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Cenni introduttivi sulla Ceramica
“Ceramica” deriva dal Greco keramos
(kera=fuoco, mos=terra) e significa terra cotta;
infatti tutto ciò che è fatto di materiale terroso e
che viene modellato a freddo e consolidato a
caldo, rientra nel campo della ceramica.
La terra, sotto forma di argilla, è una delle prime
materie che l’uomo abbia usato; essa è
facilmente reperibile ed è docile all’azione
diretta della mano dell’uomo, per la capacità
che ha di diventare malleabile con l’assorbire
acqua.
L’argilla, sottoposta all’azione del calore, perde la
plasticità diventando dura.
La possibilità di lavorazione delle terre ha avuto un ruolo
decisivo nello sviluppo della società umana, tanto che sia
gli Egizi che i Romani usavano dire “i miei vasi” per
identificare il luogo dove vivevano.
Le prime foggiature venivano fatte a mano ed i manufatti
prodotti coprivano i bisogni di vasellame della famiglia.
L’esigenza di esprimersi artisticamente, e la ricerca di
valori estetici, fece sì che “far ceramica” divenisse un
lavoro artigianale.
Si dovettero ricercare ed applicare tecniche di
lavorazione diverse, che permettessero di foggiare pezzi
più precisi ed in maggior numero.
Lucio TROISE
La scoperta della girella, o piano rotante, e
successivamente del tornio, unita alla possibilità
di riprodurre i pezzi tramite calchi di gesso
(foggiatura a stampi), permise tali salti in avanti,
che in breve la produzione di ceramiche divenne
un’economia di stato, specialmente in Egitto ed
in Mesopotamia.
Il manufatto d’argilla, una volta modellato,
veniva fatto essiccare al sole. L’ essiccazione
doveva essere lenta e graduale affinché la
perdita dell’acqua non provocasse spaccature.
Lucio TROISE
Quando il pezzo era ben secco si procedeva alla
cottura in forni rudimentali (spesso delle semplici
fosse nel terreno); questa durava interi giorni,
anche perché i manufatti non potevano essere
sfornati finché non fossero ridivenuti freddi.
Con il passare del tempo, la ricerca di terre con
particolari caratteristiche e di metodi di
lavorazioni diversi, ha dato vita a molti differenti
prodotti, alcuni vecchi come l’uomo, altri
tecnologicamente all’avanguardia.
Normalmente, i prodotti ceramici si dividono in
ceramica dura e ceramica tenera.
Lucio TROISE
Alla ceramica dura appartengono manufatti in
porcellana, grès, fire clay ed altri; alla ceramica
tenera appartengono prodotti come i laterizi,
terrecotte, terraglie, maioliche, faenze, ecc..
Comunemente, si tende a definire come
ceramica solo il vasellame tenero, mentre per
porcellana si intende il prodotto duro, perché
l’artigianato si occupa soprattutto della ceramica
tenera, delegando all’industria la produzione delle
porcellane.
Lucio TROISE
Prodotti ceramici principali
•Laterizi
•Terracotta
•Terraglia
• Maiolica
•Faenza
•Porcellana
Lucio TROISE
terracotta
“Ceramica”
deriva dal Greco
keramos (kera=fuoco,
mos=terra) e significa
terra cotta; infatti tutto
ciò che è fatto di
materiale terroso e che
viene modellato a
freddo e consolidato a
caldo, rientra nel
campo della ceramica.
Oggi per terrecotte si intendono
Quei manufatti di argilla rossa,
che ricevono solo una cottura,
senza rivestimento.
Nel caso che i manufatti siano
semilavorati in attesa di
rivestimento, prendono il nome
di biscotti
Lucio TROISE
Prodotti ceramici principali
Laterizisono terrecotte per l’edilizia (mattoni, tegole,
ecc.), di argilla grigia (rossa dopo la cottura) poco
raffinata, cotti a circa 700°-800°, porosi, con
grande resistenza meccanica.
Lucio TROISE
Prodotti ceramici principali
Terragliaceramica a pasta fine di colore chiaro, bianca dopo la
cottura; a seconda delle sue caratteristiche viene detta
dura o tenera ed è più o meno porosa; la sua cottura varia
da 950° a 1000° per la tenera, e da 1000° ai 1500° per la
dura.
Lucio TROISE
Prodotti ceramici principali
Maiolicabiscotto reso impermeabile grazie ad una copertura di
smalto stannifero bianco, che riceve una seconda cottura
a circa 900°- 920°.
Lucio TROISE
Prodotti ceramici principali
Faenzamaiolica che può avare per base sia un biscotto
che una terraglia ricoperta da smalto o da
cristallina, cotta a circa 900°- 960°.
Lucio TROISE
Prodotti ceramici principali
Porcellanaceramica compatta, bianca e traslucida, fatta
essenzialmente di caolino; cuoce a circa 1200° la
tenera ed a 1500° la dura.
Lucio TROISE
L’ argilla
Le argille sono formate da materiali eterogenei, derivati
dalla degradazione di rocce preistoriche depositate sulla
superficie terrestre o in ambiente subacqueo, sottoposti
a reazioni chimico-fisiche che li hanno trasformati in
rocce coerenti.
Lucio TROISE
Lucio TROISE
A seconda che il materiale sia giunto fino al luogo di
sedimentazione in forma solida o in soluzione, si formano
rocce sedimentarie di tipo detritiche o chimiche che
danno origine ad argille di tipo statico o sedimentario.
La degradazione delle rocce può essere causata da
elementi naturali quali pioggia, venti, scosse telluriche e
soprattutto fiumi, dando vita ad argille sedimentarie
(argilla per ceramica), o subire, in caverne sotterranee,
l’erosione da parte di gas prodotti dalla terra, nel qual
caso la roccia si trasforma in caolino (impasto argilloso per
porcellana).
Lucio TROISE
L’ argilla, una volta estratta dalle cave, subisce una serie di
lavorazioni, a seconda del grezzo e del tipo di manufatto
che si vuole produrre.
La preparazione consiste nella frantumazione delle masse
estratte; nella depurazione ed eliminazione dei corpi
estranei; nella preparazione degli impasti, con l’aggiunta
dell’acqua necessaria e degli eventuali correttori
(sgrassanti, fondenti o altri minerali) a seconda dell’uso a
cui essa è destinata; nel caso di argilla allo stato plastico,
l’ultima fase della lavorazione consiste nella degassazione,
cioè l’eliminazione di bolle d’aria nei pani d’argilla.
Lucio TROISE
Le principali caratteristiche delle argille
sono:
•la plasticità
•Il ritiro
•La refrattarietà
•La porosità
Lucio TROISE
Le principali caratteristiche delle argille sono:
la plasticità
,
cioè la capacità dell’argilla di assumere
una forma qualsiasi se viene plasmata;
questa capacità è data dall’aggiunta di
una certa quantità di acqua.
Lucio TROISE
Le principali caratteristiche delle argille sono:
Il ritiro,
ovvero la capacità di diminuire di
dimensione, espellendo l’acqua durante
l’essiccamento.
Lucio TROISE
Le principali caratteristiche delle argille sono:
La refrattarietà,
cioè la capacità di resistere a repentini
aumenti di temperatura senza subire
variazioni; tutte le argille sono refrattarie,
anche se in modo diverso.
Lucio TROISE
Le principali caratteristiche delle argille sono:
La porosità,
che è la capacità di assorbire acqua.
Lucio TROISE
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