Camere con vista
Le strutture di ricerca dei parlamenti
Gloria Regonini, Università degli Studi di Milano
14 dicembre 2010
Il fallimento italiano
Le diagnosi:
cause che attengono alle massime istituzioni
–scarsi poteri dell’esecutivo
–bicameralismo perfetto..
–magistratura con tre gradi di giudizio..
cause che attengono al sistema elettorale e al funzionamento dei partiti
–scarsa rappresentatività
–numero dei partiti
–loro finanziamento
–loro malfunzionamento interno
cause che attengono alla società civile e alla cultura politica
–familismo amorale
–clientelismo
–mancanza di etica pubblica
cause che attengono alla qualità dei politici e all’assenza di leaders
Il fallimento italianostrategie di ricerca
Rischio che le cause siano
•molteplici,
•tra loro interdipendenti,
•collegate da relazioni non lineari
Rischio che il fallimento sia un fenomeno tecnicamente definibile come
complesso, se non caotico.
http://www.ortho.lsumc.edu/Faculty/Marino/Temple/Temple.html
Il fallimento italiano strategie di ricerca
Strategia alternativa: inquiry bottom-up
• explanandum: isolamento di un set di fenomeni specifici e
significativi
• explanans: analisi delle cause attraverso un processo di
eliminazione ‘dal basso’
Lindblom (1959): Rational-Comprehensive (Root) method /
Successive Limited Comparisons (Branch) method
difformità di ordine inferiore, il più possibile specifiche,
delimitate, prossime ai sintomi.
Il fallimento italiano strategie di ricerca
explanandum
che cosa comprendo:
•gli outcomes delle politiche pubbliche, dati definiti con sufficiente
chiarezza nelle comparazioni internazionali
outcome = risultati delle politiche pubbliche, cioè la loro capacità di
raggiungere gli obiettivi per i quali erano state progettate, per
mitigare, se non risolvere, problemi di rilevanza collettiva.
che cosa tralascio:
•i problemi che riguardano la sfera della politics (stabilità dei governi,
semplificazione del sistema dei partiti, qualità dello spettacolo politico....) e
la sfera dell’etica pubblica (qualità morale dei governanti, corruzione..).
•i concetti che cercano di tenere insieme le due sfere: ‘rendimento
istituzionale’, ‘performance dei governi’, anche governance
Il fallimento italiano strategie di ricerca
explanans:
sono privilegiate in prima istanza le cause su cui è possibile intervenire,
per così dire, ‘a costituzione vigente’ e lascando immutati i rapporti di forza
tra attori politici, istituzionali, sociali.
Se, premendo l’interruttore, non si accende la luce, la cosa più razionale
non è rifare l’impianto elettrico, ma verificare che la lampadina non sia
bruciata.
Se le politiche pubbliche ci riescono male, la strategia più economica,
prima di considerare cause di livello più elevato, è verificare se le
facciamo in modo diverso rispetto ai paesi che ottengono outcomes
migliori dei nostri.
Anche perché le nazioni che ci superano nelle comparazioni hanno le più
svariate forme di sistemi istituzionali, di regole elettorali e di culture
politiche
Una vistosa assenza
La prima e più vistosa differenza riguarda le diverse
epistemologie, i diversi sistemi di conoscenza: con gli
informatici, parliamo di differenti ontologie con le quali viene
concettualizzato ciò che i governi fanno:
“In computer science and information science, an ontology is
a formal representation of knowledge as a set of concepts
within a domain, and the relationships between those
concepts. It is used to reason about the entities within that
domain, and may be used to describe the domain. In theory,
an ontology is a "formal, explicit specification of a shared
conceptualisation“ (Gruber, 1993)
http://en.wikipedia.org/wiki/Ontology_%28information_science
%29
Una vistosa assenza
Ontologie
• i diversi universi semantici utilizzati per descrivere ciò che
avviene (naming and framing) (Schön and Rein, 1994)
• i diversi criteri per giudicare la correttezza di ciò che viene
fatto, i diversi “principle of adequacy of action' (Popper,
1994: 177)
• le diverse competenze necessarie per produrre e rilevare
gli effetti
• le diverse comunità epistemiche (Haas, 1992) chiamate a
presidiare i confini di tali sistemi di conoscenza.
