Metodi di Ricerca in Psicologia
fatti
quando sono verificabili e
verificati, allora possono
essere definiti veri in modo
certo (conoscenza oggettiva e
certa)
verificabilità di un fatto
opinioni
conoscenza soggettiva e
priva di certezza
(rimangono sempre tali)
certezza scientifica
teorie ingenue
fondate sull'esperienza personale
teorie scientifiche
fondate su controlli sperimentali
la differenza tra una teoria ingenua e una teoria scientifica sta
nel metodo di controllo delle spiegazioni
cfr. esempio sul libro, pag. 28
per le teorie scientifiche il metodo di controllo
elettivo è il
metodo sperimentale
l’importanza di essere scettici
lo psicologo Pfungst (1911) non credeva che il cavallo
Hans, del Signor von Osten fosse davvero
capace di capire le domande che gli venivano rivolte, e di
rispondere
osservando la situazione, formulò un’ipotesi
alternativa
il cavallo riusciva a percepire impercettibili movimenti,
gesti, ed espressioni delle persone che lo circondavano
il metodo sperimentale
permette di comprendere i fenomeni naturali cercando le
cause che li hanno determinati
1. individuazione e descrizione del problema
2. formulazione di una ipotesi e individuazione delle
variabili
3. esecuzione dell’esperimento: osservazione e
misurazione degli effetti della Variabile Indipendente
sulla Variabile Dipendente
4. raccolta dei dati e elaborazione dei risultati:
conferma o falsificazione dell’ipotesi
esempio
1. individuazione e descrizione del problema
la carenza di sonno causa diminuzione capacità MBT
2. formulazione di una ipotesi
Hp0: diminuzione ore di sonno nessun decadimento MBT
Hp1: diminuzione ore di sonno decadimento proporzionale
MBT
Hp2: diminuzione di ore di sonno decadimento standard MBT
3. esecuzione dell’esperimento: osservazione e misurazione degli effetti
della manipolazione della V.I. sulla V.D.
4. raccolta dei dati e elaborazione dei risultati: conferma o falsificazione
dell’ipotesi
una fase cruciale di una ricerca sperimentale è la
2. formulazione di una ipotesi
in cui si prevede una possibile relazione di causa-effetto
tra due variabili-eventi
Variabile Indipendente
causa
Variabile Dipendente
effetto
manipolata* dallo
sperimentatore
osservata e misurata
dallo sperimentatore
* variata in modo sistematico
VARIABILE è un qualsiasi evento o caratteristica
che può assumere valori diversi
ci sono diversi tipi di variabili ……
VARIABILI
INDIPENDENTI
- tipo di apprendimento
- frequenza della parola
- difficoltà del percorso
- età
- tipologia di occupazione
VARIABILI
DIPENDENTI
numero di parole ricordate
tempo di lettura
tempo per uscire dal labirinto
numero parole conosciute
punteggio al test dell’ansia
manipolabili
tipo di apprendimento
frequenza della parola
difficoltà del percorso
non manipolabili
età
tipologia di occupazione
(variabili soggettive)
1. individuazione e descrizione del problema.
Carenza di sonno causa una diminuzione capacità MBT
2. formulazione di una ipotesi
Hp0: diminuzione ore di sonno non provoca decadimento MBT
Hp1: diminuzione di ore di sonno decadimento proporzionale MBT
Hp2: diminuzione di ore di sonno decadimento standard
3. esecuzione dell’esperimento
si rilevano e si misurano gli effetti della manipolazione
della V.I. sulla V.D.
le ipotesi sono trasformate in condizioni sperimentali
manipolazionedelle ore di sonno
 gruppo privato di 4 ore e gruppo privato di 7 ore
 effetti test memoria breve termine
1. individuazione e descrizione del problema.
2. formulazione di una ipotesi.
