La costruzione
dello Spazio
Europeo
dell’Istruzione
Superiore
Maria Sticchi Damiani
2 dicembre 2010
Accademia di Belle Arti di Napoli
www.bolognaprocess.it
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IL PROCESSO DI BOLOGNA
dalla Dichiarazione di Bologna (1999)
alla Dichiarazione di Budapest-Vienna (2010)
con la
partecipazione volontaria dei Governi di 47
paesi europei
e
“ l’obiettivo di costruire entro il 2010
uno Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore,
al fine di accrescere l’occupabilità e la mobilità
dei cittadini europei
e promuovere l’istruzione superiore europea
nel mondo.”
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GLI ATTORI DEL PROCESSO
I Ministri dell’istruzione superiore si sono incontrati ogni
due anni e hanno emesso Comunicati ufficiali
IL Bologna Follow-Up Group ha preparato gli incontri dei
Ministri, con la partecipazione di:
 Rappresentanti dei 47 paesi partecipanti (membri a pieno titolo)
 Commissione Europea (membro a pieno titolo)
 Associazioni di Istituzioni e Studenti (EUA, EURASHE, ESU)
 Organizzazioni internazionali (Consiglio d’Europa, Unesco CEPES)
 L’ Associazione Europea per l’ Assicurazione della Qualità
 Education International Pan-European Structure
 Business Europe
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Nel 2010
lo Spazio Europeo dell’Istruzione Superiore
è diventato una realtà concreta
Esso si basa su una piattaforma comune di
 Principi condivisi
 Azioni/riforme comuni
 Politiche convergenti
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Principi condivisi
1. Responsabilità dei Ministri
“Noi Ministri riaffermiamo che l’istruzione superiore è
una
responsabilità
pubblica.
Ci
impegniamo,
nonostante il contesto economico difficile, ad
assicurare che le istituzioni di istruzione superiore
dispongano delle risorse necessarie entro un quadro
definito e monitorato dalle autorità pubbliche”.
(Dichiarazione di Budapest e Vienna, 11/12 marzo 2010)
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Principi condivisi
2. Responsabilità delle istituzioni
“Rinnoviamo il nostro sostegno alla libertà
accademica, così come all’autonomia ed alla
responsabilità delle istituzioni, in quanto principi
fondamentali dello Spazio Europeo dell’Istruzione
Superiore, e sottolineiamo il ruolo che le istituzioni
svolgono per sviluppare società pacifiche e
democratiche e per rafforzare la coesione sociale.”
(Dichiarazione di Budapest e Vienna, 11/12 marzo 2010)
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Principi condivisi
3. Ruolo della comunità accademica
“Riconosciamo il ruolo chiave della comunità
accademica – autorità di governo, docenti,
ricercatori, personale tecnico amministrativo e
studenti – nel realizzare uno Spazio Europeo
dell’Istruzione Superiore che offra agli studenti
l’opportunità di acquisire conoscenze, abilità e
competenze adeguate a progredire nella loro carriera
lavorativa, nella loro vita di cittadini democratici e
nella loro crescita personale.”
(Dichiarazione di Budapest e Vienna, 11/12 marzo 2010)
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Principi condivisi
4. Centralità dell’apprendimento (a)
I corsi di studio sono progettati sulla base
 dei risultati di apprendimento desiderati
“Quanto gli studenti dovrebbero conoscere, comprendere o essere in
grado di fare al termine del processo di apprendimento”
 e dei tempi di apprendimento previsti (crediti ECTS)
“Il tempo di cui gli studenti hanno generalmente bisogno per svolgere
tutte le attività di apprendimento (lezioni, seminari, esercitazioni,
progetti, studio individuale, preparazione e svolgimento degli esami,
ecc.) richieste per il raggiungimento dei risultati di apprendimento
desiderati”.
(Guida ECTS, 2008)
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Principi condivisi
4. Centralità dell’apprendimento (b)
i corsi di studio sono realizzati
•
consentendo agli studenti di orientare il proprio iter
formativo secondo le proprie esigenze.