Una vistosa assenza
Nelle comparazioni internazionali, lòe scienze del governo si basano su
quattro ontologie
ontologie
Alla base stanno competenze
criteri
1. la legge
I diritti
la
qualità
norme
2. il budget
Il
denaro ‘ragionieri’,
pubblico
scienziati
finanze
3.
il Le
management organizzazioni
pubbliche
4. le politiche
giuristi
delle
la correttezza
e
delle sostenibilità
dei
conti (audit)
esperti
di la
performance
management
delle
(come disciplina) amministrazioni
pubbliche
I
problemi analisti
pubblici
valutatori
politiche
e l’outcome,
di l’attenuazione di un
problema pubblico
Una vistosa assenza la quarta ontologia
A differenziare questa ontologia dalle precedenti sono alcuni
specifici requisiti, derivati dagli approcci problem solving:
Una vistosa assenza
http://www.wistron.com/imgs/tech_support_chart2_r2.gif
Una vistosa assenza la quarta ontologia
Evidenza: non c’è alcun settore dell’intervento pubblico italiano
in cui gli atti dei governi abbiano dimostrato di riconoscere e
di adottare questa quarta ontologia.
il frame entro cui sono progettati, approvati, attuati gli interventi,
è completamente assumibile entro un triangolo semantico
che ha ai suoi vertici
• ‘leggi di riforma’
• ‘impegni di spesa’
• il monitoraggio delle ‘performance delle amministrazioni’
interessate
L’assenza che interessa è quella che riguarda analisi e
valutazioni compiute da agenzie pubbliche che agiscono su
diretto mandato dei legislativi e degli esecutivi,
Una vistosa assenza la quarta ontologia
Perché questa assenza può fare la differenza
“If you cannot measure it, you cannot improve it!”: Lord Kelvin,
primo presidente della International Electrotechnical
Commission (1906)
se non puoi individuare un fenomeno, non puoi valutarlo;
se non puoi valutarlo, non puoi migliorarlo
Una vistosa assenza la quarta ontologia
L’ipotesi di ricerca
L’assenza della quarta ontologia
•ci impedisce di impostare le scelte dei governi in un formato
leggibile e apprezzabile dalla comunità internazionale
•relega le dinamiche interne alle istituzioni pubbliche entro
circuiti antiquati, distanti dal modo di ragionare seguito dal
resto della società
•preclude l’utilizzazione di una serie di strumenti tecnici che in
altri contesti hanno dato buona prova.
Una vistosa assenza la quarta ontologia
Che cosa abbiamo
tensioni L – B: scarsa incisività
dell’audit sulla spesa pubblica da
parte degli organi di controllo
tensioni L – M: problema della
valutazione delle performance delle
organizzazioni e degli individui, in
bilico tra diritto amministrativo e
management
tensioni B – M (in gergo, tra
programmazione finanziaria e
programmazione strategica): vecchi
modelli di performance budgeting
Che cosa ci perdiamo per l’indisponibilità del polo P,
assenza L-P:
è impossibile una vera analisi dell’impatto della regolazione
la ‘semplificazione’, confinata nell’ambito della legistica, è in un vicolo cieco
assenza B-P: in mancanza di valutazione, solo tagli lineari
assenza M-P: errori più gravi: fare bene le cose sbagliate o inutili.
Una vistosa assenza la quarta ontologia
Alcuni ‘oggetti’ sembrano politiche, ma non lo sono
- i programmi di legislatura
- le alberature del bilancio dello stato
Una vistosa assenza la quarta ontologia
Secondo passo: la comprensione del meccanismo
E’ credibile che la policy analysis sia un fattore necessario per
migliorare l’outcome delle politiche pubbliche in Italia
Ma è anche sufficiente ?
Teorie a favore del sì: effetto illuminante della policy analysis
(Weiss, 1998), cioè la sua capacità performativa di modificare
le mappe cognitive e valoriali di chi viene esposto ai risultati
delle valutazioni.
