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TITOLO in Tahoma 32
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Testo da sistemare nella nuova gabbia
Un fossile trovato in Germania dimostra l'origine comune
Il colibrì scomparso dall'Europa
ora vola tra i fiori americani
Più di 30 milioni di anni fa i colibrì volavano tra i
fiori del Vecchio e del Nuovo Mondo. Da tempo
sono scomparsi dall'Europa e ora vivono
unicamente in America (zona pìù scura nella mappa
in alto). La conferma viene da un fossile ritrovato
in un deposito di argilla nello Stato del BadenWuerttemberg (Germania), lun-go Circa 5 cm, che
porta molto indietro nel tempo l 'età di questi
uccelletti.
«Si tratta del primo esemplare fossile di un
moderno colibrì ritrovato al di fuori del continente
americano», afferma Gerald Mayr del Museo di
Storia Naturale di Francoforte, che ha descritto il
reperto su Science.
«I resti del più vecchio antenato di questi minuscoli
volatili ritrovati sinora erano datati 1-2 milioni di
anni, ed erano stati rinvenuti in una cava
dell'America Centrale». Il naturalista tedesco si è
sbizzarrito nel battezzare il minu-scolo volatile
pietrificato. ll nome affibbiatogli è infatti
Eurotrochilus inexpectatus, che significa «una
inaspettata versione europea di Tro chilùs».
Trochilus è il nome di un genere di colibrì
attualmente vivente e à cui si può ricondurre il
fossile ritrovato. Secondo Mayr, il ritrovamento di
Eutrochilus dimostra che i colibrì hanno evoluto
proprio in Europa il loro lungo caratteristico becco,
con cui gli animali si cibano del nettare deifiori.
Ecco spiegato il motivo per cui diverse piante del
Vecchio Continente appaiono adattate a ricevere le
visite di questi uccelli, le cui funzioni, in Europa,
sono state prese da certe api e farfalle con lingue
lunghe. Diversele ipotesi del perche i colibrì non
volino più i da noi.
Un cambiamento climatico e la competizione con
specie che si nutrivano delle stesse essenze floreali
so- no le più accreditate. Il continente americano è
l'attuale casa delle 338 specie di colibrì presenti
sulla Terra; la maggior parte vive in Centro e Sud
America (163 specie in prossimità dell'equatore) e
17 si riproducono in NordAmerica.
Roberto Furlani
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Istruzioni per l’uso
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Attività iniziali
dal “Corriere della Sera”, domenica 9 maggio 2004, pag 26
Leggi l’articolo con cura e chiediti che
cosa ha capito.
Individua le informazioni importanti e
sottolinea le, anche usando più colori.
Rileggi l’articolo e individua e
riformula con tue parole il messaggio
centrale.
Concorda le informazioni principali
contenute nell’articolo.
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Istruzioni per l’uso
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Titolo di una riga
Il titolo deve essere di una riga, in Tahoma 24 grassetto; sono disponibili
meno di 50 battute, spazi compresi.
Il titolo deve evidenziare in modo immediato l’idea centrale del testo.
Un buon titolo deve incuriosire e invogliare alla lettura.
Scrivi all’inizio
provvisiorio.
un
titolo
Costruisci e rielabora il
titolo anche più volte, per
cercare una versione vali-da
e soddisfacente.
Stabilisci alla fine il titolo
della tua pagina.
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Istruzioni per l’uso
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Testo di sintesi
Il testo deve essere sulle 1000 battute, scritto in Tahoma 16.
Il testo deve mettere a fuoco ed esprimere nel modo più chiaro e
diretto le idee fondamentali dell’articolo.
Scrivi con tue parole,
all’interno dei due campi, le
informazioni concordate; ogni
campo può contenere una
frase lunga o più frasi brevi.
Modifica e rielabora la tua
sintesi più volte, fino a
ottenere un testo “ottimale”.
Firma la pagina col tuo
nome, scritto in Tahoma 18.
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Istruzioni per l’uso
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Immagine con didascalia
Scegli l’immagine tra quelle
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Dimensiona l’immagine, ingrandendola o riducendola. Puoi usare
più immagini, associate tra loro.
Presenta l’immagine con una
breve didascalia di una riga, in
Tahoma 18 corsivo.
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