Il modello della goccia di liquido • Uno dei primi modelli del nucleo proposti • Conseguenza naturale del pensare il nucleo come una collezione di “molecole” legate fra loro • Queste molecole sono in moto costante e diversi tipi di moto sono possibili Consideriamo il nucleo come una sfera di densità uniforme interna, che va a zero in superficie Goccia di liquido Nucleo forze intermolecolari a corto range forza nucleare Densità indip. dalla dalla dimensione goccia densità indip. dalla dimensione nucleare Calore richiesto per evaporare una massa fissa indipendente dalla goccia B/A costante 1 Singoli termini dell’energia di legame Il termine di volume +avA Termine dominante, proporzionale al volume BR3. Poichè AR3 B A, e B/A=cost. Ciascun nucleone contribuisce per circa 16 MeV. Da questo deduciamo che la forza nucleare ha corto range, corrispondente approssimativamente alla distanza fra due nucleoni. Questo fenomeno è detto saturazione. Infatti, se ciascun nucleone interagisse con tutti gli altri nucleoni, l’energia di legame totale sarebbe proporzionale ad A(A-1) o approssimativamente ad A2. A causa della saturazione, la densità centrale dei nucleoni è la stessa per quasi tutti i nuclei: 0.17 nucleoni/fm3 o 3x1017 kg/m3. La distanza media fra i nucleoni è circa 1.8 fm. Il termine di superficie -asA2/3 I nucleoni in superficie sono circondati da meno nucleoni. Perciò l’energia di legame è minore rispetto ai nucleoni all’interno. Questo contributo è proporzionale all’area della superficie del nucleo (R2 o A2/3) 2 Il termine coulombiano –acZ2/A1/3 La forza elettrica repulsiva agente fra i protoni nel nucleo riduce ulteriormente l’energia di legame. Questo termine vale 3 Z ( Z 1)e 2 ECoulomb 5 R Poichè R A1/3 segue che questo termine è approssimativamente proporzionale a Z2/A1/3 B( Z , A) av A as A2 / 3 ac Z 2 / A1/ 3 La formula è ancora inadeguata: per A fissato, predice che il nucleo con Z=0 ha la massima energia di legame (cioè tutti i protoni si convertono in neutroni!) Inoltre l’energia di legame per nucleone presenta ancora una pendenza positiva al crescere del numero di massa. Questo non si osserva in natura B/A (MeV per nucleone) Mettendo tutto assieme troviamo volume superficie Coulomb simmetria 3 Numero di massa A Un’importante considerazione per le particelle nella buca di potenziale è il principio di Pauli – questo influisce sullo stacking dei singoli protoni e neutroni e quindi sulle rispettive energie buca di protoni buca di neutroni neutrone protone cambiamo 2 protoni in 2 neutroni separazione fra i livelli E cambiamo 2 protoni in 2 neutroni Aumento di energia=2 E Aumento di energia=4x2 E Termine di asimmetria Per passare da N-Z=0 a N>Z con A fissato è richiesta un’energia pari a (N-Z)2E/8 Nuclei con N=Z hanno energia di legame maggiore e sono perciò più fortemente legati di un nucleo con NZ. aa ( Z N ) 2 / A 4 La correzione viene scalata di 1/A poichè i livelli sono più ravvicinati al crescere di A Energia di legame per nucleone (MeV) Contributi a B/A Numero di massa A 5 Il termine di accoppiamento Questo riflette l’osservazione sperimentale che due protoni o due neutroni sono sempre più fortemente legati di un protone e un neutrone. Questa interazione di accoppiamento favorisce la formazione di coppie di nucleoni dello stesso tipo (pp, nn) con spin opposti e funzione spaziale d’onda simmetrica Il termine viene aggiunto nel modo seguente: Per nuclei A dispari • Z pari, N dispari • Z dispari, N pari ( Z , A) 0 Per A pari •Z dispari, N dispari -(Z,A) •Z pari, N pari +(Z,A) ( Z , A) ap A1/ 2 6 La formula di massa semi-empirica (Weizsacher) La formula finale è per l’energia di legame è 2 2 Z ( Z N ) B( Z , A) av A as A2 / 3 ac 1/ 3 aa ( Z , A) A A Da cui si ottiene la formula di massa semi-empirica M ( Z , A) Zm 1H Nmn B( Z , A) / c 2 I valori esatti dei coefficienti dipendono dal range di masse per cui sono ottimizzati. Un possibile insieme di parametri è av=15.67 MeV as=17.23 MeV ac=0.714 MeV aa=23.285 MeV = -11.2 MeV Z ed N pari 0 MeV A dispari +11.2 MeV Z ed N dispari 7 Confronto con l’esperimento Energia di legame per nucleone dei nuclei con numero di massa A pari La linea continua corrisponde alla formula di massa semi-empirica Deviazioni relativamente grandi per A piccolo Per A grande legame abbastanza più forte a certi Z ed N. Questi cosidetti “numeri magici” vengono spiegati dal modello a shell 8 Limiti della formula semi-empirica Ulteriori studi della saturazione della forza e della repulsione a corto range indicano che il principio di esclusione di Pauli non è sufficiente. Il momento angolare orbitale relativo e lo spin dei nucleoni sono richiesto per spiegare le caratteristiche della natura repulsiva della forza. Queste discussioni sono tuttavia qualitative. Non c’è posto nella formula di massa semi-empirica per gli effetti di spin. L’ipotesi del nucleo sferico implica che il nucleo non ha un momento di quadrupolo elettrico – tuttavia si osservano diversi nuclei aventi momento di quadrupolo diverso da zero. Se il nucleo può essere considerato come una goccia allora ci aspetteremmo fenomeni collettivi come stati rotazionali o vibrazionali. Il modello della goccia di liquido tuttavia ha un potere preditivo molto limitato in questo senso. Il modello però si dimostra molto utile per considerare la linea della stabilità nel 9 decadimento e la stabilità nucleare nella fissione e nel decadimento . Applicazione 1: parabola di massa Consideriamo nuclei con lo stesso numero di massa A (isobari). La formula di Weizsacker può essere trasformata in M ( A, Z ) Nmn Zm p Zme B( A, Z ) A Z Z 2 ap A1/ 2 dove i coefficienti sono mn av as A1/ 3 aa aa (mn m p me ) ap aa a 1c/ 3 A A come prima Un grafico delle masse nucleari in funzione di Z per A costante dà una parabola di massa per A dispari. Per A pari le masse dei nuclei pari-pari e dispari-dispari si trovano su due parabole spostate verticalmente (di 2ap/A1/2) Il minimo delle parabole si trova per Z=/2. Il nucleo con la massa minore in uno 10 spettro isobarico è stabile rispetto al decadimento . Parabole di massa per A=101, A=106 Più dettagli sul decadimento nelle prossime trasparenze 11 Decadimento - nuclei di massa dispari I nuclei di numero di massa dispari sono situati su una singola parabola di massa, ad esempio quelli per A=101 nella trasparenza precedente. reazione condizione esempio p n e e n p e e M ( A, Z ) M ( A, Z 1) M ( A, Z ) M ( A, Z 1) 2me e e Tc Mo101 43 101 42 e e Ru Rh 101 44 101 45 M(A,Z) è la massa atomica, per cui la massa dell’elettrone creato viene presa in considerazione automaticamente. La massa del neutrino elettronico è così piccola (<< eV/c2) che può essere trascurata. La reazione del decadimento + è possibile solo all’interno di un nucleo, perchè la massa a riposo del neutrone è maggiore di quella del protone. 