Open Electronic Market
Matteo Di Biagi
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I mercati elettronici

I partecipanti:
@ Cliente
@ Fornitrice
@ Intermediario:

@
@
@
@
Market macker
Istituzioni Finanziarie (Banche, Assicurazioni…)
Operatori logistici
Consulenti (analisti di mercato)
IT provider (piattaforma tecnologica per l’emarketplace)
Configurazione tipica
dell’Open Electronic Market
L’applicazioni software è ospitata da un intermediario,
denominato Market Maker, in quanto fautore dell’electronic
marketplace.
Fornitori
Clienti
L’intermediario fornice i mezzi con cui condurre efficacemente la
transazione commerciale con l’impiego di aste elettroniche o con
meccanismi simili alla borsa valori (exchange) e fornendo servizi
aggiuntivi.
Ruolo del Market Maker
 Fornire l’infrastruttura tecnologica(rete,
linguaggio e applicazioni)
 Organizzare e far funzionare il mercato
 Garantire la transazione (Trust)
Modelli di incontro tra domanda ed
offerta



Asta diretta: viene fissata la base d’asta
da parte del fornitore e i clienti rilanciano
al rialzo
Asta inversa: viene fissata la base d’asta
dal cliente e i fornitori rilanciano al ribasso
Asta continua: non viene fissata la base
d’asta, i clienti rilanciano al rialzo e i
fornitori al ribasso. La negoziazione si
chiude quando avviene l’incontro tra
domanda e offerta.
Vincoli al funzionamento dei
mercati elettronici aperti
•
Infrastruttura tecnologica
•
Specificità della transazione
•
Trust
Infrastruttura Tecnologica
•
Tipo di rete e protocollo di comunicazione (reti
private vs. reti pubbliche)
•
Linguaggio di comunicazione (HTML, XML)
•
Applicazioni (piattaforma di negoziazione,
sistema di pagamento…)
Reti private, mancanza di un linguaggio comune e
applicazioni proprietarie poco diffuse, sono vincoli
agli open electronic market
Specificità della Transazione
•
Specificità di Localizzazione
•
Specificità degli Asset Fisici
•
Specificità delle Risorse Umane
•
Specificità Temporale
•
Specificità del Brand
•
Specificità degli Asset dedicati
Elevata specificità impedisce l’esecuzione della
transazione di mercato
Problemi dell’ambiente di business
(I)
Specificità del business:
- specificità di localizzazione rende costosa e al
limite impraticabile la fornitura di beni a clienti
che si trovano al di là di una certa distanza
fisica (prodotti ingombranti e pesanti, prodotti
soggetti a barriere doganali, differenze
normative)
- specificità degli asset fisici è legata al fatto
che il sistema produttivo di ogni impresa
elabora i propri input secondo modalità che
sono proprie dell'impresa, delle sue strategie e
delle sue particolari traiettorie di crescita
tecnologica e cognitiva.
Problemi dell’ambiente di business
(II)
- specificità delle risorse umane è molto simile
alla precedente ma riguarda gli asset
immateriali e più precisamente cognitivi
- specificità temporale si manifesta quando un
input produttivo deve essere acquisito (ovvero
consegnato dal fornitore) entro un prefissato
periodo di tempo. L’adozione di soluzioni Just in
Time da parte di molte aziende ha innalzato
enormemente il ruolo della specificità temporale.
-
Problemi dell’ambiente di business
(III)
- specificità del marchio riguarda le aziende che
hanno effettuato elevati investimenti nel brand.
- specificità degli asset dedicati si manifesta, e
influenza la transazione, quando l’azienda deve
effettuare investimenti per servire un particolare
cliente o per approvvigionarsi da un determinato
fornitore.
Trust
I soggetti economici agiscono in modo
opportunistico.
Devono essere offerte garanzie sulla transazione
in termini di trasparenza e di sicurezza.
Problemi di Trust
La digitalizzazione delle relazioni crea separazione
fisica degli attori coinvolti, di conseguenza
aumentano le asimmetria informative
Principali fonti di rischio su Internet :
1. Incertezza sull’identità dei partecipanti
2. Difficoltà a verificare la veridicità delle
informazioni (es. qualità di prodotto, tempi
di consegna)
Definizione di Trust
- Il Trust è la probabilità soggettiva con cui un agente
A valuta l’azione di un agente B o di un gruppo, il cui
agire condiziona A e non è da quest’ultimo controllabile.
(Gambetta, 1988)
- Si dice che ‘A Trust B’ quando le azioni di B sono
prevedibili, controllabili e non costituiscono una
minaccia per A.
Fonti di Trust
• Institutional
• Reputational
• Community
Intitutional
- L’azione umana può essere regolata da apposite istituzioni
(contratti, leggi, norme, autorità di controllo e vigilanza).
Reputation
L’agire di B è valutato in base alla sua reputazione (Reputation Trust)
• L’interazione tra soggetti genera o distrugge reputazione.
• La reputazione fluidifica la transazione rendendo meno importanti le
clausole contrattuali.
Conseguenti effetti di Feedback positivo
Community
• L’appartenenza ad un gruppo genera obblighi morali, norme
sociali, convenzioni e condivisione di valori
•
L’agire di B è vincolato dal senso di appartenenza ad un
gruppo e dalla relazioni sociali al suo interno (Community
Trust)
eBay.com
(fatturato 1MLD di $, oltre 40 milioni di utenti)
Contesto:
• Mancanza di una normativa adeguata e uniforme tra i
diversi stati.
• Anonimato partecipanti alla transazione
• Nessuna garanzia fornita dall’intermediario/market maker.
Meccanismi di generazione del Trust:
• Importanza della dimensione per generare reputazione
• Feedback forum
• Senso di appartenenza ad una community
Trading Online
Contesto:
- Normativa che regola il funzionamento delle
borse telematiche e il comportamento dei
players.
- Istituzioni appropriate (es. Consob, Nasdaq,
SEC).
Alcuni casi di electronic market
 Acciaio (www.e-steel.com)
 Borse valori
 Energia (www.altraenergy.com)
 Semiconduttori
(www.virtualchipexchange.com)
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