Scuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione TRATTAMENTO CONSERVATIVO E RIABILITAZIONE DELLE ANOMALIE CONGENITE E DELLO SVILUPPO DEL RACHIDE Nicola Smania Servizio di Rieducazione Funzionale Policlinico G.B.Rossi, Verona PRINCIPALI FORME CLINICHE ANOMALIE CONGENITE E DI SVILUPPO DEL RACHIDE Scoliosi Cifosi, Cifo-scoliosi Agenesie vertebrali Spondilolisi, Spondilolistesi Anomalie cervicali congenite (S. di Klippel-Feil, Torcicollo miogeno, Anomalie dell’odontoide) LA SCOLIOSI Definizioni •Curva sul piano frontale che si associa ad una rotazione vertebrale sul piano orizzontale (Stagnara, 1985) •Curva che si sviluppa nello spazio per un movimento di torsione generalizzato del rachide (Pedriolle, 1982) VALUTAZIONE RADIOGRAFICA L’esame radiografico è il metodo d’indagine strumentale maggiormente usato per una valutazione diagnostica, prognostica e per il controllo dell’evolutività di una curva scoliotica. INFORMAZIONI: 1. Grado di curvatura 2. Entità rotazione 3. Alterazioni morfologiche 4. Sede 5. Maturità ossea 6. Eterometrie AAII ESAME RADIOGRAFICO SCOLIOSI : Classificazione Posturale Strutturale (Mod. da Sharrad, 1996) Primaria (atteggiamento) Secondaria (eterometria AAII) Idiopatica - infantile - giovanile - adolescenziale Ad eziologia nota – congenita - neuromuscolare - eziologie infrequenti SCOLIOSI CONGENITA EPIDEMIOLOGIA Incidenza 0.5% Può associarsi con: spina bifida occulta lesioni cardiache congenite anomalie genitourinarie anomalie scheletriche (assenze o fusioni costali) difetti congeniti degli arti Prevalenza maggiore nelle femmine SCOLIOSI CONGENITA PATOGENESI Deficit di segmentazione dei somiti Fase critica V-VI settimana di vita intrauterina TEORIE EZIOLOGICHE Deficit di vascolarizzazione (Tsou et al, 1980) Anomalie nella differenziazione mesenchimale (Tanaka et al 1981) SCOLIOSI CONGENITA CLASSIFICAZIONE MORFOLOGICA (Hall, 1985) 1. Da difetti di formazione a) parziale unilaterale b) completo unilaterale 2. Da difetti di segmentazione a) unilaterale b) bilaterale 3. – vertebra a cuneo - emivertebra - barra di fusione - blocco vertebrale Forme miste o non classificabili SCOLIOSI CONGENITA CLINICA E VALUTAZIONE Diagnosi: raramente in età neonatale (estrema flessibilità rachidea) Campanelli d’allarme: 1. lesioni cervicali: torcicollo fisso 2. lesioni toraciche: deformità della gabbia toracica con dislocazione del tronco rispetto alla pelvi 3. lesioni lombosacrali: grave obliquità pelvica con curva compensatoria ad ampio raggio Esame clinico neurologico Altri possibili difetti concomitanti: cardiaci e/o genitourinari; spina bifida (barba di fauno); cavismo con griffe delle dita e dismetria AAII (possibile diastematomielia); paralisi vescicale (possibile lesione spinale) Conferma radiografica: necessaria SCOLIOSI CONGENITA CRITERI PROGNOSTICI Età di manifestazione evidente dei segni clinici Tipo di anomalia vertebrale Entità della curva ad ogni singolo livello Estensione del rachide coinvolto Angolazione Numero di vertebre malformate Livello Cervicotoracico - Toracico alto Gravità Mediotoracico Evolutività Toracolombare Lombosacrale + SCOLIOSI NEUROGENA PARALISI CEREBRALE INFANTILE Incidenza della patologia 2/1000 L’incidenza delle deformità spinali dipende dal grado di compromissione neurologica: - 10% in pazienti deambulanti - 70%, in pazienti con tetraplegia spastica Segni clinici premonitori: - persistenza RTAC - deformità asimmetrica delle anche Obiettività: - La diagnosi differenziale tra una scoliosi dinamica (anomala