SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI
25 novembre 2014
C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa
2° anno 9 crediti (inclusi crediti Laboratorio)
Ultima lezione 3 dicembre 2014
Esonero: Aula Blu1, MART 9 dicembre
ORE 17-19
E-mail: [email protected]
 Stanza B12 Via Salaria113, tel.: 06 49918446ricevimento mercoledì 15-16.30
1
La settimana scorsa
U e D nelle radio private a Roma
 Come nasce la ricerca
 sul concetto di genere
 ipotesi teoriche di partenza
 metodologia
2
Ipotesi teoriche di partenza di “ Uomini e
donne nelle radio private a Roma
A.
B.
C.
D.
E.
F.
La centralità del lavoro nella vita dei soggetti
il fascino del lavoro nella comunicazione nella
società della conoscenza
precariato subito o lavoro autonomo scelto?
“di serie
radio mezzo di precariato
comunicazione
ancora attuale
il genere è ancora una variabile discriminante?
ambiguità del professionismo: strumento di
divisione tra chi fa il/la giornalista (più tutelato) e
chi fa altri lavori o ulteriore vincolo che ritarda
l’inclusione nel lavoro tipico di tutti/e?
3
E. Il genere è ancora una variabile
discriminante?
Nella ricerca su radio Rai sì.
Nelle politiche Ue l’attenzione al genere
è richiesta in maniera trasversale
 Sicuramente è una tematica ancora
vivace considerando la vitalità degli studi
sulle differenze di genere e soprattutto il
nuovo protagonismo femminista dal
punto di vista sociale (movimenti giovani
femministe e LGBT sul web, ma anche in piazza)
culturale e politico: → Se non ora quando?
Manifestazione 13 febbraio 2011 che aggrega molti
gruppi (anche on line) in tutta Italia
4
Nuove forme di femminismo?
 B.Bonomi Romagnoli, Irriverenti e libere.
Femminismi nel nuovo millennio, Ed.
Internazionali riuniti,2014 →riflessioni su nuovi
movimenti di donne anche contraddittori vitali, ma
spesso frantumati
 L.Cavaliere, L.Cigarini, C’è una bella
differenza. Un dialogo, et al./edizioni,
2013→ Riflessione su Paestum 2012 in cui si è
discusso di politica prima ( inventata dal femminismo,
a partire da sé) e seconda (tradizionale) e in parte di
lavoro anche confrontandosi con gli uomini
5
Obiettivi
strumenti
1) Capire il mondo delle  Contesto socioeconomico+letteratura
radio nella realtà metropolitana romana→  Analisi dati Iem
 Interviste testimoni
privilegiati ( +
schede Radio?)
2) Analisi situazioni
lavorative →
3) Intrecci vita lavoro:
lavoro di ostacolo alla  Questionario
famiglia?/ figli di
ostacolo al lavoro? →  Interviste semistrutturate
4) Condizioni e
percezioni differenze
di genere →
5) Diritti e uscita dal
lavoro precario
 Analisi letteratura e
politiche sociali
anche in altri paesi
6
Differenze tra censimento e analisi
campionaria?
 C’è un solo metodo di scelta di un
campione?
7
Tipi di campione: le difficoltà
dell’indagine sociologica
 Se faccio un sondaggio sul risultato di
un referendum è relativamente facile
stabilire come farlo statisticamente
rappresentativo→ estrazione casuale
 Se faccio un questionario con
domande a risposta multipla e so
qualcosa della popolazione posso fare
un campione ragionato rispettando le
proporzioni per età
8
Differenze tra metodi di
campionamento
Per fare un campione ai fini di un’indagine
serve conoscere qualcosa della popolazione
 un campione ad estrazione casuale (serve
un indirizzario di tutte le radio)→col calcolo
delle probabilità stabilisco qual è l’ampiezza del
campione con il quale la possibilità di errore è sotto il
5 o l’1%→ la rappresentatività statistica
 Un campione ragionato abbassa la
numerosità del campione rappresentativo
(Se l’indagine Iem avesse fornito maggiori
informazioni potevamo fare un campione
per tipo di radio e/o numero di occupati)
9
una ricerca travagliata
Le difficoltà di accesso derivano da almeno
due fattori:
- micro imprese a struttura familiare
- piccole imprese che rifiutano un
contatto perché utilizzano lavoro nero.
E’ stato perciò impossibile seguire il
percorso programmato↓
contattare le radio con una lettera di
presentazione. In tale lettera si
richiedevano poche informazioni
quantitative sulla radio e soprattutto la
possibilità di poter fare interviste a chi
nelle radio lavora.
