L’estensione del regime CFC (art. 167, co. 8-bis e 8-ter, t.u.i.r.) Dott. Stefano Trettel Direttore Coordinamento Fiscale Fininvest S.p.A. Detto … «Secondo la sentenza in discorso, infatti, ciascuno stato dell’Unione deve rispettare il regime fiscale previsto dagli altri stati appartenenti alla medesima organizzazione. Non è dato cioè, alla legislazione dello stato in cui risiede la controllante, vanificare, con misure compensative dirette alla controllante, regimi fiscali di altri stati che sono vantaggiosi per la controllata.» (segue) 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 2 «La controllata del gruppo Schweppes poteva essere indifferentemente collocata in Irlanda, Belgio, Grecia, Malta, Italia, etc. etc., tuttavia correttamente la Corte rileva che essa svolgeva una attività economica effettiva. Infatti, l’attività finanziaria, e tutte le altre attività considerate generatrici di “passive income” nella tradizione statunitense, hanno carattere di effettività, pur essendo indifferenti ad un particolare collegamento territoriale, e quindi agevolmente collocabili esclusivamente in funzione di convenienza fiscale.» 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 3 … fatto «Per analogia e armonizzazione con quanto già disposto in altri ordinamenti europei, allo scopo di evitare indebiti arbitraggi fiscali l’accesso a regimi che possono favorire disparità di trattamento, con particolare riferimento ad operazioni infragruppo, è sottosposto ad una verifica di effettività sostanziale.» (segue) 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 4 «In adesione all’invito formulato dalla Commissione europea agli Stati membri di “rivedere le loro norme antielusive” (COM(2007)785 def del 10 dicembre 2007), con riferimento a soggetti che si avvalgono in altri Stati di costruzioni di puro artificio, la lettera c) estende la disciplina delle CFC a soggetti controllati che risultino residenti in Stati o territori non compresi nell’attuale black list, …» (segue) 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 5 «Con l’intervento in esame si viene così ad estendere - al pari di quanto riscontrabile in altri Paesi europei - l’applicazione delle CFC a tutti gli insediamenti che siano espressione di fenomeni elusivi.» 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 6 Fonti • Slide 2 e 3: R. Lupi, “Illegittimità delle regole cfc se rivolte a paesi comunitari: punti fermi e sollecitazioni sulla sentenza Schweppes” (in “Dialoghi diritto tributario” n. 12/2006 - pag. 1589 e segg.). • Slide 4: Incipit dell’art. 13, d.l. 1° lug. 2009, n. 78 (“Contrasto agli arbitraggi fiscali internazionali”). • Slide 5 e 6: relazione accompagnatori al d.d.l. di conversione (Atti Parlamentari - Camera dei Deputati - 2561). 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 7 Sentenza 12 set. 2006 (C-196/04) • «Un cittadino comunitario, persona fisica o giuridica, non può … essere privato della possibilità di avvalersi delle disposizioni del Trattato solo perché ha inteso approfittare dei vantaggi fiscali offerti dalle norme in vigore in uno Stato membro diverso da quello in cui risiede …» (punto 36). • «… la circostanza che la società sia stata creata in uno Stato membro per fruire di una legislazione più vantaggiosa non costituisce per se stessa un abuso di tale libertà …» (punto 37). 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 8 Sentenza 12 set. 2006 (C-196/04) • «… perché sia giustificata da motivi di lotta a pratiche abusive, una restrizione alla libertà di stabilimento deve avere lo scopo specifico di ostacolare comportamenti consistenti nel creare costruzioni puramente artificiose, prive di effettività economica e finalizzate ad eludere la normale imposta sugli utili generati da attività svolte sul territorio nazionale» (punto 55). 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 9 Sentenza 12 set. 2006 (C-196/04) • «… il fatto che nessuna delle eccezioni previste dalla legislazione sulle SEC possa trovare applicazione e che la volontà di ottenere uno sgravio fiscale abbia ispirato tanto la costruzione della SEC quanto la conclusione di operazioni tra quest’ultima e la società residente non può essere sufficiente a concludere per l’esistenza di una costruzione di puro artificio destinata unicamente a eludere l’imposta» (punto 63). 