Corso di consulente tecnicoambientale 2009
INQUINAMENTO ACUSTICO
Normativa
(Sistema generale e sanzionatorio)
c/o Istituto Arcivescovile “Celestino Endrici” - Trento
3 e 6 giugno 2009
Istituto Tecnico Professionale
Scuola - Sviluppo Professioni Emergenti Centro Studi Ecologia - Ambiente
Luciano Mattevi
Tecnico Specialista in Acustica
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Effetti del
rumore
Disturbi di carattere generale
Effetto meno specifico, ma pur sempre grave, dell'inquinamento acustico è il fatto che il rumore
semplicemente disturba e infastidisce.
Disturbi della comunicazione
I livelli di rumore che spesso si raggiungono per strada, nei giardini, sui balconi, interferiscono con
la comunicazione.
Disturbi del sonno
I disturbi del sonno possono manifestarsi già a livelli relativamente contenuti (attorno ai 30 dB(A)),
specie in presenza di rumori stazionari continui.
Effetti extrauditivi
Effetti del rumore di tipo psicofisiologico. I più importanti, si manifestano sotto forma di stress
fisiologico e reazioni cardio-vascolari a livelli più elevati, effetti sulla salute mentale e sull'efficacia
e la produttività.
Effetti uditivi
Perdità della capacità uditiva.
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Cos’è il
rumore?
Il rumore è un fenomeno acustico a carattere oscillatorio prodotto dalla perturbazione della
pressione atmosferica che si propaga attraverso un mezzo elastico (gas, liquido o solido).
Tali perturbazioni possono essere generate da: vibrazioni meccaniche e/o turbolenze
aerodinamiche
Ampiezza
Frequenza
Rumore / Suono
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La frequenza
del suono
L’orecchio è sensibile solo a variazioni della pressione, intorno a quella media
atmosferica, caratterizzate da oscillazioni aventi frequenza (cicli dell’oscillazione al
secondo) da 20 Hz a 20.000 Hz.
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Come si
misura il
rumore?
Al fine di poter esprimere attraverso un numero ciò che noi, comunemente, sperimentiamo
attraverso una sensazione (percezione uditiva) è necessario avvalersi di un misuratore di
livello sonoro, o fonometro.
Microfono
Classe:
0
1
2
3
Unità trattamento dati
Unità di lettura
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Il vecchio e il
nuovo
Fonometro
L’evoluzione dell’elettronica di questi anni ha consentito di realizzare strumenti sempre
più complessi e raffinati che aiutano l’operatore nell’analisi dei segnali sonori.
Analizzatore di spettro real-time
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Il livello
sonoro
continuo
equivalente
dB(A)
Il livello sonoro equivalente (LAeq) è definito come il valore del livello di
pressione sonora ponderata "A" di un suono costante, misurato nel periodo di
tempo T, che ha il medesimo contenuto energetico del corrispondente suono
variabile analizzato nello stesso periodo di tempo.
Livello continuo equivalente
Livello fluttuante
tempo
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Alcuni concetti
base
La somma di deciBel
La percezione del rumore
Incrementi di livello in dB
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Sorgenti di
rumore
Attività private
attività svolte in contesti abitativi privati (elettrodomestici, vociare,
calpestio del vicino, opere di giardinaggio, taglio della legna, ecc.)
Attività produttive, professionali, commerciali
attività legate all’esercizio di un mestiere (industria, artigianato,
commercio, ecc.)
Infrastrutture
aeroportuali, ferroviarie, marittime e stradali
Procedimento Amministrativo (legge n. 447/95): addetto al controllo (A.P.P.A. o Comune)
Procedimento Civile (art. 844 c.c.): esame del Consulente Tecnico d’Ufficio (C.T.U.)
