Le strutture discorsive L’esplicitazione semantica In Un drame bien parisien si dice che Raoul è un |monsieur|, il che implicita maschio umano adulto. Ma ogni essere umano ha, come proprietà assegnategli dal codice, due braccia, due gambe, due occhi, un sistema circolatorio a sangue caldo, un paio di polmoni e persino un pancreas. Dal momento però che una serie di segnali di genere avvertono il lettore che non ha a che fare con un trattato anatomico, questi mantiene narcotizzate tutte queste proprietà sino al capitolo secondo di questa storia dove Raoul alza la propria mano. A questo punto la proprietà virtuale di avere mani, che era rimasta per così dire "a disposizione" nell'enciclopedia, viene attivata. Ma per decidere quali proprietà debbano venir attivate e quali narcotizzate, non basta comparare quanto ci viene provvisto da una ispezione all'enciclopedia. Le strutture discorsive vengono attualizzate alla luce di una ipotesi circa il topic o i topic testuali. Il topic Il topic del discorso è il “tema”, cioè l’argomento di cui si parla. A ogni fase, il lettore avanza ipotesi sul topic (o tema) del discorso: man mano i contenuti delle singole proposizioni sono condensati in unità di contenuto più ampie e dai a topic parziali si passa ai topic globali. Uno dei mezzi proposti per individuare quale sia il topic o tema di un testo è di vedere la parte espressa nel testo come la risposta a una domanda, inespressa(“di che cosa si sta parlando?”), che appunto costituisce il topic o tema. Esso serve a orientare la direzione delle attualizzazioni e a disciplinare la semiosi riducendola. (a) Carlo fa all'amore con sua moglie due volte alla settimana. Anche Luigi. Anche il lettore meno smaliziato non può trattenere un sorriso di fronte alla possibile ambiguità di questo testo. Potrebbe essere un semplice rilievo statistico sulla frequenza dei ritmi sessuali di due coppie, ma potrebbe anche essere l'allusione a un triangolo adulterino. Ci accorgiamo subito che l'ambiguità cade se intendiamo (a) come la risposta all'una o all'altra delle due domande che seguono: (b) Quante volte alla settimana Carlo e Luigi fanno all'amore con le rispettive mogli? (c) Come stanno le cose tra quei tre? Voglio dire, chi fa all'amore con chi? Nel caso (b) il topic è ritmo sessuale di due coppie, mentre nel caso (c) è i rapporti tra una donna e due uomini. Per definire il topic di (a) il lettore deve avanzare ipotesi sul numero di individui in gioco nel mondo, possibile o "reale", definitogli dal testo. Tutto dipende infatti dal sapere se il testo sta parlando di quattro o di tre distinti individui. Tutto questo ci dice che l'individuazione del topic è materia di inferenza. Individuare il topic significa avanzare un'ipotesi su una certa regolarità di comportamento testuale. Questo tipo di regolarità è anche quello che, crediamo, fissa sia i limiti che le condizioni di coerenza di un testo. Il furgoncino del pane di Boland che distribuisce a domicilio in telai il nostro quotidiano ma lei preferisce le forme di pane di ieri rivoltate nel forno con la crosta superiore calda crocchiante. Ti fa sentir giovane. In qualche luogo dell'Oriente: mattina presto: muoversi all'alba, viaggiare intorno innanzi al sole, rubargli una giornata di cammino. È del tutto incoerente se non individuiamo un topic formulabile come: «libera associazione di idee che si attua nella mente di Leopold Bloom, stimolato dal calore del sole, dopo aver evitato la botola del numero 75 di Eccles Street». E infatti si tratta di un esempio di monologo interiore dall'Ulisse di Joyce. Ma prima che una decisione testuale stabilisse che si poteva elevare a tema narrativo anche un flusso di coscienza, testi di questo genere sarebbero stati considerati incoerenti, e pertanto qualificati come nontesti. Il problema è di sapere in che modo il Lettore Modello (che di solito non è oggetto di un raggiro da parte dell'autore) viene orientato alla ricostruzione del topic. Sovente il segnale è esplicito: il titolo o una espressione manifestata che dice di cosa il testo si vuole occupare. Talora invece il topic è da cercare. Il testo allora lo stabilisce reiterando per esempio con molta evidenza una serie di parole chiave. Altre volte queste espressioni chiave sono strategicamente collocate. In questi casi il lettore deve, per così dire, indagare in un certo tipo di dispositio e su quella base azzardare la propria ipotesi. L'ipotesi può naturalmente risultare fallace, come accade in Un Drame bien parisien, che apparentemente suggerisce un topic mentre di fatto ne sviluppa un altro. Appunto per questo, e quanto più un testo è complesso, la lettura non è mai lineare, il