contrazione dei muscoli del tronco) ed una statica con muscoli paralitici accorciati e deformità spinale è difficile. - La valutazione da prono è importante Deformità associate: - obliquità pelvica di grado severo - sublussazione delle anche e dislocazione PARALISI CEREBRALE INFANTILE Caratteristiche radiologiche: Curve lunghe toraco-lombari o lombari e assenza di compenso Evolutività: Curve sempre progressive (Saito N et al. Lancet,1998;351:1687-92) - 4.5° Cobb/anno tra i 10 e i 15 anni - 3.5° Cobb/anno tra i 15 e i 20 anni - 2.5° Cobb/anno dopo i 20 anni Trattamento: Ortesi: inefficaci nel rallentare la progressione, ma se adottate precocemente e applicate intensivamente migliorano la postura seduta, prevengono danni secondari e facilitano il nursing del paziente (Terjesen et al. Devel Med Child Neurol, 2000;42:448-454). Carrozzina con spinte correttive e sostegno del capo Stabilizzazione chirurgica per curve > 45/50° (Terjesen et al. Devel Med Child Neurol, 2000;42:448-454). PARALISI CEREBRALE INFANTILE SCOLIOSI NEUROGENA: MIELOMENINGOCELE Prevalenza variabile: 62% (Raycroft,Curtis.1972) solo curve acquisite (sopralesionale) 80-90% (Muller,Nordwall.Spine,1992) anche curve congenite (lesionale) Fattori predittivi per lo sviluppo di una curva (Trivedi,Thomson et al. JBJS, 2002): -Livello lesionale alto (>L3) -Livello prima vertebra integra -Dislocazione dell’anca -Perdita della deambulazione -Associazione non causale con la spasticità e con l’asimmetria di livello motorio -Tethered cord syndrome, siringomielia -Obliquità pelvica CORSETTO STATICO DISTROFIA MUSCOLARE di Duchenne Incidenza scoliosi: 49-93% su tutta la popolazione affetta da DMD (Lord,Berhman et al. Arch Phys Med Rehabil,1990) Teoria patogenetica: - La perdita del tonotrofismo mm paraspinali induce una postura seduta in cifosi. - La curva cifotica facilita lo sviluppo di curve laterali posturali che si strutturano secondo il principio del “collasso gravitazionale” (Wilkins,Gibson.JBJS, 1976;58:24-32). Tale teoria è avvalorata dal fatto che pazienti che sviluppano un atteggiamento in estensione del rachide, sviluppano scoliosi a lenta progressione. DISTROFIA MUSCOLARE di Duchenne Evoluzione clinica : - cifosi elastica dorso-lombare ad un’età compresa tra gli 8 e i 9 anni quando la deambulazione è ancora presente; - curva ad ampio raggio, a rapida evoluzione, con associata marcata obliquità pelvica, quando il bambino passa in sedia a rotelle (9-15 anni); - strutturazione della curva laterale con deformità rotatorie e obliquità pelvica severe che riducono la capacità polmonare. DISTROFIA MUSCOLARE di Duchenne Trattamento: - Mantenimento della deambulazione autonoma il più a lungo possibile - Stabilizzazione del rachide in estensione (eventuale adozione di corsetti) - Adozione di una carrozzina con spinte correttive e sostegno del capo - Stabilizzazione chirurgica prima della compromissione respiratoria (23° Cobb) (Rideau, Rev Chir Orthop 1984,70:567-76) SCOLIOSI IDIOPATICHE SCOLIOSI IDIOPATICA INFANTILE Definizione: Scoliosi che si sviluppa durante i primi tre anni di vita, senza alcuna anomalia congenita vertebrale che può presentare evolutività o risolversi spontaneamente (Sharrad 1996) Caratteristiche distintive: > incidenza nei maschi curve singole sinistro convesse dorsali o dorso-lombari associazione con plagiocefalia > incidenza nei paesi europei evolutività difficilmente prevedibile prima dei 5 anni SCOLIOSI IDIOPATICA INFANTILE Ipotesi patogenetiche: 1. Gestazionale : Mal posizionamento