Rassegna Stampa di giovedì 12 giugno 2014 SNALS / CONFSAL Agenzia di stampa Testate on line il Sole 24 Ore Italia Oggi La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed. Lecce La Notizia (Giornale.it) La Tecnica della Scuola il Sole 24 Ore il Messaggero Gazzetta del Sud il Manifesto Il Sannio La Sicilia - Ed. Caltanissetta/Gela Ottopagine SCUOLA. SNALS: FIRMATO IL CONTRATTO SCATTI ANZIANITÀ 2012 ARTICOLI PRESI DAL WEB 12/06/2014 NELLA SCUOLA TORNANO GLI SCATTI DEI DOCENTI 12/06/2014 SCUOLA, ANCHE IL 2012 NELL'ANZIANITA' 12/06/2014 "GRAZIE" 12/06/2014 12/06/2014 Int. a M.Nigi: TROPPI TAGLI E MEDIOCRITA' ECCO I GUAI DELLA SCUOLA 05/06/2014 ANTICIPO A 5 ANNI DIPLOMA A 18? NO GRAZIE 12/06/2014 I SINDACATI PROMOTORI: L'ADESIONE E' AL 75% 12/06/2014 RAI, LO SCIOPERO DIVIDE I DIPENDENTI 12/06/2014 SARANNO RAFFORZATI GLI ORGANICI DEI VIGILI DEL FUOCO DELLA SICILIA 12/06/2014 VA IN ONDA LO SCIOPERO CONTRO I TAGLI 12/06/2014 BANDO UNICO, "RISCHIANO I PICCOLI GESTORI" 12/06/2014 SCARSA IGIENE NEI BAGNI E PERICOLO PER L'INCOLUMITA' DEI POSTINI 12/06/2014 BANDO TRASPORTI, D'AMELIA. "PENALIZZATO IL SANNIO. I NOSTRI POLITICI NON HANNO PESATO" 12/06/2014 Scuola, Formazione, Università, Ricerca la Repubblica Panorama Panorama Famiglia Cristiana Corriere della Sera - ed. 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Scuola: siglata intesa all'Aran su 'scatti' .." delle 12.44) (ANSA) - ROMA, 11 GIU - "Evitata l'ennesima ingiustizia ai danni del personale della scuola": con queste parole il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi, ha commentato la firma all'Aran del contratto che ripristina la validità dell'anno 2012 ai fini dell'anzianità di servizio. Lo stesso contratto riconosce al personale Ata, titolare dal primo settembre 2011 di posizioni economiche legate a delicate prestazioni aggiuntive, la retribuzione corrispondente. "La pressante azione dello Snals-Confsal ha portato a un accordo che consente di evitare una doppia penalizzazione per il personale della scuola con il blocco dell'anzianità e delle posizioni economiche Ata. Il personale della scuola già subisce, come tutto il pubblico impiego - sottolinea lo Snals – le conseguenze negative del blocco contrattuale in atto da anni, e questo nonostante l'evoluzione normativa e le riforme in atto abbiano determinato continui aggravi in termini di prestazioni, soprattutto per gli adempimenti burocratici". "Ora - ha dichiarato il segretario Nigi - si deve affrontare e vincere la battaglia legata al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro". (ANSA). Scuola, accordo su anzianità di servizio 2012 agli insegnanti Roma, 11 giu. (TMNews) - Firmato all'Aran il contratto che per gli insegnanti della scuola ripristina la validità dell'anno 2012 ai fini dell'anzianità di servizio. Lo stesso contratto riconosce al personale ATA - titolare dal 1° settembre 2011 di posizioni economiche legate a delicate prestazioni aggiuntive - la retribuzione corrispondente. Secondo il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi, "l'accordo consente di evitare una doppia penalizzazione per il personale della scuola con il blocco dell'anzianità e delle posizioni economiche ATA. Il personale della scuola già subisce, come tutto il pubblico impiego, le conseguenze negative del blocco contrattuale in atto da anni, e questo nonostante l'evoluzione normativa e le riforme in atto abbiano determinato continui aggravi in termini di prestazioni, soprattutto per gli adempimenti burocratici. Ora - ha concluso - si deve affrontare e vincere la battaglia legata al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro". Scuola: Confsal, accordo su anzianita' servizio evita ingiustizia (ASCA) - Roma, 11 giu 2014 - ''Evitata l'ennesima ingiustizia ai danni del personale della scuola''. Con queste parole il segretario generale dello SnalsConfsal, Marco Paolo Nigi, ha commentato la firma all'Aran del contratto che ripristina la validita' dell'anno 2012 ai fini dell'anzianita' di servizio. Lo stesso contratto riconosce al personale ATA - titolare dal 1* settembre 2011 di posizioni economiche legate a delicate prestazioni aggiuntive - la retribuzione corrispondente. La pressante azione dello Snals-Confsal ha portato a un accordo che consente di evitare una doppia penalizzazione per il personale della scuola con il blocco dell'anzianita' e delle posizioni economiche ATA. Il personale della scuola gia' subisce, come tutto il pubblico impiego, le conseguenze negative del blocco contrattuale in atto da anni, e questo nonostante l'evoluzione normativa e le riforme in atto abbiano determinato continui aggravi in termini di prestazioni, soprattutto per gli adempimenti burocratici. ''Ora - ha dichiarato il segretario Nigi - si deve affrontare e vincere la battaglia legata al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro''. 11 Giugno 2014 - 15:07 SCUOLA. SNALS: FIRMATO IL CONTRATTO SCATTI ANZIANITÀ 2012 NIGI: EVITATA L''ENNESIMA INGIUSTIZIA AI DANNI DEL PERSONALE (DIRE) Roma, 11 giu. - "Evitata l''ennesima ingiustizia ai danni del personale della scuola". Con queste parole il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi, ha commentato la firma all''Aran del contratto che ripristina la validita'' dell''anno 2012 ai fini dell''anzianita'' di servizio. Lo stesso contratto riconosce al personale Ata - titolare dal 1 settembre 2011 di posizioni economiche legate a delicate prestazioni aggiuntive - la retribuzione corrispondente. La pressante azione dello Snals-Confsal ha portato a un accordo che consente di "evitare una doppia penalizzazione per il personale della scuola con il blocco dell''anzianita'' e delle posizioni economiche Atacontinua lo Snals- Il personale della scuola gia'' subisce, come tutto il pubblico impiego, le conseguenze negative del blocco contrattuale in atto da anni, e questo nonostante l''evoluzione normativa e le riforme in atto abbiano determinato continui aggravi in termini di prestazioni, soprattutto per gli adempimenti burocratici". Ora, ha dichiarato il segretario Nigi, "si deve affrontare e vincere la battaglia legata al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro". (Com/Gas/ Dire) 13:04 11-06-14 NNNN 11 Giugno 2014 Incontro Aran-Sindacati: salvi anche gli scatti del 2012, ma la Flc-Cgil non firma Accordo raggiunto anche sulle posizioni economiche del personale Ata dal 1° settembre 2011 al 31 agosto 2014. Soddisfatti i sindacati: più di così non potevamo fare. Si sottrae però il sindacato di Mimmo Pantaleo (che approva solo l'accordo su amministrativi, tecnici ed ausiliari): hanno sottratto dal Mof cifre altissime, a regime saranno 350 milioni di euro. I sindacati, come previsto, hanno chiuso la trattativa all'Aran per il recupero degli scatti del personale relativi al 2012. Rimangono, a questo punto, da recuperare quelli dell'anno successivo. L'accordo è stato firmato da tutti i sindacati, tranne la Flc-Cgil che ha sottoscritto solo la parte riguardante il "salvataggio" delle posizioni economiche del personale Ata relative al periodo 1 settembre 2011 - 31 agosto 2014. Al telefono Mimmo Pantaleo, segretario generale Flc-Cgil, ci dice che "la mancata firma deriva dalla sottrazione di una parte consistente del Mof, da cui si finanzia il Fondo d'Istituto: a regime si cancelleranno 350 milioni di euro l'anno". Di diverso tenore sono invece i commenti degli altri sindacati: “Evitata l’ennesima ingiustizia ai danni del personale della scuola”. Con queste parole il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi, ha commentato la firma all’Aran del contratto che ripristina la validità dell’anno 2012 ai fini dell’anzianità di servizio. Lo stesso contratto riconosce al personale ATA - titolare dal 1° settembre 2011 di posizioni economiche legate a delicate prestazioni aggiuntive - la retribuzione corrispondente. La pressante azione dello Snals-Confsal ha portato a un accordo che consente di evitare una doppia penalizzazione per il personale della scuola con il blocco dell’anzianità e delle posizioni economiche ATA. Il personale della scuola già subisce, come tutto il pubblico impiego, le conseguenze negative del blocco contrattuale in atto da anni, e questo nonostante l’evoluzione normativa e le riforme in atto abbiano determinato continui aggravi in termini di prestazioni, soprattutto per gli adempimenti burocratici. “Ora – ha dichiarato il segretario Nigi - si deve affrontare e vincere la battaglia legata al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro 11/06/2014 - 13:51 Scatti di anzianità. Recuperato il 2012 e salve posizioni economiche Ata. Sacrificato fondo di istituto red - Raggiunto oggi l'accordo all'Aran per la piena validità del 2012 per gli scatti di anzianità, che determinano la progressione economica dei lavoratori della scuola. L'accordo firmato oggi all'Aran vale per tutto il personale della scuola, docente e Ata. Dichiarazione Cisl Scuola "Avevamo come obiettivo prioritario la tutela del salario fondamentale e lo abbiamo conseguito nell’unico modo oggi possibile, assumendoci ancora una volta la responsabilità delle scelte necessarie. Il problema degli scatti è nato nel 2010 e da allora abbiamo cercato di risolverlo attraverso l’iniziativa e le intese sindacali che siamo stati capaci di costruire, misurandoci con vincoli e opportunità ancora oggi tutti presenti, nonostante si siano avvicendati quattro governi e almeno altrettante maggioranze. Se non avessimo giocato con determinazione il nostro ruolo di sindacato, delegando le soluzioni alla politica, saremmo ancora a mani vuote." Gilda "Le progressioni di carriera saranno corrisposte sia ai docenti che le hanno già maturate, sia a quelli che devono ancora raggiungerle. Ma per siglare l'accordo – sottolinea Di Meglio – è stato necessario sacrificare il Fondo di istituto perché il Governo ci ha privato di ciò che ci spettava destinando altrove i risparmi derivanti dai tagli”. Snals: “Evitata l’ennesima ingiustizia ai danni del personale della scuola”. Con queste parole il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi, ha commentato la firma all’Aran del contratto che ripristina la validità dell’anno 2012 ai fini dell’anzianità di servizio. Lo stesso contratto riconosce al personale ATA - titolare dal 1° settembre 2011 di posizioni economiche legate a delicate prestazioni aggiuntive - la retribuzione corrispondente. La questione del recupero degli scatti si lega alla volontà da parte ministeriale di puntare ad una progressione carriera per merito e per la quale presenterà una proposta entro 30 giorni. Raggiunto anche l’accordo sul personale ATA, che fa salve le posizioni economiche dal 1° settembre 2011 al 31 agosto 2014. Viene rimosso definitivamente, per gli interessati, il rischio di dover restituire soldi già avuti in busta paga. 11 giugno 2014 Scatti: i commenti di Cisl, Snals e Gilda “Anche il 2012 torna ad avere piena validità per le progressioni economiche di chi lavora nella scuola. Avevamo come obiettivo prioritario la tutela del salario fondamentale e lo abbiamo conseguito nell’unico modo oggi possibile, assumendoci ancora una volta la responsabilità delle scelte necessarie”. È questo il commento a caldo del segretario della Cisl scuola Francesco Scrima, subito dopo la conclusione dell’accordo sugli scatti. Il problema degli scatti è nato nel 2010 e da allora si sono avvicendati quattro governi e almeno altrettante maggioranze, osserva il sindacalista. “Se non avessimo giocato con determinazione il nostro ruolo di sindacato, delegando le soluzioni alla politica, saremmo ancora a mani vuote”. Importante anche l’accordo sul personale ATA, che fa salve le posizioni economiche dal 1° settembre 2011 al 31 agosto 2014. Ora diventa “quanto mai urgente il rinnovo di un contratto fermo ormai da sette anni”. Di “ennesima ingiustizia ai danni del personale della scuola” evitata con l’accordo sugli scatti parla il segretario dello Snals, Marco Paolo Nigi. “La pressante azione dello Snals-Confsal ha portato a un accordo che consente di evitare una doppia penalizzazione per il personale della scuola con il blocco dell’anzianità e delle posizioni economiche ATA” Anche per lo Snals ora “si deve affrontare e vincere la battaglia legata al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro” anche perché “l’evoluzione normativa e le riforme in atto (hanno) determinato continui aggravi in termini di prestazioni, soprattutto per gli adempimenti burocratici”. Soddisfatto a metà il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio: “Abbiamo portato a casa un risultato importante per tutti i docenti ma non possiamo esultare perchè manca ancora all'appello lo scatto del 2013”. E “per siglare l'accordo è stato necessario sacrificare il Fondo di istituto perchè il Governo ci ha privato di ciò che ci spettava destinando altrove i risparmi derivanti dai tagli”. Positivo, comunque, è il fatto di aver “evitato all'ultimo minuto il rischio che chi aveva percepito lo scatto nel 2013 dovesse restituirlo, una manovra che avrebbe provocato una pesante decurtazione della busta paga”. 11 giugno 2014 | 16:15 L’INTESA ALL’ARAN - Insegnanti, arrivano gli scatti di anzianità 2012, ma la Cgil non ci sta Il sindacato guidato da Pantaleo critica: «Così si penalizzano le risorse destinate alle scuola». Raggiunto anche l’accordo all’Aran per il pagamento delle posizioni economiche del personale Ata di Valentina Santarpia Accordo fatto: i sindacati hanno firmato all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni, l’intesa sugli scatti di anzianità 2012 del personale della scuola e sulle posizioni economiche del personale Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi). L’accordo è stato firmato da tutti i sindacati tranne la Flc-Cgil, che ha firmato soltanto la parte dell’intesa relativa al personale Ata. Soddisfatta il ministro Stefania Giannini: «Con l’accordo si scongiura definitivamente la possibilità che il personale debba restituire, a causa di un pasticcio burocratico ereditato dal passato, somme già percepite. Il governo ha dunque mantenuto uno dei primi impegni presi dopo il suo insediamento. Ora - conclude il ministro - dobbiamo lavorare per integrare il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa in parte utilizzato proprio per coprire gli scatti». «Nessuna restituzione dei soldi in busta paga» Commenti positivi anche da parte del segretario della Cisl scuola, Francesco Scrima: «Anche il 2012 torna ad avere piena validità per le progressioni economiche di chi lavora nella scuola. È questo il frutto dell’accordo che abbiamo firmato oggi all’Aran, un accordo che vale per tutto il personale del comparto, docente e Ata. Avevamo come obiettivo prioritario la tutela del salario fondamentale - spiega Scrima - e lo abbiamo conseguito nell’unico modo oggi possibile, assumendoci ancora una volta la responsabilità delle scelte necessarie». Importante anche, per Scrima, l’accordo sul personale Ata, che fa salve le posizioni economiche dal 1 settembre 2011 al 31 agosto 2014: «Viene rimosso definitivamente, per gli interessati, il rischio di dover restituire soldi già avuti in busta paga». Secondo Marco Paolo Nigi, il segretario generale dello Snals-Confsal, si è «evitata l’ennesima ingiustizia ai danni del personale della scuola». Per il coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti, Rino Di Meglio, è stato «portato a casa un risultato importante per tutti i docenti ma non possiamo esultare perché manca ancora all’appello lo scatto del 2013». Le spese? Le fa il Fondo di istituto L’intesa, in sintesi, prevede che saranno pagati gli scatti di anzianità per coloro che li hanno maturati a dicembre 2012 con un riconoscimento economico che permane per i prossimi anni; saranno pagati gli arretrati con decorrenza gennaio 2013; per tutti il personale viene riconosciuto l’anno 2012 ai fini della riconoscimento giuridico dell’anzianità e della pensione; per il personale Ata, per il quale è stato sottoscritto specifico contratto, saranno pagate le posizioni economiche fino ad agosto 2014.Le progressioni di carriera saranno corrisposte sia ai docenti che le hanno già maturate, sia a quelli che devono ancora raggiungerle. Ma per siglare l’accordo è stato necessario sacrificare il Fondo di istituto: ed è questo il motivo per cui la Cgil scuola alla fine non ha firmato il documento: «La nostra mancata firma deriva dalla sottrazione di una parte consistente del Mof, da cui si finanzia il Fondo d’Istituto: a regime si cancelleranno 350 milioni di euro l’anno. Una quota che mette le scuole ancora più in ginocchio di quanto lo sono oggi», spiega il segretario Mimmo Pantaleo. Critico anche l’Anief, che stima: «Le scuole perderanno 1,3 miliardi in tre anni. C’è poco da esultare- sostiene Marcello Pacifico, presidente del sindacato paladino dei precari - per permettere di assolvere il diritto degli aumenti stipendiali automatici vengono tagliati in modo irrecuperabile 124 milioni di euro nel 2013 (che si aggiungono ad altri 280 già cancellati), circa 550 milioni per il 2014 e 350 milioni per il prossimo anno. Con la prospettiva che il taglio di oltre un terzo del MOF diventi permanente». «E ora tocca al contratto» Ma «questo è l’ultimo accordo che si rende necessario per pagare gli scatti minimizza il segretario della Uil, Massimo Di Menna - che fa riferimento al terzo anno del triennio 2010-2012. È anche l’ultimo che vede nelle risorse impiegate anche parte del fondo di istituto». A partire dal 2014, infatti, si ripristinerà il meccanismo degli scatti con una crescita stipendiale legata all’anzianità di servizio. «La sfida sarà quindi ora sul versante contrattuale per la qualità della scuola pubblica e il riconoscimento professionale di chi ci lavora- precisa Di Menna- Il presidente del Consiglio ora deve dare seguito a quanto affermato in più sedi in merito alla centralità dell’istruzione, sul prezioso lavoro che si svolge nelle scuole, sulle basse retribuzioni». 