Applicazioni EPR nell’ambito dei polimeri Daniele Dondi Università degli Studi di Pavia, gruppo proff. A. Faucitano e A. Buttafava http://sites.google.com/site/radchemlab/ •Introduzione •Determinazione quali e quantitativa di specie radicaliche •Utilizzo di sonde di moto (Spin Labeling) •Spin trapping Introduzione Gli stati a e b in un campo magnetico B0 mostrano una differenza di energia che dipende linearmente da g (2.0023 vale per un elettrone libero) e dal valore di B0 L’equazione base dell’EPR h = E = g B B0 suggerisce che la condizione di risonanza possa essere ricercata giocando su due parametri: la frequenza e il campo magnetico. Ragioni tecnologiche spingono ad utilizzare il secondo approccio. Al campo statico viene aggiunto un piccolo campo magnetico oscillante (// B0) di ampiezza variabile Il segnale è modulato alla del campo oscillante e l’intensità è proporzionale alla derivata del picco di assorbimento •Miglior risoluzione •Miglior rapporto S/N Gli spettri si registrano, quindi, in derivata prima ESEMPI APPLICATIVI Determinazione quali e quantitativa di specie radicaliche Polimerizzazione di acrilonitrile in clatrato tiourea-adamantano CH3CH CN CH2CH CN Copolimerizzazione acrilonitrile + crotonato di metile B. Ranby (1977) Esempio 1 RADIOOSSIDAZIONE POLIETILENE CAMPIONI POLIETILENE A BASSA DENSITA’, SPESSORE 50µ E 100 MODALITA’ DI IRRAGGIAMENTO SORGENTI GAMMA CON RATEO DI DOSE DI 0,69 E 0,04 kGy/h e-BEAM 300keV 0,3mA CON RATEO DI DOSE 1,5 kGy/sec Esempio 1 RESA DEGLI IDROPEROSSIDI 3.0E-01 2.5E-01 -OH -OOH 3600-3200 cm-1 1,17 H-bonded 1,1 1,0 DOSE kGy 0,9 BDR 0,8 ABS 2.0E-01 [ROOH] moli/Kg -OOH ISOLATI 82 1.5 kGy/s 0.04 kGy/h 0.69 kGy/h 1.5E-01 1.0E-01 0,7 0,646 5.0E-02 0,60 ADR 0,6 0,55 100 0,50 ABS 0,45 0,5 0,40 0,606 0.0E+00 0,58 0,35 0,56 0,42 0,54 0,52 0,293 0,50 A BS 0,48 3735,5 3712,3 3600 3600 0,46 0,44 0,42 3400 cm-1 3400 cm-1 3200 3200 3074,2 3098,1 e-Beam 150 0 50 0,381 3734,9 3600 3400 cm-1 3200 R3C• + O2 R3COO• + RH 100 150 200 250 Dose totale KGy 0,40 3102,0 R3COO• R3COOH + R• L’EFFICIENZA DEL PROCESSO RADIOOSSIDATIVO AUMENTA AL DIMINUIRE DEL RATEO DI DOSE. Effetto dovuto alla diffusione di O2? Buttafava et al. Nuclear Inst. Methods in Phys. Res. B. 2007, 265, 221-226. Esempio 1 MISURA DEL PROFILO SPAZIALE DELLE SPECIE RADICALICHE RESIDUE NEI FILM DI POLIETILENE IRRAGGIATO CON e-BEAM MULTISTRATO COSTITUITO DA 11 FILM DI LDPE DA 25µ Bordi esterni IRRAGGIATI CON e-BEAM DOSE RATE 1.5 kGy/s DOSE TOTALE 100 kGy LA CINETICA DELLA DIFFUSIONE DELL’OSSIGENO NON HA CONSEGUENZE SULLA DISTRIBUZIONE SPAZIALE DEI PRODOTTI LUNGO LO SPESSORE DEL FILM Esempio 1 DECADIMENTO DEI RADICALI ALCHILICI BASSO RATEO DI DOSE R3C• + O2 R3COO• TERMINAZIONE R3C• + R3C• R3COO• + R3C• R3COO• + R3CH R3CCR3 ALTO RATEO DI DOSE TERMINAZIONE R3C• + R3C• R3COO• + R3C• R2COOCR3 R2COOCR3 R3COOH + R3C• R3C• + O2 R3COO• + R3COO• R3CCR3 R2CO + R3COH + O2 R3COO• CATENA CINETICA CORTA CATENA CINETICA LUNGA RESA ELEVATA DEI PRODOTTI DI OSSIDAZIONE L’AUMENTO DEL RATEO DI DOSE AUMENTA LA CONCENTRAZIONE SPAZIALE DEI RADICALI ALCHILICI E DI CONSEGUENZA FAVORISCE I PROCESSI BIMOLECOLARI Esempio 2 Post-ossidazione di polipropilene irraggiato Faucitano et al. Journal of Polymer Science Part A: Polymer Chemistry Volume 25, Issue 6, pages 1517–1521, 1987 Esempio 2 Il radicale perossidico nel tempo cambia di mobilità Questo comportamento è stato attribuito alla formazione di radicali perossidici dapprima nelle zone amorfe del polimero (più mobili) e poi in quelle cristalline. Questa ipotesi è stata supportata inoltre da modelli cinetici. ESEMPI APPLICATIVI Utilizzo di sonde di moto (Spin Probe e Spin Labeling) N O TEMPO mobilità Esempio 3 Applicazioni di spin labelling in materiali elastomerici e alle interfacce filler/polimero SiO2 N O H2N SBR HO SiO2 MeO MeO Si(CH2)3O OMe SBR Dondi, D. et al. Journal of Physical Organic Chemistry 2010, DOI 10.1002/poc.1826 HN N O Esempio 3 Simulation Model Brownian Jump Blue=exp. red=calc. Esempio 3 TG' 80 70 2A' // 60 50 Lb1 Lb2 40 Lb3 30 N-TEMPO Gly-TEMPO 20 10 100 200 300 400 500 T (K) Misura della Tg del polimero HO MeO MeO Si(CH2)3O OMe HN N O Gly-TEMPO ESEMPI APPLICATIVI Spin trapping Spin trapping 2-metil-2-nitrosopropano (EPR silent) NO R R Addotto (EPR active) N O Degradazione del perfluoropropilenossido (CF2CF2CF2O)n + MNP CONCLUSIONI Nel corso di questa presentazione si è mostrato come la spettroscopia EPR applicata al campo dei polimeri può essere utile per: •Studiare i meccanismi di polimerizzazione radicalica •Studiare i meccanismi radicalici di degradazione dei polimeri Inoltre, utilizzando sonde di moto è possibile: •Determinare la Tg dei polimeri anche in zone particolari quali interfacce •Localizzare i radicali nelle zone amorfe o cristalline Infine, mediante spin trapping è possibile intrappolare radicali altrimenti instabili determinandone la struttura