•
utilizzando metodi didattici efficaci,
•
offrendo strutture didattiche e servizi di tutoraggio
efficienti
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Azioni/riforme comuni
1.Una comune struttura dei titoli di studio basata su tre cicli “Quadro dei titoli dello Spazio Europeo dell’Istruzione
Superiore”, 2005
Durata:
• Primo ciclo: da 180 a 240 crediti
• Secondo ciclo: da 90 a 120 crediti
• Terzo ciclo: 3-4 anni
Descrittori generali:
Risultati generali di apprendimento per ciascun ciclo (Dublin
Descriptors) basati su cinque elementi di base:
• Conoscenze e capacità di comprensione
• Utilizzazione delle conoscenze e capacità di comprensione
• Capacità di trarre conclusioni
• Abilità comunicative
• Capacità di apprendere
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Azioni/riforme comuni
2. Procedure comuni per l’assicurazione della qualità –
“Standard e linee guida per l’assicurazione della qualità
nello SEIS” (2005)
L’assicurazione della qualità si propone:
• il miglioramento continuo delle attività formative
• la responsabilizzazione delle istituzioni verso l’esterno
A tal fine, comprende:
• una valutazione interna
• una revisione esterna
• la partecipazione degli studenti
• la pubblicazione dei risultati
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Azioni/riforme comuni
3. Comuni procedure di riconoscimento –
“La Convenzione di Lisbona per il riconoscimento dei
titoli e dei periodi di studio” (1997)
Principi di base :
• Diritto ad un equo riconoscimento
• Non discriminazione
• Criteri trasparenti, coerenti, affidabili
• Adeguata informazione sul titolo e sui sistemi nazionali
• Durata ragionevole del procedimento
• Possibilità di appello
• Rifiuto motivato in caso di differenza sostanziale
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Politiche convergenti
1. La mobilità degli studenti
“La mobilità deve essere l’elemento caratterizzante dello SEIS.
Chiediamo a ciascun paese di accrescere la mobilità,
di assicurarne la qualità e di diversificarne tipologie ed ambiti.
Nel 2020, almeno il 20% dei laureati nello SEIS dovranno
aver avuto un’esperienza di mobilità all’estero
per studio o per formazione.
In ciascuno dei tre cicli,
la possibilità di effettuare un periodo di mobilità all’estero
sarà incorporata nella struttura dei corsi di studio.
Titoli e corsi congiunti così come le finestre di mobilità
dovranno diventare una pratica comune.”
(Comunicato di Lovanio, aprile 2009)
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Politiche convergenti
2. La dimensione sociale
“Il
corpo studentesco che entra nell’istruzione
superiore dovrebbe riflettere la diversità esistente
nelle popolazioni europee.
Poniamo perciò in rilievo gli aspetti sociali
dell’istruzione superiore e perseguiamo l’obiettivo di
garantire a tutti pari opportunità per un’istruzione di
qualità.
L’accesso all’istruzione superiore dovrà essere
allargato, valorizzando il potenziale degli studenti
provenienti da gruppi sociali sotto-rappresentati e
garantendo
condizioni
adeguate
per
il
completamento dei loro studi.”
(Comunicato di Lovanio, aprile 2009)
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Politiche convergenti
3. L’occupabilità
“Poiché il mercato del lavoro richiede competenze
sempre più elevate e trasversali, l’istruzione
superiore dovrebbe fornire agli studenti le
conoscenze avanzate, le abilità e le competenze di cui
avranno bisogno nel corso delle loro vite lavorative.
L’occupabilità permette all’individuo di sfruttare
pienamente le opportunità di un mercato del lavoro in
continua trasformazione.
Intendiamo impegnarci per una stretta collaborazione tra
governi, istituzioni di istruzione superiore, parti
sociali e studenti. Questo permetterà alle istituzioni di
rispondere meglio ai bisogni dei datori di lavoro ed ai
datori di lavoro di capire meglio le prospettive
educative delle istituzioni.”
(Comunicato di Lovanio, aprile 2009)
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Politiche convergenti
4. L’apprendimento permanente
“comporta
il
conseguimento
di
titoli,
l’ampliamento delle conoscenze e della
comprensione, l’acquisizione di nuove abilità
e competenze, la propria crescita personale.”
5 . L’apertura internazionale
“Chiediamo alle istituzioni di istruzione
superiore europee di internazionalizzare
ulteriormente le loro attività e di impegnarsi
nella cooperazione globale per perseguire
uno sviluppo sostenibile.”
(Comunicato di Lovanio, aprile 2009)
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Obiettivi per il 2020
Piena applicazione del principio condiviso
che pone lo studente al centro del sistema
Completamento
in tutti i paesi partecipanti
di tutte le azioni comuni
(tre cicli, qualità, riconoscimento)
Attuazione di politiche convergenti in tutte le aree identificate
Raccolta di dati omogenei per mobilità e dimensione sociale,
per identificare traguardi comuni (benchmarking)
e monitorarne il raggiungimento
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Sito dei Bologna Experts italiani
www.processodibologna.it
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Maria Sticchi Damiani