Procedimento Penale (art. 659 C.P.): Ufficiale di Polizia Giudiziaria (U.P.G.) (A.P.P.A., Carabinieri, Vigili Urbani)
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Quadro
normativo
Legge 26 ottobre 1995, n. 447
“Legge quadro sull’inquinamento acustico”
Decreti attuativi
- Decreto 11 dicembre 1996 "Applicazione del criterio differenziale per gli impianti a ciclo
produttivo continuo";
- Decreto 31 ottobre 1997 recante "Metodologia di misura del rumore aeroportuale";
- D.P.C.M. 14 novembre 1997 recante "Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore";
- D.P.R. 11 dicembre 1997 recante "Regolamento recante norme per la riduzione
dell'inquinamento acustico prodotto dagli aeromobili civili";
- ...
Inquinamento acustico
(art. 2 della Legge n. 447/95)
”l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da
provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute
umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti,
dell'ambiente abitativo dell'ambiente esterno o tale da interferire con le legittime
fruizioni degli ambienti stessi"
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Legge n.
447/95
La legge quadro individua le competenze dello stato, delle regioni, delle
provincie e le funzioni e i compiti dei comuni.
Ai Comuni spetta:
• Classificazione acustica del territorio
• Piani di risanamento:
(zonizzazione acustica);
- amministrativi (proposte ed indirizzi in sede di attività pianificatoria);
- normativi e regolamentari (ad esempio: Norme tecniche attuative dei P.R.G.,
Regolamento d'igiene,
Regolamento edilizio e di Polizia Municipale);
- opere di mitigazione.
• Autorizzazione in deroga ai limiti di rumorosità
• Valutazione di impatto acustico:
(attività temporanee);
- nuovi impianti e infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e ricreative;
- postazioni di servizi commerciali polifunzionali.
• Inibitoria parziale o totale di determinate attività
• Applicazione regime sanzionatorio
diffida.
(art. 9);
(art. 10) e provvedimento di
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Decreto 11
dicembre 1996
Il decreto disciplina il rumore prodotto dagli impianti a ciclo produttivo continuo,
inteso come:
- impianti di cui non è possibile interrompere l'attività senza provocare danni agli
stessi, o pericolo di incidenti o alterazioni del prodotto, o quegli il cui esercizio
continuo è necessario per garantire l'erogazione di un servizio pubblico
essenziale;
- impianto il cui esercizio è regolato da contratti nazionali collettivi di lavoro o norma
di legge, sulle 24 ore per cicli settimanali.
• Impianti soggetti applicazione valore limite
differenziale di immissione:
- gli impianti esistenti quando non sono rispettati i valori assoluti di immissione;
- gli impianti di nuova realizzazione (condizione è necessaria per il rilascio della
relativa autorizzazione).
• Impianti esistenti entro 6 mesi dalla classificazione
acustica devono presentare un piano:
- la tipologia e l'entità del rumore presenti;
- le modalità ed i tempi di risanamento;
- la stima degli oneri finanziari necessari.
• Termini per l’adeguamento:
- 2 anni per gli impianti soggetti al presente decreto;
- 4 anni per quelli di cui sia già stata avviato il risanamento (D.P.C.M. 1/3/91).
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DPCM 14
novembre
1997
Rappresenta la norma di riferimento in materia di limiti di rumorosità per le sorgenti sonore
fisse, sia in relazione ai valori limiti assoluti, riferiti all'ambiente esterno, sia a quelli
differenziali, riferiti all'ambiente abitativo interno.
Sorgenti sonore fisse
- gli impianti tecnici degli edifici e le altre installazioni unite agli immobili anche in
via transitoria il cui uso produca emissioni sonore;
- le infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali, marittime, industriali,
artigianali, commerciali ed agricole;
- i parcheggi;
- le aree adibite a stabilimenti di movimentazione merci;
- i depositi dei mezzi di trasporto di persone e merci;
- le aree adibite ad attività sportive e ricreative.
Sorgenti sonore mobili
- tutte le sorgenti sonore non comprese nelle sorgenti sonore fisse
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Valori limite
Limiti assoluti
- sono relativi all’ambiente esterno;
- sono verificati attraverso la misura del LAeq nel periodo di riferimento
(diurno/notturno);
- sono distinti in: emissione, immissione, attenzione e qualità.
I rilevamenti e le verifiche sono effettuati in corrispondenza degli spazi
utilizzati da persone e comunità (ricettori).