12 Decadimento - nuclei di massa pari Gli isobari di numero di massa pari formano due parabole separate, una per i nuclei pari-pari, l’altra per i nuclei dispari-dispari, che sono separate da due volte l’energia di accoppiamento. Talvolta c’è più di un nucleo pari-pari stabile. Ad esempio, nel caso di A=106, ci sono 106 Pd e 106 Cd. 46 48 Il primo è genuinamente stabile, poichè è nel minimo della parabola. L’isotopo Cd potrebbe invece decadere via doppio decadimento : Cd 106 Pd 2 e 2 e 46 106 48 Tuttavia, la probabilità di tale processo è così piccola che 10648Cd può essere considerato stabile. I nuclei dispari-dispari per A>14 non sono mai stabili, poichè essi hanno sempre un vicino pari-pari più fortemente legato. I nuclei leggeri 21H, 63Li, 105B, 147N sono stabili, poichè l’aumento dell’energia di asimmetria supererebbe la diminuzione dell’energia di accoppiamento. 13 Intermezzo: cattura elettronica Un diverso processo fisico in competizione col decadimento + è la cattura elettronica: p e n e Esiste una probabilità finita di trovare un elettrone di una shell atomica all’interno del nucleo; in particolare per quelli della shell inferiore, la shell K. Poichè una cattura elettronica lascia una vacanza nella shell K, gli elettroni eseguiranno una cascata per riempirla emettendo raggi X caratteristici. La condizione per la cattura elettronica è M ( A, Z ) M ( A, Z 1) Dove è l’energia di eccitazione della shell atomica del nucleo figlio. La cattura elettronica ha perciò più energia a disposizione del decadimento + (2mec2) 14 Esempio: decadimenti del 40K 15 Applicazione 2: fissione spontanea Per nuclei più pesanti del ferro, l’energia di legame diminuisce al crescere della massa. Un nucleo con Z > 60 può perciò, in linea di principio, suddividersi in due nuclei più leggeri. Fortunatamente, la barriera di potenziale è generalmente così grande che tali reazioni sono molto improbabili. I nuclidi più leggeri per i quali la probabilità di fissione spontanea è significativa sono certi isotopi dell’uranio. L’altezza della barriera per fissione determina la probabilità di fissione spontanea 16 Stimiamo la massa a cui i nuclei diventano instabili a causa della fissione considerando una deformazione: La massa in assenza e in presenza di deformazione è M ( A, Z ) Nmn Zm p Zme B( A, Z ) M ( A, Z ) Nmn Zm p Zme B( A, Z ) Per cui M ( A, Z ) M ( A, Z ) B( A, Z ) B( A, Z ) Se B B( A, Z ) B( A, Z ) 0 allora il nucleo è instabile rispetto alla deformazione e può suddividersi. 17 Il termine di volume della SEMF è invariato poichè 4 4 volume ab 2 R 3 costante 3 3 Variazione del termine di superficie as A 2/3 2 2 a s A 1 5 2/3 Variazione del termine coulombiano Z2 Z2 2 ac 1/ 3 ac 1/ 3 1 A A 5 variazione dell’energia di legame Z 2 2a s 2 B B( A, Z ) B( A, Z ) ac A A ac 5 2/3 Se Z2/A > 2as/ac B>0 il nucleo è instabile per deformazioni Z 2 / A 50 cioè Z 114, A 270 18 Il modello del gas di Fermi Il potenziale a cui un singolo nucleone è soggetto è la sovrapposizione dei potenziali degli altri nucleoni. Questo potenziale ha la forma di una sfera di raggio R = R0 A1/3 fm, equivalente ad una buca di potenziale quadrata 3-D di raggio R. I nucleoni si muovono liberamente (come un gas) all’interno del nucleo, cioè all’interno della sfera di raggio R. I nucleoni riempiono i livelli nella buca fino all’energia di Fermi EF. Le buche di potenziale di protoni e neutroni in generale possono essere diverse. Se l’energia di Fermi fosse diversa per protoni e neutroni, il nucleo sarebbe soggetto a decadimento in uno stato energeticamente più favorevole In generale i nuclei pesanti stabili hanno un surplus di neutroni Perciò la buca del gas di neutroni deve essere più profonda di quella dei protoni I protoni sono perciò in media meno legati dei neutroni (repulsione Coulombiana) Possiamo avere 2 protoni/2 neutroni per livello di energia, in quanto gli spin possono essere 19 La differenza fra l’energia di Fermi e la cima della buca di potenziale è l’energia di legame B = 7-8 MeV/nucleone che abbiamo visto nella discussione del modello della goccia di liquido. La profondità della buca V0 è in buona approssimazione indipendente dal numero di massa A V0 EF B 40 MeV 20 L’hamiltoniana del sistema è data dall’energia cinetica dei singoli nucleoni 2 2 H Ti i 2m i 1 i 1 A A e abbiamo l’equazione di Schrodinger H (r1 , r2 ,, rA ) E (r1 , r2 ,, rA ) Possiamo scrivere la funzione d’onda nucleare nella forma (separazione delle variabili) (r1, r2 ,, rA ) 1 (r1 ) 2 (r2 ) A (rA ) Ciascuna delle funzioni d’onda di singolo nucleone soddisfa quindi A 2 2 i (ri ) Ei (ri ), E Ei 2m i 1 Possiamo operare un’ulteriore fattorizzazione i ( x, y, z ) i ( x) i ( y ) i ( z ) in modo da arrivare a equazioni del tipo d2 2 ( x ) k i ix i ( x ), 2 dx 2 2 Ei kix kiy2 kiz2 2m 21 Abbiamo la soluzione i ( x) Be ik x Ce ik ix x ix con le condizioni di frontiera i ( x 0) i ( x L) 0 B C 0 ikix L ikix L Be Ce 0 quindi B C B sin kix L 0 Questo implica che il vettore d’onda kix può assumere solo i valori nix kix , L nix 1, 2, 3, 22 La costante di normalizzazione si trova imponendo L L L 1 i ( x) dx B sin kix xdx B 2 0 0 2 B 2 2 2 2 L in questo modo arriviamo alla funzione d’onda di singolo nucleone i (r ) i ( x) i ( y ) i ( z ) 2 L con 3/ 2 sin kix x sin kiy y sin kiz z niy nix niz kix , kiy , kiz L L L nix , niy , niz 1, 2, 3, A ciascuna terna di interi (nix,niy,niz) corrisponde un autovalore dell’energia di particella singola 2 2 2 2 2 2 2 Ei (nix , niy , niz ) (kix kiy kiz ) (nix niy2 niz2 ) 2m 2mL 23 Nello stato fondamentale tutti gli stati sono riempiti con due protoni e due neutroni. Nel k-spazio l’intervallo minimo fra due stati diversi è k x , y , z L (nx , y ,z 1 nx , y ,z ) L Un singolo stato occupa un volume (/L)3. Il numero di stati fra k e k + d3k è 1 1 3 dN (k ) d k 3 8 ( / L) Il numero totale di stati permessi fino a un valore massimo kF di k è 4 3 3 N (k F ) dN (k ) k , L F 3 ( 2 ) 3 0 kF Otteniamo l’energia più bassa assumendo che N = Z = A / 2 e mettendo 4 particelle in ogni stato fino a kF 4 3 2k F3 A 4 dN (k ) 4 kF 2 3 (2 ) 3 3 0 kF 24 Energia cinetica e raggio nucleare Poichè r0 = A / , il momento di Fermi dipende solo dalla densità nucleare 2k F3 r0 2 3 Praticamente per tutti i