Pedagogia generale
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Corso di Pedagogia generale
anno accademico 2005/06, primo semestre
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Lauree in discipline sanitarie tecniche
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Docente: Granata Fabio
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Pedagogia
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È un termine di origina greca, significa
«guida del fanciullo», (pais=fanciullo e
aghein=condurre), possiamo quindi
interpretarlo come il condurre o
guidare il fanciullo verso l’educazione
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Pedagogia

Il termine oggi designa la disciplina che ha
per oggetto di studio le teorie (colui che
dà uno sguardo), i metodi (ricerca di una
strada) e i problemi relativi all’educazione
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Pedagogia

La natura e le caratteristiche di tale
disciplina sono oggi controverse: ci si
domanda se la pedagogia sia una
disciplina a sé stante, con fini specifici, o
rappresenti un insieme di molteplici
discipline differenziate tra loro
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Pedagogia

Nel corso dei secoli e nel mondo
occidentale la pedagogia aveva avuto per
lo più il valore di un complesso di
prescrizioni e di riflessioni desunte
dall’esperienza e dal senso comune, da
dottrine morali, politiche e religiose, che
assumeva spesso forma letteraria piuttosto
che scientifica o filosofica
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Pedagogia

Solo nel sec. XIX la pedagogia si propone
come scienza dell’educazione da un lato, e
come didattica sperimentale dall’altro
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Pedagogia

La natura e le caratteristiche della pedagogia
sono connesse sia a ciò che s’intende per
educazione sia a ciò che s’intende per sapere
scientifico o filosofico.
E siccome l’educazione è sempre strettamente
legata alle varie forme di vita storicamente
determinate, ogni concezione pedagogica, nel
delineare i criteri della formazione umana e gli
obiettivi dell’apprendimento, riflette gli ideali
politici e gli interessi economici del proprio
tempo
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La pedagogia come corollario
dell’etica e della politica

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
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Nel mondo classico la pedagogia veniva vissuta
come corollario dell’etica e della politica
In Platone e Aristotele il problema della
pedagogico emerge in connessione con il
problema politico dello stato e della vita morale
L’educazione vi è intesa come paidéia, cioè come
formazione generale dell’uomo e del cittadino
La pedagogia è subordinata alle discipline
teoretiche e in esse alla fine dissolta
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Paidéia


È intesa come la formazione che porta fin
dall’infanzia alla virtù, inculcando il desiderio e il
gusto di diventare un cittadino perfetto, che sa
comandare e obbedire secondo giustizia
In Platone dunque si ritrova la prima esposizione
organica e completa del processo educativo che
in ogni caso viene a identificarsi con la
formazione del cittadino ed è quindi
eminentemente politica
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La pedagogia come corollario
dell’etica e della politica

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L’educazione dei bambini è affidata alle donne e
l’infanzia in tutta la cultura antica non viene
valorizzata: è un età di passaggio, insidiata da
malattie, quindi su di essa si fa uno scarso
investimento affettivo
Il bambino viene inserito nella vita sociale a
partire dai sette anni
In generale possiamo dire che l’insegnamento
era riservato ai ceti alti, il popolo era escluso
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La pedagogia come corollario
dell’etica e della politica

Nel corso del V-IV secolo a.c. in Grecia si
andava sviluppando una società con
maggior bisogno di democrazia, di ragione
contrapposta ai miti, nasce così una
stagione definita dell’illuminismo greco,
che fu interpretata dai Sofisti (maestri di
retorica, ma non di verità) i quali hanno il
merito di portare l’attenzione verso l’uomo
e i suoi problemi
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I Soggetti dell’educazione
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I soggetti fondamentali sono l’educatore e
l’educando e l’educazione è il processo
che avviene tra i due
L’idea era che bastava essere buoni
educatori per formare le persone
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La pedagogia come catechetica
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La riflessione pedagogica medioevale trova la sua
più alta espressione in S. Agostino e S. Tommaso
Il problema educativo viene affrontato sul piano
della comunicazione tra maestro e allievo
Ciò segna da un lato il venir meno dell’interesse
per il contesto sociale, entro il quale la cultura
classica aveva considerato il rapporto educativo, e
consente dall’altro l’emergenza del concetto di
insegnamento come insieme di condotte
linguistiche determinate
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La pedagogia come catechetica


