Da BTeV a CMS (Alla ricerca del tempo perduto) Luigi Commissione 1, Roma, 16 Maggio 05 1 BTeV: la rilettura di Dario 2 Comunque … • E’ stata per noi un’esperienza affascinante – Quello che abbiamo iniziato rappresenta il nuovo modo di far fisica • Non c’e’ piu’ un trigger per leggere I rivelatori • La decisione di trigger viene presa ad altissimo livello utilizzando l’informazione di tutti I rivelatori – Prima o poi, tutti gli esperimenti ci dovranno passare • A conti fatti, e’ stato un investimento estremamente strategico – Il nostro chip per micro-strip sta gia’ interessando altri esperimenti • Morale: – Se s’ha da morire, lo facciamo con orgoglio! 3 Il dopo BTeV: quale Fisica? • Dopo lunghe e sofferte elucubrazioni, alla fine abbiamo convenuto in modo pressoche’ unanime che i nostri interessi si rivolgono verso la fisica ad alto pt ad LHC – Fisica di frontiera, centrale per la ricerca diretta e sistematica di nuova fisica – Peccato che non si possa affiancare a tale programma il suo miglior complemento, BTeV • Ma questa oramai e’ acqua passata! 4 Quale esperimento? • Esplicitamente: ATLAS o CMS? • Non troviamo forti argomenti che ci facciano preferire a priori l’uno all’altro – O meglio, nella nostra seppur limitata visione, i due esperimenti grosso modo si equivalgono – Oltretutto, pensiamo sia ancora presto per poter stabilire la reale performance dei due apparati • Siamo convinti che la vera guerra sia ancora da combattere 5 Cosa ci si offre? • Se sulla carta I due esperimenti sostanzialmente si equivalgono, ben diverse sono le possibilita’ d’inserimento e le prospettive offerte dai due esperimenti ad un gruppo come il nostro • In particolare, gli spazi che ci vengono offerti da CMS per un inserimento sui Forward Pixel sono ampi e ci consentirebbero di sfruttare appieno le competenze acquisite dal nostro gruppo durante la fase di R&D dei pixel di BTeV – E anche di piu’, come vedremo • Il nostro contributo diventerebbe addirittura cruciale per accelerare il processo di costruzione del rivelatore 6 I Forward Pixel di CMS • Il progetto Forward Pixel di CMS e’ in ritardo e necessita di nuove persone con specifiche competenze nel settore – Il progetto sta entrando solo ora nella fase di preproduzione • Si stanno acquistando I sensori proprio adesso – Prima di passare alla produzione e’ necessario qualificare la performance dei rivelatori sotto radiazione • Intenso programma di test-beam prima e dopo l’irraggiamento – Le procedure e gli apparati di test dei rivelatori nei vari step di assemblaggio devono essere ancora ottimizzati e richiedono nuovo manpower • Per noi, c’e’ solo l’imbarazzo della scelta! 7 Cosa fare in CMS? • In questa fase preliminare, ci limiteremmo ad assumerci la responabilita’ del test-beam – L’attuale setup di CMS necessita di un drastico upgrade • I rate di acquisizione sono limitati a poche decine di Hz dal sistema di lettura del telescopio a micro-strip; le piu’ semplici misure richiedono tempi geologici. – Utilizzando il telescopio a pixel di BTeV ed il relativo DAQ da noi sviluppato si aumenterebbe il rate di acquisizione di almeno un fattore 100 • Si tratterebbe di integrare nel sistema gia’ esistente la lettura dei pixel CMS – Il nostro software e’ stato concepito per leggere rivelatori diversi – Abbiamo gia’ presentato alla collaborazione un progetto d’integrazione 8 Vantaggi in CMS • Riusciremmo in tal modo a – Riutilizzare buona parte del lavoro fatto per BTeV sia in termini di software che di hardware – Dare una prospettiva ed una continuita’ alle attivita’ portate avanti dai nostri giovani per lo R&D di BTeV • Il loro entusiasmo si riaccenderebbe • E del loro talento ne gioverebbe anche CMS – Ed, in ultima analisi, anche per CMS-Italia sarebbe strategico estendere la propria attivita’ ai pixel • Rivelatore cruciale per svariati item di fisica • Vediamo la luce in fondo al tunnel! – Tutte le tessere si risistemano in un mosaico che appare di nuovo armonico. 