10
Difficoltà e percorsi di ricerca alternativi
Ha funzionato ben poco il percorso più
lineare della ricerca del tipo A , B o C,
 A→contatto per e-mail→scheda
radio→persone da intervistare→1 radio
comunitaria
 B→testimoni privilegiati sindacalisti →
lavoratori (pochi iscritti anche alla Fnsi
quanto più è precario il rapporto di lavoro)
→qualche intervista.
 C→testimoni privilegiati associazioni
imprenditoriali→imprenditori→lavoratori
Si è ricorsi al percorso D: passaparola e
conoscenze personali
 D→ passaparola da lavoratore a lavoratore
(e dalle nostre conoscenze personali)
11
Una ricerca di carattere
esplorativo
utilizza prevalentemente metodi qualitativi, in
parte per scelta, in parte per la poca
disponibilità di dati e per l’impossibilità di
raccoglierli in maniera esaustiva↓
Campionamento a valanga.
Non si cerca un campione rappresentativo
dell’universo radio private a Roma, ma in cui ci
siano tutte le sue componenti↓
Secondo Iem Corecom prevalgono le radio commerciali↓
Abbiamo però cercato chi lavora in tutti i tipi di radio
12
Cap.3 Radio per Tipologia
nel 2007
(fonte: Iem Corecom)
Provincia Roma↓ LAZIO↓
Commerciale
82,9%
77,6%
Non
commerciale
17.1%
21,6%
TOTALE
(v.a)
100
(70)
100
(115)
13
Radio presso cui si sono svolte le
interviste per tipologia
Radio non commerciali
Tipo
N. Radio
Radio commerciali
Interviste Tipo
N. Radio
3
Interviste
Comunitarie 3
15
Locali
16
Politiche
3
6
Nazionali 4
9
Istituzionali
1
1
Sportive
3
4
Totale
7
22
Totale
10
29
14
Piccole radio commerciali
tipo
sportiva
talk radio e musicale
talk radio e cronaca
locale
musicale
impr/dirigente
interv
TU8
TD14
TU16
TU19
dipendenti
dichiarati per tipo
e genere
<5 (esclusi
conduttori a
partita Iva o
collaborazione)
1 U tecnico
1D
amministrativa
2 U radioreporter
20, di cui 5 tempo
indeterminato:
2 dirigenti/propr
1U e 1D
3 D
amministrative
5 marketing
(D<U)
10 animatori
14 di cui
1D
dirigente(moglie)
2U tecnici
7 dj, conduttori
(solo 2D)
1D giornalista +
precari
5 tempo
indeterminato + 510 collaboratori a
Partita Iva
donne/uomini
uomini> donne
Donne≈ Uomini
donne< uomini
solo uomini
associazione a cui
aderisce
Frt
Aeranti Corallo
Rea
Rea
anno nascita
1976
1984
1977
1989
diffusione
Roma
Roma
Frosinone e Roma
Roma e provincia
contenuti
segue le squadre
di calcio, Roma e
Lazio
intrattenimento
musicale e parlato
Radio giornale
locale, musica e
intrattenimento
Revival: canzoni
anni 70-90
Non ha voluto
Si 5
Si 1 a segretaria ,
solo questionari,
interviste a
15
Nelle grandi radio non diminuiscono i precari
Tipo
Sportiva
Talk radio ComunitaPolitica
e musicale ria
Dirigenti TU15
TU20
TD6 + TD7 TD21
Dipen60, di cui 10
oltre 40, di 30-40 di cui: 19 di cui:
denti di- tempo indecui: tecnici tipici 4;
giornalichiarati
terminato;
e dj- proco.co.co 2; sti 8, djper tipo
giornalisti/
grammisti servizio ci- procontratto conduttori
11-20; divile 6;
grammio qualifi- >20;
rigenti,
stagista 1; sti 7;
ca
tecnici 6-10;
amminivolontari/
amminidirigenti,
strativi,
aspiranti
strativi 2;
programmigiornalisti pubblicisti
dirigenti
sti, ammini6-10
15-20
2
strativi < 5
Donne/ U U > D
D≈U
D≈U
D>U
Intervi3 giornalisti
10 di cui 5 11 varie
3 redat16
ste a dip.
