PARTECIPAZIONE ATTIVA La Nostra Proposta ( Associazione NapoliPuntoaCapo) A nostro avviso le Consulte, ipotizzate dall’Assessorato alla Democrazia Partecipativa non vanno costituite, anche se ci riserviamo la lettura del regolamento prima di esprimere una valutazione definitiva. Le “Consulte” possono impattare contro problemi insormontabili, generati dalla difficoltà di coordinare centinaia di persone che hanno caratteri, cultura, ideologia, esperienza, tolleranza assolutamente diversi tra di loro. Senza parlare delle difficoltà operative quali la continuità delle presenze, l’accordo su documenti finali, il numero di partecipanti che rende ingestibile gli incontri. Le Consulte poi, al momento, a nostro avviso, confondono sui diversi ruoli che hanno Rappresentanti Istituzionali e Rappresentati. La grande priorità “civica” che esiste a Napoli non è quella di “sostituire le Istituzioni”, “deliberare” o “Governare con le Istituzioni” come recentemente affermato dal Sindaco. Le Istituzioni Governano. I cittadini devono partecipare attivamente “controllando il lavoro delle Istituzioni” “conoscendo il lavoro delle Istituzioni” “esprimendo il loro parere sul lavoro delle Istituzioni attraverso la partecipazione, la proposta, la protesta costruttiva” ed infine “proponendo delibere”. Tutto ciò si fa con un metodo “partecipativo” che consente di definire come svolgere il controllo/la conoscenza/la possibilità di proporre e protestare. Le Consulte proposte dall’Assessore non prevedono queste fasi, ma solo quella di proporre delibere. Proprio per sancire la diversità dei ruoli, abbiamo chiesto a tutti gli Assessori di pubblicare i loro programmi (i programmi sono un dovere delle Istituzioni) sui quali, attraverso il sito, Associazioni/movimenti/cittadini non solo sono informati, ma possono verificare scollamenti e ritardi nonché possono prestare osservazioni/critiche costruttive/proposte di implementazioni. Non ha senso organizzare delle Consulte quando non si conoscono i programmi delle Istituzioni. Occorre un processo culturale per formare il capitale civico, ma non è l’ideologia bensì il metodo a poter dare efficacia al raggiungimento di tale obiettivo. Si rischia con le Consulte un’aspettativa vana, che duplica altre competenze e che, in ultima analisi, può anche strumentalmente servire a farsi scudo dell’appoggio dei cittadini attraverso organi che non hanno in alcun modo il diritto di presumere di rappresentare la voce di tutti i cittadini. Ci sono tre livelli che, parallelamente, vanno strutturati nel rapporto Istituzioni – cittadini, dando precisi compiti ad Assessorati e Commissioni Consiliari per gestire tali livelli con continuità, informazione, trasparenza. PARTECIPAZIONE ATTIVA & COMUNE DI NAPOLI A C Rappresentanze Ufficiali Cittadini •Assessorati • Commissioni •Assemblee • Commissioni B Associazioni Civiche •Assessorati • Commissioni A) RAPPRESENTANZE UFFICIALI • I cittadini sono Lavoratori, Imprenditori, Studenti, Professionisti. • Le Istituzioni, per legge, dovrebbero avere rapporti strutturati con i Rappresentanti del lavoro, dell’Impresa, dell’Università, delle Professioni. • Occorre rendere metodologico e strutturato questo rapporto, che, al momento appare occasionale e non coordinato, ma soprattutto non noto ai cittadini • Gli Assessorati devono organizzare un rapporto sistematico con i Rappresentanti dell’economia, del lavoro, delle professioni, dell’università. • I cittadini, attraverso il sito, devono poter essere informati e aggiornati del rapporto tra gli Assessorati e i Rappresentanti dell’economia, del lavoro, delle professioni, delle università. In questo modo i cittadini possono decidere anche di rivolgersi alle Associazioni di Categoria, ai Sindacati, agli Ordini Professionali, alle Università, per dare forza a queste rappresentanze. • La mancanza di un sistema “trasparente” nel rapporto tra Amministrazione Comunale e Rappresentanti dell’economia, del lavoro, delle professioni e delle università ha creato un devastante appiattimento tra questi due mondi • Organizzare metodologicamente questo rapporto, significa evitare sforzi inutili da parte di singoli cittadini che, senza sapere, fanno proposte che potrebbero essere già in discussione tra i Rappresentanti di questo livello di confronto COSA FARE ? 