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 10 Sentenza 12 set. 2006 (C-196/04) • «La constatazione dell’esistenza di una tale costruzione richiede, infatti, oltre ad un elemento soggettivo consistente nella volontà di ottenere un vantaggio fiscale, elementi oggettivi dai quali risulti che, nonostante il rispetto formale delle condizioni previste dall’ordinamento comunitario, l’obiettivo perseguito dalla libertà di stabilimento, quale esposto ai punti 54 e 55 della presente sentenza, non è stato raggiunto» (punto 64). 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 11 Sentenza 12 set. 2006 (C-196/04) • «Alla luce di quanto sopra, perché la legislazione sulle SEC sia conforme al diritto comunitario, la tassazione da essa prevista non deve trovare applicazione se, pur in presenza di motivazioni di natura fiscale, la costituzione di una SEC corrisponde a una realtà economica» (punto 65). 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 12 Sentenza 12 set. 2006 (C-196/04) • «… la circostanza che le attività corrispondenti agli utili della SEC ben avrebbero potuto essere effettuate anche da una società stabilita sul territorio dello Stato membro in cui si trova la società residente non può permettere di concludere per l’esistenza di una costruzione di puro artificio» (punto 69). • «… le competenti autorità nazionali hanno la possibilità … di ricorrere ai meccanismi di collaborazione e di scambio d’informazioni tra amministrazioni fiscali nazionali …» (punto 71). 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 13 La COM(2007) 785 def • «… il semplice stabilimento di una consociata in un altro SM non comporta, di per sé, l’elusione fiscale e che la circostanza che le attività svolte da uno stabilimento secondario in un altro SM avrebbero potuto essere effettuate anche dal contribuente nel territorio del suo Stato membro non può permettere di concludere che esista una costruzione di puro artificio». 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 14 La COM(2007) 785 def • «Nella sentenza della causa Cadbury la Corte di giustizia ha sostenuto che l’insediamento di una società è da considerare effettivo quando, sulla base di elementi oggettivi e verificabili da parte di terzi … corrisponde a una realtà economica, ossia una società reale che svolge attività economiche effettive e non una società “fantasma” o “schermo”». 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 15 La COM(2007) 785 def • «Se i contribuenti non sono incorsi in pratiche abusive, gli SM non possono impedire l’esercizio dei diritti della libertà di circolazione solo perché altri SM hanno una fiscalità poco elevata. Questo vale anche con riguardo a speciali regimi favorevoli nei sistemi fiscali di altri SM.». 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 16 La COM(2007) 785 def • «Fattori oggettivi per determinare se vi è una sostanza economica adeguata sono, fra l’altro, criteri verificabili come la sede di direzione effettiva e la presenza tangibile della società nonché il rischio commerciale effettivo da essa assunto. Tuttavia, non è per nulla certo come tali criteri si possono applicare, ad esempio, ai servizi finanziari intragruppo e alle società di partecipazione, le cui attività non richiedono generalmente una presenza fisica significativa.». 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 17 La COM(2007) 785 def • «… per garantire che transazioni e insediamenti effettivi non vengano indebitamente sanzionati è essenziale che, ove si presuma l’esistenza di una costruzione di puro artificio, il contribuente sia messo in grado, senza eccessivi oneri amministrativi, di produrre elementi relativi alle eventuali ragioni commerciali per le quali tale transazione è stata conclusa.». 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 18 Le condizioni di applicazione • Assoggettamento a tassazione effettiva inferiore a più della metà di quella a cui sarebbero stati soggetti ove residenti in Italia. • Conseguimento di passive income o di proventi derivanti dalla prestazione di servizi nell’ambito dello stesso gruppo in misura superiore al 50% del totale. 