radio-rep. qual /contr. trici
Conclusioni sulla struttura radio
private a Roma
 Eccessiva frammentazione produttiva
 Prevalenza lavoro precario
 Lavoro nero nelle commerciali
 Volontario nelle comunitarie
Le radio sembrano anticipare la deriva verso il
lavoro gratuito
Contrattato per l’Expo di Milano
Diffuso nei lavori creativi
Ma non solo (stage)
17
Le interviste e le situazioni
lavorative, di Francesca
Bergamante
 4.1. Caratteristiche socio-demografiche
delle intervistate e degli intervistati
 4.2. Il cammino verso la radio
 4.3. Contesto di lavoro:
soddisfazione, contratti, retribuzione
e tempi di lavoro
 4.4. Percorso precario?
 4.5. Il lavoro dopo la famiglia
18
Chi sono le/gli intervistati
 U ≈ D per scelta del
campione
 Relativamente giovani
21-34 anni 61,5%
 D + istruite↘
Titoli di studio (% per genere)
laureati laureate diplomati diplomate di cui U. di cui D
stud. univ stud univ
36%
59%
64%
37%
28%
7%
Retribuiti con
meno di 1000 euro
Con contratti, orari,
qualifiche differenziati
Vivono da soli e solo ¼
ha figli
19
Prevalgono le persone fino a 34
anni, ma i 45-62enni sono per¾ U
Tab. 1 – Genere per classi d'età, valori assoluti e percentuali
Classi d'età
35-44
21-34
6
16
Uomo
37,5%
50,0%
10
16
Donna
62,5%
50,0%
16
32
Totale
30,8%
61,5%
Fonte: nostra elaborazione su
valutazione
Genere
Totale
45-62
25
3
48,1%
75,0%
27
1
51,9%
25,0%
52
4
100,0%
7,7%
questionari di auto-
20
L’età più alta degli uomini
permette lori di avere contratti
più stabili da giornalista→ tab. 8
Ma ci sono differenze (scelte?) tra
professioni “maschili” e “femminili” simili a
quelle della ricerca presso radio Rai
21
Tab. 8 – Professione per genere
Professione
Amministrativa/o
Animatore/conduttore/redattore/fonico/
radio-reporter
Giornalista
Mista in formazione
Tecnico
Totale
Uomo
4,0%
Donna
11,1%
44,0% 63,0%
32,0%
4,0%
16,0%
100,0%
14,8%
7,4%
3,7%
100,0%
22
situazioni lavorative frammentate
Contratto
Collaborazione
Stage/
Volontariato
Tempo
determinato
Tempo indeterminato
Non risponde
Totale
Totale per
professioni
Professione
Amministra- Anima- Giorna- Mista
in forlista
tore
tivo
maziocondutne
tore
Totale
Redat- Tecnico
tore/
Radioreporter
41,2%
0,0%
32,7%
0,0%
15,4%
50,0%
36,4% 33,3% 0,0%
0,0%
0,0%
8,3%
66,7% 5,9%
0,0%
0,0%
8,3%
0,0%
23,5%
20,0% 11,5%
50,0%
18,2% 41,7% 0,0%
23,5%
80,0% 32,7%
0,0%
36,4%
0,0%
0,0%
100,0%
100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
7,7%
21,2% 23,1% 5,8%
8,3%
33,3%
32,7%
9,6%
7,7%
100,0%
23
Oltre la metà guadagna meno di
1000 euro
Retribuzione
Nessuna retribuzione
Al di sotto dei 1000 €
Tra i 1000 e i 1500 €
Oltre i 1500 €
Non risponde
Totale
Percentuale
9,6
46,2
17,3
17,3
9,6
100,0
24
Tab. 10 – Ore lavorate per tipologia contrattuale (% col)
Collaborazi Stage/
one
volontariato
Tempo
determinat
o
Tempo
Totale
indetermin
ato
Non risponde
5,9%
12,5%
16,7%
5,9%
7,7%
Meno di 20 h
settimanali
11,8%
50,0%
0,0%
11,8%
17,3%
Tra le 20 e le 30 h
settimanali
47,1%
25,0%
50,0%
17,6%
32,7%
Tra le 30 e le 40 h
settimanali
23,5%
12,5%
33,3%
52,9%
32,7%
Oltre le 40 h
settimanali
11,8%
0,0%
0,0%
11,8%
9,6%
Totale
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
100,0%
Ore lavorate
25
Tab. 13 – Classi d’età per anni
di precariato (% riga)
Classi d'età
21-34
35-44
45-62
Totale
Anni di precariato
Non risponde <= 36 mesi > di 36 mesi
< 10 anni
8,3%
20,8%
41,7%
0,0%
0,0%
66,7%
33,3%
0,0%
0,0%
8,3%
13,9%
44,4%
>= 10 anni
29,2%
33,3%
66,7%
33,3%
26
Percorso precario?
