ENDOSCOPIO
Endoscopio modulare rigido (boroscopio) PCE-E 122 con oculare ad attacco monocolare di L=100 cm e campo visivo di
60°, obettivo con visione forntale a regolazione di intensità luminosa.
I componenti base di un endoscopio
L’endoscopio è uno strumento di indagine diagnostica
microinvasivo, che serve per osservare l’elemento da indagare
dall’interno, attraverso un foro di diametro non superiore a 12 mm.
Tale strumento è composto da un monocolo con zoom e messa a
fuoco, collegato ad una macchina fotografica digitale, connessa ad
un obiettivo con visuale laterale a 90° o frontale a 60°.
L’endoscopio consente quindi di osservare una struttura dall’interno
e documentarne le condizioni conservative attraverso delle foto, la
necessità di effettuare un foro non lo rende però adatto a compiere
una campagna estensiva.
Esecuzione di un’endoscopia in una testata di trave lignea
Endoscopie a visuale centrale con angolo di 90°
in una muratura
TERMOCAMERA AD INFRAROSSI
Termocamera per rilevamenti fotografici a luce infrarossa ThermaCAM Flir PM 575 PAL con detector
microbolometrico 320x240 a controllo remoto Rs 232 con Software Reporte2000 Basic
Termogramma di un pilastro
Le indagini termografiche consentono la visualizzazione delle
immagini termiche dei materiali presenti ne l’elemento indagato,
sfruttando il principio della diversa emissione termica naturale nella
banda spettrale del l’infrarossa. Vengono condotte con l’usa della
termocamera, che misura a distanza la temperatura dei corpi, senza
alcun contatto fisico tra l’apparecchiatura di misura e la superficie
investigata. Si basate sai fatto che ogni materiale emette con
continuità energia sotto forma d radiazioni e eletromagnetiche, in
maniera proporzionale alla sua temperatura superficiale.
Possono essere applicate per rilievi di strutture nascoste (forme
preesistenti; modifiche strutturali; anomalie costruttive; presenze di
cavità), per rilievi del degrado (rilievo di umidità; dispersioni
termiche).
Termogramma di una parete intelaiata legno-muratura
Tem peratura
58,7
60
Um idità
53,2
50
44,2
40,9
40
30 22,1
22,3
26,2
25,5
20
10
0
10,30
Grafico dell’andamento
del rilascio termico
11,30
12,30
13,30
Grafico dell’andamento
temperatura-umidità
PACOMETRO COVERMASTER CM9
Rilevatore magnetometrico digitale di precisione a microprocessore con grado di protezione IP54 e conforme
alla normativa internazionale BS1881:204 e DGZfP: B2
Esecuzione di una
pacometria
Schema di funzionamento
del pacometro
Il pacometro è utilizzato per localizzare la presenza di elementi
metallici, soprattutto afferenti alle armature delle strutture in
calcestruzzo cementizio armato, definendo posizione diametro delle
sezioni geometriche di barre e staffe e spessori di copriferro.
Viene inoltre utilizzato per localizzare elementi metallici in genere
(incatenamenti e piastre metalliche, tubi, impianti, etc).
Rilevamento pacometrico di armature su pilastro
SCLEROMETRO SCHMIDT MODELLO NR
Sclerometro per calcestruzzi induriti normali, con dispositivo automatico incorporato per la registrazione su
diagramma dei valori di impatto. Energia di impatto 2.207 N/m. Incudine di taratura modello N
Curva di correlazione sperimentale rimbalzo-Rck
Lo sclerometro è uno strumento di tipo meccanico che con un corpo
di battuta colpisce il materiale oggetto dell'indagine con un'energia
definita e rimbalza con una velocità che è funzione della durezza
dello stesso; dall'entità del rimbalzo, tramite una tabella di
conversione sperimentale si determina la resistenza alla
compressione del calcestruzzo superficiale.
Lo sclerometro permette di effettuare un controllo non distruttivo
della resistenza a compressione del calcestruzzo superficiale e suo
decadimento comportamentale, in funzione dei livelli di degrado
materico
Esecuzione di una battitura sclerometrica
Tabella delle risultanze sclerometriche
RILEVATORE AD ULTRASUONI
Rilevatore ad ultrasuoni portatile DSP System per la misura dei valori caratteristici dei materiali mediante l’impiego di
impulsi ad ultrasuoni con microprocessore a colloquio diretto e display LCD frontale.
2850
2650
2450
2250
2050
1850
1731
1812
1803
1
2
3
4
1819
1771
5
1783
1752
1761
1749
1650
6
7
8
1794
9
10
Grafico dell’andamento dei tempi di volo in un pilastro in
c.a.. molto vetusto
Il metodo si basa sul fenomeno della riflessione che un’onda acustica
subisce nel momento in cui, viaggiando all’interno di un materiale,
incontra un ostacolo. Se tale ostacolo è normale alla direzione di
propagazione dell’onda, questa ritorna verso la sorgente che l’aveva
generata.
