La qualità della formazione per la Pubblica Amministrazione Verso standard condivisi tra pubblico e privato Roma, 13 Maggio 2004 La Formazione di Qualità come leva di competitività della PA Stefano d’Albora Capo della Segreteria del Sottosegretario alla Funzione Pubblica Dipartimento della Funzione Pubblica Introduzione - La Formazione come fattore critico di successo La necessità di investimenti in programmi e sistemi di formazione è una priorità indotta dal cambiamento e dall’evoluzione dello scenario di riferimento in cui operano le organizzazioni, sia pubbliche che private DRIVER DEL CAMBIAMENTO • Processo di riforma della PA • Diffusione delle Tecnologie dell’informazione e della Comunicazione che incide sia sui modelli di funzionamento interni sia sulle modalità di erogazione del servizio • Programmi e politiche di informatizzazione e modernizzazione (Politica per lo Sviluppo della Società dell’Informazione e Piano di e-government) • Politiche di razionalizzazione della spesa e dell’azione amministrativa IMPATTI SULLE ORGANIZZAZIONI • Obsolescenza delle competenze/conoscenze • Incremento della rilevanza del capitale umano come leva strategica all’interno delle organizzazioni • Aumento dell’elemento della conoscenza come presupposto dell’efficienza e della competitività • Maggiore rilevanza degli asset intangibili rispetto agli asset tangibili (conoscenze vs. risorse materiali) FATTORI CRITICI DI SUCCESSO • Capacità di gestire il cambiamento • Consapevolezza del legame esistente tra il miglioramento delle performance individuali ed il miglioramento delle performance complessive • Creazione e diffusione di una ‘cultura delle risorse umane ’ all’interno della PA • Valorizzazione e Sviluppo del capitale umano La qualità del capitale umano è un fattore chiave per il mantenimento di un elevato livello di performance e competitività La Formazione nella PA - Perché investire in formazione L’attenzione verso il tema della formazione nella PA scaturisce dalla necessità di modernizzare ed adeguare l’azione amministrativa ai processi di cambiamento in atto nella società e nell’economia Perché investire in formazione • Perchè il capitale umano rappresenta una leva strategica indispensabile per supportare l’Amministrazione nel processo di cambiamento in atto e nel percorso di riforma intrapreso Supporto al cambiamento • Perchè la capacità di miglioramento delle organizzazioni è strettamente correlata allo sviluppo delle competenze e della cultura interne Sviluppo della cultura interna • Perchè la formazione è una leva fondamentale per razionalizzare e modernizzare l’azione amministrativa e innalzare la qualità del servizio pubblico Modernizzazione e razionalizzazione • Perchè la valorizzazione delle risorse interne all’Amministrazione induce un incremento complessivo del valore in grado di generare ricadute positive e benefici tangibili nel ciclo di erogazione dei servizi a cittadini ed imprese Incremento del valore dei servizi La Direttiva DFP 13 dicembre 2001 - Obiettivi e settori prioritari di intervento La Direttiva sulla formazione e la valorizzazione del personale delle PPAA, emanata dal DFP il 13 dicembre 2001, è un riferimento importante nell’ambito del processo evolutivo del sistema formativo pubblico Obiettivi • Supportare la creazione e la diffusione di nuovi profili professionali richiesti dai processi di modernizzazione amministrativa in corso • Supportare il processo di informatizzazione della PA e la riorganizzazione del lavoro • Supportare la riforma della dirigenza, con particolare riguardo all’integrazione del modello manageriale pubblico con quello degli altri settori della società Settori prioritari di intervento • Rafforzamento della cultura del risultato e della responsabilità attraverso il potenziamento dei sistemi interni di controllo e valutazione del personale • Sviluppo delle competenze manageriali di gestione delle risorse umane • Creazione delle nuove figure professionali richieste in particolare nel campo della relazione con i cittadini e della comunicazione pubblica • Semplificazione normativa • Realizzazione del piano di e-government e degli altri piani sulla società dell’informazione • Attuazione della normativa sulla comunicazione istituzionale La Direttiva DFP 13 dicembre 2001 - Principi fondamentali e Programmazione della formazione Una delle indicazioni più rilevanti fornite dalla Direttiva è rappresentata dall’obbligatorietà della programmazione formativa per tutte le pubbliche amministrazioni Principi fondamentali • Obbligo di programmazione delle attività formative sulla base degli specifici fabbisogni formativi • Diritto alla formazione permanente per tutti i dipendenti (numero minimo di ore formazione per addetto) • Responsabilità