EMRE 2013-4 I modulo http://www.econpol.unisi.it/zappia/welcomeEMRE.htm Un po’ di storia • 1854 distillazione e produzione del kerosene per illuminazione • 1859 sistema di perforazione (Edwin Drake) • 1863 entra John D. Rockfeller che in pochissimi anni compra tutte le raffinerie degli USA e poi gli oleodotti, cisterne, etc. controllando in tal modo sia la produzione a monte che la domanda a valle • 1882 nasce il trust Standard Oil che raccoglie tutte le imprese localizzate nei vari stati sotto un unico comando 2 • 1897 nasce la Shell di Samuel che insieme ai Rothschild e ai Nobel trasporta il petrolio russo (azero) con delle petroliere speciali che, al contrario di quelle di SO, passano per il canale di Suez e vanno in Asia • 1890 Royal Dutch scopre il petrolio in Borneo e Sumatra • Nuove scoperte in Oklahoma, Texas, con nascita di Texaco (1902) e Gulf (1907) che insieme al movimento anti monopolistico dell’epoca di T. Roosevelt porta alla decisione della corte suprema del 1911 di smembrare la SO per il suo accordo segreto con le ferrovie. Nascono così Exxon Mobil, Chevron, Amoco, etc. 3 • A cavallo del secolo nascita dell’e.e. e delle auto con motore a scoppio • 1908 Nasce la Ford T x il consumo di massa che arriverà a costare da circa due volte il salario mensile a un quarto. Poi la GM con Alfred Sloan che sviluppa ulteriormente la domanda di auto e quindi di benzina • Il petrolio soppianta anche il carbone nelle navi che sono importanti per la guerra. La GB fa questo passo nel 1913 ma non possiede oil e quindi nasce il problema di controllare tale fonte 4 • 1914 il governo inglese acquisisce la Anglo Persian Oil (progenitrice di BP) sull’orla della bancarotta benchè detentrice del diritto di sfruttamento del gas e del petrolio su tutta la Persia fino al 1960! • Alla fine della I guerra si diffonde negli USA l’idea della fine prossima dell’oil mentre la rivoluzione russa rende indisponibile il petrolio russo all’occidente. • La GB rafforza la sua politica imperialistica dividendosi con la Francia (Siria e Libano) le spoglie dell’impero ottomano in cui aveva fomentato il nazionalismo arabo e ottenendo la Palestina e il nuovo stato dell’ Iraq dove insedia un re e controlla il petrolio attraverso la Turkishpc dominata da BP 5 • Gli Usa non stanno a guardare e alla fine degli anni 20 ottengono una quota paritaria in Ipc (ex Tpc). Il red line agreement (no esplorazione senza consenso di tutti) nel MO • Subito prima della I guerra anche il Messico diviene un grandissimo produttore mentre è dominato dal dittatore Diaz: il governo rivoluzionario si scontrerà con le imprese (Shell e poi Exxon e Gulf) che alla fine si sposteranno in Venezuela (blessing o curse?) • Alla fine degli anni 20 tutte le risorse mondiali allora conosciute (Usa, Iraq, Venezuela, Persia, Messico, Indonesia) sono in mano alle 7 sorelle 6 • Con grandissima sorpresa della BP nel 1931 Chevron, sottomettendosi alla British Nationality Clause, scopre il petrolio in Bahrain (penisola arabica). Successivamente il re dell’ Arabia Saudita (stato appena costituitosi) apre per 60 anni, e in cambio di royalties, alla Chevron-Texaco lo sfruttamento dell’area che si rivelerà ricchissima • La Francia segue su scala minore tale politica e l’Italia crea AGIP (1927) 7 • Alla fine degli anni 20 il matrimonio tra scienza e industria ha portato a analisi stratigrafica del sottosuolo, tecniche di recupero secondario (con successiva unitizzazione), prospezione sismica, nuove tecniche di raffinazione • Si forma in questo periodo l’incremento significativo della domanda, in particolare di benzina (nascono stazioni di servizio, motels, drive in, etc.) in un clima di concorrenza sfrenata che induce le imprese a scegliere la forma di società verticalmente