I.C. 28 Giovanni XXIII – Aliotta Napoli L’ELEFANTINO HERBY Classe IV C In un luogo lontano dell’Africa centrale, lungo un corso d’acqua cristallina, l’elefantino Herby gioca sotto gli occhi vigili dei suoi genitori. Un giorno, mentre rincorre una farfallina colorata, Herby si allontana troppo dalla sua casetta e si perde. Quando se ne accorge, scoppia a piangere ma è troppo tardi per cercare la strada di casa. Stanco si addormenta sotto un grande albero solitario, non sa che i suoi genitori lo cercano disperati. La mattina seguente, quando l’elefantino apre gli occhi, si ritrova imprigionato in una stretta rete. Davanti a lui, vede due uomini con un fucile sulle spalle che, dopo averlo guardato minacciosamente, lo caricano nel loro grande camion. Dopo due giorni di viaggio sul camion, il povero Herby viene rinchiuso in una piccola cassa di legno e intraprende il suo viaggio per mare. E’ triste e gli mancano i genitori, vorrebbe tornare a casa, uscire da quella cassa ma non sa come fare. Quando ecco che all’improvviso si apre la cassa, Herby spera di essere finalmente libero ed invece si ritrova sotto una grande tenda colorata, dove l’attende un uomo con una frusta in mano e un buffo vestito rosso. Quest’ultimo cerca di fare uscire Herby dalla cassa agitando la frusta, ma il piccolo, impaurito, non vuole lasciare quello che per giorni è stata la sua casa. L’uomo, infuriato, prende l’elefantino per le piccole zanne e lo trascina al centro del tendone dove inizia il suo addestramento a suon di frusta. La sera Herby viene portato in una gabbia e, ormai malconcio e in lacrime, si rifugia in un angolo quando, all’improvviso, da una delle sue lacrime compare una bellissima elefantina con le ali. E’ la fatina Tina, che si è resa conto del modo in cui maltrattano il piccolo e, lanciando la polverina magica, pronuncia la formula: - Chi la fa, l’aspetti!!! Detto questo il piccolo elefante, i bracconieri e il domatore cadono in un sonno profondo. E come per magia . . . Herby si risveglia accanto ai suoi genitori, felice di essere di nuovo libero I bracconieri e il domatore si risvegliano in una gabbia, con indosso un ridicolo tutù rosa, davanti ad un pubblico di elefantini che applaude divertito.