Trento Castello del Buonconsiglio 23 febbraio 2007 1 Analisi dello strumento pattizio Stato di attuazione dei patti Considerazioni e prospettive Diego Loner Dirigente Generale Dipartimento Programmazione, Ricerca e Innovazione - Provincia autonoma di Trento 2 Il primo patto conosciuto fu quello di abbandono da parte degli uomini dello “Stato di natura” per costituirsi in Società. TEORIA CONTRATTUALISTICA 3 STRUMENTO P. S. P P. U. P •METODO •RISORSE: Formazione Promozione e MKTG Urbanistica concertata Finanziamenti ed incentivi VISIONE DI SVILUPPO CONDIVISA Selezione dei progetti FINALITA’ Riequilibrio territoriale sviluppo endogeno Valorizzazione diversità Coesione sociale 4 Distribuzione territoriale dei Patti 5 PATTO TERRITORIALE N. N. ABITANTI COMUNI PATTI AVVIO PATTI PRIMO PROTOCOLLO TERMINE DI SCADENZA DEL PATTO FASE DEL PATTO 1 CEMBRA 14 12.318 26-m ag-00 02-m ar-01 01-m ar-04 CHIUSO 2 CHIESE 14 12.540 26-m ag-00 20-apr-01 19-apr-04 CHIUSO 3 TESINO - VANOI 5 4.755 26-m ag-00 20-lug-01 19-lug-04 CHIUSO 4 GRESTA 3 3.815 26-m ag-00 14-set-01 13-set-04 CHIUSO 10 6.734 26-m ag-00 20-feb-04 19-feb-07 CHIUSO 6 2 9.177 5.797 30-giu-00 27-lug-01 30-dic-02 13-giu-03 29-dic-05 12-giu-06 23.171 04-ott-02 28-lug-06 27-lug-09 CHIUSO CHIUSO 1° bando aperto 12-ott-09 1° bando aperto 5 ALTA VALLE DI NON 6 MONTE BONDONE 7 ALTOPIANO PINE' 8 VALSUGANA ORIENTALE 9 BALDO GARDA 17 4 17.256 18-ott-02 11 7.031 22-ago-03 in fase di concertazione 11 VIGOLANA 4 4.500 22-ago-03 in fase di concertazione 12 PREDAIA 7 7.718 22-ago-03 13 VALLI DEL LENO 3 3.502 23-ott-03 14 MOCHENI 4 1.956 19-m ar-04 10 MADDALENE TOTALE 104 13-ott-06 in fase di concertazione 1° bando 05-m ag-06 04-m ag-09 chiuso in fase di concertazione 120.270 6 La concertazione in numeri TAVOLI DI CONCERTAZIONE 350* INCONTRI CON LA CITTADINANZA E ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, SINDACATI, GRUPPI DI LAVORO 250 * NUMERO STIMATO CITTADINI CHE HANNO PARTECIPATO AGLI INCONTRI CONTATTI PRESSO GLI SPORTELLI CON LA PRESENZA DEI FUNZIONARI 8.000 4.105 * Escluse le commissioni di coerenza 7 La concertazione in prodotti Maggior cooperazione tra amministrazioni locali Gestione di servizi comuni Accordi programma tra comuni per la gestione di opere pubbliche pattizie Istituzione comitati per la promozione del territorio Processi di fusione (consorzi turistici, cantine sociali, casse rurali) Investimenti pubblici a sostegno delle iniziative private Investimenti pubblico/privati 8 La Formazione N. PERCORSI PERCORSI TOTALI PARTECIPANTI PROGETTO PILOTA PER I PATTI CEMBRA E CHIESE 1 100 19 274 TERRITORIO 85 755 TOTALI 105 1.129 PERCORSI FORMATIVI PER I TAVOLI DI CONCERTAZIONE PERCORSI REALIZZATI PER IL 9 Importo totale degli investimenti pubblici e privati 900 840,50 800 724,61 700 688,04 Invest.P ubblica 672,71 600 n° Opere P ubbliche 597,29 595,34 500 Invest.P rivato Co erente senza le escluse 485,47 439,90 400 347,07 300 233 287,57 189 200 Invest. P rivato +P ubblico 151 102 100 101,81 129,28 152,45 59,50 0 4 P at t i 7 P at t i 10 P at t i Domande presentate 14 P at t i 10 Tipologia di opere pubbliche a confronto 57,11 Opere a carattere Socio-Culturale-Am bientale 90 44,70 Infrastrutturazioni Econom iche 61 numero opere investimento coerente (Ml.Euro) 11 Investimenti privati a confronto 91,15 Iniziative Socio-Culturali 313.1 92,434 Attività Econom iche 823.2 n.domande coerenti investimento coerente (Ml.Euro) 12 Percentuale delle domande coerenti delle iniziative private divise per settore Sociale-Cult uraleAgricolt ura+ Agrit urismo Sport ivo 1% Cooperazione 28% 2% Commercio 4% Turismo 4% Art igianat o 21% Indust ria 5% Energia 26% Cent ri St orici 9% 13 66 19 SocialeCulturale- 135 Cooperazione 142 Commercio 193 Turismo Industria Centri Storici Artigianato 1.018 Energia Agricoltura+ Agriturismo Investimenti privati coerenti numero domande 958 774 336 14 Percentuale degli investimenti privati coerenti divisi per settore Cooper azi one 2% Soci al e-Cul t ur al e-Spor t i vo E ner gi a 1% 3% Commer ci o 5% T ur i smo 28% Cent r i St or i ci 7% I ndust r i a 13% A r t i gi anat o A gr i col t ur a+ 23% A gr i t ur i smo 18% 15 12,81 9,89 SocialeCulturale- Cooperazione 21,95 Energia 33,55 Commercio Centri Storici Industria Agricoltura+ Agriturismo Artigianato Turismo Investimenti privati coerenti importo domande 139,98 113,88 87,09 61,49 4,83 16 Investimenti privati Importo A) domande presentate B) domande coerenti 672,71 4073 100% 550,82 3874 N. DIFFERENZIALE CONTRIBUTIVO RISPETTO ALL'INCENTIVAZI ONE ORDINARIA 100 % 82% 95% rispetto a A PATTI 1° generazion e + C) domande coerenti al netto delle escluse: diniegate-ritirate-decadute-revocate D) domande finanziate al 31/12/2006 E) domande in attesa di finanziamento n° domande 485,47 3641 338,95 3487 146,52 154 72% 89% rispetto a A 70% 96% rispetto a C 15% PATTI 2° generazion e + 5% 30% 4% rispetto a C investimento (Ml €) 17 Nuove Iniziative 19,62 artigianato 109 10,50 commercio 38 82,84 turismo 22 10,88 19 industria 2,56 8 agricoltura 0,20 4 cooperazione 0 20 40 n. nuove iniziative 60 80 100 120 importo investimenti in Mil. € 18 Crescita media annua del tasso di sviluppo delle imprese nelle aree patto e nel restante territorio nei due sottoperiodi analizzati 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 -0,50 -1,00 Area patti chiusi Area patti in corso Area fuori patti Provincia periodo 1997-2000 -0,04 -0,42 2,13 1,57 periodo 2001-2004 3,02 2,23 2,78 2,70 Elaborazioni: 19 Frequenza, per comune, delle imprese che hanno svolto attività di R&S (2002-2006) fino a 5 imprese da 6 a 10 imprese da 11 a 30 imprese oltre 30 imprese Aree patto in corso Aree patto conclusi Elaborazioni: 20 Indice di specializzazione e spesa media in innovazione - anno 2004 (imprese con almeno 10 addetti) 1,03 Area fuori Patti 1,12 1,09 Area Patti in corso 0,34 Tutte le imprese Imprese con oltre 10 addetti 8,0% 11,6% Livello di specializzazione nei settori ad alto contenuto tecnologico o ad alta conoscenza tecnologica 0,33 Area Patti chiusi 0,45 0,20 Spesa media in innovazione per addetto (migliaia di €) 1,00 4,02 1,80 Provincia Spesa media in innovazione per addetto Specializzazione nei settori ad alto contenuto tecnologico o ad alta conoscenza tecnologica Elaborazioni: 21 Il Patto Territoriale Indicazioni per una buona pratica di programmazione decentrata IL PARTENARIATO DI SVILUPPO Il Patto è uno strumento ad alta potenzialità sofisticato e complesso Richiede competenze capacità negoziazione visione e Impone il passaggio da un sistema di relazioni verticali a un sistema di relazioni orizzontali …………….tempo 22 Il Patto Territoriale Indicazioni per una buona pratica di programmazione decentrata INFORMAZIONE Non basta trasferire competenze ma anche conoscenze. Il processo va accompagnato con strutture provinciali con competenze interdipartimentali e strutture di animazione con funzione di facilitatore. La credibilità dello strumento è fortemente basata su procedure trasparenti. 