GENETICA delle POPOLAZIONI studia la variabilità genetica esistente tra individui della stessa popolazione e tra popolazioni della stessa specie studia inoltre come le frequenze alleliche variano nel corso del tempo, cioè da una generazione alla generazione successiva Variabilità genetica e variazione delle frequenze alleliche sono alla base dell’evoluzione in assenza di variabilità genetica non può esistere evoluzione FREQUENZA ALLELICA = frequenza con cui un allele è presente in una data popolazione es. locus A con due alleli A1 e A2 freq. allelica A1 = n° alleli A1/n° totale di alleli del locus A Se la popolazione è composta da N individui, il numero totale di alleli del locus A è uguale a 2N Nel caso di alleli codominanti il calcolo delle frequenze alleliche è concettualmente semplice ma praticamente impossibile. Si dovrebbe infatti: 1. esaminare tutti gli individui della popolazione; 2. classificarli in tre categorie (omozigoti di un tipo, omozigoti dell’altro tipo, eterozigoti); 3. contare gli individui delle tre categorie (che equivale a contare il numero dei due diversi alleli); Possiamo però ottenere una stima delle frequenze alleliche andando a studiare un campione rappresentativo della popolazione STIME DELLE FREQUENZE ALLELICHE NEL CASO DI UN GENE CON DUE ALLELI CODOMINANTI (conta diretta) viene effettuata su un campione rappresentativo della popolazione Campione rappresentativo tutti gli individui hanno la stessa probabilità di essere inclusi nel campione Locus A con 2 alleli (A1 e A2) A1A1 A1A2 A2A2 x y z 3 genotipi 3 fenotipi TOTALE individui N p = freq. allele A1 = (2x + y) / 2N es = q = freq. allele A2 = (y + 2z) / 2N queste sono le freq. alleliche del campione, TOTALE alleli 2N p(1 p) 2N Calcolo delle frequenze degli alleli del gruppo sanguigno MN in varie popolazioni umane popolazione N° Indiv. M MN N pM qN errore USA Bianchi 6129 1787 3039 1303 0.539 0.461 0.004 USA Neri 278 79 138 61 0.532 0.468 0.021 Eschimesi 569 475 89 5 0.913 0.087 0.008 Ainu 121 22 60 39 0.430 0.570 0.031 Abor.Aus. 730 22 216 492 0.178 0.882 0.010 Ainu 504 90 253 161 0.430 0.570 0.016 Esempio di calcolo per la popolazione USA Bianchi: p(M) = (2 x 1787) + 3039 2 x 6129 es = (0.539 x 0.461) / 2 x 6129 q(N) = (2 x 1303) + 3039 2 x 6129 La stima delle frequenze alleliche non è possibile per conta diretta quando tra gli alleli esiste un rapporto di dominanza/recessività In questi casi possiamo valerci di un’importante relazione che, se vengono rispettate determinate condizioni, lega frequenze alleliche e frequenze genotipiche EQUILIBRIO DI HARDY-WEINBERG Equilibrio valido per specie diploidi e a riproduzione sessuata EQUILIBRIO DI HARDY-WEINBERG (equilibrio diploide) In una popolazione ‘sufficientemente’ grande, in cui gli incroci avvengono a caso, e in cui i vari genotipi hanno in media lo stesso numero di figli LE FREQUENZE ALLELICHE E QUELLE GENOTIPICHE RIMANGONO COSTANTI DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE INOLTRE FREQUENZE ALLELICHE E GENOTIPICHE SONO LEGATE DA UNA SEMPLICE RELAZIONE p = frequenza dell’allele A1 q = frequenza dell’allele A2 frequenze genotipiche p2 (A1A1) 2pq (A1A2) q2 (A2A2) locus A con due alleli (A1 e A2) generazione 0 A1A1 x A1A2 y A2A2 z p = freq. allele A1 = freq dei gameti che portano A1 q = freq. allele A2 = freq dei gameti che portano A2 generazione 1 A1A1 = p x p = p2 A1A2 = (p x q) + (q x p) = 2pq A2A2 = q x q = q2 In una popolazione in equilibrio di HW le frequenze alleliche e le frequenze genotipiche si mantengono costanti nel corso delle generazioni Se una popolazione non si trova in equilibrio per il raggiungimento di tale situazione è sufficiente una sola generazione di panmissia. Quindi se due popolazioni, aventi frequenze alleliche molto diverse si fondono a formare un’unica popolazione, questa raggiungerà le frequenze genotipiche previste dall’equilibrio di HW in una sola generazione di incroci casuali Popolazione 1 (2N = 1000) è presente solo l’allele A1 (e quindi solo il genotipo A1A1) Popolazione 2 (2N = 500) è