11 giugno 2014 Aran – Raggiunto l’accordo sugli scatti d’anzianità: recuperato il 2012, ma a spese del MOF Scatti d’anzianità: raggiunto l’accordo all’Aran per il riconoscimento degli scatti d’anzianità del 2012 agli insegnanti. Il patto siglato oggi sarà valido per tutto il personale del comparto scuola (docenti e Ata). L’accordo raggiunto, inoltre, elimina definitivamente il rischio per i docenti interessati di over restituire gli importi già percepiti in busta paga. Per trovare i fondi necessari a garantire le progressioni di carriera è stato necessario effettuare tagli al MOF (Fondo per il miglioramento dell’offerta formativa). Nonostante questo sacrificio, sono stati quasi tutti positivi i commenti rilasciati dalle sigle sindacati di settore: “Le progressioni di carriera saranno corrisposte sia ai docenti che le hanno già maturate, sia a quelli che devono ancora raggiungerle. Ma per siglare l’accordo – spiega Di Meglio (Gilda) – è stato necessario sacrificare il Fondo di istituto perché il Governo ci ha privato di ciò che ci spettava destinando altrove i risparmi derivanti dai tagli”. “Avevamo come obiettivo prioritario la tutela del salario fondamentale e lo abbiamo conseguito nell’unico modo oggi possibile, assumendoci ancora una volta la responsabilità delle scelte necessarie – scrivono dalla Cisl scuola - Il problema degli scatti è nato nel 2010 e da allora abbiamo cercato di risolverlo attraverso l’iniziativa e le intese sindacali che siamo stati capaci di costruire, misurandoci con vincoli e opportunità ancora oggi tutti presenti, nonostante si siano avvicendati quattro governi e almeno altrettante maggioranze. Se non avessimo giocato con determinazione il nostro ruolo di sindacato, delegando le soluzioni alla politica, saremmo ancora a mani vuote”. “Evitata l’ennesima ingiustizia ai danni del personale della scuola” Commnta il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi. Mentre più polemico è il commento dell’Anief che critica duramente la scelta di sacrificare il Mof: “C’è poco da esultare: per permettere di assolvere il diritto degli aumenti stipendiali automatici vengono tagliati in modo irrecuperabile 124 milioni di euro nel 2013 (che si aggiungono ad altri 280 già cancellati), circa 550 milioni per il 2014 e 350 milioni per il prossimo anno. Con la prospettiva che il taglio di oltre un terzo del MOF diventi permanente. Bisognava invece puntare allo sblocco del contratto e far avere 1.200 euro l’anno a dipendente dal 2010. E’ un accordo a perdere, che non arresta il processo di proletarizzazione della categoria – spiega Marcello Pacifico, portavoce Anief-Confedir – E pesa in negativo sull’offerta a supporto della didattica, perché l’anno prossimo farà avere alle scuole meno soldi di quello che si è appena concluso. L’unica buona notizia è l’aver salvato le posizioni economiche legate alle prestazioni aggiuntive svolte nell’ultimo triennio dal personale Ata”. Duro anche il commento di Mimmo Pantaleo, segretario FLC Cgil: “Un si alle posizioni economiche e un no all’accordo sugli scatti da parte della FLC che denuncia l’insostenibilità per le scuole di un taglio del Mof di 680 milioni di euro per gli anni 2013 e 2014 e di 350 milioni di euro a partire dal 2015. Esprimiamo soddisfazione per come si è conclusa la vicenda delle posizioni Ata anche se si tratta di una operazione una tantum e non di un vero e proprio ripristino dell’istituto contrattuale. Al contrario siamo critici sull’accordo sugli scatti di anzianità. Ripristinare come? Riducendo per il secondo anno consecutivo lo stipendio ad altri lavoratori? Ancora una volta i lavoratori debbono sottostare al ricatto di recuperare le risorse necessarie per gli scatti (un diritto contrattuale) tagliando il Fondo di Istituto che garantisce prestazioni essenziali alle attività progettuali e qualificate per alunni. Dal governo ci aspettiamo un atto di coerenza che mantenga fede agli impegni presi sul ripristino del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (Mof) e della legge 440/97 (autonomia scolastica) entrambi destinati al valore aggiunto della didattica. A questo condizioni siamo pronti a firmare anche l’accordo sugli scatti ritenendo che non vada nella direzione giusta il ripetersi di operazioni politico salariali a danno di tutti: lavoratori, contrattazione, diritti dei soggetti in formazione”. Data \VALL STREET ITALIA 11-06-2014 Pagina I Foglio 1 SCUOLA: CONFSAL, ACCORDO SU ANZIANITA' SERVIZIO EVITA INGIUSTIZIA (ASCA) - Roma, 11 giu 2014 - "Evitata l'ennesima ingiustizia ai danni del personale della scuola". Con queste parole il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi, ha commentato la firma all'Aran del contratto che ripristina la validita' dell'anno 2012 ai fini dell'anzianita' di servizio. Lo stesso contratto riconosce al personale ATA - titolare dal 1* settembre 2011 di posizioni economiche legate a delicate prestazioni aggiuntive - la retribuzione corrispondente. La pressante azione dello Snals-Confsal ha portato a un accordo che consente di evitare una doppia penalizzazione per il personale della scuola con il blocco dell'anzianita' e delle posizioni economiche ATA. Il personale della scuola gia' subisce, come tutto il pubblico impiego, le conseguenze negative del blocco contrattuale in atto da anni, e questo nonostante l'evoluzione normativa e le riforme in atto abbiano determinato continui aggravi in termini di prestazioni, soprattutto per gli adempimenti burocratici. "Ora - ha dichiarato il segretario Nigi - si deve affrontare e vincere la battaglia legata al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro". Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. 12 giugno 2014 Il Sole?]{! Quotidiano mmrn Data Pagina Foglio 12-06-2014 18 1 Retribuzioni. Siglato l'accordo all'Aran Nella scuola tornano gli scatti dei docenti Ritaglio SNALS LA COPERTURA Gli aumenti costano a regime 350 milioni: verranno reperiti tagliando i fondi per migliorare l'offerta formativa Rino Di Meglio.Ma ora il Governo «trasformi i ripetuti annunci sulla scuola in proposte concrete», ha aggiunto il leader della Uil Scuola, Massimo Di Menna. A partire «dal rinnovo del contratto», hanno sottolineato in coro i numeri uno di Cisl Scuola e Snals-Confsal, Francesco Scrima e Marco PaolowmJ © RIPRODUZ!ONE RISERVATA I =---::======="--------------'-- 190mila La platea Docenti e personale amministrativo(Ata)chevedrà riconoscersi in busta paga lo scatto d'anzianità 2012 350milioni Le coperture Gli aumenti saranno coperti: peril2012, da 120 milioni, una I tantum, di risparmi conseguiti con la riforma degli ordinamenti. Edal 2013, a regime, da 350 milioni di riduzione dei fondi per pagare le attività aggiuntive in favore , degli alunni stampa ad uso esclusivo 068391 Un aumento che oscilla da 46 euro a 270 euro lordi mensili a seconda del "gradone" maturato da professori e personale amministrativo (Ata) con l'anzianità di servizio. I sindacati (tranne la FlcCgil) hanno firmato ieri all'Aran l'accordo che "sblocca" gli scatti d'anzianità 2012, concludendo così il recupero del triennio 2010-2012 di aumenti stipendiali riservati al personale della scuola dalla legge Tremonti del 2010 (che ha sancito, per lo stesso periodo, il blocco dei rinnovi contrattuali in tutto il pubblico impiego). A rimanere congelato è ora solo l'anno 2013. Il recupero di validità dell'anno 2012 risolve anche il "pasticcio" di gennaio del minacciato prelievo da parte del Mef-atranchedi15oeuroalmese - sulle buste paga di circa 52mila professori e Ata, sterilizzato con un decreto d'urgenza e che ora viene quindi ufficialmente escluso. Gli aumenti legati allo scatto 2012 interessano circa 180-19omila tra docenti e Ata, e i soldi dovrebbero arrivare nelle tasche degli interessati tra settembre-ottobre. La copertura arriverà, per il 2012, da 120 milioni, una tantum, di risparmi conseguiti con la riforma degli ordinamenti. E dal 2013, a regime, da 350 milioni di riduzione dei fondi per remunerare le attività aggiuntive in favore degli alunni (il cosiddetto «Mofo ). Tra levoci tagliate, un sacrificio minore ci sarà per le risorse destinate ai corsi di recupero e per retribuire le ore eccedenti (cioè le ore di straordinario utilizzate per sostituire colleghi assenti). Dopo il prelievo per recuperare lo scatto 2011, e ora la sforbiciata per il 2012, il «Mofo varrà, a regime, dal 2015-2016 circa 650 milioni (nel 2008-2009 pesava però circa 1,3 miliardi). Di qui l'impegno del ministro Ste- fania Giannini a incalzare il Governo per far reintegrare questo fondo. L'accordo di ieri all'Aran ha sbloccato anche la questione delle posizioni economiche Ata, che verranno pagate fino ad agosto 2014. «Un buon risultato in unmomentodifficile»,hadettoilcoordinatore nazionale della Gilda, Codice abbonamento: Claudio lucci ROMA del destinatario, non riproducibile. Pag. 3 Quotidiano ItaliaOggi Data Pagina Foglio 12-06-2014 28 1 ~_0_!~1l!...~c':-0_'.1!2'...\,,~ L'ememiam."'"'1'1/aLc~""'"'i"lifliccp•wop•a2f!IJ l!Pd Il magistrafo pagherà i danni Codice abbonamento: 068391 Risart'inw1,,::·:::;:·0:ii::::ilm::":;::·;::::::l: :·:O:·,,:l::l:::::::m.,,:::::::· Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 4 Quotidiano IA G4ZRTIA DELMEZZOGIORNO Data Pagina IA GAZZETIA DI LECCE Foglio 12-06-2014 9 1/ 2 ANCORA UNA VOLTA HA COLPITO NEL SEGNO LA CERIMONIA FINALE DEL CONCORSO 11LO SCRIVO I011. I MERITI VANNO DIVISI FRA TUTTI • PIERO LISI tefusco, la Ledere Conad, gli editori salentini Lorenzo Capone, Piero Manni, Giovanni Chiriatti di Kurumuny, edizioni Grifo, Cosimo Lupo, la Coldiretti provinciale, la cooperativa San Giorgio di Carpignano Salentino, l'oleificio Setrie di Muro Leccese, la libreria Pensa di Lecce, gli artigiani d'arte salentini Gino Gigante & Salvatore De Luca, Carmen Rampino, Rosaria Pallara, Enzo Fasano, Albino Mello, Carlo Nicoletti, Danilo Parisi e Tonio Biscanti. Ed ancora, la vicepresidente della Provincia, Simona Manca, il senatore Giorgio Rosario Costa, presidente dell'Ordine provinciale dei commercialisti, che ha voluto premiare ben dieci scuole con targhe di merito per i loro giornali d'istituto, Antonio Fitto, sindaco di Maglie; Dario Massimiliano Vincenti, presidente della Fondazione Capece di Maglie, il sindaco di Cavallino, Michele Lombardi, e l'assessore alla Cultura, onorevole Gaetano Gorgoni, i volontari della croce Rossa provinciale e la loro presidente Ilaria Decimo. Ed ancora, i Lions, Michele Testa, Pompeo Maritati, Tiziana Giuffrè. Fondamentali per la buona riuscita del concorso, infine, lo rmmm (un grazie particolare a Maria Rosaria Valentino), la Banca Popolare Pugliese, il direttore e tutti i dipendenti del Grand Hotel Tiziano. L'elenco, ovviamente, è incompleto, e ce ne scusiamo. Non bisogna però dimenticare l'architetto Goffredo Tana, ideatore del concorso. Codice abbonamento: 068391 e Applausi per tutti. Una serata indimenticabile, da mettere all'occhiello. Tutti bravi, tutti contenti. Felici i 65 piccoli orchestrali della scuola media di Carmiano che, diretti dai loro insegnanti, hanno dato saggio della loro grande preparazione e bravura. Felici soprattutto gli oltre trecento ragazzi di ogni età (dai sei-sette anni di chi ha appena concluso la prima elementare, ai ventenni studenti universitari: tutti contenti per il premio ricevuto e per essere stati, anche se solo per qualche minuto, sotto i riflettori del grande palcoscenico del Centro Congressi dell'hotel Tiziano che anche quest'anno ha ospitato la cerimonia di chiusura del concorso. E dopo gli applausi i ringraziamenti. Un grazie che va a tutti coloro i quali hanno contribuito alla stupenda riuscita del concorso. Innanzitutto ai picci (e grandi, come età) partecipanti, ai loro insegnanti, ai genitori, ai vari esperti di giornalismo e tutor che insegnano nelle scuole del Salento la splendida professione del giornalismo. Grazie agli sponsor che con il loro intervento hanno permesso a 349 vincitori del concorso di ricevere il meritato premio, dalle borse di studio ai pacchi libro. Un «grazie» di cuore va ad Antonio Quar- ta, titolare dell'industria «Quarta Caffè» che con il suo intervento economico ha permesso lo svolgimento della cerimonia finale. Un immenso «grazie» alla signora Elsa Quarta, mamma di Antonio, che è intervenuta a consegnare i borsoni sportivi messi in palio dalla sua azienda e che con grande vitalità e competenza ha dato giuste indicazioni al cerimoniere della premiazione, il giornalista Giovanni Delle Donne. La signora Elsa si è subito immedesimata nella filosofia del concorso, probabilmente conquistata dai tanti bambini e ragazzi che grazie al loro impegno scolastico avevano conquistato un premio, ed ha dato il suo contributo per snellire la cerimonia. Un grazie va anche a Piernicola e ad Alessandra Leone de Castris titolari dell'omonima Casa vitivinicola che con la sua produzione tiene alto il nome del Salento in tutto il mondo. Quest'anno i coniugi Leone de Castris sono stati particolarmente generosi ed ai premi per i ragazzi hanno voluto aggiungere una borsa di studio. Da non dimenticare l'intervento di altre aziende di importanza nazionale come Mondadori Libri, Poste Italiane, Bolaffi Editori, le Edizioni Panini, il Touring club Italiano (ed in particolare il console del sodalizio, dottor Mario Giangrande), la catena di mega-store «La Giocheria» (e la titolare del magazzino leccese Tiziana Mon- Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 5 Quotidiano LANOTiZiA ---------GIDRNAllll- Data Pagina Foglio 12-06-2014 10 1/ 2 ·ci costano di LUCA LA MANTIA studia una lingua è una scuola che non fa nulla. L'uso della lavagna multimediale e, in generale, la tecnolgia non hanno bisogno di uno st11dio ma di una preparazione a monte. Io posso anche mettermi a spiegare a uno studente la nanotecnolgia ma se questi non sa fare una sintesi non capirà nulla". Gran parte del personale scolastico è precario, a cosa conduce questo? "Si fa, innanzitutto, un danno alla scuola, perché il precario, nella condizione in cui lavora, non riesce a portare la sua qualità. Si fa un danno al precario stesso e sì fa un danno economico allo Stato". Perché? I precari costano di più? "Sì. perché i precari percepiscono, per l'anno scolastico, il normale stipendio da parte del ministero e, dopo essere stati licenziati, la disoccupazione dall'Inps. In più prendono dall'Inpdap e dall'Inps come precari. In totale, quindi, per i precari spendiamo circa 25omilioni. Se fossero a tempo determinato spenderemmo di meno". Cosa proponete da questo punto di vista? "Per risparmiare e dare certezze ai lavoratori chiediamo una dotazione di organico pluriennale nelle scuole in modo da far sparire la distinzione tra organico di fatto e organico dì diritto. Questo risolverebbe molti dei problemi della scuola italiana". Che tipo di modello scolastico proponete alla politica'? "Una scuola aperta dalle 8 alle 20 in cui l'attività sia divisa in tre parti. Durante la mattina si svolgerebbero le lezioni classiche in cui, però, gli insegnanti hanno autorevolezza e carta bianca ull'educazione degli alunni. I1 pomeriggio, invece, sarebbe destinato alle attività ricreative, le stesse che i ragazzi svolgono fuori dalla scuola, ad esempio nei centri sportivi. Infine una terza attività in cui i docenti fanno, all'interno della scuola, ripetizioni aglì studenti, esclusi, ovviamente, quelli della propria classe" Codice abbonamento: 068391 arlare dì scuola in Italia è sempre complicato. Tutti lo considerano un settore nelgico ma pochi, sinora, hanno davvero innovato. iamo c i1esto un parere sul tema a Marco Paolo Nigi, segretario generale della Snals Confsal che sulla scuola ta portando avanti idee all'avanguardia. Nigi, in molti in questi anni hanno parlato di riforma del settore