NEWS MEDIA GLOBALI E
L’IMPERO NEWS CORP
TESI DI LAUREA A CURA DI
FABIO PALMISANI
RELATORE: SERGIO SPLENDORE
CORRELATORE: GUIDO LEGNANTE
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Può un uomo concentrare nelle sue mani tutti i
principali mezzi d’informazione mondiali,
controllando di fatto quello che dobbiamo e non
dobbiamo sapere di ciò che accade nel mondo?
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1° Parte: analisi dei principali news media globali e
l’approccio della political economy.
2° Parte: analisi della società di Murdoch, News
Corp, con tutte le sue acquisizioni, dalla fondazione
sino ad oggi.
3° Parte: confronto tra il mondo conservatore di
Murdoch ed il cartone “I Simpson”.
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Scheda di Patterson
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POLITICAL ECONOMY
“Gli economisti della comunicazione ritengono che la proprietà abbia un
peso fondamentale, perché chi possiede i media sarà anche in grado di
controllare la produzione delle idee”. (Downey)
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Il presidente di “Free Press” W.McChesney in una
dichiarazione rilasciata poche settimane prima che
l’azienda di Rupert Murdoch raggiungesse l’accordo per
l’acquisizione del Wall Street Journal, disse “Esistono poco
più di dieci fonti al mondo che decidono quali notizie
arriveranno o non arriveranno ai cittadini del mondo, le
grandi reti TV, pochi canali via cavo ed un paio di giornali.
Se si concretizzerà questo accordo Murdoch ne controllerà
tre: Fox Network, Fox News Channel ed il Journal”.
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Partendo da una piccola società
che possedeva l’ Adelaide News,
un piccolo giornale australiano
nel 1952, ha reso la sua società,
News Corp, un impero mediale
con un fatturato annuo di quasi
33 miliardi di dollari e un valore
stimato in borsa di 37 miliardi
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Principali giornali della società:
Il News of the World fu la prima rivista inglese
acquistata da Murdoch nel 1969, seguita poco
dopo dal quotidiano Sun, divenuto celebre con
per la famosa modella in topless, presente alla
pagina tre fin dal 1970, con lo scopo di
recuperare lettori rispetto al rivale Daily Mirror.
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Acquistati da Thompson Corp nel 1981 e rigenerati
economicamente dal magnate; oggi vengono stampati in
edizione tabloid come tutti i giornali di News Corp
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È il fiore all’occhiello della società. Acquistato nel
2007 per ben 5 miliardi di dollari dalla famiglia
Bancroft. Fortemente voluto da Rupert per la sua
grande notorietà ed attendibilità.
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Cinema e televisione:
News Corp decise nel 1985 di comprare la società TCF Holings, che
controllava gli storici studi della casa cinematografica 20th Century
Fox. Questa acquisizione diede il via alla corsa di News Corp alla
leadership nel mercato dell’intrattenimento;
nei primi nove mesi del 2008 oltre un quarto dei profitti di news
Corp proveniva dalla sezione film .
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Nel 1984 Murdoch acquistò le stazioni televisive di Metromedia e l’anno
successivo decise di utilizzarle come rampa di lancio per una quarta rete
nazionale negli Stati Uniti, la Fox Broadcasting Company. L’idea del
magnate era quella di puntare a rendere Fox un canale innovativo molto
diverso dagli altri tre grandi network americani (ABC, CBS e NBC). nel
1993 Fox metteva in onda programmi in prima serata tutti i giorni, ma la
rete ancora non decollava. Ma tutto questo cambiò quando Murdoch,
sapendo dell’importanza e del successo che dava lo sport si aggiudicò
l’asta per un contratto televisivo con la NFL, la regina degli sport in
America. Fox divenne allora prestigioso come gli altri canali.
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Il magnate avendo vinto la prima sfida per diventare un grande network
televisivo al pari di ABC, CBS e NBC, decise che era giunto il momento di
buttarsi nella televisione via cavo, in particolare con un canale dedicato
alle informazioni 24 h su 24, sfidando così il colosso CNN di Ted Turner.
Fox News esordì ufficialmente nell’ottobre del 1996 e nel 1997 divenne
visibile in tutti gli U.S.A. , ed in soli quattro anni superò la CNN negli
ascolti. Alla fine del 2007 Fox News era presente in 95 milioni di case.
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Il mondo
L’espansione della televisione satellitare era un elemento essenziale nella strategia
di Murdoch per migliorare i profitti della società. L’idea di lanciare l’allora SKY
Television venne nel 1988, (in contemporanea con l’acquisizione di periodici un
U.S.A.) e l’incredibile capitale necessario a gestire un’emittente satellitare, unita
all’esborso di altro denaro necessario all’acquisto di giornali, ridusse News Corp
ad un passo dalla bancarotta. La sua società aveva più di 7 miliardi di debiti e le
quotazioni in borsa calarono quasi del 75%. Questo costrinse solo due anni dopo il
magnate ad abbandonare l’idea di gestire da solo SKY Television e fuse la sua
società con l’allora British Satellite Broadcasting per formare l’odierna BSKYB.
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1998 Murdoch dichiarò di voler comprare la rete televisiva italiana
Mediaset controllata da Silvio Berlusconi, ma la trattativa andò in
fumo. News Corp decise allora di lanciarsi in una nuova avventura
satellitare dopo BSKYB, e acquisì una quota di Stream, lanciata nel
1993. Tuttavia la grande concorrenza con Tele+ portò a perdite
rovinose per entrambe le aziende. Nel 2002 la società di Murdoch
decise allora di allearsi con la compagnia telefonica Telecom e per 900
milioni di dollari comprarono Tele+ che cambiò nome in SKY Italia.