Valori limite differenziali di immissione
- Sono relativi al disturbo alla persona;
- sono verificati all’interno degli ambienti abitativi;
- sono riferiti al periodo di funzionamento della sorgente sonora
disturbante
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Limiti assoluti
Valore limite di emissione
Valore massimo di rumore che può essere emesso da una sorgente.
Valore limite assoluto di immissione
Valore massimo di rumore che può essere immesso nell'ambiente esterno
dall'insieme di tutte le sorgenti sonore.
Non si applicano alle infrastrutture stradali, ferroviarie, marittime, aeroportuali entro
le rispettive fasce di pertinenza.
Valori di attenzione
Rappresentano gli indicatori per l’adozione dei piani di risanamento comunali.
Sono relativi al tempo a lungo termine (TL).
 se relativi all'intero tempo di riferimento (diurno o notturno), coincidono con quelli di
immissione
 se riferiti a un'ora, ai valori di immissione vanno sommati 10 dB (diurno) e 5dB
(notturno)
Non si applicano alle fasce territoriali di pertinenza delle infrastrutture stradali,
ferroviarie, marittime ed aeroportuali.
Valori di qualità
Valori di rumore da conseguire nel breve, nel medio e nel lungo periodo con le
tecnologie e le metodiche di risanamento disponibili, per realizzare gli obiettivi di
tutela previsti dalla legge.
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Valori limite
differenziali di
immissione
Valori misurati all’interno degli ambienti abitativi (ogni ambiente interno ad un
edificio destinato alla permanenza di persone o di comunità ed utilizzato per le
diverse attività umane)
LDiff = Livello AMBIENTALE - Livello RESIDUO
Livello di rumore AMBIENTALE (LA): livello continuo equivalente di pressione
sonora ponderato "A" prodotto da tutte le sorgenti di rumore esistenti in un dato
luogo e durante un determinato tempo.
Livello di rumore RESIDUO (LR): livello continuo equivalente di pressione sonora
ponderato "A" che si rileva quando si esclude la specifica sorgente disturbante
Limite differenziale diurno (06-22) = 5 dB(A)
Limite differenziale notturno (22-06) = 3 dB(A)
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Valori limite
differenziali di
immissione
I limiti differenziali non si applicano nei seguenti casi, poiché ogni effetto
del rumore è da ritenersi trascurabile:
• se il livello di rumore ambientale misurato a finestre APERTE
durante il periodo diurno < 50 dB(A)
durante il periodo notturno < 40 dB(A)
• se il livello di rumore ambientale misurato a finestre CHIUSE
durante il periodo diurno < 35 dB(A)
durante il periodo notturno < 25 dB(A)
• all'interno delle aree classificate dalla zonizzazione acustica in aree
esclusivamente industriali;
• per la rumorosità prodotta dalle infrastrutture stradali, ferroviarie, aeroportuali,
marittime;
• per attività e comportamenti non connessi con esigenze produttive, commerciali e
professionali;
• per i servizi e gli impianti fissi dell'edificio adibiti ad uso comune, limitatamente al
disturbo provocato all'interno dello stesso.
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Decreto 16
marzo 1998
Tecniche di rilevamento e di
misurazione
dell’inquinamento acustico
Misure in esterno
• Il microfono deve essere collocato a 1 metro dalla facciata dell’edificio o
all'interno dello spazio fruibile da persone o comunità;
• L'altezza del microfono sia per misure in aree edificate che per misure in altri siti,
deve essere scelta in accordo con la reale o ipotizzata posizione del ricettore.
Misure in interno
• Il microfono deve essere posizionato a 1,5 m dal pavimento e ad almeno 1 m da
superfici riflettenti.
• Il rilevamento deve essere eseguito sia a finestre aperte che chiuse, al fine di
individuare la situazione più gravosa.
• Nella misura a finestre aperte il microfono deve essere posizionato a 1 metro dalla
finestra
Fattori correttivi
• componenti impulsive + 3 dB
• componenti tonali + 3 dB
• componenti in bassa frequenza ( 200 Hz e solo nel periodo notturno) + 3 dB
• presenza di rumore a tempo parziale - 3 (da 15 min. a 1 ora) - 5 (fino a 15 min.)
