UNIVERSITA’ DI URBINO – FACOLTA’ DI ECONOMIA 3 APRILE 2012 UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI URBINO - FACOLTA’ DI ECONOMIA - “BUSINESS PLAN: STRUMENTO DI VALUTAZIONE E DOCUMENTO STRATEGICO ED OPERATIVO” di Giovanni Pelonghini Urbino, 3 aprile 2012 1 UNIVERSITA’ DI URBINO – FACOLTA’ DI ECONOMIA 3 APRILE 2012 CONCETTI INTRODUTTIVI L’IMPRENDITORE, FIN DAL MOMENTO IN CUI CONCEPISCE L’IDEA DI BUSINESS, HA IDEE MOLTO CHIARE SU DOVE DESIDERA ARRIVARE E ATTRAVERSO QUALI STRADE. POSSIEDE, O DEVE POSSEDERE, CIO’ CHE SI DEFINISCE “VISIONE IMPRENDITORIALE”. LA “VISIONE IMPRENDITORIALE” HA UN ORIZZONTE STRATEGICO E NON OPERATIVO: SI TRATTA DI UNA GUIDA INVISIBILE, LA BASE DELLA MOTIVAZIONE IMPRENDITORIALE E DEFINISCE LA FILOSOFIA DI CONDOTTA VERSO IL RAGGIUNGIMENTO DI UN DETERMINATO OBIETTIVO. IN UN SISTEMA COMPETITIVO E DI MERCATO ESTREMAMENTE COMPLESSO ED EVOLUTO, CREARE E SVILUPPARE CON SUCCESSO UNA IDEA IMPRENDITORIALE RICHIEDE L’ADOZIONE DI UN APPROCCIO RAZIONALE VOLTO ALLO STUDIO DELLE VARIABILI INTERNE ED ESTERNE ALL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE CHE CONSENTE DI SEGUIRE DA VICINO LE EVOLUZIONI DEL MERCATO. STRUMENTO DI QUESTA CONDOTTA MANAGERIALE E’ PROPRIO IL BUSINESS PLAN. 2 UNIVERSITA’ DI URBINO – FACOLTA’ DI ECONOMIA 3 APRILE 2012 IL BUSINESS PLAN E LE SUE FUNZIONI IL BUSINESS PLAN, DETTO ANCHE PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO, E’ LO STRUMENTO ALLA BASE DI UN PROCESSO DI PIANIFICAZIONE SISTEMICO ED EFFICACE. IL BUSINESS PLAN E’ DA INTENDERSI COME UNO STUDIO CHE RICOMPRENDE: 1) L’ANALISI DEL MERCATO; 2) L’ANALISI DEL SETTORE; 3) L’ANALISI DELLA CONCORRENZA; PROIETTANDO QUESTA VISIONE D’INSIEME NEL BREVE PERIODO ATTRAVERSO LA QUANTIFICAZIONE DEI NUMERI CHE CONSENTONO DI DETERMINARE IL GRADO DI ATTRATTIVITA’ ECONOMICA E FATTIBILITA’ FINANZIARIA DELL’INIZIATIVA. E NEL LUNGO PERIODO ATTRAVERSO L’ESPLICITAZIONE DI UNA VISIONE IMPRENDITORIALE CHIARA E COERENTE. 