Rassegna Stampa di
giovedì 12 giugno 2014
SNALS / CONFSAL
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SCUOLA. SNALS: FIRMATO IL CONTRATTO SCATTI ANZIANITÀ 2012
ARTICOLI PRESI DAL WEB
12/06/2014 NELLA SCUOLA TORNANO GLI SCATTI DEI DOCENTI
12/06/2014 SCUOLA, ANCHE IL 2012 NELL'ANZIANITA'
12/06/2014 "GRAZIE"
12/06/2014
12/06/2014
Int. a M.Nigi: TROPPI TAGLI E MEDIOCRITA' ECCO I GUAI DELLA
SCUOLA
05/06/2014 ANTICIPO A 5 ANNI DIPLOMA A 18? NO GRAZIE
12/06/2014 I SINDACATI PROMOTORI: L'ADESIONE E' AL 75%
12/06/2014 RAI, LO SCIOPERO DIVIDE I DIPENDENTI
12/06/2014 SARANNO RAFFORZATI GLI ORGANICI DEI VIGILI DEL FUOCO DELLA
SICILIA
12/06/2014 VA IN ONDA LO SCIOPERO CONTRO I TAGLI
12/06/2014 BANDO UNICO, "RISCHIANO I PICCOLI GESTORI"
12/06/2014 SCARSA IGIENE NEI BAGNI E PERICOLO PER L'INCOLUMITA' DEI
POSTINI
12/06/2014 BANDO TRASPORTI, D'AMELIA. "PENALIZZATO IL SANNIO. I NOSTRI
POLITICI NON HANNO PESATO"
12/06/2014
Scuola, Formazione, Università, Ricerca
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LA SCUOLA DA RICOSTRUIRE
LA SCUOLA LA PAGHIAMO DUE VOLTE!
18/06/2014 MATTEO PASTICCIO E IL CONCORSO-BEFFA
15/06/2014 LE PROVE INVALSI PER CAPIRE COME VA IL SISTEMA ISTRUZIONE
12/06/2014 MARINO, UN ANNO SCONCERTANTE RIVOLTO AL PASSATO
12/06/2014
18/06/2014
MATURITA', CACCIA LA TEMA SUL WEB TRA LE HIT IL PAPA E GLI
ANNIVERSARI
12/06/2014 LA VITA, A SCUOLA
12/06/2014 DOPO LA PROTESTA, TORNA IL FRESCO IN UFFICI E ASILI
12/06/2014 VOMERO, SCUOLA ELEMENTARE INTITOLATA A SILVIA RUOTOLO
12/06/2014 PROVE INVALSI, UN SISTEMA DA RIFONDARE
12/06/2014 SCUOLE DA TERZO MONDO E NESSUNO INTERVIENE
12/06/2014
MILLE FIRME PER RENDERE SICURE LE STRADE D'ACCESSO ALLE
SCUOLE
12/06/2014 STUDIARE NON BASTA IMPARATE A IMPARARE
12/06/2014 TRE ANNI DI STUDIO IN TRE MINUTI DI TESI LA LAUREA E' "BREVISSIMA'
12/06/2014 Int. a F.Daveri: "IL SEGNO PIU' CI SARA' GIA' A GIUGNO" +++
12/06/2014
Economia, Lavoro, Previdenza
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I SINDACATI DEL COLLE: FATTI I SACRIFICI, RISPETTARE LE INTESE
SALE A MAGGIO LA CASSA STRAORDINARIA
12/06/2014 "ALITALIA, PRONTI 1,25 MILIARDI DA ETIHAD"
12/06/2014 BONUS, RECUPERO PA IN F24
12/06/2014 PENSIONI ANTICIPATE CON MENO PENALITA'
12/06/2014 DIPENDENTI PUBBLICI IN MOBILITA', BOLLO AUTO +12%
12/06/2014 QUIRINALE, I LAVORATORI: DA NOI TAGLI E SACRIFICI
12/06/2014 NIENTE PENSIONATI AL LAVORO E MOBILITA' OBBLIGATORIA
SINDACATI CONTRO LA NUOVA PA
12/06/2014 Int. a M.Lupi: LUPI: "C'E' TEMPO FINO A LUGLIO PER UNA SOLUZIONE
SUI TAGLI"
12/06/2014 MOBILITA' OBBLIGATORIA PER I DIPENDENTI PUBBLICI ENTRO 100 KM
12/06/2014 MOBILITA' FINO A 100 CHILOMETRI, AUTOMATICA ENTRO 50
12/06/2014 STATALI IN ESUBERO, PENSIONE 2 ANNI PRIMA
12/06/2014 ESODATI, PRESSING SULLA MAGGIORANZA
12/06/2014 STATALI, MOBILITA' ENTRO I 100 KM DIMEZZATI I PERMESSI SINDACALI
12/06/2014 MOBILITA' FORZATA E PENSIONAMENTI STATALI, PARTE LA
RIVOLUZIONE MADIA
12/06/2014 STATALI, OBBLIGO DI TRASFERIMENTO ENTRO I 100 KM
12/06/2014 ONORI E COMPLIMENTI: RENZI ALLA PROVA CINESE
12/06/2014 PER GLI STATALI IN ESUBERO IL POSTO FISSO DIVENTA MOBILE
12/06/2014
12/06/2014
Scuola: scatti; Snals, evitata l'ennesima ingiustizia
(v. Scuola: siglata intesa all'Aran su 'scatti' .." delle 12.44)
(ANSA) - ROMA, 11 GIU - "Evitata l'ennesima ingiustizia ai danni del personale
della scuola": con queste parole il segretario generale dello Snals-Confsal,
Marco Paolo Nigi, ha commentato la firma all'Aran del contratto che ripristina la
validità dell'anno 2012 ai fini dell'anzianità di servizio. Lo stesso contratto
riconosce al personale Ata, titolare dal primo settembre 2011 di posizioni
economiche legate a delicate prestazioni aggiuntive, la retribuzione
corrispondente.
"La pressante azione dello Snals-Confsal ha portato a un accordo che consente
di evitare una doppia penalizzazione per il personale della scuola con il blocco
dell'anzianità e delle posizioni economiche Ata. Il personale della scuola già
subisce, come tutto il pubblico impiego - sottolinea lo Snals – le conseguenze
negative del blocco contrattuale in atto da anni, e questo nonostante
l'evoluzione normativa e le riforme in atto abbiano determinato continui
aggravi in termini di prestazioni, soprattutto per gli adempimenti burocratici".
"Ora - ha dichiarato il segretario Nigi - si deve affrontare e vincere la
battaglia legata al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro". (ANSA).
Scuola, accordo su anzianità di servizio 2012 agli
insegnanti
Roma, 11 giu. (TMNews) - Firmato all'Aran il contratto che per gli insegnanti
della scuola ripristina la validità dell'anno 2012 ai fini dell'anzianità di servizio.
Lo stesso contratto riconosce al personale ATA - titolare dal 1° settembre 2011
di posizioni economiche legate a delicate prestazioni aggiuntive - la
retribuzione corrispondente.
Secondo il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi, "l'accordo
consente di evitare una doppia penalizzazione per il personale della scuola con
il blocco dell'anzianità e delle posizioni economiche ATA. Il personale della
scuola già subisce, come tutto il pubblico impiego, le conseguenze negative del
blocco contrattuale in atto da anni, e questo nonostante l'evoluzione normativa
e le riforme in atto abbiano determinato continui aggravi in termini di
prestazioni, soprattutto per gli adempimenti burocratici. Ora - ha concluso - si
deve affrontare e vincere la battaglia legata al rinnovo del contratto collettivo
nazionale di lavoro".
Scuola: Confsal, accordo su anzianita' servizio evita
ingiustizia
(ASCA) - Roma, 11 giu 2014 - ''Evitata l'ennesima ingiustizia ai danni del
personale della scuola''. Con queste parole il segretario generale dello SnalsConfsal, Marco Paolo Nigi, ha commentato la firma all'Aran del contratto che
ripristina la validita' dell'anno 2012 ai fini dell'anzianita' di servizio. Lo stesso
contratto riconosce al personale ATA - titolare dal 1* settembre 2011 di
posizioni economiche legate a delicate prestazioni aggiuntive - la retribuzione
corrispondente. La pressante azione dello Snals-Confsal ha portato a un
accordo che consente di evitare una doppia penalizzazione per il personale
della scuola con il blocco dell'anzianita' e delle posizioni economiche ATA. Il
personale della scuola gia' subisce, come tutto il pubblico impiego, le
conseguenze negative del blocco contrattuale in atto da anni, e questo
nonostante l'evoluzione normativa e le riforme in atto abbiano determinato
continui aggravi in termini di prestazioni, soprattutto per gli adempimenti
burocratici. ''Ora - ha dichiarato il segretario Nigi - si deve affrontare e vincere
la battaglia legata al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro''. 11
Giugno 2014 - 15:07
SCUOLA. SNALS: FIRMATO IL CONTRATTO SCATTI
ANZIANITÀ 2012
NIGI: EVITATA L''ENNESIMA INGIUSTIZIA AI DANNI
DEL PERSONALE
(DIRE) Roma, 11 giu. - "Evitata l''ennesima ingiustizia ai danni del personale
della scuola". Con queste parole il segretario generale dello Snals-Confsal,
Marco Paolo Nigi, ha commentato la firma all''Aran del contratto che ripristina
la validita'' dell''anno 2012 ai fini dell''anzianita'' di servizio. Lo stesso contratto
riconosce al personale Ata - titolare dal 1 settembre 2011 di posizioni
economiche legate a delicate prestazioni aggiuntive - la retribuzione
corrispondente. La pressante azione dello Snals-Confsal ha portato a un
accordo che consente di "evitare una doppia penalizzazione per il personale
della scuola con il blocco dell''anzianita'' e delle posizioni economiche Atacontinua lo Snals- Il personale della scuola gia'' subisce, come tutto il pubblico
impiego, le conseguenze negative del blocco contrattuale in atto da anni, e
questo nonostante l''evoluzione normativa e le riforme in atto abbiano
determinato continui aggravi in termini di prestazioni, soprattutto per gli
adempimenti burocratici". Ora, ha dichiarato il segretario Nigi, "si deve
affrontare e vincere la battaglia legata al rinnovo del contratto collettivo
nazionale di lavoro". (Com/Gas/ Dire) 13:04 11-06-14 NNNN
11 Giugno 2014
Incontro Aran-Sindacati: salvi anche gli scatti del
2012, ma la Flc-Cgil non firma
Accordo raggiunto anche sulle posizioni economiche del personale Ata dal 1°
settembre 2011 al 31 agosto 2014. Soddisfatti i sindacati: più di così non
potevamo fare. Si sottrae però il sindacato di Mimmo Pantaleo (che approva
solo l'accordo su amministrativi, tecnici ed ausiliari): hanno sottratto dal Mof
cifre altissime, a regime saranno 350 milioni di euro.
I sindacati, come previsto, hanno chiuso la trattativa all'Aran per il recupero
degli scatti del personale relativi al 2012. Rimangono, a questo punto, da
recuperare quelli dell'anno successivo.
L'accordo è stato firmato da tutti i sindacati, tranne la Flc-Cgil che ha
sottoscritto solo la parte riguardante il "salvataggio" delle posizioni economiche
del personale Ata relative al periodo 1 settembre 2011 - 31 agosto 2014.
Al telefono Mimmo Pantaleo, segretario generale Flc-Cgil, ci dice che "la
mancata firma deriva dalla sottrazione di una parte consistente del Mof, da cui
si finanzia il Fondo d'Istituto: a regime si cancelleranno 350 milioni di euro
l'anno".
Di diverso tenore sono invece i commenti degli altri sindacati:
“Evitata l’ennesima ingiustizia ai danni del personale della scuola”. Con queste
parole il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi, ha
commentato la firma all’Aran del contratto che ripristina la validità dell’anno
2012 ai fini dell’anzianità di servizio. Lo stesso contratto riconosce al personale
ATA - titolare dal 1° settembre 2011 di posizioni economiche legate a delicate
prestazioni aggiuntive - la retribuzione corrispondente. La pressante azione
dello Snals-Confsal ha portato a un accordo che consente di evitare una doppia
penalizzazione per il personale della scuola con il blocco dell’anzianità e delle
posizioni economiche ATA. Il personale della scuola già subisce, come tutto il
pubblico impiego, le conseguenze negative del blocco contrattuale in atto da
anni, e questo nonostante l’evoluzione normativa e le riforme in atto abbiano
determinato continui aggravi in termini di prestazioni, soprattutto per gli
adempimenti burocratici. “Ora – ha dichiarato il segretario Nigi - si deve
affrontare e vincere la battaglia legata al rinnovo del contratto collettivo
nazionale di lavoro
11/06/2014 - 13:51
Scatti di anzianità. Recuperato il 2012 e salve
posizioni economiche Ata. Sacrificato fondo di
istituto
red - Raggiunto oggi l'accordo all'Aran per la piena validità del 2012 per gli
scatti di anzianità, che determinano la progressione economica dei lavoratori
della scuola.
L'accordo firmato oggi all'Aran vale per tutto il personale della scuola, docente
e Ata.
Dichiarazione Cisl Scuola "Avevamo come obiettivo prioritario la tutela del
salario fondamentale e lo abbiamo conseguito nell’unico modo oggi possibile,
assumendoci ancora una volta la responsabilità delle scelte necessarie.
Il problema degli scatti è nato nel 2010 e da allora abbiamo cercato di
risolverlo attraverso l’iniziativa e le intese sindacali che siamo stati capaci di
costruire, misurandoci con vincoli e opportunità ancora oggi tutti presenti,
nonostante si siano avvicendati quattro governi e almeno altrettante
maggioranze. Se non avessimo giocato con determinazione il nostro ruolo di
sindacato, delegando le soluzioni alla politica, saremmo ancora a mani vuote."
Gilda "Le progressioni di carriera saranno corrisposte sia ai docenti che
le hanno già maturate, sia a quelli che devono ancora raggiungerle. Ma per
siglare l'accordo – sottolinea Di Meglio – è stato necessario sacrificare il Fondo
di istituto perché il Governo ci ha privato di ciò che ci spettava destinando
altrove i risparmi derivanti dai tagli”.
Snals: “Evitata l’ennesima ingiustizia ai danni del personale della scuola”. Con
queste parole il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi, ha
commentato la firma all’Aran del contratto che ripristina la validità dell’anno
2012 ai fini dell’anzianità di servizio. Lo stesso contratto riconosce al personale
ATA - titolare dal 1° settembre 2011 di posizioni economiche legate a delicate
prestazioni aggiuntive - la retribuzione corrispondente.
La questione del recupero degli scatti si lega alla volontà da parte ministeriale
di puntare ad una progressione carriera per merito e per la quale presenterà
una proposta entro 30 giorni.
Raggiunto anche l’accordo sul personale ATA, che fa salve le posizioni
economiche dal 1° settembre 2011 al 31 agosto 2014. Viene rimosso
definitivamente, per gli interessati, il rischio di dover restituire soldi già avuti in
busta paga.
11 giugno 2014
Scatti: i commenti di Cisl, Snals e Gilda
“Anche il 2012 torna ad avere piena validità per le progressioni economiche di
chi lavora nella scuola. Avevamo come obiettivo prioritario la tutela del salario
fondamentale e lo abbiamo conseguito nell’unico modo oggi possibile,
assumendoci ancora una volta la responsabilità delle scelte necessarie”. È
questo il commento a caldo del segretario della Cisl scuola Francesco Scrima,
subito dopo la conclusione dell’accordo sugli scatti.
Il problema degli scatti è nato nel 2010 e da allora si sono avvicendati quattro
governi e almeno altrettante maggioranze, osserva il sindacalista. “Se non
avessimo giocato con determinazione il nostro ruolo di sindacato, delegando le
soluzioni alla politica, saremmo ancora a mani vuote”.
Importante anche l’accordo sul personale ATA, che fa salve le posizioni
economiche dal 1° settembre 2011 al 31 agosto 2014. Ora diventa “quanto
mai urgente il rinnovo di un contratto fermo ormai da sette anni”.
Di “ennesima ingiustizia ai danni del personale della scuola” evitata con
l’accordo sugli scatti parla il segretario dello Snals, Marco Paolo Nigi. “La
pressante azione dello Snals-Confsal ha portato a un accordo che consente di
evitare una doppia penalizzazione per il personale della scuola con il blocco
dell’anzianità e delle posizioni economiche ATA”
Anche per lo Snals ora “si deve affrontare e vincere la battaglia legata al
rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro” anche perché “l’evoluzione
normativa e le riforme in atto (hanno) determinato continui aggravi in termini
di prestazioni, soprattutto per gli adempimenti burocratici”.
Soddisfatto a metà il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino
Di Meglio: “Abbiamo portato a casa un risultato importante per tutti i docenti
ma non possiamo esultare perchè manca ancora all'appello lo scatto del 2013”.
E “per siglare l'accordo è stato necessario sacrificare il Fondo di istituto perchè
il Governo ci ha privato di ciò che ci spettava destinando altrove i risparmi
derivanti dai tagli”. Positivo, comunque, è il fatto di aver “evitato all'ultimo
minuto il rischio che chi aveva percepito lo scatto nel 2013 dovesse restituirlo,
una manovra che avrebbe provocato una pesante decurtazione della busta
paga”.
11 giugno 2014 | 16:15
L’INTESA ALL’ARAN - Insegnanti, arrivano gli scatti
di anzianità 2012, ma la Cgil non ci sta
Il sindacato guidato da Pantaleo critica: «Così si penalizzano le risorse
destinate alle scuola». Raggiunto anche l’accordo all’Aran per il pagamento
delle posizioni economiche del personale Ata
di Valentina Santarpia
Accordo fatto: i sindacati hanno firmato all’Aran, l’Agenzia per la
rappresentanza negoziale delle Pubbliche amministrazioni, l’intesa sugli scatti
di anzianità 2012 del personale della scuola e sulle posizioni economiche del
personale Ata (ausiliari, tecnici e amministrativi). L’accordo è stato firmato da
tutti i sindacati tranne la Flc-Cgil, che ha firmato soltanto la parte dell’intesa
relativa al personale Ata. Soddisfatta il ministro Stefania Giannini: «Con
l’accordo si scongiura definitivamente la possibilità che il personale debba
restituire, a causa di un pasticcio burocratico ereditato dal passato, somme già
percepite. Il governo ha dunque mantenuto uno dei primi impegni presi dopo il
suo insediamento. Ora - conclude il ministro - dobbiamo lavorare per integrare
il Fondo per il Miglioramento dell’Offerta Formativa in parte utilizzato proprio
per coprire gli scatti».
