SCUOLA A INDIRIZZO
MUSICALE
Via Tucidide, 5
Anno Scolastico 2015/2016
Realizzazione a cura delle Inss. Rita Marino – Ippolita Sitera
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P.O.F.
Piano Offerta formativa
Anno Scolastico 2015/16
2013/2014
2013/2014
Sede: v. Tucidide, 5 96100 Siracusa
Url: www. 14comprensivosr.it Tel/Fax 0931/38083
Dirigente: prof.ssa G. Garrasi
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14° ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
“Karol Wojtyla”
via Tucidide, 5 - 96100 Siracusa - Tel.0931/ 38083 - 37234
e-mail [email protected] - Sito WEB www.14comprensivosr.it
PREMESSA
pag.5
STAFF DIRIGENZIALE
pag.7
PROCESSI E SERVIZI
pag.8
IL NOSTRO POF
pag.9
FINALITÀ DELLA SCUOLA
pag.10
LA NOSTRA IDENTITÀ: STRUTTURA E ORGANIGRAMMA
pag.11
GESTIONE AMMINISTRATIVA- GESTIONE DEMOCRATICA
pag. 12
ANALISI SOCIO-ECONOMICA DELL’UTENZA SCOLASTICA
pag.14
UN PO’ DI STORIA
pag.15
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
pag.16
ACCORDI DI RETE
pag.17
I NOSTRI SERVIZI
pag.19
ORARIO DELLE LEZIONI E FUNZIONAMENTO
pag.20
TEMPO SCUOLA
pag.21
CARATTERISTICHE STRUTTURALI E LOGISTICHE DELL’EDIFICIO
pag.23
L’OFFERTA FORMATIVA
pag.26
COMPETENZE CHIAVE
pag. 29
STRATEGIE DI FORMAZIONE
pag. 30
PIANO DI FORMAZIONE DOCENTI - ATA
pag. 31
3
POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
pag. 32
INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
pag. 34
PROCESSI CHIAVE
pag. 36
VERIFICA – VALUTAZIONE – AUTOVALUTAZIONE
pag. 37
CRITERI DI VALUTAZIONE E COMPORTAMENTI DEGLI ALUNNI
pag. 39
PIANO DI MIGLIORAMENTO
pag. 52
OFFERTA FORMATIVA COMPLEMENTARE: progetti-percorsi laboratoriali; progetto accoglienza; viaggi e visite
d’istruzione
pag. 54
SERVIZIO ACCOGLIENZA – VIAGGI D’ISTRUZIONE
pag. 57
AZIONI CONTINUITA’/ORIENTAMENTO
pag. 58
RECUPERO E POTENZIAMENTO
pag. 62
GARANZIE DI SICUREZZA
pag. 65
RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA
pag. 66
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
pag. 67
SANZIONI PREVISTE
pag. 68
PATTO FORMATIVO: scuola – famiglia – studente
pag. 69
ORARI UFFICI – CALENDARIO SCOLASTICO
pag. 74
ALLEGATI
pag. 75
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PREMESSA
In questi ultimi anni la società ha subito numerosi e repentini cambiamenti che
condizionano, non sempre positivamente, le istituzioni e la vita delle stesse persone. La
grave crisi economica, in particolare, sta segnando la società intera, causando una
diffusa povertà specialmente nel Meridione d’Italia, la perdita di posti di lavoro e la
grave difficoltà nelle giovani generazioni a sperare nel futuro. E’ una povertà che
opprime pesantemente i più deboli e le stesse istituzioni scolastiche. Le recenti indagini
evidenziano, infatti, lo stretto rapporto che esiste tra povertà economica e povertà
educativa. Numerose sono le situazioni di svantaggio e di disagio dei bambini e degli
adolescenti, nonché delle stesse famiglie e delle singole persone.
In gran parte dei giovani si va radicando l’idea che il percorso scolastico serva
solamente a garantire un’attività lavorativa, dimenticando che la scuola è soprattutto
luogo dell’educazione e della formazione in senso lato, uno degli ambienti privilegiati
ove si apprende a vivere.
L’instabilità politica non facilita la fiducia nelle istituzioni, favorendo disorientamento e
allontanamento dall’impegno sociale. La prevalenza nella società dell’idea di una
“morale autonoma”, a misura di ciascuno, corrode la dimensione etica dell’esistere e
del rapportarsi con gli altri e con il mondo.
L’esaltazione della tecnologia talora favorisce la disattenzione verso un’antropologia
volta allo sviluppo integrale della persona. Una prevalente attenzione alle procedure
suscita ansia, appesantendo il cammino delle istituzioni a discapito della qualità.
Da più parti si evidenziano l’importanza della scuola e l’urgenza di un adeguato
rinnovamento e di una sua presenza attiva e responsabile nella società, in particolare
nel contesto ove ogni istituzione è inserita. La crisi antropologica, valoriale ed
economica odierna, però, la coinvolge e la condiziona: minori risorse, situazioni sociali e
problematiche educative complesse, formazione dei professionisti di scuola non sempre
continua e adeguata.
Tra tante “ombre” qualche segno di speranza c’è: lo stile di Papa Francesco che invita
a “non farsi rubare la speranza”, ad essere cittadini attivi, a cercare la semplicità e
l’autenticità, ad “andare verso le periferie del mondo” per testimoniare accoglienza,
solidarietà e impegno specialmente nei confronti di chi ha maggiormente bisogno.
Noi, in quanto educatori, siamo chiamati a saper leggere la realtà, a individuare i segni
di speranza, a progettare percorsi idonei a valorizzare adeguatamente le risorse e
rispondere alle numerose sfide che il quotidiano ci presenta. Il nostro lavoro quotidiano
richiede, perciò, un approccio sereno e positivo alle persone, alle istituzioni, alla realtà,
agli eventi; elevate sensibilità umana e competenza professionale; capacità di
testimoniare lungimiranza, impegno, coerenza, giustizia, carità, creatività ed
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imprenditorialità, saggezza e sapienza, nonché speranza nel futuro che viene,
maturando l’arte del discernimento e di orientarsi, riorientarsi, orientare e riorientare
per i complessi sentieri del mondo.
La scuola realizza esperienze di insegnamento/apprendimento, valorizza il rapporto
interpersonale e intergenerazionale, promuove l'acquisizione dei saperi e concorre al
futuro del Paese, favorendo la maturazione di ciascuno, in cui l’identità personale, il
senso di appartenenza e la competenza culturale e professionale si esprimono in un
agire responsabile, attento alla realtà e ai valori.
La scuola persegue tali finalità a sostegno dell'azione educativa della famiglia e in
collaborazione con le istituzioni e le realtà culturali, sociali ed ecclesiali, ponendosi come
opportunità di partecipazione, democrazia e cittadinanza.
La scuola, nell’adempiere alla sua funzione, è luogo di elaborazione pedagogica
orientata a sviluppare significativi processi di innovazione, affinché sia volano della
crescita culturale, morale, sociale ed economica del Paese.
Il cammino delle Indicazioni nazionali può costituire una preziosa opportunità per le
scuole al fine di mettere in atto percorsi formativi e riflessivi che qualifichino dirigenti ed
insegnanti e migliorino la qualità dell’insegnamento-apprendimento con l’obiettivo di
garantire, fin dall’infanzia, a tutti gli alunni, specialmente ai più svantaggiati, piena
realizzazione e piena possibilità di inserirsi attivamente e responsabilmente nella vita
sociale.
Deve, altresì, essere rafforzato il rapporto scuola-famiglia mediante iniziative di
formazione e di confronto che favoriscano il dialogo e l’interazione progettuale, nel
rispetto delle specifiche competenze e responsabilità.
Bisogna continuare nell’impegno di accrescere e migliorare le buone pratiche di vita
scolastica e, insieme, contrastare in maniera incisiva la dispersione scolastica e ad ogni
forma di analfabetismo.
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DIRIGENTE SCOLASTICO : prof.ssa Giuseppa Garrasi
STAFF DIRIGENZIALE
SERVIZI DI BASE
AREA 1: GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
1.1 Gestione e revisione POF : ins. R. Marino – ins. I. Sitera
AREA 2: SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI
Produzione, materiali didattici e coordinamento per l’acquisto. Coordinamento e utilizzo delle
nuove tecnologie e dei laboratori:
prof.ssa C. Ferrarini - prof.ssa L. Piazza
AREA 3: SOSTEGNO AL LAVORO DEGLI STUDENTI
Coordinamento e gestione (monitoraggio e valutazione) delle attività di continuità e
orientamento scuola dell’infanzia - primaria. Coordinamento delle attività di Integrazione,
recupero e sostegno:
ins. V. Cultrera – ins. M. Sanzaro
AREA 4: PROGETTAZIONE E ORIENTAMENTO
Area 4. Rapporti con il territorio (amministrazioni o altri enti). Coordinamento e gestione visite
istruzione: prof.ssa R. Bongiovanni – prof.ssa C. Criscione.
Referenti per la valutazione e autovalutazione d’Istituto: prof. V. Berlotti – ins. T. Di Pasquale
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PROCESSI E SERVIZI
GESTIONE E
CONTINUITA’
Accoglienza, mensa, biblioteca
Azioni di continuità
INDIVIDUAZIONE,
PREVENZIONE, RECUPERO
DISPERSIONE
ATTIVITA’FORMATIVA
STUDENTI CON
HANDICAP
Attività di sostegno, integrazione, inclusione.
Piani e progetti personalizzati
Coordinamento progetti curriculari
Coordinamento programmazione
curriculare
Progetto Inclusione
DIFFUSIONE E
INNOVAZIONE
ORIENTAMENTO IN
USCITA
Organizzazione e gestione stage
Erasmus+
LIM – Tablet- Registro elettronico
ORGANIZZAZIONE,
EROGAZIONE, SERVIZI
FORMATIVI
INTEGRATIVI
QUALIFICAZIONE E
GESTIONE
CERTIFICAZIONI
Laboratorio musico strumentale
Progetto musico - corale
Junior band
Teatro Inda
Progetti PON – POR – FESR
Certificazione Cambrige - ECDL
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IL NOSTRO P.O.F
IL nostro Istituto, partendo dall’analisi dei bisogni, dalle aspettative e potenzialità del
contesto socio-economico-culturale di appartenenza ESPLICITA la propria intenzionalità
progettuale, le proposte culturali, le scelte educative e formative, le modalità
organizzative, attraverso il P.O.F.
Il P.O.F. assume le caratteristiche di documento di identità della scuola, in quanto
contiene tutto ciò che essa vuole realizzare, utilizzando l'insieme delle risorse umane,
professionali, territoriali, tecnologiche ed economiche a disposizione e valorizzandole al
massimo per creare rapporti interni costruttivi e capaci di interagire con la realtà
esterna.
Quattro sono le linee guida che ispirano il percorso formativo e che riguardano l’intero
istituto in tutte le attività:
-
La centralità della persona
La scuola come comunità democratica
La scuola come luogo di educazione
La scuola in relazione con la realtà esterna
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FINALITA’ DELLA SCUOLA
In stretto rapporto con l'azione educativa della famiglia, la nostra scuola si propone di:
• concorrere alla costruzione di identità personali libere e consapevoli;
• formare alla cittadinanza e alla relazione interpersonale, fondate e vissute nei sensi
profondi dell'appartenenza, dell'accoglienza, del rispetto reciproco e della solidarietà;
• promuovere, attraverso l'acquisizione di strumenti mentali idonei, di informazioni
corrette e di riferimenti ideali positivi, un sapere organico e critico basato sulla
conoscenza, sulla capacità di interpretazione e sulla sistemazione consapevole dei
molteplici linguaggi che caratterizzano la comunicazione;
• potenziare l'autonomia personale e il senso di responsabilità verso sé e verso gli altri.
La nostra scuola intende assicurare:
• il rispetto della libertà di scelta educativa delle famiglie;
• l'accoglienza e l'integrazione di tutti gli alunni, attraverso iniziative apposite, definite
annualmente nella programmazione;
• pari opportunità di crescita culturale, a misura dei bisogni, delle potenzialità, dei ritmi
e degli apprendimenti degli alunni;
• la gestione partecipata della scuola all'interno degli organi collegiali, per promuovere
la corresponsabilità nei processi educativi di tutta la comunità scolastica;
• l'adeguamento degli orari di lavoro di tutto il personale, onde garantire un
funzionamento che realizzi l'efficienza e l'efficacia del servizio, in rapporto alle risorse
delle singole realtà e ai bisogni della comunità in cui esse sono inserite;
• la libertà d'insegnamento nel rispetto dell'autonoma personalità degli alunni;
• l'aggiornamento del personale fondato sulla conoscenza costante delle teorie
psico pedagogiche e metodologico-didattiche.
L’impegno dell’Istituto è quello di educare persone libere da pregiudizi, forniti di
specifiche e aggiornate competenze professionali, capaci di operare come cittadini
responsabili e solidali.
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La nostra
identità
La nostra scuola denominata 14° Istituto Comprensivo “Karol
Wojtyla” dall’anno 2006/2007 è l’istituzione che affianca la
famiglia nell’opera educativa delle nuove generazioni. E’ una
comunità educante all’interno della quale tutte le componenti
docenti, genitori ed allievi, progettano insieme percorsi di crescita.
Struttura e organigramma dell’Istituto
L’Istituto è costituito
da
SEZIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA
s SEZIONE
SEZIONE
SCUOLA PRIMARIA
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SCUOLA SECONDARIA 1°
GRADO
La gestione
amministrativa, contabile
e didattica è attuata
attraverso i seguenti uffici:
UFFICIO DEI SERVIZI GENERALI E
AMMINISTRATIVI
UFFICIO DELLA DIRIGENZA :
Didattica: sig.ra Caruso sig.ra Aloschi
Dirigente :prof.ssa G. Garrasi
Prototocollo: sig. Di Luciano
Vice preside: prof. E. Berlotti
Personale: sig.ra Vernuccio
2°Collaboratore: docente M. Zaccarello.
Co.Co.Co.: sig.ra Trigilio- sig.ra Ullo- sig.ra
Patricola
Il Capo d'Istituto e il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi vi
svolgono, tra gli altri, i seguenti compiti fondamentali:
 gestione del bilancio e della contabilità
 gestione del personale docente, del personale ATA e degli alunni
 gestione del patrimonio scolastico
 organizzazione, prevenzione, informazione e formazione ai fini della
sicurezza
 Gestione dei progetti e delle attività collegate ai programmi degli
Organi Collegiali
 Rapporti con l'utenza e con la realtà esterna alla scuola.
