Atlante Statistico delle Province d’Italia Un’esperienza del sistema provinciale degli Uffici di Statistica di Teresa Ammendola Ufficio di Statistica della Provincia di Roma Assembela Cuspi– Torino 7-8 marzo 2012 Assembela Cuspi– Torino 7-8 marzo 2012 Atlante Statistico delle Province d’Italia Atlante Statistico delle Province d’Italia Motivi di interesse 1. Metodo 2. Contenuto Assembela Cuspi– Torino 7-8 marzo 2012 Atlante Statistico delle Province d’Italia Motivi di interesse 1. Metodo. L’Atlante è frutto di un lavoro svolto in un’ottica di sistema. Dal 2002 anno della fondazione sua fondazione formale, il Cuspi, con il sostegno dell’Upi ha lavorato nella direzione di rafforzare i singoli Uffici rafforzando e consolidando il sistema e viceversa. Per questo i progetti vengono condivisi e cercano un respiro più ampio e di raccordo con il PSN. Negli anni gli uffici di statistica hanno accumulato un “tesoretto” di conoscenze e competenze che adesso vengono messe a disposizione delle autonomie locali in un’ottica di ottimizzazione delle risorse e con ovvi risparmi sui bilanci Assembela Cuspi– Torino 7-8 marzo 2012 Atlante Statistico delle Province d’Italia Motivi di interesse 2. Contenuto. Il perno centrale attorno cui l’Atlante è stato realizzato sono ii dati statistici prodotti nell’ambito della statistica ufficiale. Dall’Istat, innanzitutto, ma anche da altri nodi importanti della rete. Il valore aggiunto del lavoro sta nel livello di analisi. I dati sono infatti discussi a livello provinciale. Si è cercato cioè di “relativizzarli” rispetto ai territori e nelle evoluzioni temporali Assembela Cuspi– Torino 7-8 marzo 2012 Atlante Statistico delle Province d’Italia 2. Contenuto. 1. Evoluzione storica dell’assetto istituzionale delle province 2. Evoluzione demografica delle province 3. Livello di urbanizzazione e montanizzazione delle province 4. Ricchezza dei territori, delle famiglie, dei cittadini 5. Le dotazioni strutturali Assembela Cuspi– Torino 7-8 marzo 2012 Atlante Statistico delle Province d’Italia Province Italiane per anno di istituzione e ripartizione geografica Anno di is tituzione delle Nord province Occidentale italiane (ai confini attuali) 1861 1866 1868 1870 1920 1921 1923 1927 1934 1935 1948 1951 1968 1970 1974 1992 2001 2004 13 1 1 3 1 1 4 1 25 Nord Orientale Centrale Meridionale Ins ulare TOTALE 8 8 1 1 2 1 1 22 13 1 5 1 1 1 22 15 1 3 1 1 2 1 24 9 3 1 4 17 58 8 1 1 1 1 2 16 1 1 1 1 1 1 1 8 4 3 110 Assembela Cuspi– Torino 7-8 marzo 2012 Frequenza cumulata 58 66 67 68 69 70 72 88 89 90 91 92 93 94 95 103 107 110 Atlante Statistico delle Province d’Italia Figura 8 – Percentuale di famiglie unipersonali al censimento del 1971 e al censimento 2001 PERCENTUALE DI FAMIGLIE UNIPERSONALI Assembela Cuspi– Torino 7-8 marzo 2012 Densità abitativa province Maggiore densità: 2629 Napoli 2094 Monza e della Brianza Minore densità: 39 Aosta 31 Ogliastra Sopra la media - 41,8% delle province Media nazionale - 201,17 Sotto la media - 58,2% delle province Assembela Cuspi– Torino 7-8 marzo 2012 Urbanizzazione province Grado di urbanizzazione dei comuni italiani: • 11,2% grado elevato • 37,8% grado intermedio Il 25% delle province ha popolazione residente • 51% grado basso (superiore al 50%) che vive in zone ad elevato grado di urbanizzazione. Densità > 90%: Monza e della Brianza,Napoli, Trieste, Milano, Prato, Genova, Roma, Como e La Spezia Assembela Cuspi– Torino 7-8 marzo 2012 Atlante Statistico delle Province d’Italia LA RICCHEZZA Dal confronto fatto per mezzo del PIL pro capite, emerge che la provincia con la maggior quota di ricchezza per ogni residente è quella di Milano (46.092,10 Euro a persona) e la provincia con la minor quota è quella di Crotone (14.088,30 Euro). La differenza che separa le due realtà