Teorie contro l’ipotesi dell’illuminazione:
la teoria dei frame e delle mappe valoriali
le ‘teorie principale-agente’
La comprensione del meccanismo
Teoria dei frames cognitivi e valoriali
"Primo, in politica gli individui vedono ciò che si deve vedere (..)
Secondo, in politica agli individui piace ciò che deve loro
piacere (..)
Terzo, in politica gli individui vedono quello che si aspettano di
vedere (..)
Quarto, in politica gli individui preferiscono quello che si
aspettano di preferire (..)
Quinto, in politica gli individui vedono quello che ci si aspetta
che loro vedano e,
Sesto, preferiscono ciò che ci si aspetta che loro preferiscano"
(March e Olsen, 1989: 74-75)
La comprensione del meccanismo
positive political theory: modello principale – agente
• non c’è alcuna garanzia che il valutatore-controllore a sua
volta non generi una ‘perdita da agente’, approfittando del
vantaggio informativo a suo stesso favore.
• per l’eletto, investire in strutture capaci di portare alla luce
anche le inefficienze non rilevate dagli elettori potrebbe
costituire una strategia perdente
Schema generale della presentazione
La comprensione del meccanismo
Il criterio guida della ricerca:
no a ipotesi illuminazione
sì alla ricerca dei meccanismi sociali attraverso i quali le
evidenze ben documentate riescono ad essere una risorsa
importante nel gioco politico,
Wildavsky, “The political process generates a conflict of
interest within the evaluative enterprises. Evaluators see
analysis as a means of deciding on better policies and selling
them to others. Clients (elected officials, group leaders, top
administrators) view analysis as a means of better
understanding available choices with which they can control
decisions, Talk of "better policies," as if it did not matter who
determined them, only clouds the issues” (1992: 231).
Il disegno della ricerca
Le evidenze raccolte
Legislativi
Livello centrale
Livello infranazionale
UK
Scotland
Usa
Arizona, Wisconsin
Florida
Italia
Lombardia
Emilia
Esecutivi
1° parte: La valutazione delle politiche in generale
2° parte: La valutazione nelle politiche universitarie
il caso italiano svolge la funzione della grotta rimasta isolata dal resto del mondo,
dove sono sopravvissuti intatti microorganismi altrove scomparsi: serve a capire,
per differenza, come (e magari perché) si sono modificati i microrganismi che
invece sono stati esposti a forti perturbazioni ambientali.
Legislativi: slittamenti di funzioni
controlli legittimità
(ri)disegno politiche
accountability
politiche
rappresentanza
formulazione leggi
co-progettazione
Legislativi: slittamenti di funzioni
Con la quarta ontologia.
mutano
•
le regole,
•
le risorse scambiate
•
le modalità di aggregazione del consenso
le decisioni hanno maggiori probabilità
•
di implementazione
•
di autocorrezione
Legislativi: slittamenti di funzioni
Il primo slittamento: dal law making al policy making
(valutazione ex ante)
UK
departmental select committees
Core tasks of select committees
• Objective a: to examine and comment on the policy of the
department
• Objective b: to examine the expenditure of the department
• Objective c: to examine the administration of the department
• Objective d: to assist the house in debate and decision
Legislativi: slittamenti di funzioni
Che cosa avevano davanti i parlamentari inglesi quando
hanno votato la riforma
1. un'agenda con soltanto poche issues, ben circoscritte: 4 in
3 anni
2. una Independent Review of Higher Education Funding And
Student Finance
3. Le note e ricerche predisposte dalla House of Commons
Library
Legislativi: slittamenti di funzioniUK
2. una Independent Review of Higher Education Funding And Student
Finance
Durante l’anno di lavoro, la commissione Browne
• ha lanciato un primo call for evidence, dal dicembre 2009 al gennaio
2010
• ha aperto un Call for Proposals, al quale hanno partecipato docenti,
studenti, associazioni con oltre 150 proposte. Tutte le proposte sono
consultabili nel sito della Commissione
• ha costituito un Advisory Forum
• ha tenuto quattro giorni di public hearings e ascoltato 36 testimonianze
• ha visitato 13 sedi universitarie
• ha creato un sito web.
