Liceo Scientifico Sperimentale Biologico
“S. Vincenzo”
Anno Scolastico 2008-2009
Tesi di Diploma:
Le Basi Biologiche del
Comportamento
Relatore: Dottoressa Elena Baglivo
A cura di: Alessandro Valenti
F
rans de Waal etologo internazionale espone l'idea provocatoria che le
vostre qualità più nobili come la generosità, la bontà e l'altruismo, facciano
altrettanto parte della nostra natura come anche i nostri istinti più bassi.
Mettendo in relazione anche la moralità e il desiderio di giustizia dell'umanità
con il comportamento dei primati, propone una visione della società che
contrasta fortemente con l'immagine distorta che alcuni danno dell'evoluzione
secondo il modello darwiniano. Ne risulta che le nostre migliori qualità sono più
profondamente radicate nel nostro DNA di quanto molti esperti pensassero
in un primo tempo.
“La scimmia che siamo : il
passato e il futuro della
natura umana” di Frans De Waal
La quantità e la qualità delle funzioni istintive sono in rapporto alla genetica , esempi ne
sono:
-Processi mentali normali e patologici sono prodotti della funzione cerebrale
-I geni e le loro espressioni proteiche determinano la potenzialità di interconnessione fra i
neuroni per cui una componente di tutte le funzioni mentali è legata ai geni
-Fattori relazionali e sociali esercitano un’azione sul cervello modificando stabilmente le
interconnessioni neuronali determinate dai geni , per cui “cultura” e natura hanno uguale
peso
-Anomalie psichiche indotte da situazioni relazionali e sociali traumatiche sono
determinate da modificazioni dell’espressione genica delle sinapsi. La relazione umana
significante produce cambiamenti , modificando la struttura e la potenza delle sinapsi
neuronali.
… Il prodotto finale deriva da un intreccio tra fattori
genetici e ambientali.
Una delle caratteristiche degli organismi viventi è la reazione
agli stimoli , che è diversa nei vari gruppi animali. Nei vertebrati
il sistema d’organi responsabile delle risposte agli stimoli
interni e esterni è il sistema nervoso il cui compito è quello di
monitorare l’ambiente esterno e interno di un animale ,
integrare le informazioni sensoriali ricevute e coordinare le
risposte , volontarie e involontarie , dei numerosi sistemi
dell’organismo. Tutte queste funzioni sono svolte dai neuroni ,
le unità strutturali e funzionali del sistema nervoso. Il sistema
nervoso viene suddiviso in sistema nervoso centrale (SNC) e
sistema nervoso periferico (SNP) . Il primo comprende
l’encefalo e il midollo spinale responsabili dell’integrazione e
del coordinamento dei dati sensoriali e dell’emissione dei
comandi motori. Il secondo è costituito dai fasci di assoni
(NERVI) che partendo dal SNC raggiungono
tutti gli organi e i tessuti del corpo.
Il sistema nervoso centrale è composto dall’encefalo e dal midollo spinale , entrambi
provvisti da una duplice protezione:
•Sono contenuti rispettivamente nella scatola cranica uno e nella colonna vertebrale
l’altro
•Al di sotto dell’osso è presente un ulteriore involucro protettivo , le meningi , costituite
da tre strati di tessuto connettivo : la pia madre , sottile e aderente intimamente
all’encefalo e al midollo , la dura madre , più spessa e a contatto con le ossa , e
l’aracnoide , interposta tra le due , sottile come la tela di un ragno. Lo spazio compreso
tra l’aracnoide e la pia madre contiene un liquido , detto liquido cefalorachidiano o
liquor , che ha lo scopo di proteggere dagli urti.
Le diverse strutture dell’encefalo contengono al loro
interno una serie di cavità intercomunicanti , dette
ventricoli, anch’esse ripiene di liquor.
La struttura “generale” dell’encefalo è comune a tutti i vertebrati. Nel corso dello
sviluppo embrionale si forma un lungo cavo , il tubo neurale , che decorre dorsalmente
e costituisce l’abbozzo del sistema
nervoso centrale. Esso è diviso
principalmente in tre parti che sono
il prosencefalo (la parte a noi più
interessante da analizzare), il
mesencefalo e il rombencefalo.
Il mesencefalo , ridotto nell’uomo ,
comprende la formazione reticolare che arriva sino al prosencefalo ,
questa formazione discrimina gli stimoli importanti da quelli meno significativi. Mentre il rombencefalo
comprende il cervelletto , il ponte e
il midollo allungato.
