Sistemi informativi sul Web
Settembre 2004
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ERP sul Web
Vantaggi e Svantaggi di un Sistema
Informativo che opera in Ambiente Web
Autore: EMANUELE Filadelfio – Matricola (608303)
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Cos’è un ERP?
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ERP - Enterprise Resource Planning.
Sistema informativo integrato che copre le
esigenze di tutti i settori di una azienda.
Può includere SW di produzione, di ingresso
degli ordini, di gestione dei pagamenti,
trasporto e gestione delle risorse umane.
I maggiori venditori di sitemi ERP sono SAP,
PeopleSoft, Oracle, Baan and J.D. Edwards
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Perché sul Web?
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Il Web si sta rivelando una
sorta di "grande unificatore"
dell’IT aziendale, dal punto
di vista sia infrastrutturale
(IP si avvia a diventare il
protocollo dominante nelle
reti, secondo le previsioni)
che applicativo.
Ormai quasi tutte le nuove
applicazioni vengono
sviluppate pensando al Web
in qualche sua forma:
interfaccia utente, mezzo di
comunicazione e via
dicendo.
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
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Il mondo del software ERP non è
sfuggito a questa evoluzione e
cerca ora una sempre maggiore
integrazione con le infrastrutture
Internet, sia all’interno dell’azienda
utente (nelle applicazioni Intranet)
che aprendosi all’esterno verso
partner commerciali (le soluzioni
Extranet) o verso l’utenza più
ampia che popola Internet.
Si tratta di un’apertura che, a
seconda delle necessità degli utenti
e delle proposte dei vendor, può
seguire molte strade, vedere diversi
gradi di integrazione con
l’applicativo ERP/gestionale, e
coinvolgere più aspetti del business
aziendale.
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Questione di Interfaccia
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Un primo semplice livello di apertura di un’applicazione
gestionale o di un più trasversale pacchetto ERP al mondo
Internet consiste nell’adozione del Web browser come
interfaccia standard, all’interno come all’esterno
dell’azienda.
Si tratta di un passo tutto sommato semplice e già
intrapreso da molti software vendor che hanno già dotato
i propri applicativi della possibilità di essere utilizzati
attraverso client Java o comunque basati su browser.
Il vantaggio, in questo caso, è duplice: da una parte si
propone un’interfaccia a cui qualsiasi utente è ormai
abituato, dall’altra si adotta un’architettura Web che è
facilmente trasportabile anche all’esterno dell’azienda,
quindi su una rete Extranet o addirittura su Internet.
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Solo Web? E come?
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Va sottolineato che per alcuni fornitori l’adozione di
un’interfaccia Web si affianca al mantenimento di quelle
tradizionali, meno amichevoli ma in alcuni casi più
complete.
L’apertura al Web può avvenire anche in assenza di moduli
aggiuntivi proposti dalla casa madre, con il contributo di
terze parti.
Varie software house specializzate hanno da tempo
portato sul mercato tool che consentono di accedere via
browser a praticamente qualsiasi applicativo; in molti casi
ciò avviene attraverso l’inserimento di un Web server che
assume il ruolo di "ponte" verso le infrastrutture basate
sui protocolli di Internet.
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Informazioni via Web
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Utilizzare il Web come interfaccia è utile ma limitativo.
I veri vantaggi stanno nell’adozione di Internet come canale di
comunicazione per ogni tipo di informazione commerciale.
Scambiare ordini o comunicazioni attraverso Internet è tutto
sommato semplice, ma possiamo realmente parlare di
integrazione fra i sistemi ERP/gestionali delle aziende in gioco e
il Web quando tali sistemi vengono direttamente coinvolti e
messi in grado di scambiarsi automaticamente le informazioni,
per esempio i dati relativi a un ordine, e di svolgere senza
l’intervento del personale umano alcune operazioni, come
l’esecuzione di una transazione.
Nel caso delle piccole e medie imprese, che tipicamente non
hanno un pacchetto gestionale di grandi dimensioni e in grado
di svolgere transazioni molto complesse, tali dati possono essere
eventualmente inviati all’ERP dal partner commerciale attraverso
messaggi di e-mail appositamente formattati o mediante la
compilazione di moduli su una pagina Web.
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Tecnologia
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
Per quanto riguarda la tecnologia, le strade per aprire
i propri sistemi gestionali al Web sono molte e
interoperabili fra loro, almeno teoricamente, appunto
perché basate sui protocolli standard di Internet.
I vendor tradizionali hanno seguito due diversi
approcci:

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alcuni hanno sviluppato moduli che integrano le applicazioni
ERP già esistenti con funzionalità Web,
altri hanno ripensato del tutto la propria piattaforma in
chiave Internet o hanno sviluppato piattaforme
complementari ai prodotti già commercializzati.
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Tecnologia
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
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In tutti i casi il risultato è che due aziende dotate
dello stesso pacchetto ERP possono certamente
parlarsi attraverso Internet, mentre l’apertura al
"dialogo" con soluzioni di altri vendor è lasciata
all’adozione degli standard.
In questo senso XML, con la sua capacità di
trasportare non solo dati testuali ma anche lo schema
delle informazioni, sembra avviato a diventare la
lingua franca anche nelle applicazioni ERP.
Per chi non dispone di un pacchetto ERP già pronto
per il Web la strada è un po’ più in salita, ma la
disponibilità di tool di terze parti agevola l’opera di
integrazione
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Attenzione all’Insoddisfazione
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Quando una transazione commerciale eseguita sul Web non viene
considerata soddisfacente dalla clientela, viene di fatto vanificato
l’investimento economico legato all’ingresso sulla Rete.
Come si vede dal grafico, i principali motivi di insoddisfazione sono
riconducibili a una mancata o incompleta integrazione del front office
Web con il back office tradizionale.
Da qui l’importanza di estendere l’innovazione a tutte le attività
dell’impresa.
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Una promessa Mancata: EDI

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Un’infrastruttura unica di comunicazione tra più partner, tramite
la quale scambiarsi tutta (o quasi) la modulistica commerciale e
vari altri tipi di documenti, con evidenti guadagni in termini di
tempo ed efficienza nella gestione del flusso di business: è
proprio questo uno degli obiettivi dell’apertura dei gestionali al
Web, che in parte ripropone la "vecchia" promessa mai del tutto
mantenuta dei sistemi EDI tradizionali.
Cosa si intende per EDI?
 EDI - Electronic Data Interchange
 Comunicazione elettronica per transazioni commerciali, quali
ordini, conferme e fatture tra le organizzazoni.
 Terze parti forniscono servizi EDI che consentono alle
organizzazioni con sistemi differenti di connettersi tra loro.
 EDI implica transazioni dirette da computer a computer nel
DB del venditore e nei sistemi per l’ordinazione.
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Limiti delle soluzioni EDI
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Adottato dalle grandi imprese, soprattutto manifatturiere, l’EDI
non ha infatti mai raggiunto, per i problemi di complessità e di
costi che il Web cerca di eliminare, le realtà che ne avrebbero
potuto trarre un sensibile vantaggio, ossia le piccole e medie
imprese.
Un altro limite delle soluzioni EDI è quello di realizzare nella
maggior parte dei casi solo "dialoghi" uno-a-uno, in cui il
subfornitore scambia informazioni con la grande azienda cliente
e viceversa, senza creare una vera e propria comunità
commerciale come invece promette l’e-business.
Il Web si propone in questo senso come alternativa
infrastrutturale che permette di creare comunità di partner
commerciali connesse fra loro a un costo sensibilmente minore
delle soluzioni EDI, estendendo una Intranet o una Extranet già
esistente o realizzando ex novo un’infrastruttura Web.
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Cosa racconta la Supply Chain
Supply Chain System - Software
utilizzato per ridurre i costi di
inventario e di distribuzione.
Tradizionalmente supportano il
grossista ed il venditore al
dettaglio, sebbene ora quelli più
sofisticati comprendano molte
organizzazioni coinvolte nel
processo di produzione.
Una ricerca rivela una tendenza complessiva a condividere in
maggiore quantità le proprie informazioni con i partner
commerciali, con una sensibile propensione verso le
informazioni logistiche (inventario, stato e previsioni degli ordini)
più che verso dati considerati più "delicati" (informazioni
finanziarie e sullo sviluppo
dei prodotti)
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Condividere Informazioni

