IPERTESTO • RETE FORMATA DA NODI COLLEGATI DA LINKS DEFINIZIONI • NODO oggetto che contiene un frammento unitario di informazione. Può essere un testo, un’immagine • LINK collegamento tra due nodi, stabilito dall’ autore attivabile con un click del mouse su una zona calda (parola o immagine) MULTIMEDIALITA’ • Quando i nodi dell’ ipertesto contengono non solo testo e immagini ma anche musica, voce, animazioni, films si parla di MULTIMEDIA IPERTESTO - UOMO • La struttura ipertestuale è quanto di più aderente al modo di procedere della mente umana . • I percorsi del pensiero non sono quasi mai sequenziali ma seguono un reticolo. • a volte ci si perde ...... NAVIGAZIONE • UN IPERTESTO E’ NAVIGABILE SEGUENDO UN NUMERO MOLTO GRANDI DI ROTTE POSSIBILI OGNUNA DELLE QUALI HA UN PRECISO SIGNIFICATO INFORMATIVO. • è possibile anche il percorso sequenziale, come in un testo normale, ma ovviamente si perde il senso del progetto. • I COLLEGAMENTI POSSONO ESSERE DISTRUTTI E RICOSTRUITI IN FORMA DIVERSA , MOLTO FACILMENTE , SECONDO IL DISEGNO MUTEVOLE DELL’ AUTORE NAVIGAZIONE • il lettore di ipertesti può perdersi attraverso la rete di nodi e links alla ricerca di una informazione. • l’autore di ipertesti deve fornire gli stumenti (BOTTONI di navigazione )perchè il lettore non si perda. COSTRUZIONE • l’autore progetta un lavoro originale e lo realizza “sulla carta” in forma di mappa. • con strumenti informatici realizza e recupera tutti gli OGGETTI di informazione. • assembla gli oggetti nell’ipertesto usando uno specifico programma. COSTRUZIONE • LA STESURA DI UN IPERTESTO “NON E’ MAI CONCLUSA “ SIA DAL PUNTO DI VISTA DELL’ AMPIEZZA CHE DEL CONTENUTO ( vedasi home-page dell’ Istituto o Africa ) UN PO’ di STORIA • VANNEVAR BUSH super manager della ricerca industriale e militare americana, mosso da una visione utopistica della scienza vede un mondo in cui la ricerca su grande scala soppianta ogni individualismo accademico. • Il suo staff si dedicò allo studio e alla progettazione di dispositivi per il calcolo analogico. ( rimase estraneo allo sviluppo dei calcolatori ) VANNEVAR BUSH • Da BUSH, nasce l’ idea di MEMEX (Memory Extender ) che ha lo scopo di meccanizzare le biblioteche e gli archivi sfruttando la tecnica dei microfilms (1933 ) • La sua idea era la creazione di un ipertesto di tipo ottico-meccanico ( scrive un importante articolo nel 1945 di cui fu lettore DOUG ENGLEBART ) DOUG ENGLEBART • pioniere dell’ informatica interattiva e inventore del MOUSE. • nel 1962 guida il gruppo di ricerca del progetto AUGMENT che rappresenta il primo esempio di utilizzo ipertestuale del computer. • le sue ricerche rappresentano il versante operativo della storia degli ipertesti. TED NELSON • il progetto XANADU ( 1965 ) rappresenta la continuazione del filone “VISIONARIO” • XANADU è un progetto utopistico di una grande rete ipertestuale destinata ad avvolgere il nostro pianeta e a contenere ciò che è stato scritto in ogni tempo. • ogni utente con il proprio P.C. può costruire archivi accessibili a tutti gli altri. • TUTTO LO SCIBILE UMANO DISPONIBILE PER TUTTI .....??????? SOFTWARE IPERTESTUALE • a partire dai primi anni 70 cominciano a realizzarsi, sia pure in forma parziale, le idee dei pionieri. • le applicazioni ipertestuali vengono utilizate nell’ industria e negli Istituti di ricerca. • a partire dalla metà degli anni 80 cominciano ad apparire prodotti destinati al mercato commerciale • nel 1986 compare GUIDE della (OWL) disponibile per MACINTOSH e PC IBM, nel 1987 APPLE distribuisce HYPERCARD • escono poi sul mercato altri prodotti ................... l’evoluzione tecnologica degli ultimi anni • IPERIDEA 2.0 1992 Ed Mc-GrawHill • LINKWAY 1993 I.B.M. • TOOL-BOOK 1994 Asimetrix • HTML - INTERNET Netscape (Sun) Explorer (Microsoft) • E altro ancora • M-24 640 Kb Ram floppy da 360 Kb • 286-386 1Mb Ram floppy da 720 Kb • 386-486 4-8 Mb Ram floppy da 1.44 Mb • 486 • PENTIUM (II – III ) • E altro ancora Considerazioni finali • secondo me .......................... • Il laboratorio di informatica va inteso come officina artigianale dove non esiste sempre il meglio dell’ innovazione tecnologica, ma nel quale se si hanno idee si può lavorare ......anche con il “fil di ferro”. • Anche semplici programmi (presenti ancora in molte scuole ) consentono di realizzare piccoli progetti ma didatticamente validi