Il prosencefalo comprende le seguenti parti:
-il talamo, centro di elaborazione e di integrazione degli impulsi nervosi;
-l’ipotalamo, centro di controllo di molte funzioni come la regolazione termica e la
pressione del sangue , è situato subito sotto il talamo;
-il sistema limbico, un insieme di strutture che riceve i dati sensoriali ricevuti dal talamo ,
ed è responsabile degli istinti e delle emozioni;
-il cervello propriamente detto nei mammiferi assume proporzioni nettamente maggiori
rispetto alle altre parti del prosencefalo ricoprendo completamente l’ipotalamo e le
strutture che compongono il sistema limbico. Nel cervello risiede circa la metà dei
neuroni ed esso occupa l’80% del volume dell’encefalo umano, questo è inoltre diviso in
due emisferi cerebrali , destro e sinistro, comunicanti tra loro per mezzo di una larga
fascia di fibre nervose , che costituisce il corpo calloso. Il cervello è rivestito da uno strato
di sostanza grigia “costituita dai corpi cellulari dei neuroni” , questo strato è chiamato
corteccia cerebrale;sotto la sostanza grigia è presente quella bianca “costituita dagli
assoni dei neuroni”. La corteccia è un prodotto dell’evoluzione piuttosto recente : i pesci
e gli anfibi , ne sono privi ; nei rettili e negli uccelli è molto rudimentale;
nei mammiferi meno evoluti è quasi liscia ; solo
nell’uomo raggiunge il massimo sviluppo.
Ogni emisfero è percorso da due profonde scissure o solchi , il solco centrale e il solco
laterale , che lo dividono in quattro lobi: frontale , parietale , temporale , occipitale.
Ognuno di essi svolge funzioni specifiche; Il lobo frontale è associato all’ideazione e alla
progettazione dell’azione ; infatti dall’area detta corteccia motoria partono gli stimoli
destinati ai muscoli scheletrici. Il lobo parietale è implicato nella sensibilità e nel tatto , e
costituisce la corteccia sensitiva coinvolta nella ricezione di stimoli tattili , del gusto ,
della temperatura , e del dolore dalle varie parti del corpo . Il lobo temporale si occupa
delle emozioni e della memoria , e costituisce la corteccia uditiva. Infine abbiamo nel
lobo occipitale la corteccia visiva a ogni regione della quale corrisponde un punto
preciso della retina che nell’occhio percepisce gli stimoli luminosi. Tutti questi tipi
corteccia controllano la metà speculare del corpo , quelle situate sull’emisfero destro la
parte sinistra e viceversa . Invece , esistono funzioni che sono localizzate su di un unico
emisfero : sul sinistro sono localizzate due aree che controllano il linguaggio , l’area di
Broca che controlla l’articolazione del linguaggio (movimento delle labbra , lingua etc.) e
l’area di Wernicke implicata nella comprensione del
linguaggio.
Nell’encefalo esistono infine delle strutture che all'interno dell'encefalo collegano
importanti come la formazione reticolare e l'ipotalamo alla corteccia cerebrale e con
il sistema limbico: la formazione reticolare altre strutture. Viene coinvolto sia nei
filtra le informazioni provenienti dagli organi processi che riguardano la memoria sia nella
di senso dirette alla corteccia cerebrale. Il trasformazione di stimoli come la fame e la
sistema limbico invece è una rete di neuroni sete in risposte complesse. È costituito
dall‘Ippocampo, dall'amigdala e dalla
corteccia prefrontale che fa si che la
memoria possa perdurare nel tempo; vanno
quindi ora distinte due forme di memoria,
quella a breve termine che dura solo per un
breve periodo , e quella a lungo termine che
, più stabile della prima , tende a durare per
tutta la vita.
Gli organi di senso funzionano da trasduttori biologici : essi
rilevano gli stimoli interni dell’organismo e quelli esterni , e li
trasformano in impulsi nervosi (sensazioni). La loro
elaborazione avviene nel cervello che li traduce in una
rappresentazione mentale (percezione).
Quando un neurone sensitivo viene
stimolato , si modifica la permeabilità
della sua membrana , determinando
la produzione di un segnale elettrico ,
detto potenziale di ricezione che a
seconda dall’intensità può dare
origine a una serie di potenziali
d’azione . . .