1) Ogni Assessorato dedica una pagina del suo sito in cui si aggiornano iniziative/proposte/discussioni di delibere/incontri/ con i Rappresentanti dell’Economia, del Lavoro, degli Ordini Professionali, delle Università. 2) Le Commissioni Comunali, coinvolgono in un rapporto sistematico questi Rappresentanti dell’Economia, del Lavoro, delle Professioni, delle Università, informando, attraverso il sito, i cittadini delle audizioni con tali Rappresentanti Queste le rappresentanze Istituzionali ufficiali : - Associazioni categoria = Confindustria,Confapi,Confartigianato,Clai,Compagnia delle Opere, Acen,Lega Cooperative,Ascom,Confcommercio . . . . . . - Sindacati = Cisl – Ugl – Cgil – Uil . . . . . . - Università = Rettori - Ordini Professionali = Architetti / Ingegneri / Avvocati / Notai / Medici /Chimici. . . . . . B) ASSOCIAZIONI CIVICHE Il gravissimo ritardo che esiste nella nostra città al fine di incrementare la Partecipazione Attiva dei cittadini, è lo scarso peso delle Associazioni Civiche e il rapporto praticamente nullo tra Istituzioni Locali e Associazionismo Civico. Un rapporto strutturato e metodologico tra Istituzioni Locali e Associazioni Civiche consente una diffusione maggiore della coscienza civica e un conseguente coinvolgimento dei cittadini. Cosa Fare Per prima cosa occorre definire una volta per tutte l’Anagrafe delle Associazioni Civiche fissando i requisiti e le modalità per poterne fare parte. A nostro avviso, un’Associazione dovrebbe avere un statuto, una partecipazione minima dimostrabile di almeno 10 Soci, una vita di almeno due anni. Una volta definita l’anagrafe delle Associazioni Civiche (Aggiornabile in tempo reale) occorre dedicare un’area specifica sul sito del Comune alle Associazioni Civiche nella quale raccogliere domande/proposte/chiarimenti/critiche costruttive che vengono dall’Associazionismo Civico. Inoltre, in questa area si potrà prevedere la pubblicazione delle bozze di delibere cui le Associazioni Civiche potranno trasmettere critiche/appuntamenti/ipotesi di implementazioni. Le Associazioni Civiche, regolarmente iscritte nell’anagrafe, potranno dialogare, attraverso le e-mail, con tutti gli Assessorati che valuteranno a seconda delle tematiche, di incontrare e rispondere ai loro interventi. Le Commissioni Comunali saranno disponibili a invitare in audizioni le Associazioni Civiche che lo richiedono su particolari tematiche. Una area del sito può essere dedicata a recepire bozze di delibere proposte da una o più Associazioni che decidono di presentare congiuntamente. Ciò produrrebbe, in modo molto più semplice, il lavoro previsto dalle Consulte ipotizzate dall’Assessore. C) CITTADINI I cittadini possono e devono dare maggiore forza alle loro idee / proposte collaborando attivamente sia nelle “Rappresentanze Ufficiali” sia nelle Associazioni Civiche. Questa è una regola fondamentale in una democrazia rappresentativa. Occorre prevedere anche iniziative che coinvolgano direttamente il cittadino ma senza né confondere i ruoli di Rappresentanti e Rappresentati né svilire la democrazia partecipativa incrinando i rapporti Istituzioni – Rappresentanze Ufficiali e Istituzioni – Associazioni Civiche Cosa Fare • Organizzare due assemblee plenarie all’anno (aperte a tutti i cittadini), raccogliendo le posizioni, gli interventi dei singoli cittadini • Lasciare alla discrezionalità degli Assessori e delle Commissioni l’analisi / la valutazione / le risposte alle comunicazioni che arrivano direttamente dai cittadini • Dedicare un’area del sito alle osservazioni dei cittadini sulle bozze di delibere • Dare continuità agli incontri programmati tra Istituzioni e Cittadini (strutturare meglio i “mercoledì dei cittadini”)