3 UNIVERSITA’ DI URBINO – FACOLTA’ DI ECONOMIA 3 APRILE 2012 LE FASI DEL BUSINESS PLAN IL BUSINESS PLAN E’ UNO STRUMENTO ESTREMAMENTE UTILE SIA NELLA DETERMINAZIONE DELLA FATTIBILITA’ DI UN INVESTIMENTO SIA NELLA GESTIONE DELL’IMPRESA 1) CONCEZIONE DELL’IDEA DI BUSINESS E DEFINIZIONE DELLA VISIONE IMPRENDITORIALE PIANO DI FATTIBILITA’ ECONOMICA 2) SVILIPPO DELL’IDEA E DEL PRODOTTO SVILIPPO DEL MERCATO PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO 3) FASE DELLA GESTIONE CORRENTE ED OPERATIVA PIANO OPERATIVO 4 UNIVERSITA’ DI URBINO – FACOLTA’ DI ECONOMIA 3 APRILE 2012 FASE DELLA FATTIBILITA’ ECONOMICA CALCOLI ECONOMICI RIVOLTI A DIMOSTRARE LA VALIDITA’ ECONOMICA DEL PROGETTO PROIEZIONE NEL TEMPO DELLE PRINCIPALI VOCI DI COSTO E DI RICAVO PER COMPRENDERE SE IL PROGETTO E’ ECONOMICAMENTE SOSTENIBILE 5 UNIVERSITA’ DI URBINO – FACOLTA’ DI ECONOMIA 3 APRILE 2012 FASE ECONOMICO-FINANZIARIA I CALCOLI DELLA FASE DI CUI SOPRA PERMETTONO DI STIMARE I FLUSSI FINANZIARI IN ENTRATA ED IN USCITA PER DARE UNA IDEA DELLE RISORSE CHE SERVONO ALL’AVVIO DELL’INVESTIMENTO. SI DETERMINA IN ALTRE PAROLE LA FATTIBILITA’ FINANZIARIA DEL PROGETTO, CIOE’ SE IL PROGETTO E’ SOSTENIBILE IN RELAZIONE ALLE FONTI DI CREDITO SULLE QUALI SI PUO’ FARE AFFIDAMENTO. SE IL PROGETTO SUPERA L’ESAME DELLA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA E FINAZIARIA, SI PASSA ALL’ANALISI DEL MERCATO, DEL SETTORE E DELLA CONCORRENZA. 6 UNIVERSITA’ DI URBINO – FACOLTA’ DI ECONOMIA 3 APRILE 2012 FASE OPERATIVA IL BUSINESS PLAN SI TRASFORMA GRADUALMENTE DA STRUMENTO DI AVVIO A STRUMENTO DI GUIDA OPERATIVA. AL PIANO VIENE AFFIANCATA L’ANALISI DEGLI SCOSTAMENTI (DEVIATION ANALYSIS) CHE COSTITUISCE UNA ATTIVITA’ DEL CONTROLLO DI GESTIONE AZIENDALE. 7 UNIVERSITA’ DI URBINO – FACOLTA’ DI ECONOMIA 3 APRILE 2012 LA DOPPIA FUNZIONE DEL BUSINESS PLAN SVOLGE UN COMPITO INFORMATIVO E DI GUIDA DEI PROCESSI DECISIONALI ALL’INTERNO DELL’AZIENDA. SE PER UNA AZIENDA IN FASE DI AVVIO E’ IN GRADO DI FORNIRE UNA STIMA DELLE PROBABILITA’ DI SUCCESSO E DEL CONSEGUENTE TASSO DI RISCHIO DELL’INVESTIMENTO, PER UNA AZIENDA GIA’ AVVIATA COSTITUISCE UNO STRUMENTO CHE TRADUCE LA VISIONE IMPRENDITORIALE DI LUNGO PERIODO IN UNA GUIDA PER LA GESTIONE CORRENTE DEL BUSINESS. OBIETTIVO: CONIUGARE OBIETTIVI DI PERFORMANCE ECONOMICA CON QUELLI ALTRETTANTO IMPORTANTI DI SOSTENIBILITA’ FINANZIARIA UN CORRETTO BUSINESS PLAN PERMETTE DI RAGGIUNGERE I SEGUENTI OBIETTIVI: 1) AIUTA L’IMPRENDITORE A UNA PIENA COMPRENSIONE DEL BUSINESS; 2) LE PROIEZIONI ECONOMICHE-FINANZIARIE CONSENTONO DI VALUTARE LA REDDITIVITA’ ATTESA DELL’INIZIATIVA ED IN DEFINITIVA LA CAPACITA’ DEL PROGETTO DI REMUNERARE ADEGUATAMENTE I CAPITALI DI FINANZIAMENTO RICHIESTI; 3) INDIRIZZA L’IMPRENDITORE VERSO LA SCELTA DEL CANALE E DELLA TIPOLOGIA DI FINANZIAMENTO PIU’ APPROPRIATO IN RELAZIONE ALLA DESTINAZIONE CHE 8 ASSEGNERA’ ALLE RISORSE AFFLUITE. UNIVERSITA’ DI URBINO – FACOLTA’ DI ECONOMIA 3 APRILE 2012 REGOLE PER LA REDAZIONE DEL PIANO FORMA ESTERIORE: IL BUSINESS PLAN DEVE PRESENTARSI IN MODO ASSOLUTAMENTE PROFESSIONALE. L’INTERLOCUTORE SI FA UNA IDEA DEL PROGETTO NON SOLO DAL CONTENUTO MA ANCHE DALLA FORMA DI PRESENTAZIONE. IMPORTANTE UNA ESPOSIZIONE DEI CONCETTI LA PIU’ COINCISA POSSIBILE. GRAFICI: L’IMPIEGO DI GRAFICI E’ MOLTO UTILE PER TRASFORMARE COMPLICATE TABELLE IN IMMAGINI IMMEDIATAMENTE INTERPRETABILI AL PRIMO SGUARDO, E DUNQUE DAI CONTENUTI FACILMENTE ASSIMILABILI. ALLEGATI: GLI ALLEGATI SONO PARTE ESSENZIALE DEL LAVORO. IN ESSI IL LETTORE PUO’ TROVARE DOCUMENTI CHE GIUSTIFICANO, CHIARISCONO, CONFERMANO LE IPOTESI O I RISULTATI ESPOSTI NEL PIANO. ALTRI DOCUMENTI, COME CV DEL MANAGEMENT, DOCUMENTI LEGALI (COME STATUTO), SONO SOLITAMENTE UNITI AL BUSINESS PLAN. 9 UNIVERSITA’ DI URBINO – FACOLTA’ DI ECONOMIA 3 APRILE 2012 REGOLE PER LA REDAZIONE DEL PIANO ASSUNTI DI PARTENZA: GLI ASSUNTI ALLA BASE DELLE ANALISI E DELLE PROIEZIONI SONO CRUCIALI PER LA REALIZZAZIONE DI UN BUSINESS PLAN REALISTICO ED ATTENDIBILE. SE LE IPOTESI DI PARTENZA NON SONO REALISTICHE E CREDIBILE, IL BUSINESS PLAN NON HA ALCUNA VALIDITA’. QUELLO CHE PREME SOTTOLINEARE E’ CHE UN PIANO PROPRIO PERCHE’ FONDATO SU ASSUNTI E’ UNA ARMA A DOPPIO TAGLIO: OCCORE DUNQUE SEGUIRE LA MASSIMA PRUDENZA SOPRATTUTTO IN SEDE DI PROIEZIONI E DI COSTRUZIONI DI SCENARI. CONTENUTO: IL BUSINESS PLAN POICHE’ ASSUME LE VESTE DI UN DOCUMENTO RIVOLTO ALL’ESTERNO DEVE FORNIRE UNA SITUAZIONE ASSOLUTAMENTE VERITIERA E COMPLETA DELL’AZIENDA. CON L’OBIETTIVO DI COSTRUIRE NEL TEMPO RAPPORTI DI FIDUCIA E COLLABORAZIONE CON I VARI INTERLOCUTORI ESTERNI ALL’AZIENDA, ARRIVANDO AD ILLUSTRARE I PUNTI DI DEBOLEZZA INSITI NEL PROGETTO UNITAMENTE ALLE AZIONI PREPOSTE AD ELIMINARLI. OBIETTIVITA’ DI ANALISI, CONSAPEVOLEZZA, RESPONSABILITA’ DEL MANAGEMENT SONO ELEMENTI INDISPENSABILI ALLA COSTRUZIONE DELLA CREDIBILITA’ 10 DELL’AZIENDA. UNIVERSITA’ DI URBINO – FACOLTA’ DI ECONOMIA 3 APRILE 2012 LE DUE PARTI DEL