 Struttura organizzativa del lavoro
piuttosto articolata (amministrativo,
tecnico,redazionale, animazione, dJ etc) e
numerose tipologie di lavoro (tipico/
atipico, professionale e non)
 Per molti/e (specie per chi lavora da + di
10 anni) si può parlare, più che di
carriera, di percorso precario→ anni
passati dal primo lavoro all’attuale,
lavori svolti prima dell’attuale nella
stessa radio o altrove
27
Intrecci vita lavoro
 Il lavoro precario è di ostacolo alla
formazione di una nuova famiglia, +
per gli U che per le D.
 Sia U che D non ha figli (73% )
 Le D, che più facilmente si ritirano dal
lavoro quando fanno figli, sono anche
qui più che gli U con un solo figlio
28
Metà degli U vive da solo, ¼ con la
famiglia d’origine- le D + conviventi
Tab. 3 – Genere per tipo di convivenza
Genere
Con chi vive
Uomo
Donna
28,0%
44,4%
Con la famiglia d'origine o del coniuge/convivente
24,0%
18,5%
Totale
36,5%
21,2%
Con il coniuge/convivente
Totale
Da solo/a
48,0% 100,0%
37,0% 100,0%
42,3% 100,0%
29
Conclusioni provvisorie intrecci vita
lavoro
Al di là dell’ovvia constatazione che il lavoro
precario è di ostacolo alla formazione di
una famiglia
 Rimangono differenze di genere: i figli sono
di ostacolo al lavoro solo per le donne
 Ciò emerge più chiaramente dalle interviste
semi-strutturate, da cui abbiamo potuto
cogliere meglio anche i motivi della scelta
e il significato dato al lavoro e il percorso
precario
30
SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI
26 novembre 2014
C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa
2° anno 9 crediti (inclusi crediti Laboratorio)
Ultima lezione 2 dicembre 2014
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 Stanza B12 Via Salaria113, tel.: 06 49918446ricevimento mercoledì 15-16.30
31
Contraddizioni tra passione per il
lavoro e insicurezza di R. Cavarra
5.1. Una generazione tra telecomando e tastiera
5.2. Tipologie di lavoro, modalità d’ingresso e di
carriera
5.2.1. Le radio no profit, porta d’ingresso al lavoro radiofonico
5.2.2. Le radio commerciali: più sono piccole più
la carriera è precaria
5.2.3. Le radio sportive: una peculiarità romana
5.3. Che bello lavorare nelle radio private! Tra enfatizzazione delle aspettative e delusione della
realtà
5.4. La difficile rappresentanza: sfiducia nei sindacati e nell’ordine professionale
5.5. Conclusioni: un lavoro prevalentemente precario e poco retribuito, che appassiona
32
Una generazione molto esposta ai
mass media
 L’idea di fare un particolare tipo di
giornalista (sportivo, reporter di
guerra), o l’animatore di programmi
viene dall’aver visto o sentito chi fa
tale lavoro fin da adolescenti
 Di qui anche la soddisfazione per la
qualità del lavoro, meno per la
retribuzione
33
il modo in cui si entra in radio
 È simile a quello di altri lavori precari nel privato:
 reticoli sociali e le conoscenze anche
occasionali,
 gli stage o altre esperienze formative sul campo
come il Servizio Civile ,
 capacità di attivazione, che comprende
l’accettazione del lavoro gratuito:
 un percorso tipo comporta formazione sul campo
(stage, corso o esperienze occasionali semi
gratuite), lavori in piccole radio (che possono
durare qualche mese, ma anche qualche anno) e
poi passaggio a radio più grandi, il tutto spesso
intrecciato con lavoretti in altri settori
NB Il percorso che emerge dalle interviste qualitative è
più complesso di quello che appare dalle risposte al
questionario di autocompilazione
34
2 visioni divergenti del lavoro
flessibile↓
↓
 Il lavoro atipico si
afferma perché il
mondo produttivo
è sempre più
globalizzato e
competitivo
 Il lavoro flessibile è
un lavoro creativo
che permette di
emanciparsi dalla
costrizione del lavoro
subalterno
35
2 visioni divergenti del lavoro
flessibile↓
↓
 Il lavoro atipico si
afferma perché il
mondo produttivo
è sempre più
globalizzato e
competitivo
 Il lavoro flessibile è
un lavoro creativo
che permette di
emanciparsi dalla
costrizione del lavoro
subalterno
36
2 visioni divergenti del lavoro
flessibile o che possono convivere?
