VASODILATATORI ATTIVI PER VIA ORALE (poco utilizzati) Trattamento delle ipertensioni di lieve e medio grado IDRALAZINA Meccanismo d’azione sconosciuto (effetto sulla mobilizzazione Ca++) vasodilatatore arteriolare (circolo splancnico, coronarico, cerebrale, renale) IPERTONO SIMPATICO Tachicardia riflessa, aumento gittata cardiaca, aumento renina, ritenzione idrica E’ metabolizzata per acetilazione: acetilatori lenti ed acetilatori rapidi E’ possibile utilizzarla in gravidanza Reazioni avverse Effetti da eccessiva vasodilatazione: cefalea, tachicardia riflessa, sudorazione e rash cutanei, ipotensione, vertigini •Ischemia cardiaca •Attivazione linfociti T malattia da siero, anemia emolitica, lupus, glomerulonefrite MINOXIDIL DIAZOSSIDO (somm orale) (somm EV) canali al K+ presenti sulla muscolatura liscia delle arteriole iperpolarizzazione vasodilatazione arteriolare (miocardio, muscolo scheletrico, cute, rene) rilascio renina PK - minoxidil Ha un’emivita relativamente breve, ma il suo metabolita minoxidil solfato è attivo, con una emivita di circa 24 ore: è sufficiente una unica somministrazione giornaliera. DIAZOSSIDO (E’ un vasodilatatore arterioso) Determina apertura di canali al K+ Iperpolarizzazione della cellula E’ molto efficace, infatti l’effetto collaterale tipico è una eccessiva ipotensione, che dura qualche ora, anche dopo singola somministrazione e.v. MINOXIDIL DIAZOSSIDO (somm orale) (somm EV) Usi terapeutici Emergenze ipertensive Forme ipertensive gravi ADR Ritenzione idrosalina (+ diuretico) Inotropismo – cronotropismo (+ beta-bloccante) ipertricosi Ritenzione idrosalina Inotropismo – cronotropismo iperglicemia Corso di Farmacologia 2005 FARMACI ANTI-ANGINOSI: NITRODERIVATI Cenni sugli INIBITORI DELLE FOSFODIESTERASI PATOGENESI DELL’ANGINA DI PETTO I NITRODERIVATI SONO FARMACI ANTIISCHEMICI IN USO DA OLTRE 100 ANNI Ascanio Sobrero (1812-1888) Alfred Nobel (1833-1896) Murrel W: nitroglicerina come rimedio per l’angina Lancet, 1879 IL MECCANISMO D’AZIONE DEI NITRODERIVATI E’ STATO CHIARITO SOLO DOPO LA DIMOSTRAZIONE DEL RUOLO DEL NO NELL’ENDOTELIO NO-SINTETASI MECCANISMO DI AZIONE DEI NITRODERIVATI: LIBERAZIONE DI MONOSSIDO DI AZOTO (NO•) Il monossido d’azoto: è il più importante mediatore vasodilatante fisiologico è un gas, instabile con emivita di 2-3 secondi rilasciato in modo continuo nel torrente circolatorio in quantità picomolari in risposta alla turbolenza, regola l’omeostasi del tono e della pervieta’ vascolare. MECCANISMO DI AZIONE DEI NITRODERIVATI: LIBERAZIONE DI MONOSSIDO DI AZOTO (NO) CELLULA ENDOTELIALE VASCOLARE NO sGuanilato ciclasi cGMP NO cGMP fosfodiesterasi PKG Myosina-P Ca2+ CELLULA MUSCOLARE LISCIA rilasciamento vascolare VASODILATATORI ATTIVI PER VIA PARENTERALE (nelle emergenze ipertensive e nei casi di scompenso cardiaco grave) NITROPRUSSIATO DI SODIO E’ un vasodilatatore arterioso e venoso L’effetto terapeutico è dovuto all’azione di NO aumento di cGMP attivazione di una kinasi cGMP-dipendente chiusura di canali al Ca++ rilassamento della muscolatura liscia Usi terapeutici Emergenze ipertensive Dissezione aortica (per riduzione PA) Insufficienza cardiaca congestizia (per aumento gittata) Infarto miocardio (per riduzione richiesta O2) Anestesia rodanasi Cianuro ADR Nausea, vomito, cefalea Acidosi metabolica Tiosolfato Na tiocianati Effetti collaterali dovuti all’accumulo di cianuro, che viene liberato dal metabolismo del nitroprussiato: acidosi metabolica, aritmie, ipotensione eccessiva fino a morte. NO reacts with iron in the active site of the enzyme guanylyl cyclase (GC), stimulating it to produce the intracellular mediator cyclic GMP (cGMP). NO may also be involved in the regulation of protein activity through S-nitrosylation. In the extracellular milieu, NO reacts with oxygen and water to form nitrates and nitrites. NO toxicity is linked to its ability to combine with superoxide anions (O2-) to form peroxynitrite (ONOO-), an oxidizing free radical that can cause DNA fragmentation and lipid oxidation. LDL Monocyte NO Recruitment Adhesion Molecule Vessel Lumen T cell platelet Dendritic cell Migration TNF, IL-1 Tissue factor, ROS MMPs oxLDL NO NO INF IL-10, IL-4 ECs Matrix Foam cell Macrophage VSMCs AZIONI NON-EMODINAMICHE DI NO: EFFETTI ANTI-INFIAMMATORI, ANTI-AGGREGANTI, IMMUNOMODULATORI e CONTROLLO DEL RIMODELLAMENTO VASCOLARE NITRODERIVATI: effetti emodinamici e cellulari NO NO inibizione dell’aggregazione piastrinica inibizione della sintesi di molecole di adesione e citochine infiammatorie RILASCIAMENTO VENOSO RILASCIAMENTO ARTERIOLE DIMINUZIONE PRE-CARICO RESISTENZE PERIFERICHE LAVORO MIOCARDICO RICHIESTA OSSIGENO inibizione della proliferazione delle cellule muscolari lisce della parete vascolare ANGINA PECTORIS TIPICA (Stabile-Instabile) VARIANTE Risultato di uno stato avanzato di aterosclerosi Spasmo improvviso dell’arteria coronarica L’angina Pectoris è una malattia delle arterie coronariche caratterizzata da dolore intenso ed improvviso (non sempre nell’angina atipica) espressione di un insufficiente apporto di O2 in alcune regioni cardiache L’arteria coronarica risulta meno efficiente nel rifornire il cuore di sangue ed ossigeno CUORE ISCHEMICO I PRNCIPALI NITRODERIVATI UTILIZZATI IN TERAPIA NITRATI ORGANICI: tropismo per i diversi tipi di letti vascolari NITRODERIVATI RILASCIAMENTO VENE RITORNO VENOSO DIMINUZIONE PRE-CARICO RILASCIAMENTO ARTERIE CONDUZIONE CORONARIE EPICARDICHE SPASMO DIMINUZIONE LAVORO MIOCARDICO DIMINUZIONE CONSUMO O2 AUMENTO PERFUSIONE RILASCIAMENTO ARTERIOLE RESISTENZE PERIFERICHE CADUTA PRESSORIA MECCANISMO D’AZIONE DEI NITRODERIVATI- 1 MECCANISMO D’AZIONE DEI NITRODERIVATI- 2 miglioramento della perfusione degli strati subendocardici Effetto di nitrati organici sulla circolazione coronarica: A) situazione di ischemia non trattata. B) i nitrati dilatano i vasi collaterali, permettendo un maggior flusso ematico nelle aree sottoperfuse. PRINCIPALI MECCANISMI ANTI-ISCHEMICI DEI NITRODERIVATI EFFETTI BENEFICI E DANNOSI DEI NITRATI NEL TRATTAMENTO DELL’ANGINA EFFETTI BENEFICI RISULTATO Ritorno venoso Richiesta ossigeno Vasodilatazione coronarie epicardiche Riduzione spasmo arterioso coronarico flusso collaterale Migliorata perfusione del miocardio ischemico EFFETTI DANNOSI Tachicardia riflessa Contrattilità riflessa RISULTATO Richiesta ossigeno Tempo di perfusione diastolica indotto dalla tachicardia Perfusione