dei dirigenti per la formazione delle risorse gestite • Assimilazione della formazione ad un investimento con conseguente necessità di valutarne l’andamento ed il ritorno nonché il rispetto do standard di efficacia, efficienza e qualità • Allineamento della formazione a: – esigenze di crescita professionale del personale; – bisogni dell’organizzazione relativi al raggiungimento dei suoi obiettivi istituzionali – miglioramento della qualità dei servizi prestati ai cittadini Programmazione della formazione • Introduzione dell’obbligo di programmazione formativa per ogni amministrazione che, sulla base degli indirizzi forniti in un apposito atto annuale dal DFP, deve fornire indicazioni relative a destinatari, metodologie formative e risorse finanziarie La Direttiva DFP 13 dicembre 2001 - Linee Guida per la Qualità e Indicazione degli strumenti Con riferimento specifico alla qualità della formazione la Direttiva indica una serie di linee guida volte ad assicurare la qualità degli interventi e delle politiche formative da attuare dalle Amministrazioni Pubbliche Linee Guida per la Qualità • Supporto e monitoraggio, da parte delle Amministrazioni, dell’intero processo formativo per l’intera durata di svolgimento dello stesso in tutte le sue fasi, dall’individuazione dei destinatari e dei fabbisogni fino alla valutazione conclusiva • Misurazione dell’efficacia dei risultati dell’azione formativa intrapresa e del cambiamento prodotto dalla formazione • Individuazione di precisi strumenti a supporto dell’azione formativa di cui le Amministrazioni devono dotarsi Indicazione degli Strumenti • BANCA DATI DEL PERSONALE contenente informazioni sui titoli di studio, le esperienze lavorative interne ed esterne ed i precedenti percorsi formativi del personale; • BANCA DATI EVENTI FORMATIVI che tenga traccia delle precedenti esperienze formative dell’amministrazione; • LISTA FORNITORI che comprenda le istituzioni di formazione precedentemente selezionate, in base a : – procedure di selezione o accreditamento autonomamente disegnate e condotte dall’amministrazione stessa; – certificazioni di qualità rilasciate da istituti di certificazione in base alle normative di settore – risultati di eventuali prestazioni precedentemente rese all’ente stesso Gli Attori del sistema Il modello generale di funzionamento del sistema formativo pubblico definito dalla Direttiva assegna al DFP un ruolo di coordinamento ed indirizzo nell’ambito delle attività formative della PA DIT • Formula indirizzi e linee guida sui programmi di Formazione a distanza di concerto con il DFP • Svolge funzioni di indirizzo e coordinamento - per i settori di sua competenza, in collaborazione con il DFP e le SPA Collabora allo svolgimento di funzioni di indirizzo e coordinamento limitatamente ai settori di sua competenza Scuole della Pubblica Amministrazione Aggiornano i programmi ed i corsi di formazione sul tema della gestione delle RU Collaborano con il DFP per lo svolgimento di funzioni di indirizzo e coordinamento DFP Indirizzi e Linee guida su FAD e FOL • Formula indirizzi e linee guida sui programmi di FAD e FOL di concerto con il DIT • Svolge funzioni di indirizzo e coordinamento in collaborazione con le SPA • Promuove e coordina le iniziative di accompagnamento e formazione per l’attuazione della Direttiva • Formula le linee di indirizzo sui piani di formazione • Effettua l’analisi qualitativa dei programmi formativi • Coordina le attività di redazione del Rapporto Annuale Atto annuale di Indirizzo sulla Formazione Inviano il Piano annuale di Formazione • • Collaborano alle funzioni di indirizzo e coordinamento Interagiscono per la redazione del Rapporto Annuale Collabora alle funzioni di indirizzo e coordinamento SSPA • Azioni di promozione e iniziative di accompagnamento • • AMMINISTRAZIONI • Istituzione delle strutture preposte alla programmazione ed alla gestione della formazione • Attivazione di sistemi di governo interno della formazione • Redazione del Piano annuale di formazione Richiede i • dati per la redazione del Rapporto Monitora i fabbisogni, la qualità e l’efficacia della formazione Monitora l’offerta formativa dei soggetti terzi Fornisce supporto alle Amministrazioni Centrali nell’attuazione della Direttiva Redige il Rapporto Annuale sulla Formazione Inviano il Piano annuale di Formazione e i dati per la redazione del Rapporto Il Ruolo del DFP nell’ambito del sistema formativo pubblico Con particolare riferimento al tema della qualità della formazione pubblica il D.M. 20 giugno 2003 e la ‘Direttiva 2004 sull'attività amministrativa e sulla gestione’ assegnano al DFP un ruolo di indirizzo, sviluppo e monitoraggio Principali attività nell’ambito della qualità formativa Gli obiettivi sulla