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La gestione democratica
dell’istituto e la partecipazione
dei genitori alla vita della
scuola sono attuate attraverso i
seguenti organismi:
 IL COLLEGIO DOCENTI, cui spetta il compito di progettare, organizzare,
verificare vita didattica dell’istituto in tutte le sue componenti.
 IL CONSIGLIO D’ISTITUTO, cui spetta il compito di gestire la vita
amministrativa dell’istituto in stretta relazione con la progettazione
didattica.
 I CONSIGLI DI INTERCLASSE della scuola primaria, cui spetta il compito di
progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare la vita didattica dei
moduli di competenza.
 I CONSIGLI DI CLASSE della scuola secondaria di primo grado, cui spetta il
compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare la vita
didattica delle classi di competenza.
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Analisi socio –economica dell’utenza scolastica
Il XIV istituto Comprensivo è inserito nel quartiere Akradina nella zona nord della città di
Siracusa, in un quartiere commerciale molto popoloso, operoso e dinamico, fornito di
strutture di vario genere. Il territorio in cui opera, una zona socialmente eterogenea,
risulta provvisto di tutti i necessari uffici, (poste, banche, servizi socio-sanitari, consiglio
di quartiere), diverse scuole statali e non, agenzie ricreative (un cinema, qualche
palestra privata) ed esercizi commerciali ed artigianali.
Sono da citare, quali ambienti educativi e culturali, il parco naturalistico “Balza
Akradina”, la chiesa dei “Cappuccini”, il museo regionale archeologico “Paolo Orsi” ed il
Santuario della Madonna delle Lacrime. Pur non appartenendo territorialmente al
nostro quartiere, questi ultimi, per ragioni di vicinanza, sono facilmente fruibili dalla
nostra utenza.
La popolazione scolastica del XIV Istituto Comprensivo è composta da alunni
appartenenti a ceti diversi, rappresentativi della realtà sociale e provenienti da tutte le
zone della città, attratti dalla struttura della scuola, dalla sua ubicazione e dalla
professionalità del corpo docente.
Prevale un ceto medio-alto fondamentalmente ben motivato, in ordine alla famiglia ed
al lavoro, che cura l’educazione dei figli e collabora con la scuola in maniera proficua e
positiva al dialogo educativo. Molti degli alunni, infatti, si mostrano già ben stimolati
dalle famiglie stesse e svolgono varie attività extrascolastiche, principalmente sport,
corsi di lingua e multimedialità.
Il rapporto scuola-famiglia è improntato sulla fiducia e sulla collaborazione, i docenti
hanno costantemente presenti gli elementi necessari per accogliere il bambino,
interpretandone la complessità dell’esperienza, per trasformarla in elemento base del
progetto educativo.
Nell’ottica dell’autonomia sono attivati rapporti con Enti locali e con diverse realtà
istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio. Inoltre viene
particolarmente valorizzato il raccordo con le altre istituzioni scolastiche del quartiere
sia in verticale che in orizzontale.
Il Piano dell’Offerta Formativa, per gli alunni diversamente abili, Bes e DSA, caratterizza
un percorso che rende significativa la presenza dell’alunno stesso nell’ambito scolastico,
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sia per fini personali che della comunità. La scuola materna e alcune classi della Scuola
Primaria sono ubicate in V. Torino, quartiere S. Lucia.
Un po’ di storia
La scuola “Tucidide” nata intorno agli anni ’60, ha subito nel tempo varie modifiche a
seguito di aggregazioni o appartenenza ad altri circoli, in seguito al dimensionamento
scolastico, all’aggregazione del Centro territoriale per adulti, ad esigenze di carattere
logistico.
Dall’a. s. 2000 è XIV Istituto Comprensivo.
Dall’ a. s. 2002/2003 era costituita così:
 Sez. Scuola materna (v. Fillioley,1)
 Sez. Scuola elementare (cl. prime v. Fillioley)
 Sez. scuola elementare (v. Tucidide,5)
 Sez. scuola media (v. Tucidide, 5)
 Sez. Centro Territoriale Permanente per l’educazione degli adulti (v. Tucidide).
Dall’’a. s. 2005/2006 è così costituita:
 Sez. Scuola dell’Infanzia : plesso v. Torino
 Sez. Scuola Primaria classi prime e seconde: plesso v. Torino
 Sez. Scuola Primaria : plesso v. Tucidide
 Sez. Scuola Secondaria 1° grado: plesso v. Tucidide
 Sez. Centro Territoriale: plesso v. Tucidide
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RAPPORTI CON IL TERRITORIO
Le Amministrazioni Comunali
Le Amministrazioni Comunali collaborano allo svolgimento del servizio scolastico
attraverso il Piano del Diritto allo Studio. Sostengono le attività didattiche
programmate, contribuendo all'organizzazione e all'onere economico delle seguenti
attività:
- servizio mensa per la scuola dell’infanzia;
- sostegno all'integrazione degli alunni diversamente abili, organizzando con la scuola la
loro assistenza;
- sostegno all'integrazione di alunni con particolari situazioni di disagio e/o con difficoltà
di inserimento e di apprendimento;
- funzionamento degli edifici e dell'ufficio di segreteria;
- determinati progetti programmati dal Collegio Docenti e che prevedono l'intervento di
esperti;
- servizio di trasporto per alcune uscite scolastiche collegate all'attuazione dei progetti.
L'Azienda Sanitaria Locale (ASL)
l'ASL si impegna a:
- formulare diagnosi cliniche di disagio/svantaggio;
- organizzare incontri periodici di valutazione del processo di integrazione scolastica
degli alunni con problemi di disagio e di svantaggio;
- controllo del servizio mensa dal punto di vista alimentare e igienico-sanitario;
- intervenire in alcune classi dal punto di vista dell'igiene orale, dell'educazione
alimentare e dell’educazione all’affettività, fornendo anche materiale di
approfondimento;
- intervenire terapeuticamente per gli alunni diversamente abili;
- dare appoggio alle famiglie in particolari condizioni di difficoltà;
- appoggiare gli alunni tramite le figure dei "mediatori culturali";
- rilasciare i certificati di vaccinazione degli alunni;
- rilasciare le certificazioni di idoneità per l'uso dei locali scolastici.
Gli altri Enti
- La Scuola intrattiene rapporti con altre agenzie del territorio e particolarmente con i
seguenti enti:
- associazioni di volontariato;
- associazione di educazione ambientale e tutela del patrimonio;
- associazioni sportive;
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- associazioni culturali;
- la Biblioteca Comunale.
ACCORDI DI RETE E PROTOCOLLI D’INTESA
L’istituzione scolastica ha stipulato protocolli d’intesa con:
 Comune di Siracusa
 Provincia di Siracusa
 Comune di Floridia
 Ordine degli avvocati
 Istituto Tecnico Superiore “A. Rizza”
 I.T.G. “F. Juvara”
 I.T.I. “Fermi”
 Ente di Formazione Professionale IAL
 Associazione Stella Maris
 Agenzia nazionale Etwinning-INDIRE
 Assessorato Regionale BB.CC.AA.
 Centro di Accoglienza per extracomunitari Chiesa Bosco Minniti di Siracusa
 Istituto Nautico di Siracusa.
 Istituto Nazionale Dramma Antico INDA
 Azienda Sanitaria Provinciale ASP
 Corpo di Polizia Municipale
 Protezione Civile
 Associazione musicale K. Wojtyla
 Liceo Scientifico Classico “Corbino”
 Biblioteca Comunale
 UNICEF
 AIMC (Associazione. Italiana Maestri Cattolici)
 ARCIRAGAZZI
 Circolo Canottieri ORTIGIA
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 AICA
Il nostro Istituto e L’Associazione di Cultura Musicale “Karol Wojtyla” hanno stipulato
un Protocollo di intesa ( 22/07/2010, Prot. N. 3361/C24) per:
 favorire attività finalizzate alla conoscenza della musica, nei diversi livelli di
apprendimento rivolte a tutte le fasce d’età.
 Favorire iniziative culturali, volte allo studio di uno strumento musicale, nonché
alla formazione di gruppi strumentali, fornendo ai destinatari la possibilità di
crescere in un mondo fortemente segnato dalla presenza musicale, intesa come
veicolo di comunicazione, per una maggiore capacità di lettura attiva e critica
della realtà e un ulteriore possibilità di conoscenza, espressione e coscienza
razionale ed emotiva di sé.
 Assumere e favorire iniziative di insegnamento, promuovendo corsi strumentali
rivolte a tutte le fasce di età, atte all’inserimento sociale dei flussi provenienti da
diverse realtà del territorio.
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I NOSTRI SERVIZI
Servizio
psico
pedagogico
Progetti
europei
Patentino
P.O.N. P.O.R.
FESR
Accoglienza
Patente
europea
ECDL
Laboratorio
teatrale
Scuola a
indirizzo
musicale
Laboratorio
strumentale
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Orario delle lezioni e il funzionamento
Scuola dell'infanzia
La scuola dell'infanzia è formata da 4 sezioni.
Le sezioni funzionano a tempo normale dalle 8,00 alle ore 16,00.
Le docenti si alternano tra turni antimeridiani e turni pomeridiani così articolati:
1° turno ore 8,00 - 13,00 - 2° turno ore 11,00 - 16,00
La contemporaneità è di 2 ore dalle ore 11,00 alle ore 13,00.
Scuola Primaria
La scuola primaria è formata da 20 classi così articolate:
n° 4 classi di prima, n° 4 classi di seconda, 3 classi di terza nel plesso di v. Torino, con
una organizzazione di 27 h. settimanali; n°2 classi terze, 4 classi quarte, con una
organizzazione di 27 h. settimanali; n°3 classi quinte nel plesso di v. Tucidide, con una
organizzazione di 30 h. settimanali.
Scuola secondaria di 1° grado
La Scuola Secondaria di 1° grado comprende 18 classi: 6 prime, 5 seconde e 7 terze tutte
nel plesso di v. Tucidide.
Le attività si svolgono dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle ore 14.00
La scuola svolge attività ad indirizzo musicale, in orario pomeridiano a partire dalle ore
15,00. Sono attivi i corsi relativi ai seguenti strumenti: pianoforte, corno, oboe, violino.
Gli alunni svolgono attività individuale di 1 ora a settimana.
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Si è formato, tra gli alunni che seguono i corsi musicali, un’orchestra che si riunisce per
le prove il venerdì pomeriggio alle h. 16.
TEMPO SCUOLA
SUDDIVISIONE DELLE ORE PER LE SINGOLE DISCIPLINE PER UN TOTALE DI 33 SETTIMANE
NELL’ANNO SCOLASTICO.
SCUOLA PRIMARIA
Classi prime ore 27 settimanali
Italiano 8h
Matematica 7h
Inglese 1h
Storia 2h
Geografia 2h
Scienze 2h
Religione 2h
Arte 1h
Suono1h
Motoria1h
Classi terze / classi - quarte ore 27
settimanali
Italiano 7h
Matematica 5h
Inglese 3h
Storia 2h
Geografia 2h
Scienze 2h
Religione 2h
Arte 1h
Suono 1h
Motoria 2h
Classi seconde ore 27 settimanali
Italiano 7 h
Matematica 7h
Inglese 2h
Storia 2h
Geografia 2h
Scienze 2h
Religione 2h
Arte 1h
Suono1h
Motoria1h
Classi quinte ore 30 settimanali
Italiano 7 h
Matematica 6h
Inglese 3h
Storia 3h
Geografia 2h
Scienze 2h
Religione 2h
Arte 2h
Suono 1h
Motoria 2h
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SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Italiano – Storia- Geografia
9 h. settimanali
Approfondimento
1 h. settimanale
Matematica - Scienze
6 h. settimanali
Musica
2 h. settimanali
Inglese
3 h. settimanali
Tecnica
2 h. settimanali
Francese
2 h. settimanali
Arte
2 h. settimanali
Educazione Fisica
2 h. settimanali
Religione
1 h. settimanale
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CARATTERISTICHE STRUTTURALI E LOGISTICHE DELL’EDIFICIO
PLESSO V. TUCIDIDE
Il plesso scolastico del XIV Istituto Comprensivo di Via TUCIDIDE n°5 Siracusa, ospita n° 9
classi della Scuola Primaria; n° 18 classi della Scuola Secondaria di I Grado. L’edificio è
strutturato su: PIANO TERRA - PIANO SUPERIORE
La fascia oraria di presenza va:
per la Scuola Primaria, classi quinte: dalle ore 08,00 alle ore 14,00 dal lunedì al venerdì;
per le classi terze e quarte dalle ore 8,00 alle 13.30 da lunedì a giovedì, il venerdì dalle
ore 8.00 alle 13.00;
per le classi della Scuola Secondaria di I° grado: dalle ore 8,00 alle ore 14.00 dal lunedì al
venerdì.
Le lezioni individuali di strumento musicale si svolgono dal lunedì al venerdì nelle aule
del corridoio A, piano terra, dalle ore 15,30 alle ore 19,00.
Il gruppo strumentale si riunisce il giovedì dalle ore 17,30 alle 19,00 circa nell’aula n°15,
corridoio B, piano terra.
 Il personale ausiliario assicura dalle ore 7,45 l’accoglienza degli allievi per i
genitori dei quali ne abbiano fatta richiesta.
 La programmazione didattica dei docenti di scuola primaria avrà luogo, con
cadenza settimanale, il lunedì dalle ore 16,00 alle ore 18,00.
N° 9 collaboratori scolastici;
PIANO TERRA (Scuola primaria)
Orario antimeridiano
Corridoio di sinistra “A” n° 6 aule.
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Dirigente Scolastico; Dirigente Amministrativo + 1 personale di segreteria; personale di
segreteria n° 3 unità; n 3 unità personale Ata.
Aula n 1 sala docenti.
Corridoio di destra “B” n° 5 aule.
Aula n. 10 laboratorio informatica;
Aula n. 15 laboratorio musicale.
PIANO SUPERIORE (Secondaria di primo grado)
Orario antimeridiano
Corridoio di sinistra “A1” n° 8 aule.
Corridoio di destra “B1” n° 7 aule.
Plesso v. Torino
Il plesso scolastico di via TORINO, ospita n°11 aule della Scuola Primaria e n°4 sezioni
della Scuola dell’infanzia.
L’edificio si sviluppa al piano terra.
La fascia oraria di presenza, per la Scuola Primaria, va dalle ore 8,10 alle ore 13,40 dal
lunedì al giovedì, mentre il venerdì dalle ore 8,10 alle ore 13,10.