miocardica PRINCIPALI PUNTI DI ATTACCO DEI FARMACI ANTI-ANGINOSI INDICAZIONI DEI NITRODERIVATI Angina da sforzo richiesta miocardica di O2 Angina variante rilasciamento arterie coronariche epicardiche Angina instabile richiesta miocardica di O2 rilasciamento arterie coronariche epicardiche azione anti-aggregante ASSOCIAZIONE CON NITRATI NITRODERIV + b-BLOCCANTI ANGINA NITRODERIV + Ca-ANTAGONISTI ANGINA NITRODERIV + TROMBOLITICI INFARTO Tachicardia Indotta da nitroderivati Eccessiva ipotesione con diidropiridine Migliore recupero Miocardio ischemico NITRATI NELL’ INFARTO MIOCARDICO ACUTO Nitroglicerina e.v. 5 mg/ml fino a 200 mg/min NITRODERIVATI. + ACE-I GISSI-3 ISIS-4 piccole dosi nelle prime 48h: zona infartuata morbilita’ non ipotensione scarso sviluppo di tolleranza EFFETTI EMODINAMICI FAVOREVOLI + RIDUZIONE DEL RIMODELLAMENTO CARDIACO MECCANISMO DI AZIONE DEI NITRODERIVATI: GENERATORI O LIBERATORI DI MONOSSIDO DI AZOTO (NO) R-O-NO2 R-O-NO2 R-SH R-SSR NaNP RSNO NO RSNO Guanilato Ciclasi solubile Sodio nitroprussiato (SNP ) DENITRIFICAZIONE IN CELLULE VASCOLARI (tranne che per SNP) NITRODERIVATI: FARMACOCINETICA Sono somministrati per INALAZIONE, VIA SUB- LINGUALE, CEROTTI TRANSDERMICI O COMPRESSE A LENTO RILASCIO. La durata d’azione è influenzata dalla velocità di metabolismo AZIONE BREVE: AZIONE PROTRATTA: nitroglicerina (os, s.l., e.v.) ISDN, IS-5-MN (os) Tetranitrato-pentaeritrolo VASO-RILASCIAMENTO RAPIDO, INTENSO, BREVE (E1/2 10 min) VASO-RILASCIAMENTO PROLUNGATO (E1/2 1-5h) LA BIOTRASFORMAZIONE DELL’ISOSORBIDE DINITRATO (cerchi) PORTA ALLA FORMAZIONE DEI METABOLITI: 5-ISOSORBIDE MONONITRATO ATTIVO (stelle) e 2-ISOSORBIDE MONONITRATO INATTIVO (triangoli) NITRODERIVATI: FARMACOCINETICA ISOSORBIDE DINITRATO: 20-50% DELLA DOSE SOMMINISTRATA BIOLOGICAMENTE DISPONIBILE ISOSORBIDE-5-MONONITRATO: OTTIMA BIODISPONIBILITA’ E METABOLISMO PIU’ LENTO SODIO NITROPRUSSIATO: RAPIDAMENTE METABOLIZZATO IN CIANURO E NO. TOSSICITA’ DA CIANURO RARA PER RAPIDO METABOLISMO EPATICO IN TIOCIANATO. EFFETTO RAPIDO (IN TERAPIA INTENSIVA) NITRODERIVATI: ADR • ipotensione • cefalea, confusione mentale • nausea • irrequietezza •metaemoglobinemia TOLLERANZA il fenomeno della TOLLERANZA ai nitrati è di origine multi-fattoriale (deplezione di gruppi –SH, ormonale, desensibilizzazione della sGC, ..) si verifica con tutti i nitroderivati ed è dose-dipendente; regredisce dopo sospensione del trattamento per almeno 24h. si può ridurre significativamente adottando un schema terapeutico intermittente e usando i dosaggi minimi efficaci. “malattia del lunedì” TRIMETAZIDINE Decrease Fatty acid oxidation- Increase glucose utilization Increase glycolysis Increase pyruvate oxidation Redirect fatty acids toward Membrane phospholipids ATP production with less O2consumtion Decrease lactate Decrease H+accumulation Decrease acidosis Decrease calcium over load Decrease free radical induced injury Increase cardiac efficiency Decrease angina Cell survival TRIMETAZIDINE Le principali famiglie di isoenzimi delle fosfodiesterasi MECCANISMO D’AZIONE DEL SILDENAFIL NO GC GMPc PDE 5 inibitori fosfodiesterasi GTP prodotti inattivi rilasciamento (risposta erettile) Alprostadil Apomorfina