MIUR – Direzione Generale del Veneto
Dott.ssa Gianna Miola
Referente regionale
PROGETTO DI SPERIMENTAZIONE
E INNOVAZIONE
“APPRENDO IN LINGUA 2”
Educazione bilingue: l’uso veicolare
della lingua straniera
Padova, 13 gennaio 2003
A supporto della scuola
dell’AUTONOMIA
LA COMUNICAZIONE
Il successo
Per
La qualità
Dell’organizzazione
scuola
Nuovo Sistema educativo
di Istruzione e Formazione
ELEMENTI
CRUCIALI
L’ INNOVAZIONE
Tramite la
sperimentazione, ovvero
“sensate esperienze”
Non più come deroga,
ma come regola
L’
AUTONOMIA PER…
il “successo formativo”
Aut. Didattica – art. 4, comma 1 del DPR 275/99 “Le
istituzioni scolastiche…. promuovono le potenzialità di ciascuno
adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo
formativo”
art.4, comma 3 del DPR 275/99 “ Nell’ambito dell’autonomia
didattica possono essere programmati, anche sulla base degli interessi
manifestati dagli alunni, percorsi formativi che coinvolgono più discipline
e attività nonché insegnamenti in lingua straniera …”
Aut. Organizzativa – art. 5, comma 3 del DPR 275/99
“L’orario complessivo de curricolo e quello destinato alle singole
discipline e attività sono organizzati in modo flessibile, anche sulla base di
programmazioni plurisettimanali….”
L’ AUTONOMIA PER…
La VALORIZZAZIONE PROFESSIONALE DEI
DOCENTI
Aut. organizzativa – art. 5, comma 1 del DPR 275/99
“ Le istituzioni scolastiche adottano, anche per quanto riguarda
l’impiego dei docenti, ogni modalità organizzativa che sia espressione
di libertà progettuale e sia coerente con gli obiettivi generali e specifici
di ciascun tipo e indirizzo di studio, curando la promozione e il
sostegno dei processi innovativi e il miglioramento dell’offerta
formativa”
Aut. organizzativa – art. 5, comma 4 del DPR 275/99
“ In ciascuna istituzione scolastica le modalità di impiego dei docenti
possono essere diversificate nelle varie classi e sezioni in funzione delle
eventuali differenziazioni nelle scelte ed organizzative adottate nel
piano dell’offerta formativa”
L’ AUTONOMIA
di RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO
Art. 6, comma 1 del DPR 275/99
“ Le istituzioni scolastiche singolarmente o tra loro associate,
esercitano l’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo tenendo
conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle
realtà locali e curando tra l’altro:
a) la progettazione formativa e la ricerca valutativa
b) la formazione e l’aggiornamento culturale e professionale del
personale scolastico
c) l’innovazione metodologica e disciplinare
d) la ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione e sulla loro integrazione nei
processi formativi
e) la documentazione educativa e la sua diffusione all’interno della
scuola
f) gli scambi di informazioni, esperienze e materiali didattici
g) l’integrazione fra le diverse articolazioni del sistema scolastico….”
L’ AUTONOMIA
di RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO
Art. 6, comma 2 del DPR 275/99
“ Se il progetto di ricerca e innovazione richiede modifiche
strutturali che vanno oltre la flessibilità curricolare prevista dall’art.
8, le istituzioni scolastiche propongono iniziative finalizzate alle
innovazioni con le modalità di cui all’art. 11”
Art. 6, comma 3 del DPR 275/99
“ Ai fini del presente articolo le istituzioni scolastiche sviluppano e
potenziano lo scambio di documentazione e di informazioni attivando
collegamenti reciproci, nonché con il Centro Europeo dell’educazione,
la Biblioteca di documentazione pedagogica e gli Istituti regionali di
ricerca, sperimentazione e aggiornamento educativi; tali collegamenti
possono estendersi a Università e ad altri soggetti pubblici e privati
che svolgono attività di ricerca”
LA FORMAZIONE
a sostegno dell’autonomia didattica,
organizzativa, di ricerca, sperimentazione e
sviluppo
Art. 1 della Direttiva n.74 del 27/6/2002 concernente gli obiettivi formativi assunti come
prioritari per l’a.s. 2002/2003 riguardanti il personale”
Richiama le linee europee in materia di formazione
Fa propri gli obiettivi della direttiva generale sull’azione del
Ministero (25 gennaio 2002), tesa a promuovere lo sviluppo
professionale del personale della scuola, funzionale alla progressiva
valorizzazione dell’autonomia
“In tale prospettiva il sistema di formazione,
a tutti i livelli, deve muovere dalla
consapevolezza della capacità della scuola
di essere fonte di conoscenza e di
riflessione su se stessa”
Enti Promotori
USR Veneto
Università Ca’ Foscari – Dip. di Scienze del Linguaggio
IRRE Veneto
Con il patrocinio e il cofinanziamento del MIURDirezione per la Formazione
MOTIVAZIONE: nonostante gli sforzi profusi e la
crescente attenzione per il miglioramento delle
competenze linguistiche, i livelli sono ancora
insoddisfacenti soprattutto per quanto concerne la
lingua parlata, tanto che non ne permettono l’uso
come “lingua viva”
RIFERIMENTI
Libro Bianco Commissione europea (1995)
Raccomandazioni Ministri del Consiglio d’Europa
Quadro di riferimento Europeo (1998)
Progetto Lingue 2000 del MIUR
Profilo educativo,culturale e professionale dello studente alla fine
del primo ciclo e del secondo ciclo di istruzione (2002)