Per la Scuola dell’infanzia, dalle ore 8,00 alle ore 16,00 dal lunedì al venerdì.
Sono presenti n 3 collaboratori e n.1 personale Ata.
L'Istituto è dotato:
 Aula di attività di laboratorio multimediale
 La Lavagna Interattiva Multimediale (L.I.M), in tutte le aule scolastiche.
 Aula di attività di laboratorio di scienze
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 Aula di attività di laboratorio musicale
Inoltre l’Istituto è stato arricchito e integrato di nuovi elementi:







Strumentazione tecnico-scientifica
Videoteca
Biblioteca
Attrezzatura per l'attività all'aria aperta (campeggio, orienteering, etc.)
Materiale didattico differenziato
Materiale per attività sportiva
Tablet
La scuola usufruisce altresì di strutture comunali per la promozione dell'avviamento
all'attività sportiva, quali la Cittadella dello Sport, Palazzetto dello sport e la
palestra del Centro Sportivo Siracusano.
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L’OFFERTA FORMATIVA
La nostra offerta formativa si propone, di promuovere lo “sviluppo della persona” in
ogni suo aspetto per divenire “buon cittadino del mondo”.
Le finalità della scuola sono definite a partire dal soggetto che apprende con
l’originalità del suo percorso individuale e con l’unicità della rete di relazioni che lo
legano alla famiglia e agli ambiti sociali, il tutto alla luce del principio ispiratore della
“centralità della persona”.
La definizione e la realizzazione delle nostre strategie educative e didattiche tengono
conto della singolarità e complessità di ogni soggetto educando. La nostra didattica
vuole essere una didattica che punta sulla “motivazione” secondo le esigenze, i bisogni,
le peculiarità dei bambini che frequentano la nostra scuola, ma anche secondo le
prescrizioni delle “Indicazioni per il curricolo” del settembre 2007.
Siffatte prescrizioni ci suggeriscono di partire dalla esperienza del bambino, dal sapere
che il bambino porta con sé al momento in cui viene a scuola, per poi valorizzarlo, in un
apprendimento collaborativo e contestualizzato.
In una scuola che è “luogo di comunità” di relazioni, di ricerca e di didattica, il filo
conduttore di ogni intervento va necessariamente individuato nel concetto chiave di
“cittadinanza”, intesa come il compito della scuola di sviluppare nei ragazzi, non solo il
mero senso di appartenenza alla società in quanto vivono in essa, ma anche, e
soprattutto, l’imprescindibile senso di appartenenza ad una società multiculturale che
formi cittadini italiani, cittadini europei e del mondo.
OBIETTIVI FORMATIVI COMUNI AI TRE ORDINI DI SCUOLA





Orientare e dare senso alla varietà delle esperienze.
Promuovere lo sviluppo di identità consapevoli ed aperte.
Valorizzare la specificità di ogni persona.
Realizzare percorsi formativi adeguati.
Attenzionare gli svantaggi.
26
 Garantire pari opportunità di apprendimento e di cittadinanza a tutti.
 Cooperare con la famiglia e con le altre formazioni sociali.
 Promuovere lo “star bene a scuola” creando un clima favorevole al dialogo, alla
discussione, alla partecipazione, alla collaborazione, per attivare il processo di
apprendimento.
 Promuovere la conoscenza e l'uso consapevole degli aspetti comunicativi dei
linguaggi verbali, di quelli non verbali e tecnologici.
 Promuovere l'apprendimento delle conoscenze disciplinari e lo sviluppo di
capacità, di abilità e di competenze.
 Sviluppare l'autonomia, il senso di responsabilità, la capacità critica, il metodo
di studio e di lavoro.
 Promuovere l'autostima, in un rapporto di comprensione e di incoraggiamento,
ai fini della presa di coscienza delle proprie potenzialità.
 Formare persone salde sul piano cognitivo e culturale, capaci di affrontare
l’incertezza e il cambiamento, di orientarsi e riorientarsi.
 Educare all’interculturalità.
Nella scuola dell’Infanzia attraverso questi obiettivi si possono raggiungere
le competenze finali:
o Capacità di stare con gli altri, di comprendere, di condividere, di aiutare,
cooperare per il bene comune;
o Conoscenza del corpo;
o Uso corretto e consapevole dei linguaggi corporei, sonori, iconici e visuali;
o Capacità di esprimersi e comunicare;
o Capacità di raggruppare, ordinare, contare e misura,
o Capacità di localizzare e disporre in relazione attraverso collegamenti logici.
Nella scuola Primaria gli obiettivi possono essere declinati come segue:
o acquisizione dei mezzi fondamentali della comunicazione;
o avvio verso la padronanza di concetti, di abilità e di competenze essenziali alla
comprensione della realtà;
o possesso degli strumenti di base utili per operare nelle diverse discipline;
27
o capacità d'uso degli strumenti di base acquisiti per affrontare situazioni e
risolvere problemi;
o conoscenza e potenziamento di interessi e capacità in relazione alle singole
attitudini.
Nella Scuola Secondaria di Primo Grado gli obiettivi possono essere
ampliati attraverso le seguenti attività:
o completamento del processo di acquisizione delle abilità di base avviato nella
scuola primaria;
o sviluppo di interessi e di abilità progressivamente più complesse;
o uso del ragionamento basato sull' analisi e sulla sintesi per giungere a valutazioni
ponderate;
o avvio alla presa di coscienza di dover effettuare "scelte" in sintonia con
competenze e aspirazioni.
o potenziamento delle capacità critiche.
IL CURRICOLO DI SCUOLA
Nell’organizzare il curricolo sono stati presi in considerazione e valorizzate alcune
dimensioni:
1) La centralità della persona come paradigma di fondo, da tradurre in strategie
operative e funzionali;
2) L’attenzione specifica sui saperi di base che l’alunno deve sviluppare per accedere
con successo al mondo della conoscenza, quindi la dimensione cognitiva;
3) La conquista di nuovi alfabeti emotivi, necessari per le relazioni con gli altri, per
fronteggiare ostacoli e frustrazioni, per il superamento di situazioni conflittuali,
ovvero la dimensione socio-affettiva.
4) La condivisione dell’idea di scuola di tutti gli operatori scolastici e delle famiglie;
5) La scuola come luogo accogliente, che riconosce i bambini nelle loro diversità e li fa
crescere aiutandoli a diventare autonomi e responsabili del proprio apprendimento.
6) Insegnamento disciplinare non frammentato capace di cogliere le interconnessioni
tra i diversi saperi e di avviare gli alunni ad una visione unitaria della conoscenza.
(vedi allegati).
28
COMPETENZE CHIAVE
La finalità generale del nostro Istituto è lo sviluppo armonico e integrale della persona,
da realizzare all’interno dei principi della Costituzione e della tradizione culturale
europea.
Essa trova i fondamenti normativi negli articoli della Costituzione e nel Quadro delle
competenze chiave per l’apprendimento permanente, definite dal Parlamento Europeo e
dal Consiglio dell’unione Europea con le raccomandazioni dell’8 dicembre 2006.
Comunicazione nella madrelingua.
Comunicazione nelle lingue straniere.
Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia.
Competenza digitale.
Imparare a imparare
Competenze sociali e civiche.
Spirito di iniziativa e imprenditorialità.
Consapevolezza ed espressione culturale
29
STRATEGIE DI FORMAZIONE
Percorso di formazione prevede:




Traguardi di sviluppo
Maturità dell’identità
Conquista dell’autonomia
Sviluppo di competenze
Strategie d’intervento:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Valorizzare gli spazi e le risorse
Realizzare percorsi laboratoriali
Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo
Favorire l’esplorazione e la scoperta
Attuare interventi adeguati nei confronti della diversità
Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni
Offrire occasioni e approfondimenti dei saperi e dei linguaggi culturali di base
Favorire l’acquisizione di strumenti di pensiero necessari per apprendere a
selezionare le informazioni
10. Favorire l’autonomia di pensiero orientando la propria didattica alla
costruzione dei saperi a partire da concreti bisogni formativi
11. Promuovere incontri per iniziative comuni
12. Realizzare attività come arricchimento dell’offerta formativa
13. Garantire il successo scolastico a tutti gli alunni con particolare attenzione alle
varie forme di diversità, disabilità, svantaggio
14. Strutturare percorsi formativi con l’individuazione di indicatori comuni ai tre
ordini di scuola
15. Individuare strategie di raccordo metodologico
16. Individuare sistemi comuni di verifica e valutazione.
Obiettivi e contenuti specifici di ogni disciplina sono illustrate nelle programmazioni
didattiche annuali elaborate dai docenti.
30
PIANO DI FORMAZIONE DOCENTI
Sono state programmate delle attività di formazione rivolte ai docenti, da sviluppare nel
corso dell’anno scolastico:
 Sicurezza
 TIC
 Progettazione di curriculi verticali per le singole discipline
 Flipped classroom
 Didattica discipline linguistiche e matematiche
 Formazione CLIL
PIANO DI FORMAZIONE ATA
Sono state programmate delle attività di formazione rivolte al personale ATA, da
sviluppare nel corso dell’anno scolastico:
 Utilizzo sito internet
 Dematerializzazione
31
POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Al fine del raggiungimento degli obiettivi di qualificazione del servizio scolastico previsto
dalla L. 107 comma 7 e 85, si intende valorizzare e potenziare le seguenti competenze,
come da scheda dei campi di potenziamento della scuola del primo ciclo prodotta dal
Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione
Proposta di fabbisogno
N. posti 08
N. 2 A345
Indicazione delle aree richieste
N. 2 A043
N. 2 A059
N. 2 EH
Valorizzazione
e
potenziamento
delle
competenze linguistiche, con particolare
riferimento alla lingua Inglese ed altre lingue
dell’unione europea, anche mediante l’utilizzo
della metodologia Content language integrated
Problematiche rilevate nella
determinazione del potenziamento
Learning, poiché nell’istituto si svolgeranno n. 2
progetti Erasmus +.
Sviluppo delle competenze in materia di
cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell’educazione interculturale e
alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo
tra le culture, il sostegno dell’assunzione di
32
responsabilità nonché della solidarietà e della
cura dei beni comuni e della consapevolezza
dei diritti e dei doveri, potenziamento delle
conoscenze in materia giuridica ed economica
finanziaria e di educazione all’autoimpren
ditorialità.
Potenziamento delle competenze matematicologiche e scientifiche e recupero delle
competenze di base.
Arricchimento iniziative per il diritto allo studio
e all’inclusione degli alunni con bisogni
educativi speciali, anche attraverso l’attivazione
di percorsi individualizzati e personalizzati.
Nell’Istituto sono presenti diversi alunni DSA,
ciò necessita il potenziamento di figure in più,
per attivare una didattica inclusiva e
specializzata, finalizzata a garantire il diritto allo
studio di tutti gli alunni.
Suggerimenti e proposte
Così come da statistiche, anche nel nostro
Istituto sono presenti alunni con iperattività
(AHDH) e disturbi del comportamento che
rendono difficoltoso il lavoro in classe.
Il potenziamento dell’organico, in alcuni
momenti
della
giornata
scolastica,
permetterebbe un rapporto 1:1, così da
stimolare l’attenzione e favorire delle
dinamiche di relazione positive.
33
INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
L’integrazione degli alunni diversamente abili e/o in difficoltà è un processo continuo,
complesso che richiede competenze, risorse e lavoro di coordinamento con i servizi
pubblici, con le famiglie, con i docenti in una logica di interscambio di esperienze e di
ricerca-azione.
La Scuola, elemento centrale di riferimento, collabora alla realizzazione di un ampio
progetto il cui obiettivo principale è l’inserimento della persona nel contesto sociale. La
scuola è un servizio istituito per rispondere ai bisogni formativi di tutti gli alunni
indistintamente.
È luogo di educazione, socializzazione, convivenza, dove si incontrano soggetti con
esigenze e richieste molteplici.
Nel nostro Istituto frequentano 18 alunni diversamente abili, di cui 2 nella scuola
dell’Infanzia, 10 nella scuola Primaria e 6 nella Scuola Secondaria di primo grado.
Le problematiche sono varie e ogni individuo è diverso dall’altro nel vissuto, nelle
potenzialità e nei limiti, nelle motivazioni, nello stile cognitivo e nelle competenze.
Per questo motivo, l’obiettivo che ci siamo prefissi è garantire a ciascuno alunno in
situazione di difficoltà, tenendo conto degli articoli 3 e 34 della Costituzione Italiana,
l’individualizzazione degli insegnamenti, per realizzare l’effettiva integrazione di ognuno
nella propria classe e nella comunità scolastica, per favorire l’apprendimento, lo
sviluppo globale della personalità e l’autonomia.
Tutto questo attraverso processi formativi di: accoglienza, sostegno, rimotivazione,
autostima, prevenzione dell’insuccesso attraverso la valorizzazione delle potenzialità e il
graduale superamento degli ostacoli. Particolare attenzione viene rivolta agli alunni con
Disturbi Specifici dell’Apprendimento e con Bisogni Educativi Speciali.
In tale contesto importanza rilevante assume la collaborazione tra scuola e famiglia per
creare una alleanza terapeutica.
Per ogni alunno la nostra scuola effettua:
 Colloqui con la famiglia, con specialisti e referenti, con insegnanti del precedente
grado di scuola per raccogliere tutte le informazioni possibili.
 Attività di osservazione per una conoscenza accurata della situazione di partenza.
 Incontri di lettura e discussione dei documenti conoscitivi e progettuali redatti
dagli operatori USL (Certificazione, Diagnosi funzionale, PEI).
 Protocolli D’Intesa (Vedi allegati).
34
Finalità
Ridurre, quanto più possibile, i condizionamenti dell’handicap e del disagio e migliorare
considerevolmente il livello di autonomia, di socializzazione e di sviluppo della persona
Il percorso prevede obiettivi relativi non soltanto all’area dell’autonomia personale di
base ma anche all’area affettivo-relazionale e socio-personale.
AREA DELLE AUTONOMIE DI BASE
Obiettivi Generali
 conoscenza del contesto scolastico e sviluppo delle capacità adattive;
 abilità di igiene personale
AREA AFFETTIVO-RELAZIONALE
Obiettivi Generali
 Acquisire un’immagine positiva del sé

Saper controllare la propria emotività

Acquisire maggiore autonomia

Rispettare le principali regole del contesto sociale
Gli obiettivi sopra elencati sono specifici per le fasce di età dai 3 ai 13 anni e sono
propedeutici al raggiungimento degli obiettivi dell’autonomia socio-personale.