Il nuovo ministro, del partito diverso dal precedente, si è impegnato a fare
sue le conclusioni.
Legislativi: slittamenti di funzioniUK
3. Le note e ricerche predisposte dalla House of Commons Library
Education spending in the UK Levels of public spending on education in the UK have reached new record
levels in real terms in each year since 1996-97. Spending as a proportion of GDP in 2009-10 ...
The Browne Review of Higher Education Funding and Student Finance The purpose of this note is to provide
an overview of the report of the Independent Review of Higher Education Funding and Student Finance
(the Browne Review).
Reform of higher education funding in England The purpose of this note is to provide an overview of higher
education funding in England and to highlight current debate on the wider issues of the funding and ...
Immigration: international students and Tier 4 of the points-based system
Oxbridge 'elitism' Interest in the background of students who go to Oxford and Cambridge is very
longstanding. The 1852 Royal Commissions on both universities identified access by ...
Higher education and social class The evidence, as far as it goes, suggests that over the latter half of the
20th century there was little change in the proportion of university students from lower ...
Higher education finance statistics After many years of increased income, expenditure, more staff and
students the higher education sector is faced with the prospect of a fall in income from the public ...
Education expenditure: Social Indicators page Updated to include spending figures published in Budget 2010
Participation in higher education: Social Indicators page Trends in participation including new figures for
2008/09
Applicants and entrants to higher education: Social Indicators page Brief snapshot of recent changes in
entrants to HE via UCAS
Graduate Internships
Sources of historical statistics Details of online sources of historical statistics across all subject areas other
than the economy. These sources are either long-term time series or snapshots of ...
Sources of social statistics: Education Summary of online sources of education statistics
In più, immediatamente a ridosso della discussione in aula, sono state fornite due altre note:
Library briefing note: The Government's proposals on higher education funding and student finance and their
impact on access to higher education
Library briefing note: Changes to higher education funding and student support from 2012/13.
Legislativi: slittamenti di funzioniUK
[Biblioteche dei parlamenti]
La presenza di competenza non partisan nella più partisan delle istituzioni ha
radici lontane.
Sul muro esterno della Biblioteca del Congresso americano si può leggere
questa citazione:
“Knowledge will forever govern ignorance,
and a people who mean to be their own
Governors must arm themselves with the
power knowledge gives."
James Madison
Legislativi: slittamenti di funzioniUK
L’esito del processo decisionale
Il 9 dicembre la Camera dei Comuni ha approvato la riforma
delle tasse universitarie, che entrerà in vigore dal 2012-3.
Il voto è stato preceduto e accompagnato da forti movimenti di
protesta di gruppi di studenti.
Le divisioni e i conflitti tra i partiti e all’interno di essi sono stati
aspri. La stessa coalizione di governo ha visto defezioni al suo
interno.
Legislativi: slittamenti di funzioni
Italia
Che cosa hanno davanti i parlamentari italiani
• un coacervo di proposte di legge del governo e dei vari
partiti.
• testi sono molto complessi, pieni di rinvii ad altre norme
• un unico provvedimento x issues molto diverse:
– la governance degli atenei
– le regole per il reclutamento dei docenti
– la riorganizzazione delle strutture per la didattica e la ricerca interne
agli atenei
– la riduzione delle sedi universitarie
– la stabilità di bilancio
– gli incentivi per i docenti che conseguono risultati di elevato livello ...
Legislativi: slittamenti di funzioniItalia
Non ci sono studi o valutazioni ex ante sulle specifiche issues
Servizio Studi 71 (28 settembre 2010) - Elementi di valutazione per la
compatibilità comunitaria
• Servizio Studi 94 (29 settembre 2010) - Elementi di valutazione sulla
qualità del testo
• Servizio Bilancio dello Stato 224 (29 settembre 2010) C. 3687 - VERIFICA
DELLE QUANTIFICAZIONI.