«Nessuna restituzione dei soldi in busta paga»
Commenti positivi anche da parte del segretario della Cisl scuola, Francesco
Scrima: «Anche il 2012 torna ad avere piena validità per le progressioni
economiche di chi lavora nella scuola. È questo il frutto dell’accordo che
abbiamo firmato oggi all’Aran, un accordo che vale per tutto il personale del
comparto, docente e Ata. Avevamo come obiettivo prioritario la tutela del
salario fondamentale - spiega Scrima - e lo abbiamo conseguito nell’unico
modo oggi possibile, assumendoci ancora una volta la responsabilità delle
scelte necessarie». Importante anche, per Scrima, l’accordo sul personale Ata,
che fa salve le posizioni economiche dal 1 settembre 2011 al 31 agosto 2014:
«Viene rimosso definitivamente, per gli interessati, il rischio di dover restituire
soldi già avuti in busta paga». Secondo Marco Paolo Nigi, il segretario generale
dello Snals-Confsal, si è «evitata l’ennesima ingiustizia ai danni del personale
della scuola». Per il coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti, Rino Di
Meglio, è stato «portato a casa un risultato importante per tutti i docenti ma
non possiamo esultare perché manca ancora all’appello lo scatto del 2013».
Le spese? Le fa il Fondo di istituto
L’intesa, in sintesi, prevede che saranno pagati gli scatti di anzianità per coloro
che li hanno maturati a dicembre 2012 con un riconoscimento economico che
permane per i prossimi anni; saranno pagati gli arretrati con decorrenza
gennaio 2013; per tutti il personale viene riconosciuto l’anno 2012 ai fini della
riconoscimento giuridico dell’anzianità e della pensione; per il personale Ata,
per il quale è stato sottoscritto specifico contratto, saranno pagate le posizioni
economiche fino ad agosto 2014.Le progressioni di carriera saranno corrisposte
sia ai docenti che le hanno già maturate, sia a quelli che devono ancora
raggiungerle. Ma per siglare l’accordo è stato necessario sacrificare il Fondo di
istituto: ed è questo il motivo per cui la Cgil scuola alla fine non ha firmato il
documento: «La nostra mancata firma deriva dalla sottrazione di una parte
consistente del Mof, da cui si finanzia il Fondo d’Istituto: a regime si
cancelleranno 350 milioni di euro l’anno. Una quota che mette le scuole ancora
più in ginocchio di quanto lo sono oggi», spiega il segretario Mimmo Pantaleo.
Critico anche l’Anief, che stima: «Le scuole perderanno 1,3 miliardi in tre anni.
C’è poco da esultare- sostiene Marcello Pacifico, presidente del sindacato
paladino dei precari - per permettere di assolvere il diritto degli aumenti
stipendiali automatici vengono tagliati in modo irrecuperabile 124 milioni di
euro nel 2013 (che si aggiungono ad altri 280 già cancellati), circa 550 milioni
per il 2014 e 350 milioni per il prossimo anno. Con la prospettiva che il taglio
di oltre un terzo del MOF diventi permanente».
«E ora tocca al contratto»
Ma «questo è l’ultimo accordo che si rende necessario per pagare gli scatti minimizza il segretario della Uil, Massimo Di Menna - che fa riferimento al terzo
anno del triennio 2010-2012. È anche l’ultimo che vede nelle risorse impiegate
anche parte del fondo di istituto». A partire dal 2014, infatti, si ripristinerà il
meccanismo degli scatti con una crescita stipendiale legata all’anzianità di
servizio. «La sfida sarà quindi ora sul versante contrattuale per la qualità della
scuola pubblica e il riconoscimento professionale di chi ci lavora- precisa Di
Menna- Il presidente del Consiglio ora deve dare seguito a quanto affermato in
più sedi in merito alla centralità dell’istruzione, sul prezioso lavoro che si
svolge nelle scuole, sulle basse retribuzioni».
11 giugno 2014
Aran – Raggiunto l’accordo sugli scatti d’anzianità:
recuperato il 2012, ma a spese del MOF Scatti d’anzianità: raggiunto l’accordo all’Aran per il riconoscimento degli scatti
d’anzianità del 2012 agli insegnanti. Il patto siglato oggi sarà valido per tutto il
personale del comparto scuola (docenti e Ata). L’accordo raggiunto, inoltre,
elimina definitivamente il rischio per i docenti interessati di over restituire gli
importi già percepiti in busta paga.
Per trovare i fondi necessari a garantire le progressioni di carriera è stato
necessario effettuare tagli al MOF (Fondo per il miglioramento dell’offerta
formativa). Nonostante questo sacrificio, sono stati quasi tutti positivi i
commenti rilasciati dalle sigle sindacati di settore: “Le progressioni di carriera
saranno corrisposte sia ai docenti che le hanno già maturate, sia a quelli che
devono ancora raggiungerle. Ma per siglare l’accordo – spiega Di Meglio (Gilda)
– è stato necessario sacrificare il Fondo di istituto perché il Governo ci ha
privato di ciò che ci spettava destinando altrove i risparmi derivanti dai tagli”.
“Avevamo come obiettivo prioritario la tutela del salario fondamentale e lo
abbiamo conseguito nell’unico modo oggi possibile, assumendoci ancora una
volta la responsabilità delle scelte necessarie – scrivono dalla Cisl scuola - Il
problema degli scatti è nato nel 2010 e da allora abbiamo cercato di risolverlo
attraverso l’iniziativa e le intese sindacali che siamo stati capaci di costruire,
misurandoci con vincoli e opportunità ancora oggi tutti presenti, nonostante si
siano avvicendati quattro governi e almeno altrettante maggioranze. Se non
avessimo giocato con determinazione il nostro ruolo di sindacato, delegando le
soluzioni alla politica, saremmo ancora a mani vuote”.
“Evitata l’ennesima ingiustizia ai danni del personale della scuola” Commnta il
segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi.
Mentre più polemico è il commento dell’Anief che critica duramente la scelta di
sacrificare il Mof: “C’è poco da esultare: per permettere di assolvere il diritto
degli aumenti stipendiali automatici vengono tagliati in modo irrecuperabile
124 milioni di euro nel 2013 (che si aggiungono ad altri 280 già cancellati),
circa 550 milioni per il 2014 e 350 milioni per il prossimo anno. Con la
prospettiva che il taglio di oltre un terzo del MOF diventi permanente.
Bisognava invece puntare allo sblocco del contratto e far avere 1.200 euro
l’anno a dipendente dal 2010. E’ un accordo a perdere, che non arresta il
processo di proletarizzazione della categoria – spiega Marcello Pacifico,
portavoce Anief-Confedir – E pesa in negativo sull’offerta a supporto della
didattica, perché l’anno prossimo farà avere alle scuole meno soldi di quello
che si è appena concluso. L’unica buona notizia è l’aver salvato le posizioni
economiche legate alle prestazioni aggiuntive svolte nell’ultimo triennio dal
personale Ata”.
Duro anche il commento di Mimmo Pantaleo, segretario FLC Cgil: “Un si alle
posizioni economiche e un no all’accordo sugli scatti da parte della FLC che
denuncia l’insostenibilità per le scuole di un taglio del Mof di 680 milioni di euro
per gli anni 2013 e 2014 e di 350 milioni di euro a partire dal 2015.
Esprimiamo soddisfazione per come si è conclusa la vicenda delle posizioni Ata
anche se si tratta di una operazione una tantum e non di un vero e proprio
ripristino dell’istituto contrattuale. Al contrario siamo critici sull’accordo sugli
scatti di anzianità. Ripristinare come? Riducendo per il secondo anno
consecutivo lo stipendio ad altri lavoratori? Ancora una volta i lavoratori
debbono sottostare al ricatto di recuperare le risorse necessarie per gli scatti
(un diritto contrattuale) tagliando il Fondo di Istituto che garantisce prestazioni
essenziali alle attività progettuali e qualificate per alunni.
Dal governo ci aspettiamo un atto di coerenza che mantenga fede agli impegni
presi sul ripristino del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (Mof) e
della legge 440/97 (autonomia scolastica) entrambi destinati al valore aggiunto
della didattica. A questo condizioni siamo pronti a firmare anche l’accordo sugli
scatti ritenendo che non vada nella direzione giusta il ripetersi di operazioni
politico salariali a danno di tutti: lavoratori, contrattazione, diritti dei soggetti
in formazione”.
Data
\VALL STREET ITALIA
11-06-2014
Pagina
I
Foglio
1
SCUOLA: CONFSAL, ACCORDO SU ANZIANITA' SERVIZIO EVITA INGIUSTIZIA
(ASCA) - Roma, 11 giu 2014 - "Evitata l'ennesima ingiustizia ai danni del personale della
scuola". Con queste parole il segretario generale dello Snals-Confsal, Marco Paolo Nigi, ha
commentato la firma all'Aran del contratto che ripristina la validita' dell'anno 2012 ai fini
dell'anzianita' di servizio. Lo stesso contratto riconosce al personale ATA - titolare dal 1*
settembre 2011 di posizioni economiche legate a delicate prestazioni aggiuntive - la
retribuzione corrispondente. La pressante azione dello Snals-Confsal ha portato a un
accordo che consente di evitare una doppia penalizzazione per il personale della scuola
con il blocco dell'anzianita' e delle posizioni economiche ATA. Il personale della scuola
gia' subisce, come tutto il pubblico impiego, le conseguenze negative del blocco
contrattuale in atto da anni, e questo nonostante l'evoluzione normativa e le riforme in atto
abbiano determinato continui aggravi in termini di prestazioni, soprattutto per gli
adempimenti burocratici. "Ora - ha dichiarato il segretario Nigi - si deve affrontare e
vincere la battaglia legata al rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro".
Ritaglio
stampa
ad
uso esclusivo
del
destinatario,
non
riproducibile.
12 giugno 2014
Il Sole?]{!
Quotidiano
mmrn
Data
Pagina
Foglio
12-06-2014
18
1
Retribuzioni. Siglato l'accordo all'Aran
Nella scuola tornano
gli scatti dei docenti
Ritaglio
SNALS
LA COPERTURA
Gli aumenti costano
a regime 350 milioni:
verranno reperiti tagliando
i fondi per migliorare
l'offerta formativa
Rino Di Meglio.Ma ora il Governo «trasformi i ripetuti annunci
sulla scuola in proposte concrete», ha aggiunto il leader della
Uil Scuola, Massimo Di Menna.
A partire «dal rinnovo del contratto», hanno sottolineato in
coro i numeri uno di Cisl Scuola
e Snals-Confsal, Francesco Scrima e Marco PaolowmJ
© RIPRODUZ!ONE RISERVATA
I
=---::======="--------------'--
190mila
La platea
Docenti e personale
amministrativo(Ata)chevedrà
riconoscersi in busta paga lo
scatto d'anzianità 2012
350milioni
Le coperture
Gli aumenti saranno coperti:
peril2012, da 120 milioni, una
I tantum,
di risparmi conseguiti
con la riforma degli
ordinamenti. Edal 2013, a
regime, da 350 milioni di
riduzione dei fondi per pagare
le attività aggiuntive in favore
, degli alunni
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068391
Un aumento che oscilla da
46 euro a 270 euro lordi mensili
a seconda del "gradone" maturato da professori e personale
amministrativo (Ata) con l'anzianità di servizio.
I sindacati (tranne la FlcCgil) hanno firmato ieri
all'Aran l'accordo che "sblocca" gli scatti d'anzianità 2012,
concludendo così il recupero
del triennio 2010-2012 di aumenti stipendiali riservati al personale della scuola dalla legge Tremonti del 2010 (che ha sancito,
per lo stesso periodo, il blocco
dei rinnovi contrattuali in tutto
il pubblico impiego). A rimanere congelato è ora solo l'anno
2013. Il recupero di validità
dell'anno 2012 risolve anche il
"pasticcio" di gennaio del minacciato prelievo da parte del
Mef-atranchedi15oeuroalmese - sulle buste paga di circa
52mila professori e Ata, sterilizzato con un decreto d'urgenza e
che ora viene quindi ufficialmente escluso. Gli aumenti legati allo scatto 2012 interessano circa 180-19omila tra docenti e Ata,
e i soldi dovrebbero arrivare nelle tasche degli interessati tra settembre-ottobre. La copertura
arriverà, per il 2012, da 120 milioni, una tantum, di risparmi conseguiti con la riforma degli ordinamenti. E dal 2013, a regime, da
350 milioni di riduzione dei fondi per remunerare le attività aggiuntive in favore degli alunni
(il cosiddetto «Mofo ). Tra levoci tagliate, un sacrificio minore
ci sarà per le risorse destinate
ai corsi di recupero e per retribuire le ore eccedenti (cioè le
ore di straordinario utilizzate
per sostituire colleghi assenti).
Dopo il prelievo per recuperare lo scatto 2011, e ora la sforbiciata per il 2012, il «Mofo varrà,
a regime, dal 2015-2016 circa
650 milioni (nel 2008-2009 pesava però circa 1,3 miliardi). Di
qui l'impegno del ministro Ste-
fania Giannini a incalzare il Governo per far reintegrare questo fondo. L'accordo di ieri
all'Aran ha sbloccato anche la
questione delle posizioni economiche Ata, che verranno pagate fino ad agosto 2014.
«Un buon risultato in unmomentodifficile»,hadettoilcoordinatore nazionale della Gilda,
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Quotidiano
ItaliaOggi
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28
1
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L'ememiam."'"'1'1/aLc~""'"'i"lifliccp•wop•a2f!IJ
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Il magistrafo pagherà i danni
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Quotidiano
IA G4ZRTIA DELMEZZOGIORNO
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IA GAZZETIA DI LECCE
Foglio
12-06-2014
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1/ 2
ANCORA UNA VOLTA HA COLPITO NEL SEGNO LA CERIMONIA FINALE DEL CONCORSO 11LO SCRIVO I011. I MERITI VANNO DIVISI FRA TUTTI
•
PIERO LISI
tefusco, la Ledere Conad, gli editori salentini Lorenzo Capone, Piero Manni, Giovanni Chiriatti di Kurumuny, edizioni Grifo, Cosimo Lupo, la Coldiretti provinciale,
la cooperativa San Giorgio di Carpignano
Salentino, l'oleificio Setrie di Muro Leccese, la libreria Pensa di Lecce, gli artigiani
d'arte salentini Gino Gigante & Salvatore
De Luca, Carmen Rampino, Rosaria Pallara, Enzo Fasano, Albino Mello, Carlo Nicoletti, Danilo Parisi e Tonio Biscanti.
Ed ancora, la vicepresidente della Provincia, Simona Manca, il senatore Giorgio
Rosario Costa, presidente dell'Ordine provinciale dei commercialisti, che ha voluto
premiare ben dieci scuole con targhe di
merito per i loro giornali d'istituto, Antonio
Fitto, sindaco di Maglie; Dario Massimiliano Vincenti, presidente della Fondazione
Capece di Maglie, il sindaco di Cavallino,
Michele Lombardi, e l'assessore alla Cultura, onorevole Gaetano Gorgoni, i volontari della croce Rossa provinciale e la loro
presidente Ilaria Decimo. Ed ancora, i
Lions, Michele Testa, Pompeo Maritati, Tiziana Giuffrè. Fondamentali per la buona
riuscita del concorso, infine, lo rmmm (un
grazie particolare a Maria Rosaria Valentino), la Banca Popolare Pugliese, il direttore e tutti i dipendenti del Grand Hotel
Tiziano. L'elenco, ovviamente, è incompleto, e ce ne scusiamo. Non bisogna però
dimenticare l'architetto Goffredo Tana,
ideatore del concorso.
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e Applausi per tutti. Una serata indimenticabile, da mettere all'occhiello. Tutti
bravi, tutti contenti. Felici i 65 piccoli orchestrali della scuola media di Carmiano
che, diretti dai loro insegnanti, hanno dato
saggio della loro grande preparazione e bravura. Felici soprattutto gli oltre trecento
ragazzi di ogni età (dai sei-sette anni di chi
ha appena concluso la prima elementare, ai
ventenni studenti universitari: tutti contenti per il premio ricevuto e per essere
stati, anche se solo per qualche minuto,
sotto i riflettori del grande palcoscenico del
Centro Congressi dell'hotel Tiziano che anche quest'anno ha ospitato la cerimonia di
chiusura del concorso.
E dopo gli applausi i ringraziamenti. Un
grazie che va a tutti coloro i quali hanno
contribuito alla stupenda riuscita del concorso. Innanzitutto ai picci (e grandi, come
età) partecipanti, ai loro insegnanti, ai genitori, ai vari esperti di giornalismo e tutor
che insegnano nelle scuole del Salento la
splendida professione del giornalismo.
Grazie agli sponsor che con il loro intervento hanno permesso a 349 vincitori del
concorso di ricevere il meritato premio,
dalle borse di studio ai pacchi libro.
Un «grazie» di cuore va ad Antonio Quar-
ta, titolare dell'industria «Quarta Caffè»
che con il suo intervento economico ha
permesso lo svolgimento della cerimonia
finale. Un immenso «grazie» alla signora
Elsa Quarta, mamma di Antonio, che è intervenuta a consegnare i borsoni sportivi
messi in palio dalla sua azienda e che con
grande vitalità e competenza ha dato giuste
indicazioni al cerimoniere della premiazione, il giornalista Giovanni Delle Donne.
La signora Elsa si è subito immedesimata
nella filosofia del concorso, probabilmente
conquistata dai tanti bambini e ragazzi che
grazie al loro impegno scolastico avevano
conquistato un premio, ed ha dato il suo
contributo per snellire la cerimonia.
Un grazie va anche a Piernicola e ad
Alessandra Leone de Castris titolari
dell'omonima Casa vitivinicola che con la
sua produzione tiene alto il nome del Salento in tutto il mondo. Quest'anno i coniugi
Leone de Castris sono stati particolarmente
generosi ed ai premi per i ragazzi hanno
voluto aggiungere una borsa di studio.