35
Elaborazione Profilo Dinamico Funzionale e PEI
Interventi educativi individualizzati
Didattica integrata
Piani di interazione tra gli alunni
PROCESSI
PROCESSI
CHIAVE
CHIAVE
Monitoraggio per valutare il livello del benessere
all’interno della scuola
Attività collettive
Percorsi formativi di Continuità tra i tre ordini
Stesura Protocollo d’Accoglienza
Incontri tra docenti, operatori USL, famiglie,
Dirigente
36
VERIFICA – VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE
All’interno dell’equipe pedagogica, in sede di interclasse/Intersezione- Consiglio di
Classe, di Collegio Docenti e attraverso modalità che coinvolgono gli alunni, le famiglie e
le Istituzioni si procede alla valutazione della azione educativa e progettuale
dell’Istituto.
Elementi oggetto dell’azione di verifica/valutazione sono:




La ricaduta sui processi di apprendimento
La modifica sul piano degli comportamenti
La qualità dell’organizzazione
Il soddisfacimento dei bisogni rilevati, delle aspettative delle famiglie e degli
alunni.
 Efficienza del servizio scolastico.
 Acquisizione delle competenze e delle esperienze fatte.
 Visibilità e credibilità nel territorio.
Valutazione dei risultati raggiunti dagli alunni.
Ha il compito di rilevare nell’alunno il grado di acquisizione delle competenze richieste
nel percorso didattico programmato e di verificare la validità del processo di
insegnamento-apprendimento.
La Valutazione in ingresso si effettua per determinare i livelli di partenza degli alunni e i
bisogni formativi e cognitivi; a questo scopo sono utilizzate prove trasversali comuni e
prove disciplinari.
La valutazione formativa (in itinere e finale) si concretizza attraverso l’osservazione del
lavoro individuale e/o di gruppo, elaborati liberi e guidati, momenti di discussione,
prove strutturate e/o semistrutturate, controllo e correzione dei compiti, ricerche
individuali e/o di gruppo, interrogazioni orali. Si valuta il processo di maturazione
caratterizzato dall’acquisizione di conoscenze, capacità e competenze, tenendo conto
del livello di partenza, del livello raggiunto, delle abilità individuali, la partecipazione,
37
l’impegno responsabile evidenziato durante il lavoro. La valutazione, inoltre, tiene conto
della autovalutazione.
Per la rilevazione degli obiettivi formativi raggiunti, per definire i livelli di
apprendimento, i livelli comportamentali nonché le competenze acquisite dagli alunni si
adotta il Documento di Valutazione intermedia (1° quadrimestre), finale (2°
quadrimestre).
Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della
documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri
deliberati dai competenti organi collegiali.
La valutazione viene espressa con voti in decimi in tutte le Discipline.
Con la CM n.10 del 23 gennaio 2009 – Valutazione degli apprendimenti e del
comportamento, in applicazione della Legge n. 169 del 30 ottobre 2008 (D.L. 137/2008)
si sottolineano i criteri essenziali per una valutazione di qualità:
a)
b)
c)
d)
e)
f)
la finalità formativa;
la validità, l’attendibilità, l’accuratezza, la trasparenza e l’equità;
la coerenza con gli obiettivi di apprendimento previsti dai piani di studio;
la considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti;
il rigore metodologico nelle procedure;
la valenza informativa
Questi criteri sono di riferimento per:
- la valutazione in itinere;
- la valutazione periodica e finale;
- gli interventi di rilevazione esterna degli apprendimenti da parte dell’Invalsi.
Tale sistema di valutazione del processo formativo serve a far conoscere:
 all’alunno, in ogni momento, la sua posizione nei confronti degli obiettivi
prefissati;
 ai docenti l’efficacia delle strategie adottate per eventualmente adeguare le
metodologie di insegnamento;
 alla famiglia per certificare i livelli di apprendimento e di comportamento;
 per promuovere e valorizzare le risorse di ciascun alunno;
 per avviare percorsi di qualità, affinché ciascuno possa realizzarsi pienamente in
funzione di abilità/capacità.
38
Criteri di Valutazione del Comportamento e degli Apprendimenti degli Alunni
Approvazione Del Collegio Docenti Plenario nell’adunanza del 3 Dicembre 2013
Il Collegio Docenti del XIV Istituto Comprensivo “K. Wojtyla” Siracusa, nell’esercizio
dell’autonomia didattica di cui all’art. 4, c. 4 del D.P.R. 8 marzo 1999, n° 275 da
esecuzione a quanto previsto dall’art. 1, c. 5 del DPR 22 giugno 2009, n° 122, secondo
cui “Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità
e trasparenza della valutazione, nel rispetto del principio della libertà di insegnamento.
Detti criteri e modalità fanno parte integrante del piano dell'offerta formativa”,
adottando i seguenti criteri per la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti
e del comportamento degli alunni, per l’Esame di Stato conclusivo del I ciclo
d’istruzione.
1. CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Per una valutazione formativa si tiene conto specificamente almeno dei seguenti
indicatori:
1. Grado di osservanza delle regole di disciplina previste dalla regolamentazione
approvata dal Consiglio d’Istituto;
2. Presenza di eventuali sanzioni disciplinari che abbiano comportato sospensione dalle
lezioni (scuola primaria e secondaria di primo grado), allontanamento dalla scuola (per i
soli studenti della scuola secondaria) o comunque frequenza di richiami di altro tipo;
3. Assiduità nella frequenza delle attività didattiche, laboratoriali e di recupero;
4.Relazionalità con compagni e con adulti (docenti, Dirigente Scolastico, collaboratori
scolastici, esperti esterni, educatori, tirocinanti);
5. Rispetto delle attrezzature, degli ambienti, del patrimonio strumentale dell’Istituto e
del materiale didattico proprio ed altrui;
6. Rispetto delle norme igieniche nell’utilizzo dei locali e dei servizi;
7. Atteggiamento cooperativo nei riguardi delle attività proposte;
8. Puntualità e rispetto dei tempi e degli impegni scolastici.
2. MISURAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
L’accertamento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze di alunni e dei
processi di apprendimento individuali potrà essere effettuato attraverso una
molteplicità di strumenti di misurazione. Solo a titolo esemplificativo si citano:
prove strutturate o semi-strutturate (quesiti a risposta multipla, quesiti aperti con
39
risposta univoca, items a completamento, a corrispondenza, vero e falso ecc…);
prove aperte (temi o domande con risposta non univoca…);
questionari;
prove grafiche;
prove pratiche, specie con riferimento a Tecnologia, Musica, Arte ed immagine,
Scienze motorie e sportive;
relazioni individuali o di gruppo;
approfondimenti su particolari contenuti disciplinari individuali o di gruppo con o
senza resoconto scritto e/o orale;
interrogazioni;
interventi spontanei, se pertinenti.
I criteri per la valutazione delle singole prove sono determinati dai singoli docenti o dai
Consigli di classe/Team dei docenti. Anche l’attribuzione di punteggi e relativa
corrispondenza di giudizi sono rimessi all’autonomia dei singoli docenti e/o del
competente organo collegiale.
3. VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La valutazione formativa e sommativa degli apprendimenti si fonderà principalmente sui
seguenti indicatori:
1. esiti delle prove di verifica somministrate e delle prove grafiche e pratiche effettuate,
oltre che delle interrogazioni;
2. progresso rispetto alla situazione di partenza;
3. processi di apprendimento attivati;
4. continuità dell’impegno profuso nello studio individuale e nell’approfondimento di
particolari tematiche;
5. motivazione, interesse e partecipazione attiva al dialogo educativo ed alle attività
didattiche;
6. autonomia nell’esecuzione delle consegne;
7. autonomia nella gestione dei materiali;
8. grado di attenzione e concentrazione mantenuto nel corso delle attività didattiche;
9. pertinenza degli interventi spontanei ed efficacia di quelli guidati o richiesti;
10. eventuali ostacoli all’apprendimento che scaturiscono dalla condizione personale di
alunni e studenti;
11. eventuali disabilità;
12. problematiche tipiche dell’età infantile o pre adolescenziale.
4. SCALA DI VALUTAZIONE E SCHEDA QUADRIMESTRALE DI VALUTAZIONE
7.1.1 La valutazione del comportamento degli alunni di scuola primaria è espressa in
forma di giudizio sintetico articolato negli indicatori ottimo, distinto, buono, discreto,
40
sufficiente, in corrispondenza dei quali vi sono livelli di riferimento individuati dalla
seguente Tabella, strettamente aderente ai criteri di valutazione del comportamento di
cui al § 1.
LIVELLO DI RIFERIMENTO
VOTAZIONE CORRISPONDENTE
1. L'alunno conosce e rispetta le regole della
convivenza democratica.
2. Non ha mai avuto richiami disciplinari.
3. Frequenta con regolarità le lezioni.
4. Si rapporta con compagni e adulti
correttamente aiutando in modo costruttivo i
compagni in difficoltà.
5/6. Ha ordine e cura del materiale proprio ed
altrui; rispetta sempre l'ambiente scolastico.
7. Partecipa attivamente a tutte le attività
proposte apportando il proprio contributo.
8. Porta a termine i lavori assegnati in modo
pertinente e preciso rispettando i tempi.
OTTIMO
1. L'alunno conosce e rispetta le regole della
convivenza democratica.
2. Non ha mai avuto richiami disciplinari.
3. Frequenta con regolarità le lezioni.
4. Si rapporta con i compagni ed adulti
correttamente, aiutando in modo spontaneo chi
è in difficoltà.
5/6. Ha cura del materiale proprio ed altrui e
rispetta l'ambiente.
7. Partecipa attivamente a tutte le attività
proposte.
8. Porta a termine i lavori assegnati nel rispetto
dei tempi.
DISTINTO
1. L'alunno, in genere, conosce e rispetta le
regole della convivenza democratica.
2. Non ha mai avuto richiami disciplinari ma
talvolta sono state necessarie annotazioni sul
diario.
3. Frequenta regolarmente le lezioni.
4. Si rapporta con i compagni e adulti in modo
corretto.
5/6. Ha cura discontinua del materiale proprio
ed altrui; rispetta quasi sempre l'ambiente
BUONO
41
scolastico.
7. Partecipa positivamente alle diverse attività
proposte.
8. Di norma porta a termine i lavori assegnati
rispettando quasi sempre i tempi di esecuzione.
DISCRETO
1. L'alunno conosce le regole della
convivenza democratica ma non sempre le
rispetta .
2. Riceve talvolta richiami disciplinari e/o
annotazioni sul diario.
3. Frequenta regolarmente le lezioni.
4. Si rapporta con i compagni e adulti in
modo non sempre corretto.
5/6. Ha una modesta cura del materiale
proprio ed altrui; spesso non rispetta
l'ambiente scolastico.
7. Partecipa in modo abbastanza pertinente
alle attività proposte.
8. E' sufficientemente puntuale nel portare
a termine i lavori anche se talvolta non
rispetta i tempi di esecuzione.
DISCRETO
1. L'alunno ha una conoscenza superficiale
delle regole di convivenza democratica e
non le rispetta.
2. Riceve spesso richiami disciplinari e
annotazioni sul diario.
3. Frequenta regolarmente le lezioni.
4. Si rapporta con i compagni e adulti in
modo poco corretto.
5/6. Ha una scarsa cura del materiale
proprio ed altrui; è poco rispettoso
dell'ambiente
scolastico.
7. Partecipa alle attività proposte ma in
modo poco pertinente.
8. Spesso non porta a termine i lavori
assegnati.
SUFFICIENTE
Per l’attribuzione del voto di comportamento è necessaria la deliberazione a
maggioranza del Team docente: trattandosi dell’espressione della volontà di un Collegio
42
amministrativo, non necessariamente il comportamento dell’alunno/a è fedelmente
rispecchiato da tutti i parametri recepiti nei descrittori corrispondenti a ciascun giudizio.
5.La valutazione del comportamento delle studentesse e degli studenti di scuola
secondaria è espressa mediante voto riportato nel quadro relativo alle discipline
secondo la scala di valutazione introdotta dall’art. 2, c. 2 del D.L. 1° settembre 2008, n°
137, convertito con modificazioni nella legge 30 ottobre 2008, n° 169: attribuzione di un
voto numerico espresso in decimi. E’ adottata la seguente Tabella per la valutazione del
comportamento degli studenti di scuola secondaria, strettamente aderente ai criteri di
valutazione del comportamento di cui al § 1.
LIVELLO DI RIFERIMENTO
VOTAZIONE CORRISPONDENTE
1. Lo studente rispetta tutte le regole previste
dal Regolamento interno.
2. Non ha mai ricevuto sanzioni disciplinari.
3. Frequenta con massima assiduità tutte le
attività didattiche.
4. Si rapporta con compagni e adulti in modo
corretto, aiutando spontaneamente i
compagni in difficoltà.
5/6. Rispetta la dotazione strumentale della
scuola, il materiale scolastico proprio ed
altrui e osserva responsabilmente le norme
nell’utilizzo di locali e servizi.
7. Assume un atteggiamento propositivo e
collabora con docenti e compagni in modo
efficace.
8. E’ puntuale e preciso nell’esecuzione delle
consegne e nel rispetto dei tempi della vita
scolastica.
10/10
1. Lo studente rispetta le regole previste dal
Regolamento interno.
2. Non ha mai ricevuto sanzioni disciplinari..
3. Frequenta con massima assiduità tutte le
attività didattiche.
4. Si rapporta con compagni e adulti in modo
corretto, prestando aiuto se richiesto.
5/6. Rispetta la dotazione strumentale della
scuola, il materiale scolastico proprio ed altrui e
osserva sempre le norme nell’utilizzo di locali e
servizi.
7. Assume un atteggiamento cooperativo nei
9/10
43
riguardi delle diverse attività proposte.
8. E’ puntuale nell’esecuzione delle consegne e nel
rispetto dei tempi della vita scolastica.
1. Lo studente in genere rispetta le regole
previste dal Regolamento interno.
2. Non ha mai ricevuto sanzioni disciplinari
oltre eventuali annotazioni sul registro o sul
libretto personale.
3. Frequenta con regolarità le attività
didattiche.
4. Si rapporta con compagni e adulti in modo
generalmente corretto.
5/6. Rispetta la dotazione strumentale della
scuola, il materiale scolastico proprio ed altrui e
osserva le norme nell’utilizzo di locali e servizi.