• Servizio Bilancio dello Stato 228 (12 ottobre 2010) C. 3687 Nuovo testo
• Servizio Bilancio dello Stato 230 (13 ottobre 2010) C. 3687
• Servizio Studi 387 (14 settembre 2010) - Schede di lettura e testi a
fronte
• Servizio Studi 387/0 (20 settembre 2010) - Elementi per l’istruttoria
legislativa
• Servizio Studi 387/1 (14 settembre 2010) - Riferimenti normativi e
pubblicistica
• Servizio Studi 387/2 (19 novembre 2010) – (Nuovo testo)
Legislativi: slittamenti di funzioniItalia
Le audizioni
sono riti vuoti
– organizzazioni con un tradizionale radicamento nel mondo
universitario
– associazioni degli imprenditori
– galassia delle sigle nate negli ultimi mesi
Le richieste presentate coprono l’intero universo degli interventi
con un qualche aggancio alla politica universitaria, dai concorsi
alla contrattazione integrativa,
Legislativi: slittamenti di funzioni
Differenze
Formalmente, le due assemblee hanno fatto la stessa cosa: hanno
approvato a maggioranza una legge controversa, in un clima caratterizzato
da scontri.
In tutti e due i casi, il voto aveva forti implicazioni di politics.
Ma in un caso, quello inglese, c’è sul tavolo anche una policy che indica
• quali problemi devono essere risolti,
• con quali strumenti
• con quali risultati attesi.
Se la riforma non funzionerà, in tre anni saranno in grado di accorgersene e
di studiare rimedi.
Ammesso che la riforma italiana sia definitivamente approvata,
• tra tre anni sarà a malapena conclusa la fase dei decreti delegati e degli
statuti a livello di ateneo
• il coacervo di obiettivi renderà impossibile un reale monitoraggio dei
risultati.
Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability
"A is accountable to B when
• A is obliged to inform B about A’s (past or future) actions
and decisions,
• to justify them,
• and to suffer punishment in the case of eventual
misconduct" (Schedler, Diamond, Plattner, 1999: 17)
Nelle istituzioni politiche, il termine accountability è in genere
abbinato a tre diversi tipi di relazione:
• la relazione tra elettori ed eletti (vertical accountability)
• la relazione tra poteri dello stato, e soprattutto tra legislativo
e esecutivo (horizontal o executive accountability)
• la relazione tra organi di direzione politica da un lato, e
responsabili della gestione della macchina amministrativa
dall’altro (bureaucratic accountability).
Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability
Il primo forum per garantire l’accountability degli esecutivi è il
parlamento, perché:
• indipendente dall’esecutivo: non si chiede all’oste se il vino è
buono;
• vicino alla totalità dei rappresentanti dei cittadini votanticontribuenti: se è vero che il governo rappresenta la
maggioranza che lo ha votato, i soldi che spende sono di tutti,
anche di chi non lo ha votato.
Organi tecnici: Supreme Audit Institutions
due modelli
• angloamericano, basato sulla figura del Comptroller (o
Auditor) General,
• europeo continentale delle Corti dei Conti
Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability organi tecnici
Modello angloamericano
Comptroller (o Auditor) General
Modello europeo continentale
Corte dei Conti
(in Italia rimasto immobile)
Watchdogs del parlamento
Equidistante da governo e parlamento
Istituti di audit
Magistratura
Interagiscono continuamente con una o
più commissioni
UK: Public Account Committee (PAC)
A presiedere il Pac è un esponente
dell’opposizione. Le deliberazioni sono
quasi tutte all’unanimità
Invia periodiche relazioni
Si danno strutture operative molto ampie
e efficienti
Usa: Gao 3000 analisti
UK: Nao 900 analisti
Ha solo competenze di tipo giuridico e
contabile.
Evolve con competenze nella valutazione
ex post delle politiche
Non evolve integrando altre competenze
Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability
UK
Che cosa hanno a disposizione i parlamentari britannici per controllare
l’attività dell’esecutivo nel settore universitario
I rapporti del Nao su singoli precisi programmi:
• Improving procurement in further education colleges in England, 2006
• Renewing the physical infrastructure of English further education colleges,
2006
• Staying the Course: The retention of students in higher education, 2008
• Widening participation in higher education, 2008
• The Customer First Programme: Delivery of student finance, 2010
Nei rapporti sono evidenziati
• gli elementi costitutivi: obiettivi, risorse, singoli progetti....
