Capitolo 2
Elementi di teoria
dell’intermediazione
finanziaria
Economia degli intermediari finanziari 4ed
Saunders, Millon Cornett, Anolli, Alemanni
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Il trasferimento delle risorse finanziarie
Gli intermediari finanziari svolgono il compito principale di
raccogliere e incanalare i fondi da coloro che ne hanno in eccesso
(fornitori di fondi) a coloro che non ne hanno abbastanza per
svolgere la loro attività economica (utilizzatori di fondi).
L’esigenza di trasferimento di fondi origina dall’esistenza di una
dissociazione tra risparmio e investimento.
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I settori istituzionali
Nell’ambito del sistema economico, è possibile individuare le
seguenti categorie (o settori) istituzionali:
 le famiglie;
 il settore pubblico;
 le imprese non finanziarie;
 le imprese finanziarie;
 il resto del mondo.
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La situazione patrimoniale del singolo
settore istituzionale
La situazione patrimoniale in t1, con t1 > t0, può essere rappresentata
considerando le variazioni  intervenute negli impieghi e nelle fonti di risorse
finanziarie da t0 a t1:
TA1 = TA0 + ΔAF + ΔAR e TP1 = TP0 + ΔPF + ΔPAT
dove:
TA= totale attivo
AF= attività finanziarie
AR= attività reali
TP= totale passivo
PF= passività finanziarie
PAT= patrimonio
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Il saldo finanziario
In base al vincolo di bilancio TA1 = TP1, nonché TA0 = TP0, perciò:
ΔAF + IAR = ΔPF + S
dove:
IAR= investimenti in attività reali
ossia
ΔAF - ΔPF = S - IAR
La differenza tra la variazione delle AF e la variazione delle PF, nonché la differenza
tra risparmio e investimenti in attività reali, identificano il cosiddetto “saldo
finanziario” (o “risparmio finanziario”), ossia la ricchezza finanziaria che residua dal
reddito prodotto e non consumato (risparmio in senso economico), al netto degli
investimenti in attività reali.
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Soggetti in surplus e in deficit finanziario
I soggetti caratterizzati da S > IAR sono i “soggetti in surplus”
di risorse finanziarie, ossia accumulatori di attività finanziarie,
valendo anche che ΔAF > ΔPF.
Viceversa, i soggetti che manifestano fabbisogni di
investimento (S < IAR), sono definiti “soggetti in deficit”, ossia
emittenti di passività finanziarie, poiché per tali soggetti
accade che ΔPF > ΔAF.
Tipicamente, i soggetti in surplus sono le famiglie, mentre i
soggetti in deficit sono le imprese non finanziarie e la pubblica
amministrazione.
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La funzione obiettivo dell’investitore
Gli elementi che orientano le scelte degli investitori sono:
 il rendimento, che dipende da:
 prezzo di acquisto dell’attività finanziaria;
 redditi periodici che essa genera;
 valore di rimborso;
 oneri fiscali;
 costi di transazione
 il rischio:
 di controparte;
 di interesse;
 di mercato;
 di cambio;
 di inflazione;
 di liquidità
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La funzione obiettivo del prenditore di fondi
Gli elementi principali che guidano le scelte di finanziamento sono:
 il costo, che dipende da:
 importo del finanziamento;
 oneri periodici ad esso legati;
 valore di rimborso;
 effetti dell’imposizione fiscale;
 costi di transazione.
 il rischio:
 di solvibilità;
 di interesse;
 di instabilità delle fonti di finanziamento;
 di cambio;
 di condizionamento dell’attività dell’impresa.