nuclei con A > 12 abbiamo r0 = 0.17 nucleoni / fm3, da cui k F 1.36 fm -1 Un nucleone con momento di Fermi ha energia cinetica 2 k F2 F 38.35 MeV 2m L’energia cinetica di un nucleone di momento k è Tk = h2k2/2m. L’energia cinetica totale è kF kF 2k 2 2 T 4 Tk dN (k ) 2 2 k dk 0 2m 0 2k F3 3 2 k F2 3 2 A F 3 5 2m 5 25 I nucleoni nella buca hanno un’energia cinetica media T 3 F 23 MeV A 5 Se assumiamo che il nucleo sia una sfera di raggio R di densità uniforme r0, allora 4 3 A r 0 r 0 R 3 Possiamo quindi ricavare il raggio R 1/ 3 3A R 4r0 9 3 8k F 1/ 3 A1/ 3 r0 A1/ 3 Se kF = 1.36 fm-1, otteniamo 9 r0 k F1 1.12 fm 8 1/ 3 26 Parametri della formula semi-empirica Nella formula di massa semi-empirica il termine dominante è quello di volume BE vol bvol A, bvol 16 MeV Poichè T/A 23 MeV, bvol (energia di legame per nucleone) deve derivare dal bilanciamento di T/A e un’energia potenziale media per nucleone U / A bvol T / A 40 MeV Per calcolare U assumiamo che fra i nucleoni agisca una forza centrale V(|ri-rj|) identica in tutti gli stati. La funzione d’onda di una coppia di nucleoni è ij (ri , rj , si , s j ) 1 i (ri ) j (rj ) i (i) j ( j ) j (ri ) i (rj ) j (i) i ( j ) 2 L’energia potenziale media Uij è il valore di aspettazione di V rispetto a ij 3 3 Uij V ri rj ij d ri d rj UijD UijE * ij termine diretto termine di scambio 27 Consideriamo per semplicità soltanto il termine diretto 2 2 3 3 U ij U i ( ri ) j ( rj ) V ri rj d ri d rj D ij Otteniamo l’energia potenziale dell’intero sistema sommando su tutte le coppie, che sono A(A – 1)/2 A2 / 2 Possiamo inoltre porre |f(r)|2 = r(r) / A U U ij i j 1 2 A 2 r (ri ) r (rj ) A 2 V ri rj d 3ri d 3rj Nel gas di Fermi la densità è costante r = r0 = A / . Introducendo le coordinate r = ri – rj, R = (ri + rj) / 2 1 2 3 U U ij r 0 d R V (r )d 3r 2 i j 1 3 r 0 A V (r )d r r 0 AVˆ 2 dove 1 3 ˆ V V ( r )d r 2 28 Vˆ Non dipende da A o dal volume. Nel caso della buca di potenziale di lato a ad esempio 2 3 ˆ V a V0 3 L’energia totale del sistema è approssimativamente 3 E BE T U A F r 0Vˆ 5 Possiamo quindi scrivere 3 BE A F r 0Vˆ bvol A, 5 3 bvol F r 0Vˆ 5 Abbiamo quindi un’energia di legame proporzionale al volume, come nella formula semi-empirica. 29 Equazione di stato del sistema nucleare Abbiamo visto che U r 0Vˆ A T 3 3 2k F2 F A 5 5 2m D’altra parte possiamo esprimere il momento di Fermi in termini della densità come 1/ 3 3 2 r 0 kF 2 Per cui 3 r 0 BE ˆ r 0V A 2m 2 2 2 2/3 Equazione di stato del sistema nucleare 30 Se V>0 (forza puramente attrattiva), allora per r BE/A diventa infinitamente negativa! Il sistema collasserebbe. Esiste una componente repulsiva della forza quando la distanza dei nucleoni è minore di 0.5-0.8 fm 31 Il termine di superficie Presenza di una superficie (S/0): nel conto degli stati fra k e k+d3k dobbiamo sottrarre gli stati per i quali kx (o ky o kz) = 0 1 2kdk 4k 2dk 3 S , 2 3 4 ( / L) 2k (2 ) S 6L2 Abbiamo quindi dN (2 ) 3 S 2 1 4 k dk 2k Il numero di nucleoni è ora A4 (2 ) 3 S 2 1 4 k 0 2k dk kF 2k F3 S 3 2 1 3 4k F 32 La presenza della superficie diminuisce la densità del sistema di un termine proporzionale a S/ S 3 A r r0 1 4k F Possiamo quindi calcolare l’energia cinetica totale T 4 (2 ) 3 2 S k 2 1 4 k 0 2k 2m dk kF 2k F3 3 S 5 2 F 1 3 5 8k F L’energia cinetica per nucleone è invece (assumendo S/<<1) S 5 1 T 3 8k F 3 S F F 1 A 5 1 S 3 5 8k F 4k F 33 Il termine di superficie aumenta <T> Assumendo che R = r0A1/3 e poichè kF=(9/8)1/3/r0, possiamo scrivere 4r A r0 8 S 8k F 4r A / 3 8 9 2 0 3 0 2/3 1/ 3 3 A1/ 3 24 1/ 3 Il termine dell’energia cinetica dovuto alla superficie è quindi 3 S 9 Tsup F A F 5 8k F 5 24 2/3 A2 / 3 18 MeV (vicino a bsup) 34 Energia di simmetria Consideriamo un nucleo con N = Z = A / 2 e supponiamo che l degli Z protoni diventino neutroni A A Z ' 1 l , N ' 1 l 2 2 3 kF 2k F0 Nel caso del nucleo simmetrico A 4 dN 0 3 2 Possiamo analogamente definire nel gas asimmetrico k Fn n3 F 2 k Fp p3 F 2 A k N ' (1 l ) 2 dN 2 3 0 Z' Abbiamo quindi A k (1 l ) 2 dN 2 3 0 A 3 k (1 l ) 2 2 1/ 3 k F0 (1 l )1/ 3 n F A 3 k (1 l ) 2 2 p F 1/ 3 k F0 (1 l )1/ 3 35 Per passare a questa nuova configurazione è necessaria una certa energia perchè l’energia dei protoni sotto il livello di Fermi è minore di quella dei neutroni posti sopra il livello di Fermi. La variazione di energia cinetica è A (1 l ) / 4 A/ 4 A/ 4 A(1 ) / 4 dN 2 ldN T 2 Possiamo riscrivere la variazione di energia cinetica come k Fn 2 2 k F0 k 2k 2 T 2 dN 2 dN 2m 2m k0 kp F F 3 n A3 0 3 p N' F 2 F Z' F 5 25 5 dove 2 n2 F 2 p2 F k F0 (1 l ) 2 / 3 2m n F k F0 (1 l ) 2 / 3 2m p F 36 Possiamo riscrivere la variazione di energia cinetica come 3 0 A 2/3 2/3 T F N ' (1 l ) 2 Z ' (1 l ) 5 2 1 0 ( Al ) 2 F 3 A Poichè lA = N’ – Z’ 1 0 ( N ' Z ' ) 2 ( N ' Z ' ) 2 T F 13 MeV 3 A A bsim = 23.3 MeV circa il 50% dell’energia di simmetria dei nuclei deriva dal principio di Pauli Il restante 50% dipende dall’energia potenziale che tende ad essere meno attrattivo per momenti grandi per cui i neutroni in eccesso sopra k0F saranno meno legati Inoltre è più attrattivo per coppie n-p (singoletto di isospin) che per coppie p-n, p-p, n-n in tripletto di isospin e il numero di coppie p-n è massimo quando N = Z 37 Altre applicazioni del gas di Fermi – nane bianche Quando una stella esaurisce il suo combustibile comincia a contrarsi. E’ possibile raggiungere una nuova condizione di equilibrio in cui la pressione gravitazionale è bilanciata dalla pressione di degenerazione degli elettroni. Supponiamo che elettroni e protoni formino un gas di Fermi all’interno della stella. La densità di elettroni è 3 V Vk 2 F Ne 4 k dk , 3 2 (2 ) 3 Ne k F3 ne 2 V 3 Se assumiamo che ci sia un ugual numero di protoni ed elettroni, allora il momento di Fermi è identico e np = ne. 38 Calcoliamo la densità di energia. Per gli elettroni Ee 2 2 5 k2 V V kF 2 4 k dk , 3 2 2me (2 ) 10 me 2 5 Ee kF e V 10 2me Nel caso dei protoni invece 2 2 k V V 2k F5 2 Ep 4 k dk , 3 2 2m p (2 ) 10 m p Ep 2 5 F 2 k p V 10 m p La densità di energia dei protoni è minore poichè la loro massa è circa 2000 volte me 39 Il gas di Fermi possiede una pressione dovuta al principio di esclusione di Pauli che impedisce di mettere più di una particella in un singolo stato. E’ questa pressione che può bilanciare la pressione gravitazionale. In generale abbiamo la relazione fra pressione e densità di energia 1 P 3 Quindi nel nostro caso 2 5 1 1 kF Ptot e p e 3 3 30 2me Il contributo alla pressione da parte dei protoni è trascurabile rispetto a quello degli elettroni. Solo questi sono importanti nel contrastare la pressione gravitazionale. D’altra parte, la densità di massa del sistema è m p k F3 r mene m p n p m p n p 3 2 Nel caso della densità di massa quindi il contributo degli elettroni è trascurabile. Solo i 40 protoni sono importanti. Dalla relazione densità – momento di Fermi ricaviamo 1/ 3 3 r kF m p 2 Sostituiamo questo nell’espressione della pressione 3 r Ptot 2 30 me 30 me m p 2 5 F 2 k 2 2 5/ 3 Possiamo riscrivere 2 2/3 P r 2 2 rc c me m 5p / 3 Questa è l’equazione di stato della materia degenere all’interno della stella. 