L’orecchio contiene dei recettori sensoriali che trasformano l’energia del movimento
di un liquido contenuto al loro interno in impulsi nervosi che, tramite il nervo acustico
, raggiungono le aree di elaborazione encefalica. L’orecchio viene distinto in : esterno,
medio e interno. L’orecchio esterno è costituito dal padiglione e dal canale uditivo
che confina con l’orecchio medio , da cui è separato mediante la membrana del
timpano. L’orecchio medio contiene una catena di tre ossa minori : il martello , che
aderisce alla membrana del timpano , l’incudine e la staffa. Esso comunica con
l’orecchio interno tramite due orifizi : la finestra rotonda e la finestra ovale. L’orecchio
interno è costituito da una
serie di cavità che contengono il labirinto formato
da una parte anteriore , la
chiocciola , contenente
l’organo dell’udito , e una
posteriore,l’apparato vestibolare che è l’organo
dell’equilibrio.
[nota] L’immagine in questione è ferma , il fatto che sembra si
muovi , è un effetto ottico.
Lo stimolo visivo , attiva sia la zona
sensoriale sia la connessione , di questa
con i centri delle emozioni , costruendo
così il “percetto” , che non è altro che la
somma individuale delle capacità
sensoriali e delle emozioni. I canali
sensoriali sono legati ai centri profondi
emotivi per cui la sollecitazione
dell’organo di senso è sempre legata
alla elicitazione di un sentimento. A
livello individuale , la “realtà” percepita
sarà in funzione della qualità e quantità
del canale sensoriale e del
coinvolgimento emotivo. In definitiva la
percezione del mondo fenomenologico
interno ed esterno all’individuo è unico
e personale.
L’organo del tatto è costituito dall’insieme dei recettori situati nella cute di tutta la
superficie del corpo ; partendo dall’esterno la cute è formata dall’epidermide , dal
derma e da un tessuto sottocutaneo che la collega ai tessuti interni. Il tatto , matura
rapidamente dopo la nascita , la zona orale è quella più precoce in quanto necessaria
alla sopravvivenza come riflesso di suzione del capezzolo della madre , ma questa
capacità è spesa anche a favore della conoscenza delle cose che ci circondano ed è
per questo che il bambino piccolo porta istintivamente tutto alla bocca. Il tatto mette ,
inoltre , in relazione il bimbo , a livello empatico , con le figure umane di riferimento.
Se è vero che le mani e soprattutto i polpastrelli delle dita godono di una particolare
sensibilità tattile , è vero anche che ogni
parte del corpo è in grado di percepire per
contatto le sensazioni di freddo e di caldo,
di asciutto e di bagnato , di liscio e di
ruvido.
Dai 6 a i 9 mesi , in un bambino , lo sviluppo è particolarmente rapido , riguarda per
esempio tutte le funzioni sia cognitive che motorie , la testa del bambino cresce in
modo esponenziale , e all’interno del cervello si formano miliardi di connessioni sia tra
le cellule cerebrali stesse sia con altre aree del corpo.
E’ ascrivibile proprio a tale processo la chiave dello sviluppo di tutte le aree: fisico ,
intellettivo emozionale e sociale.
Nonostante nasca con proprie caratteristiche genetiche , il cervello di ogni individuo
subisce l’influenza delle varie esperienze alle quali viene esposto proprio
nell’organizzazione di tali connessioni.
La corteccia cerebrale del bambino forma gradualmente connessioni con parti del
corpo più lontane , la sua memoria s’incrementa e compare una nuova abilità nel
ricordare esperienze passate. La corteccia frontale (come abbiamo già detto l’area
associata con la capacità di regolare ed esprimere le emozioni , i pensieri e i progetti)
mostra d’incrementare la sua attività , questo aumento fa sì che l’individuo sia
maggiormente in grado di regolare il suo livello di benessere e di calmarsi con l’aiuto
di una figura di riferimento o di un oggetto per esempio…
Le emozioni sono risposte fisiologiche che mirano ad ottimizzare le azioni
intraprese dall’organismo nel mondo che lo circonda , e costituiscono la
coscienza , che rappresenta un aspetto ausiliario della nostra dotazione
biologica di adattamento all’ambiente esterno. La coscienza di cui parliamo
ora può essere distinta secondo un modello d’importanza in tre sue parti , il
Proto-sé , una Coscienza nucleare , ed una Coscienza estesa.