• i diversi livelli di responsabilità:
– statutory responsibility, del responsabile politico,
– overall accountability”, che ricade sul dirigente responsabile
• i fattori che hanno inciso negativamente sull’impatto effettivo, e per
ciascuno sono formulate delle raccomandazioni;
l’implementazione delle raccomandazioni è a sua volta monitorata e
valutata.
I giudizi sono spesso severi e espliciti.
Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability UK
Inoltre, il Nao
• conduce periodiche valutazioni sui dipartimenti ministeriali
• produce meta-analisi del sistema di valutazione, ad esempio
sull’adeguatezza dei Public Service Agreement (PSA) e dei sistemi per
misurare i risultati
Per il settore universitario, gli indicatori PSA sono quattro, chiari e secchi:
“PSA 4 “Promote world class science and innovation in the UK”.
Indicator 4.1: Percentage UK share of citations in leading scientific journals
Indicator 4.2:Amount of income generated by UK Higher Education
Institutions and Public Sector Research Establishments through research,
consultancy and licensing of intellectual property
Indicator 4.3: Percentage of UK businesses with 10+ employees that are
"innovation active"
Indicator 4.4: The number of students who qualify with PhDs in Science”
Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability UK
I risultati degli esercizi di accountability
L’asse Nao-Pac contribuisce a elaborare grammatiche per
l’analisi delle relazioni tra responsabilità politiche e
responsabilità amministrative che, attraverso processi di
apprendimento continuo, producono una definizione dinamica
e condivisa dei contorti e controversi confini tra politica e
amministrazione. Non è un risultato da poco.
Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability
Italia
Che cosa hanno a disposizione i parlamentari italiani per controllare l’attività
dell’esecutivo
Relazioni sulle attività svolte
Le relazioni presentate dai ministri al Parlamento in forza di qualche norma
di legge
Rapporti di performance
Richiesti dalla legge n. 244/2007 (finanziaria 2008, governo Prodi). Nelle
presentazioni, si dice che forniscono “..al Parlamento un nuovo strumento
di verifica sull'attività di Governo, incentrato sui risultati di controllo
strategico, al fine di assicurare la trasparenza, l'efficienza e l’efficacia
dell'azione amministrativa“
Ma:
• i programmi sono le etichette scaturite dalle esigenze di alberatura del
budget, senza alcun riferimento a problemi circoscrivibili, obiettivi
quantificabili, tempi di realizzazione,
• i contenuti sono ricostruzioni della normativa, + organigrammi, + dati sulle
risorse finanziarie + racconti delle attività svolte.
Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability Italia
Rapporto di
performance del
Ministero della Difesa
http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/documentiparlamentari/indiceetesti/208/010/INTERO.pdf
Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability Italia
‘Atti di indirizzo’: mozioni, risoluzioni ed ordini del giorno.
– Atti di indirizzo segnalati (dall’inizio della XVI legislatura al 31 agosto
2010) 464
– Note di attuazione pervenute 11
– Percentuale di attuazione 2%
La relazione sui programmi triennali
estate 2010: il Ministro dell'istruzione, dell'università e della
ricerca presenta alla Camera e al Senato la Relazione sulla
valutazione dei risultati dell'attuazione dei programmi triennali
delle università (Anni dal 2007 al 2009)
Il rapporto si limita ad applicare i ‘pesi’ stabiliti nel documento di
programmazione, alla luce di una serie di dati (iscritti, iscritti in
corso, numero dei corsi..), trasmessi, senza ulteriori analisi o
elaborazioni, dai servizi informatici dei singoli atenei.