↓
 Il lavoro atipico si  Il lavoro flessibile è
afferma perché il
un lavoro creativo
mondo produttivo
che permette di
è sempre più
emanciparsi dalla
globalizzato e
costrizione del lavoro
competitivo ↓ sembra
subalterno ↓ sembra
oggettiva↘
soggettiva↙
MA SONO
ENTRAMBE
OPINIONI DEI SOGGETTI CHE
PRODUCONO
SODDISFAZIONE O
INSODDISFAZIONE
37
Le/gli intervistati sono
soddisfatti
insoddisfatti
o Retribuzione
• Della qualità del lavoro o Paura di perdere il
lavoro
• Dei rapporti coi colleghi
o Autonomia
↘
lavorativa limitata
↙
 Adattamento
 Si fanno più lavori(per il
reddito, ma anche per
contrastare l’insicurezza)
38
Tra enfatizzazione delle aspettative e delusione della realtà
 Oltre ad essere cambiato il mercato
del lavoro, sono cambiati i soggetti,
che vivono in una cultura che guarda
+ che al futuro di un passaggio alla
vita adulta, al presente dell’autorealizzazione → il mondo del lavoro
non sempre lo permette → ci si
adatta, esprimendo delusione per il
sindacato, l’Fnsi che non tutela
39
Contraddizioni tra passione per il lavoro e difficoltà oggettiveve
Gli/le intervistate amano il loro lavoro per diversi motivi:
 la radio come espressione di libertà: riguarda chi è entrato
all’inizio delle radio libere, ma anche persone più giovani che si
identificano nel mezzo radiofonico e si sentono realizzate quando
parlano alla radio o sono disposte a lavorare in modo volontario
in una radio comunitaria
 la musica che riguarda soprattutto chi fa il dj, intrattenimento,
ma anche alcuni tecnici che spesso da quel mondo provengono
 la passione per l’informazione di tipo sociale e politico riguarda
soprattutto gli aspiranti giornalisti che lavorano nelle radio politiche e
comunitarie

passione per la propria squadra di calcio o per la pratica sportiva
40
Intervistat* per tipo prevalente di :
lavoro
Contratto
1 Redazionale
1A Giornalista Professionista/
dirigente
1B Giornalista Tipico
Carriera Reddito Radio
Interna Alto
esterna
Totale
25
Commercia- 4
le
Esterna Medio Grande
4
interna alto
commerciale
1C RadioTipico
Esterna Medio Grande
5
reporter
Frt
interna
commerciale
1D Redattore Atipico Esterna Basso Comunita- 12
(volontaria
rio, praticante)
legenda: reddito alto >є 2000 mensili, medio alto 1500-2000, me41
dio 1000- 1500, basso 500-1000 e molto basso <500
Segue intervistat* per tipo prevalente di
lavoro
2 Conduzione
3 Di supporto
3A Animatore/
autore
3B Tecnico
contratto
carriera reddito radio
TOT
Atipico
Esterna Basso Commerciale 8
Volontario
20
Esterna Molto Comunitaria 6
basso
Tempo
Interna Medio Commerciale 6
indeterminato
e
esterna
3C Amministrativo, Tipico e
Esterna Basso Commerciale 5
marketing
atipico
e
interna
3D Informazione
Stage
Nullo Comunitaria 3
Totale
52
42
Dalla tabella emerge che:
 lavoro redazionale di tipo giornalistico è il +
diffuso, ma anche il + diversificato per
reddito, contratto e tipo di radio: da direttore
responsabile al redattore volontario
 I lavori tecnici e amministrativi e di
marketing sono forse meno creativi ma più
frequentemente a tempo indeterminato
perchè cruciali
 Quello di animazione e conduzione è poco
retribuito
43
Fig. 1 – Intrecci e sovrapposizioni tra lavori in radio
44
Significato della figura
 sovrapposizione di più lavori arriva nelle piccole radio
a persone che dichiarano di fare un po’ di tutto (dalla
lettura delle notizie all’animazione e alla parte tecnicoamministrativa -incluso marketing) →“cerchio
artigianato” nella fig 1 che intercetta i 4 principali tipi
di lavoro:
 redazione,
 animazione,
 amministrazione
 tecnico
 lavoro di conduttore è una via di mezzo tra quello
redazionale e quello di programmista, autore e
animatore.
45
SISTEMI ORGANIZZATIVI COMPLESSI
2 dicembre 2014
C.d.L magistrale: Comunicazione d’impresa
2° anno 9 crediti (inclusi crediti Laboratorio)
Ultima lezione 2 dicembre 2014
Esonero: Aula Blu1, MART 9 dicembre
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 Stanza B12 Via Salaria113, tel.: 06 49918446ricevimento mercoledì 15-16.30
46
6. Lavoro e famiglia: difficoltà e
differenze di genere
 6.1. Segregazione occupazionale e lavoro
precario accentuano le difficoltà femminili
 6.2. Valutazioni ed esperienze sulle
differenze di genere
 6.2.1. Le opinioni delle e dei testimoni
privilegiati
 6.2.2. Le opinioni di chi lavora nelle radio
 6.3. Come il lavoro limita la famiglia
47
Differenze di GENERE: dove e
come cercarle?
 in particolare nell’accesso e nella
carriera
 caratterizzazione di genere dei lavori→
ci sono ancora come a radio Rai?