scolastico. Ma cosa è stato realmente fatto sinora? "Non ci sono state riforme importanti. Ci sono stati solo tagli. Noi invece vorremmo una scuola in cui gli studenti devono studiare per raggiungere l'eccellenza. Finora, invece, si è andati verso la mediocrità. La scuola, invece, dovrebbe essere un ascensore sociale". Quindi l'azione politica sull'istruzione, secondo lei, andrebbe bocciata in toto? "Abbiamo accolto con cntusiamo il ritorno dei voti e il fatto che bisogna avere la sufficienza in tutte le materie per essere ammessi agli esami. Ma sono solo piccoli tentativi". La scuola è uno dei settori più dai tagli. Cosa ha prodotto questa attitudine? "Ha rovinato il nostro sistema di istruzione in cui oggi non c'è più meritocra7,ia. E ha cambiato anche la condizione degli insegnanti. Deve finire l'epoca dei genitori che vanno a parlare con gli insegnanti dopo che questi hanno rimproverato i figli". Si è parlato spesso di innovazione e del fatto che possa portare un surplus alla scuola e alla formazione degli studenti in funzione del lavoro. Cosa ne pensa? "La tecnolgia è impO!tante ma non dobbiamo ·confondere il senso della scuola". Ovvero? "La scuola è come una palestra, deve fornire innanzih1tto una preparazione di base. Sviluppare il ragionamento significa poter spaziare in tutti i settori. Questo devono fare gli studenti. Invece una scuola che non fa più i riassunti ma fa ricerche, che non fa più calcolo mnemonico e aritmetico o dove non si Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 7 Quotidiano LANOTiZiA Pagina 12-06-2014 1O Foglio 2/2 Data - - - - - - - - - GIORNAllll- Codice abbonamento: 068391 è il Slc'dello Snals è il Sindacato nazionale autonomo dei lavoratori mentre 1a Confsal è la Confeue1:az:l!one ger1era,1e deo sindacati autonomi dei 1a:vrn:atori. anche.al Cnel. SNALS Pag. 8 Quindicinale Data LA TECNICA Pagina DELLA SCUOLA di Reginaldo Palermo Foglio 05-06-2014 3 1 Anticipo a 5 anni diploma a 18? No grazie nche il ministro Stefania Giannini sembra voler cedere alla tentazione di legare il suo nome ad una "riforma" del nostro sistema scolastico. Nei giorni scorsi, infatti, ha lanciato la sua idea per consentire ai giovani italiani di diplomarsi a 18 anni e non più a 19 come avviene ora. La proposta è quella di ridurre a due anni il percorso della scuola dell'infanzia, far iniziare la scuola primaria a 5 anni, lasciare intatta la durata della secondaria (3 anni il primo grado e 5 il secondo) consentendo in tal modo il diploma a 18 anni anziché a 19. In realtà l'idea di anticipare l'obbligo a 5 anni o facendo iniziare la primaria un anno prima o rendendo obbligatorio l'ultimo anno di infanzia non è affatto nuova e venne attentamente vagliata e discussa alla fine degli anni Novanta quando il ministro era Luigi Berlinguer che aveva come consulenti fior di tecnici e di pedagogisti (all'epoca il corpo ispettivo era formato da centinaia di ispettori, oggi è di fatto ridotto a poche decine di unità). Alla fine di una lunga e complessa analisi dei dati si arrivò alla conclusione che l'ipotesi era difficile da realizzare, per diverse ragioni. Per esempio: rendere obbligatorio l'ultimo anno di scuola dell'infanzia significa aprire nuove scuole dell'infanzia statali (oggi intere aree del Paese sono "coperte" dalla paritarie) e quindi reperire risorse di cui per ora non c'è traccia. Viceversa, per far partire la scuola primaria a 5 anni riducendo a due anni quella dell'infanzia bisognerebbe af- frontare la questione dei tempi di realizzazione della riforma: chi ha iniziato a 6 anni come procederà nel proprio percorso scolastico? Dovrà ad un certo punto "fare due anni in uno"? Oppure prima di arrivare a diplomare tutti a 18 anni bisognerà aspettarne almeno due lustri? Senza poi considerare che riducendo la scuola dell'infanzia a soli due anni ci si troverà di fronte ad un consistente esubero di organici nella scuola dell'infanzia, mentre le piccole scuole di una sola sezione funzionanti in molti comuni saranno a rischio di chiusura. Ovviamente la sortita del Ministro ha provocato reazioni contrastanti. Cisl-Scuola, per esempio, boccia la proposta senza mezzi termini: "stupisce come si possa con- siderare il sistema scolastico alla stregua di un armadio che si monti e si smonti a piacimento, da una parte o dall'altra, come se fosse un componibile lkea". Alla Flc-Cgil di Mimmo Pantaleo non piace affatto l'idea che un dibattito del genere si apra sui giornali e rilancia: "no Ritaglio SNALS stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 9 Codice abbonamento: !!llmm e Anief, al contrario, valutano con attenzione l'idea della Giannini anche se mettono subito le mani avanti per dire che la durata complessiva del percorso scolastico non si tocca. Difficile dire se il Ministro - visto lo scarso consenso elettorale riscosso da Scelta Civica continuerà ad insistere su questo tasto. Anche perché sono ben altri i problemi urgenti sul tappeto: dal piano per l'edilizia scolastica, ancora fermo al palo nonostante gli annunci, fino al rinnovo del contratto nazionale, vero banco di prova per la credibilità del Ministro e dell'intero Governo. 068391 alle scorciatoie sulla pelle dei bambini. Noi siamo per /'obbligatorietà della scuola dell'infanzia e per una sua generalizzazione sul territorio nazionale". Quotidiano la Repubblica Data 12-06-2014 Pagina 35 Foglio 1 IASCUOIADARICOS1RUIRE ADRIANO PROSPERI ©RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 Se l'istruzione pubblica è in questo stato non è solo per la crisi. Ese deve essere rifatta non è solo nelle mura. Bisogna mutare strada rispetto a quella battuta 1 SONO tante emergenze nel nostro paese. Ma il rapporto del Censis sugli edifici scolastici statali e le lettere dei sindaci al premier Renzi ne segnalano una gigantesca. Edifici vetusti, cadenti, pericolosi per l'amianto o perché il tetto e le mura non ce la fanno più. Lo chiamiamo patrimonio edilizio, ma più che un patrimonio è un debito: è vecchio, arretrato, è stato lasciato indietro mentre ledilizia privata conosceva il boom. È tempo di cambiare marcia. Ma se la scuola statale è in questo stato non è solp per la crisi finanziaria e il patto di stabilità. E se deve essere ricostruita non è solo nelle mura e nei soffitti, negli impianti e nella eliminazione di rischi per la salute. Bisogna mutare strada rispetto a quella battuta da tempo: non solo in Italia. Quellachecihaportatoquièunastrada lunga: e si è aperta davanti alle classi dirigenti e ali' opinione pubblica quando ha vinto la convinzione che la scuola dovesse essere assoggettata alle leggi del mercato capitalistico. Leggi nuove: all'idea della scuola pubblica come canale formativo ciel cittadino e luogo di accesso ai più alti gradi del sapere sono subentrate le leggi della concorrenza per attirare i clienti-studenti e dell'efficienza che obbligava a sfornare un" capitale umano". Inutile spreco è apparso l'obbligo dell'insegnante di formare l'allievo come personalità matura e cittadino cosciente dei suoi diritti e doveri. Occorrevaaddestrarloper essere immesso sul mercato. Questa la dottrina entrata in vigore nel mondo occidentale coi governi di Margaret Thatcher e con Ronald Reagan negli Usa. Dunque, scuole pubbliche e private entravano in concorrenza. La svolta fu segnata negli ùsa dal rapporto 1983 della commissione insediata da Reagan che denunziava lo stato fallimentare del sistema scolastico: la signora Thatcher ne seguì l'esempio con l'Education Reform Act del 1988. Non parliamo delle conseguenze nel mondo anglosassone: importa invece osservare quelle che si ebbero in Italia. Il nostro paese aveva ali' epoca una scuola ·pubblica e una università tutt'altro che disprezzabili, anche se messe a du- ra prova nelle loro strutture da un aumento della popolazione scolastica dovuto al progresso economico e sociale del paese che viveva un primo avvio di correzione della ripartizione della ricchezza. Anche l'l talia subì gli effetti della nuova dottrina. Qui l'unica forma di concorrenza possibile era tra scuola pubblica e scuole confessionali: in quella direzione fu accelerato il flusso dei finanziamenti e si moltiplicarono le forme di servilismo verso le istituzioni educative di marca confessionale. La scuola pubblica dovette aprire le sue porte a insegnanti di religione nominati dai vescovi, in barba alla Costituzione. Da alloralosmantellamentodellascuolapubblicaedell'universitànonhaconosciuto interruzione. Si poteva sperare qualcosa dalla costruzione europea. Ma qui ci siamo trovati davanti alla vittoria di un'idea di modernizzazione che recepiva in pieno il dogma liberista. Intanto, da noi si è venuta scatenando nella comunicazione pubblica un'offensiva tesa a convincere che è inutile perdere tempo a scuola. Siamo precipitati all'ultimo posto in Europa come percentuale di laureati e continuiamo a discendere nelle statistiche sul grado di istruzione dellapopolazione,laquantitàdilibriletti, la conoscenza e il rispetto del nostro patrimonio culturale. È una corsa all'indietro che taivolta si veste di nuovi panni e si maschera davolontà riformatrice. Di recente la ministra Giannini ha promesso di abolire i concorsi universitari: non riformarli, non ricondurli alla funzione di selezionare realmente i migliori, non liberarli dalle pastoie di leggi scritte e non scritte, di bardature burocratiche soffocanti: no, cancellarli. Eppure la Costituzione, recependo un principio fondamentale della cultura illuministica, impone che agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si acceda mediante concorso: e ricorda che i pubblici impiegati · sono al servizio esclusivo della Nazione. Con labolizione dei concorsi il carattere pubblico, statale, di scuola e università si intenderebbe forse anch'esso cancellato? E quali interessi privati si sostituirebbero così all'interesse pubblico, che è o dovrebbe essere quello primario di tutto lordinamento scolastico? Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 18 Settimanale PANORAMA. Data Pagina Foglio 18-06-2014 74/77 1/ 4 di Fabrizio Paladini i!':iamiamoli «I furbetti del bollettino»: «Al fine di confermare le iscrizioni alla classe suc· cessiva, deve essere effettuato da tutti gli alunni in indirizzo il versamento del contributo di euro 80,00 sul cc postale intestato a questo istituto». Mentre si preparano le iscrizioni per il prossimo anno scolastico, moltissime famiglie ricevono in questi giorni richieste di pagamenti dalle scuole statali. Si tratta di un contributo volontario perché la scuola pubblica è gratuita, ma molta gente non lo sa e si trova la richiesta della scuola spesso mascherata da una vera e propria tassa a cui subordinare l'iscrizione. Ci sono scuole che chiedono 50 euro e scuole che ne pretendono 300. Molti direttori didattici sono corretti e sottopongono alle famiglie un contributo per allargare l'offerta formativa in maniera chiara e trasparente. Ma tanti altri no e cercano di recuperare fondi per il normale funzionamento della macchina scolastica quotidiana spingendo sulla poca infor· mazione, sulla pressione psicologica, sulla vera e propria vessazione. Non si deve pagare. In questo senso le circolari del capo dipa11imento per l'istruzione Lucrezia Stel· lacci del 2012 e 2013 sono chiarissime: «Qualunque somma, ulteriore alle tasse erariali e a quanto strettamente necessario per il rimborso di spese sostenute dalla scuola per conto delle famiglie (assicurazione, libretto delle giustificazioni), può essere quindi ri· chiesta soltanto quale contribuzione volontaria, erogazione liberale, con cui le famiglie, con spirito collaborativo e nella massima trasparenza, parteci· pano al miglioramento dell'offerta formativa e al suo ampliamento al di là dei livelli essenziali». E ancora: «Appare quindi evidente che subordinare l'iscrizione degli alunni al preventivo versamento del contributo non è solo illegittimo, ma si configura, per i soggetti che sono responsabili della gestione, come una grave violazione dei propri doveri d'ufficio». Nonostante questo, i furbetti ci provano sempre. Prendiamo Rosanna Moretti, dirigente scolastico della scuola Fazzini-Mercantini dì Grottammare (Ascoli Piceno) che l'anno scorso ha mandato una circolare in cui scriveva: «La mancata presentazione di quanto sopra richiesto (il contributo, ndr) sarà Codice abbonamento: 068391 Maledetta spending review. I tagli progressivi sul fondo di funzionamento del mondo scolastico hanno impoverito le casse degli istituti, dalle elemen· tari ai licei, di almeno 300 milioni di euro nel trennnio 2008-2010 (vedere articolo a pagina 76). Molte scuole non hanno i soldi per pagare i supplenti, per man· tenere efficiente una fotocopiatrice, per acqu.istare un computer, un microscopio o un set di palloni da basket. Figuriamoci per pagare un insegnante per un corso extradidattico. In questi casi è previsto che si chieda un contributo volontario. «Ci dovrebbe essere un approccio condiviso tra scuola e famiglie, un percorso comune, ìo ti do qualcosa in più nella scuola dì tuo figlio e tu mi dai un contributo» dice Car· mela Palumbo, direttore generale degli Ordinamenti scolastici del ministero. Ma i punti fermi sono: che il contributo possa essere solo volontario, che siano indicate le finalità con la massima trasparenza, che sia dichiarata la possibilità della detrazione fiscale del 19 per cento della somma versata come contributo liberale e che mai sia subordinata l'iscrizione del ragazzo al pagamento di questo contributo. Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 19 Settimanale PANORAMA. Foglio scrivente di adire le autorità competenti per ottenere il ristoro dei danni subiti e subendi e delle spese comunque sostenute». Insomma, peggio di Equitalia. La signora Fabrizia B. di Livorno, scrive a Skuola.net: «Volevo segnalarvi l'abuso nella richiesta dei contributi scolastici da parte del liceo Cecioni. Lo scorso anno mi sono presentata in segreteria senza aver effettuato il pagamento di 80 euro e non hanno accettato l'iscri zione. Considerando che le condizioni economiche delle famiglie non sono tutte uguali e che la scuola pubblica è e deve essere gratuita, perché continuano a esistere queste situazioni?)). Stessa furbata al liceo scientifico Fermi di Bari dove il contributo «volontario» è di 100 euro e viene chiesto nel modulo dì iscrizione. Al liceo classico Tito Livio di Milano stessa cosa: «Le domande di iscrizione dovranno essere accompagnate dai seguenti allegati: due fotografie formato tessera e ricevuta del versamento del contributo scolastico volontario minimo di 130,00 euro (150,00 per le classi terza, quarta e quinta)». Ma la dirigente Annamaria Fanzini come fa a scrivere che «il contributo volontario (minimo, sic) dovrà essere versato?». Se è volontario non può essere un obbligo, o no? li professor Ernesto Modeo, dirigente scolastico del liceo classico linguistico Giordano Bruno di Melzo (Milano) ha I furbetti. C'è il professor Franco Ferrante, dirigente scolastico dell'istituto superiore Mariano Fortuny di Brescia, che ha minacciato il ricorso al famigerato recupero crediti: «In caso di mancato tempestivo adempimento, si procederà a termini di legge per il recupero coatto della somma dovuta, degli interessi e della rivalutazione monetaria intervenuta, fatto comunque salvo il diritto della È giusto pagare una tassa aggiuntiva per la scuola? or la tua sulla pagina F'acebook di Panorama. firmato la seguente circolare: «Per iscriversi (all'anno scolastico 2014-2015, ndr) è indispensabile il versamento della quota di 200 euro». Questa cosa ha fatto infuriare alcuni genitori che hanno minacciato di non pagare il contributo. Raggiunto al telefono da Panorama il preside corregge al volo e si salva in angolo: «Ma no, non può essere. Cì sarà un errore da parte della segreteria, lo so che il contributo è volontario, ci mancherebbe. Lo so che non si può subordinare l'iscrizione a quel versamento. Se mi da un numero dì fax le mando la copia corretta della circolare». Il fax corregge la prima versione e il contributo non è più «indispensabile» per l'iscrizione ma diventa: «Si richiede altresì il versamento di una quota, che negli anni precedenti era fissata in euro 200,00 quale contributo finalizzato a: 1) una parte dì euro 45,00 a copertura dei servizi obbligatori sostenuti dalla scuola (assicurazione integrativa, libretto personale, fotocopie, servizio internet); 2) la rimanente parte volontaria al potenziamento dell'offerta formativa .. ,)), Perfetto, signor preside. Denuncia all'Antitrust. Nei giorni scorsi l'Unione nazionale dei consumatori, in collaborazione col portale Skuola. net, ha presentato una denuncia all'Autorità garante della concorrenza e del mercato sui contributi scolastici volontari ma richiesti come obbligatori. Dice Massimo Dona, segretario dell'associazione: «Le tasse obbigatorie sono ben riconoscibili perché