intrauterino “Moulded Baby Syndrome” (macrosomia, utero piccolo o bicorne, oligoidramnios, presentazioni di vertice) (Dobbs,Weinstein.Orthop Clin North Am,1999; 30:331-42) 2. Postnatale: Posturale: prevalenza di lato della rotazione del capo nei primi mesi di vita (Konishi et al. Devel Med Child Neurol,1986;28:450-57) SCOLIOSI IDIOPATICA INFANTILE Casistica personale: Bambini giunti ad osservazione (1992-2001) per plagiocefalia e postura scoliotica: 81 Rapporto maschi/femmine: 48/33 Scoliosi sx/dx: 65/16 Rotazione del capo sx/dx: 16/65 Età media alla diagnosi : 3mesi e 9 gg Trattamento riabilitativo: 49 Follow up: 38 Età media al follow-up : 6 anni e 5 mesi (range 3 anni-12 anni) RIABILITAZIONE PRECOCE (nei primi 6 mesi di vita) •Raddrizzamento capo-tronco in stazione prona •Orientamento visivo controlaterale al lato della rotazione del capo •I lettini correttivi non servono (Diedrich et al. JBJS, 2002) •Paesi nord america ridotta incidenza (bambini proni) ESITI EVIDENZIATI AL FOLLOW-UP 38 soggetti 36 32 28 24 20 16 31,5% 12 8 4 26,3% 26,3% asimmetrie craniche difetti visivi 10,5% 0 scoliosi malocclusione •Esiti in scoliosi dopo i 5 anni dal 17 al 92% (Diedrich et al, JBJS, 2002) •Differenza angolo costo-vertebrale >20°: prognosi negativa (Thomson and Bentley, JBJS, 1980) età diagnosi (mesi) Gravità della plagiocefalia in funzione dell’età della diagnosi 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 1 3 5 7 9 11 13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 pazienti Plagiocefalia grave Plagiocefalia lieve Relazione prevalenza di lato nei primi mesi di vita e lateralità manuale nell’infanzia rapporto prevalenza di lato e lateralità manuale rtac dx rtac sx mancino nessuna preferen za 30 dx 8sx 5 2 Conclusioni: • Visto che i lattanti con prevalenza di lato nella rotazione del capo mantengono tale postura in genere fino ai 4-5 mesi di vita e data l’estrema flessibilità del cranio a quest’età, un trattamento precoce, entro i due mesi di vita, finalizzato al ripristino della simmetria posturale, potrebbe ridurre l’incidenza di: - plagiocefalia nei primi mesi di vita - scoliosi, asimmetrie cranio-facciali • Il lato di preferenza nella rotazione del capo del lattante potrebbe essere correlato con la dominanza manuale e oculare consensuale nell’infanzia. SCOLIOSI IDIOPATICA ADOLESCENZIALE Incidenza: 2-3% Eziopatogenesi: diverse ipotesi - ereditarietà fattori ormonali (> incidenza nelle femmine) fattori carenziali multifattorialità Caratteristiche distintive: •curva primaria strutturata con curve di compenso sovra e sottostanti; •incidenza delle curve primarie: lombari sx al primo posto seguite dalle toraciche destre, meno frequenti le toraco-lombari; •elevata frequenza di bombè ed asimmetria dei triangoli, delle spalle e delle scapole; •rara asimmetria di bacino (la cerniera lombo-sacrale è raramente interessata) a meno di eterometrie AAII significative; SCOLIOSI IDIOPATICA ADOLESCENZIALE Prognosi: sono fattori prognostici “negativi” - sesso femminile - età prepubere - immaturità ossea (Risser 1-2) - sede: curve toraciche dx nelle F curve dorso-lombari nelle F curve lombari sinistre nei M - ampiezza della curva > 30° Cobb - doppie curve Peterson LE,Nachemson A. Prediction of progression of the curve in girls who have adolescent idiopathic scoliosis of moderate severity. JBJS Am 1995;77:823-27 Karol La et al Progression of the curve in boys who have idiopathic scoliosis. JBJS Am 1993;75:180410 Metodiche di Trattamento Finalizzate a: autocorrezione posturale, rinforzo muscolare, mobilizzazione, equilibrio Milwaukee: Side Shift Schroth MedX Rotary Torso Machine Lyon 2 anni di Rieducazione Posturale in 70 ragazzi con scoliosi Curve dorsali EVOLUZIONE CURVE DORSALI (M 5; F 16) 30 TOTALE CURVE DORSALI 25 (20 curve; 15 F, 5M) 40 età: 12a8m 35 20 30 25 DORSALI dx (20) 15 DORSALI sx (1) SX 10 °Cobb °Cobb DX 20 15 10 5 Pubertà M età : 14a11m 0 1 Menarca F 5 Menarca F 0 1 2 3 2 Pubertà M 3 2 anni di Rieducazione Posturale in 70 ragazzi con scoliosi Curve dorso-lombari TOTALE CURVE DORSO-LOMBARI SX (19 curve; 17F, 2M) 35,0 EVOLUZIONE CURVE DORSO-LOMBARI 30,0 (DLdx: 7F; DLsx:17F, 2M) 25,0 °Cobb 30,0 20,0 15,0 25,0 10,0 5,0 eta':12a11m 0,0 DX 2 Menarca F 1 Pubertà M 3 DORSO-LOMBARI SX (19) 15,0 DORSO-LOMBARI DX (7) TOTALE CURVE DORSO-LOMBARI DX età:11a SX (7 curve; 7F) 30,0 10,0 Pubertà M 25,0 5,0 20,0 Menarca F 0,0 °Cobb °COBB 20,0 15,0 10,0 1 2 3 5,0 0,0 1 Menarca F 2 3 2 anni di Rieducazione Posturale in 70 ragazzi con scoliosi Curve lombari TOTALE CURVE LOMBARI SX (16 curve; 14F, 2M) 50,0 45,0 EVOLUZIONE CURVE LOMBARI 40,0 (Lsx 14F, 2M; Ldx 7F) 35,0 30,0 °Cobb 30,0 25,0 20,0 25,0 15,0 10,0 20,0 5,0 SX Età:12a6m 0,0 2 Pubertà M 3 CURVE LOMBARI SX (16) 15,0 DX Età:11a7m CURVE LOMBARI DX (7) TOTALE CURVE LOMBARI DX (7 curve; 7F) 35,0 10,0 30,0 Pubertà M 25,0 5,0 °Cobb °Cobb Menarca F1 20,0 15,0 0,0 1 2 3 Menarca F 10,0 5,0 0,0 1 Menarca F 2 3 TRATTAMENTO ORTESICO: I CORSETTI Quando? Indicativamente quando la scoliosi supera i 20°. Vanno comunque tenute in considerazione diverse variabili (gibbi significativi, localizzazione curva, età, sesso, maturità ossea) Quale? Diversi a seconda del tipo di scoliosi •Lyonese •Cheneau •Milwaukee Quanto? Almeno 16-18 ore al giorno fino a Risser 4 TRATTAMENTO ORTESICO: I CORSETTI LYONESE Corsetto bivalva a spinta Indicazioni: • Scoliosi di 30° in età pre o post-pubere • Curve tra 25 e 35° doppie primarie o dorsali primarie con discreta rigidità • Gibbi fino a 20mm TRATTAMENTO ORTESICO: I CORSETTI CHENEAU Corsetto monovalva con apertura sternale Indicazioni: • Scoliosi doppie o dorso-lombari o dorsali primarie con gibbo massimo di 15 mm e non elevata rigidità • In età prepubere (5-6 anni) può sostituire nelle indicazioni il Milwaukee TRATTAMENTO ORTESICO: I CORSETTI MILWAUKEE Corsetto di elongazione con appoggio mentoniero e occipitale e presa di bacino chiusa posteriormente Indicazioni: •Scoliosi infantili •Curve dorsali alte •Curve doppie dorsali TRATTAMENTO ORTESICO: I CORSETTI BOSTON E’ conformato come una presa di bacino del corsetto di Milwaukee. Nell'interno dei moduli vengono applicati dei pad di correzione e pad di derotazione Indicazioni: •curve dorsolombari a maturità ossea raggiunta TRATTAMENTO ORTESICO: I CORSETTI LAPADULA Corsetto monovalva con apertura anteriore a spinta guidata Indicazioni: •curve lombari e dorsolombari fino a 30-35° ben tollerato anche in età prepubere CONCLUSIONI: •A fronte di un generale scetticismo riguardo l’efficacia della riabilitazione nella scoliosi, la letteratura in tale ambito fornisce risultati promettenti •Un settore di interesse nella ricerca clinica è quello della prevenzione degli esiti della scoliosi idiopatica infantile •In questo ambito la riabilitazione potrebbe ridurre l’incidenza delle scoliosi residue e di malformazioni cranio-facciali secondarie alla rotazione del capo RINGRAZIAMENTI!!!!!! Collaboratori alla realizzazione degli studi: Antonella Vangelista Paolo Fainelli Maruo Camin Santina Mion Bruna Zenatti