41 Introduciamo la densità critica rC mp ( / mec)3 Nel denominatore compare la lunghezza d’onda Compton dell’elettrone c le 400 fm 2 me c mec L’equazione di stato può essere riscritta nella forma P me r 2 rc m p rC 2/3 Cosa succede quando r = rC? In questo caso 3 r C kF m p 2 1/ 3 me c Gli elettroni si muovono alla velocità della luce gli effetti relativistici sono importanti 42 L’energia di una particella può essere espressa come E p 2c 2 m 2c 4 Se vc, allora p2c2>>m2c4 e E pc. Quindi la densità di energia degli elettroni diventa Ee V V ck F4 2 kc 4 k dk , 3 2 (2 ) 4 Ee ck F4 e V 4 2 La pressione è 1 c 3 2 r P e 2 3 12 m p 4/3 Arriviamo, con passaggi simili al caso precedente a 1/ 3 P me r 2 rc m p rC 43 Riassumendo, me r P 2 m p rC rc n/3 dove n 2, r r C n 1, r r C 44 Modelli a shell Abbiamo visto che il modello della goccia di liquido dà una descrizione abbastanza buona dell’energia di legame. Offre anche una spiegazione qualitativa della fissione spontanea. Il modello del gas di Fermi, assumendo come potenziale una semplice buca quadra 3D (differente per protoni e neutroni) spiega i termini della formula di massa semi-empirica che non era possibile ricavare dal modello della goccia di liquido. Esamineremo ora ulteriori fatti sperimentali che il modello del gas di Fermi non può spiegare e vedremo quindi come sia possibile migliorare il modello Questo ci porterà al Modello a Shell. Vedremo che i nucleoni possono muoversi liberamente all’interno del nucleo. Questo è in accordo con l’idea che essi sono soggetti a un potenziale efficace globale creato dalla somma degli altri nucleoni. 45 Struttura a shell nucleare “numeri magici” Nuclei con valori di Z e/o N = 2, 8, 20, 28, 50, 82, 126 sono molto stabili e presentano deviazioni significative dal comportamento nucleare medio. B/A e le energie di separazione sono grandi per i numeri magici Fe energia di legame per particella nucleare (nucleone) in MeV Gli isotopi del gruppo del ferro sono i più legati 62 28 Elementi più pesanti del ferro possono fornire energia tramite fissione Ni 58 26 energia dalla fissione nucleare Fe 56 energia dalla 26 fusione hanno energia di legame nucleare 8.8 MeV/nucleone Fe La massa media dei frammenti di fissione è circa 118 235U 46 Numero di Massa A Energia di legame dell’ultimo neutrone (MeV) Energia di separazione dell’ultimo neutrone a cui è sottratto il valore della SEMF Z Numero di neutroni N 47 E MeV Energia di particelle emesse da isotopi di Rn. Picco a N = 128, cioè il nucleo figlio con N = 126 è particolarmente legato Sezione d’urto s (mb) numero di neutroni N I nuclei con numeri magici di neutroni hanno sezioni d’urto di assorbimento neutronico fino a 2 ordini di grandezza minori di altri nuclei di masse simili numero di neutroni N 48 Abbondanze nucleari 56Fe Abbondanza relativa 56Fe è l’isotopo più abbondante e stabile. Non ha Z o N uguale a un numero magico! Oscillazioni delle abbondanze a seconda che Z e N pari o dispari Le abbondanze piccano per Z o N uguali a un N=50 numero magico Nucleo doppiamente Z=50 magico N=82 Z=82 N = 126 208Pb Numero di massa A 49 Nuclei doppiamente magici Nuclei che hanno sia il numero di neutroni che quello di protoni uguale a uno dei numeri magici sono detti doppiamente magici e sono particolarmente stabili Energia di legame sopra la formula di Weizsacher (MeV) 48 20 40 20 Ca Ca Il calcio fornisce un buon esampio. L’esistenza di molti isotopi di calcio può essere 50 dovuto al fatto che Z = 20 è un numero magico. I due isotopi mostrati hanno numero di neutroni 20 e 28, anch’essi numeri magici Analogia col comportamento atomico man mano che gli elettroni riempiono le shell ⇒ Modello del gas di Fermi Atomo Gli elettroni si muovono indipendentemente nel potenziale centrale V(r)~1/r (campo coulombiano del nucleo). Le shell sono riempite in base al principio di esclusione di Pauli. Le proprietà dell’atomo sono definite dagli elettroni di valenza I livelli dell’energia sono ottenuti risolvendo l’equazione di Schrödinger col potenziale centrale (dovuto al nucleo) 1 En 2 n Numero magico Z → atomi di gas nobili 51 Modello a shell nucleare I nucleoni si muovono in un potenziale nucleare che rappresenta l’effetto medio delle interazioni con gli altri nucleoni nel nucleo e occupano stati di definito momento angolare orbitale Forza nucleare a corto range vicino al centro potenziale costante Vicino alla superficie la densità diminuisce V(r) diminuisce V(r) per i protoni è modificato dall’interazione di Coulomb (decadimento ) V(r) R r 1.Square Buca quadra 1. Well 1 V (r ) V0 M 2 r 2 2 2. 2. Harmonic PotenzialeOscillation armonico V0 50 MeVV0 3. Woods - Saxon 3. Potenziale di Potential Woods-Saxon V0 V (r ) 1 e(r R) / s a V(r) generato dai nucleoni forma funzionale analoga a quella della densità del nucleo 52 r(r) ma con maggiore estensione Nello stato fondamentale i nucleoni occupano livelli di energia del potenziale nucleare che minimizzano l’energia totale senza violare il principio di Pauli. Il principio di esclusione di Pauli opera indipendentemente per i protoni e i neutroni Tendenza a Z=N E minima Postulato: i nucleoni sono in orbite ben definite con energie discrete Obiezione: i nucleoni hanno dimensione simile a quella del nucleo. Ci aspettiamo molti urti. Come ci possono essere orbite ben definite (c.f. Elettroni negli atomi)? Principio di Pauli: se l’energia è trasferita in un urto allora i nucleoni si devono muovere in nuovi stati. Tuttavia tutti gli stati vicini sono occupati ∴ nessun urto, cioè quasi tutti i nucleoni in un nucleo si muovono liberamente se esso è nello stato fondamentale. 