-Il primo è un fenomeno primordiale alla cui base
stanno le emozioni , eventi strettamente biologici , sui
quali si sviluppano poi i sentimenti, il proto-sé
rappresenta quella parte che impara a riconoscerci
come parte separata del mondo.
-La Coscienza nucleare è un fenomeno biologico che comprende tre
elementi: l’oggetto di cui si è coscienti , la posizione del proprio corpo
rispetto all’oggetto e il tipo di relazione che si stabilisce tra queste due entità.
L’unico passato che possiede è quello vago , relativo a ciò che è appena
accaduto , in altre parole , la coscienza nucleare è la capacità di riconoscere il
sé su base sensoriale (con il corpo) , facendo riferimento agli elementi
coincidenti con l’esperienza vissuta.
Questo tipo di coscienza è determinata geneticamente , per cui tutti gli
esseri umani la possiedono fin dalla nascita senza attivare un meccanismo
di apprendimento.
-La Coscienza estesa , infine , si forma sulla base della coscienza nucleare ed
è all’origine del “Sé autobiografico” in divenire ; in questo stato di coscienza ,
c’è una percezione che rende l’individuo capace di riconoscere , da un lato ,
un passato , un presente ed un futuro e , dall’altro , uno spazio svincolato da
quello necessario all’azione in corso. Questo livello di coscienza richiede il
linguaggio ovviamente , in cui prendono posto i ricordi , le speranze e i
rimpianti.
La funzione istintiva è presente in ogni individuo a
prescindere dalla propria volontà , mentre la funzione
“appresa” , è in relazione ad un’azione costruita
volontariamente. In riferimento al cervello la capacità
cognitiva , fa parte delle funzioni apprese, quindi
ha sede nella regione corticale del cervello.
Tra le capacità cognitive si riconosce il linguaggio
oppure il pensiero astratto (scientifico, religioso,
filosofico), la coscienza estesa o il controllo
Comportamentale. Realizzare il circuito neuronale
delle funzioni apprese presuppone adottare ed
esercitare un comportamento (una sorta di
allenamento qualitativo e quantitativo). Le funzioni
istintive, la cui attivazione è legata alla sopravvivenza,
sono determinate da procedimenti preordinati nel
cervello.
La maturazione a livello neurobiologico della
corteccia e, quindi, la capacità di un cervello , sotto
adeguato stimolo, ad ottenere lo sviluppo massimo
delle sue potenzialità è legata all’azione degli
ormoni sessuali.
La costruzione delle funzioni apprese consente l’acquisizione di un “comportamento”
adeguato , in linea con una società tecnologicamente e culturalmente avanzata, ma se da un
lato a favorirla è il contesto educativo dall’altro solo la maturità biologica ne rende possibile
il suo utilizzo. Realizzare la capacità di gestire autonomamente il proprio comportamento
viene realizzato in maniera congrua sviluppando la coscienza estesa (di cui abbiamo già
parlato). La maturazione della corteccia cerebrale, che permette l’acquisizione completa
della coscienza estesa è affidata ad un processo biologico cronologicamente variabile in
relazione al processo puberale. Nell’interazione fra biologico e appreso, che realizza la
personalità e quindi l’espressione comportamentale umana, le due istanze sono
intimamente legate. La capacità linguistica, acquisita nei primi anni di vita e che più tardi
porterà allo sviluppo delle capacità mentali di astrazione, rappresenta la via di passaggio tra
coscienza nucleare e quella estesa. La coscienza
estesa è il risultato di un processo educativo che,
negli anni, abitua l’individuo a connettere la propria
valenza corporea, intellettiva ed emotiva.
In termini biologici , la coscienza estesa dell’individuo
raggiunge la sua pienezza solo alla fine della pubertà , per cui
l’adulto non è autorizzato a dedurla dalla rilevazione antecedente di una buona costruzione del pensiero astratto . Da
questo momento , sono necessari quattro/cinque anni per
transitare completamente nella fase adulta e quindi acquisire
biologicamente la maturazione psicofisica .