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Condividere le informazioni (ovviamente solo quelle effettivamente
necessarie) sull’andamento del proprio business con i propri partner
permette di arrivare a quello che viene definito come "collaborative
commerce", in cui ogni attore della catena del valore può gestire al
meglio i propri processi perché sa quello che accade a monte e a valle
della sua specifica attività.
Per Esempio:

Un fornitore di componenti può regolare la propria produzione in
funzione dell’andamento degli ordini che i suoi stessi clienti
ricevono, evitando momenti di sovraproduzione o di mancanza di
prodotti;

un sistema "intelligente" può avvisare con un certo anticipo i clienti
finali (ad esempio i rivenditori) di probabili rallentamenti nelle
consegne dell’ordinato a causa di problemi nelle subforniture;

un’azienda può ridurre al minimo il suo inventario grazie a una
visione precisa e aggiornata sia degli ordini ricevuti che dell’attività
dei suoi fornitori.
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Condividere Informazioni
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
Sono tutti risultati dell’eliminazione di barriere alla
comunicazione fra i componenti, che consente di operare più
rapidamente e sulla base di dati in tempo reale.
Come sempre, non è tutt’oro quello che luccica: per quanto le
principali software house abbiano cercato di definire percorsi di
migrazione "indolori", aprire un ERP al Web e quindi all’ecommerce è un processo tutt’altro che banale, che le aziende
utenti seguono laddove c’è un chiaro ritorno sugli investimenti.
Anche per questo l’attenzione dei vendor si è concentrata sullo
sviluppo di sistemi di procurement attraverso Internet, i cui
automatismi presentano vantaggi ben percepibili rispetto al
procurement tradizionale.
Dalla "porta" del procurement si entra per aprire
progressivamente al Web tutti gli altri processi aziendali.
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Pensiamo all’Azienda

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Chi decide di adottare un sistema ERP o gestionale
aperto al Web in genere è ben attento a considerare
tutti gli aspetti tecnici di questa transizione, ma non
sono solo questi a dover essere tenuti in conto.
Raggiungere una stretta integrazione fra sistemi
interni ed esterni non porta semplicemente
all’automazione dei processi di business preesistenti
ma ne suggerisce anche di nuovi; sfruttare tutte le
potenzialità della nuova infrastruttura può richiedere
quindi un ripensamento di flussi interni ed esterni
collaudati e consolidati, un po’ come è avvenuto
qualche anno fa con l’introduzione nelle aziende dei
primi sistemi ERP.
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Verso il Web, ma…
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Se è poi vero che da una parte l’integrazione tra ERP e
Web ottimizza alcune procedure, dall’altra rende
particolarmente evidenti le inefficienze di altri settori
dell’azienda.
Il vantaggio di "virtualizzare" il processo di vendita, per
esempio, viene in buona parte vanificato (con i relativi
investimenti) da una logistica inefficiente, come aprirsi al
contatto via Web con i clienti è inutile senza una gestione
completa in ottica dei dati relativi ai clienti stessi.
La morale è che l’apertura al Web dei sistemi gestionali è
un passo importante verso l’e-business, una volta
compiuto il quale non si può ragionevolmente tornare
indietro ma si deve invece estendere l’innovazione a tutti i
settori dell’impresa.
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ERP sul Web, ma come?
Approfondimento delle
problematiche tecniche relative al
passaggio sul web
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Procediamo con la migrazione
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Non tutte le aziende hanno la fortuna di poter approcciare la
migrazione del proprio back office verso il Web costruendo una nuova
infrastruttura software da zero e utilizzando componenti standard.
Molte imprese sono invece costrette a far convivere il vecchio con il
nuovo e, talvolta, a "sporcarsi le mani" andando ad aggiornare almeno
in parte il codice legacy di applicazioni gestionali che vanno portate
verso nuovi tipi di client, browser Web compresi.
La paura del famigerato Millennium Bug ha avuto in questo senso una
conseguenza positiva: ha spinto le aziende a documentare le vecchie
applicazioni, a esaminarne i collegamenti con tutto il sistema
informativo e a capire che il software legacy può essere un bene
riutilizzabile.
"Ripulire" il vecchio codice per aprire le applicazioni al mondo Web
implica però difficoltà e costi non sempre preventivabili, che riguardano
essenzialmente tre aspetti: gli strumenti da utilizzare, la convivenza del
mondo mini/mainframe con il Web e una nuova possibile distribuzione
della logica applicativa.
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Costi di un progetto