Da non dimenticare l'intervento di altre
aziende di importanza nazionale come
Mondadori Libri, Poste Italiane, Bolaffi
Editori, le Edizioni Panini, il Touring club
Italiano (ed in particolare il console del
sodalizio, dottor Mario Giangrande), la catena di mega-store «La Giocheria» (e la titolare del magazzino leccese Tiziana Mon-
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Quotidiano
LANOTiZiA
---------GIDRNAllll-
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·ci costano
di LUCA LA MANTIA
studia una lingua è una scuola che non
fa nulla. L'uso della lavagna multimediale e, in generale, la tecnolgia non
hanno bisogno di uno st11dio ma di una
preparazione a monte. Io posso anche
mettermi a spiegare a uno studente la
nanotecnolgia ma se questi non sa fare
una sintesi non capirà nulla".
Gran parte del personale scolastico è precario, a cosa conduce
questo?
"Si fa, innanzitutto, un danno alla scuola, perché il precario, nella condizione
in cui lavora, non riesce a portare la
sua qualità. Si fa un danno al precario
stesso e sì fa un danno economico allo
Stato".
Perché? I precari costano di più?
"Sì. perché i precari percepiscono, per
l'anno scolastico, il normale stipendio da parte del ministero e, dopo essere stati licenziati, la disoccupazione
dall'Inps. In più prendono dall'Inpdap
e dall'Inps come precari. In totale, quindi, per i precari spendiamo circa 25omilioni. Se
fossero a tempo determinato
spenderemmo di meno".
Cosa proponete da questo
punto di vista?
"Per risparmiare e dare certezze ai lavoratori chiediamo
una dotazione di organico pluriennale nelle scuole in modo
da far sparire la distinzione tra
organico di fatto e organico dì
diritto. Questo risolverebbe
molti dei problemi della scuola
italiana".
Che tipo di modello scolastico proponete alla politica'?
"Una scuola aperta dalle 8 alle
20 in cui l'attività sia divisa in
tre parti. Durante la mattina
si svolgerebbero le lezioni classiche in
cui, però, gli insegnanti hanno autorevolezza e carta bianca ull'educazione degli alunni. I1 pomeriggio, invece,
sarebbe destinato alle attività ricreative, le stesse che i ragazzi svolgono fuori dalla scuola, ad esempio nei centri
sportivi. Infine una terza attività in cui
i docenti fanno, all'interno della scuola,
ripetizioni aglì studenti, esclusi, ovviamente, quelli della propria classe"
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arlare dì scuola in Italia è
sempre complicato. Tutti lo
considerano un settore nelgico ma pochi, sinora,
hanno davvero innovato.
iamo c i1esto un parere sul tema a
Marco Paolo Nigi, segretario generale
della Snals Confsal che sulla scuola ta
portando avanti idee all'avanguardia.
Nigi, in molti in questi anni hanno
parlato di riforma del settore scolastico. Ma cosa è stato realmente
fatto sinora?
"Non ci sono state riforme importanti. Ci sono stati solo tagli. Noi invece
vorremmo una scuola in cui gli studenti devono studiare per raggiungere
l'eccellenza. Finora, invece, si è andati
verso la mediocrità. La scuola, invece,
dovrebbe essere un ascensore sociale".
Quindi l'azione politica sull'istruzione, secondo lei, andrebbe bocciata in toto?
"Abbiamo accolto con cntusiamo il ritorno dei voti e il fatto che bisogna avere la sufficienza in tutte le materie per
essere ammessi agli esami. Ma sono
solo piccoli tentativi".
La scuola è uno dei settori più
dai tagli. Cosa ha prodotto
questa attitudine?
"Ha rovinato il nostro sistema di istruzione in cui oggi non c'è più meritocra7,ia. E ha cambiato anche la condizione
degli insegnanti. Deve finire l'epoca dei
genitori che vanno a parlare con gli insegnanti dopo che questi hanno rimproverato i figli".
Si è parlato spesso di innovazione
e del fatto che possa portare un
surplus alla scuola e alla formazione degli studenti in funzione
del lavoro. Cosa ne pensa?
"La tecnolgia è impO!tante ma non
dobbiamo ·confondere il senso della
scuola".
Ovvero?
"La scuola è come una palestra, deve
fornire innanzih1tto una preparazione
di base. Sviluppare il ragionamento significa poter spaziare in tutti i settori.
Questo devono fare gli studenti. Invece una scuola che non fa più i riassunti
ma fa ricerche, che non fa più calcolo
mnemonico e aritmetico o dove non si
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Quotidiano
LANOTiZiA
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1O
Foglio
2/2
Data
- - - - - - - - - GIORNAllll-
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è il Slc'dello
Snals è il
Sindacato nazionale autonomo dei lavoratori
mentre 1a Confsal è la Confeue1:az:l!one ger1era,1e deo sindacati autonomi dei 1a:vrn:atori.
anche.al Cnel.
SNALS
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Quindicinale
Data
LA TECNICA
Pagina
DELLA SCUOLA
di Reginaldo Palermo
Foglio
05-06-2014
3
1
Anticipo a 5 anni
diploma a 18? No grazie
nche il ministro Stefania
Giannini sembra voler
cedere alla tentazione di
legare il suo nome ad una "riforma" del nostro sistema scolastico. Nei giorni scorsi, infatti,
ha lanciato la sua idea per consentire ai giovani italiani di diplomarsi a 18 anni e non più a
19 come avviene ora.
La proposta è quella di ridurre a due anni il percorso della
scuola dell'infanzia, far iniziare
la scuola primaria a 5 anni, lasciare intatta la durata della secondaria (3 anni il primo grado
e 5 il secondo) consentendo in
tal modo il diploma a 18 anni
anziché a 19.
In realtà l'idea di anticipare
l'obbligo a 5 anni o facendo iniziare la primaria un anno prima
o rendendo obbligatorio l'ultimo anno di infanzia non è affatto nuova e venne attentamente vagliata e discussa alla
fine degli anni Novanta quando
il ministro era Luigi Berlinguer
che aveva come consulenti fior
di tecnici e di pedagogisti (all'epoca il corpo ispettivo era
formato da centinaia di ispettori, oggi è di fatto ridotto a poche decine di unità).
Alla fine di una lunga e complessa analisi dei dati si arrivò
alla conclusione che l'ipotesi
era difficile da realizzare, per diverse ragioni.
Per esempio: rendere obbligatorio l'ultimo anno di scuola
dell'infanzia significa aprire
nuove scuole dell'infanzia statali (oggi intere aree del Paese
sono "coperte" dalla paritarie) e
quindi reperire risorse di cui
per ora non c'è traccia.
Viceversa, per far partire la
scuola primaria a 5 anni riducendo a due anni
quella dell'infanzia
bisognerebbe af-
frontare la questione dei tempi
di realizzazione della riforma: chi
ha iniziato a 6 anni come procederà nel proprio percorso scolastico? Dovrà ad un certo punto
"fare due anni in uno"? Oppure
prima di arrivare a diplomare
tutti a 18 anni bisognerà aspettarne almeno due lustri?
Senza poi considerare che riducendo la scuola dell'infanzia
a soli due anni ci si troverà di
fronte ad un consistente esubero di organici nella scuola dell'infanzia, mentre le piccole
scuole di una sola sezione funzionanti in molti comuni saranno a rischio di chiusura.
Ovviamente la sortita del Ministro ha provocato reazioni
contrastanti.
Cisl-Scuola, per esempio, boccia la proposta senza mezzi termini: "stupisce come si possa con-
siderare il sistema scolastico alla
stregua di un armadio che si
monti e si smonti a piacimento, da
una parte o dall'altra, come se fosse un componibile lkea".
Alla Flc-Cgil di Mimmo Pantaleo non piace affatto l'idea
che un dibattito del genere si
apra sui giornali e rilancia: "no
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!!llmm e Anief, al contrario, valutano con attenzione l'idea della
Giannini anche se mettono subito le mani avanti per dire che la
durata complessiva del percorso
scolastico non si tocca.
Difficile dire se il Ministro - visto lo scarso consenso elettorale riscosso da Scelta Civica continuerà ad insistere su questo tasto.
Anche perché sono ben altri i
problemi urgenti sul tappeto:
dal piano per l'edilizia scolastica,
ancora fermo al palo nonostante gli annunci, fino al rinnovo del
contratto nazionale, vero banco
di prova per la credibilità del Ministro e dell'intero Governo.
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alle scorciatoie sulla pelle dei
bambini. Noi siamo per /'obbligatorietà della scuola dell'infanzia
e per una sua generalizzazione
sul territorio nazionale".
Quotidiano
la Repubblica
Data
12-06-2014
Pagina
35
Foglio
1
IASCUOIADARICOS1RUIRE
ADRIANO PROSPERI
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Se l'istruzione
pubblica è
in questo stato
non è solo per
la crisi. Ese
deve essere
rifatta non è
solo nelle
mura. Bisogna
mutare strada
rispetto a
quella battuta
1 SONO tante emergenze nel nostro paese. Ma il rapporto del
Censis sugli edifici scolastici
statali e le lettere dei sindaci al
premier Renzi ne segnalano una gigantesca. Edifici vetusti, cadenti, pericolosi
per l'amianto o perché il tetto e le mura
non ce la fanno più. Lo chiamiamo patrimonio edilizio, ma più che un patrimonio è un debito: è vecchio, arretrato, è
stato lasciato indietro mentre ledilizia
privata conosceva il boom. È tempo di
cambiare marcia.
Ma se la scuola statale è in questo stato non è solp per la crisi finanziaria e il
patto di stabilità. E se deve essere ricostruita non è solo nelle mura e nei soffitti, negli impianti e nella eliminazione di
rischi per la salute. Bisogna mutare strada rispetto a quella battuta da tempo:
non solo in Italia.
Quellachecihaportatoquièunastrada lunga: e si è aperta davanti alle classi
dirigenti e ali' opinione pubblica quando
ha vinto la convinzione che la scuola dovesse essere assoggettata alle leggi del
mercato capitalistico. Leggi nuove: all'idea della scuola pubblica come canale
formativo ciel cittadino e luogo di accesso ai più alti gradi del sapere sono subentrate le leggi della concorrenza per
attirare i clienti-studenti e dell'efficienza che obbligava a sfornare un" capitale
umano". Inutile spreco è apparso l'obbligo dell'insegnante di formare l'allievo come personalità matura e cittadino
cosciente dei suoi diritti e doveri. Occorrevaaddestrarloper essere immesso sul
mercato. Questa la dottrina entrata in
vigore nel mondo occidentale coi governi di Margaret Thatcher e con Ronald
Reagan negli Usa. Dunque, scuole pubbliche e private entravano in concorrenza. La svolta fu segnata negli ùsa dal
rapporto 1983 della commissione insediata da Reagan che denunziava lo stato fallimentare del sistema scolastico: la
signora Thatcher ne seguì l'esempio
con l'Education Reform Act del 1988.
Non parliamo delle conseguenze nel
mondo anglosassone: importa invece
osservare quelle che si ebbero in Italia.
Il nostro paese aveva ali' epoca una scuola ·pubblica e una università tutt'altro
che disprezzabili, anche se messe a du-
ra prova nelle loro strutture da un aumento della popolazione scolastica dovuto al progresso economico e sociale
del paese che viveva un primo avvio di
correzione della ripartizione della ricchezza. Anche l'l talia subì gli effetti della nuova dottrina. Qui l'unica forma di
concorrenza possibile era tra scuola
pubblica e scuole confessionali: in quella direzione fu accelerato il flusso dei finanziamenti e si moltiplicarono le forme di servilismo verso le istituzioni educative di marca confessionale. La scuola
pubblica dovette aprire le sue porte a insegnanti di religione nominati dai vescovi, in barba alla Costituzione. Da alloralosmantellamentodellascuolapubblicaedell'universitànonhaconosciuto
interruzione. Si poteva sperare qualcosa dalla costruzione europea. Ma qui ci
siamo trovati davanti alla vittoria di
un'idea di modernizzazione che recepiva in pieno il dogma liberista. Intanto,
da noi si è venuta scatenando nella comunicazione pubblica un'offensiva tesa a convincere che è inutile perdere
tempo a scuola. Siamo precipitati all'ultimo posto in Europa come percentuale
di laureati e continuiamo a discendere
nelle statistiche sul grado di istruzione
dellapopolazione,laquantitàdilibriletti, la conoscenza e il rispetto del nostro
patrimonio culturale.
È una corsa all'indietro che taivolta si
veste di nuovi panni e si maschera davolontà riformatrice. Di recente la ministra Giannini ha promesso di abolire i
concorsi universitari: non riformarli,
non ricondurli alla funzione di selezionare realmente i migliori, non liberarli
dalle pastoie di leggi scritte e non scritte, di bardature burocratiche soffocanti: no, cancellarli. Eppure la Costituzione, recependo un principio fondamentale della cultura illuministica, impone
che agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si acceda mediante concorso: e ricorda che i pubblici impiegati
· sono al servizio esclusivo della Nazione.
Con labolizione dei concorsi il carattere
pubblico, statale, di scuola e università
si intenderebbe forse anch'esso cancellato? E quali interessi privati si sostituirebbero così all'interesse pubblico, che
è o dovrebbe essere quello primario di
tutto lordinamento scolastico?
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Pag. 18
Settimanale
PANORAMA.
Data
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18-06-2014
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1/ 4
di Fabrizio Paladini
i!':iamiamoli «I furbetti del bollettino»:
«Al fine di confermare le iscrizioni alla classe suc·
cessiva, deve essere effettuato da tutti gli alunni in
indirizzo il versamento del contributo di euro 80,00
sul cc postale intestato a questo istituto». Mentre si
preparano le iscrizioni per il prossimo anno scolastico, moltissime famiglie ricevono in questi giorni
richieste di pagamenti dalle scuole statali. Si tratta
di un contributo volontario perché la scuola pubblica è gratuita, ma molta gente non lo sa e si trova
la richiesta della scuola spesso mascherata da una
vera e propria tassa a cui subordinare l'iscrizione.
Ci sono scuole che chiedono 50 euro e scuole che
ne pretendono 300. Molti direttori didattici sono
corretti e sottopongono alle famiglie un contributo
per allargare l'offerta formativa in maniera chiara e
trasparente. Ma tanti altri no e cercano di recuperare
fondi per il normale funzionamento della macchina
scolastica quotidiana spingendo sulla poca infor·
mazione, sulla pressione psicologica, sulla vera e
propria vessazione.
Non si deve pagare. In questo senso le circolari
del capo dipa11imento per l'istruzione Lucrezia Stel·
lacci del 2012 e 2013 sono chiarissime: «Qualunque
somma, ulteriore alle tasse erariali e a quanto strettamente necessario per il rimborso di spese sostenute
dalla scuola per conto delle famiglie (assicurazione,
libretto delle giustificazioni), può essere quindi ri·
chiesta soltanto quale contribuzione volontaria,
erogazione liberale, con cui le famiglie, con spirito
collaborativo e nella massima trasparenza, parteci·
pano al miglioramento dell'offerta formativa e al suo
ampliamento al di là dei livelli essenziali». E ancora:
«Appare quindi evidente che subordinare l'iscrizione
degli alunni al preventivo versamento del contributo
non è solo illegittimo, ma si configura, per i soggetti
che sono responsabili della gestione, come una grave
violazione dei propri doveri d'ufficio».
Nonostante questo, i furbetti ci provano sempre.
Prendiamo Rosanna Moretti, dirigente scolastico
della scuola Fazzini-Mercantini dì Grottammare
(Ascoli Piceno) che l'anno scorso ha mandato una
circolare in cui scriveva: «La mancata presentazione
di quanto sopra richiesto (il contributo, ndr) sarà
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068391
Maledetta spending review. I tagli progressivi
sul fondo di funzionamento del mondo scolastico
hanno impoverito le casse degli istituti, dalle elemen·
tari ai licei, di almeno 300 milioni di euro nel trennnio
2008-2010 (vedere articolo a pagina 76). Molte scuole
non hanno i soldi per pagare i supplenti, per man·
tenere efficiente una fotocopiatrice, per acqu.istare
un computer, un microscopio o un set di palloni da
basket. Figuriamoci per pagare un insegnante per
un corso extradidattico. In questi casi è previsto che
si chieda un contributo volontario. «Ci dovrebbe
essere un approccio condiviso tra scuola e famiglie,
un percorso comune, ìo ti do qualcosa in più nella
scuola dì tuo figlio e tu mi dai un contributo» dice Car·
mela Palumbo, direttore generale degli Ordinamenti
scolastici del ministero. Ma i punti fermi sono: che
il contributo possa essere solo volontario, che siano
indicate le finalità con la massima trasparenza, che
sia dichiarata la possibilità della detrazione fiscale del
19 per cento della somma versata come contributo
liberale e che mai sia subordinata l'iscrizione del
ragazzo al pagamento di questo contributo.
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Pag. 19
Settimanale
PANORAMA.
Foglio
scrivente di adire le autorità competenti
per ottenere il ristoro dei danni subiti e
subendi e delle spese comunque sostenute». Insomma, peggio di Equitalia.
La signora Fabrizia B. di Livorno,
scrive a Skuola.net: «Volevo segnalarvi l'abuso nella richiesta dei contributi
scolastici da parte del liceo Cecioni. Lo
scorso anno mi sono presentata in segreteria senza aver effettuato il pagamento
di 80 euro e non hanno accettato l'iscri
zione. Considerando che le condizioni
economiche delle famiglie non sono tutte
uguali e che la scuola pubblica è e deve
essere gratuita, perché continuano a esistere queste situazioni?)). Stessa furbata
al liceo scientifico Fermi di Bari dove il
contributo «volontario» è di 100 euro e
viene chiesto nel modulo dì iscrizione. Al
liceo classico Tito Livio di Milano stessa
cosa: «Le domande di iscrizione dovranno essere accompagnate dai seguenti
allegati: due fotografie formato tessera
e ricevuta del versamento del contributo
scolastico volontario minimo di 130,00
euro (150,00 per le classi terza, quarta
e quinta)». Ma la dirigente Annamaria
Fanzini come fa a scrivere che «il contributo volontario (minimo, sic) dovrà
essere versato?». Se è volontario non può
essere un obbligo, o no?
li professor Ernesto Modeo, dirigente
scolastico del liceo classico linguistico
Giordano Bruno di Melzo (Milano) ha
I furbetti. C'è il professor Franco Ferrante, dirigente scolastico dell'istituto
superiore Mariano Fortuny di Brescia,
che ha minacciato il ricorso al famigerato recupero crediti: «In caso di mancato
tempestivo adempimento, si procederà
a termini di legge per il recupero coatto
della somma dovuta, degli interessi e
della rivalutazione monetaria intervenuta, fatto comunque salvo il diritto della
È giusto pagare
una tassa
aggiuntiva
per la scuola?
or la tua sulla
pagina F'acebook
di Panorama.
firmato la seguente circolare: «Per
iscriversi (all'anno
scolastico 2014-2015,
ndr) è indispensabile il versamento della quota di 200 euro». Questa cosa ha
fatto infuriare alcuni genitori che hanno
minacciato di non pagare il contributo. Raggiunto al telefono da Panorama
il preside corregge al volo e si salva in
angolo: «Ma no, non può essere. Cì sarà
un errore da parte della segreteria, lo so
che il contributo è volontario, ci mancherebbe. Lo so che non si può subordinare
l'iscrizione a quel versamento. Se mi
da un numero dì fax le mando la copia
corretta della circolare». Il fax corregge
la prima versione e il contributo non è
più «indispensabile» per l'iscrizione ma
diventa: «Si richiede altresì il versamento
di una quota, che negli anni precedenti
era fissata in euro 200,00 quale contributo finalizzato a: 1) una parte dì euro
45,00 a copertura dei servizi obbligatori
sostenuti dalla scuola (assicurazione integrativa, libretto personale, fotocopie,
servizio internet); 2) la rimanente parte
volontaria al potenziamento dell'offerta
formativa .. ,)), Perfetto, signor preside.