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Fattori
correttivi
Componenti impulsive (KI)
• evento è ripetitivo (10 volte nell'arco di un'ora nel periodo diurno e 2 volte nell'arco di un'ora
nel periodo notturno);
• LAImax - LASmax > 6 dB;
• durata dell'evento a -10 dB dal valore LAFmax 1 s.
Componenti tonali (KT)
• livello minimo di una banda supera i livelli minimi delle bande adiacenti per almeno 5 dB e se
la KT tocca una isofonica (norma ISO 226:1987) eguale o superiore a quella più elevata
raggiunta dalle altre componenti dello spettro.
Componenti in bassa frequenza (KB) (esclusivamente nel tempo di
riferimento notturno)
• presenza di KT nell'intervallo di frequenze compreso fra 20 e 200 Hz.
Rumore a tempo parziale (esclusivamente durante il tempo di riferimento
diurno)
• se compreso in un'ora -3 dB(A) al rumore ambientale;
• se inferiore a 15 minuti -5 dB(A) al rumore ambientale.
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D.P.R. 30
marzo 2004 n.
142
Disposizioni per il contenimento e la
prevenzione dell'inquinamento acustico
derivante dal traffico veicolare, a norma
dell'articolo 11 della legge 26 ottobre
1995, n. 447
Nuova realizzazione
Il proponente l'opera individua i corridoi progettuali che possano garantire la
migliore tutela dei ricettori presenti all'interno della fascia di studio di ampiezza pari
a quella di pertinenza (doppia in caso di presenza di scuole, ospedali, case di
cura e case di riposo)
A. autostrade;
B. strade extraurbane
principali;
C. strade extraurbane
secondarie;
D. strade urbane di
scorrimento;
E. strade urbane di quartiere;
F. strade locali.
Esistenti
Per le infrastrutture stradali esistenti, gli interventi per il rispetto dei
valori limiti di immissione sono a carico del titolare della concessione
edilizia o del permesso di costruire, se rilasciata dopo la data di entrata
in vigore del decreto.
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D.Lgs. 19
agosto 2005
n. 194
Attuazione della direttiva 2002/49/CE
relativa alla determinazione e alla
gestione del rumore ambientale
Al fine di evitare, prevenire o ridurre gli effetti nocivi dell'esposizione al
rumore ambientale, compreso il fastidio, definisce le competenze e le
procedure per:
–
–
–
–
individuazione di nuovi “descrittori acustici” [Lden (0-24), Lday (6-20), Levening
(20-22) e Lnight (22-6)];
elaborazione della “mappatura acustica” e delle “mappe acustiche strategiche”;
elaborazione e l'adozione dei “piani di azione”, volti ad evitare e a ridurre il rumore
ambientale laddove necessario e ad evitare aumenti del rumore nelle zone
silenziose;
assicurare l'informazione e la partecipazione del pubblico in merito al rumore
ambientale ed ai relativi effetti.
Non si applica
–
–
–
rumore generato dalla persona esposta
attività domestiche, proprie o del vicinato
rumore sul posto di lavoro prodotto dalla stessa attività lavorativa o a bordo dei mezzi
di trasporto o dovuto ad attività militari svolte nelle zone militari.
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D.Lgs. 19
agosto 2005
n. 195
Attuazione della direttiva 2003/4/CE
sull’accesso al pubblico
all’informazione ambientale
Il decreto sancisce:
–
–
diritto d’accesso all’informazione ambientale tenuta dalle autorità
pubbliche e stabilire i termini, le condizioni fondamentali e le condizioni per il
suo esercizio
trasparenza dell’informazione ambientale attraverso la diffusione per
mezzo dei mezzi di telecomunicazione e strumenti informatici.