territoriali è notevole ed è pari a circa 30.000,00 Euro. Per quanto riguarda la crescita della ricchezza, Ascoli Piceno è stata la provincia più dinamica e nel periodo considerato ha quasi raddoppiato il proprio PIL pro capite (1,83), mentre la provincia che è cresciuta di meno e che, anzi, ha ridotto di poco la propria produzione di ricchezza per abitante è quella di Crotone (0,94). Assembela Cuspi– Torino 7-8 marzo 2012 Atlante Statistico delle Province d’Italia Apertura dell’economia Tasso di apertura delle economie delle province italiane assume i valori più alti a Siracusa (83,8%), ad Arezzo (54,9%) e a Vicenza (49,4%). La provincia dove l’apertura dell’economia verso l’estero è minore è quella di Medio Campidano nella quale il valore delle esportazioni rappresenta lo 0,02% del PIL complessivo. Agricoltura A livello Italia, il valore aggiunto del settore primario rappresenta l’1,9% del valore aggiunto totale. Sempre a livello nazionale, la coltivazione di patate e ortaggi rappresenta la quota più alta del valore della produzione agricola complessiva pari al 17,5%, i servizi annessi alla produzione agricola rappresentano il 12,7% e le coltivazioni di frutta e agrumi il 10,0%. A livello provinciale il contributo più alto da parte del settore agricolo alla formazione della ricchezza si riscontra a Oristano dove il valore aggiunto agricolo costituisce l’8,9% del valore aggiunto provinciale, seguono Ragusa con un peso relativo dell’8,3% e Pistoia con una quota del 7,0%. Milano e Varese sono le province dove il settore agricolo contribuisce in maniera minore alla ricchezza complessiva (0,2%). Assembela Cuspi– Torino 7-8 marzo 2012 STRUTTURE ALBERGHIERE Le 10 province col maggior numero di strutture alberghiere Numero strutture alberghiere % Strutture alberghiere di lusso (4 e 5 stelle) sul totale delle strutture alberghiere presenti sul territorio provinciale BOLZANO-BOZEN 4.254 8,7% RIMINI 2.275 6,7% TRENTO 1.553 10,6% ROMA 1.385 25,1% VENEZIA 1.197 18,6% NAPOLI 939 30,5% BRESCIA 764 18,1% SAVONA 669 4,5% VERONA 649 14,0% MILANO 634 33,4% FIRENZE 572 25,2% RAVENNA 562 13,0% TORINO 560 13,2% Assembela Cuspi– Torino 7-8 marzo 2012 STRUTTURE AGRO-TURISTICHE Province % Strutture agro-turistiche sul totale delle strutture agro-turistiche presenti sul territorio nazionale (Anno 2010) Numero strutture Agroturistiche BOLZANO-BOZEN 2.631 15,8% PERUGIA 1.151 6,9% SIENA 1.117 6,7% GROSSETO 951 5,7% FIRENZE 606 3,6% AREZZO 448 2,7% PISA 394 2,4% PESARO E URBINO 293 1,8% CUNEO 283 1,7% SALERNO 273 1,6% Assembela Cuspi– Torino 7-8 marzo 2012 PARCO VEICOLARE Le 10 province italiane con il maggior rapporto, fra autovetture-motocicli e popolazione residente nel proprio territorio, calcolato sulla base di 100 abitanti. Anno 2010 VITERBO 79,1 LIVO RNO 79,3 SIENA 79,5 RO MA 80,5 SAVO NA 80,7 IMPERIA 81,1 RIMINI 81,6 FIRENZE 82,5 CATANIA 82,8 AO STA 117,2 0 20 40 Assembela Cuspi– Torino 7-8 marzo 2012 60 80 100 120 COMMERCIO AL DETTAGLIO Province Prime 10 Province per n. di esercizi commerciali al dettaglio per 1000 ab. Ultime 10 Province per n. di esercizi commerciali al dettaglio per 1000 ab. popolazione 31 dic. 2010 N. esercizi commerciali al dettaglio per 1000 abitanti Nuoro 160.677 28,3 Sassari 337.237 25,9 Cagliari 563.180 19,8 Salerno 1.109.705 18,7 Savona 287.906 17,8 Bari 1.258.706 17,8 Napoli 3.080.873 17,5 Reggio Calabria 566.977 17,3 Catanzaro 368.597 16,6 Rimini 329.302 16,6 Pordenone 315.323 9,2 Milano 3.156.694 9,0 Treviso 888.249 9,0 Bolzano 507.657 9,0 Bergamo 1.098.740 8,8 Varese 883.285 8,4 Lecco 340.167 8,1 Lodi 227.655 8,1 Como 594.988 8,0 Monza-Brianza 849.636 7,66 Assembela Cuspi– Torino 7-8 marzo 2012 Atlante Statistico delle Province d’Italia Quale futuro per l’Atlante? Assembela Cuspi– Torino 7-8 marzo 2012