Londra 1952. Tasso di morte e concentrazione di fumo nell’atmosfera nei primi 15 giorni di dicembre. I PRINCIPALI INQUINANTI ATMOSFERICI IN AMBITO URBANO INQUINANTI CONVENZIONALI INQUINANTI NON CONVENZIONALI • biossido di zolfo (SO2) • monossido di carbonio (CO) • biossido di azoto (NO2) • particolato totale sospeso (PTS) • ozono (O3) • polveri fini (PM10 ) • benzene (C6H6) • idrocarburi policiclici aromatici (IPA) NOTA: per inquinanti convenzionali si intendono gli inquinanti tradizionalmente indicati dal legislatore in materia di monitoraggio della qualità dell’aria. NOTA: la misura delle concentrazioni di PM10, benzene ed IPA nei centri urbani è abbastanza recente. Il DM 15 Aprile 1994 ha per la prima volta imposto alle città con più di 150.000 abitanti di misurare, tra gli altri, questi inquinanti detti per l’appunto non convenzionali. Science 307:1857-1861, News Focus, March 2005 STIME DEI CONTRIBUTI PERCENTUALI DEI VARI SETTORI ALLE EMISSIONI DI PM10 PROVINCIA MILANO 10% 8% 10% 72% TRAFFICO VEICOLARE INDUSTRIA: COMBUSTIONE RISCALDAMENTO CIVILE ALTRO (cantrali termoelettriche, industria) EFFETTI SANITARI A BREVE E A LUNGO TERMINE EFFETTI A BREVE TERMINE EFFETTI A LUNGO TERMINE DEFINIZIONE gli effetti osservabili a pochi giorni di distanza dai picchi di inquinamento gli effetti osservabili dopo esposizioni di lunga durata e a distanza di anni dall’inizio dell’esposizione TIPOLOGIE • insorgenza o aggravamento di patologie cardiovascolari e respiratorie • mortalità •bronchite cronica •tumore polmonare •mortalità METODOLOGIE DI STUDIO studi di serie storiche su base giornaliera studi di coorte GLI STUDI SUGLI EFFETTI SANITARI A BREVE TERMINE • Gli studi di serie storiche sugli effetti a breve termine dell’inquinamento atmosferico ad oggi sono centinaia e vengono condotti sempre più di frequente. • E’ notevole la generale coerenza dei risultati raggiunti soprattutto negli studi condotti negli ultimi anni. • La comparabilità dei risultati raggiunti è attualmente maggiore rispetto al passato, perché gli studi più recenti hanno disegni e metodologie di analisi sempre più simili grazie alle esperienze sviluppate nel contesto delle cosiddette metanalisi (studi multicentrici), come APHEA I e II (condotto in Europa), NMMAPS I e II (condotto negli USA), e MISA I e II (condotto in Italia). I cosiddetti studi multicentrici si basano sulla definizione di un protocollo scientifico di studio comune che viene applicato in tutti i siti partecipanti allo studio. In questo modo i risultati emersi in ogni centro possono sia essere confrontati tra loro, sia essere aggregati per ottenere un risultato globale. Meta-analisi degli studi italiani sugli effetti a breve termine degli inquinanti atmosferici MISA – 1996/2002 Numero medio giornaliero dei decessi e dei ricoveri ospedalieri per città e periodo Città Pop.* Periodo (x 1000) Bologna Catania Firenze Genova Mestre-Venezia Milano Napoli Palermo Pisa Ravenna Roma Taranto Torino Trieste Verona 371 313 356 610 196 1256 1004 687 90 135 2546 202 865 211 253 1998-2002 2000-2002 1999-2001 1996-2002 1999-2001 1999-2002 1997-2000 1997-2002 1998-2002 1997-2002 1998-2001 1999-2002 1996-2002 1997-2002 1999-2002 MORTALITÀ RICOVERI Naturali Cardiovasc. Respiratorie Cardiache Respiratorie Cerebrovas. ICD-9: <800 11.5 7.3 10.9 21.3 4.6 29.1 23.9 14.3 2.2 3.7 58.3 4.3 20.5 8.2 5.6 ICD-9: 390-459 4.7 3.2 4.5 7.9 1.9 11.3 