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Il trasferimento diretto delle risorse finanziarie
Strumenti finanziari
(strumenti di capitale e di
debito)
Utilizzatori di fondi
(imprese)
Fornitori di fondi
(famiglie)
Liquidità
Esempio: un’impresa raccoglie risorse vendendo strumenti finanziari direttamente
agli investitori senza l’aiuto di alcun intermediario
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I limiti del trasferimento diretto

Costi di controllo e di transazione;
 adverse selection
 moral hazard
 Costi di informazione;
 Rischio di liquidità e di prezzo
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Il trasferimento indiretto delle risorse finanziarie
Utilizzatori di fondi
Intermediari
finanziari
(broker)
Intermediari
finanziari
(asset
Strumenti finanziari
(titoli di capitale e di debito) transformer)
Liquidità
Fornitori di fondi
Liquidità
Strumenti finanziari
(certificati di deposito e
polizze di assicurazione)
Gli intermediari finanziari si interpongono tra fornitori e utilizzatori di fondi, diventando
controparte nello scambio di risorse finanziarie e assumendone il rischio.
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Tipologie di Intermediari finanziari
 Banche
 intermediari che realizzano la raccolta del risparmio tra il pubblico, con
obbligo di restituzione, e l’esercizio del credito.
 Compagnie di assicurazione
 intermediari finanziari che si impegnano a proteggere gli individui e le
società (i titolari di una polizza di assicurazione) dai danni provocati da
eventuali avvenimenti sfavorevoli.
(segue)
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 Società di intermediazione mobiliare e banche di investimento
 intermediari finanziari che operano in proprio o per conto di terzi nella compravendita di
titoli mobiliari e nel collocamento di nuove emissioni
 Società finanziarie
 intermediari finanziari che svolgono attività di intermediazione di credito, sia ai singoli
individui che alle società
 Società di gestione del risparmio
 Intermediari finanziari che raccolgono le risorse dei singoli risparmiatori e delle società per
investirle in portafogli di attività diversificati attraverso la promozione e/o la gestione di
fondi comuni di investimento o Sicav
 Fondi pensione
 Intermediari finanziari che offrono dei piani di risparmio che consentono ai partecipanti di
accumulare risparmi durante gli anni lavorativi per riscattarli negli anni di pensionamento
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I servizi degli intermediari finanziari a
beneficio dei fornitori di fondi
 Riduzione dei costi di controllo
 L’accentramento dei fondi in un IF costituisce un incentivo a raccogliere le
informazioni di una società e a controllarne l’operato
 Gestione del rischio di liquidità e del rischio di prezzo
 gli IF forniscono ai risparmiatori strumenti finanziari con maggiore liquidità e minore
rischio di prezzo
(segue)
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 Riduzione dei costi di transazione
 i costi di transazione si riducono grazie alle economie di scala
 Intermediazione delle scadenze
 maggior capacità di affrontare il rischio di avere in portafoglio
attività e passività con diverse scadenze
 Intermediazione di taglio
 consentono ai piccoli investitori di superare i limiti all’acquisto di
quelle attività finanziarie vendute in lotti molto grandi
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Servizi di cui beneficia
l’intera economia
 Trasmissione degli effetti della politica monetaria
 le istituzioni di deposito rappresentano il tramite attraverso il quale le
decisioni di politica monetaria impattano sul sistema finanziario e
sull’economia in generale
 Allocazione del credito
 gli IF sono spesso considerati come i maggiori finanziatori per
particolari settore dell’economia (es. il settore agricolo e immobiliare)
(segue)
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 Trasferimento inter-generazionale della ricchezza
 le compagnie di assicurazione sulla vita e i fondi pensione, offrono ai
risparmiatori la possibilità di trasferire ricchezza da una generazione
all’altra
 Servizi di pagamento
 L’efficienza con la quale le istituzioni di deposito forniscono servizi di
pagamento ha benefici diretti sull’economia
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La regolamentazione degli
intermediari finanziari
La regolamentazione degli IF riguarda:
 la conservazione della fiducia nella moneta;
 le crisi bancarie e le esternalità negative;
 le asimmetrie informative;
 la tutela del contraente debole;
 la concorrenza.
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I rischi sopportati dagli IF










Rischio di interesse
Rischio di cambio
Rischio di mercato
Rischio di credito
Rischio di liquidità
Rischio da operazioni fuori bilancio
Rischio tecnologico
Rischio operativo
Rischio sovrano
Rischio di insolvenza
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