intestate all'Agenzia delle entrate e mai alla scuola. Poi, per le famiglie che vogliono contribuire si ha il diritto di ricevere informazioni in merito all'utilizzo del versamento. Mi auguro che l'Antitrust intervenga e dichiari illegittima la pratica. È fondamentale che le famiglie siano correttamente informate in modo da poter scegliere consapevolmente la scuola Codice abbonamento: Nel 2007 i milioni di euro destinati ai «fondi di funzionamento» delle scuole pubbliche erano 130. Il biennìo 2008 e 2009 è stato quello in cui si è toccato il punto più basso con nessuno stanziamento. È proprio in quegli anni che i presidi hanno dovuto fare dì necessità virtù gonfiando il contributo volontario richiesto alle famiglie. Poi, nel 2010, lo Stato ha riaperto i cordoni della borsa con 40 milioni, diventati 110 l'anno successivo, 200 nel 2012 e 240 nel 2013. Ma, nonostante questi stanziamenti siano notevolmente aumentati negli ultimi anni, l'importo richiesto complessivamente dai presidi alle famiglie è in continuo aumento. Secondo un calcolo della Cgil, il totale dei contributi volontari si aggira per il 2013 su oltre 336 milioni di euro. 18-06-2014 74/77 2/4 068391 considerata una infrazione disciplinare a tutti gli effetti, con ripercussioni sulla valutazione del comportamento e, quindi, sulla media dei voti e sull'ammissione alla classe successiva». Come dire: se non paghi, ti boccio. Il sito www.skuola.net ha raccolto e girato per competenza al ministero centinaia dì casi come questo. Racconta Daniele Grassucci, uno dei fondatori del sito che oggi conta 2,5 milioni di utenti unici: «Abbiamo raccolto oltre mille segnalazioni di abusi che le scuole fanno nei confronti delle famiglie e abbiamo calcolato che il volume complessivo dei contributi volontari ammonta a una cifra tra i 250 e i 300 milioni, più o meno proprio la cifra che è stata tagliata. Purtroppo non tutti sanno che il contributo è volontario, hanno paura di ritorsioni, che il figlio venga additato come quello che non paga. Invece ci sono famiglie che hanno reali difficoltà». Data Pagina Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 20 Settimanale PANORAMA. Data Pagina Foglio 18-06-2014 74/77 3/4 per i propri figli, valutando l'ammontare della somma richiesta come contrìbuto volontario e quale tipo di attività o spese andrà a coprire». Regio decreto. Diverso è il caso degli istituti tecnici, professionali o istituti d'arte. Per queste scuole, anche se siamo nel 2014, vige ancora una controversa norma (un regio decreto del 1924) che consentirebbe a queste scuole di imporre pagamenti extra per attività curricolari di laboratorio. «Non possiamo parlare di una tassa ma di un contributo che va corrisposto» dice ancora Carmela Palurnbo. Così, paradossalmente, le scuole che più sono frequentate dai ceti medio-bassi, sono quelle che costano di più. Dice la signora Fiammetta D'Ambrosio, mamma di una studentessa dell'istituto alberghiero Pellegrino Artusi di Roma: «Per le divise e le scarpe, che sono obbligatorie, spendiamo circa 400 euro l'anno e adesso mi chiedono un contributo di altri 180 euro. In segreteria mi hanno detto che non è né facoltativo né obbligatorio, ma se non pago non possono procedere all'iscrizione di mia figlia. Che devo fare?)). Fiammetta ha spedito una raccomandata dicendo Ma se una scuola è comunale anziché statale, è da considerarsi pubblica o privata? Chi pensa, com'è owio, che sia pubblica viene smentito da quanto accade al liceo linguistico Alessandro Manzoni di Milano, dove i genitori si sono visti fare, all'atto dell'iscrizione al primo anno (ancora scuola dell'obbligo), una richiesta di «contributo» non volontario di 258 euro. Spiega il dirigente scolastico Giuseppe Polistena: «Questa scuola è una antica istituzione che appartiene al Comune di Milano. Per mantenere ln vita l'istituto, Palazzo Marino spende ogni anno circa 7 milioni di euro. È chiaro che i tagli agli enti locali hanno posto il comune di fronte a un bivio: o chiudiamo, come è stato fatto per altre scuole civiche come a Bologna o a Ferrara, o cerchiamo di recuperare almeno parte di questi soldi chiedendo un contributo alle famiglie». Una scuola molto prestigiosa, con 1.300 richieste di iscrizione per 250 posti al primo anno. Forte di questa lista di attesa, il comune ha buon gioco a chiedere i 258 euro oltre alle tasse erariali. Un contributo di nome, ma per i genitori è una tassa nascosta di fatto. che, siccome il contributo è da ritenersi volontario, non ha intenzione di pagare. La preside della scuola, Maria Perla Pugliese, risponde: «Purtroppo la nostra scuola utilizza materie prime molto costose per le esercitazioni dei cuochi, dal filetto ali' aragosta, e il finanziamento pubblico è quasi irrisorio. Mi rendo conto che per le famiglie il contributo è alto e infatti prevediamo rateizzazioni anche in cinque o sei tranche, ma questi versamenti rendono possibile il buon livello di preparazione dei ragazzi. E poi, a essere formali, il decreto del 1924 non è stato abrogato)). Insomma, fino a quando qualcuno non provvederà a uniformare la gratuità della scuola dell'obbligo anche a questo tipo di istituti, l'ingiustizia resterà datata a 90 anni fa. Alla faccia della modernità. 111 Codice abbonamento: 068391 ©RIPRODUZIONE RISERVATA Scuola: testate nazionali Pag. 21 Settimanale PANORAMA. di Carmelo Camso nvece di sbloccare l'Italia e «ripartire dalla scuola», Matteo Renzi rischia di farla annegare nel più imponente ricorso della giurisprudenza, grazie a un provvedimento dal sapore demagogico. In tandem con il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini, Renzi nella settimana precedente alle elezioni europee ha indetto un bando per abilitare all'insegnamento migliaia di laureati, ha allargato le graduatorie, ha «condonato» il professore irregolare che senza abilitazione insegna negli istituti privatì. E c'è di peggio: l'equivalenza, per gli aspiranti professori, di un semplì· ce esame informatico equiparato a una laurea specialistica, utile per aumentare il punteggio in vista dell'abilitazione. Ma il pasticcio principe è appunto il bando per abilitare gli insegnanti già trasformato nel solito mostro di burocrazia. li 7 maggio viene annunciato che la Data 18-06-2014 Pagina 78 Foglio 1 selezione per abilitare gli insegnanti è imminente, pronta per il 9 maggio. Ebbene, il 9 maggio non accade nulla. Neppure i sindacati, ricevuti per formalità e subito dimissionati in pieno galateo renziano, riescono ad avere un ruolo nella vicenda. Alla fine il bando viene pubblicato sul s.ito del ministero il 16 maggio, ma retrodatato al 7 maggio, dove l'unica informazione utile è la scadenza (16 giugno) per inoltrare la domanda di partecipazione, mentre mancano le istruzioni operative. Solo il 21 maggio agli aspiranti insegnanti viene comunicato che l'iscrizione passa dal sito ministeriale Cineca: peccato che il sito sia bloccato fino alla settimana se· guente. Neppure le università chiamate a riscuotere la tassa di iscrizione sono preparate. A Renzi che vuole combatterla, bisognerebbe dire che se con la procedura si muore, con l'incompetenza si finisce per provocare la paralisi per iperattivismo. Piovono tweet di protesta. «Ennesima beffa per il tfa (l'abilitazione, ndr)» scrive per esempio Daniela Nicotera «non ci posso credere, non c'è futuro per chi crede nelle regole». Si può annunciare un concorso e non conoscere il calendario di un concorso? si cl1iede uno dei partecipanti, Giuseppe Lomuscio, su Facebook: «Noi dobbiamo versare una tassa d'iscrizione per un test per ìl quale non riusciamo a completare la procedura dì preiscrizione, per di più senza conoscere la data del test». E come avverte Fiorenzo Liguori, do· l cente dì diritto amministrativo all'Univer~ ~ sìtà di Napoli, chiunque potrebbe fermare ~ il concorso ((dato che il termine congruo tra l'annuncio della selezione e la chiusura delle domande, di solito fissato in 30 giorni, è palesemente violato a causa del percorso a ostacoli». Insomma, Renzi fa venire in mente il Totò di Siamo uomìni o caporali. Anche lui cercava di spogliarsi dei vestiti come Renzì cerca dì sottrarsi alle regole: per indossare il vestito giusto ne metteva sopra un altro. Sempre più pesante, sempre più goffo. 111 v· I Codice abbonamento: ©RIPRODUZIONE RISEFNATA 068391 OPASIICCIO COHSO-BH A Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 23 Settimanale Data Pagina Foglio 15-06-2014 80 1 anonimo e senza voto. Qui mi devo preoccupare? MAURO Sono il papà di un ragazzo che tra poco affronterà lesame di terza media e non mi sembra che sia molto in ansia. È sempre andato bene a scuola, con buoni risultati, quindi spera di prendere un buon voto. L'unica cosa che gli dà fastidio è dover affrontare il test Invalsi perché non lo preparano i suoi prof, ma il voto farà media! Io dico: a cosa serve e cosa valuta questo test? Perché deve fare media? So che viene fatto anche alle elementari, ma in quell'occasione non mi sono molto preoccupato. Le maestre ai genitori che chiedevano che valore avesse dicevano di stare sereni perché il test era 068391 risponde Paola Spotomo Insegnante, 2 figli Codice abbonamento: Le prove. Invalsi per capire come va il sistema di istruzione - Curo Mauro, grazie per la lettera in cui sollevi problemi di non facile soluzione. Ma partiamo dalle cose più semplici. Questi test, chiamati Invalsi, sono stati introdotti nel nostro sistema scolastico tredici anni fa con lo scopo di valutare attraverso prove "standardizzate" le competenze raggiunte dai ragazzi in italiano e in matematica durante la loro carriera scolastica. Si effettuano in seconda e in quinta elementare, in terza media e in seconda superiore e sono uguali in tutta Italia. Gli studenti sono chiamati a rispondere a domande aperte o a test a scelta multipla volendo mettere a confronto, con un metro comune, i livelli di apprendimento raggiunti dal Nord al Sud del Paese e, quindi, orientare le scelte future in tema di istruzione. L'idea di fondo è cercare di capire come va il sistema d'istruzione in Italia e dare informazioni sui punti di forza e debolezza di ciascuna scuola, confrontando i propri risultati con quelli delle altre scuole. Fino qui tutto bene, che problema c'è? Uno è proprio quello che tu sollevi rispetto ali'esame di terza media e al fatto che il test non solo sia un'indicazione su come migliorare il sistema, ma diventi una vera prova valutata che concorre alla determinazione del voto fznale. È quindi una prova comune ministeriale, un po' come la prima e la seconda prova dell'esame di maturità, e la sua importanza non va sottovalutata. In quest'ottica mi sento di dare a te, ma soprattutto a tuo fzglio, un piccolo consiglio, che sono sicura gli avranno già dato i suoi professori: scaricate dal sito del Miur le prove degli anni precedenti Svolgere a casa le prove passate potrà dargli importanti informazioni sulla sua preparazione per organizzare un eventuale ripasso. Visti i buoni risultati di tuo fzglio non ci saranno problemi e tra un mese tutto sarà fznito. Quindi, oltre all'esame, inizia a preparare anche maschera e boccaglio: buone vacanze! e 80 Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 24 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA IRnhfii Data Pagina 12-06-2014 2 Foglio torale. Contro di noi si sono levati quelli che oggi inneggiano al cambio di rotta, pronti a regolare il loro «fuso orario» con quello del «nuovo» potere, nella migliore tradizione gattopardesca. Per salvare, non questa consiliatura, ma la Città è necessario che Marino sfidi apertamente le sacche conservatrici della città, conquistando con coraggio e autorevolezza la forza riformatrice che ancora non ha. Più sarà pubblica la sua battaglia, maggiore sarà il consenso dei romani per vincerla. *Consigliere comunale Radicale Marino, un anno sconcertante rivolto al passato di RICCARDO MAGI* Si fa un gran parlare dell'incertezza che incombe sulla Capitale d'Italia. Ma Roma sa bene che l'attuale situazione non è frutto di un'annata sbagliata. Il disastro viene da lontano e dipende dalla folle politica adottata per decenni dal partito unico: quella della spesa sconsidera ta e delle clientele. Lo stato vergognoso dei servizi ai cittadini è sotto gli occhi di tutti, eppure Roma ha già pagato quegli autobus che non passano, gli asili che non ci sono, leterno cantiere della metro C, la raccolta differenziata e i servizi per anziani e disabili. L'ha già pagato con la tassazione locale più alta d'Italia (1040 euro contro 440 di media nel resto del Paese), ma anche con i miliardi gettati in affidamenti senza gara o per ricapitalizzare mu nicipalizzate improduttive, usate come bancomat della politica. Una verità incontestabile, che si può leggere chiaramente nei bilanci comunali anche precedenti l'amministrazione Alemanno. Nessuna visione di città può prendere le mosse se non si tiene presente il vero «modello Roma>>. A un anno dall'insediamento, se su alcuni fronti il giudizio può restare sospeso - per il poco tempo trascorso - su altri dobbiamo registrare una continuità allarmante con il passato. Basta guardare il bilancio 2014 e il piano «Salva Roma>>. I romani devono sapere che nella bozza di manovra ci si appella ancora a entrate straordinarie tutt'altro che certe (come Le tasse quelle provenienti I romani pagano dalla vendita degli stessi immobili utiper i bus che lizzati da Alemanno non passano, per chiudere il bilancio 2012, poi invenper gli asili che per coprire spenon ci sono e per duti) se fondamentali col'eterno cantiere me la manutenzione straordinaria di stradella metro de e scuole. O che il fondo svalutazione crediti, cioè il nostro salvagente, dovrebbe essere superiore di almeno 6oo milioni rispetto a quello previsto. Sono questi trucchi che hanno determinato l'indebitamento degli anni passati. A garantire questa continuità c'è stata la selezione di una classe dirigente funzionale a questa gestione. Come Radicali lo abbiamo dimostrato per la prima volta - grazie a questo giornale e sul sito opencampidoglio. it - denunciando la cosiddetta «manovra d'aula>>: l'obolo da 50 mila euro in su che ogni consigliere avrebbe avuto a disposizione per curare il proprio bacino di preferenze. Sono almeno 15 anni che si trucca così anche il gioco (cosiddetto) democratico ed eletRitaglio Scuola: testate nazionali stampa ad Codice abbonamento: 068391 e uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 25 Quotidiano 12-06-2014 1O 1/ 2 Data Pagina IL GIORNO iilèso.i.,1 QJiriilllO LA NAZIONE Foglio I c11.,11.11.11L.11.J11.n•11E PER Il 26% dei maturandi utlili:zzerà gli smartphone per comunicare con l'eterno, cercando le tracce svolte online o contattando amici nascite di Galileo Silvia Mastrantc:mio ROMA DELLA SERIE anniversari. Il centenario della morte di Giuseppe Mercalli (geologo e sismologo); il cinquantesimo dal Nobel della Pace a Martin Luther King; il 450'' perché, dicono i si ti specializzati, tre su cinque di loro non passeranno il compito aì colleghi in ritardo. Un dato che aumenta la paura di chi si presenta meno preparato anche se ce ne sono altre, di cifre, che dovrebbero rasserenare. Le statistiche dell'anno scorso, per esempio. Nel 2013 gli ammessi sono stati il 95,5% e di questi, il 99,l % ha superato la prova. Forse ì voti nel 2013 sono stati un po' meno brillanti ma è cresciuto il divario con i bravissimi, ossia sono aumentati i fenomeni che hanno superato 1'80. Andarono alla grande, l'estate passata, anche i geni con voti tra il 91 e il 99, così come i 100. QUEST'ANNO la musica pou:ebbe dalla nascita di Galileo Galilei e poi, perché no, i 60 anni della Rai. C'è anche questo elenco di rìcorrenze tra le 'dritte' che girano sul web a proposito delle tracce per la Maturità. Con un occhio ai lìbri per condensare in testa quanto più possibile dei programmi svolti e l'orecchio perennemente attaccato al cellulare per ricevere tutte le voci, i ragazzi del 2014 trascorrono gli ultimi giorni prima che il 18 giugno mercoledì della prossima settimana - si concretizzi il terrore e inizino i temutissimi esam1. nr1»<:;<:im11' e cominciano ad assumere abitudini scorrette. Per avere una buona resa è invece necessario conoscere di una sana alimentazione che agevolare il rninwmn faticoso dello Sarà necessario non saltare i iniziare dalla Quindi al mattino latte, nr•'\'11'\tt1 da forno, e frutta. SOlO i professori nominati vigilanti potranno sovrintendere. I 'piccoli' chiamati ai test Invalsi quest'anno sono, all'incirca, 600mila. Anche loro sono aiutati dalle statistiche: a superare gli esami è il 99,7 degli alunni. Nello stesso giorno dell'Invalsi alle medie, i 'grandi' affronteranno la versione di greco o il compito di matematica. Per la Maturità ultimo scritto il 23: quìzzone. CECILIA MATTIOU 62 anni, formatore la Maturità è stata un vero e proprio incubo. Tutt'oggi ho 1.m ricordo bruttissimo: sono stata rimandata per errore FRANCESCA GRIPPO 30 annì, fisioterapista Purtroppo non ho reso come avrei voluto. Sono stata da un attacco di e l'esame è all'aria LUCA FIORINI 26 anni, universitario È stato un da Sono arrivato preparato e tranquillo allo scritto e all'orale. Conservo un bel ricordo Codice abbonamento: 068391 IE POI l'attualità: papa Francesco è nella hit degli argomenti, appunto, 'papabili', seguito a ruota da un'improbabile traccia che vede protagonista l'attuale premier Renzi. Per la Letteramra, vanno fortissimo Pascoli, Quasirnodo, Pasolini, Pirandello, D'Annunzio e Saba. Montale, invece, sembra sceso nelle quotazioni e, su nitto, grava l'incognita Dante che, in passato, ha riservato più di una sorpresa. Oltre 400mila studenti trasconono notti insonni anche disturbi da attacchi di non cambiare, probabilmente non varieranno di molto le cifre delle ammissioni e delle promozioni. Una volta scartato l'ostacolo dell'accesso all'esame le probabilità di successo sono più consistenti di quelle di fallimento. Sicuramente più tranquilli dei colleghi 'grandi', i piccoli di terza media che giovedì 19 dovranno cimentarsi con il test Invalsi, prova identica su tutto il territorio nazionale. Mentre gli esami seguono calendari decisi dalle singole scuole, per !'Invalsi la verifica è uguale per tutti e comprende due blocchi dì domande relative a italiano e matematica. Per O!,?:ni materia i candidati hanno a disposizione 75 minuti. Anche gli studenti delle medie avranno regole ferree darispettare: consegna dei cellulari e controlli durante le verifiche. I? Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 26 Quotidiano IL FOGLIO seminatore, che è chiamato appunto a seminare, ma non sempre a raccogliere. L'amore gratuito con cui un insegnante I guarda i suoi alunni, gli permette di capirli davvero, perché l'amore conosce per intuizione: tante volte basta uno lettera di fine anno di un prof. sguardo, che sia dispiaciuto e non che sa che il suo lavoro è umiltà, cattivo; ammonitore, ma misericordioso, ~ rispetto della libertà e mitezm • per sistemare le bizze e i capricci. I ragazzi hanno infatti antenne assai sensibili: sanno capire se dietro un richiamo, un rimprovero, c'è l'ira, la nche quest'anno la scuola è finita. Suona l'ultima campanella, i ragazzi perdita dell'autocontrollo, la mancanza si abbracciano, e abbracciano i propri di amore, oppure se quello stesso professori. Quella conclusione, che sino richiamo costa fatica e dolore anzitutto a chi lo fa. CON1RORIFORME Un insegnante deve amare i suoi a un giorno prima era aspettata con ragazzi, e sarà allora certo di conoscerli ansia, diventa nostalgia: è triste lasciarsi, davvero. Deve anche rispettare la loro soprattutto quando si sa che le strade, libertà, cosi come Dio rispetta la libertà nell'anno futuro, si divideranno. E' triste degli uomini. Non c'è nulla di peggio di per gli alunni, ma anche per gli un padre e di una madre che vogliono insegnanti, se si sono sentiti, per qualche plasmare i figli come cera senza forma, a tempo, padri, madri, compagni di strada loro immagine e somiglianza. Nulla di dei loro ragazzi. Sono ormai 15 anni che peggio di un maestro che chiuda il insegno, e questo mestiere, mi diventa mistero di una persona nello schema che sempre più chiaro, è (per me) il più bello lui ha nella sua testa. Rispettare la del mondo. Come tutti i mestieri ha le libertà significa saper attendere i tempi sue insidie, ma dà soddisfazioni giusti, non forzare le cose, comprendere indicibili. Lo ho pensato anche che l'altro non è mai interamente nelle quest'anno, quando gli alunni di una nostre mani, se non quando lui decide di classe mi hanno dato la loro lettera esserlo, perché ha visto che lì c'è il suo d'addio. Iniziava cosi: Caro Gandalf... bene. Perché ci sia questo rispetto, ci Forse si riferivano ai miei capelli già un vuole umiltà. Cioè capacità di cambiare i po' bianchi, ma credo, anche, a piani; di regolare i propri desideri sui un'amicizia quale può scoccare tra un bisogni altrui; di lasciarsi educare dalla quarantenne e dei sedicenni, senza che , realtà, dai fatti che accadono. Umiltà per mai venga meno la differenza di ruoli e cambiare un parere su una persona; per di compiti. ingozzare una delusione, per incassare Ricordo quando occupai la cattedra un colpo; umiltà quando scopriamo che per la prima volta con la presunzione dei l'altro non è mai riducibile al nostro principianti, l'arroganza dei neofiti, desiderio; umiltà quando è chiaro che l'idea di dover insegnare chissà quali non siamo noi a decidere i tempi, né le cognizioni e quali competenze. Poi, vicissitudini, di una persona che ci è piano piano, la consapevolezza che si affidata. Umiltà, rispetto della libertà, e insegna bene solo se ci si sforza di mitezza, cioè, di nuovo, in una parola seguire l'esempio del Maestro. Amore, sola: amore. rispetto della libertà, umiltà, mitezza: Quello che i ragazzi non chiedono sono questi i segreti di un buon insegnante. Me li ripeto ogni volta che li Scriveva santa Teresina del Bambin dimentico, che li sostituisco con la Gesù che può bastare uno spillo raccolto pigrizia dell'egoismo. I ragazzi bisogna per terra con amore per salvare anzitutto amarli. Credo che per fare un'anima. E Giovanni della Croce questo non basti uno sforzo ricordava che "alla sera della vita saremo volontaristico. Occorre, invece, uno giudicati sull'amore". Di questo amore sguardo profondo: capire che c'è, in fanno parte anche la capacità di giudizio, ognuno di loro, un destino eterno; che la passione per la verità e il bene. I ognuno di loro è una creatura pensata e ragazzi cercano anche solidità, chiarezza, amata. Gesù va a prendere l'unica e speranza. Mi accorgo che, forse pecorella smarrita, e la insegue, con soprattutto oggi, vogliono sapere da chi li dolcezza, per riportarla all'ovile. Le educa se questo ha un senso. Non gli pecorelle smarrite sono parte della vita basta che qualcuno dica loro che studiano di ogni insegnante. Possiamo guardarle per il lavoro futuro, per acquistare, come un problema, come un disturbo, da domani, un ruolo nella società. Vogliono mettere tra parentesi, per "fare bene" il un senso più profondo. E' come se resto. Oppure possiamo guardarle come guardando i loro maestri, chiedessero: fa Cristo. E accade, spesso, che proprio "Ma voi siete qui perché ci credete, o per da loro giungano le consolazioni più mestiere? Un motivo per vivere, una belle, perché non di rado quello che ci ragione ultima, la avete, o no?". E appariva il peggiore degli alunni saprà vogliono vederla operativa: nei gesti, negli sguardi, nel modo di appassionarsi restituirci il centuplo del nostro sforzo. quando si spiega un autore o si racconta Altre volte saremo sconfitti e scornati, e impareremo ancora meglio l'umiltà del un fatto. Vogliono sapere davvero se la La vita, a scuola Pagina 12-06-2014 2 Foglio 1 Data vita è una grande avventura, l'avventura di creature immortali, o una noia, una truffa, un fuoco d'artificio. Francesco Agnoli li Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, Codice abbonamento: 068391 A non riproducibile. Pag. 28 Quotidiano IL~MA.TTINO Data 12-06-2014 Pagina 55 Foglio 1 Prove Invalsi, un sistema da rifondare Giorgio lsrael S anche questo è un passaggio su cui occorrerebbe la massima trasparenza, perché sarebbe a dir poco discutibile che la scelta finale delle domande piuttosto che basarsi su una valutazione di contenuto sia appesa a qualche modello matematico-statistico, come fortemente sospettiamo. Ma il peggio viene alla fine, quando si dice che «chi paragona le prove Invalsi alle verifiche di classe sbaglia, perché noi costruiamo strumenti di misurazione analoghi a quelli utilizzati nelle scienze sperimentali». Qui si resta a bocca aperta e riesce difficile fare un commento qualsiasi: non c'è neppure bisogno di avere un minimo di cultura scientifica per rendersi conto dell'assurdità di pretendere che il supporto di modelli statistici (immaginiamo, del tipo il modello di Rasch) elevi le cosiddette «misurazioni» dell'Invalsi al rango delle misurazioni che vengono fatte in un laboratorio di fisica. Ebbene, se 11 attività dell'Invalsi si sviluppa sulla base di idee e di «competenze» simili, allora davvero c'è qualcosa di grave e profondo da correggere. Altro che pretendere di misurare gli altri, qui è la qualità del lavoro dell'ente che va rivisitata da cima a fondo. Dispiace di doverlo dire mentre pensavamo che fosse meglio attendere la fine delle prove per aprire una discussione costruttiva, ma è proprio vero che «un bel tacer non fu mai scritto». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 i vorrebbe avere un atteggiamento il più possibile pacato nei confronti dell'Invalsi, soprattutto ora che una nuova presidenza inaugura una gestione il cui orientamento programmatico è tutto da conoscere. Inoltre, le prove Invalsi di quest'anno sono in corso: quelle delle primarie sono già state effettuate e a giorni avranno luogo quelle delle scuole medie, le più importanti in quanto faranno media nell'esame di licenza. Un atteggiamento pacato suggerirebbe di attendere e poi di aprire una fase di valutazione dei test proposti e di riflessione generale sugli indirizzi da prendere nel futuro. Invece i corridoi dell'ente sono evidentemente pervasi da un'atmosfera eccitata che influenza i suoi collaboratori e li anima a dar conferma del detto secondo cui «un bel tacer non fu mai scritto». Così, invece di lasciar finire la fase operativa conclusiva di un lavoro preparatorio dei test che, a quanto si dice, dura da due anni, e invece di lasciare che sia il presidente a prendere per primo la parola, ecco che qualche collaboratore non riesce a trattenersi dall'esternazione, magari dicendo cose che sembrano pensate apposta per far saltare la mosca al naso. Così nella versione in rete di un noto quotidiano la collaboratrice dell'Invalsi professoressa Daniela Notarbartolo mette le mani avanti contro possibili analisi criti- che: i testlnvalsi sono frutto di rigore, lavoro di squadra e verifiche, non chiamateli quiz, contengono domande arispostamultipla, domande aperte, richieste di argomentazioni, dimostrazioni. Essi sono il frutto di una squadra di 250 docenti, tutti «con grande esperienza didattica e disciplinare». Forse, ma dobbiamo crederci perché lo dice uno di loro? Viene spontaneo chiedere: su quali basi si può affermare con tanta sicurezza che hanno grande esperienza didattica e disciplinare? Chi e come li ha selezionati? Con prove «oggettive standardizzate» come i test, magari in un processo durato due anni? Sono domande legittime cui le assicurazioni «soggettive» di un collaboratore non possono darrisposta e che sono alcentro di una delle questioni più scottanti, e cioè del fatto che l'ente agisce, da quando esiste, al di fuori di ogni controllo, mentre pretende di atteggiarsi a valutatore insindacabile e oggettivo degli apprendimenti degli studenti. Non mi soffermo sulla descrizione che viene proposta delle procedure seguite. Si parla di 15-18 mesi per costruire una «prova standardizzata»: e come viene riempito un così lungo lasso di tempo? Poi le domandevengono «selezionate e riconfezionate da un gruppo ristretto di docenti»: con quali criteri e come è scelto questo «gruppo ristretto»? Infine, le domande vengono «testate su un campione statistico», e Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 31 Quotidiano Data IA GAZZETIA DELMEZZOGIORNO Pagina Foglio 12-06-2014 XIV 1 LA PETIZIONE SARÀ CONSEGNATA OGGI APALAZZO GENTILE Mille ftrme per rendere sicure le strade d'accesso alle scuole ENRICA D'ACCIÒ delle scuole, soprattutto quelle dislocate su arterie stradali percorse da veicoli a velocità sostenuta, di limitatori, modello "dosso" o di altre misure idonee, alfine di garantire la sicurezza stradale per i pe· doni e i ciclisti, trattandosi sostanzial· mente di minori, nel rispetto del codice della strada; implementare tali aree con un'adeguata segnaletica stradale sia ver· ticale che orizzontale», considerando che «non appare sufficiente per garantire la sicurezza dei pedoni e dei ciclisti l'im· posizione del limite di velocità a 50 km orari su strade che, per caratteristiche e conformazione, si prestano ad essere at· traversate anche ad alta velocità». Bl"TONTO Mille firme per i dissuasori di velocità davanti alle scuole Codice abbonamento: 068391 • BITONTO. Mille firme, 250 in più di quelle richieste dallo statuto comunale per presentare una proposta di delibe· razione su istanza popolare, saranno pre· sentate oggi a Palazzo Gentile da «Bi· tonto in Movimento» per richiedere «li· mitatori di velocità o di qualsiasi altra misura di sicurezza o iniziativa in pros· simità delle uscita dalle scuole». Per i pentastellati bitontini è prioritario «ri· durre sensibilmente la velocità di tutti i veicoli che si trovano a transitare in prossimità degli edifici scolastici per ga· rantire al meglio la sicurezza e l'inca· lumità di quanti, pedoni e ciclisti, ab· biamo a circolare nei pressi di queste aree». Nella decennale storia dello sta· tuta comunale della città, e nella lunga tradizione cittadina di associazioni e mo· vimenti di cittadinanza attiva, è la prima volta che si attiva l'iter per una proposta di deliberazione di iniziativa popolare. Secondo quanto previsto dalla carta costituzionale del comune, tutte le pro· poste di iniziativa popolare devono es· sere sottoscritte da almeno 750 firme di cittadini iscritti nelle liste elettorali del comune. La proposta dovrà essere esa· minata prima dagli uffici comunali, che dovranno valutarne l'ammissibilità, poi passare l'esame delle commissioni co· munali competenti. Solo dopo questo doppio controllo, la proposta potrà es· sere discussa in consiglio comunale en· tra quattro mesi dalla sua presentazione. Domani, Vito Evangelista, primo firma· tario della proposta, protocollerà la ri· chiesta negli uffici comunali. Due le ri· chieste in esame: «Realizzare nei pressi Ritaglio Scuola: testate nazionali stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 34 Quotidiano COBBIEBE DELLA SEBA Data Pagina Foglio 12-06-2014 39 1 ltallans di Beppe SeverlDIQ,i Studiare non basta Imparate a imparare Codice abbonamento: 068391 rie Schmidt, il grande capo di Google, non è un aIUericano facile da intervistare: Bruce Springsteen è più simpatico, Jezz Bezos più divertente, Scarlett Johansson più attraente. Ma ha un merito: a domanda, risponde. Ogni tanto, per controllare una risposta, cerca su Google; ma questo è comprensibile. Nell'intervista di martedì sul Corriere abbiaIUo affrontato diversi temi (Italia, Europa, Usa, editòria, sòrveglianza di massa). Uno non ha trovato spazio quel giorno sul giornale, e vor~ rei tornarci sopra. Il tema è questo: studiare, oggi, serve ancora? L'università non è diventata un parcheggio? Costoso e coperto negli Usa, non custodito in Italia (infatti ci soffiano alcuni dei laureati migliori). «Per qualcùno l'educazione superiore non è un buon modo di usare il proprio tempo: si sbaglia», aveva detto Schmidt nel 2013 alla Sxsw, importante fiera di tecnologia. «Se tutto ciò a cui tenete sono i soldi, dovreste andare al college. Se tutto ciò · a cui tenete è la cultura e la creatività, dovreste andare al college. Se tutto ciò a cui tenete è divertirvi, dovreste andare al college. Andate al college. Non potrei essere più chiaro di così". Un altro uomo Google, Laszlo Bock, direttore del personale, ha spiegato perché questo non basta, però. Cosa cerca la società nei nuovi assunti? «Primo: capacità coghitiva, che non è quoziente di intelligenza (Iq). È capacità d'imparare. Abilità di trattare informazioni al volo, e combinarle. Secondo: capacità di leadership. Quando L'università è sei parte di un gruppo, sai farti fondamentale. avanti e condurre? E, quand'è necessario, sei capace di tirarti Ma va avanti indietro e lasciar condurre alchi combina le tri?».