7. Assume un atteggiamento abbastanza
cooperativo nei riguardi delle diverse attività
proposte.
8. E’ di norma puntuale nell’esecuzione delle
consegne e nel rispetto dei tempi della vita
scolastica.
1. Lo studente rispetta in modo alterno le regole
previste dal Regolamento interno.
2. Non ha mai ricevuto sanzioni disciplinari oltre
eventuali annotazioni sul registro o sul libretto
personale.
3. Frequenta con sufficiente regolarità le attività
didattiche.
4. Si rapporta con compagni e adulti in modo non
sempre corretto.
5/6. Rispetta di massima la dotazione strumentale
della scuola ed il materiale scolastico proprio ed
altrui, osservando le norme nell’utilizzo di locali e
servizi.
7. Assume un atteggiamento modestamente
cooperativo nei riguardi delle diverse attività
proposte.
8. E’ sufficientemente puntuale nell’esecuzione
delle consegne e nel rispetto dei tempi della vita
scolastica.
8/10
8/10
7/10
1. Lo studente rispetta poco le regole previste dal
Regolamento interno.
2. Ha ricevuto da sanzioni disciplinari non gravi.
3. Frequenta in modo discontinuo le attività
didattiche.
4. Si rapporta con compagni e adulti in modo poco
corretto.
5/6. Non sempre rispetta la dotazione strumentale
della scuola, il materiale scolastico proprio ed altrui
6/10
44
e talvolta non osserva le norme nell’utilizzo di locali
e servizi.
7. Assume talora un atteggiamento non cooperativo
nei riguardi delle diverse attività proposte.
8. Spesso non è puntuale nell’esecuzione delle
consegne e nel rispetto dei tempi della vita
scolastica.
1. Lo studente di norma non rispetta le regole
previste dal Regolamento interno.
2. Ha ricevuto più di una volta sanzioni disciplinari,
comportanti almeno in un’occasione la sospensione
dalle lezioni o l’allontanamento per un periodo
complessivo non inferiore a 5 giorni.
3. Frequenta in modo estremamente discontinuo le
attività didattiche.
4. Si rapporta con compagni e adulti di norma in
modo non corretto.
5/6. Dimostra scarso rispetto per la dotazione
strumentale della scuola, per il materiale scolastico
proprio ed altrui e talvolta non osserva le norme
sull’utilizzo di locali e servizi.
7. Assume un atteggiamento di norma oppositivo
nei riguardi delle attività proposte.
8. Non è puntuale nell’esecuzione delle consegne e
nel rispetto dei tempi della vita scolastica.
5/10
Lo studente volontariamente compie azioni od
omissioni tali da comportare danni fisici o
psicologici a compagni od adulti, o atti di
vandalismo di rilevante entità, e dopo l’esecuzione
delle sanzioni disciplinari irrogate, non dimostra
idonee forme di ravvedimento.
4/10
Per l’attribuzione del voto di comportamento è necessaria la deliberazione a
maggioranza del Consiglio di classe: trattandosi dell’espressione della volontà di un
Collegio amministrativo, non necessariamente il comportamento della studentessa o
dello studente è fedelmente rispecchiato da tutti i parametri recepiti nei descrittori
corrispondenti a ciascun voto decimale
7.2 La valutazione di tutte le discipline del curricolo è espressa secondo la scala di
valutazione decimale introdotta mediante l’art. 3 del D.L. 1° settembre 2008, n° 137,
convertito con modificazioni nella legge 30 ottobre 2008, n° 169. E’ adottata -con le
relative clausole interpretative vincolanti- la seguente Tabella recante i criteri per la
determinazione dei livelli raggiunti. Si precisa, a scanso di equivoci nei riguardi
dell’utenza, che tale strumento non ha valore assoluto in quanto l’attribuzione del voto
quadrimestrale non è dato dalla media aritmetica degli esiti delle prove di verifica, ma
dalla valutazione complessiva di tutti i parametri puntualmente enunciati nel paragrafo
n° 3 del presente testo. Lo scostamento dalla media aritmetica dei voti delle prove di
45
accertamento della preparazione individuale è pertanto pienamente motivata -già in
virtù dei presenti criteri- nelle operazioni di attribuzione del voto quadrimestrale e
finale di ciascuna disciplina del curricolo scolastico.
CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DEI LIVELLI RAGGIUNTI
La presente Tabella potrà essere applicata solo ed esclusivamente alle prove di
accertamento della preparazione somministrate per iscritto e per le quali risulti
possibile la misurazione dei risultati in termini di risposte esatte.
PUNTEGGIO
ALUNNO
100% DI RISPOSTE
ESATTE
DA 91% A 99% DI
RISPOSTE ESATTE
DA 81% A 90% DI
RISPOSTE ESATTE
DA 71% A 80% DI
RISPOSTE ESATTE
DA 61% A 70% DI
RISPOSTE ESATTE
DA 51% A 60% DI
RISPOSTE ESATTE
DA 41% A 50% DI
RISPOSTE ESATTE
DA 11% A 40% DI
RISPOSTE ESATTE
LIVELLO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI
VOTAZIONE
CORRISPONDENTE
LO STUDENTE HA RAGGIUNTO GLI OBIETTIVI CON UN
ALTO LIVELLO DI PADRONANZA, ANCHE CON
RIGUARDO ALLA RIELABORAZIONE PERSONALE
LO STUDENTE HA RAGGIUNTO CON PADRONANZA
TUTTI GLI OBIETTIVI PREFISSATI E SA OPERARE
EFFICACI COLLEGAMENTI
LO STUDENTE HA CONSEGUITO CON SICUREZZA
TUTTI GLI OBIETTIVI PREVENTIVATI
10/10
LO STUDENTE HA CONSEGUITO GLI OBIETTIVI, MA IN
MANIERA POCO APPROFONDITA
7/10
LO STUDENTE HA CONSEGUITO GLI OBIETTIVI IN
GRADO MINIMO-
6/10
LO STUDENTE DIMOSTRA DI POSSEDERE UNA
PREPARAZIONE LACUNOSA
5/10
SI REGISTRANO GRAVI LACUNE NELLA
PREPARAZIONE DELLO STUDENTE
4/10
L’APPRENDIMENTO HA AVUTO LUOGO IN MODO
EPISODICO E NON SI REGISTRANO ACQUISIZIONI
DEGNE DI RILIEVO
AL DI SOTTO DEL 10%
DI RISPOSTE ESATTE
NON VI SONO ELEMENTI PER CLASSIFICARE LA
PREPARAZIONE DELLO STUDENTE
3/10
2/10
1/10
INCLASSIFICABILE
9/10
8/10
Si precisa che la corrispondenza tra percentuali e voti è indicata nella presente Tabella
in modo standard, ma ciascun docente, nell’espressione della libertà di insegnamento e
di valutazione dei risultati dell’apprendimento, a seconda del livello di difficoltà della
prova somministrata possiede piena autonomia nel far corrispondere alla sufficienza –
6/10 – non già il 60% ma il 70% delle risposte esatte in caso di una prova semplice
oppure il 50% nel caso di una prova che considera più complessa. Tutte le decisioni in
materia sono rimesse alla discrezionalità del singolo insegnante e la presente Tabella ha
46
valore vincolante solo per la corrispondenza tra voti e livello di raggiungimento degli
obiettivi.
6.La valutazione è personalizzata con riguardo a ciascuna studentessa e ciascuno
studente.
Il docente ha come riferimento non obiettivi standardizzati ma il percorso definito nel
piano personalizzato. L’individuazione per singole studentesse e singoli studenti di
obiettivi minimi e di percorsi alternativi rispetto a quello seguito dalla classe è
un’operazione discrezionale di competenza esclusiva del Consiglio di classe e del team
docente ed anche del singolo docente.
7. La valutazione degli alunni e degli studenti certificati ai sensi della legge 4 febbraio
1992, n° 104 è totalmente personalizzata ed è compiuta in base alla normativa specifica
ed ai criteri individuati dai singoli Consigli di classe o dal Team docente su proposta
dell’insegnante/ degli insegnanti di sostegno che lavorano con gli alunni e studenti
interessati.
8. La valutazione degli alunni e degli studenti portatori di un disturbo specifico di
apprendimento è realizzata secondo quando previsto dall’art. 5 della legge 8 ottobre
2010, n° 170 recante “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in
ambito scolastico” e dal DM 12 luglio 2011. La dispensa dalle prestazioni scritte in lingua
straniera nel corso dell’anno scolastico e in sede di Esame di Stato è disciplinata in
forma tassativa e inderogabile dall’art. 6 del DM 12 luglio 2011.
9. Per quanto riguarda la valutazione degli studenti stranieri si applica l’art. 1, c. 9 del
DPR 22 giugno 2009, n° 122 secondo cui “I minori con cittadinanza non italiana presenti
sul territorio nazionale, in quanto soggetti all'obbligo d'istruzione ai sensi dell'articolo 45
del decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle
forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.”
9.1- La formulazione del giudizio sul livello globale di maturazione raggiunto ha luogo in
sede di scrutinio quadrimestrale e finale in tutte le classi sia delle scuole primarie sia
delle scuole secondarie di I grado, in modo da salvaguardare al massimo grado l’aspetto
formativo della valutazione che, con l’espressione di soli voti decimali, potrebbe
apparire compromesso.
I parametri di riferimento da sottoporre a giudizio sono i seguenti:
SCUOLA PRIMARIA
impegno
motivazione
interesse
partecipazione
autonomia e metodo di lavoro
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
impegno
motivazione
interesse
partecipazione
autonomia e metodo di lavoro
47
socializzazione
gestione del materiale
socializzazione
////
9.3- Nella scuola secondaria di I grado le prove di accertamento della preparazione di
studentesse e studenti seguono i seguenti parametri vincolanti riferiti al limite minimo
per ciascun quadrimestre:
a) tutte le discipline con un monte ore annuale di 66 ore (tecnologia, musica, arte e
immagine, educazione fisica) devono avere almeno tre valutazioni;
b) seconde lingue comunitarie: due valutazioni per lo scritto e due per le prove orali;
c) Matematica : almeno quattro valutazioni nelle prove scritte;
d) Inglese: tre valutazioni per le prove scritte e almeno una per l’orale;
e) Italiano: cinque valutazioni per le prove scritte e almeno due di prova orale.
f) I. Rel. Catt. : 2 verifiche scritte.
10. Integrazione deliberata dal Collegio docenti plenario dell’a.s. 2013/14.
Con riguardo alla frequenza delle attività didattiche facoltative, l’Istituto rilascia un
attestato di partecipazione alle sole studentesse e ai soli studenti che abbiano
effettivamente partecipato almeno al 70% delle attività stesse.
Il giudizio relativo alla Religione cattolica, insegnamento del quale chi intende avvalersi
è tenuto ad esprimere apposita opzione, viene espresso in una “speciale nota”
opportunamente distinta dalle discipline che costituiscono la quota nazionale
obbligatoria del curricolo scolastico, come previsto dall’art. 309, c. 4 del D. Lgs. 16 aprile
1994, n° 297 secondo il quale “Per l'insegnamento della religione cattolica, in luogo di
voti e di esami, viene redatta a cura del docente e comunicata alla famiglia, per gli
alunni che di esso si sono avvalsi, una speciale nota, da consegnare unitamente alla
scheda o alla pagella scolastica, riguardante l'interesse con il quale l'alunno segue
l'insegnamento e il profitto che ne ritrae “. Similmente avviene per la valutazione
dell’attività alternativa eventualmente prescelta in luogo della Religione cattolica. Il
giudizio sintetico è approvato dal Consiglio di classe o dal Team docente e si
esprime sulla base della scala di valutazione in vigore sino al 31.08.2008 per tutte
le discipline del curricolo scolastico (ottimo, distinto, buono, sufficiente, non
sufficiente).
Le eventuali schede supplementari e la nota relativa alla Religione cattolica vengono
consegnate alle famiglie di alunni e studenti contestualmente alla consegna della
scheda quadrimestrale di valutazione.
11. MISURE DA ADOTTARSI PER IL CONSEGUIMENTO DEL SUCCESSO
FORMATIVO E MODALITA’ DI COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA.
48
A) Alunni e studenti che presentino difficoltà nei processi di apprendimento hanno
diritto ad attività di recupero, al fine di conseguire il successo formativo. Tali attività
sono programmate dai singoli docenti o dagli organi collegiali competenti nel quadro
delle ordinarie attività di programmazione settimanale (sc. primaria) o dei consigli di
classe (scuola secondaria di primo grado). I docenti riportano rispettivamente nelle
agende o nei registri personali le attività di recupero effettuate con i singoli,
eventualmente anche inseriti in gruppi di alunni costituiti per livello ecc…
Le attività di recupero in ogni caso sono predisposte nei limiti delle risorse umane e
finanziarie di cui dispone l’Istituto.
Delle attività intraprese in favore dei singoli, i docenti riferiscono ai rispettivi genitori in
occasione dei ricevimenti individuali periodici.
Eventualmente possono essere attivati i cd. sportelli didattici: singoli docenti che si
dichiarino disponibili possono effettuare al di fuori dell’orario di lezione attività di
recupero individualizzato o per gruppi ristretti di alunni, con retribuzione a carico del
Fondo dell’Istituzione Scolastica in forma di attività aggiuntive d’insegnamento, previo
accordo in sede di contrattazione integrativa d’Istituto.
Si evidenzia che l’attivazione di tali modalità “straordinarie” di recupero è soggetta alle
disponibilità personali e strumentali.
B) Nelle scuole secondarie di primo grado possono essere predisposte schede individuali
di valutazione infraquadrimestrali, recanti informazioni sui processi di apprendimento
e/o su ulteriori aspetti attinenti alla crescita educativa. Tali schede, approvate dai
Consigli di classe, possono essere diversificate fra classi non parallele della stessa scuola
e fra sedi, in relazione alle scelte discrezionali dei singoli Consigli adottanti. Esse sono
consegnate alle famiglie degli studenti, eventualmente anche in occasione dei due
ricevimenti generali che si tengono –di massima- nei mesi di dicembre ed aprile.