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L’integrazione di una nuova
(o rinnovata) soluzione
ERP/gestionale con
l’infrastruttura preesistente è
un costo "nascosto" che
diventa evidente durante il
processo di installazione. Per
questo motivo è consigliabile
puntare all’adozione di
tecnologie per quanto
possibile compatibili e
interoperabili fra loro.
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Sul Web, ma occhio alla banda
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Per le aziende che scelgono di adottare una versione aperta al Web di
un pacchetto ERP, abbandonando la classica interfaccia testuale, un
passo essenziale è la valutazione di quanto la nuova architettura influirà
sui tempi di risposta della rete.
Gli utenti delle applicazioni "green screen" sono abituati a vedere il loro
schermo aggiornato uno o due secondi dopo l’immissione di un
qualsiasi comando, ma l’utilizzo di applicativi con interfaccia grafica e
basati sugli standard Web non garantisce a priori la stessa velocità; ciò
vale ancora di più se si vuole rendere disponibile un sistema ERP anche
all’esterno dell’azienda, operando in ambito geografico.
L’architettura della rete aziendale va in molti casi rivista, potenziando
sensibilmente le connessioni verso i server che ospitano le applicazioni
(al minimo con linee a 100 Mbps) e cercando ove possibile di sostituire
i vecchi hub con degli switch.
La banda dei collegamenti WAN dedicati andrà molto probabilmente
incrementata per permettere lo scaricamento in tempi accettabili dei
moduli client, tipicamente Java, che il pc dell’utente usa per interagire
con l’ERP centrale.
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Come procedere?
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Uno dei punti più critici nella migrazione da un ambiente mini/mainframe con
applicativi legacy al mondo Web sta nella scelta tra lasciare il più possibile
inalterato il codice, e quindi mantenere la logica di business sul vecchio sistema,
o adottare invece un approccio distribuito.
Trattandosi di client che accedono al sistema attraverso il Web, quest’ultima
strada implica generalmente lo sviluppo della business logic sotto forma di
codice Java che il client scarica all’atto della connessione ed esegue in locale; il
passo logico ulteriore è adottare uno schema a oggetti e incapsulare la logica
nei dati stessi.
Il vantaggio di questa soluzione sta nell’utilizzo di un sistema di programmazione
più moderno ed efficiente di quello tradizionalmente usato nel codice legacy.
Chi decide di mantenere la logica di business sul sistema legacy sottolinea
invece il vantaggio di non dover sviluppare nuovo codice.
Anche in questo caso, come accade in generale, si conferma quindi che
la scelta tra le diverse opzioni disponibili va fatta caso per caso, in base
alle esigenze dell’azienda.
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