ECOSISTEMI NATURALI contro ECOSISTEMI UMANI ECOSISTEMI UMANI o è meglio chiamarli EGOSISTEMI? ECOSISTEMI AGRICOLI cioè AGROSISTEMI ECOSISTEMI URBANI GLI AGROSISTEMI Non presentano processi circolari come negli ecosistemi umani bensì delle spezzate: le sostanze nutritive prodotte vengono asportate dal campo e non completano il ciclo ciò porta all’IMPOVERIMENTO dell’agrosistema Uso di FERTILIZZANTI In natura vi sono rapporti tra gli organismi che assicurano l’equilibrio dell’ecosistema, qui ci sono meno popolazioni e quindi NON vi può essere un controllo da parte di qualcuno sui parassiti ciò porta all’uso di INSETTICIDI INQUINAMENTO Non basta l’energia irraggiata dal sole, ma c’è bisogno di ENERGIA SUSSIDIARIA, cioè in aiuto, perché più energia c’è più rendimento avrò INQUINAMENTO EGOSISTEMA? Negli agrosistemi c’è una scarsa biodiversità, cioè poche specie viventi, a causa soprattutto del fatto che i corsi d’acqua che attraversano i sistemi agricoli sono costretti in canali cementificati • Paesaggi monotoni • Equilibri instabili • Sempre più necessità di avere energia sussidiaria INQUINAMENTO Gli agrosistemi attuali non sono in grado di produrre alimenti sufficienti per l’intera umanità. perché? ci sono 3 motivi principali … 1. Vento e acqua erodono facilmente la parte superficiale (e più fertile) delle coltivazioni portando così ad un DEGRADO dei suoli, che col passare del tempo porta alla DESERTIFICAZIONE con conseguenze disastrose sulle popolazioni. 2. In molte regioni della Terra si utilizza molta più acqua di quella che viene riciclata dal suo ciclo, ciò a causa soprattutto del crescente numero di industrie. 3. L’uso massiccio di pesticidi non ha sconfitto gli organismi nocivi, anzi ha fatto in modo che rimanessero solo i parassiti resistenti provocando così ingenti danni alle coltivazioni. COME RISOLVERE, O ALMENO MIGLIORARE, QUESTI PROBLEMI?? Occorre cambiare gli attuali metodi di gestione agricola e utilizzare una AGRICOLTURA SOSTENIBILE, cioè un insieme di pratiche agricole, compreso l’uso di pesticidi, con metodi di gestione ecologica. vediamo alcune tecniche di coltivazione … • Uso di alberi nei campi con filari di siepi intorno: per recuperare le biodiversità, ricostruire un paesaggio armonico e salutare, riparare il suolo dall’azione del vento. • La rotazione delle colture: per impedire a certi parassiti di insediarsi stabilmente nei terreni coltivati. • L’irrigazione più efficiente: per risparmiare risorse idriche (esempio irrigazione a goccia). • L’utilizzo di piante meno bisognose di acqua: per un risparmio idrico Oggi siamo 7 193 487 820 (http://www.flapane.com/popterra.php) gli alimenti prodotti dagli agrosistemi sono sufficienti per nutrire tutte le persone del pianeta??? In teoria basterebbero per tutti ma purtroppo … Le risorse del pianeta non sono distribuite equamente: il 20% della popolazione consuma l’80% delle risorse, l’80% della popolazione consuma il 20% delle risorse. L’alto consumo di carne e pesce impoverisce il pianeta 10 volte di più del consumo di verdure e cereali. In ogni caso bisogna ricordare che LE RISORSE DEL PIANETA SONO COMUNQUE LIMITATE PERCHE’ IL NOSTRO PIANETA E’ LIMITATO. Si deve porre limite alla crescita della popolazione, ma ciò è giusto?? GLI ECOSISTEMI URBANI Ultimo secolo: concentrazione di popolazione umana nelle città La città può essere considerata un ecosistema? • Al suo interno vivono popolazioni di animali e vegetali. • Ci sono flussi di materia: cibo, carburanti, materiali, merci. Senza questi flussi la popolazione umana non potrebbe vivere dentro alla città. • Si instaurano relazioni tra le popolazioni che occupano vari livelli: l’uomo occupa il vertice. La città è un ecosistema. La città è una costruzione dell’uomo: è un ecosistema che per funzionare ha bisogno di essere alimentata da continui flussi di materia e di energia. L’ecosistema urbano non ricicla la materia utilizzata: la trasforma e la restituisce all’esterno sotto forma di rifiuti ed inquinamento. L’ecosistema urbano: • • • • • • produce pochi materiali organici; consuma risorse non rinnovabili; non purifica l’aria; ricicla poca acqua; produce rifiuti; emette sostanze nell’atmosfera e nell’acqua. La città moderna è IL PARASSITA di tutti gli ecosistemi Come si può ridurre il parassitismo della città? • risparmiando sui consumi • riducendo gli sprechi • contenendo la produzione di rifiuti • riducendo le emissioni inquinanti • trasformando la città in produttrice di energia e materia in questo modo avremmo città sostenibili, ma ciò può essere realizzato dalla ricerca scientifica e da adeguate scelte politiche La ricerca scientifica potrebbe concentrarsi su: • fonti di energia rinnovabili; • nuovi materiali che riducano la dispersione termica; • nuovi trasporti che riducano a zero le emissioni inquinanti. Adeguate scelte politiche potrebbe portare a: • migliore smaltimento rifiuti; • trasporti sostenibili; • climatizzazione sostenibile; • migliore gestione delle risorse. la città in questo modo si riproporrebbe come produttrice di materia e di energia. L’IMPRONTA ECOLOGICA È un metodo per calcolare quanto il nostro comportamento consumi le risorse del pianeta. L’IMPRONTA ECOLOGICA E’ UN INDICATORE DI SOSTENIBILITA’ L'impronta ecologica misura l'area biologicamente produttiva di mare e di terra necessaria per ognuno di noi per rigenerare le risorse consumate e per assorbire i rifiuti prodotti. Utilizzando l'impronta ecologica, è possibile stimare quanti "pianeta Terra" servirebbero per sostenere l'umanità, qualora tutti vivessero secondo un determinato stile di vita. La sua unità di misura è l’ettaro di territorio biologicamente produttivo. È un metodo per calcolare quanto il nostro comportamento consumi le risorse del pianeta. Impronta ecologica media italiani = 4,2 ettari (il nostro libro segna 3,11, è aumentata molto) Impronta ecologica media mondiale = 1,78 ettari Calcola la tua impronta ecologica: http://www.wwf.ch/it/attivi/vivere_meglio/impronta_ecol ogica/ VEDI LIBRO PAG 34 CARTA DI AALBORG