nasce dalla necessità di affrontare i nuovi
problemi che si trovano oggi di fronte le
aree urbane
Il processo partecipato: le
ragioni
Le maggioranze possono commettere
errori e in ogni caso un vasto consenso
rischia di diminuire il tasso di innovazione
ma
per risolvere problemi complessi è
necessaria la cooperazione tra i soggetti in
possesso delle risorse chiave
Il processo partecipato:
esempi
Esempi di problemi multidimensionali:
 La sicurezza urbana
 La qualità del vivere e dell’abitare
 La lotta all’esclusione sociale
 Lo sviluppo sostenibile
 eccetera
Il processo partecipato:
conclusioni
Gli attori di queste politiche hanno
preoccupazioni, attenzioni, interessi e
razionalità differenti
Quindi cooperazione:
 tra istituzioni e interessi economici
 tra politica e tecnica
 diversi settori e politiche
 diversi livelli di governo
Come valutare i nuovi piani
strategici
Quindi le domande che bisogna porsi per
valutare i piani strategici (sia durante la
costruzione del piano sia ex post)
non sono tanto quelle tradizionali
1. la città è più competitiva?
2. è aumentato l’IDE?
3. si sono realizzati i progetti del piano?
Come valutare i nuovi piani
strategici
Quanto piuttosto quelle che fanno
riferimento agli obiettivi di processo:



sono mutati gli atteggiamenti e i
comportamenti degli attori?
c’è maggiore fiducia e volontà di
cooperazione?
le reti di relazione sono più dense?
Come valutare i nuovi piani
strategici
E ancora:


I progetti realizzati sono più complessi?
Vedono la cooperazione di attori a diversi
livelli di governo, con diverse
specializzazioni settoriali, di diversa natura
(pubblico, privato, terzo settore)?
Due esempi: Venezia 1994 e
Torino 2004
Due esempi possono essere le reti di relazione
costruite a partire da 30 processi di
innovazione nelle città di Venezia e di Torino.
E’ evidente come la complessità e la densità
della rete torinese sia molto più marcata:
l’attuazione del Piano Strategico dovrebbe
rafforzare ulteriormente questo dato.
ATTORI DEI PROCESSI DI INNOVAZIONE DI VENEZIA
UE
Amministrazioni
centrali dello
Stato
Politica e istituzioni
Regione
Veneto
Amm.periferiche
dello Stato
Provincia
di Venezia
Presenze
15
Agenzie
Tecniche
Università
30
Comune di
Venezia
Economia e società
Imprese
multinazionali e
nazionali
Attori sovralocali
15
Attori locali
Ambientalisti
verdi
ATTORI DEI PROCESSI DI INNOVAZIONE DI TORINO
Amministrazioni
centrali dello
Stato
Amministrazioni
periferiche
dello Stato
Provincia di
Torino
Presenze
15
Comune di
Torino
Attori
politici
Università
30
Economia e società
Regione
Piemonte
Imprese
multinazionali
e nazionali
Politica e istituzioni
Agenzie
tecniche
nazionali
Associazioni
di categoria
Esperti/
tecnici
Camera di
Commercio
Attori sovralocali
15
Attori locali
Terzo settore
Sindacati
Agenzie tecniche
locali
Altri
Comuni
Comitati di
cittadini
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