La potenzialità di creare sinapsi nella corteccia è massima nei primi anni di vita , in questo
periodo maturano le funzioni sensoriali e cognitive. Successivamente , si verifica un
rallentamento della capacità di costruire connessioni corticali che viene riattivata , in
maniera drammatica , nella pubertà sotto lo stimolo ormonale . Le connessioni sinaptiche ,
create in questa fase , costituiscono il nucleo della personalità che , a lungo termine ,
rimarrà tale come base dell’espressione adulta. In ciascun individuo , la motivazione al
cambiamento , deriva da una necessità personale e può dar luogo ad una modificazione
volontaria della rete neuronale , base biologica del comportamento. Il potenziamento della coscienza estesa è favorente il
rimaneggiamento delle vie neuronali di comportamenti disfunzionali .Il cognitivo , in tal modo , può rimaneggiare l’emotivo e
cambiarlo , parzialmente , armonizzando i due livelli e consentendo un comportamento adeguato al proprio benessere .
Il cervello emotivo e il sistema limbico costituiscono il cervello arcaico che
condividiamo con gli altri mammiferi. La sostanza grigia , sede dei sentimenti
istintivi, ha una funzione autonoma sconnessa dal controllo corticale; in altri
termini, le emozioni hanno vita propria e si attivano senza aver bisogno che
l’individuo ne sia cosciente.
Da questo assunto parte la considerazione che le emozioni istintive e
inconsapevoli possano creare benessere o dolore a seconda della capacità di
armonizzarle con le cognizioni apprese e consapevoli.
La sollecitazione emotiva crea i presupposti per un comportamento sociale (il
carattere) che potrà rivelarsi più o meno funzionale alla salute psicofisica della
persona. In definitiva, qualora la persona sia inserita in un sistema relazionale
disfunzionale (quindi in un impedimento relazionale) questo rappresenta
l’aspetto principale da monitorare.
Infatti, partendo da quest’ultimo si potrà comprendere la realtà emotiva della
singola persona e ricercare opportuni interventi risolutivi.
In una relazione interpersonale (tra due o più
individui) , la capacità di collegare il sistema
emotivo profondo con il settore cognitivo
( coscienza e controllo emotivo-comportamentale ) è legato non solo a un processo educativo appreso ma anche a una maturazione del sistema, biologicamente determinata dalla sollecitazione degli ormoni sessuali.
[Per esempio secondo quanto detto , ne deriva che la costruzione della relazione
fra adulti e bambini o adolescenti non possono avere gli stessi presupposti di
quelli intercorrenti fra gli adulti…]
I sistemi relazionali, rispettosi della realtà
biologica della funzione cerebrale , promuovono
la costruzione armonica della persona nella sua
interezza.
Un bambino nasce dotato di un sistema istintivo , necessario alla vita , composto da
due elementi : le funzioni vitali , legate al funzionamento del corpo , e i sentimenti
istintivi , necessari all’adozione di comportamenti vitali .
Questo sistema è geneticamente determinato . Immediatamente dopo la nascita comincia
la costruzione delle funzioni corticali che hanno origine dall’attivazione delle capacità
sensoriali (si impara a riconoscere gli stimoli visivi , uditivi , tattili , ect. ) .
L’attivazione funzionale di questi canali è il presupposto della costruzione del cognitivo in
toto ( pensiero astratto , coscienza del Sé , sentimenti sociali , controllo comportamentale).
I siti finalizzati alle funzioni corticali sono determinati geneticamente , quindi sono
presenti in tutti i cervelli umani , ma il loro utilizzo è legato , esclusivamente , ad un
processo di apprendimento .
Sono gli educatori del bambino a giocare un ruolo importantissimo di guida alla scelta
delle esperienze che formeranno le vie nervose tese alla costruzione armonica di tutte le
funzioni corticali. Questo sviluppo inevitabilmente viene attivato dalla integrità dei canali
sensoriali , qualsiasi esperienza in questa condizione è idonea a costruire una via nervosa .
Se questo processo è casuale , senza la guida di un adulto di riferimento , può creare
un sistema disarmonico .
Insegnare al bambino cosa e come fare , tramite un processo educativo , realizza la
costruzione dell’essere .
-La scimmia che siamo : il passato e il futuro della natura umana / Frans De Waal
-Le Basi Biologiche del comportamento – Ruolo educativo alla promozione di uno sviluppo
armonico
Dr.ssa Anna Rita Iannetti (Medico Dirigente - Educazione alla Salute)
-Moduli di biologia. Modulo B: Anatomia e fisiologia del corpo umano / Boccardi Vincenzo
ISBN: 8835012694
-http://it.wikipedia.org/wiki/Wiki
______Alessandro Valenti_____
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Le Basi Biologiche del Comportamento Umano