Denuncia all'Antitrust. Nei giorni
scorsi l'Unione nazionale dei consumatori, in collaborazione col portale Skuola.
net, ha presentato una denuncia all'Autorità garante della concorrenza e del mercato sui contributi scolastici volontari ma
richiesti come obbligatori. Dice Massimo
Dona, segretario dell'associazione: «Le
tasse obbigatorie sono ben riconoscibili
perché intestate all'Agenzia delle entrate
e mai alla scuola. Poi, per le famiglie che
vogliono contribuire si ha il diritto di ricevere informazioni in merito all'utilizzo
del versamento. Mi auguro che l'Antitrust
intervenga e dichiari illegittima la pratica.
È fondamentale che le famiglie siano
correttamente informate in modo da poter scegliere consapevolmente la scuola
Codice abbonamento:
Nel 2007 i milioni di euro destinati ai «fondi di funzionamento» delle scuole
pubbliche erano 130. Il biennìo 2008 e 2009 è stato quello in cui si è toccato
il punto più basso con nessuno stanziamento. È proprio in quegli anni che
i presidi hanno dovuto fare dì necessità virtù gonfiando il contributo volontario
richiesto alle famiglie. Poi, nel 2010, lo Stato ha riaperto i cordoni della borsa
con 40 milioni, diventati 110 l'anno successivo, 200 nel 2012 e 240 nel 2013.
Ma, nonostante questi stanziamenti siano notevolmente aumentati negli ultimi
anni, l'importo richiesto complessivamente dai presidi alle famiglie
è in continuo aumento. Secondo un calcolo della Cgil, il totale dei contributi
volontari si aggira per il 2013 su oltre 336 milioni di euro.
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considerata una infrazione disciplinare
a tutti gli effetti, con ripercussioni sulla
valutazione del comportamento e, quindi, sulla media dei voti e sull'ammissione
alla classe successiva». Come dire: se
non paghi, ti boccio.
Il sito www.skuola.net ha raccolto
e girato per competenza al ministero
centinaia dì casi come questo. Racconta
Daniele Grassucci, uno dei fondatori del
sito che oggi conta 2,5 milioni di utenti
unici: «Abbiamo raccolto oltre mille segnalazioni di abusi che le scuole fanno
nei confronti delle famiglie e abbiamo
calcolato che il volume complessivo dei
contributi volontari ammonta a una cifra tra i 250 e i 300 milioni, più o meno
proprio la cifra che è stata tagliata. Purtroppo non tutti sanno che il contributo
è volontario, hanno paura di ritorsioni,
che il figlio venga additato come quello
che non paga. Invece ci sono famiglie che
hanno reali difficoltà».
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Settimanale
PANORAMA.
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per i propri figli, valutando l'ammontare
della somma richiesta come contrìbuto
volontario e quale tipo di attività o spese
andrà a coprire».
Regio decreto. Diverso è il caso degli istituti tecnici, professionali o istituti
d'arte. Per queste scuole, anche se siamo
nel 2014, vige ancora una controversa
norma (un regio decreto del 1924) che
consentirebbe a queste scuole di imporre
pagamenti extra per attività curricolari
di laboratorio. «Non possiamo parlare di
una tassa ma di un contributo che va corrisposto» dice ancora Carmela Palurnbo.
Così, paradossalmente, le scuole che più
sono frequentate dai ceti medio-bassi,
sono quelle che costano di più. Dice la
signora Fiammetta D'Ambrosio, mamma
di una studentessa dell'istituto alberghiero
Pellegrino Artusi di Roma: «Per le divise
e le scarpe, che sono obbligatorie, spendiamo circa 400 euro l'anno e adesso mi
chiedono un contributo di altri 180 euro.
In segreteria mi hanno detto che non è
né facoltativo né obbligatorio, ma se non
pago non possono procedere all'iscrizione
di mia figlia. Che devo fare?)). Fiammetta
ha spedito una raccomandata dicendo
Ma se una scuola
è comunale anziché
statale, è da
considerarsi
pubblica o privata?
Chi pensa, com'è
owio, che sia
pubblica viene
smentito da quanto
accade al liceo
linguistico
Alessandro Manzoni
di Milano, dove
i genitori si sono visti
fare, all'atto
dell'iscrizione
al primo anno
(ancora scuola
dell'obbligo),
una richiesta
di «contributo»
non volontario di 258
euro. Spiega
il dirigente scolastico
Giuseppe Polistena:
«Questa scuola è una
antica istituzione
che appartiene
al Comune di Milano.
Per mantenere ln vita
l'istituto, Palazzo
Marino spende ogni
anno circa 7 milioni
di euro. È chiaro
che i tagli agli enti
locali hanno posto
il comune di fronte
a un bivio:
o chiudiamo, come
è stato fatto per altre
scuole civiche come
a Bologna
o a Ferrara,
o cerchiamo
di recuperare almeno
parte di questi soldi
chiedendo
un contributo alle
famiglie». Una scuola
molto prestigiosa,
con 1.300 richieste
di iscrizione per 250
posti al primo anno.
Forte di questa lista
di attesa, il comune
ha buon gioco
a chiedere i 258 euro
oltre alle tasse
erariali.
Un contributo
di nome, ma per
i genitori è una tassa
nascosta di fatto.
che, siccome il contributo è da ritenersi
volontario, non ha intenzione di pagare.
La preside della scuola, Maria Perla
Pugliese, risponde: «Purtroppo la nostra
scuola utilizza materie prime molto costose per le esercitazioni dei cuochi, dal
filetto ali' aragosta, e il finanziamento pubblico è quasi irrisorio. Mi rendo conto
che per le famiglie il contributo è alto e
infatti prevediamo rateizzazioni anche in
cinque o sei tranche, ma questi versamenti
rendono possibile il buon livello di preparazione dei ragazzi. E poi, a essere formali,
il decreto del 1924 non è stato abrogato)).
Insomma, fino a quando qualcuno non
provvederà a uniformare la gratuità della
scuola dell'obbligo anche a questo tipo
di istituti, l'ingiustizia resterà datata a 90
anni fa. Alla faccia della modernità.
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Settimanale
PANORAMA.
di Carmelo Camso
nvece di sbloccare l'Italia e «ripartire
dalla scuola», Matteo Renzi rischia
di farla annegare nel più imponente
ricorso della giurisprudenza, grazie
a un provvedimento dal sapore demagogico. In tandem con il ministro
dell'Istruzione Stefania Giannini,
Renzi nella settimana precedente alle
elezioni europee ha indetto un bando
per abilitare all'insegnamento migliaia
di laureati, ha allargato le graduatorie, ha
«condonato» il professore irregolare che
senza abilitazione insegna negli istituti
privatì. E c'è di peggio: l'equivalenza,
per gli aspiranti professori, di un semplì·
ce esame informatico equiparato a una
laurea specialistica, utile per aumentare il
punteggio in vista dell'abilitazione.
Ma il pasticcio principe è appunto
il bando per abilitare gli insegnanti già
trasformato nel solito mostro di burocrazia. li 7 maggio viene annunciato che la
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18-06-2014
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78
Foglio
1
selezione per abilitare gli insegnanti è imminente, pronta per il 9 maggio. Ebbene,
il 9 maggio non accade nulla. Neppure i
sindacati, ricevuti per formalità e subito
dimissionati in pieno galateo renziano,
riescono ad avere un ruolo nella vicenda.
Alla fine il bando viene pubblicato sul
s.ito del ministero il 16 maggio, ma retrodatato al 7 maggio, dove l'unica informazione utile è la scadenza (16 giugno) per
inoltrare la domanda di partecipazione,
mentre mancano le istruzioni operative.
Solo il 21 maggio agli aspiranti insegnanti
viene comunicato che l'iscrizione passa
dal sito ministeriale Cineca: peccato che
il sito sia bloccato fino alla settimana se·
guente. Neppure le università chiamate
a riscuotere la tassa di iscrizione sono
preparate. A Renzi che vuole combatterla,
bisognerebbe dire che se con la procedura
si muore, con l'incompetenza si finisce per
provocare la paralisi per iperattivismo.
Piovono tweet di protesta. «Ennesima
beffa per il tfa (l'abilitazione, ndr)» scrive per esempio Daniela Nicotera «non ci
posso credere, non c'è futuro per chi crede
nelle regole». Si può annunciare un concorso e non conoscere il calendario di un
concorso? si cl1iede uno dei partecipanti,
Giuseppe Lomuscio, su Facebook: «Noi
dobbiamo versare una tassa d'iscrizione
per un test per ìl quale non riusciamo a
completare la procedura dì preiscrizione,
per di più senza conoscere la data del test».
E come avverte Fiorenzo Liguori, do·
l cente dì diritto amministrativo all'Univer~
~ sìtà di Napoli, chiunque potrebbe fermare
~ il concorso ((dato che il termine congruo
tra l'annuncio della selezione e la chiusura delle domande, di solito fissato in 30
giorni, è palesemente violato a causa del
percorso a ostacoli». Insomma, Renzi fa
venire in mente il Totò di Siamo uomìni o
caporali. Anche lui cercava di spogliarsi
dei vestiti come Renzì cerca dì sottrarsi
alle regole: per indossare il vestito giusto
ne metteva sopra un altro. Sempre più
pesante, sempre più goffo.
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OPASIICCIO
COHSO-BH A
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anonimo e senza voto. Qui mi devo
preoccupare?
MAURO
Sono il papà di un ragazzo
che tra poco affronterà
lesame di terza media
e non mi sembra che sia molto in
ansia. È sempre andato bene a scuola,
con buoni risultati, quindi spera di
prendere un buon voto. L'unica cosa
che gli dà fastidio è dover affrontare
il test Invalsi perché non lo preparano
i suoi prof, ma il voto farà media! Io
dico: a cosa serve e cosa valuta questo
test? Perché deve fare media? So che
viene fatto anche alle elementari, ma
in quell'occasione non mi sono molto
preoccupato. Le maestre ai genitori che
chiedevano che valore avesse dicevano
di stare sereni perché il test era
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risponde Paola Spotomo
Insegnante, 2 figli
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Le prove. Invalsi
per capire come
va il sistema
di istruzione
- Curo Mauro, grazie per la lettera
in cui sollevi problemi di non facile
soluzione. Ma partiamo dalle cose più
semplici. Questi test, chiamati Invalsi,
sono stati introdotti nel nostro sistema
scolastico tredici anni fa con lo scopo di
valutare attraverso prove "standardizzate"
le competenze raggiunte dai ragazzi
in italiano e in matematica durante la
loro carriera scolastica. Si effettuano in
seconda e in quinta elementare, in terza
media e in seconda superiore e sono
uguali in tutta Italia. Gli studenti sono
chiamati a rispondere a domande aperte
o a test a scelta multipla volendo mettere
a confronto, con un metro comune,
i livelli di apprendimento raggiunti dal
Nord al Sud del Paese e, quindi, orientare
le scelte future in tema di istruzione.
L'idea di fondo è cercare di capire
come va il sistema d'istruzione in Italia
e dare informazioni sui punti di forza
e debolezza di ciascuna scuola,
confrontando i propri risultati con quelli
delle altre scuole. Fino qui tutto bene,
che problema c'è? Uno è proprio quello
che tu sollevi rispetto ali'esame di terza
media e al fatto che il test non solo
sia un'indicazione su come migliorare
il sistema, ma diventi una vera
prova valutata che concorre alla
determinazione del voto fznale. È quindi
una prova comune ministeriale, un po'
come la prima e la seconda prova
dell'esame di maturità, e la sua
importanza non va sottovalutata.
In quest'ottica mi sento di dare a te,
ma soprattutto a tuo fzglio, un piccolo
consiglio, che sono sicura gli avranno già
dato i suoi professori: scaricate dal sito
del Miur le prove degli anni precedenti
Svolgere a casa le prove passate potrà
dargli importanti informazioni sulla sua
preparazione per organizzare un
eventuale ripasso. Visti i buoni risultati
di tuo fzglio non ci saranno problemi
e tra un mese tutto sarà fznito. Quindi,
oltre all'esame, inizia a preparare anche
maschera e boccaglio: buone vacanze! e
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Quotidiano
COBBIEBE DELLA SEBA
IRnhfii
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12-06-2014
2
Foglio
torale. Contro di noi si sono levati quelli che oggi inneggiano al cambio di rotta, pronti a regolare il loro «fuso orario» con quello del «nuovo»
potere, nella migliore tradizione gattopardesca.
Per salvare, non questa consiliatura, ma la
Città è necessario che Marino sfidi apertamente
le sacche conservatrici della città, conquistando
con coraggio e autorevolezza la forza riformatrice che ancora non ha. Più sarà pubblica la sua
battaglia, maggiore sarà il consenso dei romani
per vincerla.
*Consigliere comunale Radicale
Marino, un anno
sconcertante
rivolto al passato
di RICCARDO MAGI*
Si fa un gran parlare dell'incertezza che incombe sulla Capitale d'Italia. Ma Roma sa bene
che l'attuale situazione non è frutto di un'annata sbagliata. Il disastro viene da lontano e dipende dalla folle politica adottata per decenni
dal partito unico: quella della spesa sconsidera ta e delle clientele.
Lo stato vergognoso dei servizi ai cittadini è
sotto gli occhi di tutti, eppure Roma ha già pagato quegli autobus che non passano, gli asili
che non ci sono, leterno cantiere della metro C,
la raccolta differenziata e i servizi per anziani e
disabili.
L'ha già pagato con la tassazione locale più alta d'Italia (1040 euro contro 440 di media nel resto del Paese), ma anche con i miliardi gettati in
affidamenti senza gara o per ricapitalizzare mu nicipalizzate improduttive, usate come bancomat della politica. Una verità incontestabile, che
si può leggere chiaramente nei bilanci comunali
anche precedenti l'amministrazione Alemanno.
Nessuna visione di città può prendere le
mosse se non si tiene presente il vero «modello
Roma>>. A un anno dall'insediamento, se su alcuni fronti il giudizio può restare sospeso - per
il poco tempo trascorso - su altri dobbiamo registrare una continuità allarmante con il passato. Basta guardare il bilancio 2014 e il piano
«Salva Roma>>. I romani devono sapere che nella
bozza di manovra ci si appella ancora a entrate
straordinarie tutt'altro che certe (come
Le tasse
quelle provenienti
I romani pagano dalla vendita degli
stessi immobili utiper i bus che
lizzati da Alemanno
non passano,
per chiudere il bilancio 2012, poi invenper gli asili che
per coprire spenon ci sono e per duti)
se fondamentali col'eterno cantiere me la manutenzione
straordinaria di stradella metro
de e scuole. O che il
fondo svalutazione
crediti, cioè il nostro salvagente, dovrebbe essere superiore di almeno 6oo milioni rispetto a
quello previsto. Sono questi trucchi che hanno
determinato l'indebitamento degli anni passati.
A garantire questa continuità c'è stata la selezione di una classe dirigente funzionale a questa
gestione. Come Radicali lo abbiamo dimostrato
per la prima volta - grazie a questo giornale e sul
sito opencampidoglio. it - denunciando la cosiddetta «manovra d'aula>>: l'obolo da 50 mila euro
in su che ogni consigliere avrebbe avuto a disposizione per curare il proprio bacino di preferenze. Sono almeno 15 anni che si trucca così
anche il gioco (cosiddetto) democratico ed eletRitaglio
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Quotidiano
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IL GIORNO
iilèso.i.,1 QJiriilllO
LA NAZIONE
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I
c11.,11.11.11L.11.J11.n•11E
PER
Il 26% dei maturandi
utlili:zzerà gli smartphone per comunicare con l'eterno,
cercando le tracce svolte online o contattando amici
nascite di Galileo
Silvia Mastrantc:mio
ROMA
DELLA SERIE anniversari. Il centenario della morte di Giuseppe
Mercalli (geologo e sismologo); il
cinquantesimo dal Nobel della Pace a Martin Luther King; il 450''
perché, dicono i si ti specializzati,
tre su cinque di loro non passeranno il compito aì colleghi in ritardo. Un dato che aumenta la paura
di chi si presenta meno preparato
anche se ce ne sono altre, di cifre,
che dovrebbero rasserenare. Le
statistiche dell'anno scorso, per
esempio. Nel 2013 gli ammessi sono stati il 95,5% e di questi, il
99,l % ha superato la prova. Forse
ì voti nel 2013 sono stati un po'
meno brillanti ma è cresciuto il divario con i bravissimi, ossia sono
aumentati i fenomeni che hanno
superato 1'80. Andarono alla grande, l'estate passata, anche i geni
con voti tra il 91 e il 99, così come
i 100.
QUEST'ANNO la musica pou:ebbe
dalla nascita di Galileo Galilei e
poi, perché no, i 60 anni della Rai.
C'è anche questo elenco di rìcorrenze tra le 'dritte' che girano sul
web a proposito delle tracce per la
Maturità. Con un occhio ai lìbri
per condensare in testa quanto
più possibile dei programmi svolti e l'orecchio perennemente attaccato al cellulare per ricevere tutte
le voci, i ragazzi del 2014 trascorrono gli ultimi giorni prima che il
18 giugno mercoledì della prossima settimana - si concretizzi il
terrore e inizino i temutissimi esam1.
nr1»<:;<:im11'
e
cominciano ad assumere
abitudini scorrette.
Per avere una buona resa
è invece necessario
conoscere
di una sana alimentazione
che
agevolare il
rninwmn faticoso dello
Sarà necessario
non saltare i
iniziare dalla
Quindi al mattino latte,
nr•'\'11'\tt1 da forno,
e frutta.
SOlO i professori nominati vigilanti potranno sovrintendere. I
'piccoli' chiamati ai test Invalsi
quest'anno
sono,
all'incirca,
600mila. Anche loro sono aiutati
dalle statistiche: a superare gli esami è il 99,7 degli alunni. Nello
stesso giorno dell'Invalsi alle medie, i 'grandi' affronteranno la versione di greco o il compito di matematica. Per la Maturità ultimo
scritto il 23: quìzzone.
CECILIA MATTIOU
62 anni, formatore
la Maturità è stata
un vero e proprio incubo.
Tutt'oggi ho 1.m ricordo
bruttissimo: sono stata
rimandata per errore
FRANCESCA GRIPPO
30 annì, fisioterapista
Purtroppo non ho reso
come avrei voluto. Sono
stata
da un attacco
di
e l'esame
è
all'aria
LUCA FIORINI
26 anni, universitario
È stato un
da
Sono arrivato
preparato e tranquillo
allo scritto e all'orale.
Conservo un bel ricordo
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IE POI
l'attualità: papa Francesco è nella hit degli argomenti, appunto, 'papabili', seguito a ruota
da un'improbabile traccia che vede protagonista l'attuale premier
Renzi. Per la Letteramra, vanno
fortissimo Pascoli, Quasirnodo,
Pasolini, Pirandello, D'Annunzio
e Saba. Montale, invece, sembra
sceso nelle quotazioni e, su nitto,
grava l'incognita Dante che, in
passato, ha riservato più di una
sorpresa. Oltre 400mila studenti
trasconono notti insonni anche
disturbi da attacchi di
non cambiare, probabilmente
non varieranno di molto le cifre
delle ammissioni e delle promozioni. Una volta scartato l'ostacolo dell'accesso all'esame le probabilità di successo sono più consistenti di quelle di fallimento.
Sicuramente più tranquilli dei colleghi 'grandi', i piccoli di terza media che giovedì 19 dovranno cimentarsi con il test Invalsi, prova
identica su tutto il territorio nazionale. Mentre gli esami seguono calendari decisi dalle singole scuole,
per !'Invalsi la verifica è uguale
per tutti e comprende due blocchi
dì domande relative a italiano e
matematica. Per O!,?:ni materia i
candidati hanno a disposizione 75
minuti. Anche gli studenti delle
medie avranno regole ferree darispettare: consegna dei cellulari e
controlli durante le verifiche.
I?
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Quotidiano
IL FOGLIO
seminatore, che è chiamato appunto a
seminare, ma non sempre a raccogliere.
L'amore gratuito con cui un insegnante
I guarda i suoi alunni, gli permette di
capirli davvero, perché l'amore conosce
per intuizione: tante volte basta uno
lettera di fine anno di un prof.
sguardo, che sia dispiaciuto e non
che sa che il suo lavoro è umiltà,
cattivo; ammonitore, ma misericordioso,
~ rispetto della libertà e mitezm • per sistemare le bizze e i capricci. I
ragazzi hanno infatti antenne assai
sensibili: sanno capire se dietro un
richiamo, un rimprovero, c'è l'ira, la
nche quest'anno la scuola è finita.
Suona l'ultima campanella, i ragazzi
perdita dell'autocontrollo, la mancanza
si abbracciano, e abbracciano i propri
di amore, oppure se quello stesso
professori. Quella conclusione, che sino
richiamo costa fatica e dolore anzitutto a
chi lo fa.
CON1RORIFORME
Un insegnante deve amare i suoi
a un giorno prima era aspettata con
ragazzi, e sarà allora certo di conoscerli
ansia, diventa nostalgia: è triste lasciarsi,
davvero. Deve anche rispettare la loro
soprattutto quando si sa che le strade,
libertà, cosi come Dio rispetta la libertà
nell'anno futuro, si divideranno. E' triste
degli uomini. Non c'è nulla di peggio di
per gli alunni, ma anche per gli
un padre e di una madre che vogliono
insegnanti, se si sono sentiti, per qualche
plasmare i figli come cera senza forma, a
tempo, padri, madri, compagni di strada
loro immagine e somiglianza. Nulla di
dei loro ragazzi. Sono ormai 15 anni che
peggio di un maestro che chiuda il
insegno, e questo mestiere, mi diventa
mistero di una persona nello schema che
sempre più chiaro, è (per me) il più bello
lui ha nella sua testa. Rispettare la
del mondo. Come tutti i mestieri ha le
libertà significa saper attendere i tempi
sue insidie, ma dà soddisfazioni
giusti, non forzare le cose, comprendere
indicibili. Lo ho pensato anche
che l'altro non è mai interamente nelle
quest'anno, quando gli alunni di una
nostre mani, se non quando lui decide di
classe mi hanno dato la loro lettera
esserlo, perché ha visto che lì c'è il suo
d'addio. Iniziava cosi: Caro Gandalf...
bene. Perché ci sia questo rispetto, ci
Forse si riferivano ai miei capelli già un
vuole umiltà. Cioè capacità di cambiare i
po' bianchi, ma credo, anche, a
piani; di regolare i propri desideri sui
un'amicizia quale può scoccare tra un
bisogni altrui; di lasciarsi educare dalla
quarantenne e dei sedicenni, senza che
, realtà, dai fatti che accadono. Umiltà per
mai venga meno la differenza di ruoli e
cambiare un parere su una persona; per
di compiti.
ingozzare una delusione, per incassare
Ricordo quando occupai la cattedra
un colpo; umiltà quando scopriamo che
per la prima volta con la presunzione dei
l'altro non è mai riducibile al nostro
principianti, l'arroganza dei neofiti,
desiderio; umiltà quando è chiaro che
l'idea di dover insegnare chissà quali
non siamo noi a decidere i tempi, né le
cognizioni e quali competenze. Poi,
vicissitudini, di una persona che ci è
piano piano, la consapevolezza che si
affidata. Umiltà, rispetto della libertà, e
insegna bene solo se ci si sforza di
mitezza, cioè, di nuovo, in una parola
seguire l'esempio del Maestro. Amore,
sola: amore.
rispetto della libertà, umiltà, mitezza:
Quello che i ragazzi non chiedono
sono questi i segreti di un buon
insegnante. Me li ripeto ogni volta che li
Scriveva santa Teresina del Bambin
dimentico, che li sostituisco con la
Gesù che può bastare uno spillo raccolto
pigrizia dell'egoismo. I ragazzi bisogna
per terra con amore per salvare
anzitutto amarli. Credo che per fare
un'anima. E Giovanni della Croce
questo non basti uno sforzo
ricordava che "alla sera della vita saremo
volontaristico. Occorre, invece, uno
giudicati sull'amore". Di questo amore
sguardo profondo: capire che c'è, in
fanno parte anche la capacità di giudizio,
ognuno di loro, un destino eterno; che
la passione per la verità e il bene. I
ognuno di loro è una creatura pensata e
ragazzi cercano anche solidità, chiarezza,
amata. Gesù va a prendere l'unica
e speranza. Mi accorgo che, forse
pecorella smarrita, e la insegue, con
soprattutto oggi, vogliono sapere da chi li
dolcezza, per riportarla all'ovile. Le
educa se questo ha un senso. Non gli
pecorelle smarrite sono parte della vita
basta che qualcuno dica loro che studiano
di ogni insegnante. Possiamo guardarle
per il lavoro futuro, per acquistare,
come un problema, come un disturbo, da
domani, un ruolo nella società. Vogliono
mettere tra parentesi, per "fare bene" il
un senso più profondo. E' come se
resto. Oppure possiamo guardarle come
guardando i loro maestri, chiedessero:
fa Cristo. E accade, spesso, che proprio
"Ma voi siete qui perché ci credete, o per
da loro giungano le consolazioni più
mestiere? Un motivo per vivere, una
belle, perché non di rado quello che ci
ragione ultima, la avete, o no?". E
appariva il peggiore degli alunni saprà
vogliono vederla operativa: nei gesti, negli
sguardi, nel modo di appassionarsi
restituirci il centuplo del nostro sforzo.
quando si spiega un autore o si racconta
Altre volte saremo sconfitti e scornati, e
impareremo ancora meglio l'umiltà del
un fatto. Vogliono sapere davvero se la
La vita, a scuola
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vita è una grande avventura, l'avventura
di creature immortali, o una noia, una
truffa, un fuoco d'artificio.
Francesco Agnoli
li
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Quotidiano
IL~MA.TTINO
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Prove Invalsi, un sistema da rifondare
Giorgio lsrael
S
anche questo è un passaggio su cui occorrerebbe la massima trasparenza, perché
sarebbe a dir poco discutibile che la scelta
finale delle domande piuttosto che basarsi
su una valutazione di contenuto sia appesa a qualche modello matematico-statistico, come fortemente sospettiamo.
Ma il peggio viene alla fine, quando si
dice che «chi paragona le prove Invalsi alle
verifiche di classe sbaglia, perché noi costruiamo strumenti di misurazione analoghi a quelli utilizzati nelle scienze sperimentali». Qui si resta a bocca aperta e riesce difficile fare un commento qualsiasi:
non c'è neppure bisogno di avere un minimo di cultura scientifica per rendersi conto dell'assurdità di pretendere che il supporto di modelli statistici (immaginiamo,
del tipo il modello di Rasch) elevi le cosiddette «misurazioni» dell'Invalsi al rango
delle misurazioni che vengono fatte in un
laboratorio di fisica. Ebbene, se 11 attività
dell'Invalsi si sviluppa sulla base di idee e
di «competenze» simili, allora davvero c'è
qualcosa di grave e profondo da correggere. Altro che pretendere di misurare gli altri, qui è la qualità del lavoro dell'ente che
va rivisitata da cima a fondo. Dispiace di
doverlo dire mentre pensavamo che fosse
meglio attendere la fine delle prove per
aprire una discussione costruttiva, ma è
proprio vero che «un bel tacer non fu mai
scritto».
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i vorrebbe avere un atteggiamento il
più possibile pacato nei confronti
dell'Invalsi, soprattutto ora che una nuova
presidenza inaugura una gestione il cui
orientamento programmatico è tutto da
conoscere. Inoltre, le prove Invalsi di
quest'anno sono in corso: quelle delle primarie sono già state effettuate e a giorni
avranno luogo quelle delle scuole medie,
le più importanti in quanto faranno media
nell'esame di licenza. Un atteggiamento
pacato suggerirebbe di attendere e poi di
aprire una fase di valutazione dei test proposti e di riflessione generale sugli indirizzi da prendere nel futuro. Invece i corridoi
dell'ente sono evidentemente pervasi da
un'atmosfera eccitata che influenza i suoi
collaboratori e li anima a dar conferma del
detto secondo cui «un bel tacer non fu mai
scritto». Così, invece di lasciar finire la fase
operativa conclusiva di un lavoro preparatorio dei test che, a quanto si dice, dura da
due anni, e invece di lasciare che sia il presidente a prendere per primo la parola, ecco
che qualche collaboratore non riesce a trattenersi dall'esternazione, magari dicendo
cose che sembrano pensate apposta per
far saltare la mosca al naso.
Così nella versione in rete di un noto
quotidiano la collaboratrice dell'Invalsi
professoressa Daniela Notarbartolo mette
le mani avanti contro possibili analisi criti-
che: i testlnvalsi sono frutto di rigore, lavoro di squadra e verifiche, non chiamateli
quiz, contengono domande arispostamultipla, domande aperte, richieste di argomentazioni, dimostrazioni. Essi sono il
frutto di una squadra di 250 docenti, tutti
«con grande esperienza didattica e disciplinare». Forse, ma dobbiamo crederci perché lo dice uno di loro? Viene spontaneo
chiedere: su quali basi si può affermare
con tanta sicurezza che hanno grande
esperienza didattica e disciplinare? Chi e
come li ha selezionati? Con prove «oggettive standardizzate» come i test, magari in
un processo durato due anni? Sono domande legittime cui le assicurazioni «soggettive» di un collaboratore non possono
darrisposta e che sono alcentro di una delle questioni più scottanti, e cioè del fatto
che l'ente agisce, da quando esiste, al di
fuori di ogni controllo, mentre pretende di
atteggiarsi a valutatore insindacabile e oggettivo degli apprendimenti degli studenti.
Non mi soffermo sulla descrizione che
viene proposta delle procedure seguite. Si
parla di 15-18 mesi per costruire una «prova standardizzata»: e come viene riempito
un così lungo lasso di tempo? Poi le domandevengono «selezionate e riconfezionate da un gruppo ristretto di docenti»:
con quali criteri e come è scelto questo
«gruppo ristretto»? Infine, le domande vengono «testate su un campione statistico», e
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IA GAZZETIA DELMEZZOGIORNO
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XIV
1
LA PETIZIONE SARÀ CONSEGNATA OGGI APALAZZO GENTILE
Mille ftrme per rendere sicure
le strade d'accesso alle scuole
ENRICA D'ACCIÒ
delle scuole, soprattutto quelle dislocate
su arterie stradali percorse da veicoli a
velocità sostenuta, di limitatori, modello
"dosso" o di altre misure idonee, alfine di
garantire la sicurezza stradale per i pe·
doni e i ciclisti, trattandosi sostanzial·
mente di minori, nel rispetto del codice
della strada; implementare tali aree con
un'adeguata segnaletica stradale sia ver·
ticale che orizzontale», considerando che
«non appare sufficiente per garantire la
sicurezza dei pedoni e dei ciclisti l'im·
posizione del limite di velocità a 50 km
orari su strade che, per caratteristiche e
conformazione, si prestano ad essere at·
traversate anche ad alta velocità».
Bl"TONTO
Mille firme
per i
dissuasori di
velocità
davanti alle
scuole
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• BITONTO. Mille firme, 250 in più di
quelle richieste dallo statuto comunale
per presentare una proposta di delibe·
razione su istanza popolare, saranno pre·
sentate oggi a Palazzo Gentile da «Bi·
tonto in Movimento» per richiedere «li·
mitatori di velocità o di qualsiasi altra
misura di sicurezza o iniziativa in pros·
simità delle uscita dalle scuole». Per i
pentastellati bitontini è prioritario «ri·
durre sensibilmente la velocità di tutti i
veicoli che si trovano a transitare in
prossimità degli edifici scolastici per ga·
rantire al meglio la sicurezza e l'inca·
lumità di quanti, pedoni e ciclisti, ab·
biamo a circolare nei pressi di queste
aree». Nella decennale storia dello sta·
tuta comunale della città, e nella lunga
tradizione cittadina di associazioni e mo·
vimenti di cittadinanza attiva, è la prima
volta che si attiva l'iter per una proposta
di deliberazione di iniziativa popolare.
Secondo quanto previsto dalla carta
costituzionale del comune, tutte le pro·
poste di iniziativa popolare devono es·
sere sottoscritte da almeno 750 firme di
cittadini iscritti nelle liste elettorali del
comune. La proposta dovrà essere esa·
minata prima dagli uffici comunali, che
dovranno valutarne l'ammissibilità, poi
passare l'esame delle commissioni co·
munali competenti. Solo dopo questo
doppio controllo, la proposta potrà es·
sere discussa in consiglio comunale en·
tra quattro mesi dalla sua presentazione.
Domani, Vito Evangelista, primo firma·
tario della proposta, protocollerà la ri·
chiesta negli uffici comunali. Due le ri·
chieste in esame: «Realizzare nei pressi
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1
ltallans
di Beppe SeverlDIQ,i
Studiare non basta
Imparate a imparare
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rie Schmidt, il grande capo di Google, non è un aIUericano facile da intervistare: Bruce Springsteen è più
simpatico, Jezz Bezos più divertente, Scarlett Johansson più attraente. Ma ha un merito: a domanda, risponde. Ogni tanto, per controllare una risposta,
cerca su Google; ma questo è comprensibile.
Nell'intervista di martedì sul Corriere abbiaIUo affrontato
diversi temi (Italia, Europa, Usa, editòria, sòrveglianza di massa). Uno non ha trovato spazio quel giorno sul giornale, e vor~
rei tornarci sopra. Il tema è questo: studiare, oggi, serve ancora? L'università non è diventata un parcheggio? Costoso e coperto negli Usa, non custodito in Italia (infatti ci soffiano alcuni dei laureati migliori).
«Per qualcùno l'educazione superiore non è un buon modo
di usare il proprio tempo: si sbaglia», aveva detto Schmidt nel
2013 alla Sxsw, importante fiera di tecnologia. «Se tutto ciò a
cui tenete sono i soldi, dovreste andare al college. Se tutto ciò
· a cui tenete è la cultura e la creatività, dovreste andare al college. Se tutto ciò a cui tenete è divertirvi, dovreste andare al college. Andate al college. Non potrei essere più chiaro di così".
Un altro uomo Google, Laszlo Bock, direttore del personale, ha spiegato perché questo non basta, però. Cosa cerca la
società nei nuovi assunti? «Primo: capacità coghitiva, che
non è quoziente di intelligenza
(Iq). È capacità d'imparare. Abilità di trattare informazioni al
volo, e combinarle. Secondo:
capacità di leadership. Quando
L'università è
sei parte di un gruppo, sai farti
fondamentale.
avanti e condurre? E, quand'è
necessario, sei capace di tirarti
Ma va avanti
indietro e lasciar condurre alchi combina le tri?».· Occorrono responsabilità
· e umiltà: insieme. Ecco perché i
informazioni
migliori prodotti delle business
school spesso arrivano a un cer. to punto e non oltre: non accettano il fallimento, non sanno
trarne un insegnaIUento. «Se tutto va bene, si considerano
dei geni. Se le cose si mettono male, la colpa è di qualche idiota, del mercato, delle risorse che mancano».
Lo studio, in sostanza, è utile; ma non basta. Come ha riassunto Tom Friedman sul New York Times: il mondo del lavoro
vuole sapere cosa sapete, non dove l'avete imparato. Detto ciò,
Schmidt non ha dubbi. Martedì mi ha detto: «Le persone che
criticano il college vengono da un altro pianeta». «Da secoli
l'università è il luogo adatto a ragazzi tra i 18 e i 22 anni, non
ancora Il)aturi per il mondo del lavoro. In Italia dovreste saperlo: a Bologna è nato il primo ateneo. E chi va al college poi
guadagna di più. Storia ed economia, quindi, sono dalla mia
parte. Non solo: lo studio insegna l'aIUbiguità. C'insegna che
potrebbe esserci un'altra possibilità. Ci allena a pensare. PreferiaIUo gente che dice: "Non sono d'aécordo con te, ma capisco possa accadere", o gente che, quando non è d'accordo,
prende una pistola e ti spara?»
La risposta è facile. Non ho dovuto nepplJ!e cercarla su Google.
© lllPRODUZ!ONE R!SE;RVAfA
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I
Tre anni di studio
in tre minuti di tesi
la laurea è"brevissima"
"Sembra un tempo
irrisorio. Ma è una
occasione per divulgare
anche ai non addetti"
In Francia le università si adeguano ali' epoca di Twitter
Studenti chiamati adiscutere il loro lavoro in 180 secondi
- - - - - unica per i ricercatori di divulgare il loro lavoro anche ai non adANAIS61NORI
detti» continua Bézy. Le attività
di ricerca accademica restano
-PARIGI. Tre minuti per riassuper lo più confinate in un ammere tre anni di lavoro accadebiente chiuso, sepolte da tecnicimico. L'università prova a metsmi comprensibili solo a pochi
tersi al passo nell'epoca della
eletti. La gara, aggiunge l'ideabrevità, del pensiero riassunto
trice, è anche un modo per impain 140 caratteri, dei discorsi crodronirsi di tecniche di comunicanometrati e del deficit di attenzionenecessariequandosi vanel
zione. Il Cnrs, centro nazionale di
settore privato oppure bisogna
ricerca, ha lanciato un concorso
cercare finanziamenti per nuofinora inedito per spingere i dotve ricerche.
torandi francesi a presentare la
Per l'ovattato mondo accadeloro tesi in 180 secondi. Un'inimico, anche italiano, può semziativa che viene dal Queenbrare bestemmia: il contrario
sland, in Australia, dove un atedel rigore e dell' approfondimenneo ha ideato il format con grande successo. L'esempio è stato to che la meticolosa e prolunga
poi ripreso da alcuni atenei del attività di studio richiede. A sorpresa, invece, il governo franceQuebec, con la proposta di allargare a tutte le università fran- se ha dato il vialiberaal concorso
cofone una gara di "3MT", che «Ma thèse en 180 secondes».
sta per "Three minutes thesis". Una sfida ad orologeria che si è
disputata martedì sera a Lione,
«Tre minuti sembra un tempo
con la partecipazione volontaria
brevissimo» ammette Cécile
Bézy, organizzatrice del concor- di 23 università. La selezione dei
so in Canada. «Maèun' occasione candidati è durata mesi anche
perché l'adesione è stata supe-
riore alle attese Tutti i concor- si su "Implicazioni dei ricettori 5renti si sono sottoposti all' esercizio di velocità, rispettando i fati- HT2A nella modulazione deg'
dici 3 rrunuti, davanti a un pub- intemeuroni PKCii in un conteblico non preparato e alle teleca- sto di allodinia"? Partendo dalle
mere che hanno ripreso gli spee- sensazioni che si provano dopo
uncolpodisole,Noémie Mermet
ch ora sul sito del Cnrs.
I temi presentati erano i più è riuscita a spiegare cosa sia quesvariati e rappresentativi delle sta disfunzione della pelle. Ma la
diverse facoltà. Dalla sinologa di più temeraria è stata MarieMontpellier, Marion Decome, Charlotte Monin che ha presenche ha parlato della "rappresen- tato la sua tesi su "Ruolo delle
tazione dei cinesi nella letteratu- ·proteine lin-15A e retinoblastora" al geografo di Tolosa, Nicolas ma nella riprogrammazione celMarqué, che ha sintetizzato "l'e- lulare". La dottoranda ha fatto
voluzione delle strutture ammi- capire l'importanza dì una possinistrative dal Seicento al Nove- bile ricostruzjone dì cellule neucento". Dietro al titolo "Lealtà ronali attraverso un particolare
probatoria ai tempi delle nuove verme che esiste in natura. Alla
tecnologia" la dottoranda in di- fine è stata Monina vincere il priritto Chrystelle Armata ha inve- mo premio, pronta a volare nella
ce raccontàto quali siano oggi di- gara mondiale che si disputerà
lemmi legali della videosorve- in Quebec, grazie a un discorso
glianza. Erano presenti molti ovviamente breve ma anche spicandidati di discipline scientifi- ritoso in cui ha spiegato come
che: sono proprio loro ad avere di "certiricercatori si prendono per
solito più difficoltà a rendere ac- Dio". Anche se per creare il moncessibile il lavoro di ricerca, Co- do non ci sono voluti 180secondi.
me rendere accattivante una te©RIPRODUZIONE RISERVATA
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2/2
Sintetico è bello: gli altri esempi
Gli spot
Il cinema
Gli sms
Ai tempi del Carosello
duravano
2 minuti e 1s·
(1 minuto e 45"
di spettacolo e
un codino di
30" di pubblicità).
Oggi non si sforano
i 30 secondi
Un corto dura
un quarto d'ora e
un film anche
lunghissimo viene
sintetizzato in un
trailer di brevissima
durata (da 30"
a un minuto
al massimo)
(short message
service) inviati
da un cellulare
a un altro, hanno
una dimensione
massima di 160
caratteri, 70 nelle
lingue che non usano
l'alfabeto latino
Vine
11 "Question Time"
Ted
utilizzata da
griffe, giornalisti,
scienziati e vip:
consente di creare
dei brevi video
di 6,5 secondi
e poi
di condividerli
Lo scambio
tra parlamentari
ed esecutivo che
si tiene dal lunecfi
al giovedì nella Casa
dei Comuni
britannica può
durare al massimo
un'ora
Technolo.gy,
Entertainment, Design
(Ted) è un'organizzazione
non-profit istituita
25 anni fa che,
oltre a una conferenza
annuale, promuove
microconferenze locali
di massimo 18 minuti
t una"app"
li concorso
lanciato in Francia dal Centro
nazionale della ricerca scientifica
(Cnrs) e dalla Conferenza
dei presidenti d'Università (Cpu)
LA SFIDA
I giovani dottorandi
devono esporre
in pubblico
in termini semplici
e accessibili a tuttì
il contenuto del loro lavoro
di ricerca pluriennale
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in tre minuti
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LA STAMPA
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Foglio
Daveri (Univers"
di
rma)
"Il segno più ci sarà
già a giugno"
MILANO
Francesco Daveri, economista
dell'Università di Parma: cosa
ne pensa dell'ottimismo del
ministro Padoan?
«In realtà basa le sue affermazioni sul suo lavoro precedente,
quando era vice capo economista all'Ocse e il suo ufficio si occupava anche di indicatori anticipatori. Martedì è uscito quello di giugno che per l'Italia segna un andamento molto positivo e crescente».
Per quali ragioni?
«Si guarda agli ordini industriali, alle aspettative di famiglie e imprese: l'indicatore è il
risultato di una grande apertu-
FIDUCIA
Gli indicatori sono
positivi per l'apertura
di credito a Renzi
ra di credito al governo Renzi.
Apertura che potrebbe portare
le famiglie a spendere di più e le
imprese a correggere i brutti
12-06-2014
7
1
dati sugli investimenti, responsabili del -0,1% del Pii nel primo
trimestre. Se accadrà questo,
tra sei mesi saremo qui a dire
che il ministro dell'Economia
aveva ragione».
Lei cosa si aspetta?
«Che ci sia un segno più già nel
secondo trimestre, prima di
quanto dica Padoan. In parte
effetto degli 80 euro dati alle famiglie a reddito basso che, almeno parzialmente, si trasformeranno in consumi, con un effetto tra lo 0,2 e lo 0,3% del Pii».
Ele altre voci?
«Per il ritorno degli investimenti delle imprese bisogna aspettare gli effetti delle misure messe in campo dalla Bee: più probabile che si registreranno nel
terzo trimestre».
L'occupazione invertirà la tendenza entro l'anno?
«Sì, anche se risponde sempre
con qualche mese di ritardo rispetto ai fatturati. La produzione industriale però è già salita
ad aprile e segnala che c'è qualcosa di più solido, che non la sola fiducia».
[F. SP.J
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"'Se l'Expo è in ritardo acceleriamo"
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Il Sole?]{! mmrn
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1
Il ricalcolo per donazioni e permessi
Pensioni anticipate
con meno penalità
rentali di maternità e paternità,
nonché i congedi e permessi
mensili concessi ai genitori di
portatori d'handicap e i periodi
di prolungamento del congedo
parentale fruiti entro l'ottavo
anno di vita del bambino.
L'inserimento di questi nuovi periodi comporta il ricalcolo
del trattamento pensionistico e
la corresponsione dei relativi
arretrati. A questo fine - chiarisce l'Inps - deve essere riconosciuto il ricalcolo della pensione con effetto dal 1' novembre
2013 per le donazioni di sangue
e i congedi maternità e paternità e dal i febbraio2014 peri permessi relativi a portatori di handicap e prolungamento di congedo parentale nel caso di pensioni anticipate con decorrenza dal1 'giornodelmesesuccessivo a quello della maturazione
dei contributi (2 gennaio per le
pensioni anticipate in cui è prevista la decorrenza inframensile, comme avviene per i pensionati exlnpdap ).
M.Piz.
0
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Con il messaggio 5280/14
l'Inps ha definito le modalità
perl'istanzadiricalcolodeltrattamento pensionistico da parte
dei titolari di pensione anticipata nel regime misto liquidata con riduzione.
Si ricorda, sul punto, che lariforma di fine 2011 ha previsto
che, qualora l'accesso al pensionamento anticipato avvenga a
un'età inferiore a 62 anni, si applica la penalità dell'1% per
ogni anno d'anticipo rispetto ai
62, elevata al 2% per ogni ulteriore anno di anticipo rispetto
ai 60 anni. Fino al 31 dicembre
2017 le penalità non troveranno
applicazione qualora la contribuzione derivi da: prestazione
effettiva di lavoro, astensione
obbligatoria per maternità, assolvimento degli obblighi di leva, infortunio, malattia, Cig ordinaria. Grazie a ulteriori interventi previstine1Dl101/13, dalla
legge 147/13 e dal Dlgs i5I/01 sono stati inseriti anche i periodi
di assenza per la donazione di
sangue e di emocomponenti,
quelli derivanti da congedi pa-
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COBBIEBE DELLA SEBA
Il bollo auto
aumenterà
fino al 12°/o
di ANDREA DUCCI
APAGINA12
Dipendenti pubblici in mobilità, bollo auto +12%
Trasferimenti obbligati entro 100 chilometri. Prepensionamenti in caso di esuberi
La tassa crescerà solo nel 2015. Dimezzati i distacchi sindacali, stretta sulle Authority
ROMA- Per ora sono 26 articoli, ma la bozza sulla riforma
della PUbblica amministrazione
potrebbe essere destinata a qualche sforbiciata nelle prossime
ore. Il testo indica i punti cruciali
del çlecreto light (alcune misure
saranno dirottate su un disegno
di legge), che il governo si appresta a varare domani. Il primo
articolo, per ora, è quello sull'impossibilità di restare in servizio dopo l'età di pensionamento. La tagliola scatta dal 31
ottobre. Viene cioè eliminato
l'istituto del trattenimento in
servizio. Il secondo articolo specifi.ca il nuovo tumover. In sintesi, stabilisce le assuniioni e le
uscite nel perimetro della P.a.
nòn più in base al numero delle
persone, bensì alla spesa totale
per i loro stipendi. Così, nel 2014
nelle amministrazioni si potrà
procedere ad assumere personale nel limite di spesa pari al 20%
di quella relativa al personale
uscito lo scorso anno. Questa
percentuale sale con gradualità
negli anni successivi. Fino ad ar-
rivare al 2018, quando le amministrazioni potranno assumere
per un limite di spesa pa,ri al
100% di quella relativa al personale cessato di ruolo.
Un articolo della bozza fissa
anche i criteri della mobilità obbligatoria, stabilendo che si possano «ricoprire i posti vacanti
mediante passaggio diretto di
dipendenti con la stessa qualifica, in servizio presso altre amministrazioni». Per agevolare le
procedure è previsto un portale
per fare incrociare domanda e
offerta di mobilità.
Novità anche sul fronte dei
trasferimenti. Il provvedimento
indica che i dipendenti pubblici
potranno essere spostati senza
assenso in un diverso posto di
lavoro, purché nell'arco di 100
chilometri: entro 50 chilometri
le diverse sedi sono considetate
«stessa unità produttiva», mentre tra 50 e 100 chilometri devono esserci esigenze organizzative e produttive. Un mini rivoluzione che, se confermata nella
versione definitiva, prosegue
con il taglio, dall'1 agosto, del
50% dei distacchi e dei permessi
per ogni sigla sindacale. Nel decreto dovrebbe inoltre finire la
misura sul prepensionamento
dei dirigenti: in caso di esuberi e
in assenza di criteri e modalità
condivise con i sindacati, <<la P.a
procede alla risoluzione unilateraie, senza possibilità di sostituzione, del rapporto di lavoro di
coloro che entro il biennio suecessivo maturano il diritto alla
pensione». Per le amministrazioni scatta il divieto di assegnare incarichi dirigenziali a soggetti in pensione. Alla vigilia del varo del provvedimento il testo
predispone l'unificazione delle
scuole di formazione della PUbblica amministrazione. Finiranno tutte (Scuola Superiore dell'Economia, Istituto Diplomatico, Scuola superiore dell'Amininistrazione dell'Interno, Centro
di formazione della Difesa e
Scuola superiore di Statistica)
sotto il cappello della Scuola nazionale dell'Amministrazione
che ne accorpa le funzioni. Per i
componenti delle autorità indipendenti (Antitrust, Privacy,
Agcom, Energia, Consob) ci sarà
una stretta sul rinnovo degli incarichi. Non potranno più essere
nuovamente nominati componentidiun'Autoritàindipem1ente <<Per un periodo pari alla durata dell'incarico precedente».
Nelle stesse Al.lthority si potranno effettuare assunzioni solo
con «Concorsi unici con cadenza
a;nnuale». L'articolo 15 della
bozza indica l'istituzione dell'archivio unico per la gestione di
una documento unico (riassume
di dati di libretto di circolazione
e certificato di proprietà) dell'auto. In dettaglio, il Pra è destinato a passare dal!'Aci sotto la
vigilanza del ministero delle Infrastrutture. Lo stesso articolo
specifica che gli importi annuali
delle tasse automobilistiche potranno aumentare, per il solo
2015, fino ad un massimo del
12%; In vista delle mosse del govemo oggi i sindacati incontreranno il ministro della Funzione
Pubblica, Marianna Madia
Andrea Ducci
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i di dipendenti pubin Italia. Di questi solo il
% ha "nodi 25anni. li
ntare su una lauadriennio 20072011 sono diminuiti del 4,7%
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COBBIEBE DELLA SEBA
I punti della riforma
.
I
Permessi slndacali
tagliati da agosto
Mobilità obbligatoria No al «trattenimento I Sblouo graduale
per i dipendenti
in senrizio>>
del turnover
1dipendenti pubblici
potranno essere
spostati da un ufficio
a un altro entro 50
chilometri. Ed entro
100 chilometri per
«motivate esigenze»
1
j
2
Viene cancellato
l'istituto del
«trattenimento in
servizio» che
)
consente di restare al
lavoro oltre l'età di
I
pensionamento
I
. . . . . . . . . . .
limiti agli incarichi
nelle Authority
I membri delle
Authority, cessato
l'incarico, non possono
essere nominati in una
altra Autorità per un
periodo pari alla durata
del precedente incarico
5
Banca dati delle
sodetà partedpate
Scatta il censimento
online degli enti
pubblici. Inoltre le
amministrazioni
dovranno comunicare
al Tesoro tutte le
società partecipate
6
1
3
Nel 2014 si potrà
assumere fino ad una
spesa del 20% di quella
relativa al personale
uscito. La percentuale
sale ogni anno fino al
100% nel 2018
Dal prossimo primo
agosto 2014
verranno tagliati del
50% distacchi,
aspettative e ·
permessi sindacali in
corso
4
. . . . . . . . . ..
Una sola scuola.
di formazione
7
Le attuali 5 scuole
di formazione per
dirigenti pubblici
vengono u_nificate
nella «Scuola
nazionale
dell'Amministrazione»
COBBIEBE DELLA SEBA
ili
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~f;tì~~~~~~~~ -~~·~f~:.~::··· ~~~;:
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15
1
Il primo comunicato 1lndacala
Q!ririnale, i lavoratori:
da noi tagli e sacrifici
Non era mai accaduto che le rappresentanze sindacali del
Quirinale intervenissero pubblicamente. Lo hanno fatto
ieri «per difendere» - si legge in un comunicato firmato
da varie sigle - <<la dignità e l'immagine del personale».
Il riferimento, anche se nessun organo di stampa viene
citato nel documento, è ad alcuni articoli sulle spese per
il personale del Quirinale: i sindacati dicono di non poter
«rimanere inerti di fronte al sostanziale
disconoscimento dei sacrifici fatti dai dipendenti della
presidenza della Repubblica per contribuire al
risanamento della finanza pubblica». Le rappresentanze
sindacali ricordano le misure più significative prese
negli ultimi anni «SU impulso del presidente
Napolitano» per ridurre le spese: dalla cancellazione di
diverse indennità al blocco delle retribuzioni più elevate,
dalla riduzione del numero e dei compensi del personale
non di ruolo all'aumento dell'orario di lavoro, fino alla
riduzione delle ferie e al blocco del turnover. I dipendenti
del Quirinale ricordano che negli ultimi anni la
riduzione media delle loro buste paga è stata del 10 per
cento e che, complessivamente, itagli di spesa hanno
comportato risparmi per «circa 6o milioni di euro»
tenendo bloccati gli stanziamenti per il Quirinale «al
livello del 2008». I sindacati sostengono nel loro
comunicato che ulteriori tagli alla dotazione a carico del
bilancio dello Stato per il quadriennio 2014-2017
«potrebbero mettere a rischio la funzionalità di una
struttura complessa».
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1/ 2
Statali, si cambia:
mobilitàobbligatoria
entro cento km
eprepensionamenti
automatici
ALLEPAGINE28E29
Niente pensionati al lavoro
emobilità obbligatoria
Sindacati contro la nuova Pa
Ritaglio
Lavoro e previdenza
entro 100 km; lo stop al trattenimento in servizio; il prepensionamento di due anni per ilavoratori pubblici considerati in esubero (secondo le stime elaborate
per la spending review sarebbero 85 mila); la possibilità per i lavoratori in mobilità di essere ricollocati con qualifica più bassa;
1'allentamento del blocco del
turnover (ilimitiprevistisiriferiranno alla spesa complessi".'a
no~ al ~ur':1ero delle perso':1e m
usc1ta),ildimezzamentode1permessi sindacali. La bozza introduce anche vari provvedimenti
di
liti
fr · ali l"
.se":1-p cdi~10ne, hi~ I~ . Ist1tuz10ne
un are vio uruco
- - l" · · 1 ·
sm v~1~~ ~ m. crrco azione,_ con 1a
possibilita di aument~e il bollo
auto fino ad un .massimo del 12
per cento e~tro 11.2015.
_ .
Provvedimei;it1 che «non mcidono ~ul funzionamento della
macchina dello Stato», lamentano i sinda~a~i, critici anche sul
fatto che s1 rmuncerebbe apremiare il merito, legando lo sti-
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ad
uso esclusivo
pendio dei dirigenti all' anda- vizio (la possibilità di restare al
mentod~lPil.Alta~olod~l~-1avoro dopo il raggiungimento
stro Marianna Madia Cgil, C1sl e dell'età pensionabile) si possano
Uil porteranno dunque _le lor~ liberare 1omila posti. «In realtà
proposte, pur consapevoli chegU non sono più di 5 mila, una prospazi per trattare, almeno pe1 posta ridicola» commenta Gioquanto riguarda il decreto, sonc vanni Faverin, responsabile Cislscarsi (tanto più che sul testo, ir Fp: sfpuò arrivare appunto a 100
scadenza a ferragosto, si pro- milasfoltendoidirigenti.Mailtespetta un voto di fiducia). Le cri- ma del trattenimento in servizio
tiche sono severe, nonostante èscottanteinsé,soprattuttoper
due delle loro richiest~ siano gi~ quanto riguarda la categoria dei
state incassate: una nguarda il magistiati,cheorapuòrestareal
.
ali (d
lavoroperaltri5annidopoilcom10 d .
ruo eialsegretan comun_ , ) l'; pimento dei 70 La Corte dei Convevanil0 s tare, ora( _n~n pm dal- tihaprotestof~cendonotareche
tra
contratto e 1ermo
2009 il ministro Madia ne ha l'uscitaanticipatadiorganicigià
'
.
)
carenti provocherebbe «gravispromesso 1anapertura .11 punto
simi vuoti, difficilmente gestibidi maggiore scontro riguarda la li». Nella bozza di 24 pagine che
staffetta generazionale. Ce n'è circola in queste ore, l'abrogaestremo bisogno-convengono zione del trattenimento e' è: artii sindacati -visto che l'età me- colo 1, a partire dal prossimo 31
dia del settore è avanzata (fra i ottobre di quest'anno. Ma il governo sarebbe disposto a preve52ei55~),_mailric~iomo- dere,almenoperquestacategodelloMadia,dicono,«eunbluff». ria, una norma transitoria.
Lariformaprevedechedall'abo---------·--·lizione del trattenimento in serLUISAGRION
del
destinatario,
non
riproducibile.
Pag. 48
Codice abbonamento:
ROMA. Se staffetta generazionale deve essere, lo sia fino infondo:
nella pubblica amministrazione
non devono entrare subito diecimila giovani, ma centomila. I soldi per finanziare il ricambio si
trovano: bastasfoltiredi un terzo
il numero dei dirigenti pubblici,
che sono troppi. Convocati stamattina, per la prima volta, a sole 24 ore dal varo della riforma
della pubblica amministrazione
i sindacati del settore rilanciano:
la riforma in due step (decreto
più legge delega) indicata da
Renzi «è poca cosa» dicono. Dopo
«1' estenuante fase preparatoria», commenta Rossana Dettori
segretario generalè Fp-Cgil, «restano sul tappeto interventi spot
e nessun progetto organico per
migliorare i servizi».
La bozza in 24 pagine che dovrebbe entrare domani al Consiglio dei ministri, in realtà, contiene diverse novità. Nel decreto
dovrebbe trovar posto la mobilità obbligatoria dei dipendenti
068391
DomaniilgovemovaralariforrnadellaPubblicaamministrazione
Rincaro in vista perii bollo auto. Cgil-Cisl-Uil: "Solo un bluff'
Quotidiano
la Repubblica
Data
Pagina
Foglio
12-06-2014
28/29
2/2
Gli statali in esubero,
circa85 mila, potranno
essere prepensionati o
demansionati
Si riduce il blocco del
tumover, i rappresentanti
dei lavoratori chiedono
100 mila assunzioni
rossi mo primo
osto, i distacchi,
pettativee
essi sindacali
(al fine di tagliare i
costi) saranno
ridotti del 50 per
cento per ciascuna
associazione
BIUTA'
r i dipendenti
bblici la mobilità
à obbligatoria
rché realizzata
troi 100km.
Per la mobilità
volontaria non ci
sarà più bisogno
del nulla osta del
"vecchio" ufficio
L'INCONTRO
Oggi il ministro
della Funzione
Pubblica, Madia,
presenterà la
riforma ai sindacati
PALAZZO CHIGI
divise coni
acati, gli statali
considerati in
esubero potranno
essere collocati in
prepensionamento
fino ad un massimo
di due anni
Domani al
Consiglio
dei ministri è
all'ordine del
giorno la riforma
della P4bblica
Amministrazione
La stretta si allenta,
i limiti previsti per
uove
sunzioni restano
a non saranno
più riferiti alle
singole persone,
bensì alla spesa
complessiva
Niente pensionali al lavoro
emobthtàobbhgatona
Sindacah contro la nuovaPa
LLOAUTO
semplificazione
vede un unico
hivio dei veicoli
colanti, ma gli
mporti delle tasse
sulle auto potranno
aumentare, per il
solo 2015, fino ad
un massimo del 12
percento
Ritaglio
Lavoro e previdenza
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Quotidiano
ItaliaOggi
I
Data
12-06-2014
Pagina
27
Foglio
1
P.a., mobilità fino a 100 km
Fino a 50 km lo spostamento sarà considerato come se fosse all'interno della stessa
unità produttiva. Permessi sindacali dimezzati. Pensione obbligata per chi ha l'età
Mobilità obbligatoria per dipendenti
pubblici nell'arco di 100 chilometri:
entro 50 lo spostamento sarà considerato all'interno di «una stessa uni-
tà produttiva». Dimezzati i permessi
sindacali, giacché a decorrere dal 1°
agosto 201, insieme a distacchi e
aspettative, subiranno un taglio «del
50% per ciascuna associazione» di
rappresentanza. Pensione obbligata
per chi ha l'età. Lo si legge nella bozza della riforma della pubblica
amministrazione che dovrebbe andare domani all'esame del governo.
D'Alessio a pag. 27
"i!'~ I ;i lt<tO;i 1lrl 1I<!!
g~: ~111 ~ìl1• 11 11 1diilliil"
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Pag. 51
Quotidiano
Data
Pagina
Foglio
12-06-2014
9
1
Mobilità fino a 100 chilometri, automatica entro 50
I TRASFERIMENTI
ROMA Per la mobilità volontaria
basterà una richiesta del lavoratore interessato. Per quella obbligatbria invece l'elemento
chiave sarà la distanza chilome' trica: i trasferimenti saranno
possibili fino a 100 chilometri, e
praticamente automatici al di
sotto dei 50.11 decreto del governo rivede le regole del 2001 con
l'obiettivo di rendere più facile il
trasferimento dei dipendenti.
La prima situazione è proprio
quella in cui un lavoratore presenti domanda di trasferimento
per una posiziorn~ che preveda
la stessa qualifica. Le amministrazioni saranno tenute a rendere pubbliche per almeno 30
giorni le disponibilità di posti
sul proprio sito Internet: la struttura di provenienza provvederà
al trasferimento entro due mesi
dalla richiesta di quella di destinazione. Finora invece era ri-
chiesto un nulla osta che in vari regolati in sede di cbntrattaziocasi ha avuto l'effetto diblocca- ne collettiva.
All'apparenza questi vincbli
re anche i passaggi volontari.
geografici sono più favorevoli al
dipendente rispetto alle norme
LA CONTRATTAZIONE
Ma cosa succede se è l'ammini- attuali, che prevedevano la mostrazione a voler spostare il di- bilità in ambito regionale. La difpendente? Qui entra il ballo il ferenza però è che ora sarà molto più facile attuare effettivacriterio geografico. Le sedi di la- mente le procedure di trasferivoro nel raggio di 50 chilometri mento.
L'altra garanzia per gli inte(rispetto a quella di prima assegnazione) saranno considerate ressati, a cui nei giorni scorsi ha
come un'unica unità produttiva, fatto riferimento anche il miniai sensi del codice civile, e dun- stro Madia, è quella relativa alla
que formalmente non si tratterà retribuzione. I passaggi dovrebnemmeno di trasferimento: il la- bero avvenire di regola all'intervoratore potrà essere spostato no della stessa area funzionale,
come se andasse da un piano al- con inquadramenti regolati sull'altro dello stesso ufficio, senza la base di apposita tabella di
necessità di alcuna motivazio- equiparazione. Sarà possibile
ne. L'obbligo di specificare le esi- anche riempire posti anche in
genze tecniche, organizzative .e aree diverse da quella di inquaproduttive che giustificano il dramento, ma in questo caso dotrasferimento entra invece in vrà essere garantita la neutraliballo in caso di distanza compre- tà finanziaria.
LucaCifoni
sa tra i 50ei100 chilometri. Al di
sopra di questa soglia, il trasferi©RIPRODUZIONE RISERVATA
menti dovranno invece essere
PE,R LA DISTANZA
PIU BREVE ,
NON SERVIRA
MOTIVAZIONE: SARÀ
COME MUOVERSI
NELLO STESSO UFFICIO
Statali in esubero, pensione 2 anni prima
·.::;;, ",":,'::·:::'~"~ ·~ ::;,,~ -:;::·1•'.:;:;,:::.e:~ ·,r;-,,,,"'
068391
;.:!:.--.>;;;';;::r;:~<7'.:' ~:,,' ~,;";';:, '~.:,:, ;:',',:'::: ' . ·:·e,
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Il ministro Madìa
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Pag. 52
Quotidiano
Data
12-06-2014
Pagina
9
Foglio
1/2
Statali in esubero, pensione 2 anni prima
...npersonale in eçcedenza che non vorrà essere prepensionato
... stop al trattenimento in servizio dal 31 ottobre, chi ha già
potrà scegliere il part time. Subito una ricognizione in tutta la Pa raggiunto i requisiti per il ritiro non potrà più restare al lavoro
LA BOZZA
ROMA Usciti dalla porta:, rientra-
no dalla finestra. Gli .«esuberi»
della Pubblica amministrazione,
quantificati in almeno 85 mila
dal Commissario straodinario alla spending review, Carlo Cottarelli, saranno uno dei pezzi forti
del decreto legge che il ministro
della Funzione pubblica Marianna Madìa si prepara a portare
nel consiglio dei ministri di domani. L'articolo 2 della bozza di
provvedimento (in tuttò per ora
sono 26 articoli) prevede che tutte le pubbliche amministrazioni
effettuino annualmente «rilevazioni delle eccedenze di personale su base territoriale per Cé}tegoria o area, qualifica e profilo professionale». Cosa sarà di questo
personale in eccesso? Se fino ad
oggi era previsto un lungo iter
che coinvolgeva anche i sindacati e che si concludeva con la messa «a disposizione» dei lavoratori che avrebbero continuato a
percepire 1'80 per cento dello stipendio, le soluzioni paiono ora
più drastiche. «Decorsi trentà
giorni dall'avvio dell'esame (con
i sindacati, ndr), in assenza dell'individuazione di criteri e modalità condivisi», si legge nel testo, «la pubblica amministrazione procede alla risoluzionè unilaterale del rapporto di lavoro di
coloro che entro il biennio successivo maturano il diritto all'ac-
cesso al trattamento pensionistiCO!t. lnsomma,. gliStatali.,in esubero a cui mancano duè anni alla
pensione saranno messi alla por~
ta. In pratièa saranho'Pì'epensionatl (iftésto parla di «Conseguente corresponsione del relativo
trattamento»). Un punto delicato, che fino all'ultimo minuto era
stato smentito anche per il tiq,iore di provocare differenze di tt.11ttamento con gli esodati del privato, lasciati a casa senza stipendio
e senza.pensione. Ai pubblici dipendenti in eccesso, tuttavia, verrà data anche un'altra chance:
accettare contratti di solidarietà
o «forme flessibili di gestione del
tempo di lavoro». Insomma, accettare il part-time sarebbe il
modo per evitare il licenziamento. È qui che, nelle intenzioni del
governo, dovrebbe scattare la
staffetta generazionale. I soldi risparmiati in questo modo potrebbero essere utilizzati per assumere giovani grazie alla modifica del meccanismo del turn
aver.
INUOVI CRITERI
Oggi il sistema è quello delle teste. Ogni dieci statali che escono
ne possono essere assunti due. 11
criterio introdotto dal decreto è
quello finanziario. Per quest'anno le assunzioni non potranno
superare il 20 per cento della
spesa del personale cessato. Questo limite salirà al 40 per cento il
prossimo anno, al 60 per cento
nel 2016, all'80 per cento nel 2017
per arrivare al 100 per cento nel
2018. Un criterio più favorevole
ci sarà per gli enti di ricerca che
già da quest'anno avranno un limite del 50 per cento della spesa.
Confermata anche l'abolizione
del trattenimento in servizio, ossia la possibilità di rimanere al
lavoro per i due anni successivi
alla maturazione dei requisiti
per andare in pensione. I trattenimenti in servizio in essere saranno validi solo fino al 31 ottobre di quest'anno. Intanto ieri, in
attesa dell'incontro di oggi con la
Madìa. i sindacati di categoria
hanno presentato una loro proposta di riforma. «Noi pretendiamo», ha detto il segretario confederale della Fp-Cgil Rosanna
Dettori, «che, a fronte dei 400mila posti persi in 10 anni, lOOmila
possano entrare», chiedendo un
«confronto vero» sulla riforma e
non «un ennesimo spot», Non solo. «Fare la staffetta con 5mila
giovani è una risposta ridicola»,
ha aggiunto il segretario della Cisl-Fp Faverin. Le sigle del pubblico impiego, Fp-Cgil, Cisl-Fp,
Uil-Fpl e Uil-Pa, hanno presentato la propria proposta unitaria
«organica, di riorganizzazione
del lavoro pubblico», per il suo
rilancio ~ semplificazione, i cui
punti centrali sono lo sblocco del
turnover e del contratto, fermo
al2009.
Andrea Bassi
Francesco Bisozzi
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Dipendenti statali all'ingresso di un ministero
~
Codice abbonamento:
068391
~~~rrmr:i:imr
Lavoro e previdenza
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Quotidiano
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12-06-2014
9
Foglio
2/2
Data
Le misure
.
cinque scuole
.
maz1one
6.à:~e aìle norme atruab.nen~ Vigentjsfl:lho ridotti
· '.ç;tf!lciùq'Uanta percento per ciascuna .
organizzatione. ln segùito, una v:
ato il
tà,glio, attraverso 1e procedtirè co
·u e
~e~()zi.ali.prev:istedairi~pettiYiO
.· fila
ripartizione tra le varie assodazio .
à essere
modifièata.
··
·Auto1ità, basita
incarichi in serie
Il Pra sou1ra
aumenta il
Nuovi vincoli per i compo~enti delle Autorità
indipendenti: dopo aver terminato il proprio
incarico non potranno essere nuovamente
nominati componenti di un'altra Autorità prima
di un periodo pari alla durata legale dell'incarico
precedente. Per Banca d'Italià, Consob e Ivass
vale anche un vincolo di tre anni dalla cessazione
dell'incarico, durante i quali gli interessati qon
potranno avere rapporti di collaborazione,
ponsul~nza o impiego con soggetti pubblici o
privati operanti negli stessi settori di
competenza.
·Ai malatt<!ronici
.,:;~,.n Formez sarà
una sola ricetta
commissariato
··sua.stru
pr
'
arà
ùtl:Cd
dall'amministratore delegato, un col
e un' assetn.blea, Pel cda farà parte di
urb
Bonaretti, se re.tatio generale della Presidenza del
Consigliò e . . . .
ni, attuale capo dipartimento
della Fmt'liqné
ica, che già oggi sono pres~nti
nel cqinitàtodi m zzo deU'organismo pubblico
che ha un budget di 70 milioni.l'anno.
CO
Ritaglio
Lavoro e previdenza
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ad
uso esclusivo
Del capitolo semplificazione fa parte anche una
novità che tocca da vicino la Vita di molte persone in
difficoltà: coloro che soffrono di patologie croniche
e sono spesso costretti a richiedere frequentemente
le ricette per i farmaci che devono assumere. Un
articolo c:lel decreto prevede che in attesa
dell'andataa regime del sistema della ricetta
dematerializzata, il medico possa prescrivere per le .
malattie di questo tipo medicinali fino a sei pezzi
pe_r ricetJ:a.i.:PUrsllé il paziente li utili:zzi <,l~ al~eno''.
sei mesi. La durata della prescrizione non potl;'à
comunque superare i 180 giorni di. terapia.
del
destinatario,
non
068391
IlF~~~A:.
put1,blicà··
Codice abbonamento:
Il documento unico per l'auto che accorperà
lib.retto di circolazione e certfficato diproprietà, ci.
$lirà. Quello che non ci sarà, invece, è
1'accorpamento delPra delfAci con gli uffici della
Motorizzazion..eciv:ile. Soprawiv:eranno entran'.lbi.
C:am bierà però tutto nsistema di tassazi<me
.
dell'autòmobile. Scomparirà l'lpt, l'imposta
provincjale sulle compravendite di veicolie anche il
superbollo. Saranno sostituiti d.a un'imposta di
·iml:natricolaziOne sµj yeicoli nuovi e d~ un auID:ento
.del bollo fino al massimo del 12 per cento.Il gettito
· per le casse dello Stato resterebbe invariato.
riproducibile.
Pag. 54
Quotidiano
Data
Pagina
Foglio
12-06-2014
16
1
Pensioni
Esodati, pressing
sulla maggioranza
Codice abbonamento:
068391
Si riapre il nodo esodati. Tra due
settimane la proposta di legge
unitaria della commissione
Lavoro della Camera che punta a
dare una risposta a quei
lavoratori rimasti senza reddito
e senza è destinata a approdare
nuovamente in aula. Ma la
questione delle coperture
appare tutt'altro che risolta. E
. così il presidente della
commissione Lavoro della
Camera, Damiano, chiede che al
più presto sia convocato un
vertice governo-maggioranza
per fare il punto sulla situazione.
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Lavoro e previdenza
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del
destinatario,
non
riproducibile.
Pag. 55
Quotidiano
il Giornale
Pagina
12-06-2014
10
Foglio
1/ 2
Data
I
LA PROPOSTA DI RIFORMA DELLA PA
Trasferimento coatto per gli statali
Dimezzati i permessi sindacali, prepensionamenti in caso di esuberi
Fabrizio Ravoni
• Entro i lOOkmidipendentinonpotrannorifiutare nuove sedi di lavoro. Dimezzati i permessi
sindacali, tagli alle aspettative. Fino a2 annidi prepensionamento per gli esuberi. Sono le proposte di riforma della pubblica amministrazione.
a pagina 10
LA BOZZA Il premier vorrebbe un decreto, tensioni con il Colle
Statali, mobilità entro i 100 km
Dimezzati i permessi sindacali
Roma Se le anticipazioni della bozza dovessero essere confermate, Matteo Renzi conta di svecchiare di colpo la pubblica amministrazione. Ed ha in animo di
farlo con un decreto legge. Una scelta
che, al momento, resta sospesa a mezz'aria. I costituzionalistidiPalazzo Chigi individuerebbero nella riforma i requisiti di «necessità ed urgenza» chiesti
dalla Costituzione per un decreto legge. Dal Quirinale, però, isegnalinonandrebbero in questa direzione. Così la
scelta del veicolo legislativo rimarrà incertafino a domani, quando si riunirà il
Consiglio dei ministri.
Il testo della bozza, però, lascia capire (per le scadenze introdotte) cheilgoverno punta sullo strumento del decreto. E non può essere diversamente se, a
partire dal primo agosto prossimo, un
sindacalista su due dovrà tornare in
azienda. È previsto, infatti, che i permessi sindacali vengano tagliati del 50
per cento. E non a caso, i sindacati boccianolariformadiMariannaMadia, alla Funzione pubblica.
Contro la bozza si realizza poi una
«SantaAlleanza». Al fianco dei sindacaRitaglio
Lavoro e previdenza
stampa
ad
ti si schierano i magistrati della Corte
dei conti. Il testo prevede che, a partire
dal31 ottobre, nessun dipendente pubblico può restare allavoro oltre l'età della pensione. Una scelta per la quale il
Consiglio di presidenza della Corte dei
Contiesprime«fortepreoccupazione»:
incinqueanniuscirebbero90magistrati contabili su 430.
L'intervento, però, non colpirebbe
solo questa categoria di dipendenti
pubblici che riceve lo stipendio fino ad
oltre i 70 anni. La bozza prevede anche
che nessun pensionato pubblico possa
ricoprire ruoli dirigenziali una volta
uscito dagli organici.
L'operazione «svecchiamento» prosegue anche con l'introduzione di un
nuovo istituto previdenziale per gli statali: il prepensionamento. In caso di
esuberi e in assenza di criteri e modalità condivise con i sindacati, «la Pubblica amministrazione procede allarisoluzione unilaterale, senza possibilità di
sostituzione, del rapporto di lavoro di
coloro che entro il biennio successivo
maturano il diritto all'accesso» alla pensione «con conseguente corresponsione del trattamento». Una soluzione a
lungo discussa alla Funzione pubblica
uso esclusivo
del
destinatario,
anche dai precedenti governi, e che non era mai
stata tentata. In alternativa, il personale in esubero che non è vicino all'età di pensione può
chiedere anche un ridimensionamento dell' incarico (anche economico )purdievitarelamobilità.
Potrebbe essere una
soluzione condivisa da
molti statali. Perunmotivo molto semplice. La
bozzadiriformaintroduceil principio della mobilità obbligatoria entro unraggio di 100 chilometri dall'attuale posto di lavoro. Vale a dire,
un'amministrazione può trasferire
d'imperio un dipendente entro 50 chilometri: le diverse sedi vengono considerate «stessa unità produttiva». Ma se
argomenta validemotivazioni organizzative e produttive, può spingerlo fino a
sedi distanti anche 100 chilometri.
Per favorire lo sblocco dei contratti e
nuove assunzioni pubbliche di giovani, la bozza del decreto introduce deroghe al blocco del turno aver: vale solo in
termini economici e non di posti.
non
riproducibile.
Pag. 56
Codice abbonamento:
Fabrizio Ravoni
068391
Arriva la riforma della Pubblica amministrazione.· sarà vietato
andare in pensione oltre i 70 anni. Etra le toghe contabili èallarme
Quotidiano
Gli articoli previsti dalla
bozza che elimina il
«trattenimento in servizio». Tranne quelli in essere <<fino al 31 ottobre
2014» pergli statali non
sarà possibile restare
oltre la pensione
100
I km di mobilità massima obbligatoria dalla
sede previsti peri dipendentistatali«sulla base
di motivate esigenze organizzativel>. Fino a 50
km la distanza non viene considerata tale
12-06-2014
1O
Foglio
2/2
Data
il Giornale
26
Pagina
12°/o
La percentuale di aumento massimo delle
tasse autobilistiche per
il 2015, come si legge
nella bozza di riforma
della Pubblica amministraziocheanticipata ieri
OGGI REl\IZIAl\IA Il ministro Marianna Madia
•il
Giornale
=~~~u:::.~~~=;:J\~-:-~-----------~.:~:.~~-~=n
CTLSTTZT \E T'OLJTTC \
LE MAZZETTE ERANO PER IL PD
Jle''""'"d<I~"'°'"""""'"°''""''"~"'"''''"'"'"'" e!r''lpcmtooW"P'"""
f.'•pt1<ii<J <mrITmJ: 1tpn1n-'"" ilgiJrdiu 1he h11 m1ul1u1nu~• lkrlwrmni
Codice abbonamento:
068391
r;.,.,,,,.,,,,.,11,,J;J:pmn,,.,
Ritaglio
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Pag. 57
Quotidiano
Data
Pagina
IL GIORNO
iilèso.i.,1 QJiriilllO
LA NAZIONE
Foglio
MSINDACATI: allo sciopero contro i tagli alla
Rai hanno aderito il 75% dei lavoratori. Il punto
di raccolta pìtì grande a Roma, in via Teulada
Sll.VIO BIERLUSCONI ha convocato per oggi un
incontro con i coordinatori regionali di Forza Italia
e prepara una riunione del comitato di presidenza
12-06-2014
15
1
NICHI VIENDOl.A (Sei): «È difficile dire chi abbia
vinto alle Europee. Hanno perso le classi dirigenti
e l'austerity. L'euroscetticismo è un veleno>l
sui possibili
organlco
Ml NOSTRO
Maria.ima Madia
PREPENSIONAMENTI automati·
ci, mobilità forzata, fine del «trar.te·
nimento», l'istituto che permetteva
ai dipendenti di restare al loro po·
sto dopo l'età di pensionamento.
La bozza della riforma della pubblica arnrninìstrazìone concepita dal
ministro Marianna Madia comin·
eia a circolare, a poche ore dal Con·
dei ministri che domani darà
che, almeno negli an·
essere un cambia·
(lmagoE.conomica)
Carlo Cottarelli,
commissario straordinario
della spesa
ha
confermato questa
ì
alla spesa
Dìverranno 18,3 nel 2015 e
33,4 nel 2016
gli esuberi nel.la
amministrazione.
Italia si contano 58
impiegati ogni
1000 abitanti.
In Germania 54,
in Svezia 135
Serve 1.!111 ccmfn:mto vero
sernza spot A fnmte
dei 400mila
persi
nella Pa
ultimi 1Oarmi
si assl.!lmano 1OOmila giovani
mento epocale. E le bnme sorprese
per i lavoratori della Pa dovrebbe·
ro essere parecchie. Tanto che si è
mobilitata addirittura la Corre deì
conti per mettere in guardia l'esecu·
tivo.
aspettative e permessi sindacali: a
partire dal primo agosto del 2014
sono ridotti del 50% per ciascuna
associazione sindacale, con l'obiettivo cli ridurre la spesa pubblica.
Capitolo a parte viene dedicato ai
componenti delle Autorità indipendenti: non potranno essere nuova·
mente nominati per un periodo pari alla durata dell'incarico precedente. Un paletto che riguarda Antitrust, Consob, I vass, Autorità per
i Trasporti, Autorità per l'Energia,
Agcom, Privacy, Anticorruzìone e
Commissione scioperi. Per loro
scatterà anche l'obbligo di assun·
zione solo tramite concorsi con ca·
denza annuale.
QUESTA cura da cavallo, alla vigi·
lia del Cdm, già suscita dure reazioni. Oltre a quella dei sindacati, che
annunciano «forme di mobilìtazio·
ne, anche importanti», va registrata la posizione della Cone dei con·
ti, che ha messo la lente sull'elimi·
nazione dell'istituto ciel trattenimento in servizio. Questa novità
peggiorerebbe in maniera iITepara·
bile il gravissimo vuoto di organico
della magistraturn contabile, con
conseguenze «difficilmente gestibi·
li». Insomma, non ci sarebbero abbastanza giudici per sostirnìre chi
va a casa.
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!L COLPO più dt1ro è quello della
mobilità. I dipendenti pubblici potranno essere spostati senza assen·
so in un posto di lavoro diverso
nell'arco di 100 chilometri. Le alternative sono due. Entro 50 chilometri le sedi diverse sono considerate stessa unità produttiva e si può
procedere senza problemi; t.ra 50 e
I 00 chilometri, invece, sono rìchie·
ste esigenze organizzative e produt·
tive. Salta l'istitU!o del trattenimento in servizio, dopo il 31 ottobre
prossimo. A partire da quella data,
infani, chi raggiunge l'età del pen·
sionamento dovrà andare a casa. E
c'è il rischio che lo accompagni an·
che qualche prepensionato. In caso
di esuberi, secondo il testo, la Pa
può procedere alla risoluzione uni·
laterale del rapporto di lavoro dico·
loro che entro i due anni successivi
maturano il diritto alla pensione.
Stangata anche per i dirigenti: il Jo..
ro bonus sarà correlato all'anda·
mento economico del Pii. Compie·
ta il quadro la tagliola su distacchi,
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Quotidiano
Data
IL~MA.TTINO
Pagina
Foglio
12-06-2014
8
1
Statali, obbligo
di trasferimento
entro i lOOkm
Ma per distanze più ampie il trasloco
va motivato. Tagli ai pennessi sindacali
LucaCifoni
più facile attuare effettivamente le
procedure di trasferimento.
L'altra garanzia per gli interessati, acuineigiorniscorsihafattoriferimento anche il ministro Madia, è
quella relativa alla retribuzione. I
passaggi dovrebbero avvenire di regola all'interno della stessa area
funzionale, coninquadramentiregolati sulla base di apposita tabella
di equiparazione. Sarà possibile
anche riempire posti anche in aree
diverse da quella di inquadramen to, ma in questo caso dovrà essere
garantita la neutralità finanziaria.
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volontari.
Ma cosa succede se è l' amminiROMA Per la mobilità volontaria bastrazione a voler spostare il dipensterà una richiesta del lavoratore dente? Qui entra il ballo il criterio
interessato, scatta inoltre il dimez- geografico. Le sedi di lavoro nel ragzamento dei distacchi e dei per- gio di 50 chilometri (rispetto a quelmessi sindacali dal primo agosto. la di prima assegnazione) saranno
Per il trasloco obbligatorio intanto considerate come un'unica unità
l'elemento chiave sarà la distanza produttiva, ai sensi del codice civichilometrica: i trasferimenti saran- le, e dunque formalmente non si
no possibili fino a 100 chilometri, e tratterà nemmeno di trasferimen praticamente automatici al di sot- to: illavoratore potrà essere spostato dei 50. Il decreto del governo ri- to come se andasse da un piano
vede le regole del 2001 con l'obietti- all'altro dello stesso ufficio, senza
vo di rendere più facile il trasferi- necessità di alcuna motivazione.
mento dei dipendenti. La prima si- L'obbligo di specificare le esigenze
tuazione è proprio quella in cui un tecniche, organizzative e produttilavoratore presenti domanda di ve che giustificano il trasferimento
trasferimento per una posizione entra invece in ballo in caso di diche preveda la stessa qualifica. Le stanza compresa tra i 50 e i 100 chiamministrazioni saranno tenute a lometri. Al di sopra di questa soglia, il trasferimenti dorendere pubbliche per alvranno invece essere remeno 30 giornile disponigolati in sede di contrattabilità di posti sul proprio
zione collettiva.
sito Internet: la struttura Considerati
di provenienza provvede- una sola
All'apparenza questi
rà al trasferimento entro
vincoli
geografici sono
unità
due mesi dalla richiesta
più favorevoli al dipendi quella di destinazione. produttiva
dente rispetto alle norme
Finora invece era richie- se collocati
attuali, che prevedevano
la mobilità in ambito resto un nulla osta che in va- a breve
ri casi ha avuto l'effetto di distanza
gionale. La differenza però è che ora sarà molto
bloccare anche i passaggi
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6
1/2
Per gli statali in esubero
il posto fisso diventa mobile
Trasferimenti senza assenso fino a 100 chilometri. Il bollo auto può salire del 12o/o
ROEBRTO GIOVANNINI
ROMA
Se ci sarà un accordo sindacale sugli esuberi, un dipendente pubblico che vuole conservare il posto di lavoro dovrà
cambiare ufficio e anche città,
purché entro un arco di ben
100 chilometri. E se il posto
"in disponibilità" è considerato eccedente sarà costretto ad
accettare anche un demansio- ·
namento, ovvero un impiego
con qualifica e retribuzione
inferiore a quella precedente.
Le norme sulla mobilità obbligatoria fanno ancora parte del
testo dello schema di decreto
legge sulla riforma della pubblica amministrazione che
stamani il ministro Marianna
Madia presenterà ai sindacati, e domani dovrebbe essere
approvato dal Consiglio dei
ministri. Ma a quanto pare,
non è andata così per molte
delle altre novità annunciate a
suo tempo dal governo.
La bozza del provvedimento datata 5 giugno prevedeva
56 articoli (anche uno sui far-
maci omeopatici); quella del 7
giugno ne contempla soltanto
26. Ma quel che più conta è
che una lettura del nuovo testo fa emergere che dei 44
punti per la riforma contenuti
nella lettera spedita dal premier Renzi e dal ministro Madia, alla fine, ben 26 sembrerebbero «saltati». Niente riforma del ruolo unico della dirigenza, e i contratti a termine
saranno solo per i dirigenti
degli Enti locali. Niente regionalizzazione delle Camere di
Commercio. Niente abolizione della Covip e dei segretari
comunali. Niente leggi autoapplicative, riforma degli enti
di ricerca, centrale unica degli
acquisti per le forze di polizia,
niente limitazione ai controlli
della Ragioneria. Non c'è la riforma dell'Avvocatura dello
Stato, e neanche l'accelerazione del processo amministrativo
per gli appalti. E altro ancora.
Va detto che sin dall'inizio era
stato annunciato dal governo
che la riforma della P.a. avrebbe
marciato su un decreto e un disegno di legge. Non è escluso che
possa così essere varato anche
un ddl che contenga le misure
per ora accantonata. Ieri è circolata anche la voce che l'asciugatura del decreto sia stata «suggerita» dal presidente della Repubblica, in coerenza con la tradizionale linea del Quirinale sui
decreti d'urgenza. Versione
smentita dal ministero della P.a.,
che la definisce pura fantasia, e
afferma che non è stato cassato
alcun punto dello schema di riforma. I sindacati hanno accolto
con favore l'apertura del ministro Madia sulla possibilità di
riaprire dal 2015 la contrattazione nel pubblico impiego, dopo
anni di blocco. Difficilmente
quest'apertura placherà i sindacati, che chiedono l'ingresso di
lOOmila giovani e devono subire
il dimezzamento dei distacchi
sindacali dal 1 agosto.
Tornando alle norme sulla
mobilità, i dipendenti pubblici
potranno essere spostati senza
assenso in un posto diverso
purché entro 100 chilometri.
Entro 50 chilometri le diverse
sedi di lavoro sono considerate
-----------
Su 44 punti originari _
della riforma
del pub1l>lico impiego
ne sono saltati 26
stessa "unità produttiva", e
quindi lo spostamento può essere deciso automaticamente,
mentre tra 50 e 100 km dovrà
essere motivato. Per la mobilità
volontaria scompare l'obbligo
del nulla osta dall'amministrazione di provenienza. Non sarà
possibile restare a lavorare nella P.a. dopo l'età di pensionamento oltre il 31 ottobre, e in caso di esuberi e in assenza di criteri condivisi coi sindacati, le
amministrazioni possono pensionare "a forza" i dipendenti
che maturano il diritto alla pensione entro due anni. Il personale «in disponibilità» (collocato in mobilità a seguito di rilevazioni di' eccedenze) possono
presentare richiesta di ricollocazione «:in via subordinata, in
una qualifica o in posizione economica inferiore», per ampliare le occasioni di ricollocazione.
Novità anche per il bollo auto. Il
governo stabilirà le misure dell'imposta regionale di immatricolazione per tipo, categoria,
emissioni e potenza dei veicoli.
Gli importi delle tasse auto possono aumentare per il solo 2015
fino a un massimo del 12%.
3,4
~
art.i(~oli
articoli
1nUio.ni
La riforma del pubblico
li testo datato
7 giugno. Molti punti
sono stati rinviati
Le persone che lavorano
nel pubblico impiego
nel nostro Paese
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12 giugno - SNALS Lombardia