23 Il Patto Territoriale Indicazioni per una buona pratica di programmazione decentrata FORMAZIONE Occorre accompagnare i processi di concertazione con investimenti in formazione per accrescere la cultura del partenariato. 24 Il Patto Territoriale Indicazioni per una buona pratica di programmazione decentrata PROGETTAZIONE E SELEZIONE E’ opportuno gerarchizzare le priorità. Occorre che la selezione dei progetti sia rigorosa e coerente con l’idea di sviluppo condiviso. Nella fase iniziale è importante la funzione di alcuni “pionieri”. L’incentivo è uno strumento secondario. (Visione CONDIVISA). La fase di realizzazione delle infrastrutturazioni locali andrebbe affidata a strutture tecniche di livello sovracomunale per aumentarne l’efficienza. 25 Il Patto Territoriale Indicazioni per una buona pratica di programmazione decentrata VALUTAZIONE E’ importante monitorare i processi in itinere e expost. Ciò che va valutato è il patto NON i singoli progetti di investimento. Vanno valutati non solo investimenti ma anche la coesione sociale. 26 Il Patto Territoriale Indicazioni per una buona pratica di programmazione decentrata GOVERNANCE E’ più efficace se emergono attori autorevoli (ruolo della leadership). I meccanismi di allocazione delle risorse dovrebbero considerare, oltre i criteri dimensionali, anche modelli premiali e concorrenziali che riconoscano comportamenti virtuosi e di progettualità innovativa. Passaggio da una Amministrazione AUTORITATIVA ad una Amministrazione CONSENSUALE. Il governo urbanistico diviene parte integrante dello sviluppo socio-economico del territorio. Occorre un governo multilivello, capace di mediare interessi tra governo centrale e locale. (Piano di Sviluppo, PUP e Programmazione decentrata). Occorre che l’evento si trasformi in metodo di governo dello sviluppo locale. 27 IL FUTURO: UN PROGETTO DI ANIMAZIONE TERRITORIALE per la promozione del lavoro autonomo e nuove iniziative imprenditoriali nelle aree obiettivo 2 e phasing out della Provincia autonoma di Trento dati n. incontri di animazione imprenditoriale nei comuni 73 n. comuni interessati all’attività di animazione realizzata 84 n. partecipanti agli incontri di animazione n. partecipanti agli incontri di formazione sul piano di impresa 1.162 101 n. di piani di impresa elaborati 78 n. di imprese avviate 22 28 IL FUTURO: NUOVO MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DECENTRATA Tre principi fondanti Decentramento a livello locale della programmazione di sviluppo e di territorio con l’apporto del partenariato, nella cornice definita dal PSP e nuovo PUP. Riconoscimento e valorizzazione delle peculiarità dei territori. Il governo urbanistico dei territori diviene parte integrante della pianificazione economico – sociale. 29