Telaio e Alimentatore del PC Modulo didattico “L’Hardware del P.C.” Ultima revisione 17 febbraio 2005 Autore M. Lanino Il Telaio Compiti del telaio: • proteggere i componenti interni • garantire il corretto smaltimento del calore prodotto al suo interno dai componenti attivi (alimentatore, CPU, schede varie, dischi …) • contenere la rumorosità complessiva dell’apparecchiatura • schermare il PC da interferenze elettromagnetiche esterne ed evitare che quelle prodotte internamente si propaghino all’esterno. I pregi di un case sono dunque legati a quanto detto, in più è bene che esso presenti sul frontale un numero più elevato possibile di interfacce di comunicazione (slot USB, Firewire, PCM-CIA, rete … ) e che disponga di buona espandibilità per quanto riguarda lo spazio interno ed il numero di schede PCI inseribili. Anche il telaio è trendly Ultimamente si bada molto all’estetica ed alla personalizzazione del case, aggiungendo serigrafie, tubi fluorescenti ed altre stupidaggini che a nulla servono se non ad elevare il prezzo dell’oggetto che dai 50-60 euro dei modelli base, può arrivare fino ai 500 euro per telai in alluminio satinato o plexiglass e resine particolari, il tutto condito da abbondante presenza di lucine, finestre, raffreddamento a liquido, display vari, finti acquari e altro ancora. Per la cronaca: la mania di personalizzare il proprio PC si definisce in gergo con il termine inglese “Modding” e negli ultimi anni sono sorte molte ditte specializzate in accessori d’arredo per PC. Dove si alloggiano i vari componenti Alloggiamento dell’alimentatore Griglie per il fissaggio di due ventole addizionali Finestra di uscita delle connessioni della scheda madre Alloggiamenti da 5,25’ per lettori CD, DVD, masterizzatori, periferiche audio e home theatre Alloggiamenti da 3,5’ per Floppy e Hard disk Alloggiamento della scheda madre (posta verticalmente contro alla parete) Slots per il collegamento verso l’esterno delle schede su bus PCI Il futuro standard BTX La futura piattaforma desktop che rimpiazzerà il formato standard ATX (1995) sarà la BTX (Balance Technology Extended). BTX definisce nuove specifiche meccaniche, elettriche e termiche. I principali componenti del pC saranno disposti in linea, in modo da essere raffreddati da un unico flusso d’aria. L’uso di una sola ventola ridurrà quindi le emissioni di rumore. L’aria passerà dapprima sul dissipatore passivo della CPU, poi su quello del NB, della GPU (scheda video) ed infine sul SB. Sono previsti tre formati standard per i diversi segmenti del mercato: PicoBTX (sistemi ultra compatti), MicroBTX (sistemi compatti) e BTX (desktop). Il nuovo standard modificherà in modo radicale l’aspetto, le dimensioni e la forma di case, mother-board e di molti altri componenti interni al PC (schede, ventole, dissipatori…) L’alimentatore I nuovi processori assorbono potenze che si avvicinano sempre più al centinaio di Watt e le correnti necessarie al trasporto di tanta energia sono perciò molto elevate. Inoltre le CPU variano le richieste di carico con una rapidità tale da mettere in crisi molti alimentatori oggi in commercio. Questi, di tipo switching, sono in genere valutati in base al massimo numero di Watt erogati, ma tale classificazione è piuttosto approssimativa in quanto occorre valutare quale sia la disponibilità di corrente erogata verso la scheda madre e verso le singole periferiche (Floppy, CD-Rom/DVD, Masterizzatore …). Potenza e connettori La potenza richiesta deve essere di almeno 350-400 W, anche se sono in commercio unità da 600 W e più. L’alimentatore deve rispondere alle caratteristiche ATX 2.03 e disporre del tradizionale connettore a 20 poli più connettori a 4-8 poli per Intel (P4) e AUX per il mondo server ed alcune schede madri per CPU AMD. In un prossimo futuro le specifiche ATX dovrebbero portare il connettore ad avere 24 poli per ridurre il groviglio di fili che oggi viene usato per garantire la compatibilità con tutti gli standard. L’importante è raffreddare Gli alimentatori più potenti sono dotati di due ventole di raffreddamento di tipo tachimetrico, che variano cioè il regime di rotazione in base della temperatura interna. Alcuni modelli presentano regolazione anche manuale. Il regime di rotazione può essere rilevato dal BIOS grazie alla presenza di una connessione di segnale con la scheda madre. Sono infine richieste le certificazioni di sicurezza e qualità ed un MTBF (Mean time between failure, cioè tempo medio al guasto) dichiarato di almeno 100.000 ore con carico al 70% della potenza massima dichiarata .