 La trasformazione dei comportamenti e
opinioni degli uomini in ambito familiare
va di pari passo con l’ eventuale
attenuazione delle discriminazioni nella
carriera?
 Saranno utili tutti gli strumenti della
ricerca: ma soprattutto questionari e
interviste semi strutturate ai
lavoratori/trici
48
Differenze di genere: condizioni
 Segregazione verticale: tra i testimoni privilegiati
dirigenti/imprenditori/ presidenti
prevalentemente uomini: le poche donne
dichiarano difficoltà personali e di conciliazione
 segregazione orizzontale di alcuni mestieri: lavoro
di tecnico che continua a rimanere maschile,
almeno quanto il lavoro amministrativo femminile
(attenuata dalla necessità di ricoprire più
mansioni).
 Viceversa la figura dell’animatore/ conduttore,
diversa da quella della programmista regista Rai, non è
tipicamente “femminile” e anche il lavoro di
giornalista non è caratterizzato per genere
 In conclusione situazione in trasformazione in cui
sia i che le giovani sono presenti nei principali
mestieri radiofonici, quello di giornalista e di
animatore/ creatore di programmi
49
Differenze di genere: opinioni
 le opinioni sono piuttosto articolate e
chiaramente influenzate, oltre che dal genere,
dall’età:
 le e i più giovani che spesso vivono ancora nella
famiglia d’origine o da soli/e vedono meno il
problema.
 Ci sono donne che negano discriminazioni o
differenze e donne che valorizzano le differenze.
 Ci sono uomini che notano discriminazioni e
uomini che rovesciano il problema dicendo che
le donne sono facilitate dal loro carattere più
forte o peggio perché possono arrivare a
prostituirsi per farsi assumere.
50
2 esempi contrapposti di
opinioni maschili
Il complessato
 ...perché le donne sono forse più portate al lavoro
giornalistico, più puntuali e precise, forse per il
retaggio di discriminazione si impegnano di più. Ho
sempre avuto un complesso di inferiorità nei
riguardi delle donne della mia età (U17 redattore
radio comunitaria, 30 anni)
e chi denuncia un ingiustizia
 Nella sua radio, in particolare, le donne sono state
facilitate?
 No, non sono state facilitate., ma ce n’erano. La
maggior parte erano donne. Eravamo due tre
maschi, pochissimi. ...... Chi ha la raccomandazione
più grossa vince. È così. O sei donna.
 Ma sei donna, nel senso se ti prostituisci?
 Esattamente! Le dico chiaramente come stanno le
cose! (U40 ex-redattore 30 anni)
51
esempio di come ripensare il lavoro sia necessario
se il lavoro è troppo assorbente, il tempo libero
praticamente inesistente, non si è in grado di
avere una propria vita sentimentale e se ne
sente la mancanza:
“La dimensione umana non è totale se non hai una
giusta soddisfazione sentimentale. È inutile
girarci intorno. Quindi, per esempio, io ancora
non ce l’ho. Quindi su questo io sono stato tanto
fortunato nel lavoro ma non, per il momento,
nell’ambito privato” (TU20 caporedattore radio
commerciale)
52
Differenze di GENERE
in conclusione
 Sono emerse lievi nell’accesso (più che
altro diversa socializzazione ai media)
poche nel percorso precario, difficile per
tutti/e
 caratterizzazione di genere dei lavori→
attenuata nelle piccole radio dalla scarsa
differenziazione delle mansioni
 attenuazione delle discriminazioni nel
lavoro non va di pari passo con la
trasformazione dei comportamenti e
opinioni degli uomini in ambito familiare
 a 40 anni dal femminismo, caduti gli
ostacoli legislativi e culturali all’accesso al
mercato del lavoro, la parità non è stata
raggiunta
53
Differenze di GENERE che fare?
