LE SIRENE
Odissea libro XII,
versi 165-200
Appena Odisseo ha riferito ai
compagni le istruzioni di Circe e ha
spiegato loro lo stratagemma che
dovranno mettere in atto per
resistere al fascino delle Sirene, la
nave arrivò all’isola delle
pericolose creature.
Così egli si fece legare per le mani e
per i piedi al basamento dell’albero
e fece mettere della cera nelle
orecchie dei compagni per cercare
di resistere alle tentazioni suscitate
dal canto delle Sirene.
Lo stratagemma funzionò; infatti,
pochi attimi dopo la voce delle
Sirene non giungeva più, e lui
seppe di essere salvo.
SCILLA E CARIDDI
Odissea libro XII, versi 201-259
Superata l’ isola delle Sirene ed evitate
le Rupi Erranti, Odisseo affida al
timoniere il compito di tenersi
lontano da Cariddi, un gorgo che
ingoia ed erutta tre volte al giorno
le acque del mare, inghiottendo
uomini e navi.
Tace invece riguardo Scilla, mostro
dalle sei teste, perché non vuole
spaventare i compagni.
Inoltre, Odisseo si illude di poter
difendere i suoi amici con le armi,
non ascoltando così i preziosi
consigli di Circe.
Purtroppo, come la maga aveva
predetto, Odisseo perde i sei suoi
migliori compagni proprio a causa
di Scilla.
In compenso riesce ad allontanarsi dai
due pericoli.
A CURA DI
MARNATI ALEX
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"Scilla, Cariddi e le Sirene" dall`Odissea di Omero