Tuttavia il discorso pedagogico rimane
confinato entro una problematica di tipo
catechetico, fondata più su preoccupazioni
teologiche, etiche e gnoseologiche che
non prettamente pedagogiche
Il problema dell’insegnamento viene
collegato al problema della trasmissione
dei contenuti della fede, piuttosto che sui
modi
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La pedagogia come metodologia
(Comenio, Pestalozzi)

L’esigenza di fornire un istruzione per tutti
avanzata dalla riforma è quella di creare
una organizzazione metodologica per le
nascenti istituzioni scolastiche, che
offrono, per la prima volta, al discorso
pedagogico un proprio campo di indagine
teorica relativo alla metodologia
dell’educazione
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La pedagogia come metodologia

Vennero aggregati concetti appartenenti ai
campi della religione, della morale, della
politica, della psicologia e della filosofia,
ordinandoli in un discorso pedagogico
organizzato intorno al concetto di metodo
educativo (cioè, formare il bambino,
fanciullo, ragazzo, uomo)
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La pedagogia come metodologia

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Il ruolo centrale del bambino in quanto
soggetto del processo educativo,
l’organizzazione della scuola come
istituzione fondamentale della società
moderna, l’educazione popolare, sono
tutte esigenze considerate da questi autori
in un ottica pedagogica
Siamo nel 1500-1700, umanesimo,
Rinascimento
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La pedagogia come utopia
(Rousseau, 700’)


Un posto a sé occupa Rousseau
La sua opera costituisce l’espressione più
compiuta delle istanze di rinnovamento
educativo avanzate dall’Illuminismo, però
il suo contributo è così originale e radicale
da non poter essere ricondotto in un
processo di continuità storica del sapere
educativo
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La pedagogia come utopia


Egli pratica la pedagogia come utopia,
come un “esperimento mentale” teso a
eliminare tutte la variabili che nella realtà
interferiscono nel controllo totale del
processo educativo
Per Rousseau è l’educazione stessa che
corrompe la natura umana, attraverso
l’influsso della società e della cultura: ma
come l’ha capito?
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La pedagogia come utopia

Questo autore, quindi, inserisce un altro
elemento nel processo educativo: se prima
il maestro educava e l’allievo,
semplicemente, imparava, ora si aggiunge
il ruolo giocato dalla società e dagli influssi
culturali, quindi del contesto ambientale
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Processo educativo
Processo educativo
A (ambiente)
B (bambino)
Educando
C (cultura)
Educatore
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Processo di miglioramento
dell’umanità
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Secondo voi il mondo sanitario in quale
momento si trova?
Epoca greca
Medio evo
Rinascimento
Modernità
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Problema dell’educazione

Tra la fine del ‘700 e l’inizio dell’800
esplode, in modo particolare in
Europa, il problema dell’educazione e
dell’istruzione popolare e infantile
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Problema dell’educazione

L’accentuarsi e il diffondersi della
rivoluzione industriale avevano prodotto i
fenomeni dell’urbanesimo, della
concentrazione operaia, del lavoro
maschile e femminile, ecc.
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Problema dell’educazione


I fenomeni dell’abbandono,
dell’istituzionalizzazione, della mortalità
infantile, della modificazione dell’assetto
familiare, specie nel ceto contadino e
operaio si fecero più eclatanti
La maggior parte della popolazione era
analfabeta
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Problema dell’educazione

Grande merito del positivismo italiano
(metodo scientifico, metà ‘800) è stato
quello di avere capito che il problema
educativo era un problema soprattutto
sociale, che l’assetto della società, le
riforme, il miglioramento del tenore di vita,
l’istruzione, la lotta all’analfabetismo erano
autentiche forme di educazione.
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Problema della custodia dei
minori


Con la prima guerra mondiale nascono i
primi asili nido nelle fabbriche di guerra.
Nella società diventa impellente il bisogno
di custodia, di istruzione, dell’affido e
dell’educazione dei bambini e, in generale,
di tutto quello che riguarda il processo
educativo dell’infanzia
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Da pedagogia a scienza
dell’educazione