· Occorrono responsabilità · e umiltà: insieme. Ecco perché i informazioni migliori prodotti delle business school spesso arrivano a un cer. to punto e non oltre: non accettano il fallimento, non sanno trarne un insegnaIUento. «Se tutto va bene, si considerano dei geni. Se le cose si mettono male, la colpa è di qualche idiota, del mercato, delle risorse che mancano». Lo studio, in sostanza, è utile; ma non basta. Come ha riassunto Tom Friedman sul New York Times: il mondo del lavoro vuole sapere cosa sapete, non dove l'avete imparato. Detto ciò, Schmidt non ha dubbi. Martedì mi ha detto: «Le persone che criticano il college vengono da un altro pianeta». «Da secoli l'università è il luogo adatto a ragazzi tra i 18 e i 22 anni, non ancora Il)aturi per il mondo del lavoro. In Italia dovreste saperlo: a Bologna è nato il primo ateneo. E chi va al college poi guadagna di più. Storia ed economia, quindi, sono dalla mia parte. Non solo: lo studio insegna l'aIUbiguità. C'insegna che potrebbe esserci un'altra possibilità. Ci allena a pensare. PreferiaIUo gente che dice: "Non sono d'aécordo con te, ma capisco possa accadere", o gente che, quando non è d'accordo, prende una pistola e ti spara?» La risposta è facile. Non ho dovuto nepplJ!e cercarla su Google. © lllPRODUZ!ONE R!SE;RVAfA Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 35 Quotidiano la Repubblica Pagina 12-06-2014 27 Foglio 1/ 2 Data I Tre anni di studio in tre minuti di tesi la laurea è"brevissima" "Sembra un tempo irrisorio. Ma è una occasione per divulgare anche ai non addetti" In Francia le università si adeguano ali' epoca di Twitter Studenti chiamati adiscutere il loro lavoro in 180 secondi - - - - - unica per i ricercatori di divulgare il loro lavoro anche ai non adANAIS61NORI detti» continua Bézy. Le attività di ricerca accademica restano -PARIGI. Tre minuti per riassuper lo più confinate in un ammere tre anni di lavoro accadebiente chiuso, sepolte da tecnicimico. L'università prova a metsmi comprensibili solo a pochi tersi al passo nell'epoca della eletti. La gara, aggiunge l'ideabrevità, del pensiero riassunto trice, è anche un modo per impain 140 caratteri, dei discorsi crodronirsi di tecniche di comunicanometrati e del deficit di attenzionenecessariequandosi vanel zione. Il Cnrs, centro nazionale di settore privato oppure bisogna ricerca, ha lanciato un concorso cercare finanziamenti per nuofinora inedito per spingere i dotve ricerche. torandi francesi a presentare la Per l'ovattato mondo accadeloro tesi in 180 secondi. Un'inimico, anche italiano, può semziativa che viene dal Queenbrare bestemmia: il contrario sland, in Australia, dove un atedel rigore e dell' approfondimenneo ha ideato il format con grande successo. L'esempio è stato to che la meticolosa e prolunga poi ripreso da alcuni atenei del attività di studio richiede. A sorpresa, invece, il governo franceQuebec, con la proposta di allargare a tutte le università fran- se ha dato il vialiberaal concorso cofone una gara di "3MT", che «Ma thèse en 180 secondes». sta per "Three minutes thesis". Una sfida ad orologeria che si è disputata martedì sera a Lione, «Tre minuti sembra un tempo con la partecipazione volontaria brevissimo» ammette Cécile Bézy, organizzatrice del concor- di 23 università. La selezione dei so in Canada. «Maèun' occasione candidati è durata mesi anche perché l'adesione è stata supe- riore alle attese Tutti i concor- si su "Implicazioni dei ricettori 5renti si sono sottoposti all' esercizio di velocità, rispettando i fati- HT2A nella modulazione deg' dici 3 rrunuti, davanti a un pub- intemeuroni PKCii in un conteblico non preparato e alle teleca- sto di allodinia"? Partendo dalle mere che hanno ripreso gli spee- sensazioni che si provano dopo uncolpodisole,Noémie Mermet ch ora sul sito del Cnrs. I temi presentati erano i più è riuscita a spiegare cosa sia quesvariati e rappresentativi delle sta disfunzione della pelle. Ma la diverse facoltà. Dalla sinologa di più temeraria è stata MarieMontpellier, Marion Decome, Charlotte Monin che ha presenche ha parlato della "rappresen- tato la sua tesi su "Ruolo delle tazione dei cinesi nella letteratu- ·proteine lin-15A e retinoblastora" al geografo di Tolosa, Nicolas ma nella riprogrammazione celMarqué, che ha sintetizzato "l'e- lulare". La dottoranda ha fatto voluzione delle strutture ammi- capire l'importanza dì una possinistrative dal Seicento al Nove- bile ricostruzjone dì cellule neucento". Dietro al titolo "Lealtà ronali attraverso un particolare probatoria ai tempi delle nuove verme che esiste in natura. Alla tecnologia" la dottoranda in di- fine è stata Monina vincere il priritto Chrystelle Armata ha inve- mo premio, pronta a volare nella ce raccontàto quali siano oggi di- gara mondiale che si disputerà lemmi legali della videosorve- in Quebec, grazie a un discorso glianza. Erano presenti molti ovviamente breve ma anche spicandidati di discipline scientifi- ritoso in cui ha spiegato come che: sono proprio loro ad avere di "certiricercatori si prendono per solito più difficoltà a rendere ac- Dio". Anche se per creare il moncessibile il lavoro di ricerca, Co- do non ci sono voluti 180secondi. me rendere accattivante una te©RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 36 Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio 12-06-2014 27 2/2 Sintetico è bello: gli altri esempi Gli spot Il cinema Gli sms Ai tempi del Carosello duravano 2 minuti e 1s· (1 minuto e 45" di spettacolo e un codino di 30" di pubblicità). Oggi non si sforano i 30 secondi Un corto dura un quarto d'ora e un film anche lunghissimo viene sintetizzato in un trailer di brevissima durata (da 30" a un minuto al massimo) (short message service) inviati da un cellulare a un altro, hanno una dimensione massima di 160 caratteri, 70 nelle lingue che non usano l'alfabeto latino Vine 11 "Question Time" Ted utilizzata da griffe, giornalisti, scienziati e vip: consente di creare dei brevi video di 6,5 secondi e poi di condividerli Lo scambio tra parlamentari ed esecutivo che si tiene dal lunecfi al giovedì nella Casa dei Comuni britannica può durare al massimo un'ora Technolo.gy, Entertainment, Design (Ted) è un'organizzazione non-profit istituita 25 anni fa che, oltre a una conferenza annuale, promuove microconferenze locali di massimo 18 minuti t una"app" li concorso lanciato in Francia dal Centro nazionale della ricerca scientifica (Cnrs) e dalla Conferenza dei presidenti d'Università (Cpu) LA SFIDA I giovani dottorandi devono esporre in pubblico in termini semplici e accessibili a tuttì il contenuto del loro lavoro di ricerca pluriennale Codice abbonamento: 068391 in tre minuti Universita' Pag. 37 Quotidiano LA STAMPA Data Pagina Foglio Daveri (Univers" di rma) "Il segno più ci sarà già a giugno" MILANO Francesco Daveri, economista dell'Università di Parma: cosa ne pensa dell'ottimismo del ministro Padoan? «In realtà basa le sue affermazioni sul suo lavoro precedente, quando era vice capo economista all'Ocse e il suo ufficio si occupava anche di indicatori anticipatori. Martedì è uscito quello di giugno che per l'Italia segna un andamento molto positivo e crescente». Per quali ragioni? «Si guarda agli ordini industriali, alle aspettative di famiglie e imprese: l'indicatore è il risultato di una grande apertu- FIDUCIA Gli indicatori sono positivi per l'apertura di credito a Renzi ra di credito al governo Renzi. Apertura che potrebbe portare le famiglie a spendere di più e le imprese a correggere i brutti 12-06-2014 7 1 dati sugli investimenti, responsabili del -0,1% del Pii nel primo trimestre. Se accadrà questo, tra sei mesi saremo qui a dire che il ministro dell'Economia aveva ragione». Lei cosa si aspetta? «Che ci sia un segno più già nel secondo trimestre, prima di quanto dica Padoan. In parte effetto degli 80 euro dati alle famiglie a reddito basso che, almeno parzialmente, si trasformeranno in consumi, con un effetto tra lo 0,2 e lo 0,3% del Pii». Ele altre voci? «Per il ritorno degli investimenti delle imprese bisogna aspettare gli effetti delle misure messe in campo dalla Bee: più probabile che si registreranno nel terzo trimestre». L'occupazione invertirà la tendenza entro l'anno? «Sì, anche se risponde sempre con qualche mese di ritardo rispetto ai fatturati. La produzione industriale però è già salita ad aprile e segnala che c'è qualcosa di più solido, che non la sola fiducia». [F. SP.J Codice abbonamento: 068391 "'Se l'Expo è in ritardo acceleriamo" Ritaglio Universita' stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 38 Quotidiano Il Sole?]{! mmrn Data 12-06-2014 Pagina 47 Foglio 1 Il ricalcolo per donazioni e permessi Pensioni anticipate con meno penalità rentali di maternità e paternità, nonché i congedi e permessi mensili concessi ai genitori di portatori d'handicap e i periodi di prolungamento del congedo parentale fruiti entro l'ottavo anno di vita del bambino. L'inserimento di questi nuovi periodi comporta il ricalcolo del trattamento pensionistico e la corresponsione dei relativi arretrati. A questo fine - chiarisce l'Inps - deve essere riconosciuto il ricalcolo della pensione con effetto dal 1' novembre 2013 per le donazioni di sangue e i congedi maternità e paternità e dal i febbraio2014 peri permessi relativi a portatori di handicap e prolungamento di congedo parentale nel caso di pensioni anticipate con decorrenza dal1 'giornodelmesesuccessivo a quello della maturazione dei contributi (2 gennaio per le pensioni anticipate in cui è prevista la decorrenza inframensile, comme avviene per i pensionati exlnpdap ). M.Piz. 0 ©RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 Con il messaggio 5280/14 l'Inps ha definito le modalità perl'istanzadiricalcolodeltrattamento pensionistico da parte dei titolari di pensione anticipata nel regime misto liquidata con riduzione. Si ricorda, sul punto, che lariforma di fine 2011 ha previsto che, qualora l'accesso al pensionamento anticipato avvenga a un'età inferiore a 62 anni, si applica la penalità dell'1% per ogni anno d'anticipo rispetto ai 62, elevata al 2% per ogni ulteriore anno di anticipo rispetto ai 60 anni. Fino al 31 dicembre 2017 le penalità non troveranno applicazione qualora la contribuzione derivi da: prestazione effettiva di lavoro, astensione obbligatoria per maternità, assolvimento degli obblighi di leva, infortunio, malattia, Cig ordinaria. Grazie a ulteriori interventi previstine1Dl101/13, dalla legge 147/13 e dal Dlgs i5I/01 sono stati inseriti anche i periodi di assenza per la donazione di sangue e di emocomponenti, quelli derivanti da congedi pa- Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 44 Quotidiano Pagina 12-06-2014 12 Foglio 1/ 2 Data COBBIEBE DELLA SEBA Il bollo auto aumenterà fino al 12°/o di ANDREA DUCCI APAGINA12 Dipendenti pubblici in mobilità, bollo auto +12% Trasferimenti obbligati entro 100 chilometri. Prepensionamenti in caso di esuberi La tassa crescerà solo nel 2015. Dimezzati i distacchi sindacali, stretta sulle Authority ROMA- Per ora sono 26 articoli, ma la bozza sulla riforma della PUbblica amministrazione potrebbe essere destinata a qualche sforbiciata nelle prossime ore. Il testo indica i punti cruciali del çlecreto light (alcune misure saranno dirottate su un disegno di legge), che il governo si appresta a varare domani. Il primo articolo, per ora, è quello sull'impossibilità di restare in servizio dopo l'età di pensionamento. La tagliola scatta dal 31 ottobre. Viene cioè eliminato l'istituto del trattenimento in servizio. Il secondo articolo specifi.ca il nuovo tumover. In sintesi, stabilisce le assuniioni e le uscite nel perimetro della P.a. nòn più in base al numero delle persone, bensì alla spesa totale per i loro stipendi. Così, nel 2014 nelle amministrazioni si potrà procedere ad assumere personale nel limite di spesa pari al 20% di quella relativa al personale uscito lo scorso anno. Questa percentuale sale con gradualità negli anni successivi. Fino ad ar- rivare al 2018, quando le amministrazioni potranno assumere per un limite di spesa pa,ri al 100% di quella relativa al personale cessato di ruolo. Un articolo della bozza fissa anche i criteri della mobilità obbligatoria, stabilendo che si possano «ricoprire i posti vacanti mediante passaggio diretto di dipendenti con la stessa qualifica, in servizio presso altre amministrazioni». Per agevolare le procedure è previsto un portale per fare incrociare domanda e offerta di mobilità. Novità anche sul fronte dei trasferimenti. Il provvedimento indica che i dipendenti pubblici potranno essere spostati senza assenso in un diverso posto di lavoro, purché nell'arco di 100 chilometri: entro 50 chilometri le diverse sedi sono considetate «stessa unità produttiva», mentre tra 50 e 100 chilometri devono esserci esigenze organizzative e produttive. Un mini rivoluzione che, se confermata nella versione definitiva, prosegue con il taglio, dall'1 agosto, del 50% dei distacchi e dei permessi per ogni sigla sindacale. Nel decreto dovrebbe inoltre finire la misura sul prepensionamento dei dirigenti: in caso di esuberi e in assenza di criteri e modalità condivise con i sindacati, <<la P.a procede alla risoluzione unilateraie, senza possibilità di sostituzione, del rapporto di lavoro di coloro che entro il biennio suecessivo maturano il diritto alla pensione». Per le amministrazioni scatta il divieto di assegnare incarichi dirigenziali a soggetti in pensione. Alla vigilia del varo del provvedimento il testo predispone l'unificazione delle scuole di formazione della PUbblica amministrazione. Finiranno tutte (Scuola Superiore dell'Economia, Istituto Diplomatico, Scuola superiore dell'Amininistrazione dell'Interno, Centro di formazione della Difesa e Scuola superiore di Statistica) sotto il cappello della Scuola nazionale dell'Amministrazione che ne accorpa le funzioni. Per i componenti delle autorità indipendenti (Antitrust, Privacy, Agcom, Energia, Consob) ci sarà una stretta sul rinnovo degli incarichi. Non potranno più essere nuovamente nominati componentidiun'Autoritàindipem1ente <<Per un periodo pari alla durata dell'incarico precedente». Nelle stesse Al.lthority si potranno effettuare assunzioni solo con «Concorsi unici con cadenza a;nnuale». L'articolo 15 della bozza indica l'istituzione dell'archivio unico per la gestione di una documento unico (riassume di dati di libretto di circolazione e certificato di proprietà) dell'auto. In dettaglio, il Pra è destinato a passare dal!'Aci sotto la vigilanza del ministero delle Infrastrutture. Lo stesso articolo specifica che gli importi annuali delle tasse automobilistiche potranno aumentare, per il solo 2015, fino ad un massimo del 12%; In vista delle mosse del govemo oggi i sindacati incontreranno il ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia Andrea Ducci ©RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo Codice abbonamento: 068391 i di dipendenti pubin Italia. Di questi solo il % ha "nodi 25anni. li ntare su una lauadriennio 20072011 sono diminuiti del 4,7% del destinatario, non riproducibile. Pag. 45 Quotidiano Pagina 12-06-2014 12 Foglio 2/2 Data COBBIEBE DELLA SEBA I punti della riforma . I Permessi slndacali tagliati da agosto Mobilità obbligatoria No al «trattenimento I Sblouo graduale per i dipendenti in senrizio>> del turnover 1dipendenti pubblici potranno essere spostati da un ufficio a un altro entro 50 chilometri. Ed entro 100 chilometri per «motivate esigenze» 1 j 2 Viene cancellato l'istituto del «trattenimento in servizio» che ) consente di restare al lavoro oltre l'età di I pensionamento I . . . . . . . . . . . limiti agli incarichi nelle Authority I membri delle Authority, cessato l'incarico, non possono essere nominati in una altra Autorità per un periodo pari alla durata del precedente incarico 5 Banca dati delle sodetà partedpate Scatta il censimento online degli enti pubblici. Inoltre le amministrazioni dovranno comunicare al Tesoro tutte le società partecipate 6 1 3 Nel 2014 si potrà assumere fino ad una spesa del 20% di quella relativa al personale uscito. La percentuale sale ogni anno fino al 100% nel 2018 Dal prossimo primo agosto 2014 verranno tagliati del 50% distacchi, aspettative e · permessi sindacali in corso 4 . . . . . . . . . .. Una sola scuola. di formazione 7 Le attuali 5 scuole di formazione per dirigenti pubblici vengono u_nificate nella «Scuola nazionale dell'Amministrazione» COBBIEBE DELLA SEBA ili Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 46 Codice abbonamento: 068391 ~f;tì~~~~~~~~ -~~·~f~:.