Le onde vengono create artificialmente mediante apposite sorgenti,
generalmente dei trasmettitori piezoelettrici, il parametro misurato è il
tempo, chiamato tempo di volo, necessario al segnale ultrasonico (o
sonico) per attraversare il materiale in esame. La propagazione dipende
dalla densità e dalle caratteristiche elastiche del materiale. Le indagini ad
ultrasuoni servono a determinare la velocità di transito delle onde
all’interno del calcestruzzo e in ultima analisi a fornire il modulo di
elasticità E del calcestruzzo in opera. Tali indagini vengono inoltre
utilizzate per individuare nei materiali anomalie quali fessure, cavità,
porosità discontinuità all’interno dei materiali indagati. In presenza di tali
discontinuità le onde vengono riflesse e rifratte.
Esecuzione di un rilevamento ad ultrasuoni non
convenzionale su struttura voltata.
Esecuzione di un
rilevamento ad ultrasuoni
non convenzionale su
muratura
Esecuzione di un
rilevamento ad
ultrasuoni non
convenzionale su
reperti archeologiciBronzi di Porticello
PENETROMETRO DA LEGNO
Resistografo IML RESI F400 con unità standard a memorizzazione continua fino a 22m, profondità di
perforazione 385 mm, e trapano ad accumulatore Bosch 12VES2
Esecuzione di una resistografia
La resistografia (penetrometria lignea) è una tecnica microinvasiva di
indagine utile per la valutazione qualitativa del degrado degli elementi
lignei. La prova si basa sul principio della resistenza alla perforazione
opposta dal legno indagato e permette di effettuare una diagnosi “in situ”
di aree di decadimento interno del materiale indagato.
La resistenza opposta alla perforazione dipende principalmente dalla
densità del legno e viene valutata attraverso la misura dell’energia
impiegata dallo strumento per consentire l’avanzamento di una sottile
punta di acciaio dello spessore di circa 3 mm a velocità costante.
La strumentazione è costituita da un sofisticato trapano che, dotato di una
punta tagliente, compie un movimento combinato di rotazione e
avanzamento. La punta penetra quindi nel legno a velocità costante per
uno spessore massimo di 40 cm, senza lasciare rilevanti segni.
Resistogramma in formato digitale
Sovrapposizione resistogramma-sezione lignea indagata
PILODYN
Penetrometro meccanico Proceq 6J-Forest con misuratore di profondità integrato e profondità di penetrazione
massima 40 mm con ago intercambiabile di diametro 5 mm
Esecuzione di una prova di
penetrazione meccanica
Il Pilodyn è uno strumento dinamico per la penetrazione di legno in
porzione corticale e consiste nel proiettare nel legno una sottile
punta metallica in acciaio, la cui profondità di pentrazione è
funzione della resistenza meccanica caratteristica dell’elemento
ligneo indagato e del livello di degrado materico nel punto
investigato. Lo strumento consente di valutare la durezza
superficiale del legno analizzato.
Schema di funzionamento
del pilodyn
Esempio di struttura di copertura indagata con pilodynPalazzo TAR a Reggio Calabria
Esecuzione di una prova pilodyn
DATALOGGER
Datalogger MAGIANT MagLog USB °C – RH%
caratteristiche tecniche: range di misura temperatura (°C) -2 … +85; range di misura umidità relativa RH 0 … 100%;
precisione ± 0,5°C/± 2,00% RH; intervalli di misura variabili tra 1 sec/24h;
Esecuzione di misurazioni in ambiente
confinato.
I datalogger sono strumenti utilizzati per le indagini inerenti il
monitoraggio del microclima in ambienti confinati e su opere d'arte.
Sono acquisitori automatici di dati (di temperatura e umidità relativa)
che memorizza le misure di uno o più parametri, effettuate ad
intervalli di tempo opportunamente stabiliti.
Fra i vantaggi del datalogger rispetto ai registratori tradizionali sono
certamente da annoverare: la grande capacità di memoria (e quindi la
grande autonomia), l'ampiezza dei campi di misura, le dimensioni
ridotte, la possibilità di gestire soglie di allarme, la precisione delle
misure effettuate, la manutenzione ridottissima, la versatilità di
utilizzo, il costo di gestione (solitamente contenuto).
Grafico del monitoraggio giornaliero della
temperatura in due ambienti di un edificio
storico, privo di impianto di climatizzazione, a
confronto con la temperatura registrata
all'esterno.
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vedi strumentazione sis e sics