Grazie alla presa di coscienza della
molteplicità dei problemi educativi e
dell’affermarsi di nuove discipline,
cambia il modo di intendere la
pedagogia e si parla di scienza
dell’educazione.
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Da pedagogia a scienza
dell’educazione

Scienza dell’educazione in quanto
propone una riflessione sistematica e
globale sul fenomeno educativo,
quindi sul suo soggetto (persona), sui
i fini, metodi e i mezzi del suo
oggetto (educazione)
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Da pedagogia a scienza
dell’educazione

La pedagogia diventa così una specie di
ponte fra l’attività educativa e le altre
discipline di cui essa si serve, cioè delle
altre scienze dell’educazione fra le quali la
psicologia, la filosofia, la sociologia,
l’antropologia, ecc.
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Scienza dell’educazione

Oggi, la scienza dell’educazione è intesa
come un complesso organico di scienze
dell’educazione, a cui il fenomeno
educativo farebbe capo
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32
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
Quindi le scienze psicologiche, sociologiche,
metodologiche, storiche e dei contenuti
confluiscono nell’imbuto educativo dal quale
scaturisce il fenomeno educativo
Scienze dell’educazione
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Processo formativo
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I caratteri generali del processo formativo sono:
la naturalità, in quanto esso si riproduce in modo
spontaneo
l’unitarietà, poiché per l’individuo le diverse
componenti della formazione sono
inscindibilmente collegate
l’integrazione, per cui variabili come ereditarietà
e ambiente, emozione e intelletto contribuiscono
alla crescita dell’individuo in un unico intreccio
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Processo formativo
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La reciprocità
L’impossibilità di tornare indietro
L’evento sociale e socializzante
La cooperazione
La partecipazione di tutti
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Educazione/Istruzione/Formazione
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Educazione, deriva dal latino e-ducere =
trarre fuori, indica lo sviluppo dell’essere
umano
Istruzione, significa “costruire dentro”,
immettere insieme dei contenuti che si
apprendono, processo orientato alla
trasmissione e alla produzione guidata di
nozioni e comportamenti specifici
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Educazione/Istruzione/Formazione
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
Ma è corretto separare l’istruzione
dall’educazione?
Ma quale è il fine dell’istruzione? Evolutivo
(amplificatori delle capacità fisiche,
comunicative e mentali, quali il martello,
l’auto, la rete telematica, i linguaggi, ecc.)?
Si, ma non solo!
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Educazione/Istruzione/Formazione

Il fine è la promozione della personalità,
quindi lo sviluppo della persona, che da
una parte mira a far crescere qualcosa di
preesistente (educere), mentre dall’altra
cerca di inserire qualcosa (istruzione)
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Educazione/Istruzione/Formazione

Formazione, indica sia l’attività con cui
qualcuno si indirizza a qualcun altro con
fini pedagogici (colui che forma), sia l’idea
di un percorso autoformativo
nell’esperienza in cui qualcuno si forma
autonomamente
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Quando si ha educazione?

Si ha educazione quando è verificabile un
mutamento, che è conseguenza della
applicazione di un certo numero di fattori
per un dato periodo di tempo
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Quando si ha educazione?

Quindi è il passaggio da una situazione di
partenza ad una di arrivo (quando c’è un
mutamento, una trasformazione, ecc.),
passaggio che è funzione dell’intervento
di un numero di fattori potenzialmente
infinito e per un periodo di tempo limitato
o per tutta la vita
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Educabilità
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Con questo termine si intende l’ambito di
efficacia delle azioni educative
Ma, fino a quando una persona è educabile?
Fino alla fine dell’infanzia?
Fino all’età adulta?
In generale per tutta la sua vita, con qualche
limitazione (handicap, patologie,
cronicizzazione dei comportamenti, rifiuto al
cambiamento, ecc.
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“Il problema fondamentale del progresso
scientifico, come anche nella vita di ogni
giorno, risiede nell’apprendere
dall’esperienza”
Harold Jeffreys
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Grazie per l’attenzione
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Storia e significati della pedagogia