C) Ove con riferimento ad un alunno o studente si riscontri una situazione di profitto
con voti inferiori a 6/10 in una o più discipline o anche di solo comportamento
inadeguato, il Team docente od il Consiglio di classe in occasione delle riunioni
periodiche possono deliberare che il Dirigente Scolastico trasmetta alla famiglia
dell’interessato una lettera con la quale si mette al corrente della situazione di profitto
non sufficiente e si invitano i genitori ad adottare opportune iniziative. Di norma tali
lettere vengono approvate nella scuola secondaria di I grado durante le adunanze dei
Consigli di classe. Nelle scuole primarie tale adempimento è realizzato nei mesi di
ottobre/novembre e marzo/aprile in modo da garantire l’informazione scritta alle
famiglie due volte l’anno oltre le scadenze quadrimestrali. Tali decisioni vengono
assunte in sede di Team docente negli incontri di programmazione didattica che recano
apposito verbale, ove sarà formalizzata l’iniziativa assunta.
D) Nelle scuole secondarie di I grado, su richiesta del Consiglio di classe, espressa anche
per mezzo del Coordinatore quando se ne ravvisi la necessità nel corso dell’arco
temporale intercorrente fra due adunanze consiliari, il Dirigente Scolastico può
trasmettere una lettera di convocazione agli esercenti la potestà genitoriale su una
studentessa o di uno studente che faccia registrare una situazione di persistente non
49
sufficiente rendimento in più discipline, e/o per il quale si assista ad una situazione
personale di pregiudizio, desunta da comportamenti soggettivi o dedotta da
informazioni fornite al personale docente e ritenute meritevoli di accertamento nel
quadro dei compiti di tutela facenti capo all’Istituto e segnatamente al Dirigente
Scolastico/Legale Rappresentante. Una copia della convocazione va restituita
debitamente sottoscritta dai genitori al Coordinatore del Consiglio di classe
competente, al fine di superare eventuali tentativi di occultamento o di falsificazione
delle firme. L’incontro è presieduto dal Dirigente Scolastico (o dal collaboratore
appositamente delegato) ed ha luogo con la presenza del Coordinatore del Consiglio di
classe e possibilmente anche di altri docenti. Dopo aver illustrato la situazione della
studentessa o dello studente, il Dirigente Scolastico, informati i genitori presenti su quali
misure debbano essere attivate per ottenere un miglioramento e sentite le loro
eventuali osservazioni, invita la studentessa/lo studente interessata/o a prendere parte
al colloquio e illustra in modo chiaro e inequivocabile al discente e ai genitori le
conseguenze del mancato cambiamento atteso nell’impegno e/o nelle condotte
mantenute sino a quel momento. Dell’incontro si redige sommario verbale che va
accluso al fascicolo dell’alunno e di cui copia va tenuta agli atti d’Istituto. Il Dirigente
Scolastico può sempre liberamente convocare gli esercenti la potestà parentale per
questioni attinenti la tutela del minore, anche in forma riservata con verbalizzazione da
depositare agli atti riservati d’Istituto.
Nelle scuole primarie tali convocazioni hanno carattere eccezionale e devono essere
sempre presiedute dal Dirigente Scolastico o da un suo collaboratore espressamente
STANDARD DI PRESTAZIONE
1 Standard deliberati dal Collegio Docenti di sezione scuola secondaria di I grado e
primaria
Sia nella scuola primaria che nella scuola secondaria di I grado:
a) i tempi massimi di correzione degli elaborati scritti sono corrispondenti a 15 giorni,
salvo motivate eccezioni (come malattia del docente, passaggio tra titolare e supplente
sul medesimo posto ecc…);
b) il numero massimo di prove alle quali uno studente può essere sottoposto in un solo
giorno di lezione è determinato in una prova scritta e una prova orale. Solo per
motivazioni eccezionali si possono effettuare due compiti scritti in un giorno, rimanendo
improcedibile in tal caso qualsiasi interrogazione.
12. ORGANO SCRUTINANTE
L’organo scrutinante delibera in composizione di “collegio perfetto”: si stabilisce
pertanto che le sostituzioni dei docenti eventualmente assenti od impediti a partecipare
50
allo scrutinio avrà luogo tenendo conto del principio di competenza nell’ambito
disciplinare di riferimento e dell’esigenza di immediata reperibilità.
Per la scuola primaria potrà essere investito nell’ordine:
1. un docente di altro team docente del medesimo plesso non impegnato in
concomitante scrutinio;
2. un docente di altro plesso dell’Istituto non impegnato in concomitante attività di
scrutinio.
Per la scuola secondaria di primo grado potrà essere investito nell’ordine:
1. un docente della medesima sede titolare sulla medesima classe di concorso
dell’assente ma assegnato ad altra classe;
2. i docenti che coprono tutte le classi di una sede e/o in servizio a completamento su
più sedi potranno essere sostituiti da qualunque docente dell’Istituto munito di
abilitazione nella classe di concorso di titolarità.
Con riferimento alla scuola secondaria, ove i suesposti criteri non abbiano condotto
all’individuazione di alcun docente in tempo ragionevole, il Dirigente Scolastico procede
allo scorrimento delle graduatorie d’Istituto per il reclutamento di personale supplente.
Per la sostituzione di docenti assenti agli scrutini ed agli esami di licenza o ai soli esami
di licenza, l’individuazione di docenti sostituti avverrà prioritariamente mediante la
verifica delle disponibilità dei docenti dei tre settori in servizio nell’Istituto
forniti dei prescritti requisiti e solo in caso di mancata individuazione attraverso
lo scorrimento delle graduatorie dei supplenti.
13. STUDENTI PORTATORI DI DSA
Per studentesse e studenti colpiti da dislessia, disgrafia, disortografia, discalculia, o da
una pluralità di tali disturbi, si attua quanto previsto dall’art. 10 del Regolamento
promulgato mediante DPR 22 giugno 2009, n° 122 e dall’art. 5, c. 4 della legge 8 ottobre
2010, n. 170 recante << Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in
ambito scolastico >> (GU n. 244 del 18-10-2010 ) secondo cui << Agli studenti con DSA
sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e
universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli
esami di Stato e di ammissione all'università nonché gli esami universitari >>.
In particolare per i suddetti studenti potranno essere concesse tempistiche di
esecuzione delle prove scritte differenziate, a seconda delle effettive difficoltà
incontrate nei compiti di apprendimento, e dovranno essere adottati opportuni
strumenti compensativi e misure dispensative.
Gli studenti e le studentesse possono essere dispensati dalle prove scritte solo ed
esclusivamente nelle modalità e forme contemplate dall’art. 6 del DM 12 luglio 2011.
Sono necessari inderogabilmente i seguenti requisiti:
51
1) prescrizione della competente Autorità sanitaria;
2) richiesta dei genitori;
3) deliberazione adottata in itinere dal Consiglio di classe;
4) recepimento della delibera consiliare da parte della Commissione esaminatrice in
sede di Preliminare.
Per tali studenti il colloquio pluridisciplinare avrà una durata più lunga, in quanto
l’accertamento della preparazione nelle due lingue comunitarie studiate avrà luogo solo
in quella sede.
PIANO DI MIGLIORAMENTO
ESITI DEGLI STUDENTI
Risultati nelle prove
standardizzate nazionali.
DESCRIZIONE DELLA
PRIORITA'
DESCRIZIONE DEL
TRAGUARDO
1) Disparità dei risultati nelle
Ridurre l'alta percentuale di
prove
di
Italiano
e variabilità dei risultati tra le
Matematica.
classi.
Ridurre la disparità dei risultati
allineandosi alle percentuali
della media nazionale.
2) Varianza dei risultati tra le
classi.
MOTIVAZIONE
Dall’autovalutazione d’istituto è emerso che il risultato delle prove standardizzate
rappresenta un punto di debolezza e, quindi, ridurre la disparità dei risultati allineandosi
alle percentuali della media nazionale rappresenta una meta verso cui la scuola deve
tendere nella sua azione di miglioramento. Confrontando i dati Invalsi della scuola con
quelli delle scuole con background socioeconomico e culturale simile, si evince che,
nelle classi seconde della scuola primaria e nelle classi terze della scuola secondaria di
primo grado, per quanto riguarda l’Italiano, la differenza in negativo è di
circa il 10%, mentre in Matematica è rispettivamente del 12% e del 3%. Per quanto
riguarda le classi quinte, il divario dei risultati, significativamente superiore, è del 6% per
l’Italiano e di circa l’8% per la Matematica. Anche la varianza tra classi in Italiano e in
Matematica segue l’andamento di cui sopra, anche se ci sono casi di singole classi che si
discostano in positivo. Nelle prove INVALSI si è registrata un’alta percentuale di cheating
che ha penalizzato i risultati raggiunti dalla scuola. Tali risultati non rispecchiano in
pieno il positivo rendimento scolastico degli alunni
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AREA DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e valutazione.
DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO
DI PROCESSO (max 150 caratteri spazi inclusi)
Progettare nei dipartimenti percorsi didattici
centrati su compiti autentici che coinvolgano
italiano e matematica.
Elaborare una rubrica valutativa unitaria per
migliorare la qualità della didattica che assicuri
un
controllo
efficace
dei
livelli
di
apprendimento.
La nostra scuola si propone di raggiungere le priorità stabilite attraverso quattro fasi.
PLAN: ridurre del 20% gli esiti non sufficienti in italiano e matematica, ridurre l'alta
percentuale di variabilità dei risultati tra le classi-DO: progettare attività didattiche
coerenti con il curricolo, attraverso percorsi didattici centrati su compiti autentici che
coinvolgano italiano e matematica; perfezionare il metodo di valutazione comune a
livello disciplinare, sia in itinere, che finale e usare in modo sistematico i risultati della
valutazione degli studenti per riorientare la programmazione e progettare interventi
didattici mirati nell'ambito dei dipartimenti. Intervenire sui criteri di formazione delle
classi rendendoli applicabili e richiedere in tempo utile il profilo scolastico degli alunni
provenienti da altri istituti affinché possano essere inseriti rispettando quanto stabilito
dal collegio docenti. CHECK: costruire rubriche valutative deliberate in sede di Collegio
Docenti e condivise con l'utilizzo di focus-group con gli utenti per migliorare la qualità
dell'apprendimento, monitorare le azioni, misurare il processo di apprendimento e gli
esiti, introducendo nuovi correttivi. ACT: portare a regime le nuove pratiche che
abbiano avuto effetti positivi ed estenderle ad altre discipline; rivedere le pratiche con
esiti non soddisfacenti.
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OFFERTA FORMATIVA COMPLEMENTARE
PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANCHE ATTRAVERSO LA
STIPULA DI PATTI FORMATIVI CON L’UTENZA
Si sviluppano all’interno del curricolo per potenziare i seguenti ambiti educativi:
EDUCAZIONE ALLA LETTURA promuovere il piacere di leggere e far scoprire mondi
nuovi: “Progetto Lettura”; “Progetto teatro”; “Drammatizzazione”; “TG Baby”;
“Biblioteca scolastica; Il giornale on line (L’eco del Wojtyla).
EDUCAZIONE ALLA SALUTE Attivare comportamenti adeguati a uno stile di vita sano;
attivare comportamenti di prevenzione: “La salute dei denti”; “Igiene alimentare”;
“Prevenire l’obesità”.
EDUCAZIONE ALL’ AMBIENTE Sensibilizzare gli alunni al rispetto e alla tutela
dell’ambiente: “Io e l’ambiente”, “Conoscere il territorio”; “Ricicliamo”; “Per un
ambiente migliore e un futuro sostenibile”; “Giornata dell’ambiente”.
EDUCAZIONE ALLA SOLIDARIETA’ Conoscere realtà diverse e sviluppare sentimenti verso
chi ha bisogno : “Iniziative AIRC”; Adozione a distanza” ;“Iniziativa raccolta fondi pro
talassemia”; UNICEF; Associazione CIAO; Associazione OLTRE; Associazione AISM;
Associazione “GLI AMICI DEL MADAGASCAR”; iniziativa “Telethon”.
EDUCAZIONE AL BENE COMUNE Sviluppare sentimenti di solidarietà, di collaborazione,
di rispetto: “L’uomo e l’ambiente”; “Conoscere e interagire con il territorio”.
EDUCAZIONE AD UNA SANA ATTIVITA’ FISICA Favorire un corretto sviluppo fisiologico,
motorio, emotivo, cognitivo e socio-relazionale della persona -: “Progetto motorio”;
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“Gioco-sport”; “Giochi della gioventù”; “I valori scendono in campo”, “Minibasket”;
“Pallamano”; “Nuoto”.
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA Promuovere comportamenti e valori per formare
buoni cittadini -: “La convivenza in famiglia, a scuola, con gli altri”, “Le proprie emozioni
e le relazioni con gli altri”; “Consiglio comunale dei ragazzi”; “Comportamenti e abitudini
corretti”; “Vivere in sicurezza l’ambiente della strada: educazione e legalità stradale”;
“Corso di educazione stradale”; “Prendersi cura dell’ambiente: i valori del territorio”;
“VIII Marcia dei Diritti”; “Tribunale dei Diritti”.
“Vivere in sicurezza l’ambiente della strada”; “Prendersi cura dell’ambiente: i valori del
territorio”.
EDUCAZIONE ALLA MULTICULTURALITA’ Sviluppare il senso di appartenenza ad una
società multiculturale -: “Io..tu..gli altri”; “Culture diverse”; “Le religioni nel mondo”.
EDUCAZIONE AL BENE CULTURALE Conoscere il proprio patrimonio storico-culturale -:
“Conosci il tuo museo”.
EDUCAZIONE ALL’ESPRESSIONE ARTISTICA MUSICALE E TEATRALE Sviluppare la
creatività, la fantasia, l’espressività e le proprie attitudini : “Laboratorio musico-corale”,
“Musico-strumentale”; “La Junior Band”; “Teatro Inda”; “Concorsi musicali”; “Concorsi
grafici-espressivi”.
EDUCAZIONE ALLA SICUREZZA sviluppare la formazione culturale e civile dei nostri
alunni “Progetto Scuola sicura”; “Sicurezza degli spazi vissuti e comportamenti corretti.
PROGETTI DI INTEGRAZIONE E INCLUSIONE “La LIM: strumento per la didattica
inclusiva”; “Una scuola per tutti”.
EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ Orientare verso la formazione di una coscienza morale :
“Progetto Icaro (Polizia din Stato)”; “Un casco vale una vita( Carabinieri ed ERG”; “Il
giorno della memoria per non dimenticare”; “Randagismo (ASP SR);” Festa della
Repubblica (Prefettura di Siracusa). Progetto legalità in rete con il IV Istituto
Comprensivo “G. Verga” e il VI Istituto Comprensivo. “N. Martoglio”, il IV Istituto
Comprensivo “D. Costa” di Augusta e il IV Istituto Comprensivo “S. Quasimodo” di
Floridia; 13° Istituto Comprensivo “Archimede”.