Il secondo slittamento: dai controlli all’accountability Italia
Italia: risultati degli esercizi di controllo
Le relazioni al parlamento
- in molti casi non sono presentate dai ministri
- anche quando sono inviate
- sono documenti formali privi di valutazioni in termini di
programmi
- non avendo noi un Pac, sono ignorate dal parlamento
stesso
L’esercizio dell’accountability non esiste
Conclusioni
1. Se per caso le politiche funzionassero, sarebbe un miracolo
2. La posizione di UK e Italia rispetto alla ‘quarta ontologia’ è
radicalmente diversa
UK
Italia
UK: un’altra analisi logica in più per descrivere e intervenire sul
funzionamento dei governi
Conclusioni
3. La quarta ontologia migliora le politiche?
‘se non individui un fenomeno, non puoi valutarlo; se non puoi
valutarlo, non puoi migliorarlo’ è davvero condizione
necessaria.
a. migliora la capacità di rilevare gli errori e abbrevia i tempi
dell’apprendimento e della correzione.
b. la policy analysis ormai è un settore con protocolli
abbastanza standardizzati e validati a livello internazionale.
Ignorare questo universo semantico significa rendere
invisibili anche gli eventuali risultati positivi conseguiti.
c. la ‘quarta ontologia’ permette di promuovere e utilizzare ‘il
giudizio degli esterni’, dei destinatari delle politiche, di chi
tutti i giorni sperimenta sulla sua pelle come funzionano le
scelte pubbliche
Conclusioni
Perché la ‘quarta ontologia’ si è consolidata come
emergent institution
• Non per illuminazione: gli attori non diventano più buoni e
universalisti
• Ma perché gli attori hanno a disposizione un set di
strumenti in più per gestire le frizioni con aggiustamenti
dinamici, non statici, dei rapporti tra articolazioni istituzionali
e infra-istituzionali:
– tra legislativo e esecutivo
– tra responsabilità politica e responsabilità amministrativa
– tra singoli backbenches e singoli esponenti del governo
Conclusioni
Chi guadagnerebbe
epistemic communities
• più aperte alle esperienze internazionali
• con le scienze sociali nel loro curriculum
• più giovani
Chi perderebbe
• grand commis di formazione giuridica, molto ben remunerati,
molto anziani: una vera casta
• politologi e commentatori politici che promettono aumenti del
‘rendimento dei governi’ come effetto di riforme elettorali o
istituzionali
Conclusioni
Gli effetti sulla politics
Nel disegno di specifiche politiche, di programmi, di progetti, il
terreno delle scelte contestabili in chiave partisan si
restringe molto
Questo non significa che i conflitti scompaiano. Si ripresentano
con altre forme
Conclusioni
Bilancio teorico
Le due barriere –guida
• ‘importanza dei frame e delle mappe valoriali’
• ‘teorie principale-agente’
si sono rivelate utili perché hanno costretto la ricerca a
indagare gli specifici meccanismi attraverso i quali
l’evidence based policy making si autolegittima
Conclusioni
Ma la ricerca conferma un forte dubbio:
le due barriere –guida sottostimano il potere performativo
della conoscenza, la forza autolegittimante dell’evidenza
1. ‘importanza dei frame e delle mappe valoriali’. Ma
le tecniche che dimostrano di produrre risultati apprezzabili
diventano esse stesse parte dei frame socialmente validati o,
se si preferisce, soft institutions. Oggi in qualunque campo,
dalla medicina all’ingegneria, nei settori profit come nel no
profit, la valutazione, il benchmarking, le decisioni suffragate
dall’evidenza sono un obbligo.
2. ‘teorie principale-agente’: di per sé non fa alcuna differenza
per il core del modello che gli attori abbiano una percezione
delle conseguenze delle loro scelte più o meno documentata e
suffragata da evidenze.
Ma la domanda ‘sanno i politici quello che fanno?’ non può
accontentarsi di un sì formale
Conclusioni
Sia ‘la teoria dei frame e delle mappe valoriali’
Sia le ‘teorie principale-agente’
devono ancora metabolizzare i cambiamenti nell’uso delle
nuove tecnologie, con il loro
• incredibile abbattimento dei costi dell’informazione
• possibilità di disporre, a costo zero e in tempi rapidissimi, dei
feedback di milioni di consumatori-cittadini-contribuentipolicytakers, per giovarsi di processi di co-progettazione su
scala planetaria
• possibilità per chiunque di superare i costi
dell’organizzazione dello scontento.
E se fosse internet a aprire la grotta?
Scarica

document