~::··· ~~~;: Quotidiano Data COBBIEBE DELLA SEBA Pagina Foglio 12-06-2014 15 1 Il primo comunicato 1lndacala Q!ririnale, i lavoratori: da noi tagli e sacrifici Non era mai accaduto che le rappresentanze sindacali del Quirinale intervenissero pubblicamente. Lo hanno fatto ieri «per difendere» - si legge in un comunicato firmato da varie sigle - <<la dignità e l'immagine del personale». Il riferimento, anche se nessun organo di stampa viene citato nel documento, è ad alcuni articoli sulle spese per il personale del Quirinale: i sindacati dicono di non poter «rimanere inerti di fronte al sostanziale disconoscimento dei sacrifici fatti dai dipendenti della presidenza della Repubblica per contribuire al risanamento della finanza pubblica». Le rappresentanze sindacali ricordano le misure più significative prese negli ultimi anni «SU impulso del presidente Napolitano» per ridurre le spese: dalla cancellazione di diverse indennità al blocco delle retribuzioni più elevate, dalla riduzione del numero e dei compensi del personale non di ruolo all'aumento dell'orario di lavoro, fino alla riduzione delle ferie e al blocco del turnover. I dipendenti del Quirinale ricordano che negli ultimi anni la riduzione media delle loro buste paga è stata del 10 per cento e che, complessivamente, itagli di spesa hanno comportato risparmi per «circa 6o milioni di euro» tenendo bloccati gli stanziamenti per il Quirinale «al livello del 2008». I sindacati sostengono nel loro comunicato che ulteriori tagli alla dotazione a carico del bilancio dello Stato per il quadriennio 2014-2017 «potrebbero mettere a rischio la funzionalità di una struttura complessa». Codice abbonamento: 068391 © R!'PRODUZIONE RISERVATA Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 47 Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio 12-06-2014 28/29 1/ 2 Statali, si cambia: mobilitàobbligatoria entro cento km eprepensionamenti automatici ALLEPAGINE28E29 Niente pensionati al lavoro emobilità obbligatoria Sindacati contro la nuova Pa Ritaglio Lavoro e previdenza entro 100 km; lo stop al trattenimento in servizio; il prepensionamento di due anni per ilavoratori pubblici considerati in esubero (secondo le stime elaborate per la spending review sarebbero 85 mila); la possibilità per i lavoratori in mobilità di essere ricollocati con qualifica più bassa; 1'allentamento del blocco del turnover (ilimitiprevistisiriferiranno alla spesa complessi".'a no~ al ~ur':1ero delle perso':1e m usc1ta),ildimezzamentode1permessi sindacali. La bozza introduce anche vari provvedimenti di liti fr · ali l" .se":1-p cdi~10ne, hi~ I~ . Ist1tuz10ne un are vio uruco - - l" · · 1 · sm v~1~~ ~ m. crrco azione,_ con 1a possibilita di aument~e il bollo auto fino ad un .massimo del 12 per cento e~tro 11.2015. _ . Provvedimei;it1 che «non mcidono ~ul funzionamento della macchina dello Stato», lamentano i sinda~a~i, critici anche sul fatto che s1 rmuncerebbe apremiare il merito, legando lo sti- stampa ad uso esclusivo pendio dei dirigenti all' anda- vizio (la possibilità di restare al mentod~lPil.Alta~olod~l~-1avoro dopo il raggiungimento stro Marianna Madia Cgil, C1sl e dell'età pensionabile) si possano Uil porteranno dunque _le lor~ liberare 1omila posti. «In realtà proposte, pur consapevoli chegU non sono più di 5 mila, una prospazi per trattare, almeno pe1 posta ridicola» commenta Gioquanto riguarda il decreto, sonc vanni Faverin, responsabile Cislscarsi (tanto più che sul testo, ir Fp: sfpuò arrivare appunto a 100 scadenza a ferragosto, si pro- milasfoltendoidirigenti.Mailtespetta un voto di fiducia). Le cri- ma del trattenimento in servizio tiche sono severe, nonostante èscottanteinsé,soprattuttoper due delle loro richiest~ siano gi~ quanto riguarda la categoria dei state incassate: una nguarda il magistiati,cheorapuòrestareal . ali (d lavoroperaltri5annidopoilcom10 d . ruo eialsegretan comun_ , ) l'; pimento dei 70 La Corte dei Convevanil0 s tare, ora( _n~n pm dal- tihaprotestof~cendonotareche tra contratto e 1ermo 2009 il ministro Madia ne ha l'uscitaanticipatadiorganicigià ' . ) carenti provocherebbe «gravispromesso 1anapertura .11 punto simi vuoti, difficilmente gestibidi maggiore scontro riguarda la li». Nella bozza di 24 pagine che staffetta generazionale. Ce n'è circola in queste ore, l'abrogaestremo bisogno-convengono zione del trattenimento e' è: artii sindacati -visto che l'età me- colo 1, a partire dal prossimo 31 dia del settore è avanzata (fra i ottobre di quest'anno. Ma il governo sarebbe disposto a preve52ei55~),_mailric~iomo- dere,almenoperquestacategodelloMadia,dicono,«eunbluff». ria, una norma transitoria. Lariformaprevedechedall'abo---------·--·lizione del trattenimento in serLUISAGRION del destinatario, non riproducibile. Pag. 48 Codice abbonamento: ROMA. Se staffetta generazionale deve essere, lo sia fino infondo: nella pubblica amministrazione non devono entrare subito diecimila giovani, ma centomila. I soldi per finanziare il ricambio si trovano: bastasfoltiredi un terzo il numero dei dirigenti pubblici, che sono troppi. Convocati stamattina, per la prima volta, a sole 24 ore dal varo della riforma della pubblica amministrazione i sindacati del settore rilanciano: la riforma in due step (decreto più legge delega) indicata da Renzi «è poca cosa» dicono. Dopo «1' estenuante fase preparatoria», commenta Rossana Dettori segretario generalè Fp-Cgil, «restano sul tappeto interventi spot e nessun progetto organico per migliorare i servizi». La bozza in 24 pagine che dovrebbe entrare domani al Consiglio dei ministri, in realtà, contiene diverse novità. Nel decreto dovrebbe trovar posto la mobilità obbligatoria dei dipendenti 068391 DomaniilgovemovaralariforrnadellaPubblicaamministrazione Rincaro in vista perii bollo auto. Cgil-Cisl-Uil: "Solo un bluff' Quotidiano la Repubblica Data Pagina Foglio 12-06-2014 28/29 2/2 Gli statali in esubero, circa85 mila, potranno essere prepensionati o demansionati Si riduce il blocco del tumover, i rappresentanti dei lavoratori chiedono 100 mila assunzioni rossi mo primo osto, i distacchi, pettativee essi sindacali (al fine di tagliare i costi) saranno ridotti del 50 per cento per ciascuna associazione BIUTA' r i dipendenti bblici la mobilità à obbligatoria rché realizzata troi 100km. Per la mobilità volontaria non ci sarà più bisogno del nulla osta del "vecchio" ufficio L'INCONTRO Oggi il ministro della Funzione Pubblica, Madia, presenterà la riforma ai sindacati PALAZZO CHIGI divise coni acati, gli statali considerati in esubero potranno essere collocati in prepensionamento fino ad un massimo di due anni Domani al Consiglio dei ministri è all'ordine del giorno la riforma della P4bblica Amministrazione La stretta si allenta, i limiti previsti per uove sunzioni restano a non saranno più riferiti alle singole persone, bensì alla spesa complessiva Niente pensionali al lavoro emobthtàobbhgatona Sindacah contro la nuovaPa LLOAUTO semplificazione vede un unico hivio dei veicoli colanti, ma gli mporti delle tasse sulle auto potranno aumentare, per il solo 2015, fino ad un massimo del 12 percento Ritaglio Lavoro e previdenza stampa Dnmm1 Uufilill I<' o I l~l-Ull I '>:ok nll1fi" ilm;~mv\Tuùlorilc.modclicf\JbiJl•a;muc Codice abbonamento: 068391 Ri'"'""nN.J~rlld ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 49 Quotidiano ItaliaOggi I Data 12-06-2014 Pagina 27 Foglio 1 P.a., mobilità fino a 100 km Fino a 50 km lo spostamento sarà considerato come se fosse all'interno della stessa unità produttiva. Permessi sindacali dimezzati. Pensione obbligata per chi ha l'età Mobilità obbligatoria per dipendenti pubblici nell'arco di 100 chilometri: entro 50 lo spostamento sarà considerato all'interno di «una stessa uni- tà produttiva». Dimezzati i permessi sindacali, giacché a decorrere dal 1° agosto 201, insieme a distacchi e aspettative, subiranno un taglio «del 50% per ciascuna associazione» di rappresentanza. Pensione obbligata per chi ha l'età. Lo si legge nella bozza della riforma della pubblica amministrazione che dovrebbe andare domani all'esame del governo. D'Alessio a pag. 27 "i!'~ I ;i lt<tO;i 1lrl 1I<!! g~: ~111 ~ìl1• 11 11 1diilliil" Codice abbonamento: 068391 ,,;,::,.dJ:tM1" m11,,,111 Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 51 Quotidiano Data Pagina Foglio 12-06-2014 9 1 Mobilità fino a 100 chilometri, automatica entro 50 I TRASFERIMENTI ROMA Per la mobilità volontaria basterà una richiesta del lavoratore interessato. Per quella obbligatbria invece l'elemento chiave sarà la distanza chilome' trica: i trasferimenti saranno possibili fino a 100 chilometri, e praticamente automatici al di sotto dei 50.11 decreto del governo rivede le regole del 2001 con l'obiettivo di rendere più facile il trasferimento dei dipendenti. La prima situazione è proprio quella in cui un lavoratore presenti domanda di trasferimento per una posiziorn~ che preveda la stessa qualifica. Le amministrazioni saranno tenute a rendere pubbliche per almeno 30 giorni le disponibilità di posti sul proprio sito Internet: la struttura di provenienza provvederà al trasferimento entro due mesi dalla richiesta di quella di destinazione. Finora invece era ri- chiesto un nulla osta che in vari regolati in sede di cbntrattaziocasi ha avuto l'effetto diblocca- ne collettiva. All'apparenza questi vincbli re anche i passaggi volontari. geografici sono più favorevoli al dipendente rispetto alle norme LA CONTRATTAZIONE Ma cosa succede se è l'ammini- attuali, che prevedevano la mostrazione a voler spostare il di- bilità in ambito regionale. La difpendente? Qui entra il ballo il ferenza però è che ora sarà molto più facile attuare effettivacriterio geografico. Le sedi di la- mente le procedure di trasferivoro nel raggio di 50 chilometri mento. L'altra garanzia per gli inte(rispetto a quella di prima assegnazione) saranno considerate ressati, a cui nei giorni scorsi ha come un'unica unità produttiva, fatto riferimento anche il miniai sensi del codice civile, e dun- stro Madia, è quella relativa alla que formalmente non si tratterà retribuzione. I passaggi dovrebnemmeno di trasferimento: il la- bero avvenire di regola all'intervoratore potrà essere spostato no della stessa area funzionale, come se andasse da un piano al- con inquadramenti regolati sull'altro dello stesso ufficio, senza la base di apposita tabella di necessità di alcuna motivazio- equiparazione. Sarà possibile ne. L'obbligo di specificare le esi- anche riempire posti anche in genze tecniche, organizzative .e aree diverse da quella di inquaproduttive che giustificano il dramento, ma in questo caso dotrasferimento entra invece in vrà essere garantita la neutraliballo in caso di distanza compre- tà finanziaria. LucaCifoni sa tra i 50ei100 chilometri. Al di sopra di questa soglia, il trasferi©RIPRODUZIONE RISERVATA menti dovranno invece essere PE,R LA DISTANZA PIU BREVE , NON SERVIRA MOTIVAZIONE: SARÀ COME MUOVERSI NELLO STESSO UFFICIO Statali in esubero, pensione 2 anni prima ·.::;;, ",":,'::·:::'~"~ ·~ ::;,,~ -:;::·1•'.:;:;,:::.e:~ ·,r;-,,,,"' 068391 ;.:!:.--.>;;;';;::r;:~<7'.:' ~:,,' ~,;";';:, '~.:,:, ;:',',:'::: ' . ·:·e, Codice abbonamento: Il ministro Madìa Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 52 Quotidiano Data 12-06-2014 Pagina 9 Foglio 1/2 Statali in esubero, pensione 2 anni prima ...npersonale in eçcedenza che non vorrà essere prepensionato ... stop al trattenimento in servizio dal 31 ottobre, chi ha già potrà scegliere il part time. Subito una ricognizione in tutta la Pa raggiunto i requisiti per il ritiro non potrà più restare al lavoro LA BOZZA ROMA Usciti dalla porta:, rientra- no dalla finestra. Gli .«esuberi» della Pubblica amministrazione, quantificati in almeno 85 mila dal Commissario straodinario alla spending review, Carlo Cottarelli, saranno uno dei pezzi forti del decreto legge che il ministro della Funzione pubblica Marianna Madìa si prepara a portare nel consiglio dei ministri di domani. L'articolo 2 della bozza di provvedimento (in tuttò per ora sono 26 articoli) prevede che tutte le pubbliche amministrazioni effettuino annualmente «rilevazioni delle eccedenze di personale su base territoriale per Cé}tegoria o area, qualifica e profilo professionale». Cosa sarà di questo personale in eccesso? Se fino ad oggi era previsto un lungo iter che coinvolgeva anche i sindacati e che si concludeva con la messa «a disposizione» dei lavoratori che avrebbero continuato a percepire 1'80 per cento dello stipendio, le soluzioni paiono ora più drastiche. «Decorsi trentà giorni dall'avvio dell'esame (con i sindacati, ndr), in assenza dell'individuazione di criteri e modalità condivisi», si legge nel testo, «la pubblica amministrazione procede alla risoluzionè unilaterale del rapporto di lavoro di coloro che entro il biennio successivo maturano il diritto all'ac- cesso al trattamento pensionistiCO!t. lnsomma,. gliStatali.,in esubero a cui mancano duè anni alla pensione saranno messi alla por~ ta. In pratièa saranho'Pì'epensionatl (iftésto parla di «Conseguente corresponsione del relativo trattamento»). Un punto delicato, che fino all'ultimo minuto era stato smentito anche per il tiq,iore di provocare differenze di tt.11ttamento con gli esodati del privato, lasciati a casa senza stipendio e senza.pensione. Ai pubblici dipendenti in eccesso, tuttavia, verrà data anche un'altra chance: accettare contratti di solidarietà o «forme flessibili di gestione del tempo di lavoro». Insomma, accettare il part-time sarebbe il modo per evitare il licenziamento. È qui che, nelle intenzioni del governo, dovrebbe scattare la staffetta generazionale. I soldi risparmiati in questo modo potrebbero essere utilizzati per assumere giovani grazie alla modifica del meccanismo del turn aver. INUOVI CRITERI Oggi il sistema è quello delle teste. Ogni dieci statali che escono ne possono essere assunti due. 11 criterio introdotto dal decreto è quello finanziario. Per quest'anno le assunzioni non potranno superare il 20 per cento della spesa del personale cessato. Questo limite salirà al 40 per cento il prossimo anno, al 60 per cento nel 2016, all'80 per cento nel 2017 per arrivare al 100 per cento nel 2018. Un criterio più favorevole ci sarà per gli enti di ricerca che già da quest'anno avranno un limite del 50 per cento della spesa. Confermata anche l'abolizione del trattenimento in servizio, ossia la possibilità di rimanere al lavoro per i due anni successivi alla maturazione dei requisiti per andare in pensione. I trattenimenti in servizio in essere saranno validi solo fino al 31 ottobre di quest'anno. Intanto ieri, in attesa dell'incontro di oggi con la Madìa. i sindacati di categoria hanno presentato una loro proposta di riforma. «Noi pretendiamo», ha detto il segretario confederale della Fp-Cgil Rosanna Dettori, «che, a fronte dei 400mila posti persi in 10 anni, lOOmila possano entrare», chiedendo un «confronto vero» sulla riforma e non «un ennesimo spot», Non solo. «Fare la staffetta con 5mila giovani è una risposta ridicola», ha aggiunto il segretario della Cisl-Fp Faverin. Le sigle del pubblico impiego, Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa, hanno presentato la propria proposta unitaria «organica, di riorganizzazione del lavoro pubblico», per il suo rilancio ~ semplificazione, i cui punti centrali sono lo sblocco del turnover e del contratto, fermo al2009. Andrea Bassi Francesco Bisozzi ©RIPRODUZIONE RISERVATA Dipendenti statali all'ingresso di un ministero ~ Codice abbonamento: 068391 ~~~rrmr:i:imr Lavoro e previdenza Pag. 53 Quotidiano Pagina 12-06-2014 9 Foglio 2/2 Data Le misure . cinque scuole . maz1one 6.à:~e aìle norme atruab.nen~ Vigentjsfl:lho ridotti · '.ç;tf!lciùq'Uanta percento per ciascuna . organizzatione. ln segùito, una v: ato il tà,glio, attraverso 1e procedtirè co ·u e ~e~()zi.ali.prev:istedairi~pettiYiO .· fila ripartizione tra le varie assodazio . à essere modifièata. ·· ·Auto1ità, basita incarichi in serie Il Pra sou1ra aumenta il Nuovi vincoli per i compo~enti delle Autorità indipendenti: dopo aver terminato il proprio incarico non potranno essere nuovamente nominati componenti di un'altra Autorità prima di un periodo pari alla durata legale dell'incarico precedente. Per Banca d'Italià, Consob e Ivass vale anche un vincolo di tre anni dalla cessazione dell'incarico, durante i quali gli interessati qon potranno avere rapporti di collaborazione, ponsul~nza o impiego con soggetti pubblici o privati operanti negli stessi settori di competenza. ·Ai malatt<!ronici .,:;~,.n Formez sarà una sola ricetta commissariato ··sua.stru pr ' arà ùtl:Cd dall'amministratore delegato, un col e un' assetn.blea, Pel cda farà parte di urb Bonaretti, se re.tatio generale della Presidenza del Consigliò e . . . . ni, attuale capo dipartimento della Fmt'liqné ica, che già oggi sono pres~nti nel cqinitàtodi m zzo deU'organismo pubblico che ha un budget di 70 milioni.l'anno. CO Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo Del capitolo semplificazione fa parte anche una novità che tocca da vicino la Vita di molte persone in difficoltà: coloro che soffrono di patologie croniche e sono spesso costretti a richiedere frequentemente le ricette per i farmaci che devono assumere. Un articolo c:lel decreto prevede che in attesa dell'andataa regime del sistema della ricetta dematerializzata, il medico possa prescrivere per le . malattie di questo tipo medicinali fino a sei pezzi pe_r ricetJ:a.i.:PUrsllé il paziente li utili:zzi <,l~ al~eno''. sei mesi. La durata della prescrizione non potl;'à comunque superare i 180 giorni di. terapia. del destinatario, non 068391 IlF~~~A:. put1,blicà·· Codice abbonamento: Il documento unico per l'auto che accorperà lib.retto di circolazione e certfficato diproprietà, ci. $lirà. Quello che non ci sarà, invece, è 1'accorpamento delPra delfAci con gli uffici della Motorizzazion..eciv:ile. Soprawiv:eranno entran'.lbi. C:am bierà però tutto nsistema di tassazi<me . dell'autòmobile. Scomparirà l'lpt, l'imposta provincjale sulle compravendite di veicolie anche il superbollo. Saranno sostituiti d.a un'imposta di ·iml:natricolaziOne sµj yeicoli nuovi e d~ un auID:ento .del bollo fino al massimo del 12 per cento.Il gettito · per le casse dello Stato resterebbe invariato. riproducibile. Pag. 54 Quotidiano Data Pagina Foglio 12-06-2014 16 1 Pensioni Esodati, pressing sulla maggioranza Codice abbonamento: 068391 Si riapre il nodo esodati. Tra due settimane la proposta di legge unitaria della commissione Lavoro della Camera che punta a dare una risposta a quei lavoratori rimasti senza reddito e senza è destinata a approdare nuovamente in aula. Ma la questione delle coperture appare tutt'altro che risolta. E . così il presidente della commissione Lavoro della Camera, Damiano, chiede che al più presto sia convocato un vertice governo-maggioranza per fare il punto sulla situazione. Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 55 Quotidiano il Giornale Pagina 12-06-2014 10 Foglio 1/ 2 Data I LA PROPOSTA DI RIFORMA DELLA PA Trasferimento coatto per gli statali Dimezzati i permessi sindacali, prepensionamenti in caso di esuberi Fabrizio Ravoni • Entro i lOOkmidipendentinonpotrannorifiutare nuove sedi di lavoro. Dimezzati i permessi sindacali, tagli alle aspettative. Fino a2 annidi prepensionamento per gli esuberi. Sono le proposte di riforma della pubblica amministrazione. a pagina 10 LA BOZZA Il premier vorrebbe un decreto, tensioni con il Colle Statali, mobilità entro i 100 km Dimezzati i permessi sindacali Roma Se le anticipazioni della bozza dovessero essere confermate, Matteo Renzi conta di svecchiare di colpo la pubblica amministrazione. Ed ha in animo di farlo con un decreto legge. Una scelta che, al momento, resta sospesa a mezz'aria. I costituzionalistidiPalazzo Chigi individuerebbero nella riforma i requisiti di «necessità ed urgenza» chiesti dalla Costituzione per un decreto legge. Dal Quirinale, però, isegnalinonandrebbero in questa direzione. Così la scelta del veicolo legislativo rimarrà incertafino a domani, quando si riunirà il Consiglio dei ministri. Il testo della bozza, però, lascia capire (per le scadenze introdotte) cheilgoverno punta sullo strumento del decreto. E non può essere diversamente se, a partire dal primo agosto prossimo, un sindacalista su due dovrà tornare in azienda. È previsto, infatti, che i permessi sindacali vengano tagliati del 50 per cento. E non a caso, i sindacati boccianolariformadiMariannaMadia, alla Funzione pubblica. Contro la bozza si realizza poi una «SantaAlleanza». Al fianco dei sindacaRitaglio Lavoro e previdenza stampa ad ti si schierano i magistrati della Corte dei conti. Il testo prevede che, a partire dal31 ottobre, nessun dipendente pubblico può restare allavoro oltre l'età della pensione. Una scelta per la quale il Consiglio di presidenza della Corte dei Contiesprime«fortepreoccupazione»: incinqueanniuscirebbero90magistrati contabili su 430. L'intervento, però, non colpirebbe solo questa categoria di dipendenti pubblici che riceve lo stipendio fino ad oltre i 70 anni. La bozza prevede anche che nessun pensionato pubblico possa ricoprire ruoli dirigenziali una volta uscito dagli organici. L'operazione «svecchiamento» prosegue anche con l'introduzione di un nuovo istituto previdenziale per gli statali: il prepensionamento. In caso di esuberi e in assenza di criteri e modalità condivise con i sindacati, «la Pubblica amministrazione procede allarisoluzione unilaterale, senza possibilità di sostituzione, del rapporto di lavoro di coloro che entro il biennio successivo maturano il diritto all'accesso» alla pensione «con conseguente corresponsione del trattamento». Una soluzione a lungo discussa alla Funzione pubblica uso esclusivo del destinatario, anche dai precedenti governi, e che non era mai stata tentata. In alternativa, il personale in esubero che non è vicino all'età di pensione può chiedere anche un ridimensionamento dell' incarico (anche economico )purdievitarelamobilità. Potrebbe essere una soluzione condivisa da molti statali. Perunmotivo molto semplice. La bozzadiriformaintroduceil principio della mobilità obbligatoria entro unraggio di 100 chilometri dall'attuale posto di lavoro. Vale a dire, un'amministrazione può trasferire d'imperio un dipendente entro 50 chilometri: le diverse sedi vengono considerate «stessa unità produttiva». Ma se argomenta validemotivazioni organizzative e produttive, può spingerlo fino a sedi distanti anche 100 chilometri. Per favorire lo sblocco dei contratti e nuove assunzioni pubbliche di giovani, la bozza del decreto introduce deroghe al blocco del turno aver: vale solo in termini economici e non di posti. non riproducibile. Pag. 56 Codice abbonamento: Fabrizio Ravoni 068391 Arriva la riforma della Pubblica amministrazione.· sarà vietato andare in pensione oltre i 70 anni. Etra le toghe contabili èallarme Quotidiano Gli articoli previsti dalla bozza che elimina il «trattenimento in servizio». Tranne quelli in essere <<fino al 31 ottobre 2014» pergli statali non sarà possibile restare oltre la pensione 100 I km di mobilità massima obbligatoria dalla sede previsti peri dipendentistatali«sulla base di motivate esigenze organizzativel>. Fino a 50 km la distanza non viene considerata tale 12-06-2014 1O Foglio 2/2 Data il Giornale 26 Pagina 12°/o La percentuale di aumento massimo delle tasse autobilistiche per il 2015, come si legge nella bozza di riforma della Pubblica amministraziocheanticipata ieri OGGI REl\IZIAl\IA Il ministro Marianna Madia •il Giornale =~~~u:::.~~~=;:J\~-:-~-----------~.:~:.~~-~=n CTLSTTZT \E T'OLJTTC \ LE MAZZETTE ERANO PER IL PD Jle''""'"d<I~"'°'"""""'"°''""''"~"'"''''"'"'"'" e!r''lpcmtooW"P'""" f.'•pt1<ii<J <mrITmJ: 1tpn1n-'"" ilgiJrdiu 1he h11 m1ul1u1nu~• lkrlwrmni Codice abbonamento: 068391 r;.,.,,,,.,,,,.,11,,J;J:pmn,,., Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 57 Quotidiano Data Pagina IL GIORNO iilèso.i.,1 QJiriilllO LA NAZIONE Foglio MSINDACATI: allo sciopero contro i tagli alla Rai hanno aderito il 75% dei lavoratori. Il punto di raccolta pìtì grande a Roma, in via Teulada Sll.VIO BIERLUSCONI ha convocato per oggi un incontro con i coordinatori regionali di Forza Italia e prepara una riunione del comitato di presidenza 12-06-2014 15 1 NICHI VIENDOl.A (Sei): «È difficile dire chi abbia vinto alle Europee. Hanno perso le classi dirigenti e l'austerity. L'euroscetticismo è un veleno>l sui possibili organlco Ml NOSTRO Maria.ima Madia PREPENSIONAMENTI automati· ci, mobilità forzata, fine del «trar.te· nimento», l'istituto che permetteva ai dipendenti di restare al loro po· sto dopo l'età di pensionamento. La bozza della riforma della pubblica arnrninìstrazìone concepita dal ministro Marianna Madia comin· eia a circolare, a poche ore dal Con· dei ministri che domani darà che, almeno negli an· essere un cambia· (lmagoE.conomica) Carlo Cottarelli, commissario straordinario della spesa ha confermato questa ì alla spesa Dìverranno 18,3 nel 2015 e 33,4 nel 2016 gli esuberi nel.la amministrazione. Italia si contano 58 impiegati ogni 1000 abitanti. In Germania 54, in Svezia 135 Serve 1.!111 ccmfn:mto vero sernza spot A fnmte dei 400mila persi nella Pa ultimi 1Oarmi si assl.!lmano 1OOmila giovani mento epocale. E le bnme sorprese per i lavoratori della Pa dovrebbe· ro essere parecchie. Tanto che si è mobilitata addirittura la Corre deì conti per mettere in guardia l'esecu· tivo. aspettative e permessi sindacali: a partire dal primo agosto del 2014 sono ridotti del 50% per ciascuna associazione sindacale, con l'obiettivo cli ridurre la spesa pubblica. Capitolo a parte viene dedicato ai componenti delle Autorità indipendenti: non potranno essere nuova· mente nominati per un periodo pari alla durata dell'incarico precedente. Un paletto che riguarda Antitrust, Consob, I vass, Autorità per i Trasporti, Autorità per l'Energia, Agcom, Privacy, Anticorruzìone e Commissione scioperi. Per loro scatterà anche l'obbligo di assun· zione solo tramite concorsi con ca· denza annuale. QUESTA cura da cavallo, alla vigi· lia del Cdm, già suscita dure reazioni. Oltre a quella dei sindacati, che annunciano «forme di mobilìtazio· ne, anche importanti», va registrata la posizione della Cone dei con· ti, che ha messo la lente sull'elimi· nazione dell'istituto ciel trattenimento in servizio. Questa novità peggiorerebbe in maniera iITepara· bile il gravissimo vuoto di organico della magistraturn contabile, con conseguenze «difficilmente gestibi· li». Insomma, non ci sarebbero abbastanza giudici per sostirnìre chi va a casa. Codice abbonamento: 068391 !L COLPO più dt1ro è quello della mobilità. I dipendenti pubblici potranno essere spostati senza assen· so in un posto di lavoro diverso nell'arco di 100 chilometri. Le alternative sono due. Entro 50 chilometri le sedi diverse sono considerate stessa unità produttiva e si può procedere senza problemi; t.ra 50 e I 00 chilometri, invece, sono rìchie· ste esigenze organizzative e produt· tive. Salta l'istitU!o del trattenimento in servizio, dopo il 31 ottobre prossimo. A partire da quella data, infani, chi raggiunge l'età del pen· sionamento dovrà andare a casa. E c'è il rischio che lo accompagni an· che qualche prepensionato. In caso di esuberi, secondo il testo, la Pa può procedere alla risoluzione uni· laterale del rapporto di lavoro dico· loro che entro i due anni successivi maturano il diritto alla pensione. Stangata anche per i dirigenti: il Jo.. ro bonus sarà correlato all'anda· mento economico del Pii. Compie· ta il quadro la tagliola su distacchi, Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 58 Quotidiano Data IL~MA.TTINO Pagina Foglio 12-06-2014 8 1 Statali, obbligo di trasferimento entro i lOOkm Ma per distanze più ampie il trasloco va motivato. Tagli ai pennessi sindacali LucaCifoni più facile attuare effettivamente le procedure di trasferimento. L'altra garanzia per gli interessati, acuineigiorniscorsihafattoriferimento anche il ministro Madia, è quella relativa alla retribuzione. I passaggi dovrebbero avvenire di regola all'interno della stessa area funzionale, coninquadramentiregolati sulla base di apposita tabella di equiparazione. Sarà possibile anche riempire posti anche in aree diverse da quella di inquadramen to, ma in questo caso dovrà essere garantita la neutralità finanziaria. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Codice abbonamento: 068391 volontari. Ma cosa succede se è l' amminiROMA Per la mobilità volontaria bastrazione a voler spostare il dipensterà una richiesta del lavoratore dente? Qui entra il ballo il criterio interessato, scatta inoltre il dimez- geografico. Le sedi di lavoro nel ragzamento dei distacchi e dei per- gio di 50 chilometri (rispetto a quelmessi sindacali dal primo agosto. la di prima assegnazione) saranno Per il trasloco obbligatorio intanto considerate come un'unica unità l'elemento chiave sarà la distanza produttiva, ai sensi del codice civichilometrica: i trasferimenti saran- le, e dunque formalmente non si no possibili fino a 100 chilometri, e tratterà nemmeno di trasferimen praticamente automatici al di sot- to: illavoratore potrà essere spostato dei 50. Il decreto del governo ri- to come se andasse da un piano vede le regole del 2001 con l'obietti- all'altro dello stesso ufficio, senza vo di rendere più facile il trasferi- necessità di alcuna motivazione. mento dei dipendenti. La prima si- L'obbligo di specificare le esigenze tuazione è proprio quella in cui un tecniche, organizzative e produttilavoratore presenti domanda di ve che giustificano il trasferimento trasferimento per una posizione entra invece in ballo in caso di diche preveda la stessa qualifica. Le stanza compresa tra i 50 e i 100 chiamministrazioni saranno tenute a lometri. Al di sopra di questa soglia, il trasferimenti dorendere pubbliche per alvranno invece essere remeno 30 giornile disponigolati in sede di contrattabilità di posti sul proprio zione collettiva. sito Internet: la struttura Considerati di provenienza provvede- una sola All'apparenza questi rà al trasferimento entro vincoli geografici sono unità due mesi dalla richiesta più favorevoli al dipendi quella di destinazione. produttiva dente rispetto alle norme Finora invece era richie- se collocati attuali, che prevedevano la mobilità in ambito resto un nulla osta che in va- a breve ri casi ha avuto l'effetto di distanza gionale. La differenza però è che ora sarà molto bloccare anche i passaggi Ritaglio Lavoro e previdenza stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 59 Quotidiano LA STAMPA Data Pagina I Foglio 12-06-2014 6 1/2 Per gli statali in esubero il posto fisso diventa mobile Trasferimenti senza assenso fino a 100 chilometri. Il bollo auto può salire del 12o/o ROEBRTO GIOVANNINI ROMA Se ci sarà un accordo sindacale sugli esuberi, un dipendente pubblico che vuole conservare il posto di lavoro dovrà cambiare ufficio e anche città, purché entro un arco di ben 100 chilometri. E se il posto "in disponibilità" è considerato eccedente sarà costretto ad accettare anche un demansio- · namento, ovvero un impiego con qualifica e retribuzione inferiore a quella precedente. Le norme sulla mobilità obbligatoria fanno ancora parte del testo dello schema di decreto legge sulla riforma della pubblica amministrazione che stamani il ministro Marianna Madia presenterà ai sindacati, e domani dovrebbe essere approvato dal Consiglio dei ministri. Ma a quanto pare, non è andata così per molte delle altre novità annunciate a suo tempo dal governo. La bozza del provvedimento datata 5 giugno prevedeva 56 articoli (anche uno sui far- maci omeopatici); quella del 7 giugno ne contempla soltanto 26. Ma quel che più conta è che una lettura del nuovo testo fa emergere che dei 44 punti per la riforma contenuti nella lettera spedita dal premier Renzi e dal ministro Madia, alla fine, ben 26 sembrerebbero «saltati». Niente riforma del ruolo unico della dirigenza, e i contratti a termine saranno solo per i dirigenti degli Enti locali. Niente regionalizzazione delle Camere di Commercio. Niente abolizione della Covip e dei segretari comunali. Niente leggi autoapplicative, riforma degli enti di ricerca, centrale unica degli acquisti per le forze di polizia, niente limitazione ai controlli della Ragioneria. Non c'è la riforma dell'Avvocatura dello Stato, e neanche l'accelerazione del processo amministrativo per gli appalti. E altro ancora. Va detto che sin dall'inizio era stato annunciato dal governo che la riforma della P.a. avrebbe marciato su un decreto e un disegno di legge. Non è escluso che possa così essere varato anche un ddl che contenga le misure per ora accantonata. Ieri è circolata anche la voce che l'asciugatura del decreto sia stata «suggerita» dal presidente della Repubblica, in coerenza con la tradizionale linea del Quirinale sui decreti d'urgenza. Versione smentita dal ministero della P.a., che la definisce pura fantasia, e afferma che non è stato cassato alcun punto dello schema di riforma. I sindacati hanno accolto con favore l'apertura del ministro Madia sulla possibilità di riaprire dal 2015 la contrattazione nel pubblico impiego, dopo anni di blocco. Difficilmente quest'apertura placherà i sindacati, che chiedono l'ingresso di lOOmila giovani e devono subire il dimezzamento dei distacchi sindacali dal 1 agosto. Tornando alle norme sulla mobilità, i dipendenti pubblici potranno essere spostati senza assenso in un posto diverso purché entro 100 chilometri. Entro 50 chilometri le diverse sedi di lavoro sono considerate ----------- Su 44 punti originari _ della riforma del pub1l>lico impiego ne sono saltati 26 stessa "unità produttiva", e quindi lo spostamento può essere deciso automaticamente, mentre tra 50 e 100 km dovrà essere motivato. Per la mobilità volontaria scompare l'obbligo del nulla osta dall'amministrazione di provenienza. Non sarà possibile restare a lavorare nella P.a. dopo l'età di pensionamento oltre il 31 ottobre, e in caso di esuberi e in assenza di criteri condivisi coi sindacati, le amministrazioni possono pensionare "a forza" i dipendenti che maturano il diritto alla pensione entro due anni. Il personale «in disponibilità» (collocato in mobilità a seguito di rilevazioni di' eccedenze) possono presentare richiesta di ricollocazione «:in via subordinata, in una qualifica o in posizione economica inferiore», per ampliare le occasioni di ricollocazione. Novità anche per il bollo auto. Il governo stabilirà le misure dell'imposta regionale di immatricolazione per tipo, categoria, emissioni e potenza dei veicoli. Gli importi delle tasse auto possono aumentare per il solo 2015 fino a un massimo del 12%. 3,4 ~ art.i(~oli articoli 1nUio.ni La riforma del pubblico li testo datato 7 giugno. Molti punti sono stati rinviati Le persone che lavorano nel pubblico impiego nel nostro Paese Codice abbonamento: 068391 impiego nella sua versione originale Ritaglio Primo piano Italia stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Pag. 62