integrate, anche attraverso M&A 8 • Nel 1928 in segreto Exxon, BP, Royal Dutch-Shell formano un cartello (as is agreement) che congela le quote di mercato e fissa un criterio di formazione del prezzo (Gulf plus system basato sul costo di trasporto) al fine di proteggere il petrolio americano più caro • Poi sopraggiunge la crisi del 1929 e la scoperta del Black Giant in Texas che fanno crollare i prezzi. • Nascita della Texas Railroad commission che di fatto regola il mercato interno assegnando quote di produzione ai vari stati e sostenendo il prezzo • Nel 1938 il Messico nazionalizza l’industria petrolifera in mano alle imprese americane 9 • Con la II guerra si completa il passaggio dal carbone all’oil e gli USA, timorosi per una presunta scarsità di petrolio (dal 1948 diverranno importatori netti), stringono accordi con l’AS che diviene il fornitore di greggio sicuro e abbondantissimo nel mondo caratterizzato dalla guerra fredda (principio dell’autosufficienza dell’occidente) • 1948 Nascita dell’ARAMCO (solo Usa) e scoperta del più grande giacimento al mondo (al Ghawar) in AS • 1948 il Venezuela strappa il Fifty-Fifty agreement e l’AS vuole lo stesso, cosi’ come gli altri stati 10 • Lo ottiene attraverso l’escamotage del trucco d’oro che gli USA adottano per rinsaldare in modo nascosto il legame strategico con AS a costo di una caduta degli introiti fiscali. Nasce il sistema del posted price su cui si calcola la royalty che garantirà un prezzo stabile (e remunerazioni stabili all’ AS) negli anni anche di fronte a fluttuazioni della domanda • Nel 1948 Truman riconosce lo stato di Israele. Nascono così i presupposti degli avvenimenti degli anni successivi 11 • In Iran la BP non accede al Fifty Fifty, nasconde i suoi profitti, utilizza la forza lavoro locale in modo brutale inducendo il parlamento iraniano ad approvare la nazionalizzazione le attività della BP (Mossadeq diviene primo ministro). • La GB sotto il governo laburista impone il blocco del petrolio iraniano e le sette sorelle lo appoggiano riducendo l’ Iran alla fame. Churchill dalla fine del 1951 subentra a Attlee e programma un colpo di stato e l’uccisione di Mossadeq, nonostante l’opposizione di Truman 12 • Tuttavia Eisenhower per prevenire l’influenza comunista nella regione dà il suo assenso al colpo di stato organizzato dalla CIA che nell’estate 1953 rovescia Mossadeq. La base dell’operazione è l’ambasciata americana a Teheran. Il primo tentativo fallisce ma tre giorni dopo riesce. Lo scià torna da Roma e inizia un lungo regime dittatoriale. Gli Usa riducono l’importanza della BP nello sfruttamento del petrolio iraniano in omaggio alla sicurezza degli approvvigionamenti del mondo libero 13 • Negli stessi anni (1947-51) si scoprono tramite inchieste del senato US le pratiche monopolistiche delle 7 sorelle anche a danno dell’ USA durante il conflitto, l’as is agreement, il gulf plus system, che permettono loro di controllare 82% delle riserve mondiali e il 76% della capacità di raffinazione • La FTC chiede l’azione penale ma Truman dopo varie indecisioni prima di lasciare l’incarico nel 1953 derubrica l’indagine a livello civile in omaggio alla sicurezza mentre l’opinione pubblica è sotto choc • Ambivalenza della politica americana tra petrolio arabo e sostegno a Israele 14 • 1948-1973 periodo d'oro con abbondante petrolio a bassissimo prezzo nominale e reale (da 2 $ a 1,2$) con una domanda in fortissima crescita (automobili, plastica, etc.) in tutto l'occidente, Giappone compreso • Ruolo centrale lo ha il petrolio del M.O. (da 2 a 21 la produzione) dove sono concentrate la maggior parte delle riserve, dominato dalle 7 sorelle che cercano di contenere la tendenza al ribasso del prezzo mantenendo un elevato grado di capacità inutilizzata tramite