3. esecuzione dell’esperimento: osservazione e misurazione degli effetti della
manipolazione della V.I. sulla V.D.
traduzione delle ipotesi in condizioni sperimentali
manipolate le ore di sonno
gruppo privato di 4 ore e gruppo privato di 7 ore
effetti test memoria breve termine
4. raccolta dei dati e elaborazione dei risultati
conferma o falsificazione dell’ipotesi
eventuali differenze sono statisticamente significative o
sono dovute al caso?
cosa vuol dire “significatività statistica”?
 i risultati possono essere dovuti al caso (e non alla
manipolazione della V.I.)
 i metodi di inferenza statistica hanno lo scopo di misurare
questo possibile errore
 qual è la probabilità di ottenere gli stessi risultati anche
se
l’ipotesi di ricerca è errata?
 più bassa è la probabilità di errore, più alta è la
probabilità che l’ipotesi di ricerca sia corretta
le analisi statistiche servono a determinare qual è
la probabilità di ottenere i risultati per caso
i risultati sono statisticamente significativi quando la
probabilità di sbagliare
è minore o uguale al 5%
la probabilità che i risultati siano stati causati dalla
manipolazione della V.I. è del 95%
la significatività statistica dipende
ampiezza dell’effetto
(differenza tra gruppo sperimentale e gruppo di controllo)
numero di osservazioni
(numerosità del campione)
la distribuzione dei risultati, cioè il livello di variabilità
i risultati di un esperimento possono avere variabilità
- tra gruppi
- nei gruppi
esempio
elementi ricordati dopo la mancanza di sonno
BASSA VARIABILITÀ
gruppo A
300, 302, 298, 307, 293, 300,
301, 299
media 300
gruppo B
320, 322, 318, 320, 320, 316,
324, 320
media 320
ALTA VARIABILITÀ
gruppo A
360, 320, 400, 280, 200, 150,
450, 240
media 300
gruppo B
420, 220, 400, 240, 520, 120,
100, 540
media 320
la differenza tra il gruppo A e B è uguale
ma la variabilità all’interno dei gruppi è diversa
esempio
elementi ricordati dopo la mancanza di sonno
Variabile Indipendente
ore di sonno in meno
Varabile Dipendente
elementi ricordati
come essere certi che la differenza di punteggio
tra i due gruppi indica una differenza reale nella MBT?
la variazione nei punteggi può discendere da due fonti
Variabilità tra i gruppi
indotta dalla variabile indipendente
Variabilità entro ciascun gruppo
dovuta alle differenze individuali
rapporto tra le due fonti di variabilità
rapporto critico
un altro modo per rappresentare i punteggi
dei due gruppi
grafici della
distribuzione
della frequenza
dei punteggi
n° individui
picco curva = media
n° elementi ricordati
ampiezza curva =
variabilità punteggi entro
il gruppo
variabilità media
variabilità alta
variabilità bassa
variabilità intergruppo
n° individui
picco curva = media
n° elementi ricordati
variabilità intragruppo
ampiezza curva =
variabilità punteggi entro
il gruppo
differenze tra le condizioni
sperimentali
(variabilità tra i gruppi)
rapporto critico =
variazione casuale tra i
punteggi(variabilità interna ai
gruppi)
la probabilità che la differenza tra i due gruppi dipenda dalla
manipolazione della V.I. aumenta quando la variabilità tra
i gruppi è grande
esempio
uno psicologo deve controllare l'azione di un farmaco che
cura la depressione
• valutazione del tono dell’umore dei partecipanti su una scala
a 7 punti (1 = depressione, 7 = felicità)
media dei punteggi = 4.3
• somministrazione del farmaco
• valutazione del tono dell’umore dei partecipanti
media dei punteggi = 6.2
conclusione:
la somministrazione del farmaco è efficace
no!
questa conclusione è infondata!
perché?
è necessario confrontare i punteggi
del gruppo sperimentale
con i punteggi di un gruppo di controllo
gruppo sperimentale
i soggetti di questo gruppo devono valutare il proprio
tono dell’umore prima e dopo la somministrazione
del farmaco
gruppo di controllo
ai soggetti di questo gruppo è somministrata una sostanza
che non è il farmaco
placebo
punteggi dei due gruppi prima e dopo la somministrazione
farmaco
placebo
prima
4.3
4.2
dopo
6.2
6.0
perché il tono dell’umore migliora nel gruppo di controllo?
spiegazione
• effetto placebo = effetto psicologico dovuto alla
convinzione di avere assunto una sostanza attiva invece
di una sostanza non attiva
le persone rispondono ai trattamenti nel modo in cui
pensano che "dovrebbero" rispondere
anche il metodo sperimentale ha le sue trappole nascoste
• artefatti: variabili di disturbo che possono influenzare i
risultati oscurando l’effetto della V.I.
altro esempio
immaginate di discutere con un vostro amico
sull’efficacia dell’omeopatia
lui sostiene che su 18 malati, 12 sono guariti e 6 no
e sostiene che questi risultati sono positivi
voi, invece, avete dei dubbi
• è giusto giudicare l’efficacia della cura
basandosi sul rapporto tra guariti e non guariti?