BUSINESS PLAN IL BUSINESS PLAN SI COMPONE DI DUE PARTI O MACRO AREE DI LAVORO: 1) LA PARTE INIZIALE, DESCRITTIVA; 2) LA PARTE CHE CONTIENE I DATI ECONOMICI-FINANZIARI LA PARTE DESCRITTIVA OLTRE CHE ALLA PRESENTAZIONE DELL’IMPRESA E DEL PROGETTO CONTIENE LA “VISIONE IMPRENDITORIALE”. MA LA PARTE DESCRITTIVA CONTIENE ANCHE: - ANALISI E STUDI PER LA COMPRENSIONE DEL MERCATO, DEL SETTORE, DELLA CONCORRENZA; - IL PIANO STRATEGICO ED OPERATIVO; - IL PIANO DI FINANZIAMENTO CHE DEVE CONTENERE UNA GIUSTIFICAZIONE DELLA RICHIESTA DI UN DETERMINATO FINANZIAMENTO ALLA LUCE DEI CALCOLI E DEI DATI ESPOSTI NELLA PARTE NUMERICA. 11 UNIVERSITA’ DI URBINO – FACOLTA’ DI ECONOMIA 3 APRILE 2012 LE DUE PARTI DEL BUSINESS PLAN LA PARTE ECONOMICO-FINANZIARIA COMPRENDE DIVERSE ANALISI DI INVESTIMENTO E DI BILANCIO. LO SCOPO E’ QUELLO DI FORNIRE UNO STRUMENTO CHE GUIDI IL LETTORE ALLA VALUTAZIONE DETTAGLIATA DELL’INTERO PROGETTO IMPRENDITORIALE. 12 UNIVERSITA’ DI URBINO – FACOLTA’ DI ECONOMIA 3 APRILE 2012 IL BREAK-EVEN OPERATIVO IL BREAK-EVEN OPERATIVO, O BREAK-EVEN DELLE VENDITE CONSISTE NELLA DETERMINAZIONE E RAPPRESENTAZIONE DEL PUNTO DI PAREGGIO TRA COSTI TOTALI E RICAVI DI VENDITA ESPRESSO IN TERMINI DI VOLUME DI VENDITA. IN FORMULA MATEMATICA, IL PUNTO DI PAREGGIO VIENE COSI’ DETERMINATO: Q = CFT/(Pr – CVT) DOVE: Q = QUANTITA’ DI VENDITA CHE REALIZZA IL PUNTO DI PAREGGIO Pr = PREZZO UNITARIO DI PRODOTTO CFT = COSTI FISSI TOTALI CVT= COSTI VARIABILI TOTALI 13 UNIVERSITA’ DI URBINO – FACOLTA’ DI ECONOMIA 3 APRILE 2012 IL BREAK-EVEN OPERATIVO RICAVI C O S T I E R I C A V I COSTI VARIABILI AREA DI UTILE COSTI FISSI AREA DI PERDITA 4.000 QUANTITA’ PRODOTTE 14 UNIVERSITA’ DI URBINO – FACOLTA’ DI ECONOMIA 3 APRILE 2012 IL BREAK-EVEN OPERATIVO QUALORA SI VOLESSE OTTENERE IL DATO DEL PUNTO DI PAREGGIO ESPRESSO IN FATTURATO ANZICHE’ IN VOLUME DI PRODUZIONE BASTEREBBE MOLTIPLICARE ENTRAMBI I MEMBRI PER IL PREZZO UNITARIO DEL PRODOTTO: Q X Pr = [CFT/(Pr – CVT)] X PR LA CAPACITA’ TEORICA DI PAREGGIO DELLA PRODUZIONE VA A QUESTO PUNTO CONFRONTATA CON DUE DATI: 1) LE PREVISIONI DI VENDITA; 2) LA CAPACITA’ PRODUTTIVA EFFETTIVA 15 UNIVERSITA’ DI URBINO – FACOLTA’ DI ECONOMIA 3 APRILE 2012 GRAZIE PER L’ATTENZIONE ---------------------------------------giovanni pelonghini [email protected] 16