APQ (aggregate programmed quantity) e un basso livello degli investimenti 15 • La situazione evolve lentamente con l'affacciarsi sulla scena del petrolio sovietico che raggiunge l'Europa con i primi oleodotti (e una politica aggressiva di sconti) e poi la scoperta di quello africano, soprattutto libico dove si precipitano i piccoli produttori americani • I piccoli produttori americani sono in crisi perchè i costi sono più alti che in M.O. e riescono a far passare (1959) il Mandatory Oil Import Program che limita le importazioni al 13% del fabbisogno 16 • Le sette sorelle reagiscono abbassando i posted prices, per allinearli a quelli di mercato, e quindi riducendo fortemente le entrate dei paesi produttori • Sotto l'impulso di Alfonzo (Venezuela) e Tariki (AS) nasce l'OPEC (1960) che comprende anche Iraq, Iran e Kuwait ma le rivalità interne non permettono all'organizzazione di contrastare efficacemente le 7S • L'Iraq dopo un violento colpo di stato che abbatte la monarchia filoinglese, nel 1961 revoca le concessioni a tutte le società occidentali di sviluppo su praticamente tutto il territorio a seguito della scoperta del comportamento scorretto (bilanci truccati) della IPC 17 • Entra Mattei che evita la liquidazione dell' Agip creata dal fascismo e nel 1953 su suo impulso nasce ENI che dapprima sfrutta il gas della Valle padana costruendo una delle prime reti di metanizzazione del mondo e poi si lancia sul mercato internazionale • Conclude nel 1957 un accordo rivoluzionario con National Iranian Oil company che consiste nell'alzare al 75% la quota dei profitti del NIOC e nel assegnare lo sfruttamento dell'oil ad una società dove NIOC è rappresentata paritariamente. Segue accordo simile con la Libia. Attenzione verso i movimenti nazionalistici nei paesi arabi (Pirani). Mattei morirà nel 1961 a seguito (accertato nel 2004) dell'esplosione dell'aereo su cui volava 18 • 1954 Nasser sale al potere in Egitto e costituirà il punto di riferimento delle popolazioni arabe che desiderano liberarsi dal giogo coloniale • 1956 crisi del canale di Suez, dove passa tutto il petrolio del M.O., a seguito della nazionalizzazione della società che lo gestisce per finanziare la costruzione della diga di Assuan dopo il rifiuto degli USA • il piano di Israele, GB e Francia di occupazione del Sinai si rivela un fiasco per la decisione opposizione degli USA e dell'ONU. • Il sogno egemonico di Nasser (al quale si deve la nascita dell'OLP nel 1964) è destinato a fallire per l'opposizione in particolare dell'AS (meno laica e più tradizionalista, il caso dello Yemen) 19 • giugno 1967 guerra dei 6 giorni scatenata preventivamente da Israele che acquisirà alcuni territori e la parte araba di Gerusalemme • fallimento del seguente embargo petrolifero attuato dai paesi arabi a causa dello sfruttamento della capacità inutilizzata negli Usa (fattore di sicurezza!) e della produzione del Venezuela, Iran • Nasser, che muore nel 1970, ha fallito ma ha lasciato dei semi che ad es raccoglierà Gheddafi che sale al poter nel 1969 in Libia e riesce ad imporre condizioni più favorevoli al piccolo produttore americano (Occidental) che aveva scoperto un grandissimo giacimento e a seguire anche agli altri 20 • ottobre 1973: molteplici cause della I crisi petrolifera. La Texas Railway Commission approva di immettere tutta la capacità produttiva sul mercato, riducendo così le scorte, segno che cominciano a manifestarsi tensione sull'offerta. Nixon svaluta di fatto il dollaro (agosto 1971) e introduce dei controlli amministrativi sul prezzo dell’oil e incoraggia così le importazioni a danno di ulteriori investimenti negli usa. Si incomincia a diffondere l'idea, plausibile ma errata, che il petrolio è scarso e questo rafforza la determinazione dei paesi produttori di chiedere condizioni più favorevoli in un contesto di inflazione mondiale. 