Caratteristiche del lavoro sociale
Ampi livelli di autonomia
Circuito di autoregolazione (progettualità –
attuazione – valutazione)
Lavoro circolare che comprende l’utente
Esiti scarsamente visibili (risoluzione /
trasformazione di problemi)
Attività dirette ed indirette
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La cultura organizzativa
 Tutti producono organizzazione
 Manager e ruoli intermedi: una
responsabilità diffusa
 Costruire sapere specifico
 Bisogno di competenze
 Implementazione ruoli gestionali
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Ruolo dell’operatore
Fusione di:
• Ruolo agito
• Ruolo previsto
• Aspettative di ruolo
Esigenza di coerenza tra le dimensioni
Non è un equilibrio dato, in qualsiasi momento possono emergere elementi
non previsti, anche fattori di crescita che rimettono in discussione gli
equilibri raggiunti dal gruppo.
Scarsa comunicazione esplicita
Nodi critici:
Messaggi sotterranei conformano le regole
organizzative
Svelare le strategie soggettive
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Gestione del ruolo
Rischio di autoreferenzialità
Richiamo all’etica professionale (materializzare l’utente)
Spinta libero-professionale
In un’ottica sistemica sviluppare legame tra successo
professionale del singolo e di tutto il servizio
Percezione di “utente debole”
Sostegno autostima e supervisione
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Integrazione sistemica e coerenza dei ruoli
Salvaguardare tre equilibri:
• Persona e ruolo
• Ruolo dei singoli e servizio
• Servizio e ambiente
Persona e ruolo: - distribuzione di incarichi ed inclinazioni personali
- caratterizzazioni di ruolo e differenze di genere
Sistemi di ruolo: - rischio di specializzazione e selezione dell’utenza
- connessione tra obiettivi personali e risultato produttivo
- costruzione di una misssion concordata di servizio
Servizio e ambiente: - calo di nuovi utenti e loro “migrazione”
- rafforzamento dei clienti stessi
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Il processo di lavoro
Sequenza logico-temporale con cui l’operatore imposta mentalmente il suo
lavoro con le persone e che poi esegue nella realtà per coordinare la varie
attività che compongono un programma d’intervento.
Schema: ingresso, contatto, valutazione
del caso, programmazione, esecuzione,
valutazione, fine.
Le persone sono soggetti attivi, a volte mantengono “un’agenda nascosta”,
sempre possiedono qualità positive.
Mettere in luce: - divisione del lavoro
- cultura organizzativa
- produttività
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Divisione del lavoro
Equità nei carichi di lavoro e dimensione volontaria
Potere sociale delle professioni
Riconoscimento delle abilità e orientamento al risultato collettivo
Tra ruolo unico e specializzazione
Ruoli di gestione tra lavoro con l’utenza e coordinamento
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Nodi critici da presidiare
 Clienti
Controllo degli input
 Sapere professionale
 Risorse
Incertezza strategica: segretariato sociale,
servizio, accoglienza e filtro
marketing del
Incertezza metodologica: memoria, valutazione e ricerca,
formazione e supervisione
Incertezza sulle risorse: approvvigionamento di risorse
istituzionali,
attivazione di risorse comunitarie
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Il coordinamento





Adattamento reciproco
Supervisione diretta
Standardizzazione delle competenze
Standardizzazione del processo
Standardizzazione dei risultati
Paradigma: rinforzare l’autonomia professionale dei singoli
che attribuisce responsabilità sui risultati e sulle modalità per
raggiungerli; sottoporre il contenuto professionale a una continua
verifica incrociata tra tutti gli operatori in campo per dare il
massimo di coerenza interna al sistema.
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Rete dei servizi
Lavorare per progetti
Organizzazione a rete
Costruzione e governo della rete
Mappa della rete naturale
Rete fortemente governata
Rete debolmente governata
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Matrice organizzativa
Disegno organizzativo e organizzazioni instabili ed ambivalenti
Organizzazioni complesse e senso di appartenenza
Matrice organizzativa consente di:
 vedere i confini del proprio ruolo in relazione al
servizio e alla rete
 operare un confronto con il lavoro degli altri
 verificare i carichi di lavoro
 riconoscere le proprie responsabilità ed i propri
riferimenti.
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La valutazione
Soggetti della valutazione:
- cittadini
- amministratori
- operatori
Difficoltà a valutare “l’esito” nel lavoro sociale
Efficacia interna
Cosa valutare:
Efficacia esterna
Efficacia - efficienza
Compiti: -adottare un linguaggio comune e dei sistemi di classificazione
-accordarsi sulle procedure di registrazione
-creare strumenti adatti e comprensibili per tutti gli operatori
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La partecipazione
Traiettoria possibile:
 Informazione
 Consultazione
 Negoziazione
 Gestione congiunta
 Autogestione
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Il lavoro nei servizi alla persona- formato