10.9 5.5 1.2 1.6 24.1 1.0 8.5 3.6 2.3 ICD-9: 460-519 0.9 0.4 0.8 1.3 0.2 1.2 1.5 1.0 0.2 0.3 3.3 0.3 1.4 0.7 0.3 ICD-9: 390-429 15.3 8.0 12.5 22.2 5.2 34.6 36.8 15.9 3.3 5.2 87.0 9.3 16.7 9.4 7.3 ICD-9: 460-519 8.4 4.8 6.5 11.2 2.3 24.4 24.2 14.8 1.6 2.5 47.3 4.8 12.5 5.0 4.3 ICD-9 430-438 2.6 1.9 2.2 2.8 0.7 5.6 3.6 1.6 0.6 0.8 9.1 0.7 3.5 2.2 1.1 Metodi • MISA è una meta-analisi pianificata che si compone di tre fasi: – 1, i dati di ciascuna città sono stati analizzati separatamente – 2, i risultati ottenuti sono stati combinati – 3, sono stati calcolati i decessi attribuibili • MISA è uno studio osservazionale che ha tratto vantaggio delle opportunità locali a partecipare allo studio. Le città non rappresentano pertanto un campione rappresentativo delle città italiane. • L’effetto combinato stimato da MISA rappresenta l’eccesso di rischio atteso (% per un incremento di dieci microgrammi di concentrazione dell’inquinante) per un dato soggetto estratto casualmente dalla popolazione dei residenti nelle 15 città considerate. Risultati: sintesi complessiva 1996-2002 • Per NO2 CO PM10 la meta-analisi ha evidenziato una associazione statisticamente significativa con la mortalità per cause naturali e i ricoveri per cause cardio-respiratorie. • Associazioni significative sono state trovate anche con la mortalità per cause cardiovascolari. MISA 1996-2002: mortalità Tutte le cause naturali vp 95% ICr 95% ICr Cardiovascolari Respiratorie vp 95% ICr 95% ICr vp 95% ICr 95% ICr SO2 0.60 -0.39,1.59 0.32 0.001,2.40 1.55 -2.22,5.38 5.80 0.001,51.84 1.11 -0.64,3.12 2.70 0.001,16.50 NO2 0.59 0.26,0.94 0.13 0.001,0.65 0.38 -0.63,1.74 0.67 0.001, 4.01 0.40 -0.46,1.05 0.64 0.001, 3.52 CO 1.19 0.61,1.72 0.14 0.001,0.89 0.66 -1.46,2.88 3.44 0.001,22.51 0.93 -0.10,1.77 0.54 0.001, 3.38 PM10 0.31 -0.19,0.74 0.32 0.011,1.16 0.54 -0.91,1.74 1.95 0.001,11.77 0.54 0.02,1.02 0.26 0.001,1.49 O3 * 0.27 -0.26,0.70 0.34 0.002,1.40 0.01 -1.67,1.30 1.72 0.001,11.65 0.22 -0.33,0.70 0.16 0.001,0.98 MISA 1996-2002: ricoveri Respiratorie vp 95% ICr Cardiache Cerebrovascolari 95% ICr vp 95% ICr SO2 -0.25 -1.73,1.56 1.31 0.001,10.7 NO2 0.77 CO 95% ICr vp 95% ICr 95% ICr -0.64 -3.18,1.77 10.63 0.035,37.57 2.54 -1.49,6.85 14.15 0.002,82.75 0.08,1.50 0.84 0.094, 2.80 0.57 0.25,0.91 0.07 0.001, 0.45 0.77 -0.18,2.10 1.25 0.19,2.25 1.03 0.002, 5.41 1.44 0.75,2.14 0.34 0.001, 2.62 0.93 -2.00,4.45 16.99 0.020,55.56 PM10 0.60 0.22,1.05 0.13 0.001, 0.65 0.29 -0.04,0.59 0.07 0.001, 0.41 -0.57 -1.24,0.12 0.16 0.001, 1.22 O3 * 0.61 -0.39,1.58 2.03 0.140, 6.48 -0.41 -0.73,-0.03 0.07 0.001, 0.43 0.20 -0.64,1.08 0.41 0.001, 2.67 1.19 0.001, 7.01 Risultati: i modelli a ritardi distribuiti • I rischi sono maggiori a distanza di 1-2 giorni dal picco di inquinamento per la mortalità, e mostrano un caratteristico andamento entro le due settimane successive. • L’effetto appare reale, ben al di là di una semplice anticipazione del decesso. -0.4 -0.2 -0.2 -0.1 0.2 0 5 giorni (lag) 10 15 0.2 0.4 0 5 giorni (lag) 10 PM10 15 0.0 0.2 variazione percentuale 0.0 variazione percentuale 0.1 variazione percentuale 0.0 0.4 0.6 0.3 0.6 0.4 mortalità totale respiratorie cardiovascolari 0 5 giorni (lag) 10 15 MISA, 1996-2002. STIME DEL NUMERO DI DECESSI ANNUI ATTRIBUIBILI COMPLESSIVAMENTE ALLE CONCENTRAZIONI DI NO2, CO E PM10. Città Periodo di studio NO2 mg/m³ CO µg/m³ PM10 µg/m³ Stima metanalitica n. n. n. Torino 