Prof. Mauro Carboni
Pedagogista clinico, musicoterapista e
docente presso l'Università degli Studi
di Roma IV – IUSM, la SSIS del Lazio e
l'ISFAR Post-Università delle
Professioni
LE ATTIVITA’ MOTORIE
E I PROCESSI DI
INCLUSIONE NELLA
SCUOLA PRIMARIA
PRATICHE E GESTI
DELL’AIUTO EDUCATIVO
Organizzare attraverso il corpo le
attività e le procedure del processo di
costruzione della conoscenza
Organizzare un ambiente inclusivo per
tutti gli alunni della classe
Rinforzare le abilità motorie in modo
che ricadono su tutti gli altri
apprendimenti nell’ambito curricolare
La più semplice condotta motoria,
anche quando viene intesa come
sequenza ordinata di movimenti
elementari o compositi,
ha a che fare nella realtà con
l’intenzionalità e con il contesto che
l’ha motivata, quindi con la tensione
della persona verso uno scopo,
implicando aspetti energetici emotivi e
affettivi, consapevoli o meno.
Il corpo è innanzitutto
Presenza
• Chiede attenzione,
• ha bisogno di spazio e di tempo.
CORPO
• come organismo,
macchina,
strumento per
molteplici di
funzioni per
realizzare e
creare.
CORPO
• come percezione,
relazione,
consapevolezza del
proprio esistere per
raccontare ed
esprimersi lasciando
tracce di sé.
• QUINDI IL CORPO COME
“QUALCOSA” SU CUI O
ATTRAVERSO IL QUALE
AGIRE
Aspetti sonoro-musicali, artistici e di
danza creativa, ludici e dei giochi di
ruolo, di drammatizzazione ed
espressione teatrale
• dimensioni significative in un’espressione
sinergica per lo sviluppo dei processi di
apprendimento, di integrazione, di salute e
di convivenza civile.
IL CORPO COME
«UNITA’ MOLTEPLICE»,
ESPRESSIVA E
FUNZIONALE
E NELLA DIMENSIONE
MULTIDISCIPLINARE
Corpo Corporeità e Movimento
Mediatori Simbolici
• di tanti concetti
• SPAZIO REALTA’ MATERIALE COMUNITA’
GRUPPO RELAZIONI RIPETIZIONE TEMPO
APPARTENENZA CONDIVISIONE
CONTATTO INDIVIDUALITA’ RITUALITA
IMMAGINARIO IMPEGNO’ INTERAZIONE
REGOLE FISICA SEPARAZIONE
EMOZIONI SFORZO VIRTUALE
ASTRAZIONE CICLICITA’ FORMA
INTERDIPENDENZA RITORNO CONTINUITA’
ESTRANEITA’IDENTITA’ SUCCESSO
INCLUSIONE ESCLUSIONE
MANIFESTAZIONE SPARIZIONE
• LO SVILUPPO PSICOMOTORIO
• è già nella ricchezza dell’esperienza
sensopercettiva, delle esplorazioni orali e
tattili, delle manipolazioni del corpo e degli
oggetti,
• dove le interazioni con l’ambiente primario
attivano processi di differenziazione,
discriminazione, riconoscimento e
strutturazione.
La dimensione esistenziale del
movimento nel suo aspetto fisico,
necessita di spazio e tempo per potersi
esprimere e sviluppare.
IL MOVIMENTO GENERA
MESSAGGI COMPLESSI AFFIDATI
AD UNA PLURALITA’ DI SEGNI,
NON RIDUCIBILI AD UN SOLO
CODICE, INFATTI E’ NEL
CONTEMPO PAROLA; IMMAGINE
SUONO.
FINALITA’
• Lo sviluppo delle capacità relative alle funzioni senso percettive cui sono connessi i procedimenti di ingresso e
di analisi degli stimoli e delle informazioni
• consolidare e affinare… gli schemi motori statici e
dinamici indispensabili al controllo del corpo e alla
organizzazione dei movimenti;
• sviluppo di … comportamenti relazionali mediante
verifica vissuta in esperienze di gioco e di avviamento
sportivo, dell’esigenza di regole e di rispetto delle regole
stesse
• sviluppando anche la capacità di iniziativa e di
soluzione dei problemi;
• collegare la motricità all’acquisizione di abilità
relative alla comunicazione gestuale…,al
rapporto tra movimento e musica, per il
miglioramento della sensibilità espressiva ed
estetica.
• sviluppo delle caratteristiche
morfologicobiologiche e funzionali del corpo e
allo sviluppo della motricità in senso globale e
analitico.