formazione contenuti nella Direttiva 2004 • La formazione del Personale delle Pubbliche Amministrazioni rientra tra le priorità politiche e gli obiettivi strategici fissati dalla Direttiva 2004 • La Direttiva 2004 individua nella realizzazione di interventi di valorizzazione della qualità della domanda e dell’offerta formativa il principale Programma d’azione per la realizzazione dell’obiettivo strategico sulla formazione del personale • Definizione delle strategie di attuazione dei progetti sulla qualità della formazione nella PA • Coordinamento dell'attività di ricerca con i soggetti pubblici coinvolti per definire un sistema di valutazione dell'attività formativa nella PA e per la sua sperimentazione • Coordinamento dell'attività di ricerca finalizzata alla definizione di modelli di accreditamento delle strutture formative per la PA • Stipula di Protocolli d’intesa con enti pubblici e privati per la definizione di criteri e standard qualitativi Risultati attesi Modelli di valutazione dell'attività formativa nella PA Creazione e sviluppo di modelli di accreditamento Il Ruolo del DFP nell’ambito del sistema formativo pubblico 2/2 La stipula di accordi e protocolli d’intesa con istituzioni formative pubbliche e private è tra gli strumenti adottati dal DFP al fine di sviluppare un modello condiviso di accreditamento della formazione Obiettivo dei Protocolli per la qualità dei servizi formativi è la definizione di standard qualitativi comuni, misurabili e verificabili per ognuna delle quattro fasi nelle quali si articola il processo formativo 2 1 • Responsabilizzazione della committenza • Analisi dei fabbisogni formativi del target di riferimento • Realizzazione di database dei partecipanti Processo formativo Input Analisi e diagnosi del fabbisogno 4 Ouput Input 2 Valutazione dei risultati 3 • Monitoraggio tramite tutor d’aula e strumenti di verifica in itinere • Definizione standard di svolgimento • Revisione obiettivi, metodi e contenuti Ouput 1 Monitoraggio Input Progettazione degli interventi Ouput 3 Erogazione della formazione Ouput Input • Definizione degli obiettivi di formazione e apprendimento • Metodologie didattiche ‘attive’ • Designazione responsabili dei corsi • Elenco docenti e fornitori 4 • Valutazione dei feedback • Prove di verifica • Valutazione del processo e dell’impatto organizzativo • Incontri annuali dei responsabili dei corsi sui temi della qualità della formazione Direttrici di intervento Le direttrici di intervento del DFP si focalizzano sul raggiungimento di elevati standard qualitativi in tema di politiche, organizzazione, processi e strumenti della formazione pubblica Dove investire • In interventi volti alla definizione chiara e condivisa di politiche, processi organizzativi e strumenti di sviluppo delle risorse umane • In programmi di formazione mirati che tengano conto delle specificità e delle diversità dei diversi comparti della PA • Nello sviluppo di iniziative di partnership pubblico-privato che aprano la strada ad un processo simbiotico che operi attraverso la condivisione di strumenti e metodologie • Nell’adozione di sistemi di accreditamento degli Enti pubblici e privati che erogano formazione • Nell’adozione di standard qualitativi e sistemi di certificazione (es. ISO 10015) per assicurare la qualità lungo l’intero ciclo di erogazione della formazione • Nello sviluppo di strumenti innovativi di formazione resi disponibili dalle nuove tecnologie informatiche e di rete (e-learning) • Nella valutazione (ex ante ed ex post) degli investimenti effettuati nella formazione Conclusioni La realizzazione di un sistema formativo pubblico di qualità rappresenta un appuntamento irrinunciabile per una Pubblica Amministrazione che voglia essere competitiva • L’Amministrazione potrà più facilmente conseguire i propri obiettivi programmatici se saprà sviluppare le competenze del personale che in essa opera e se saprà integrare “trasversalmente” capacità e conoscenze che concorrono verso l’unica finalità di generare valore per cittadini e imprese • L’attuazione delle politiche e dei piani strategici del Governo, come ad esempio la Politica per lo sviluppo della Società dell’Informazione ed il Piano di e-Government, richiedono un adeguamento delle conoscenze e delle competenze del personale che sarà preposto alla programmazione, alla gestione ed all’erogazione dei nuovi servizi pubblici secondo modalità e logiche innovative • La diffusione della conoscenza, lo sviluppo di nuove competenze, la condivisione di esperienze di successo saranno gli strumenti attraverso i quali la Pubblica Amministrazione sosterrà i processi di cambiamento in atto e contribuirà ad incrementare la sua capacità di risposta alle esigenze dei cittadini e delle imprese