1999-2002 171 163 139 Milano 1999-2002 249 306 167 Verona 1999-2002 39 29 - Mestre-Venezia 1999-2001 19 25 22 Trieste 1997-2002 14 40 - Genova 1996-2002 136 120 105 Bologna 1998-2002 95 45 64 Ravenna 1997-2002 22 12 18 Firenze 1999-2001 55 21 46 Pisa 1998-2002 9 14 8 Roma 1998-2001 583 695 249 Napoli 1997-2000 457 256 - Taranto 1999-2002 19 27 - Palermo 1997-2002 99 121 49 Catania 2000-2002 45 23 17 2012 1897 884 Confronto dei risultati su PM10 (10 g/mc). Mortalità per cause naturali MISA (Italia) 11 città Incr. % 0.31 PM10 mediano 46.2 Temp. mediana 15.5 Lag 0-1 1996-02 APHEA-2 (Europa) 21 città 0.41 40 13-15 Lag 0-1 1990-97 NMMAPS (USA) 100 città 0.19 27.1 14.5 Lag 1 1987-00 I centri coinvolti Trieste Milano Torino Emilia Romagna: Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Rimini, Ferrara Mestre - Venezia BO Genova Pisa Rimini Firenze Ancona Roma VENETO: Treviso Mestre-VE Padova Rovigo Bari Brindisi Napoli Taranto Cagliari Palermo Progetto realizzato con il supporto finanziario del Ministero della Salute, CCM nell’ambito del programma 2009 “Sorveglianza epidemiologica” M Ro m a Na po li 2011 na 2010 in i 2009 An co 2008 Ri m 2007 Pa rm Re a gg io Em ilia M od en a Bo lo gn a o Fe rra ra 2006 To rin M ila es no tre -V en ez ia Pa do va PM2.5 (μg/m3) Dati ambientali PM2.5 2012 70 65 60 55 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Mortalità cause naturali (Lag 05) 0.47% (0.08-0.87) 1.10% (0.63-1.58) 0.55% (-0.04-1.15 Risultati confronto EpiAir1 vs EpiAir2 Risultati confronto EpiAir1 vs EpiAir2 Città PM10 Limiti sulla concentrazione media annuale AD totali -limite OMS: 839 -limite UE: 98 ANCONA BOLOGNA BRINDISI CAGLIARI FERRARA FIRENZE GENOVA MILANO MODENA NAPOLI PADOVA PALERMO PARMA PIACENZA PISA REGGIO EMILIA RIMINI ROMA TARANTO TORINO TREVISO TRIESTE VENEZIA-MESTRE PM10 32.3 39.4 23.1 27.6 38.5 37.2 29.6 48.0 42.3 35.8 48.4 35.7 36.0 39.0 33.1 32.3 35.7 36.1 28.0 51.9 39.7 23.4 46.5 Limite 20 µg/m3 Limite 40 µg/m3 AD per anno (80% CrI) AD per anno (80% CrI) 5.6 36.4 1.1 5.1 16.2 33.0 34.3 134.0 16.0 71.0 26.9 46.9 12.1 10.6 5.4 13.1 9.5 202.9 7.0 118.6 8.8 4.8 19.7 2.3 14.1 0.5 2.2 8.1 15.1 13.6 60.7 4.5 35.1 8.9 23.4 4.0 5.2 2.2 6.2 4.3 113.8 3.4 66.4 4.3 2.3 5.8 9.0 57.5 1.7 8.0 25.3 51.2 54.5 204.8 26.6 109.4 44.0 71.5 19.8 16.6 8.7 20.2 14.7 305.4 11.0 171.7 13.5 7.5 32.5 38.6 1.7 17.4 0.5 59.1 2.8 8.0 2.6 13.1 44.6 24.9 64.6 4.9 1.4 8.1 E’ un problema di pianura padana: bacino chiuso Apennines Alps Triste primato europeo della “dirty PO valley” Adriatic Sea Fonte: TEMIS, Visione da satellite QUALI GLI INTERVENTI E I CAMBIAMENTI NELLE CITTA’ Conclusioni Esistono alcune indicazioni sulle cose importanti da fare che emergono dalla esperienza internazionale (importanza interventi coordinati, che vanno da come è disegnata e organizzata la città, allo sviluppo del trasporto pubblico, alla integrazione con la mobilità attiva, interventi su aspetti specifici, ecc.) Ruolo centrale del Trasporto Pubblico Locale (che dovrebbe essere efficiente, rapido e confortevole), in particolare delle forme su rotaia, per cui esiste nelle città italiane un grave ritardo strutturale rispetto agli altri paesi europei Disomogeneità delle politiche per la mobilità sostenibile adottate a livello locale, con la necessità di linee di indirizzo nazionali PECHINO GENNAIO 2013 PM2.5: 600-900 microgrammi/m3 (limite europeo 25 microgrammi/m3)