lettore è costretto a riguardare all'indietro e a rileggere il testo. Infine bisogna osservare che un testo non ha necessariamente un solo topic. Si possono stabilire gerarchie di topic, da topic di frase a topic discorsivi via via sino ai topic narrativi e al macro-topic che tutti li ingloba. All'inizio I promessi sposi parla del lago di Como, ed è necessario capirlo per attribuire, per esempio, un senso geografico all'espressione ramo; proseguendo nella lettura ci rendiamo conto che è in gioco l'incontro di un curato di campagna con due bravi; ma poi si realizza che questi temi minori sono parte di un tema maggiore che è la difficoltà di celebrare un matrimonio; e alla fine, volendo interpretare il libro nei suoi valori ideologici, si elabora l'ipotesi che quello di cui parla sia il ruolo della Provvidenza nelle cose umane. Ad ogni livello di questa gerarchia, un topic stabilisce un essere-intorno-a qualcosa. Topic e Isotopia Il topic è una ipotesi che dipende dall'iniziativa del lettore, che la formula in modo alquanto rozzo, sotto forma di domanda ( "di che diavolo si sta parlando?") che si traduce quindi come proposta di un titolo tentativo ("si sta probabilmente parlando di questo" ). È dunque strumento meta-testuale che il testo può sia presupporre che contenere esplicitamente sotto forma di marcatori di topic, titoli, sottotitoli, espressioniguida. Sulla base del topic il lettore decide di attivare o narcotizzare le proprietà semantiche dei lessemi in gioco, stabilendo un livello di coerenza interpretativa, detta isotopia. Ci sono dei casi in cui topic e isotopia sembrano coincidere, ma sia chiaro che il topic è fenomeno pragmatico mentre l'isotopia è fenomeno semantico. Isotopia Greimas definisce l'isotopia come "un insieme di categorie semantiche ridondanti che rendono possibile la lettura uniforme di una storia". La categoria avrebbe dunque funzioni di disambiguazione testuale. Le ridondanze semantiche (permanenza di unità di significato lungo il testo o lungo parti di esso) o isotopie permettono all’interprete di decidere circa il topic. Isotopia è un fenomeno semantico, proprietà immanente del testo. Etimologicamente indica l’identità di luogo, ovvero di forma del contenuto. Ogni parola, come ogni figura, può essere analizzata in componenti e in un testo accade che alcuni di questi componenti si ripetano in diverse parole: ciò produce un effetto di ridondanza che crea coerenza, produce cioè una isotopia L’annuncio della Baume & Mercier, per esempio, presenta la ridondanza tra diverse parole (lessemi) e/o componenti (semi): tempo – orologio (TIME; orologio); possesso – misura-controllo (MINE; orologio; yoga); Ginevra – lago. Che titolo dareste alla foto di B&M? Topic 1: “Mamma e figlia fanno yoga”. Un altro topic è possibile, però: Topic 2: “Lezioni di yoga a domicilio”. L’individuazione del topic 1 porta con sé l’isotopia “rapporti di parentela” che il 2 non ammette, ma ne lascia immutati altri. Il testo verbale dell’annuncio è meno univoco di quello precedente e non aiuta a scegliere. Proviamo a considerarlo come titolo (è di fatto il titolo dell’intera campagna 2005). Può adattarsi ad entrambi i topic: 1. “il tempo è mio e lo uso al meglio, per stare con mia figlia”. 2. “il tempo è mio e costa…”. Il primo sembra comunque più probabile, considerato il genere (per il secondo sarebbe stata meglio una headline come TIME IS MEAN o TIME IS MONEY). L’individuazione del topic è materia di inferenza abduttiva e il testo verbale può aiutare a corroborare l’ipotesi. Le isotopie individuabili (indipendenti dal topic) sono: 1. “solidarietà di genere” (sema di “femminilità” ricorre anche nel tipo di orologio). 2. “equilibrio, serenità” (deriva anche dagli elementi plastici) 3. “controllo, dominio” (sul tempo e sul corpo). 4. “alto stile di vita” (ambiente, orologio). Cercate voi ora su quest’annuncio quali ridondanze creano isotopie. Ne riporto alcune qui di seguito: - catturate; trofei -> “caccia” - trofei -> “collezione” - palla in gol; gambe di calciatori; UEFA Champions League -> “calcio” - goal; emozioni -> “emotività positiva” o “euforia” Che titolo dareste alla foto? Proposta: “Collezione di gambe di calciatori”. Questo titolo ci dà una lettura letterale della immagine. E concorda con l’individuazione del calcio come isotopia dominante dell’annuncio. Questo però è fatto anche di parole, che suggeriscono una lettura diversa. Proposta: “Collezione di emozioni sportive”. Questo topic suggerisce di leggere l’immagine come figura retorica. Quale? Non metafora, perché non c’è somiglianza o analogia tra la gamba e l’emozione. Piuttosto metonimia: gamba -> goal -> euforia.