MMG E INTERCETTAZIONE PRECOCE
L’importanza dell’intercettazione precoce
dei comportamenti d’abuso di sostanze psicoattive
nei minori e nei giovani adulti
Leopoldo Grosso
Associazione Gruppo Abele Onlus
IN CHE COSA CONSISTE L’INTERCETTAZIONE
PRECOCE?
Il medico di base può entrare in contatto con consumatori
 pre-adolescenti (11-13 anni)
 adolescenti (14-18)
 giovani adulti (19-24)
ed intercettare l’abuso di sostanze psicoattive legali ed illegali
IN CHE COSA CONSISTE L’INTERCETTAZIONE
PRECOCE?
E’ la capacità di
 cogliere con tempestività segni e sintomi dell’abuso
 decodificare domande dirette ed indirette, implicite ed improprie
rispetto ai ragazzi ed ai giovani adulti che afferiscono all’ambulatorio e
che possono abusare di sostanze psicoattive legali ed illegali
QUAL E’ LO SCOPO DEL L’INTERCETTAZIONE
PRECOCE?
A) Fornire piena consapevolezza dei rischi, acuti e cronici, e inerenti
alle alterazioni comportamentali indotte
B) Sviluppare un’adeguata motivazione per
avvalersi degli aiuti disponibili qualora
emergessero difficoltà a rinunciare al comportamento d’assunzione,
a sospenderlo per un periodo di tempo significativo, a controllarne
tutti i rischi
COME PUO’ IL MMG SVOLGERE UNA FUNZIONE
DI INTERCETTAZIONE PRECOCE?
A) Il MMG raramente ha a che fare con un ragazzo che rivela la propria
propensione al consumo (caso 1)
B) Più spesso è interlocutore di preoccupazioni genitoriali
(caso 2)
C) Talvolta si trova a decodificare sintomi indiziari di un comportamento
d’abuso (caso 3)
D) Talvolta è oggetto di richieste di prescrizioni farmacologiche improprie e
sospette (caso 4)
CASO 1 E CASO 2
Caso 1)
A fronte di una richiesta di informazione diretta da parte dei ragazzi (a
volte per l’ “amico”), la preoccupazione riferita costituisce il punto di
partenza per una contestualizzazione della problematica e l’ “aggancio”
del soggetto
Caso 2)
A fronte di una preoccupazione espressa dai genitori, dopo un ascolto
attento e partecipato, è opportuno inviarli al Ser.t o a una agenzia
qualificata in merito del privato-sociale
CASO 3 E CASO 4
Caso 3)
A fronte di sintomi somato-psichici che possono essere indiziari di
comportamenti d’abuso, si procede con l’esame medico obiettivo e il
riscontro di esami laboratoristici. In caso di conferma dell’ipotesi
iniziale c’è la presa in carico. In caso di disconferma è utile il
counselling preventivo
Caso 4)
A fronte di richieste psicofarmacologiche improprie o rispetto ad un
uso inappropriato dei medicinali prescritti si tratta di far emergere la
problematica inerente senza perdere l’ “aggancio”
CINQUE OBIETTIVI PRINCIPALI.
PRIMO OBIETTIVO: EMERSIONE DELLA
PROBLEMATICA ED “AGGANCIO”
Come “primo anello” della catena il compito del medico
di base è fare in modo di far emergere la questione,
di fornire consapevolezza critica della problematica,
e al tempo stesso guadagnare la fiducia del paziente
per non perdere l’ “aggancio”
SECONDO OBIETTIVO: IL COUNSELLING
SPECIFICO DI TIPO INFORMATIVO
Il MMG nell’affrontare la questione del consumo
necessita di:
a) fornire un’accurata mappa dei rischi relativi, acuti e
cronici, e connessi all’alterazione comportamentale;
b) individuare, nel dialogo col paziente, i rischi più
probabili;
c) valutare le capacità del paziente di fare buon uso
dell’informazione ricevuta
TERZO OBIETTIVO: IL COUNSELLING MIRATO
L’abuso, più che il consumo di sostanze psicoattive,
si lega spesso a problematiche di difficoltà e sofferenza personale.
Cercare di cogliere le questioni individuali, interpersonali e familiari che
alimentano il comportamento di abuso, è utile per restituire una piena
consapevolezza della problematica e la necessità di affrontarla nella
sua complessità
QUARTO OBIETTIVO: LO SVILUPPO DI UNA
MOTIVAZIONE ALLA RICHIESTA DI AIUTO
Evidenziata la problematicità del consumo, individuata in linea di
massima la connessione dell’abuso con difficoltà retrostanti, si
tratta di motivare il paziente a ricorre all’aiuto del Ser.t o di
un’agenzia qualificata del privato sociale. Se la consapevolezza del
problema è il primo passo, il secondo è riconoscere che da soli non
si è in grado di affrontarlo (cfr. approccio motivazionale).
QUINTO OBIETTIVO: LA COSTRUZIONE DI UN
INVIO EFFICACE
L’invio ad un altro servizio non è mai un’operazione burocratica.
Non si tratta semplicemente di fornire un indirizzo.
L’invio costituisce un vero e proprio progetto di cura della persona.
Pertanto è necessaria una vera e propria costruzione dell’invio:
Il MMG ha un ruolo di “ponte” attivo nella realizzazione del passaggio e
della continuità terapeutica.
LA FUNZIONE DELL’INTERCETTAZIONE PRECOCE
NON SI ESAURISCE CON GLI ADOLESCENTI
E I GIOVANI ADULTI
L’intercettazione precoce dei rischi e dei danni relativi al consumo e
l’abuso di sostanze psicoattive non riguarda solo i minori,
preadolescenti e adolescenti, e i giovani adulti.
Il consumo e l’abuso sono oggi, anche e soprattutto, una questione
che riguarda gli adulti. La negazione e la minimizzazione della
problematica costituisce la resistenza maggiore.
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