presente solo l’allele A2 (e quindi solo il genotipo A2A2) Popolazione mista (generazione 0) sono presenti entrambi gli alleli e solo 2 genotipi (A1A1 e A2A2). f(A1A1) = 500/750 = 0.67 f(A2A2) = 250/750 = 0.33 f(A1) = 1000/1500 = 0.67 f(A2) = 500/1500 = 0.33 spermatozoi A1 p = 0.67 A2 q = 0.33 generazione 1 uova A1 p = 0.67 A2 q = 0.33 A1A1 A1A2 0.67 x 0.67 0.67 x 0.33 p x p = p2 p x q = pq A2A1 A1A2 0.33 x 0.67 0.67 x 0.33 q x p = qp q x q =q2 Implicazioni dell’equilibrio di HW se un allele ha una bassa frequenza, esso sarà presente prevalentemente in eterozigosi q 0.50 0.10 0.05 0.01 2pq q2 0.50 0.25 0.18 0.01 0.095 0.0025 0.0198 0.0001 A2(2pq):A2(q2) 50 : 50 90 : 10 95 : 5 99 : 1 L’equilibrio di HW ci permette di stimare le frequenze alleliche quando esiste un rapporto di dominanza/recessività tra gli alleli Locus A – 2 alleli (A e a) 3 genotipi 2 fenotipi fenotipo dominante 2 genotipi (AA e Aa, cioè p2 e 2pq) fenotipo recessivo 1 genotipo (aa, cioè q2) Supponendo, SENZA POTERLO DIMOSTRARE, che la popolazione sia in eq. di HW è possibile ricavare la frequenza dell’allele a a partire dalla frequenza degli individui aa, Esempio: locus Rh, DUE ALLELI RH dominante e rh recessivo gli individui Rh(-) sono tutti omozigoti rhrh e la loro frequenza è q2 diventa allora possibile ricavare la frequenza dell’allele rh (q) facendo la radice quadrata di questo valore, e poiché p + q = 1, la frequenza p di RH è 1 - q In caso di codominanza è invece possibile verificare se la popolazione sia effettivamente in equilibrio di HW Dopo aver calcolato (per conta diretta) le frequenze alleliche si calcolano le frequenze genotipiche attese in caso di equilibrio le si confrontano con quelle osservate; POSSIBILI RISULTATI le frequenze attese sono molto simili alle osservate la popolazione è in equilibrio le frequenze attese si discostano molto dalle osservate la popolazione NON è in equilibrio le frequenze attese si discostano dalle osservate ma non sappiamo quantificare questa discrepanza test del c2 EQUILIBRIO DI HW NEL CASO DI UN LOCUS CON 3 ALLELI Esistono 6 genotipi (3 genotipi omozigoti e 3 eterozigoti), in caso di codominanza tra i 3 alleli ai 6 genotipi corrispondono 6 fenotipi Frequenza allele A1 = p Frequenza allele A2 = q Frequenza allele A3 = r A1A1 = p2 A2A2 = q2 A3A3 = r2 A1A2 = 2pq A1A3 = 2pr A2A3 = 2qr EQUILIBRIO DI HW PER GENI DEL CROMOSOMA X Femmine Maschi 3 genotipi (A1A1, A1A2, A2A2) 2 genotipi (A1, A2) Nei maschi frequenze alleliche e frequenze genotipiche coincidono Pertanto condizioni dovute ad alleli recessivi rari di geni legati al cromosoma X sono MOLTO più frequenti nei maschi che nelle femmine (se q è piccolo q2 è MOLTO più piccolo) Esempio: cecità ai colori (daltonismo) q = 0.08 (cioè 8%) frequenza di daltonici maschi = q = 0.08 frequenza di daltoniche femmine = q2 = 0.082 = 0.0064 (cioè 0.64%) EQUILIBRIO DI HARDY-WEINBERG E’ valido per specie diploidi a riproduzione sessuata in cui gli incroci avvengono a caso e in cui i vari genotipi hanno in media lo stesso numero di figli (assenza di selezione) Perché si verifichi equilibrio devono però essere rispettate anche altre condizioni: assenza di mutazione assenza di migrazione assenza di deriva genetica (popolazioni di dimensioni ‘infinite’) Riassumendo, l’equlibrio di HW si verifica se: 1) gli incroci avvengono a caso, e ci troviamo in assenza di 2) mutazione 3) migrazione 4) deriva genetica 5) selezione quindi l’assenza di equilibrio indica che una o più di queste condizioni viene violata FATTORI CHE DISTURBANO L’EQUILIBRIO DI HW eccezioni all’accoppiamento casuale 1) stratificazione una popolazione stratificata è una popolazione che contiene un numero di sottogruppi che sono geneticamente separati (es. popolazione degli USA, popolazione del nord Italia dopo la migrazione interna sud nord) 2) accoppiamento assortativo positivo 3) accoppiamento assortativo negativo 4) consanguineità (inincrocio) tutti questi processi cambiano le frequenze genotipiche ma non quelle alleliche le situazioni 1), 2) e 4) causano un aumento dei genotipi omozigoti la situazione 3) causa un aumento del genotipo eterozigote MUTAZIONE Aa m = tasso di mutazione p(A) diminuisce ad ogni generazione di una quantità che dipende dal numero di alleli A e da m i tassi di mutazione sono di regola talmente bassi (10-5 – 10-6 per gene per generazione) da non spostare le frequenze alleliche Esempio con m = 10-5 la frequenza di un allele passa da 1 a 0.99 in 5000 generazioni (senza considerare la possibilità di retromutazione a A) Il processo di mutazione è la fonte primaria di variabilità da sola non è in grado di causare cambiamenti evolutivi (cioè non sposta le frequenze alleliche) associata alla selezione è una potente forza evolutiva FATTORI CHE DISTURBANO L’EQUILIBRIO DI HW migrazione spostamento di un certo numero di individui dalla popolazione A alla popolazione B flusso genico lenta e continua immissione di geni da una popolazione in un’altra (es. popolazioni bianche e africane degli USA) la migrazione: 1. può cambiare il pool genico della popolazione poiché i migranti possono introdurre nella popolazione nuovi alleli. 2. può cambiare le frequenze alleliche della popolazione se le frequenze alleliche dei migranti e quelle della popolazione ricevente sono diverse. 3. riduce le divergenze genetiche tra le popolazioni. migrazione La variazione delle frequenze alleliche dipende da: 1) differenze nelle frequenze alleliche tra popolazione migrante e popolazione ricevente 2) proporzione di migranti deriva genetica insieme dei cambiamenti delle frequenze alleliche dovuti esclusivamente al caso, sono più pronunciati in popolazioni di piccole dimensioni effetto del fondatore collo di bottiglia la deriva genetica (1) fa fluttuare casualmente nel tempo le frequenze alleliche (2) conduce a perdita di variabilità genetica all’interno della stessa popolazione (3) conduce a divergenza genetica tra popolazioni FATTORI CHE DISTURBANO L’EQUILIBRIO DI HW selezione = riproduzione differenziale di individui aventi caratteristiche genetiche diverse La selezione naturale è la forza dominante dell’evoluzione di molti caratteri ed ha contribuito a molta della variabilità fenotipica presente in natura, produce organismi che sono finemente adattati al loro ambiente. La selezione naturale viene misurata come fitness (w), che rappresenta la capacità riproduttiva relativa di un genotipo, ossia il successo riproduttivo di un genotipo rispetto al successo riproduttivo di altri genotipi della popolazione Il coefficiente di selezione (s) è una misura dell’intensità relativa di selezione nei confronti di un determinato genotipo: s=1-w esempio di calcolo dei valori di fitness e di coefficiente di selezione EFFETTI DELLA SELEZIONE NATURALE SULLE FREQUENZE ALLELICHE La selezione naturale può: far variare le frequenze alleliche fino ad eliminare l’allele sfavorevole e fissare l’allele favorevole; far variare le frequenze alleliche fino al raggiungimento di un equilibrio in cui tutti gli alleli sono mantenuti nella popolazione; non mutare le frequenze alleliche Quale di questi effetti si verifichi dipende dalle fitness relative dei genotipi e dalle frequenze alleliche nella popolazione La velocità con cui la frequenza di un determinato allele cambia a causa della selezione dipende da: le relazioni di dominanza tra le fitness dei vari genotipi le frequenze alleliche i coefficienti selezione selezione a vantaggio di un allele genotipi fitness A1A1 A1A2 A2A2 w11 > w12 > w22 w11 w11 = > w12 w12 > = w22 w22 L’ALLELE A1 E’ DESTINATO A FISSARSI selezione a vantaggio del genotipo eterozigote (polimorfismo stabile) genotipi fitness A1A1 w11 < A1A2 w12 > A2A2 w22 IL POLIMORFISMO VIENE MANTENUTO selezione a svantaggio del genotipo eterozigote (polimorfismo instabile) A1A1 w11 > A1A2 w12 < A2A2 w22 SE LE FITNESS DI A1A1 e A2A2 SONO UGUALI IL POLIMORFISMO VIENE MANTENUTO SOLO SE p = q = 0.5 EQUILIBRIO MUTAZIONE-SELEZIONE per alleli letali dominanti p = m 10-5 - 10-6 per alleli letali recessivi q=m poiché m = 10-5 – 10-6 m = pochi per mille