53 Giustificazione per un potenziale centrale: I momenti di quadrupolo misurati dei nuclei sono relativamente piccoli, almeno vicino ai “numeri magici” che ci interessa spiegare; A metà strada fra i numeri magici, ad esempio attorno a Z o N = 70, 100 le cose cambiano e dovremo usare un approccio diverso, ma almeno per i nuclei più leggeri questa ipotesi dovrebbe essere ragionevole 54 Trattiamo quindi ciascun nucleone indipendentemente e risolviamo l’equazione di Schrödinger col potenziale nucleare per ottenere i livelli di energia La soluzione dell’equazione di Schrodinger ha la forma nlm (r , , ) Rn (r )Ym (, ) Ylm (armoniche sferiche) è la parte angolare ed è la stessa per tutti i potenziali centrali. R(r) è la soluzione dell’equazione radiale 2 d 2 2 d 2 2 1 2 Rn V (r ) Rn En Rn 2 2m dr r dr 2m r Gli stati permessi sono specificati da n, l, m: n numero quantico radiale (numero di nodi nella funzione d’onda radiale) l momento angolare orbitale (qualunque per dato n) (in fisica atomica lmax=n-1) m numero quantico magnetico (m = -l……+l) 55 Se scegliamo il corretto potenziale V(r) allora la funzione d’onda dell’intero nucleo può essere scritta come un prodotto di funzioni d’onda di singola particella corrispondenti agli A nucleoni A nucleo (r ) i 1 nlm (ri ) Sovrasemplificazione ... In realtà deve essere scritta come un prodotto di funzioni d’onda antisimetrizzato poichè i nucleoni sono fermioni identici. Il momento angolare totale è A j ji , i 1 ji i si ( s 1 / 2) La parità del nucleo è i 1 (1) A i Sempre pari per un numero pari di nucleoni 56 Potenziale armonico Soluzione della parte radiale prodotto di un esponenziale e polinomio. Oscillazione nella regione classicamente permessa e decadimento esponenziale in quella proibita. I livelli dell’energia possono essere espressi come 3 E N N , N 2n 2 Per N>0 sono tutti degeneri: più coppie (n,l) danno luogo alla stessa energia. N pari L pari e può essere al più uguale a N N dispari L dispari e può essere al più uguale a N Esempio per n = 5 i valori permessi di L sono 1, 3, 5. Poichè E non dipende anche da mL, per ogni L abbiamo un’ulteriore degenerazione (2L + 1). Quindi N = 5 ha una degenerazione (2 x 1 + 1) + (2 x 3 + 1) + (2 x 5 + 1) = 21. Abbiamo infine la degenerazione di spin pari a 2. La degenerazione è complessiva è quindi 42. In generale la degenerazione è d ( N 1)( N 2) 57 Diagramma dei livelli di energia (la degenerazione va moltiplicata per 2): ( N , ) nL: Ridefiniamo il numero quantico n in modo tale da contare il numero di livelli col dato valore di l. 0s 1s 2s 2s 4s 3s 58 Riempiamo le shell sia per i protoni che che per i neutroni Degenerazione di un livello nL: (2s+1)(2l+1) = 2(2l+1) (s=1/2) Shell chiusa numero magico Occupazione Totale Enl I nuclei con Z(N) = 2, 8 , 20, ... sono particolarmente stabili shell chiuse (livelli completamente occupati) Tali numeri magici coincidono col numero di protoni (neutroni) che si possono sistemare nei primi tre livelli del potenziale armonico. Le successive shell d’altra parte non 59 coincidono Potenziale di Woods-Saxon Una dipendenza radiale più realistica modifica un pò la successione dettagliata dei livelli parte della degenerazione L dell’oscillatore è rimossa. Ma i numeri magici non sono molto diversi da quelli dell’oscillatore Shell chiusa numero magico Occupazione Totale Enl 60 Woods-Saxon vs armonico Poichè entrambi i potenziali sono sfericamente simmetrici, la sola differenza è nella dipendenza radiale delle funzioni d’onda Incredibilmente, quando i parametri vengono aggiustati per rendere uguale il potenziale medio, la differenza delle densità di probabilità radiali è molto piccola per questi due potenziali! Dato questo fatto, la semplicità del potenziale armonico fa si che sia preferito nella costruzione del modello 61 Come possiamo essere sicuri che il concetto di nucleone con definite proprietà orbitali sia valido all’interno del nucleo? Misuriamo la densità di carica elettrica con lo scattering elettronico 2 r ( r ) e i ( r ) i 1 La differenza di densità di carica fra 205Tl e 206Pb è proporzionale al quadrato della funzione d’onda per il protone extra in 206Pb, cioè possiamo misurare il quadrato della funzione d’onda di un singolo protone in un nucleo complesso in questo modo! differenza densità di carica (e/fm3) Z quadrato della funzione d’onda dell’oscillatore armonico per l’ultimo protone di 206Pb, numeri quantici n = 3, L = 0 Funziona!!! esperimento Conferma della validità delle basi del modello a shell (descrizione a particelle indipendenti) raggio (fm) 62 Interazione spin-orbita Le shell principali osservate sperimentalmente si possono spiegare introducendo una interazione di spin-orbita relativamente forte j VSO V1 S Se definiamo il momento angolare di un nucleone assumere i due valori j s s abbiamo che j può j 1/ 2 Abbiamo quindi 1 2 2 2 s j s 2 In assenza del potenziale VSO la base utilizzata per descrivere il moto orbitale e lo spin è |LmL,sms>, mentre con tale potenziale è meglio usare |j mj, L S> in cui è diagonale. Abbiamo quindi 1 jm j , , s 1 / 2 s jm j , , s 1 / 2 j ( j 1) ( 1) 3 / 4 2 63 Abbiamo dunque / 2 s ( 1) / 2 se j 1 / 2 j se j 1 / 2 j Quindi il potenziale di spin-orbita introduce una separazione dei livelli di definito momento angolare orbitale in due livelli definiti da j SO VSO j VSO j V1 ( 1) 2 V1 (2 1) 2 Quindi se V1 > 0 il livello j = L + 1/2 viene spostato verso il basso, quello con j = L – 1/2 verso l’alto j 1/ 2 VC j 1/ 2 con L S In generale si ottiene un buon accordo con l’esperimento con V1 20 A2 / 3 MeV 64 Consideriamo ad es. un livello come 1f (L = 3) che ha degenerazione 2(2L + 1) = 14. I valori possibili di j sono 5 / 2 j 1/ 2 7 / 2 La degenerazione di ciascun livello è 2j + 1, che proviene dai valori di mj. La capacità dei livelli è dunque 1f5/2 capacità 6 nucleoni 1f7/2 capacità 8 nucleoni Lo splitting di energia dipende dipende da L. 65 splitting livello 1f: Il livello 1f7/2 ora appare nel gap fra la seconda e la terza shell. La sua capacità di 8 nucleoni produce il numero magico 28. splitting livello 1g: 1g9/2 è spinto in basso verso la shell principale inferiore. I suoi 10 nucleoni si aggiungono ai 40 in modo da produrre il numero magico 50. Shell principali: elevata separazione di energia Shell minori: gruppo di livelli in cui la separazione di energia non è molto grande 66 protoni neutroni Numeri quantici dei nuclei nel modello a particelle indipendenti Nel modello a shell protoni e neutroni riempiono indipendentemente i livelli. In aggiunta si assume che coppie di nucleoni identici siano dinamicamente accoppiati in modo tale da essere in stati: j,m e j,-m Jtot= 0 non contribuiscono al momento angolare totale del nucleo Consideriamo prima una “shell chiusa” che corrisponde a un insieme di stati di singola particella completamente riempiti, ad es. 1s1/2, 1p3/2 ecc. contenente (2j + 1) protoni o neutroni. Tutti i nucleoni sono dinamicamente accoppiati e non contribuiscono al momento angolare totale. La parità totale è (1) (1) 2 j 1 2j + 1 è sempre pari 1 Quindi la parità di una shell chiusa è sempre positiva. 