20bis • Si sviluppa un mercato spot dove (in un contesto inflazionistico) i prezzi eccedono di gran lunga i posted prices rafforzando la convinzione che il petrolio è scarso. La Libia, molto aggressiva, con l'Algeria e l'Iraq, nel 1971/2 procedono alla nazionalizzazione delle attività delle compagnie assumendo il controllo delle società al 51%. • Infine nel 1973 Nixon cambia politica, abolisce le quote all'importazione scatenando la domanda e prezzi crescenti (domanda rigida). 21 • Veniamo agli aspetti politici. OLP e i governi arabi, frustrati per la sconfitta della guerra dei 6 giorni, utilizzano la questione palestinese in modo strumentale con atti di terrorismo, etc. in funzione anti Israele-USA. Sadat, che si vuole presentare come l' alfiere del nazionalismo arabo, si assicura l'appoggio dell'AS (divenuto il maggior produttore dell'area) che il petrolio sarà usato come forma di ricatto nei cfr degli USA: questi sottovalutano fortemente il rischio che corrono le compagnie sul campo e la possibilità di una guerra. Sadat scatena così la guerra di Yom Kippur (ottobre 1973) 22 • L'OPEC aumenta i prezzi e riduce la produzione in maniera progressiva nei cfr. dei paesi non amici degli arabi. Solo l'Iran aumenta la produzione. L'effetto dell' embargo è psicologicamente devastante, anche se il taglio della produzione non è di fatto così massiccio. Si scatena una caccia al petrolio che porta i prezzi a 11,65 $, quattro volte il livello di 4 mesi prima e dieci volte quello del 1970. Crisi economica: stagflazione e percezione della fine di un'era (Club di Roma, etc.) • Continua il processo di nazionalizzazione in varie forme: Venezuela, Kuwait, AS, che conduce a nuove forme di relazioni. Production sharing vs concessione 23 • Anni 70 dominati da previsioni autorevoli della prossima scarsità e dell’onnipotenza dell’OPEC che asseconda ciò aumentando periodicamente i prezzi. Si sviluppa il mkt spot dove anche singoli paesi OPEC contrattano per sfuggire alle quote e le compagnie acquistano per le scorte • Veniamo agli aspetti politici. La rivoluzione iraniana (1978-9) pone fino al tentativo di Reza Pahlavi di occidentalizzare la società. Seguono l’occupazione dell’ambasciata americana a Teheran, il massacro della Mecca, l’invasione dell’Afganistan, l’incidente di Three Miles Island, e infine la guerra Iran-Iraq. Il prezzo sale fino a 42 $ (secondo shock 1980) 24 • La crisi economica dell’occidente e le politiche di risparmio e di sostituzione (CAFE standards degli USA, centrali nucleari) fanno calare la domanda a partire dal 1980. L’offerta aumenta per via delle scoperte in Mare del Nord, Messico, Alaska, e dell’incremento della produzione URSS. L’OPEC cerca di resistere imponendo quote rigide ai paesi (con l’AS che opera da swing producer) ma Nigeria e Iran scartellano in maniera massiccia. Il prezzo cedente sul mkt spot, sempre più importante dal punto di vista quantitativo, influenza il prezzo OPEC che comincia a diminuire dal 1983. Nasce (1988) il mercato a futuri al NYMEX. 25 • Alla fine del 1985 l’AS interrompe la sua strategia e aumenta l’offerta determinando la caduta rovinosa del prezzo che arriva a 10$. Prezzo net back. L’OPEC scende da 55% a 25% della quota di mkt e la produzione la metà di quella massima raggiunta (cosiddetto contro shock). Questo è un danno per tutti i produttori che hanno costi elevati (indipendenti USA) e URSS • La crisi fa illustre vittime (Gulf) e produce un reshuffle delle compagnie oltre che un ridimensionamento drastico degli investimenti reali (petrolchimica, etc) e un processo di finanziarizzazione (M&A) 26 • Dopo il contro shock il prezzo rimane per un decennio debole oscillando