Murdoch vide nel nostro paese un enorme opportunità economica ed
egli stesso disse “Era una grande opportunità per costruire una sola
piattaforma pay TV in uno dei paesi più appassionati di televisione,
dove non esiste una TV via cavo e quella via etere è molto mediocre”.
News Corp controllava l’80% della nuova società ma solo due anni dopo
liquidò Telecom per controllarla totalmente. SKY Italia rappresenta
oggi l’11% dei ricavi di News Corp
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L’AVVENTURA SATELLITARE IN AMERICA
RISCHIA DI FAR FALLIRE LA SOCIETA’:
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Il 15 luglio 2005 News Corp annunciò la creazione di un nuovo business
chiamato Fox Interactive Media (FMI), che aveva lo scopo iniziale di
gestire la parte on-line delle emittenti televisive Fox. In realtà lo scopo
non era solo questo: Murdoch voleva espandersi in un mercato in forte
crescita e annunciò presto l’acquisto Intermix Media per 580 milioni di
dollari. Intermix non era molto famosa ma possedeva l’allora molto
utilizzato social network MySpace (che dopo un grande iniziò ebbe un
impressionante calo a causa di Facebook ,che da sola vale ora più
dell’intera FMI). Il nuovo business non si è rivelato il successo sperato, e
il magnate capì presto che rimanere sulla cresta dell’onda nel mondo del
web era un impresa tutt’altro che semplice.
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Rupert Murdoch è stato spesso accusato di utilizzare le sue
proprietà come mezzi di propaganda per il partito
conservatore di cui è un noto sostenitore. In questo
confronto si capirà come tuttavia il magnate, che essendo
un imprenditore mira ad ottenere profitti, debba accettare
il cartone che espone un mondo così diverse dal suo.
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ROBERT GREENWALD:
Nato il 28 Agosto 1943 è un regista americano ed attivista politico. Ha fondato
la Brave New Films (BNF) con la quale ha prodotto e diretto numerosi film
e documentari. “Out Foxed” è un’accusa al magnate di utilizzare Fox News
come mezzo di propaganda del partito conservatore. È stato spesso
accusato di essere un esponente di sinistra; da qui si può intuire come mai
il suo documentario si scagli con ferocia contro il canale d’informazione di
Murdoch.
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CASO O’REILLY
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L’ultima analisi riguarda infine la religione. In linea con le
idee conservatrici, i servizi di Fox parlano sempre più di
religione, dei valori del buon cittadino, dell’amore verso
Dio, gettando fango sull’omosessualità da sempre contro
l’ideale di buon americano conservatore.
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I Simpson vengono trasmessi per la prima volta il 19 aprile 1987
all’interno del “The Tracey Ullman Show”, in onda su Fox TV. É il
primo cortometraggio dell’allora trentatreenne Matt Groening, in
collaborazione con il produttore James Brooks. Oggi siamo giunti
alla venticinquesima stagione e qualche anno fa è addirittura uscito
il primo lungometraggio della serie animata, prodotta dalla 20th
Century Fox.
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Oltre i temi descritti, Matt Groening scanzona anche l’emittente dove il suo
cartone è mandato in onda. In una puntata, Homer, ha tentato di investire nella
news Corporation, ma Lisa gli ha segnalato che si trattava della Fox e quindi ha
annullato subito l’investimento. Questa è solo una delle innumerevoli battute
degli autori nei confronti del network che da anni li manda in onda . La Fox
viene sempre rappresentata come canale che trasmette solo programmi
spazzatura; i migliori, secondo la sit-com, sono i diretti rivali ABC e CNN.
Ma nemmeno Murdoch in persona viene risparmiato. Il magnate, come molti
altri personaggi famosi, ha il suo alter ego nella sit-com e compare in due
episodi.
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I Simpson sono quindi un cartone palesemente “anticonservatore”. Abbiamo visto come i tratti
maggiormente distintivi di Fox News, analizzati ad
inizio capitolo, e i diktat che la dirigenza impone
come canale del partito conservatore, vengano
smontati uno per uno da Matt Groening: sostiene i
diritti civili per gli omosessuali, schernisce i valori
della famiglia, della cultura e della religione; deride
la guerra, Murdoch (noto per non aver un carattere
docile e non accettare critiche) e la Fox stessa.
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Ma allora perché un simile cartone, dopo tutti questi anni di
messa in onda, non è ancora stato cancellato dal palinsesto
Fox?
La risposta è molto semplice: il denaro.
Murdoch nonostante le idee politiche resta comunque un
imprenditore; il suo scopo ultimo è quello di incrementare i
profitti. L’unico modo per riuscirvi è quindi quello di
sfruttare al massimo tutto ciò che possiede. Per questo
motivo, nonostante I Simpson non siano un cartone
pienamente nei ranghi conservatori del magnate,
producono enormi profitti e quindi rimangono, e
rimarranno in futuro, uno dei programmi di punta del
network.) e la Fox stessa.
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“La serie è talmente potente che quando la Fox ci
chiede di non fare qualcosa, noi la facciamo
comunque. E così facciamo candidare Krusty il
Clown, al congresso nelle liste repubblicane e
critichiamo Fox News per essere così
scandalosamente conservatore”
Matt Groening
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Riguardo la domanda che mi ero posto all’inizio,
ovvero se una sola persona potesse concentrare
nelle proprie mani la proprietà dei principali mezzi
d’informazione mondiali,
la risposta che mi sono dato è no, sarebbe un
impresa titanica, praticamente impossibile per
svariate ragioni; Rupert Murdoch, a mio avviso, è
però la figura che sicuramente ne possiede di più.