67 Per una shell chiusa + n nucleoni il momento angolare e la parità sono determinati dagli n nucleoni di “valenza” in quanto la shell chiusa dà un contributo J=0+ N N j i 1 ji , i 1 (1) (1) n La parità è univocamente determinata, ma ci possono essere diversi valori di J consistenti con le regole di accoppiamento del momento angolare. . nuclei pari-pari JP = 0+ nuclei pari-dispari: JP = dato dal nucleone o buca spaiati nuclei dispari-dispari: p ed n spaiati accoppiamento jj j j p jn | j p jn | J | j p jn | parità (1) p (1) n 68 In alcuni casi in cui manca un nucleone per riempire una shell, le proprietà del nucleo sembrano riflettere quelle del nucleone mancante. Buche: per uno stato quasi pieno, è più semplice considerare l’accoppiamento del momento angolare dei nucleoni mancanti piuttosto che di quello dei nucleoni presenti risultato per una shell chiusa n 2 j 1 0 i 1 ji i n1 ji I moduli delle due somme parziali devono essere uguali, con valori m opposti Lo stato descrivente una buca può essere espresso in termini di uno stato di particella tramite j 1 , m (1) j m j ,m Esempio: 15N 7 protoni e 8 neutroni un protone in meno nel livello 1p1/2 rispetto alla shell chiusa Stato di buca: 1p-11/2 lo spin del nucleo è 1/2 69 Momenti di dipolo magnetico Nuclei pari-pari: J = 0 = 0 A dispari: dovuto al nucleone o buca spaiati 1 protone g 0 neutrone Singolo nucleone N g L g S S , J L S e N magnetone nucleare 2mN 5.586 protone gs 3.826 neutrone Il momento di dipolo magnetico misurato è il valor medio nello stato |j,m=j> della componente z j, m j z j, m j Misura fatta in uno stato in cui j è massimalmente allineato con z: J J z assumiamo (classicamente) che z sia la proiezione di su J J J Jz z J J J proietta su J ... ... quindi J su z 70 Ora Poichè N J g L J g S S J J L S abbiamo 1 2 2 2 1 2 2 2 LJ L J S , S J S J L 2 2 L2 e S2 sono diagonali rispetto a |j,m=j> per cui mJ j g 1 j ( j 1) s( s 1) N 2 j ( j 1) g S s s 1 j ( j 1) 1 Possiamo quindi scrivere = gJ N J dove 1 g 1 j ( j 1) s( s 1) gJ 2 j ( j 1) g S s s 1 j ( j 1) 1 71 Abbiamo due possibilità per il singolo nucleone (s = 1 / 2) j 1 / 2 j 1 / 2 g s g 2 1 g g g J g s 2 1 g J g Le espressioni che abbiamo ricavato sono note come momenti di Schmidt o momenti di singola particella Questo schema funziona bene solo per nuclei con una particella in più o meno (buca) rispetto a una shell chiusa. 72 Il momento è in buon accordo soprattutto nei nuclei leggeri. Quando il numero di nucleoni aumenta, le discrepanze aumentano ... lj oss / 0 sp / 0 H s1/12 2.98 2.79 He s1/12 2.13 1.91 15 p1/12 p1/12 0.28 0.72 0.26 0.64 17 O d5 / 2 1.89 1.91 17 F d5 / 2 4.72 4.79 39 K d 3/12 0.39 0.12 Ca f7 / 2 1.59 1.91 Nucleo 3 3 N 15 O 41 207 Pb p1/12 0.59 0.64 207 Pb f 5/12 0.65 1.37 h9 / 2 4.08 2.62 209 Bi sp = momento di singola particella calcolato col modello a shell) 73 Possiamo riportare in funzione di j in due diagrammi, uno per i protoni e uno per i neutroni. Abbiamo quindi due linee per j=j+, j=j- note come linee di Schmidt Tutti i momenti magnetici ricadono entro la fascia compresa fra le due linee 74 Cosa è sbagliato? -Il modello a particelle indipendenti è troppo semplice – i nucleoni interagiscono fra loro -Le configurazioni possono essere miscelate, cioè diverse combinazioni di diversi stati del modello a shell - I momenti magnetici dei nucleoni legati possono differire da quelli dei nucleoni liberi ... 75 Stati eccitati dei nuclei Possiamo predire gli stati in cui è eccitato un singolo nucleone utilizzando il modello a shell. Funziona bene per piccole eccitazioni di nuclei A dispari vicino a shell chiuse. Esempio: il nucleo 178O Ci sono 8 protoni e 9 neutroni, per cui dobbiamo considerare solo gli stati bassi nello spettro per capire i livelli di energia neutrone di valenza Stato fondamentale: pieno fin qui + 1 neutrone I numeri quantici dello stato fondamentale dovrebbero essere quelli del neutrone di valenza nello stato 1d5/2: J = 5/2+ OK! Predizione del momento magnetico: j = L + 1/2, neutrone dispari = neutrone = -1.91 N 76 valore misurato –1.89 N accordo eccellente! Possiamo immaginare che negli stati eccitati il neutrone di valenza venga promosso in un livello più alto: primo stato eccitato J = 1/2+ stato 1/2+ Stato fondamentale: pieno fin qui + 1 neutrone 77 Stato eccitato successivo: J = 1/2Si spiega promuovendo un neutrone dal livello 1p1/2 riempito al livello 1d5/2 coppia 0+ buca neutronica 1/2- Altro esempio: 20782Pb Ci aspettiamo un neutrone dispari nella sottoshell 2f5/2 Interazione di accoppiamento: accoppiamento del neutrone 2f5/2 e un neutrone da 78 3p1/2 energeticamente favorevole lasciando una buca in 3p-11/2 Jp = 1/2- Interazione residua In generale se ci sono due o più nucleoni al di fuori di un core pieno o quando l’energia di eccitazione è grande, il modello a particelle indipendenti non funziona bene. Esempio: 90Zr - 50 neutroni (shell chiuse) - 40 protoni (38 in shell chiuse) + 2 in 2p1/2 o 1g9/2 (livelli praticamente degeneri) Possibili configurazioni: - (2p1/2)2 j1=j2=1/2 solo J=0 - (1g9/2)2 j1=j2=9/2 solo J = 0, 2, 4, 6, 8 permessi - (2p1/2,1g9/2) j1=1/2, j2=9/2 J=4, 5 Spettro di eccitazione osservato: tutti gli stati elencati sopra, ma non sono degeneri! Interazioni residue reciproche fra i nucleoni di valenza determinano quale dei J permessi ha l’energia minore – non possiamo predirlo a priori ma possiamo imparare dall’esperimento. Non sono descritte da un potenziale sfericamente simmetrico o dall’interazione spinorbita e aumenta con L dei nucleoni. 