L’informazione ambientale è resa disponibile a CHIUNQUE ne
faccia richiesta
Sono escluse
–
–
–
–
–
–
–
eccessivamente generica
non è detenuta dall’autorità pubblica
comunicazioni interne
sicurezza pubblica
procedimenti giudiziari
informazioni commerciali o industriali
…quant’altro indicato dall’art. 5
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Disposizioni
in materia di
IMPATTO
ACUSTICO
• Procedura di V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale)
• Richiesta dei Comuni
Documentazione di impatto acustico
Redatta in conformità alle linee guida predisposte dalla Provincia
• aeroporti, aviosuperfici, eliporti;
• autostrade, strade extraurbane principali, strade extraurbane secondarie, strade
urbane di scorrimento, strade urbane di quartiere e strade locali;
• discoteche;
• circoli privati e pubblici esercizi ove sono installati macchinari o impianti rumorosi;
• impianti sportivi e ricreativi;
• ferrovie ed altri sistemi di trasporto collettivo su rotaia.
OBBLIGATORIO!
Per le domande per il rilascio di concessioni edilizie relative a:
• nuovi impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive;
• sportive e ricreative
• postazioni di servizi commerciali polifunzionali;
• provvedimenti comunali che abilitano alla utilizzazione dei medesimi immobili ed
infrastrutture;
• domande di licenza o di autorizzazione all'esercizio di attività produttive.
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Clima
acustico
Obbligatorio produrre una valutazione previsionale del clima
acustico delle aree interessate alla realizzazione delle seguenti
tipologie di insediamenti:
•
•
•
•
•
scuole e asili nido;
ospedali;
case di cura e di riposo;
parchi pubblici urbani ed extraurbani;
nuovi insediamenti residenziali prossimi alle opere indicate per l’impatto acustico.
Nel caso in cui siano rilevati, o calcolati, livelli di rumorosità superiori alla norma
dovranno essere previste adeguate opere di mitigazione poste a protezione dell'intera
area
La normativa vigente non individua uno specifico metodo per la determinazione del clima
acustico, per questo pare utile richiamare la recente norma UNI 1143 recante "Metodo per la
stima dell'impatto e del clima acustico per tipologia di sorgenti"
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Valutazione
previsionale
Modelli matematici
-
Dati forniti dal costruttore dell’impianto
Misurazioni fonometriche in impianti analoghi
Taratura del modello
Scenari
-
Livelli di rumorosità in facciata agli edifici esposti
Valutazione del limite differenziale
Estensione della valutazione anche al periodo notturno (per attività a ciclo
produttivo continuo o per infrastrutture di trasporto)
Curve isofoniche
Valori puntuali
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Valutazione
situazione
esistente
Misurazioni fonometriche
-
c/o l’impianto/infrastruttura
In facciata agli edifici maggiormente esposti
Scenari c.s.
Rapporto di misura
-
data, luogo, ora del rilevamento e descrizione delle condizioni meteorologiche, velocità e
direzione del vento;
descrizione del sito di misura;
tempo di misura e periodo di riferimento (diurno o notturno);
classe di destinazione d’uso alla quale appartiene il luogo di misura;
strumentazione impiegata (marca e modello) e relativo grado di precisione;
indicazione della data di verifica dell'ultima taratura della strumentazione;
andamento temporale dei livelli sonori e del livello continuo equivalente di pressione sonora
(LAeq);
diagrammi degli spettri di frequenza dei livelli minimi lineari per ciascuna misura;
verifica della presenza di eventuali componenti impulsive, tonali, o del tempo parziale;
giudizio conclusivo.
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Interventi di
risanamento
Elaborati tecnici
-
Descrizione delle modalità di intervento adottate;
-
Stima della riduzione dei livelli di rumorosità;
-
Indicazione dei tempi necessari per la realizzazione degli interventi
programmati.
…inoltre
Qualora possibile eseguire delle misurazioni nei pressi del ricettore
maggiormente esposto al fine di verificare la bontà degli interventi
eseguiti.
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Classificazione
acustica del
territorio
Classe
L'art. 6 della legge n. 447/95 definisce l'obbligo della zonizzazione comunale.