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 19 Tassazione effettiva • Prescinde dal confronto fra le aliquote nominali. • Comporta l’onere di determinare, a parità di risultato economico ante-imposte, l’I.Re.S. (ed eventuali addizionali) dovuta nell’ipotesi in cui la controllata estera fosse stata residente in Italia, così da poterla porre a confronto con le imposte sul reddito assolte in loco, così da accertare l’eventuale superamento della soglia. • Allo stato attuale, andrebbe determinata annualmente, con possibili effetti collaterali indesiderati. 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 20 Esempio Applicazione art. 167 Imponibile soggetto a tassazione separata 20 aprile 2010 1 2 3 si no si (40) 70 o 30? 60 L'estensione del regime CFC 21 Difficoltà • Possibili dissonanze fra regole nazionali e regole estere quanto all’identificazione del periodo d’imposta di competenza fiscale dei componenti positivi e negativi di reddito. • Corretta interpretazione di “agevolazioni” solo apparenti, giustificate da inoppugnabili logiche di sistema. • Evidenti asimmetrie di talune disposizioni nazionali (es.: regimi di plusvalenze e minusvalenze su partecipazioni aventi i requisiti p.ex.). (segue) 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 22 Difficoltà • Frequente ricorso dell’ordinamento nazionale a strumenti presuntivi di determinazione del reddito (es.: regime valevole per le c.d. “società non operative”). • Determinazione dei valori fiscali di partenza. • Impatto dei diversi principi contabili utilizzati nell’elaborazione dei bilanci di esercizio. • Rischio di sovvertimento dei risultati ottenuti in sede di “autoliquidazione” in conseguenza di accertamenti condotti dalle autorità nazionali od estere a ciò deputate. 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 23 Effetto Salvo che non si ottenga il disinnesco tramite interpello “preventivo” (ex co. 8-ter), «la disciplina di cui al comma 1 trova applicazione anche nell’ipotesi in cui i soggetti controllati ai sensi dello stesso comma sono localizzati in Stati o territori diversi da quelli ivi richiamati …», risultando così esposti a: • imputazione al partecipante residente, per trasparenza, del reddito (rideterminato); • assoggettamento a tassazione separata (aliquota I.Re.S. media, mai inferiore al 27%). 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 24 La platea dei soggetti interessati Tutte le società residenti o localizzate in Stati o territori diversi da quelli con regime fiscale privilegiato (per livello di tassazione, mancanza di trasparenza amministrativa o «… altri criteri equivalenti»). Per comodità andrebbero suddivise tra: a)società “comunitarie”; b)società residenti in Stati appartenti alla white list ex art. 96-bis, co. 2-ter, t.u.i.r. (ante d.lgs. 344/2003); c) altre. 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 25 Obiettivi della disciplina c.f.c. • Impedire al contribuente gli arbitraggi fiscali quanto alla scelta del momento in cui far sorgere il presupposto imponibile (incasso del dividendo). • Impedire la delocalizzazione in giurisdizioni che prelevano imposte in misura ritenuta “non congrua”. 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 26 Si possono ritenere conseguibili? Il secondo obiettivo risulta “incompatibile” con le società di cui alle lettere a) e b), visto che, rispettivamente: • le prime hanno superato un giudizio di congruità che ha portato ad inserirle nell’elenco dei soggetti ammessi a fruire delle direttive U.E. (in primis la “madre-figlia”); • le seconde poiché i Paesi in cui risiedono «… garantiscono un adeguato scambio di informazioni … e … hanno una tassazione analoga a quella nazionale». 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 27 Si possono ritenere conseguibili? Se si condivide la conclusione alla quale si è or ora giunti, l’applicazione della nuova disposizione rischia di andare oltre l’obiettivo dell’anticipazione del prelievo (a cui è evidentemente ispirato il co. 7 dell’art. 167, t.u.i.r.); per sopperire a tale limite, l’imposizione per trasparenza dovrebbe essere circoscritta (quantomeno per le società “comunitarie”) al 5% dell’imponibile attribuibile alla controllata estera (beninteso, qualora la stessa non passi il vaglio dell’Agenzia delle Entrate). 20 aprile 2010 L'estensione del regime CFC 28