intorno a 18$. Dopo una guerra durata 10 anni che lo lascia stremato e indebitato, Iraq punta all’ obiettivo di sempre, uno sbocco al mare più ampio (per svincolarsi dagli oleodotti) e occupa (agosto 1990) Kuwait accusato (non a torto) di non rispettare le quote decise in sede Opec e di sfruttare a suo favore un giacimento al confine tra i due stati. In tal modo Saddam viene in possesso del 20% delle riserve mondiali e si avvicina ai giacimenti più grandi dell’AS che si trovano lungo il golfo Persico fino agli EAU: questo preoccupa gli USA che pure hanno aiutato economicamente Saddam durante tutta la guerra con l’Iran. 27 • L’ONU interviene autorizzando la guerra (Desert Storm) a Saddam che inizia a gennaio 1991 e finisce due mesi dopo. Il prezzo del petrolio questa volta non sale, nonostante la riduzione della produzione Iraq che durerà tutto il decennio e l’incendio dei giacimenti in Kuwait, per via del resto dei paesi OPEC e in particolare del comportamento, ancora una volta, dell’AS che aumenta massicciamente la produzione. 28 • Dopo la disgregazione dell’URSS nascono in Russia poche imprese petrolifere in mano a privati (Yeltsin e il loans for shares scheme); rimangono statali la società che gestisce gli oleodotti e Gazprom; il mar Caspio si riscopre come un’area ricchissima (mare interno secondo A e K o lago di frontiera internazionale secondo Russia e Iran?); sorge il problema per le repubbliche ex sovietiche (Azerbajian, Kazakhstan) di valorizzare il petrolio stringendo accordi con le compagnie americane e europee, minimizzando l’influenza russa attraverso particolari percorsi degli oleodotti; Clinton appoggia tali intendimenti coinvolgendo la Turchia in funzione anti Iran e Russia; tuttavia ENI contribuisce a costruire Blue Stream (Russia-Turchia sotto il Mar nero); ve ne è uno anche tra Baku e la Turchia. 29 • Il prolungato periodo di prezzi bassi incute timore: nel 1999 infine l’OPEC riesce a riorganizzare la propria influenza (coinvolgendo anche Russia, Norvegia, Messico) con un piano di controllo attento della produzione in modo da raggiungere prefissati livelli dei prezzi (intorno ai 25$) • Il concomitante processo di finanziarizzazione e lo short termism che lo accompagna (esempio Enron) mettono in difficoltà le imprese petrolifere e le inducono infine ad uno spettacolare processo di M&A alla fine del secolo dal quale emergono BP-Amoco, ExxonMobil, TotalFinaElf, ChevronTexaco, Shell. Crisi del dot.com 30 • La nuova crisi petrolifera di inizio millennio (il rialzo inizia già nel 1999 per toccare i 150 nel 2008 per poi rimanere sui 100) è determinata ancora una volta da aspetti economici e politici. Per i primi: i bassi prezzi regnanti a lungo hanno ridotto gli investimenti (anche nel campo della raffinazione) e quindi l’offerta, mentre vi è stato un certo sviluppo della domanda con il boom dell’era Clinton e lo sviluppo di grandi paesi (Brasile, India, Cina, Sud Africa, Indonesia, etc.). 31 • Aspetti politici: situazione esplosiva del M.O. dove il processo di pace iniziato nel 1993 si è interrotto; l’attacco del 11 settembre 2001 alle Torri gemelle; la guerra in Afghanistan (2001); la II guerra Irachena (2003) con conseguente riduzione dell’offerta di petrolio; sanzioni contro Iran, Iraq, Libia; crisi politica in Venezuela (2003); regolamento dei conti di Putin con i magnati del petrolio (2003-4): emerge Gazprom, che si compra Yukos e nei cfr. dell’Ucraina (2006) con conseguenze negative sugli investimenti; attacchi terroristici in Nigeria (2005-6); uragano Katrina nel golfo del Messico (2005); ….. • si innestano nuovamente profezie di fine del petrolio che riecheggiano Hubbert apparentemente confermate dalla crisi della Shell (2004) che rivede al ribasso le stime delle sue riserve;