La zonizzazione acustica è un atto tecnico-politico di governo del territorio, in
quanto ne disciplina l'uso e vincola le modalità di sviluppo delle attività.
A ciascuna porzione omogenea di territorio, è assegnata una delle sei classi, sulla
base della prevalente ed effettiva destinazione d'uso del territorio, previsto dal
Piano Regolatore Generale
Descrizione
aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento di base per la loro
utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al riposo
I Aree particolarmente protette
ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse
urbanistico, parchi pubblici, ecc.
aree urbane interessate prevalentemente da traffico veicolare locale,
II Aree destinate ad uso
con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di attività
prevalentemente residenziale
commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali
aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di
attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di
III Aree di tipo misto
attività commerciali, uffici con limitata presenza di attività
artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate
da attività che impiegano macchine operatrici.
aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità
di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e uffici,
IV Aree di intensa attività umana con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di
grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree
con limitata presenza di piccole industrie.
V Aree prevalentemente
aree interessate da insediamenti industriali e con scarsità di
industriali
abitazioni.
VI Aree esclusivamente
aree esclusivamente interessate da attività industriali e prive di
industriali
insediamenti abitativi.
Tabella dei limiti
Classi di destinazione d'uso del territorio
I
Limite di emissione
Limite di immissione
Diurno
(06.00-22.00)
Notturno
(22.00-06.00)
Diurno
(06.00-22.00)
Notturno
(22.00-06.00)
aree particolarmente protette
45
35
50
40
II aree prevalentemente residenziali
III aree di tipo misto
50
55
40
45
55
60
45
50
IV aree di intensa attività umana
60
50
65
55
V
65
55
70
60
65
65
70
70
aree prevalentemente industriali
VI aree esclusivamente industriali
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Interventi di
mitigazione
acustica
Gli interventi di mitigazione si dividono in:
Interventi alla sorgente
Sistema migliore, in quanto riduce alla fonte le immissioni sonore ed il
beneficio si estende a tutta l'area attorno all'impianto rumoroso.
Schermo protettivo fra la sorgente e ricettore
(barriera antirumore e altro)
-
Sistema che offre i seguenti elementi critici:
costoso;
impatto visivo;
oscuramento del ricettore protetto;
rapido degrado.
Intervento al ricettore
Soluzione meno efficace, in quanto l'opera di mitigazione interessa
solo il ricettore coinvolto, lasciando inalterati i livelli nell'ambiente
esterno.
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Interventi alla
sorgente
Verificare che l’impianto sia efficiente, altrimenti intervenire con l’incapsulaggio
della sorgente sonora:
Pannelli con struttura esterna (su ambo i lati)
Lastra metallica forata con interposto materiale fonoassorbente (fibra minerale o
di vetro).
Qualora sia necessario ottenere un elevato grado di fonoisolamento (superiore a
10¸15 dB(A)) è necessario ricorrere a pannelli doppi o multipli ed inserire del
materiale con elevata massa superficiale
Pareti in muratura
Attorno macchinario (rivestimento parte interna con del materiale fonoassorbente).
Per ottenere alti valori di fonoisolamento è necessario costruire una doppia parete
con frapposto del materiale resiliente
Isolazione intero stabilimento
Aumentare il potere fonoisolante della struttura:
- infissi;
- copertura.
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Schermi
acustici
Barriere fonoisolanti poste ad ostacolo alla propagazione dell’energia
sonora della sorgente disturbante (singolo impianto o intero
stabilimento)
Schermi fissi
Impiegati in condizioni di campo libero, devono essere opportunamente
dimensionati al fine di proteggere adeguatamente il ricettore.
Possono essere costituiti da materiali di varia natura: legno, metallo, c.l.s.,
biomuro, ecc.
Attenuazione max 10 dB(A)
Schermi mobili
Stesse caratteristiche fisiche degli schermi fissi
sono impiegati in attività o impianti temporanei (cantieri edili, manifestazioni
sportive, canore, ecc.)
Tomi inverditi
- Offrono un ottimo inserimento nell’ambiente;
- durata illimitata.