IPOTESI:
La proposta di situazioni di uso veicolare della L2 consente una
maggiore esposizione per quantità e qualità con la lingua
straniera tale da favorire un processo integrato di
apprendimento della L2 e di contenuti disciplinari e/o
interdisciplinari, con conseguenze positive sulla competenza
linguistica e comunicativa della L2
FINALITA’
•
Verificare l’efficacia della metodologia CLIL
•
Sostenere i docenti sperimentatori con specifiche
azioni formative
•
Sostenere a livello progettuale e organizzativo le
scuole che sperimentano
•
Monitorare le esperienze rilevandone le modalità
organizzative
•
Pubblicizzare l’iniziativa per un’eventuale diffusione
dell’innovazione
OBIETTIVI SPECIFICI
• Costituzione di docenti formati ed
esperti, capaci di fungere da
moltiplicatori per introdurre
l’innovazione
• Diffusione di prassi innovative con
riduzione degli aspetti negativi finora
eventualmente registrati durante le
esperienze condotte autonomamente
dagli istituti
RISULTATI ATTESI
•
Miglioramento delle competenze effettive degli
studenti in L2 con particolare riguardo alle
competenze produttive a livello orale
•
Mantenimento dei livelli di competenza per quanto
concerne l’apprendimento delle discipline non
linguistiche
•
Diffusione della pratica sperimentale mediante
l’introduzione dell’innovazione in un numero
crescente di istituzioni scolastiche
•
Innalzamento della qualità dell’insegnamento della
lingua straniera
A – SOGGETTI COINVOLTI : 20 istituzioni
scolastiche della Regione Veneto: 6 di primo
grado, 14 di secondo grado
B – DURATA: 2 anni
C - TIPOLOGIA: Ricerca – azione
(Cfr. Dir. 74/ 2002 – Vanno privilegiati interventi di ricerca-azione
impostati come una riflessione guidata tra professionisti adulti, per i
quali non appaiono efficaci modalità meramente trasmissive ma,
piuttosto, l’offerta di strumenti differenziati, idonei a consentire un
confronto tra le esperienze professionali maturate da ciascuno e le
proposte formative funzionali alla più efficace sistematizzazione
delle esperienze individuali”)
AZIONI
1°anno:
a) Analisi di contesto (esperienze in atto)
a) Formazione per coppie di docenti ( L2 e altra disciplina):
Corso di Formazione Avanzata (in CLIL E-Learning integrato)
sostenuto da borsa studio, presso l’Un. Cà Foscari di VE,
articolato su 4 macro-temi:
>Principi fondamentali
>La ricerca-azione
>La metodologia CLIL
>I materiali e il curricolo
Durata: 9 mesi (da febbraio a ottobre 2003)
Impegno complessivo: 227 ore
c) Avvio della sperimentazione su aspetti diversi della
metodologia CLIL
AZIONI
2°anno:
a) Sperimentazione in classe sostenuta dal Gruppo di lavoro
allargato ( Comitato scientifico e docenti esperti)
b) Attivazione Focus group – per la messa in comune delle
problematiche afferenti alle diverse aree della ricerca
c) Produzione moduli didattici allo scopo di assicurarne la
diffusione e l’esportabilità
c) Seminario finale per la presentazione dei risultati
 RISORSE FINANZIARIE
a cura del MIUR – Direzione per la Formazione – e dell’USR Veneto –
Area Interventi Educativi:
•Borse di studio per i docenti frequentanti il Corso di formazione
Avanzata
•Contributo alle scuole che sperimentano il progetto
•Seminari di confronto e di presentazione dei risultati
•Spese di missione per attività del Com. Scient. e del Gruppo di lavoro
allargato
•Attivazione e gestione dei Focus Group
•Pubblicizzazione degli esiti
 RISORSE PROFESSIONALI
• Comitato Scientifico ( progettazione, supervisione, monitoraggio, verifica,
rapporto finale)
• Docenti formatori (esperti ricerca-azione per azioni di supporto ai docenti
sperimentatori)
ACCESSO ALLA SPERIMENTAZIONE
Invio scheda di adesione all’USR entro il 23 gennaio 2003 (fax
041/2405038; e- mail: [email protected])
Le domande sono vagliate dal Comitato scientifico
Le scuole devono sottoscrivere le condizioni previste:
Presenza dell’insegnante di L2 e di altra disciplina nella stessa classe
Previsione di permanenza nella stessa classe e sede di lavoro per due anni
Impegno ad effettuare l’insegnamento della disciplina non linguistica in
Lingua veicolare per almeno il 30% del monte/ore annuo
Impegno ad effettuare la sperimentazione per i due anni previsti
Individuazione di una classe non terminale
Presenza auspicabile di una classe parallela di controllo dove insegnino i
due docenti
Consenso dei Consigli di classe interessati
Delibere del Collegio dei docenti e del Consiglio d’Istituto
Frequenza delle attività di formazione
Consenso alla rilevazione dei risultati
Consenso alla pubblicizzazione degli esiti
“Porre l’accento sul momento della scoperta nel
processo di apprendimento ha precisamente il
risultato di sollecitare il discente ad essere
‘costruzionista’ […] e di aiutarlo ad apprendere come
orizzontarsi proprio nel compito di apprendere.
Questa dunque è l’ipotesi: essa ha ancora bisogno
della sperimentazione.
Ma è un’ipotesi di tale importanza umana, che non
possiamo permetterci di non sperimentala: e la
sperimentazione dovrà essere fatta nella scuola”
J. S. Bruner, Saggi per la mano sinistra
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Progetto apprendo in L2