ASPETTI QUALIFICANTI UN AMBIENTE
DI APPRENDIMENTO
COSTRUTTIVISTA
1. Organizzare le attività e le procedure del
processo di costruzione della conoscenza;
1. Fornire diverse esemplificazioni ed occasioni
applicative inerenti la soluzione di un compito;
2. Rendere l’apprendimento parte integrante di
contesti reali e significativi;
4. Integrare l’attività di apprendimento in un
contesto esperienziale e in un ambito
sociale accoglienti;
5. Istituire l’impiego di molteplici modalità di
rappresentazione della conoscenza;
6. Attivare la consapevolezza dei processi
di costruzione della conoscenza.
IN SIMILI CONDIZIONI
OPERATIVE OGNI
« DIVERSITA’ » PUO’ TROVARE
SPAZIO E POSSIBILITA’ DI
INSERIMENTO NELLA CLASSE.
• L’osservazione degli apprendimenti implica :
• il suo divenire una prassi sistematica;
• una gestione organizzata degli spazi e tempi
dell’attività educativa al corpo e al movimento a cui
riferire i vari parametri dell’osservazione;
• alternanza e distribuzione di attività guidate e/o
praticate autonomamente;
• proposte ed occasioni educative di interazione
motoriagestuale libera e/o strutturata, da soli e/o in
gruppo;
• la possibilità di esplorare e manipolare attrezzi, oggetti e
materiali, al fine di individuarne caratteristiche e
potenzialità sia funzionali che espressive;
• il rapportare le situazioni esperienziali ad una pluralità di
scansioni di sviluppo individuale nel rispetto e
valorizzazione della diversità;
• che gli interventi siano adeguati alle possibilità effettive e
alle necessità, istituendo una attenta relazione tra i
contenuti, gli strumenti e la durata delle attività motorie;
• vivere l’osservazione stessa come una opportunità
autoformativa.
•IL SETTING EDUCATIVO
• L’attenzione ad un contesto allargato per
avviare una ricerca mirata a valorizzare
tutte le altre caratteristiche della persona,
AMBIENTE FACILITANTE
• La progettazione di un setting educativo
calibrato passa inevitabilmente attraverso
una messa in discussione delle
caratteristiche logistiche, metodologiche e
relazionali della struttura curricolare
chiamata ad operare
AMBIENTE INCLUSIVO
• L’idea e l’impegno di condurre attività che
coniughino l’insegnamento a tutta la
classe con le reali peculiarità (punti forza e
di debolezza) di ciascuno,
• inserendo il tutto in una progettazione di
classe;
A gruppi
i corsisti hanno progettato
attività psicomotoria,
A TEMA,
su cui poi si è discusso
.
CONVEGNO CONCLUSIVO
Momento di sintesi finale alla presenza di:
• Andrea Cardinaletti (Presidente della Fondazione Gabriele
Cardinaletti)
• Corrado Mariotti (Presidente della Banca Popolare di Ancona)
• Andrea Carloni (Giornalista)
• Annamaria Nardiello (Dirigente dell’Ufficio Scolastico
Territoriale di Ancona)
• Raffaela Maggi (Ufficio Scolastico Territoriale di Ancona)
• Gianni Fiorentini (Assessore Politiche Sociali Provincia di
Ancona)
• Isolina Marcelli (dirigente tecnico MIUR Marche Coordinatrice
GLIP Ancona
• Fabio Luna (Presidente CONI Provinciale di Ancona)
• Luca Savoiardi (Presidente CIP regionale Marche)
• Maria Letizia Capparucci (Docente all’Univ. Europea di Roma)
• Mauro Carboni (Univ. Foro Italico di Roma)
• Piero Crispiani (Professore Ordinario Univ. di Macerata)
• Pasquale Moliterni (Univ. Foro Italico di Roma)
• Sono intervenuti alcuni docenti ed esperti che
hanno raccontato la loro esperienza
sull’attività motoria svolta nell’ambito dei
progetti di “Alfabetizzazione Motoria” e di
“Atletico Scuola”.
• Si è evidenziato il bisogno di attività specifiche
di psicomotricità e motoria nei vari ordini di
scuola.
In tale occasione su invito della
responsabile dell’ufficio
dell’USP di Ancona
Raffaela Maggi
abbiamo presentato il nostro lavoro
sulle attività svolte
con gli alunni DSA
Per gli approfondimenti ci si può riferire
al sito dell’Ufficio Scolastico
Provinciale
http://www.istruzione-ancona.gov.it/inevidenza/integrazione/formazione-dsa/
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