 → il lavoro va ripensato per tutti/e
 Sottosopra (2009) propone di ispirarsi
all’arte della manutenzione dell’esistenza,
matrice del futuro non archeologia
domestica→ la crisi, che colpisce le e i più
deboli come i precari, può far rimettere in
discussione un modo di lavorare (negli
anni ’90 si pensava che un possibile uscita
dalle difficoltà fosse “lavorare meno per
lavorare tutti”)
Altre proposte:
 congedi parentali riservati in parte al padre
 estensione del part time per creare + posti di
lavoro durante la crisi
54
7. Diritti e politiche di uscita dal
lavoro precario, di Alessandra Fasano
 7.1. L’iter per diventare giornalista
 7.2. Le tutele dei giornalisti
 7.2.1. La condizione dei giornalisti con contratto a
tempo indeterminato
 7.2.2. La condizione dei giornalisti autonomi
 7.3. I diritti frammentati dei lavoratori della
comunicazione radiofonica
 7.4. Le strategie di uscita dal precariato
 7.5. Le tutele dei giornalisti a livello
europeo
55
Ambiguità del professionismo
 strumento di divisione tra chi fa il/la
giornalista (più tutelato) e chi fa altri
lavori o ulteriore vincolo che ritarda
l’inclusione nel lavoro tipico di tutti/e?
- in particolare La professione di giornalista
come si sta modificando?
Da un’analisi storica sulla professione di
giornalista ((Malatesta1996 e 2006)
emerge che è stata inizialmente rifugio
per i figli delle classi alte incapaci di
prendersi una laurea e poi ha
guadagnato di status grazie all’intreccio
con la politica, dimostrato dalla crescita
di parlamentari giornalisti
Situazione attuale di profonda
divaricazione tra generazioni
56
Diversificazione della professione dal
punto di vista contrattuale
1) contratto nazionale di lavoro → il sindacato unico
Fnsi ogni 4 anni[1] firma un contratto nazionale di
lavoro con la sua controparte, la Fieg (Federazione
Italiana Editori Giornali)↓
In questo contratto sono compresi altri 2 contratti per
le emittenti radio televisive locali e per gli uffici
stampa delle pubbliche amministrazioni
2) contratto Aeranti-corallo →è un tipo di contratto
“più economico” firmato con la Fnsi, specifico per
le imprese radiofoniche e televisive locali, che
prevede la tutela previdenziale tramite un istituto
autonomo, la cassa mutua, la garanzia degli scatti
di anzianità e le maggiorazioni economiche in
caso di ore di lavoro straordinario o notturno
[1] Dopo un periodo di stallo dal 2005, il 26 marzo 2009 è stato
firmato il nuovo contratto che ha validità 1 aprile 2009/31 marzo
2013.
57
Diritti e politiche di uscita dal lavoro precario
Alte tutele dei giornalisti con contratto a
tempo indeterminato:
 Ordine dei Giornalisti (ordine
professionale)
 Casagit (assistenza sanitaria integrativa)
 Inpgi (ente di previdenza)
 Associazioni sindacali di categoria:
Fnsi, Usigrai, Usgf (Freelance)
 Comitato Pari opportunità
 Osservatorio sopruso: monitoraggio e
lotta al mobbing
58
Diritti e politiche di uscita dal lavoro precario
Basse tutele dei giornalisti con contratti
atipici
 Ordine dei Giornalisti pubblicisti
 Casagit 2(assistenza sanitaria integrativa)
 Inpgi 2 (ente di previdenza)
 Associazioni sindacali di categoria:
Fnsi, Usigrai, Usgf (Freelance)
 Comitato Pari opportunità
 Osservatorio sopruso: monitoraggio e lotta
al mobbing
59
Le difficoltà del freelance italiano e
le migliori condizioni nel centronord Europa
 Scarse retribuzioni e pagamenti
ritardati in Italia, Spagna e Grecia
 Migliori retribuzioni e condizioni
previdenziali in Francia
 Più tutela del diritto d’autore in Gran
Bretagna
 Minori problemi nei paesi scandinavi
dove lo stato sociale offre RMG o RMI
e indennità di maternità a tutti
60
Diritti frammentati
 Basse tutele dei precari
 Scarse garanzie per i lavoratori
autonomi (spesso tali per costrizione)
 Scarso rispetto delle regole (ad es.
pagamenti dilazionati)
 Il percorso d’inserimento nella
professione di giornalista è
difficoltoso
61
L’iter della professione giornalistica
Il percorso tipo di un aspirante giornalista prevede:
 1) la frequenza di scuole di giornalismo
riconosciute o che vengano svolti dei periodi di
formazione (il praticantato di almeno diciotto
mesi o la “praticaccia”) per effettuare l’esame
per diventare professionisti e iscriversi all’albo
dei giornalisti.
 2) A questo periodo di formazione, solitamente,
fa seguito una fase successiva di lavoro
precario.
