Politica Italiana sui Meccanismi Flessibili e Uso della Carbon Finance Workshop “Italian Carbon Fund e Strumenti Correlati” Claudia Croce Milano, 12 ottobre 2004 Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Direzione per la Ricerca Ambientale e lo Sviluppo Struttura della presentazione Il contesto italiano Il Piano Nazionale di Azione Il ruolo dei meccanismi flessibili Azioni intraprese dal Ministero dell’Ambiente Conclusioni Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Energia / PIL ** (Toe / 1000xUS$) Il contesto: intensità energetica * Nota: esclusa la Norvegia dal 2002-2012 ** Nota: 1995 PPP Fonte: Italy 2003 Review, Agenzia Internazionale per l’Energia Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Emissioni /PIL ** (t CO2 / 1000xUS$) Il contesto: intensità di CO2 * Nota: esclusa la Norvegia dal 2002-2012 ** Nota: 1995 PPP Fonte: Italy 2003 Review, Agenzia Internazionale per l’Energia Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Il contesto: tendenze del settore energetico Emissioni – uso di energia (Mt di CO2) 600 500 400 300 200 100 0 1990 Industria - energia Agricoltura 2000 Residenziale & Commerciale 2010 Industria - altro Trasporti Altro Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Valore del carbonio in US$/ton di C Il contesto: costo marginale di abattimento delle emissioni Party Riduzione emissioni di carbonio al 20101 1 Fonte: MIT – EPPA Model, (Feb. 2001) Burden Sharing (% of 1990) AU -13.0 BE -7.5 DEU -21.0 DNK -21.0 ESP 15.0 FI 0.0 FR 0.0 GBR -12.5 GR 25.0 IR 13.0 ITA -6.5 NL -6.0 PO 27.0 SWE Ministero dell’Ambiente4.0 e della Tutela del Territorio Il contesto: visione d’insieme 120 PIL Index 1990 = 100 115 Consumo energetico totale Emissioni CO2 110 Intensità CO2 105 100 95 90 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Il contesto: sommario Sistema economico a bassa intensità di energia e di CO2 Specifico mix energetico (no nucleare, particolare rilievo al gas ed alle fonti rinnovabili) Ambizioso obiettivo di riduzione secondo il Protocollo di Kyoto (-6,5% rispetto ai livelli del 1990) Tendenza in crescita delle emissioni Obiettivo “reale” di riduzione molto ambizioso (circa - 18%) Azioni domestiche costose abattimento tra i più elevati) (costi marginali di Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Piano Nazionale di Azione: linee guida Una politica sui cambiamenti climatici basata su: Massimizzazione dell’efficienza economica Valorizzazione delle interconnessioni tra politiche sui cambiamenti climatici e altre politiche Promozione delle innovazioni tecnologiche e loro diffusione Integrazione della carbon finance in attività di project finance già esistenti Promozione di partenariati globali Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Emissioni MtCO 2/anno 587 567 547 527 579,7 507 487 BAU Reduzioni MtCO 2/anno Piano Nazionale di Azione: dati 587 567 41 Misure addizionali di riduzione nazionale 12 Uso addizionale dei meccanismi flessibili 547 527 507 39,6 487 Piano di Azione Misure addizionali JI/CDM in esecuzione P&M domestiche già intraprese Obiettivo italiano Protocollo Kyoto (487,1 MtCO2/anno) Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Piano Nazionale di Azione: ruolo dei meccanismi flessibili I crediti generati da progetti di riduzione delle emissioni contribuiranno sino ad un massimo del 50% alla riduzione complessiva delle emissioni nazionali durante il primo commitment period (2008 – 2012) I meccanismi flessibili contribuiranno complessiva delle emissioni attraverso: alla riduzione Attività supportate da istituzioni pubbliche Attività condotte dal settore privato L’ammontare esatto del contributo dei meccansimi flessibili al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione dipenderà sia dall’evoluzione del mercato dei crediti che dai costi di abattimento delle emissioni in ambito nazionale Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Azioni intraprese dal Ministero dell’Ambiente Creazione delle condizioni istituzionali più favorevoli alla realizzazione di progetti JI/CDM Supporto di progetti pilota in ambito JI/CDM Partecipazione in credit-generating facilities Stimolo all’incremento di investimenti diretti all’estero Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Creazione delle condizioni istituzionali per la realizzazione di progetti JI/CDM Il Ministero dell’Ambiente ha firmato Memoranda of Understanding con Cina, Serbia, Moldavia, Croazia, Romania (LoI), Slovenia, Polonia, Bulgaria, Marocco, Egitto, Algeria, Cipro, Israele, Cuba, Salvador e Brasile (LoI) Il Ministero dell’Ambiente ha, in particolar modo, sviluppato la cooperazione in campo ambientale con i Balcani, il nord Africa e la Cina Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Supporto a progetti pilota in ambito JI/CDM Varie opportunità progettuali JI/CDM sono state finanziate dal Ministero dell’Ambiente e sono al momento in esecuzione: Tipologia di progetto Energia (fonti rinnovabili) Numero di progetti 23 Energia (fonti non rinnovabili) 8 Gestione dei rifiuti Trasporti 7 4 Domanda di energia 1 Costruzioni 2 Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Partecipazione in credit-generating facilities Al fine di esplorare le potenzialità di investimento di creditgenerating facilities, il Ministero dell’Ambiente ha: Siglato un accordo con la Banca Mondiale per contribuire con 7.7 US$ milioni al Community Development Carbon Fund (CDCF). Il Fondo supporta progetti small-scale, che generano riduzioni di emissioni di gas serra nei paesi meno sviluppati Siglato un accordo con la Banca Mondiale per contribuire con 2.5 US$ milioni al BioCarbon Fund - fondo che supporta progetti di forestazione e ri-forestazione Istituito presso la Banca Mondiale Italian Carbon Fund Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Italian Carbon Fund Il fondo sostiene progetti che generano riduzioni di emissioni di gas serra compatibili con le regole dei meccanismi di JI e CDM del Protocollo di Kyoto, nonchè con lo schema dell’EU ET Il fondo è un partenariato pubblico – privato ed è attualmente dotato di un capitale di 15 US$ milioni. L’obiettivo di capitalizzazione è di 80 US$ milioni entro il 2005 Il fondo acquisterà crediti di riduzione di emissioni e contribuirà, allo stesso tempo, allo sviluppo sostenibile dei Paesi in cui i progetti saranno realizzati agendo come catalizzatore di investimenti pubblici e privati in moderne tecnologie ed energia pulita Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Italian Carbon Fund Il fondo è aperto alla partecipazione di aziende private ed agenzie pubbliche italiane dal gennaio 2004 Il reddito da capitale maturato sul ICF è versato su un fondo separato ed utilizzato per iniziative di capacity building ed assistenza tecnica Il portfolio di progetti è diversificato sia per tipologie tecnologiche che per aree geografiche, con priorità data a Cina, regione mediterranea, Balcani e Medio Oriente www.italiancarbonfund.org Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio Conclusioni L’Italia ha un obiettivo di riduzione delle emissioni molto ambizioso, che difficilmente sarà raggiunto soltanto attraverso misure nazionali I meccanismi flessibili forniscono una valida alternativa nel più ampio contesto dei programmi di partenariato globale L’Italia vuole presentarsi come attore e partner sul mercato dei crediti di riduzione delle emissioni. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio www.minambiente.it www.meccanismiflessibili.it Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio