Il BCS nella bufala 1 BCS nella Bufala Per la bufala si utilizza in Italia la scala di Wagner opportunamente modificata. Consta di nove punti che variano in funzione dell’abbondanza dei depositi adiposi. Ad ogni punto corrisponde, quindi, un differente accumulo di grasso come riportato nel seguente schema: Criteri di determinazione nella Bufala Mediterranea Italiana (BMI) Regioni da valutare: groppa, base della coda, fianco, torace, punta di petto BMI 1 Gravemente emaciato 2 Emaciato 3 Molto magro 4 Magro 5 Sufficiente 6 Discreto 7 Buono 8 Grasso 9 Obeso 3 1 = GRAVEMENTE EMACIATO Tutte le costole e le strutture ossee sono chiaramente visibili ed i soggetti sono fisicamente deboli. L’animale ha difficoltà stare in stazione o nella deambulazione. Nessuna presenza di grasso alla vista o alla pressione. 2 = EMACIATO Simile all’1 ma non debole. 3 = Molto magro Nessun accenno di grasso visibile o palpabile sulle costole o sulla punta di petto. Facilmente visibili i muscoli nel quarto posteriore ed i processi spinosi risultano molto evidenti. 4 = MAGRO Costole e eminenze ossee facilmente visibili con assenza di grasso evidente alla palpazione. Ancora visibili i singoli muscoli sul quarto posteriore. 5 = SUFFICIENTE STATO DI NUTRIZIONE Le prime costole risultano coperte, mentre sono facilmente evidenti le ultime 2 o3 costole. Il triangolo formato dalla tuberosità iliaca, ischiatica e articolazione coxo- femorale risulta evidente e le masse muscolari si presentano concave. 6 = DISCRETO STATO DI NUTRIZIONE Sono presenti depositi di grasso a livello delle costole che non risultano più evidenti. Assenza di depositi alla punta di petto. Il triangolo formato dalla tuberosità iliaca, ischiatica e articolazione coxofemorale risulta ancora evidente e i margini muscolari si presentano rettilinei. Apofisi spinose delle lombari ancora evidenti. Apofisi trasverse lombari evidenti alla pressione delle dita. Assenza di grasso alla base della coda. 7 = BUONO STATO DI NUTRIZIONE Leggera deposizione di grasso alla punta di petto. Non più visibili le singole costole. Circa 1 cm di grasso di deposito sulle eminenze ossee e/o sulle ultime costole. Le masse muscolari risultano abbastanza convesse. Non sono più visibili le apofisi spinose delle e trasverse delle vertebre lombari. La base della coda si presenta piena. 8 = GRASSO La punta di petto si presenta piena. Le sporgenze ossee mostrano depositi di grasso. Il posteriore appare quadrato per presenza di grasso. Linea di demarcazione sulla colonna vertebrale molto evidente per la presenza di grasso da ciascun lato. Almeno 1-2 cm di grasso sulle ultime 3-4 costole. Aspetto uniforme in generale. Eccessivo accumulo di grasso alla base della coda con fossetta non più evidenziabile. 9 = MOLTO GRASSO Posteriore molto quadrato. Punta di petto particolarmente pronunciata e distesa dal grasso. Grossi depositi di grasso sulle sporgenze ossee e alla base della coda. Collo grosso. Almeno 3-4 cm grasso sulle ultime 3 costole. Linea di demarcazione molto evidente sulla colonna vertebrale Correlazione tra BCS e attività riproduttiva nella specie bufalina 18 Anche nella bufala nell’immediato post partum si registra un calo dell’ingestione di sostanza secca, che giunge a circa il 55-60% di quella fisiologica Tuttavia, in questa specie a minore habitus catabolico e con una forte influenza del fotoperiodo, le influenze ambientali risultano prevalenti. Gli effetti dell'alimentazione sulle performances riproduttive sono maggiormente evidenti nei paesi in cui la bufala si riproduce nei periodi più favorevoli per la sua attività ciclica ovarica e dove le condizioni atmosferiche modificano la disponibilità delle foraggere nel corso dell'anno (Campanile et al., 2001). 19 BCS nella bufala Nella bufala, specie a minore habitus catabolico e fotoperiodica, le influenze ambientali risultano prevalenti nel condizionarne l’attività riproduttiva. Nei mesi a fotoperiodo positivo gli errori alimentari possono amplificare gli effetti negativi esercitati dalle condizioni ambientali. In bufale asiatiche di razza Murrah, la condizione corporea sembra avere effetti controversi sulla lunghezza del periodo di aciclia post –partum. (Suthar and Kavani, 1992; Hegazy et al., 1994), Autori asiatici in bufale Murrah hanno riscontrato: ovulazioni anticipate di circa 100 giorni in animali che pesavano oltre 400 kg se confrontati con quelli di peso inferiore; una drastica riduzione del tasso di concepimento nei soggetti iponutriti (66.6% vs 16.6%) rispetto a quelli che ricevevano una dieta che soddisfaceva i fabbisogni produttivi; Una correlazione inversa tra peso vivo durante i primi mesi di lattazione ed il periodo parto-prima inseminazione e numero di IS necessarie per il concepimento. (Alie ed El-Sheikh,1983; Kaur e Arora 1982; Sastry 1988; Wongsrikeao et al., 1990) 21 Ricerche condotte in Brasile dimostrano che incrementando il numero di capi per ettaro diminuisce la percentuale di parti nell'anno. E’ stato, inoltre, riportato: un intervallo estro-ovulazione dopo il parto anticipato di circa 1 mese in bufale con BCS ≥4 rispetto a quelle con valori di BCS ≤3,5 (in un intervallo di scala di BCS di 1-5); una ridotta percentuale di follicoli con diametro maggiore in bufale con bilancio energetico negativo; (Baruselli P.S., 1993; Baruselli et al., 2001) 22 Soggetti molto grassi al parto, mostrano un peggioramento della fertilità in quanto la pronta ripresa dell'attività ovarica è accompagnata da ritardato concepimento ed incremento del numero di servizi necessari per il concepimento. Ciò dimostrerebbe che l'eccessivo accumulo di grasso possa influenzare negativamente l'ambiente uterino. Tuttavia, un dato interessante è che, come accade per la vacca da latte, nelle primipare una condizione corporea più elevata sembrerebbe produrre effetti riproduttivi positivi. (Dhillon et al. 1994; Baruselli et al.,1995; Baruselli et al.,2001), 23