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Interventi
al ricettore
Qualora sia precluso qualsiasi tipo di altro intervento non rimane che
intervenire direttamente sul ricettore esposto con:
- aumento del potere fonoisolante di facciata (sostituzione degli infissi)
- schermi protettivi (barriere) posti sul confine.
Balconi con parapetti pieni
Rivestimento della loggia con materiale fonoassorbente
Infissi ad elevato potere fonoisolante
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Organi di
controllo e
regime
sanzionatorio
L’attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di
semplicità, di economicità, di efficacia e di pubblicità.
L’attività di verifica non costituisce avvio di procedimento
Gli Organi preposti al controllo dalle norme provinciali
–
Personale incaricato dai Comuni (Polizia Municipale o
altro)
A.P.P.A. (personale con funzioni ispettive)
– Organi statali (Carabinieri, Guardia di Finanza e organi di P.G.)
–
Tali organi operano un’attività di controllo finalizzata alla verifica degli adempimenti
previsti dalla normativa nazionale e provinciale in materia di inquinamento acustico.
Oltre a competenze generiche, si affiancano competenze specifiche relative alla
verifica fonometrica dei livelli di rumorosità, le quali sono esercitate dall’A.P.P.A.,
nonché i Comuni di Trento e Rovereto.
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Attivazione
del controllo
Le verifiche fonometriche sono attivate per mezzo di una segnalazione
scritta da parte del/i soggetto/i disturbato/i.
I controlli dell'A.P.P.A. sono espletati dietro pagamento di una somma
forfetaria o ticket, pari a 102 Euro, che è a carico del/i soggetto/i privato/i
richiedente/i.
I controlli sono condotti a sorpresa!
Il rapporto dell'organo accertatore costituisce la base per l'avvio del
procedimento amministrativo da parte del Comune territorialmente
competente, il quale provvede a:
–
emanazione di DIFFIDA
–
erogazione della SANZIONE
AMMINISTRATIVA
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Avvio del
procedimento
amministrativo
Entro 30 giorni dalla comunicazione dell’Organo accertatore, il Comune dovrà
comunicare al trasgressore, con atto motivato, l’avviso di avvio di
procedimento con indicato:
l’amministrazione competente
– l’oggetto del procedimento
– la struttura competente e il responsabile del procedimento
– l’ufficio dove si può prendere visione degli atti
– il termine per presentare delle osservazioni (30 giorni)
– le successive fasi del procedimento
–
Al responsabile del procedimento compete:
la valutazione del provvedimento
– la richiesta di atti o dichiarazioni in merito al procedimento
– la comunicazione, la pubblicazione e le notifiche
– la proposta del provvedimento e/o la sua adozione
– la supervisione delle fasi del procedimento
–
La notifica va eseguita in conformità alla L. 241/90 e del
d.Leg. 196/2003
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Diritto alla
difesa
Attraverso la notifica dell’avviso di avvio di procedimento è garantita:
la partecipazione al procedimento amministrativo (art. 7 della Legge n.
241/90), in altri termini definito "diritto alla difesa", allo scopo di
verificare e, se del caso, contestare la veridicità e l'esattezza degli
accertamenti compiuti
In merito alle osservazioni prodotte
il responsabile del procedimento potrà sospendere il procedimento per
richiedere un parere all'APPA o, in alternativa, al settore legale del Comune.
Se le osservazioni prodotte
amministrativo diviene efficace.
sono
respinte,
il
procedimento
–
DIFFIDA con riguardo alla L.R. n. 13/93
–
SANZIONE AMMINISTRATIVA in rif. al Capo I della L. 689/81
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Diffida
sindacale
Interventi di piccola entità: il tempo entro cui eseguire l’adeguamento
Interventi sostanziali:
dovrà essere richiesto un piano di bonifica acustica,
redatto da un «tecnico competente», che riporti almeno i seguenti elementi:
planimetria con posizione delle sorgenti sonore
– rilievi fonometrici delle apparecchiature responsabili del disturbo lamentato
– modalità tecniche di intervento e tempi di esecuzione
–
In relazione alla documentazione redatta verrà fissati i termini di
adeguamento
Al temine dell’intervento
− verifica fonometrica.
richiesta una proroga dei tempi di adeguamento
(Se gli interventi non
risultano efficaci)
chiusura del procedimento avviato
(previo verifica in loco).