 3) Una volta superata questa fase, è possibile
che si verifichi o l’accesso al contratto a tempo
indeterminato o l’accesso ad altre forme di
lavoro precario o lavoro autonomo
62
Le differenze nel lavoro
precario
precariato “di serie A”: contratto a
tempo determinato
precariato “di serie B”: figure semiprecarie di vecchio tipo, ma in
trasformazione (i pubblicisti)
precariato “di serie C di nuovo
tipo: lavoratori para subordinati,
a collaborazione temporanea
lavoro autonomo o free-lancers
63
Le strategie di uscita dal
precariato
precariato “di serie A”: assunzione con contratto a tempo
determinato, in attesa di stabilizzazione.
precariato “di serie B o C”: : intraprendere la libera
professione
I collaboratori sono:
 collaborazione coordinata e continuativa,
 lettere di incarico riconducibili a co.co.co.,
 cessione del diritto di autore, prestazione in regime
di Partita Iva,
 prestazioni occasionali basate su accordi verbali o
sulla accettazione di un tariffario proposto
dall’azienda.
Tutte queste figure hanno in comune il versamento
della contribuzione al 12% da parte del lavoratore
2. identificare la propria figura professionale con quella
del radio-reporter
64
Tentativi di tutela dei giornalisti
autonomi e paradossi
Casagit 2 (cassa mutua complementare al servizio
sanitario nazionale, che prevede un versamento per
scaglioni a partire da un minimo)
 Inpgi2 (istituita con decreto legge nel 1996 che offre
un piano pensionistico e indennità di maternità)
 Usgf (Unione Sindacale Giornalisti Freelance, nata il
19 giugno 2009)
 Comitato Pari Opportunità (il CPO protegge la
categoria dei giornalisti, freelance o no)
 Osservatorio Anti sopruso (che ha funzione di
monitoraggio e di lotta al mobbing della professione
giornalistica).
• Il paradosso dei radio reporter
Non basta essere a tempo indeterminato, perché i
privilegi professionali del giornalista non si ottengono
se si è radioreporter

65
TUTELE SINDACALI
la Fnsi rivendica un’attenzione ormai quasi decennale al problema del lavoro nero e della stabilizzazione
dei giornalisti ed anche qualche risultato favorevole
I sindacalisti confederali esprimono frustrazione: nel
mondo delle radio locali sono presenti quasi solo piccole imprese ed è quindi quasi impossibile intervenire.
I rappresentanti delle associazioni datoriali pensano
di aver risolto il precariato con contratti al ribasso
Aeranticorallo: retribuzioni+ basse nelle radio
Frt: eliminazione contratto a parte giornalisti.
66
forte presenza di piccola impresa
 imprenditori sono in genere coinvolti nel lavoro,
per lo più come conduttori, oltre che come
dirigenti
In conclusione
 Frammentazione per presenza di micro imprese,
ma anche di più associazioni datoriali→ contratti
diversificati soprattutto per i giornalisti
 Problema del lavoro nero nelle radio commerciali e gratuito in quelle non commerciali
→problema di insicurezza nel lavoro.
 Problema di basse retribuzioni per tutti che
derivano anche da↓
carenza di finanziamenti per tutte le radio, ma
specie per quelle comunitarie che tendono ad
essere ulteriormente tagliati, col rischio di
chiusura anche di radio che svolgono un servizio
di informazione locale di buona qualità
67
conclusioni
 Pesa su questa valutazione, comune
anche agli imprenditori e a gran parte
dei dirigenti, il fatto che
nelle radio non c’è grande conflittualità,
dato che il fascino di lavorare in radio
fa accettare a molti lavoratori/trici la
precarietà e persino una prima fase di
lavoro nero.
68
Ipotesi teoriche di partenza confermate
A.
B.
C.
D.
E.
F.
G.
H.
La centralità del lavoro nella vita dei soggetti
il fascino del lavoro nella comunicazione nella
società della conoscenza
precariato più subito che lavoro autonomo scelto
radio mezzo di comunicazione ancora attuale
il genere è ancora una variabile discriminante?
ambiguità del professionismo: strumento di
divisione generazionale anche tra giornalisti,
giornalisti ormai non molto più tutelati di chi fa
altri lavori
l’inclusione nel lavoro tipico è lontana, ma gli
effetti sono più gravi di altri paesi che hanno
regimi di flexicurity
69
Conclusioni generali
 Il mondo della radiofonia è uno spaccato
del mondo della piccola impresa e di un
mercato del lavoro troppo frammentato
 Al di là di rimedi specifici, come una
migliore tutela del vero lavoro autonomo, i
rimedi sono comuni al resto del mondo del
lavoro
 Ad es. si potrebbe inserire un reddito di
base di inserimento- RMI o di cittadinanza.
 “Come minimo”Un reddito di base per la
piena occupazione-2013
www.sbilanciamoci.info/e-book
70
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