• la cura è la causa della guarigione?
e vi viene in mente che bisognerebbe controllare anche le
persone che non hanno assunto la cura omeopatica
omeopatia
guariti
Sì
No
Sì
12
6
No
6
3
Il trattamento omeopatico NON
è efficace
la percentuale di guariti è sempre
uguale
(6 su 9 equivale a 12 su 18
cioè due terzi)
esperimenti naturali
esempio
rilevazione dei consumi di un prodotto prima e dopo una
campagna pubblicitaria
quando è impossibile ricreare un esperimento
guidato (vero esperimento)
quando è preferibile l‘“imprecisione”
dell'esperimento naturale all'artificiosità del
laboratorio
veri Esperimenti
si manipola una variabile indipendente per misurare gli
effetti sulla variabile dipendente
esperimenti Naturali
privi del gruppo di controllo
misurazione di: comportamenti, atteggiamenti, risposte
prima e dopo
un certo evento, trattamento, apprendimento ecc..
gli studi correlazionali
viene studiata la relazione tra due o più variabili
(come negli studi sperimentali)
le variabili studiate non sono manipolate sistematicamente
(diversamente dagli studi sperimentali)
esempio
c’è una relazione tra autostima e successo negli studi
universitari?
misurazione dell’autostima di un gruppo di studenti e
confronto con la media dei voti
il coefficiente di correlazione
•
misura l’intensità della correlazione
la forza di coesione tra due variabili (tanto più forte
quanto più si avvicina al valore massimo: 1)
•
indica la direzione della correlazione
(espressa in valori che possono variare da +1 a –1)
può essere
 +1
correlazione positiva massima tra 2 variabili
 -1
correlazione negativa massima
 0
variabili non correlate
metodo sperimentale
relazione CAUSALE tra Variabile Indipendente e
Variabile Dipendente
studio correlazionale
lo sperimentatore non manipola la Variabile Indipendente
due variabili sono in rapporto di correlazione quando al
variare di una varia anche l’altra
autostima aumenta - media dei voti aumenta:
correlazione positiva
autostima aumenta - media dei voti diminuisce:
correlazione è negativa
vantaggi degli studi correlazionali
se la correlazione è certa, la presenza di una variabile
permette di predire la presenza dell’altra
limiti degli studi correlazionali
non è possibile stabilire una relazione causale tra le
variabili
esempio
come si può spiegare una correlazione positiva tra
livello di autostima e voti?
altri esempi
esiste una relazione tra la capacità di ricordare sequenze
numeriche e abilità di calcolo mentale ?
qual è la relazione tra livello di ansia e prestazione ad un
esame?
alcune ricerche hanno dimostrato una relazione tra
numero di scarpa e rischio di infarto
come si può spiegare?
metodi descrittivi
non viene ricercata una qualche relazione tra variabili, ma si
cerca soltanto di descrivere un certo fenomeno o un dato
comportamento
quando i requisiti del metodo sperimentale non possono
essere soddisfatti (no controllo variabili)
vantaggi
non interferire con i fenomeni, avvenire in ambienti naturali e
rispettare la spontaneità dei comportamenti studiati
etica e psicologia
codice deontologico degli psicologi
codice etico della ricerca e dell’insegnamento
in psicologia
principi
protezione del soggetto da danni fisici o psicologici
riservatezza delle informazioni che lo riguardano
consenso informato
protezione del soggetto animale
McBurney
2001
la scienza è un modo di ottenere conoscenze in base
ad osservazioni obiettive, fatte in modo che persone
con una percezione normale, messe nello stesso luogo
e nello stesso tempo, arriverebbero allo stesso
risultato
oggettività i risultati ottenuti sono indipendenti
dall’osservatore
ripetibilità
garantisce che persone diverse nelle stesse
circostanze possano
compiere le stesse osservazioni
prerequisiti che i fenomeni devono avere per
potere essere studiati scientificamente
fenomeno
regolarità
segue leggi naturali
scopribilità
può essere scoperto
causalità
è dovuto a cause specifiche
(anche se complesse)
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