9 E poi ? • Questo coinvolgimento nei Forward Pixel e’ da noi visto come una sorta di “short-term commitment” che ci consentirebbe di entrare nella collaborazione da subito per poi decidere, una volta capiti gli assetti interni, quali “long-term commitment” assumerci. – Sarebbe insano prendere ulteriori decisioni ora al buio! – Si tratta di decisioni molto importanti con implicazioni decennali! • possibile coinvolgimento negli sviluppi di software per l’utilizzo degli strumenti di GRID • e, alla fine, nostro inserimento nell’attivita’ preparatoria per l’analisi fisica finale • Intendiamo pertanto partire al piu’ presto con l’attivita’ proposta sui pixel, che sappiamo come portare avanti e che necessita sin d’ora del nostro contributo. 10 Il Rivelatore a Pixel di CMS Barrel: 2 strati (3?) 40 M pixel Forward: 4 dischi (6?) 18 M pixel Pixel size: 150 m150 m 11 Forward Pixel Model Plaquet te:sens or, ROC, HDI Halfdisk : 12 blades Service halfcylinder Blade: 2 panels Pig-tail Adapter board Extensi on cable Port card O-fibers Power & cooling 12 Forward Pixel Components Plaquette (700, 5 types) Sensors Detector Unit (700) Bump bonded ROC VHDI (4,500) (700, 7) Panels, (200,4) P-4 TBM Blade, (100) P-3 ½ -Disk (8, 2 types) HDI (4 types) Cooling channels, (100, 4) 13 Riutilizzo del Telescopio di BTeV • Molteplici vantaggi – Sistema gia’ su fascio – Permette risoluzioni sul rivelatore sotto test di ~3m in X – Utilizza un hardware di lettura estremamente duttile basato su FPGA che possono essere facilmente riconfigurate per leggere qualunque tipo di device – Permette rate d’acquisizione estremamente elevati • L’unico limite e’ quello costituito dal bus PCI – Il DAQ e’ stato completamente sviluppato da noi con relativi programmi di monitor & control 14 Caratteristiche del DAQ • Usa il protocollo PCI – basso costo, facile portabilità, elevati rate • È progettato per ospitare diversi rivelatori nello stesso stream di lettura – si sfruttano le proprietà di un design object oriented in C++ – Questa caratteristica è essenziale per semplificare l’integrazione del rivelatore a pixel di CMS nel telescopio di BTeV • È semplice inserire diversi algoritmi di event-building on-line per gestire diversi modelli di sparsificazione dei dati • Il monitor avviene via rete – gli istogrammi vengono serviti ai clients via socket di rete – ogni istituto può monitorare il run senza aggravio sulla CPU del DAQ • Il sistema è predisposto per l’uso come DAQ ad un test-beam ma anche come stazione di caratterizzazione rivelatori (teststand) 15 The telescope setup 13 slots available to lodge detectors • 10 for the telescope • 3 to lodge detectors under test Plane 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Beam Orientation iz Y X X X X X Y 1 3 4 5 6 2 7 X reference planes Y reference planes 16 The telescope setup Cooling System Upstream Telescope Planes Test Plane Downstream Telescope Planes 17 Programma • Il nostro goal immediato sarebbe quello di riuscire a preparare il nuovo setup entro Giugno, per poi installarlo e provarlo su fascio in Luglio • La configurazione finale del setup corredata di opportuni progammi di monitor dovrebbe essere pronta per la campagna di test prevista per fine anno. • Difficile andar oltre con precise previsioni di programma in quanto l’intero programma d’attivita’ sui Forward Pixel si sta proprio risstrutturando in questi giorni 18 Richieste • Chiediamo pertanto che sia approvata la nostra partecipazione a CMS con questo programma iniziale. • Se cosi’ sara’, vorremmo discutere al piu’ presto con I referee le nostre richieste finanziarie per far fronte agli impegni piu’ immediati 19 Il gruppo interessato • Il gruppo ex-BTeV di Milano – D’Angelo Pasquale, DiNardo Mauro, Erba Simona, Magni Stefano, Malvezzi Sandra, Menasce Dario, Moroni Luigi, Pedrini Daniele, Rovere Marco, Sala Silvano – 10 persone, 8 ricercatori + 2 tecnologi, per un totale di 9.1 FTE 20 La nostra recente storia • Proposto e partecipato ad E687 ed alla sua continuazione FOCUS (E831) – Fotoproduzione di charm – Progettato e realizzato l’intero rivelatore di vertice a microstrip – Fondamentale contributo allo sviluppo dell’infrastruttra software generale dell’esperimento e ai programmi di ricostruzione e d’analisi • Tra l’altro, primo esperimento completamente controllato via WEB – Siamo stati autori di circa un quarto degli articoli di fisica pubblicati, 37 + 38 21