79 -- Perchè gli stati J dispari non sono permessi? Consideriamo due nucleoni identici con momento angolare totale j, m1 e j, m2 j1 j2 J j1 j2 0 J 2 j M m1 m2 Esprimiamo lo stato di momento angolare totale in termini degli stati relativi alle singole particelle JM ( jm jm 1 2 | JM ) jm1 jm2 m1 ,m2 Coefficienti di Clebsch-Gordan |JM> deve essere antisimmetrico rispetto allo scambio di particelle cioè scambio di m1 e m2 ( jm2 jm1 | JM ) ( 1)2 j J ( jm1 jm2 | JM ) ( 1)2 j J ( 1) J ( jm2 jm1 | JM ) jm2 jm1 (1) J ( jm1 jm2 | JM ) jm1 jm2 antisimmetrico solo se J pari 80 1 A H Ti U ( ri ) ( ri rj ) 2 i i i 1 A Hamiltoniana modello a shell V12 – interazione residua V12 perturbazione rispetto a H0 Correzione al primo ordine dell’energia non perturbata degli stati degeneri: diagonalizziamo V12 V12 è diagonale automaticamente usando gli stati |JMj1j2> per cui E ( JM , j1 j2 ) JMj1 j2 V12 JMj1 j2 81 Esempio di interazione residua: forza- (1,2) V0 ( 3) ( r1 r2 ) Elemento di matrice fra due funzioni d’onda (1,2) V0 2* ( r2 ) ( 3) ( r1 r2 ) 1 ( r1 )d 3r1d 3r2 V0 2* ( r1 ) 1 ( r1 )d 3r1 Misura la sovrapposizione fra le funzioni d’onda. Funzioni d’onda molto diverse (es. Una particella vicino al centro del nucleo, l’altra vicino alla superficie) contributo dell’interazione residuo piccolo Misura la interazione forte prevalentemente attrattiva V0 negativo Due particelle con funzioni d’onda simili portano a stati di energia più bassa 82 Nuclei deformati e ulteriori migliorie Lontano da shell chiuse, specie in nuclei pesanti, si osservano nuclei con un momento di quadrupolo Q grande nuclei non sfericamente simmetrici V(r) non è più sfericamente simmetrico Modello di Nilsson: potenziale armonico anisotropo 1 2 2 VN ( r ) T ( x y 2 ) L2 z 2 2 1 M02 r 2 1 Y20 ( ) 2 T oscillazione nel piano x-y L oscillazione lungo z = parametro di deformazione L’accordo del modello con le osservazioni può poi essere ulteriormente migliorato introducendo nel potenziale anche un termine proporzionale a L2 p2 1 2 2 H sp T ( x y 2 ) L2 z 2 V0 2m 2 2 V1 s 0 83 Momenti di quadrupolo elettrico Misura della deviazione dalla simmetria sferica. Abbiamo visto che 16 2 2 2 3 3 Q r ( r )( 3z r )d r r (r )r Y20 ( , )d r 5 Il momento di quadrupolo osservato è Qoss J , M J Q J , M J Shell chiusa: J = 0 Q = 0. Consideriamo i nuclei con un protone esterno a shell chiuse in uno stato |jm>. Dobbiamo calcolare J , M J Q J , M J j, m j r 2 (3cos2 1) j, m j Esprimiamo lo stato |jm> in termini di |lml,sms> j, m j r 2 (3 cos2 1) j, m j m ,ms m ms j ( m1 / 2ms | jj)2 16 m Y20 ( , ) m r 2 5 n 84 Abbiamo 5 ( 1) 3m2 m Y20 ( , ) m 4 (2 3)( 2 1) Coefficienti di Clebsch-Gordan - ml = j – 1/2 1 ( m1 / 2 j m | jj) 1 2( j 1) j = L + 1/2 j = L - 1/2 - ml = j + 1/2 0 ( m1 / 2 j m | jj) 2 j 1 2( j 1) j = L + 1/2 j = L - 1/2 In questo modo si trova 2 j 1 2 j, m j Q j, m j r 2( j 1) n 85 Per calcolare il valore di aspettazione <r2>nl usiamo le funzioni d’onda dell’oscillatore armonico, che portano a r Cosicchè infine 2 n 2n 3 / 2 m0 j, m j Q j, m j 2 j 1 3 2 n 2( j 1) m0 2 Momento di quadrupolo con un protone esterno sempre negativo (a parte j=1/2 che dà Q=0) Solo i protoni possono contribuire. Ma il moto di un neutrone produce un rinculo del resto del sistema che può dar luogo a un momento di quadrupolo (Z/A2 volte minore di Q di un protone) 86 Momenti di quadrupolo e tipi di eccitazione attraverso la carta nucleare: 87 Connessione fra il potenziale medio del modello a shell e il potenziale microscopico nucleonenucleone Potenziale medio: media delle interazione di una singola particella con tutte le altre E’ possibile determinare questo potenziale medio a partire dalle interazioni microscopiche in modo autoconsistente col metodo di Hartree-Fock. Principio variazionale Consideriamo l’equazione di Schrodinger per N nucleoni H ( r1,, rN ) E ( r1,, r1 ) La funzione d’onda rende stazionaria la quantità H H 3 3 H d r1 d rN * ( r1 ,, rN ) H ( r1 ,, rN ) 88 L’hamiltoniana del sistema ha la forma 1 A H Ti V ( ri ri ) 2 i j i 1 A Calcoliamo <|H| > fattorizzando per semplicità la funzione d’onda in un prodotto di funzioni di singola particella ( r1,, rN ) f1 ( r1 )fN ( rN ) L’i-esimo termine cinetico dà 2 2 Ti ( r1 ,, rN ) f1 ( r1 ) i fi ( ri ) fN ( rN ) 2m E quindi 2 * * 2 Ti f1 ( r1 )fN ( r1 )f1 ( r1 ) i fi ( ri ) fN ( rN )d 3r1 d 3rN 2m 2 2 3 * 2 f ( r ) f ( r fi ( ri )d ri i i i i i ) 2m 2m 89 D’altra parte 3 * * 3 V ( ri rj ) f1 ( r1 )fN ( r1 )V ( ri rj )f1 ( r1 )fN ( rN )d r1 d rN 3 3 * * fi ( ri )f j ( rj )V ( ri rj )fi ( ri )f j ( rj )d ri d rj Quindi A H i 1 1 A Ti V ( ri rj ) 2 i, j i j 2 A 3 * 2 fi ( ri )i fi ( ri )d ri 2m i 1 1 A fi* ( ri )f *j ( rj )V ( ri rj )fi ( ri )f j ( rj )d 3ri d 3rj 2 i, j i j 90 Consideriamo il funzionale 3 F [ ] H i f * ( ri )f ( ri )d ri i vincolo che le fi siano normalizzate i = “moltiplicatori” di Lagrange F è stazionario rispetto a variazioni di una soluzione dell’equazione di Schrodinger. le derivate funzionali rispetto a fi sono uguali a zero: F [ ] 0 * fi Derivata funzionale f( ri ) 3 ( 3) ( ri rj ) f ( ri )d ri 1 f( rj ) f( rj ) 91 Quindi 2 2 3 * H f ( r ) f ( r ) V ( r r ) f ( r k k k i i i k i i )d ri fk ( rk ) * fk 2m i k Equazioni di Hartree 2 2 3 * kfk ( rk ) fi ( ri )V ( ri rk )fi ( ri )d ri fk ( rk ) ifk ( rk ) 2m i k i = autovalori dell’energia Equazioni di particella singola. Ogni particella è soggetta al potenziale 3 * U H ( r ) fi ( ri )V ( ri r )fi ( ri )d ri i 3 r ( ri )V ( ri r )d ri fi ( ri ) r ( ri ) 2 i Un nucleone interagisce col campo ottenuto mediando sulle posizioni dei restanti92 nucleoni. UH potenziale medio del modello a Shell Le equazioni di Hartree devono essere risolte in modo autoconsistente perchè le soluzioni sono necessarie per costruire il potenziale: - Partiamo da funzioni di prova ad esempio le autofunzioni dell’oscillatore armonico - calcoliamo il potenziale e risolviamo le equazioni - con le nuove soluzioni ricalcoliamo il potenziale e procediamo iterativamente fino a che il processo converge 93 Eccitazioni collettive nei nuclei Circa la metà dei nuclei noti hanno configurazioni (Z,N) pari, J = 0+ Ricordiamo che nella formula di massa semi-empirica è incluso un termine empirico di accoppiamento per tener conto della loro insolita stabilità Il termine di accoppiamento non è descritto dal modello a shell, che ignora del tutto le interazioni fra le particelle! Costa molta energia rompere una coppia di nucleoni e popolare stati più alti di singola particella. E (MeV) La rottura porta a stati eccitati di alta energia osservati, ma (quasi) sistematicamente lo stato eccitato più basso ha J = 2+ 94 130Sn E (MeV) A J=2+ eccitazioni dei nuclei pari-pari tendono ad essere di natura collettiva La distribuzione di materia nucleare come un tutt’unico presenta vibrazioni quantizzate in alcuni casi e rotazioni in altri, con frequenze caratteristiche Gli spettri vibrazionali sono osservati in nuclei che hanno una forma sferica intrinseca Le eccitazioni rotazionali tendono a verificarsi in nuclei con deformazioni di quadrupolo permanenti 95 Stati vibrazionali Modello: oscillazioni quantizzate di una goccia di liquido a densità costante (perchè? comportamento repulsivo a piccole distante della forza N-N!) Consideriamo le oscillazioni attorno a una forma sferica di equilibrio, con una superficie di