Entro 30 giorni dalla notifica delle diffida può essere presentato ricorso al T.A.R.G.
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Inottemperanza
alla Diffida
sindacale
Il Sindaco, ai sensi dell'art. 60, comma 6 della L.P. n. 10/98, avuto riguardo ai
danni per la salute pubblica e per l'ambiente, può ordinare:
– sospensione dell'attività
– chiusura dei singoli impianti o macchinari
Tale provvedimento ha efficacia per il tempo necessario all'adeguamento
delle prescrizioni contenute nella diffida, e comunque per un periodo non
superiore a 6 mesi.
Qualora non ci si adegui alle prescrizioni è ordinata la chiusura definitiva
dell'attività o il fermo degli impianti o dei macchinari che generano le
emissioni.
sanzione amministrativa
– violazione art. 650 C.P.
–
(art. 10, comma 3 della Legge n. 447/95)
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Sanzione
amministrativa
È la punizione per la violazione commessa
La normativa in materia di inquinamento acustico prevede un regime
sanzionatorio ristretto ai soli primi 3 commi dell'art. 10 della Legge n. 447/95
che riguardano nell'ordine:

Inottemperanza a provvedimenti contingibili e urgenti

superamento dei limiti di rumorosità
violazioni di leggi statali, provinciali o regolamenti
comunali

L'irrogazione delle sanzioni amministrative spetta all’APPA/al Comune
territorialmente competente, il quale opera in osservanza delle disposizioni di
cui alla Legge 24 novembre 1981, n. 689.
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Temperamento
del regime
sanzionatorio
decreto del Presidente della Provincia del
13 gennaio 2003, n. 1-122/Leg.
L’addetto al controllo potrà dettare le prescrizioni e il termine per l’adeguamento
nelle seguenti condizioni:
–
–
–
intervento che può essere realizzato entro 5 giorni
attività di cantiere prive di autorizzazione in deroga ai limiti di
rumorosità
inosservanza delle disposizioni relative agli impianti
elettroacustici nelle sale danzanti (dPCM 16/4/99, n. 215)
L’agente accertatore:
redige apposito verbale (compilato in triplice copia). Una copia dovrà essere
consegnare al trasgressore e una trasmessa al Comune territorialmente
competente
Entro 60 giorni dalla scadenza del termine fissato nel verbale di accertamento,
l'agente accertatore dovrà eseguire la verifica sull'ottemperanza delle
prescrizioni ed informare dell’esito il Comune.
In caso di inosservanza il Comune emette la diffida e irroga la sanzione
amministrativa.
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Tecnico
competente
in acustica
Art. 2, comma 6 Legge n. 447/95 e
D.P.C.M. 31 marzo 1998
Il tecnico competente rappresenta la figura professionale idonea a:
–
–
–
–
effettuare le misurazioni
verificare l’ottemperanza ai valori definiti dalle vigenti norme
redigere i piani di risanamento acustico
svolgere le relative attività di controllo
Requisiti per il riconoscimento
–
titolo di studio (diplomi di scuola media superiore ad indirizzo tecnico e diplomi universitari o i
diplomi di laurea ad indirizzo scientifico)
–
attività svolta in modo non occasionale
(2 anni per laureati e 4 anni per
diplomati)
Presentare la domanda all'assessorato preposto all'ambiente della regione di residenza
(per la PAT è l’A.P.P.A.) che rilascia il relativo attestato di riconoscimento e inserimento
in apposito elenco (pubblicato sul B.U.R. e consultabile sul sito Internet dell’A.P.P.A.)
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Grazie per l'attenzione!
…ricordate che: prevenire è meglio che curare!
Istituto Tecnico Professionale
Scuola - Sviluppo Professioni Emergenti Centro Studi Ecologia - Ambiente
Luciano Mattevi
Tecnico Specialista in Acustica
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