55
EDUCAZIONE AD UNA SANA ED EQUILIBRATA ALIMENTAZIONE Sviluppare
comportamenti e abitudini corretti per una sana ed equilibrata alimentazione-:
“Mangiare bene”; “Io e il cibo”; “Frutta nelle scuole”.
EDUCAZIONE ALLA LINGUA INGLESE E ALLE TECNOLOGIE Acquisire competenze
linguistiche, conoscere aspetti della società dei Paesi anglofoni.
ERASMUS + : “SCRITTURA CREATIVA” in lingua madre. Il progetto ha l’obiettivo di
sviluppare le competenze di scrittura in lingua inglese ed è rivolto agli alunni delle classi
quinte della scuola primaria e agli alunni della scuola secondaria di primo ciclo.
ERASMUS “EREDITÀ E CULTURA ROMANA NELLA CULTURA DI OGGI” progetto
interdisciplinare. Ha lo scopo di sviluppare unità GLIL e software per costruire in forma
multimediale una città romana.
“PATENTE ECDL” acquisire le competenze necessarie per usare le tecnologie e navigare
sicuri in web: “Patente ECDL”.
EDUCAZIONE ALLA LOGICA INTUIZIONE E CREATIVITÀ utilizzare i giochi matematici
come esercizio mentale per sviluppare sofisticate modalità di pensiero: “Giochi
matematici”.
PROGETTO SOLIDARIETA’ a scuola di solidarietà Riconoscere i valori universali
dell’amore, dell’amicizia, della pace e della solidarietà, al di là di ogni cultura o
confessione religiosa “Le bancarelle della solidarietà”.
PATTO FORMATIVO (in orario extracurriculare): strumenti musicali a scelta. Lingue
straniere (con esperti di madre lingua): inglese, francese, tedesco, spagnolo.
PROGETTO DI RECUPERO DELLA LINGUA FRANCESE (in orario extracurriculare)
migliorare le competenze linguistiche della lingua francese.
Tutti i progetti, iniziative e percorsi sono collegati alla programmazione annuale delle
classi, finalizzati ad approfondire le conoscenze superando le singole discipline
secondo un principio di trasversalità.
PROGETTUALITA’ DI LABORATORIO
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PROGETTO FESR n° 10.8.1.A1 “Navigare in……aula” Realizzare rete LAN/WLAN
PROGETTO FESR PON “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento”
2014 -2020. Obiettivo specifico 10.8
SERVIZIO ACCOGLIENZA
Per venire incontro alle esigenze di molte famiglie
La scuola offre un servizio di accoglienza per gli alunni che ne fanno richiesta: dalle 7.45
alle 8.00 per la scuola dell’infanzia ; dalle 7.45 alle 8.00 per la scuola Primaria.
VIAGGI E VISITE D’ISTRUZIONE
Esse sono regolamentate dall'apposita normativa emanata dagli organi centrali di
legislazione.
Le uscite hanno come finalità un arricchimento delle esperienze didattiche condotte in
classe e una migliore e reciproca conoscenza tra compagni ed insegnanti.
I criteri per il loro svolgimento possono essere riassunti come segue:
- vanno programmate a inizio d'anno dai vari consigli di classe;
- le proposte dei consigli di classe confluiscono nel piano annuale deliberato dal collegio
docenti;
- il piano annuale, con gli eventuali aggravi di spesa, va deliberato dal consiglio
d'istituto;
- l'intero progetto va inserito nel programma annuale.
Per la Scuola Secondaria di Primo Grado viene deciso: massimo di 6 giorni per tutte le
classi. L'organizzazione di dette attività viene affidata alle funzioni strumentali.
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AZIONI DI CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO
CONTINUITA'
SCUOLA DELL’INFANZIA - SCUOLA PRIMARIA - SCUOLA SECONDARIA
La continuità tra i vari ordini di scuola avverrà mediante incontri tra insegnanti e visite
nelle classi, cosicché i bambini saranno “accompagnati” verso il nuovo ambiente
scolastico. Gli aspetti da prendere in considerazione, nello svolgimento delle suddette
attività, sono:
• Esperienze comuni ai tre ordini di scuola
La collaborazione fra i docenti, di cui si è detto, porterà all'attuazione di iniziative
comuni, in occasione di festività, nonché di attività extra-curriculari (ludiche, musicali,
di drammatizzazione, etc.).
 Approccio di carattere ludico - cognitivo, da parte dei docenti della scuola primaria,
verso gli alunni delle classi terminali della scuola dell’infanzia.
 Approccio di carattere cognitivo - metodologico, da parte dei docenti della scuola
secondaria di primo grado, verso gli alunni delle classi terminali della scuola
primaria.
L'alunno deve acquisire piena conoscenza di sé e assumere una responsabilità
personale fin dai primi giorni del primo anno della scuola secondaria di I grado
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(Accoglienza). Compito dei docenti è accompagnare i ragazzi, durante il triennio, in
questa delicata fase al fine di operare una scelta consapevole. Tali attività sono state
condotte attraverso: conversazioni guidate volte a favorire la conoscenza di sé,
somministrazione di test standardizzati al fine di stimolare la motivazione e l’interesse
per lo studio, rafforzamento dello specifico nelle singole discipline, visite guidate.
Sentite le esigenze degli alunni e delle famiglie, in accordo con i referenti delle scuole
superiori, gli alunni divisi in gruppi partecipano ad attività di mini-stage per conoscere
come lavorano i docenti in classe e nei laboratori. L'istituto organizza alcuni eventi di
orientamento dove vengono invitate tutte le scuole superiori che illustrano il piano
dell'offerta formativa. Gli alunni vengono invitati a visitare le scuole a cui vorrebbero
iscriversi e vengono informati delle giornate in cui sono aperte. L'istituto riesce a
monitorare i risultati raggiunti dagli alunni che nei passaggi di grado rimangono
all'interno della scuola. Per seguire gli alunni e i loro esiti anche nella scuola secondaria
di secondo grado, è stato preparato un questionario che verrà consegnato alle referenti
delle scuole superiori, a partire dal prossimo anno scolastico, al fine di confrontare i
risultati raggiunti da ogni singolo alunno e preparare le rispettive statistiche. Nella
maggior parte dei casi, le famiglie e gli alunni seguono i consigli dei docenti nella scelta
della scuola per il ciclo successivo. L'istituto riserva un'attenzione particolare
all'orientamento degli alunni H e BES, creando un primo contatto tra le insegnanti di
sostegno del ciclo attuale e di quello successivo. L'insegnante di sostegno accompagna
l'alunno presso la scuola superiore scelta e ne segue l'inserimento nell'anno scolastico
successivo.
ORIENTAMENTO
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L’alunno, che completa il ciclo della scuola secondaria di primo grado, affronta il
momento in cui deve occuparsi del suo orientamento scolastico. Dovrà prendere una
decisione importante per quanto riguarda i futuri apprendimenti, ma prima di tutto
dovrà acquisire consapevolezza e conoscenza di sé e assumere una responsabilità
personale. Nella delicata fase evolutiva, si tratta di scelte non facili che devono essere
fatte con l’accompagnamento di educatori, genitori e insegnanti, nel rispetto delle
specificità dell’alunno. E’ infatti un momento in cui si completa un percorso formativo
dal quale emergono intelligenze, competenze, abilità, interessi e attitudini che
caratterizzano ogni singolo soggetto.
La registrazione delle osservazioni, ed il confronto dei vari comportamenti scolastici ed
extrascolastici, costituisce la premessa indispensabile per affrontare la fase di
orientamento che riguarda l’individuazione della scelta ottimale. Ne consegue che
l’attività di Orientamento non può essere intesa solo come un intervento di
informazione sulle offerte formative presenti sul territorio, ma come il momento ultimo
di un percorso educativo che ha posto al centro della sua azione la crescita delle
conoscenze e la formazione della persona. Compito dei docenti, è quello di formulare il
“consiglio orientativo”, risultato del parere collegiale del Consiglio di classe, di cui
l’alunno e la famiglia sono chiamati a prendere conoscenza e a confrontarsi. In aggiunta,
dovere non meno importante della scuola, è anche quello di fornire le dovute
informazioni sull’offerta formativa delle scuole secondarie di secondo grado, e aiutare gli
alunni nella scelta dei vari percorsi. A tale scopo, in collaborazione con i coordinatori e i
referenti per l’orientamento delle scuole secondarie di secondo grado, si progetteranno
e organizzeranno i seguenti momenti, interventi e trasferimenti di informazioni, utili per
il completamento del percorso sopra esposto.
Per gli alunni:
• Incontri condotti dai referenti della Funzione strumentale per l’Orientamento, volti ad
illustrare percorsi e materie di indirizzo dei piani di studio del futuro ciclo scolastico;
60
•Interventi in classe di ex alunni della scuola media, per presentare la loro esperienza
alla scuola superiore;
•Presentazione delle varie scuole superiori, da parte dei rispettivi dirigenti o loro
delegati, presso le loro sedi e/o presso il nostro Istituto, nel corso di appositi incontri
mattutini e/o pomeridiani. Ogni istituto mostrerà filmati inerenti la scuola e le sue
attività, consegnerà brochure illustranti il P.O.F. della propria scuola, e utilizzerà
materiale di laboratorio dimostrativo delle attività curriculari svolte;
•Diffusione del calendario delle giornate di “scuola aperta” offerte dai diversi Istituti: gli
alunni saranno informati delle aperture pomeridiane e domenicali delle varie scuole
secondarie di II grado, per l’eventuale visita con i genitori.
Per i genitori:
•Segnalazione alle famiglie, di dibattiti o incontri aventi per tema l’orientamento
scolastico;
•Invito a partecipare, assieme ai propri figli, agli incontri pomeridiani e/o domenicali
delle varie scuole secondarie.
Attività della Funzione strumentale per l’Orientamento:
• Somministrazione di un questionario di orientamento
Dopo aver fornito agli alunni le informazioni riguardanti le offerte formative delle scuole
secondarie di secondo grado presenti nel territorio, sarà predisposto un questionario
rivolto agli alunni delle classi terze, per la raccolta delle preferenze e delle valutazioni di
ciascuno di essi, sui differenti aspetti inerenti l’orientamento scolastico. In particolare il
questionario sarà articolato in due sezioni: la prima riguardante il ciclo di studi in via di
conclusione, e la seconda relativa al nuovo ciclo di studi da intraprendere.
Gli alunni, oltre a segnalare le motivazioni che influenzano la scelta, dovranno indicare
la/le preferenze, le informazioni possedute sulla scuola preferita da frequentare, ed
infine sarà richiesta l'opinione dei genitori. Tutto questo per mettere il discente nella
condizione di prendere coscienza di se e delle sue risorse per elaborare un progetto reale
61
di studio e di lavoro. I risultati del questionario, raccolti sia per singola classe sia in modo
complessivo, saranno riportati su apposite tabelle.
• Consulenza
Nei casi di particolari dubbi o indecisioni da parte di alunni o delle famiglie, sarà fornita
una specifica consulenza. In particolare, le funzioni strumentali collaboreranno con gli
insegnanti di sostegno e le famiglie, per facilitare i contatti con le realtà scolastiche più
adatte alla situazione didattica degli alunni diversamente abili.
RECUPERO / POTENZIAMENTO
Nell’ambito delle finalità educative, la nostra scuola si attiene alle indicazioni nazionali
per i piani di studio personalizzati nella scuola secondaria di I° grado.
I docenti, partendo dai concreti bisogni formativi degli alunni, si prefiggono di far sì che
tutti gli allievi, indistintamente, raggiungano non solo competenze adeguate nei vari
ambiti disciplinari ma anche una maturazione globale della persona.
E’ sembrato opportuno tenere in considerazione la mappa delle “finalità” inserita nel
P.O.F. relativo all’anno scolastico in corso, per attenzionare il percorso formativo di tutti
gli alunni indipendentemente dalla loro provenienza.
Nella realizzazione di tale percorso la scuola pone in essere interventi individualizzati,
mirati al recupero di coloro che presentano difficoltà di vario tipo e al potenziamento di
allievi che evidenziano apprezzabili capacità.
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RECUPERO
ASPETTO DIDATTICO
Individuazione e superamento
delle carenze relative ad ogni
Forma di comunicazione
Individuazione
e superamento orale e
Delle carenze relative
ad ogni
scritta
STRUMENTI: Letture di vario tipo,
individuazione delle parole-chiave,
domande stimolo e test.
forma i comunicazione orale escritta
ASPETTO SOCIO-CULTURALE
Occasione di dialogo e di
conversazione finalizzata
Lavori di gruppo per favorire la
cooperazione
Momenti di confronto
e di
63
riflessione
POTENZIAMENTO
ASPETTO DIDATTICO
Ricerca attiva per ampliare ed
approfondire le conoscenze;
Esercizi di comprensione
approfondita
Valori
percorso laboratoriale
Valorizzazione delle attitudini
settoriali
ASPETTO SOCIO-CULTURALE
64
Partecipazione consapevole
sia individuale che
collaborativa alle varie
esperienze formative
Atteggiamento interattivo per la
maturazione individuale e di
gruppo
GARANZIE DI SICUREZZA
Al fine di garantire la sicurezza degli alunni e del personale all'interno e all'esterno della
scuola, vengono effettuati i seguenti provvedimenti di interesse generale:
- assicurazione
La scuola stipula una polizza assicurativa, che riguarda sia gli infortuni che la
responsabilità civile, scegliendo, tra le proposte delle varie società assicuratrici, quella
più vantaggiosa.
Essa deve coprire gran parte dei rischi connessi ai diversi momenti dell'attività didattica,
compresi i viaggi e le visite d'istruzione. Tale assicurazione è facoltativa.
- evacuazione
La scuola ha elaborato un piano di evacuazione veloce dai vari edifici, in caso si
dovessero verificare incidenti (crolli, incendi, allagamenti, terremoti), che rendano
necessario un esodo improvviso dai locali scolastici.
Gli alunni vengono addestrati allo scopo, anche tramite prove programmate di
esercitazione pratica (almeno due l’anno).
La scuola provvede anche a informare e a formare tutto il personale sui problemi della
sicurezza, tramite corsi informativi e/o distribuzione di opuscoli formativi.
- vigilanza
65
La vigilanza, sia sugli alunni, sia sulle strutture, viene effettuata da tutto il personale
della scuola in ogni momento dell'attività didattica.
RAPPORTI SCUOLA- FAMIGLIA
I rapporti tra docenti e genitori avvengono all'interno degli organismi scolastici, nei
colloqui individuali e nelle assemblee di classe programmate nel corso dell'anno.
Il momento dell'informazione costituisce uno degli elementi importanti della vita della
scuola.
L'informazione sulla situazione scolastica dei singoli alunni avviene attraverso la
comunicazione dei risultati delle verifiche scritte e per mezzo dei colloqui individuali,
durante i quali vengono fornite informazioni più dettagliate e si attua uno scambio di
opinioni sui metodi di intervento educativi da utilizzare con gli alunni.
Nel caso qualche genitore fosse impossibilitato a partecipare ai colloqui individuali, i
docenti si rendono disponibili a ricercare spazi idonei per colloquiare con detti genitori,
purché concordati preventivamente.
Altre informazioni possono trovare spazio: nelle assemblee di classe pomeridiane (due o
tre all'anno); durante la consegna del documento di valutazione; nei colloqui individuali
orientativi (classi terze secondarie di 1° grado); nelle riunioni dei consigli di classe e di
interclasse.
Per le situazioni didattico-disciplinari
opportunamente avvertite.
problematiche,
le
famiglie
vengono
Gli esiti degli scrutini finali sono pubblicati a mezzo affissione all’albo della scuola.
66
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Gli alunni hanno l’obbligo di:
1. Frequentare assiduamente le lezioni, partecipare con diligenza, alle attività
culturali, ricreative e sportive promosse dalla scuola;
2. Rispettare l’orario di ingresso;
3. Entrare a scuola e in classe ordinatamente al suono della campana, prendere
posto e posizionare sul banco il materiale occorrente;
4. Uscire ordinatamente al termine delle lezioni, accompagnati dai docenti;
5. (Sec.1°) Giustificare le assenze usando il libretto personale. Se l’assenza supera i 5
gg. Si deve allegare il certificato medico;
6. Non danneggiare mobili e porte; non sporcare le pareti dei locali scolastici con
scritte o figure di qualsiasi genere;
7. Recarsi ai servizi non prima delle ore 10.00 e non dopo le ore 12.00 (salvo
assoluta necessità);
8. Rimanere in classe ed al proprio posto durante il cambio dell’ora;
9. Non schiamazzare nei corridoi durante la ricreazione o in altre occasioni;
67
10.Mantenere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti dei compagni,
degli alunni più piccoli, del personale scolastico e degli insegnanti;
11.Mantenere un comportamento corretto e silenzioso durante gli spostamenti
necessari sia all’interno sia all’esterno della scuola;
12.Non usare il telefono cellulare per comunicazioni non autorizzate.
N.B. E’ consentito l’uso del telefono fisso scolastico per comprovati motivi e dietro
autorizzazione dell’insegnante.
SANZIONI PREVISTE
Tenuto conto del ruolo formativo della sanzione che mira a creare un clima di fiducia
tra scuola e allievi, il Collegio dei Docenti, restio all’allontanamento seppur breve
dell’allievo che con il suo comportamento ha creato danno alla scuola o offesa alle
persone, sancisce che ad ogni azione in contrasto con i principi di naturale
convivenza civile, vada attribuito un tempo di permanenza aggiuntiva nei locali della
scuola, utile a risanare il danno materiale arrecato o speso in attività di pubblica
utilità.
Nel caso di danno agli arredi scolastici o ai beni personali del personale della scuola
verrà richiesto un risarcimento ai genitori.
Ciascun consiglio di classe adotterà i provvedimenti disciplinari assegnando tempi e
mansioni.
Le attività degli allievi verranno monitorate da un docente all’uopo individuato.
68
Inoltre a causa di reiterate infrazioni, il Consiglio di classe può decidere l’esclusione
dalle gite scolastiche o visite guidate d’istruzione e dalle attività che comportino,
comunque, l’uscita dai locali scolastici.
PATTO FORMATIVO
SCUOLA- FAMIGLIA- STUDENTE
Approvato dal Consiglio d’Istituto e Collegio Docenti
La scuola è una comunità educante nella quale convivono più soggetti, uniti da un
obiettivo comune: quello di educare, cioè di far crescere in maniera equilibrata ed
armonica i giovani che fanno parte di questa comunità, di svilupparne le capacità,
favorirne la maturazione e la formazione umana e orientarli alle future scelte
scolastiche.
I soggetti protagonisti della comunità sono:
• gli studenti, centro del motivo vero dell’esistenza di una scuola,
• le famiglie, titolari della responsabilità dell’intero progetto di crescita del giovane,
• la scuola stessa, intesa come organizzazione e come corpo docente, che deve costruire
un suo progetto ed una sua proposta educativa da condividere con gli altri soggetti.
69
Ogni società, ogni organizzazione, ogni gruppo sociale, per poter svilupparsi e
raggiungere gli scopi per cui nasce, deve avere sue regole, suoi principi, suoi obiettivi e
metodi condivisi, deve avere, in sostanza, un suo “contratto sociale”.
In ogni società ognuno ha un suo ruolo, deve svolgere funzioni precise, ha precisi diritti e
doveri. Se questi ruoli, questi principi e questi doveri vengono rispettati, la società riesce
a raggiungere meglio gli obiettivi che si è proposta.
Per il buon funzionamento della scuola e la migliore riuscita del comune progetto
educativo, proponiamo alle componenti fondamentali della nostra comunità un “patto
di corresponsabilità”, cioè un insieme di principi, di regole e di comportamenti che
ciascuno di noi si impegna a rispettare per consentire a tutti di dare il meglio.
Il Patto evidenzia l’ineludibile ruolo della responsabilità educativa dei genitori, sancito
anche dalla legislazione (D.P.R. 235 del 25/11/07 art.3) che riconosce il ruolo non
secondario dei genitori nel processo di crescita culturale e sociale degli alunni; in modo
particolare nei casi in cui i figli si rendano responsabili di danni a persone o cose o ledano
la dignità ed il rispetto delle persone.
La responsabilità del genitore (art. 2048 primo comma codice civile) e quella del docente
(art. 2048 secondo comma codice civile) per il fatto commesso da un minore affidato alla
sua vigilanza, non sono infatti tra loro alternative poiché l’affidamento del minore alla
custodia di terzi, se solleva il genitore dalla presunzione di culpa in vigilando non lo
solleva da quella di culpa in educando.
E’ opportuno sottolineare che in presenza di gravi episodi di violenza, di bullismo o di
vandalismo e per eventuali danni causati dall’alunno a persone o cose durante la
permanenza a scuola, il genitore, in sede di giudizio civile, potrà essere ritenuto
direttamente responsabile dell’accaduto, anche a prescindere dalla sottoscrizione del
Patto educativo di corresponsabilità, ove venga dimostrato che non abbia messo in
atto tutti gli interventi educativi necessari a prevenire comportamenti illeciti. Tale
responsabilità, riconducibile come già detto ad una colpa in educando, potrà
concorrere con le responsabilità che possono configurarsi anche a carico del personale
scolastico per colpa in vigilando, ma soprattutto per omessa vigilanza.
Questo patto va letto e volontariamente sottoscritto, dalla scuola attraverso il Dirigente
Scolastico (o il suo Delegato) , e dalla famiglia, per gli aspetti che la riguardano. Inoltre
l’assunzione di questo impegno ha validità per l’intero periodo di permanenza
dell’alunno nell’istituzione scolastica.
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IL PATTO DELLA SCUOLA
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
• Tutelare la sicurezza dello studente attraverso un’adeguata sorveglianza in tutte le fasi
della giornata scolastica.
• Controllare la frequenza alle lezioni per prevenire disagi o problemi, portando
all’attenzione della famiglia eventuali comportamenti insoliti.
• Contattare la famiglia in caso di problemi relativi a frequenza, puntualità, profitto,
comportamento, in modo da poter intervenire insieme all’insorgere di difficoltà.
• Prevenire e controllare fenomeni di bullismo, vandalismo, tentativi di diffusione di
sostanze stupefacenti, in collaborazione con le famiglie e le istituzioni territoriali.
• Tenere informata con regolarità la famiglia sulla situazione scolastica dello studente,
allo scopo di favorire la collaborazione e per affrontare e risolvere insieme eventuali
problemi.
• Offrire la possibilità allo studente in difficoltà di personalizzare il proprio curricolo, con
interventi di supporto/appoggio, prove differenziate, ecc.
• Garantire la qualità dell’insegnamento attraverso l’aggiornamento del personale e
delle dotazioni.
• Esporre alle famiglie e agli studenti con chiarezza gli obiettivi didattici e le modalità di
valutazione.
• Favorire l’uniformità della qualità dell’insegnamento e delle modalità di valutazione.
• Creare un clima collaborativo ed accogliente nel quale lo studente possa lavorare con
serenità.
• Promuovere lo sviluppo personale dello studente attraverso l’offerta di opportunità
extracurricolari.
• Sostenere lo studente in difficoltà attraverso azioni di recupero e/o sostegno anche
individuale.
• Favorire l’inserimento dello studente nella scuola, attraverso un apposito Progetto
Accoglienza.
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• Sostenere lo studente lungo il suo percorso scolastico con attività di orientamento per
la scelta della Scuola superiore.
• Porre attenzione ai problemi di carattere personale e psicologico dello studente,
attraverso il “Servizio ascolto” e l’offerta di colloqui personali e riservati con uno
psicologo.
• Offrire opportunità di approfondimento, favorendo il benessere nella scuola e lo
sviluppo di nuove capacità.
• Raccogliere e dare risposta ai pareri ed ai suggerimenti delle famiglie e degli studenti.
• Dare effettivo seguito alle segnalazioni di disservizio di famiglie, studenti, personale
della scuola.
IL PATTO DEI GENITORI
La famiglia si impegna a:
• Collaborare con la scuola nel far rispettare allo studente i suoi impegni.
• Sostenere lo studente nel suo lavoro a scuola e a casa.
• Assicurare la frequenza regolare e la puntualità dello studente alle lezioni.
• Informare la scuola in caso di problemi che possano incidere sulla situazione scolastica
dello studente.
• Cercare di partecipare ai momenti di incontro e confronto con la scuola (consigli di
classe, riunioni, ecc).
• Giustificare sempre le assenze ed i ritardi dello studente utilizzando l’apposito libretto.
• Firmare per presa visione le comunicazioni e le verifiche scritte consegnate allo
studente.
• Segnalare alla scuola attraverso gli appositi moduli gli eventuali disservizi o reclami.
• Segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo/vandalismo che si verificassero
nelle classi o nella scuola.
72
• Esprimere il proprio parere sulla scuola e gli eventuali suggerimenti anche attraverso
la compilazione dei questionari di soddisfazione che verranno consegnati a fine anno.
IL PATTO DELLO STUDENTE
Lo studente si impegna a:
• Rispettare le persone che lavorano e che frequentano la scuola, senza discriminazione
alcuna.
• Rispettare il Regolamento D’Istituto.
• Frequentare la scuola regolarmente e con puntualità.
• Portare a scuola tutto il materiale necessario alle lezioni.
• Tenere un comportamento corretto ed adeguato all’ambiente.
• Eseguire i lavori assegnati a casa e consegnarli con puntualità.
• Collaborare con la scuola per mantenere l’ambiente pulito ed ordinato.
• Segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo/vandalismo che si verificassero
nelle classi o nella scuola.
• Aiutare i compagni in difficoltà.
• Segnalare alla scuola, attraverso gli appositi moduli, gli eventuali disservizi o reclami.
• Esprimere il proprio parere sulla scuola e gli eventuali suggerimenti, anche attraverso
la compilazione dei questionari di soddisfazione che verranno consegnati a fine anno.
73
ORARI UFFICI
ORARIO DI RICEVIMENTO DELL'UFFICIO DI SEGRETERIA
Lunedì, mercoledi e venerdi
dalle ore 9,00 alle ore 12,00
Lunedì e giovedi
dalle ore 16,00 alle ore 18,00
ORARIO DI RICEVIMENTO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Tutti i giorni per appuntamento dalle 10.30 alle 13.30
CALENDARIO SCOLASTICO
Il calendario scolastico avrà il seguente svolgimento:





Inizio delle lezioni: 11 settembre 2015
Termine delle lezioni: 9 giugno 2016
Termine delle attività della scuola materna: 30 giugno 2016
Fine primo quadrimestre: 31 gennaio 2016
Esami di Licenza Media: 16 giugno 2016
74
 Le prove d'esame conclusive del corso per l'educazione degli adulti vengono
svolte al termine delle attività, anche in periodi non coincidenti con quelli dei
corsi ordinari.
FESTIVITA’ E SOSPENSIONE DALLE LEZIONI









Tutte le domeniche e le festività da calendario
7 Dicembre 2015
8 Dicembre Immacolata Concezione
Festività natalizie dal 22 /12/2015 al 06 /01/2016
Vacanze pasquali dal 24/03 al 29/03/2016
25 Aprile 2016,
15 Maggio 2016
16 Maggio 2016
2 Giugno 2014
Esso é predisposto annualmente, con ordinanza, dal Ministero, su scala nazionale,
promulgato dal Sovrintendente Regionale e adeguato dal Consiglio d'Istituto alle
esigenze specifiche dell'istituto e del c.a. scolastico, nel rispetto del criterio
fondamentale di non meno di 200 giorni effettivi di lezione.
ALLEGATI











Atto di Indirizzo.
Curricolo verticale educazione artistico – espressivo.
Curricolo verticale matematica – tecnologico.
Curricolo verticale umanistico.
Protocolli: alunni con disabilità; alunni con DSA e BES; piano didattico
Individualizzato; alunni stranieri.
Griglie valutazione (modelli).
Organico di potenziamento.
Piano annuale attività.
Piano di evacuazione: plesso v. Tucidide, plesso v. Torino.
Piano di lavoro funzione strumentale POF.
Progetti d’Istituto.
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









Progetto Continuità (volantino).
Questionario d’indagine conoscitiva sull’utenza scolastica.
Questionario monitoraggio genitori.
Regolamento d’Istituto.
Regolamento Viaggi d’istruzione.
Scheda monitoraggio sulla formazione tecnologica dei docenti.
Scheda monitoraggio progetti d’Istituto.
UDA dalla I primaria alla III secondaria di 1° grado.
Valutazione e rischi si rimanda al Link nel sito Web della scuola.
Volantino POF
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POF 2015-2016