frontiera dipendente dal tempo espressa come combinazione lineare di funzioni armoniche sferiche R( , , t ) R0 1 al (t )Yl ( , ) l L’espansione descrive qualunque forma, dati gli appropriati coefficienti. Ciascun contributo può oscillare in linea di principio ad una diversa frequenza I modi normali del sistema corrispondono a eccitazioni con un particolare valore di l e , e questi si verificheranno a frequenze caratteristiche Applicazione ai nuclei: 1. Le vibrazioni sono quantizzate, En = h 2. Quanti di vibrazione: fononi 96 Illustrazione: sequenza temporale delle forme nucleari oscillanti OK 97 Le oscillazioni di quadrupolo si verificano all’energia più bassa: J = 2+ Tipicamente h 1 MeV in vari nuclei pari-pari L’energia di eccitazione è bassa, per cui ci possiamo aspettare di osservare fino a diversi “fononi” di quadrupolo nello spettro Eccitazioni bosoniche, per cui si richiede una funzione d’onda simmetrica rispetto allo scambio delle particelle (fononi) questo restringe il J totale Ad esempio per due fononi: j 2 j 2simmetrico J 0, 2, 4 solo spettro del modello 98 Esempio di eccitazioni vibrazionali: 12052Te68 stato 3-? stati fononici l = 2, idealmente degeneri Al contrario aggiungendo un neutrone ... 99 Lo stato 3- è un fonone di ottupolo, l = 3 J = 3h3 h2 2 – 3 MeV tipicamente si osserva un fonone di ottupolo per spettro Riassunto: Le eccitazioni di bassa energia nei nuclei sferici pari-pari hanno lo stesso andamento caratteristico dell’energia di eccitazione fino a qualche MeV: 0+ (stato fondamentale) 2+ (fonone di quadrupolo) (2 fononi: 0+, 2+, 4+) (3 fononi: 0+, 2+, 3+ 4+, 6+) 3- (ottupolo) 100 Stati rotazionali Un moto rotazionale collettivo può essere osservato solo in nuclei con forme di equilibrio non sferiche (cioè lontano da shell chiuse, grande Q). Un nucleo deformato rotante è una forma di equilibrio stabile determinata da nucleoni in rapido moto interno nel potenziale nucleare con l’intero nucleo rotante lentamente in modo da non influire sulla struttura nucleare. r dm L2 E , I r 2 dm 2I Sostituiamo L col momento angolare rotazionale J 2 J 2 2 J ( J 1) EJ J ( J 1) 2I Momento di inerzia fissa la scala dell’andamento dei livelli di energia I J permessi determinano la separazione caratteristica dei 101 livelli J è quantizzato; “bande rotazionali” sono spettri caratterizzati da un dato valore del momento di inerzia I e da una serie di livelli di energia: nuclei pari-pari: J = 0, 2, 4, 6, 8, 10 (restrizione su J a causa del fatto che = +) nuclei deformati dispari-pari: J = semi-intero Esempio: 176Yb (stati di energia quantizzata di un pallone da football!) 2 EJ J ( J 1) 2I 2 0.014 MeV 2I I maggiore significa minore separazione fra i livelli di energia Rotazioni attorno all’asse di simmetria sono indistinguibili; il momento angolare rotazionale deve essere perpendicolare all’asse di simmetria 102 Il momento di inerzia dà una misura della forma nucleare: Parametrizziamo la forma, il momento di quadrupolo e di inerzia assumendo la forma di di un ellissoide di rivoluzione la cui superficie è R( ) R0 (1 Y20 ( )) Poichè Y20 non dipende da f, R() ha simmetria cilindrica. Il parametro di deformazione è legato all’eccentricità Rav R0 A1/ 3 Un nucleo con una deformazione stabile ha un grande momento di quadrupolo elettrico 3 Qzz R02 Z (1 0.16 ) 5 maggiore e minore > 0 ellissoide prolato < 0 ellissoide oblato Q(2+) (b) 4 R R 1.05 3 5 Rav Rav R=differenza fra semi-asse A 103 Nucleo rotante come un solido (modello del corpo rigido) 2 I R MR02 (1 0.31 ) 5 La realtà stà nel mezzo ... Nucleo rotante come una goccia di liquido (modello del fluido rotante) 9 IF MR02 8 Analisi spettrale: un plot di E vs J(J + 1) dovrebbe dare una linea retta di pendenza h2/2I Confermato per 174Hf ma per 158Er la pendenza decresce (il momento di inerzia cresce) al crescere di J ... ... come se fosse un fluido rotante: si verifica uno stretching centrifugo lungo l’asse di simmetria al crescere del momento 104 angolare! Bande rotazionali possono essere create da qualunque stato intrinseco, ad esempio uno stato vibrazionale in cui il nucleo vibra attorno a una forma di equilibrio deformata. banda dello stato fondamentale banda vibrazionale banda vibrazionale Abbiamo 3 bande rotazionali: Stato fondamentale Vibrazione : v di superficie normale all’asse di simmetria Vibrazione : v di superficie lungo l’asse di simmetria 105 Momenti degli stati eccitati collettivi Consideriamo nuclei pari-pari. Lo stato fondamentale è JP = 0+, = 0 Momenti di dipolo magnetico I moti collettivi vibrazionali e rotazionali danno al nucleo un momento di dipolo magnetico. Assumiamo che i protoni e i neutroni siano accoppiati (): -Il momento magnetico di spin non contribuisce -Il moto dei protoni crea una corrente elettrica. Ciascun protone avrà un momento magnetico = N L. -Se i moti collettivi di protoni e neutroni sono uguali, allora il contributo al momento angolare nucleare totale da parte dei protoni è Z / A. -Allora, se il moto collettivo dei neutroni non contribuisce al momento di dipolo magnetico Z N J A 106 Momenti magnetici del primo stato eccitato dei nuclei pari-pari shell chiuse Basso A Z / A 0.5 1 N Alto A Z / A 0.4 0.8 N Ragionevole accordo (qui il modello collettivo non è valido) 107 108 Buca sferica infinita La soluzione dell’equazione di Schrodinger ha la forma (r , , ) Rn (r )Ym ( , ) dove Ylm sono le armoniche sferiche, mentre R(r) è soluzione dell’equazione radiale 2 d 2 2 d 2 2 1 2 Rn V (r ) Rn En Rn 2 2m dr r dr 2m r Le soluzioni radiali possono essere espresse in termini delle funzioni di Bessel sferiche jl(knr). Troviamo gli autovalori dell’energia dalla condizione di frontiera (la funzione d’onda si deve annullare sul bordo della buca) j (kn R) 0 Consideriamo ad es. L = 0. Gli zeri di j0(x) si hanno per x = 3.14, 6.28, 9.42, ... Per L = 1 i primi zeri si hanno per x = 4.49, 7.73, 10.9, ... Poichè E = h2k2/2m, possiamo quindi determinare E ripetendo il processo per ogni L e costruire così lo spettro di energia. 109 Notazione spettroscopica degli stati radiali: n = 1, 2, 3, 4, ... L = s, p, d, f, g, h, ... = 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, ... Shell chiusa numero magico I livelli nL sono 2 x (2L + 1) degeneri. Occupazione Totale Enl I nuclei con Z(N) = 2, 8 , 20, ... sono particolarmente stabili shell chiuse (livelli completamente occupati) Tali numeri magici coincidono col numero di protoni (neutroni) che si possono sistemare 110 nei primi due livelli della buca. Il successivo riempimento d’altra parte non coincide