GLI ATTEGGIAMENTI
 Definizioni: Non c'è una definizione univoca di atteggiamento

“processo mentale individuale che determina le risposte sia attuali sia
potenziali di ogni individuo al mondo sociale . .. . un atteggiamento è
sempre rivolto verso un oggetto” (Thomas e Znaniecki,1918)

“un atteggiamento è uno stato di prontezza mentale e neurologica,
organizzato nel corso dell'esperienza, che esercita un'influenza direttrice
o dinamica sulle risposte di un individuo a tutti gli oggetti e situazioni
con cui è in relazione” Allport (1935)
1
GLI ATTEGGIAMENTI
“Attitude is a psychological tendency that is
expressed by evaluating a particular entity with
some degree of favor or disfavor”
Eagly & Chaiken, 1980
2
GLI ATTEGGIAMENTI
 Tendenza
 fa riferimento ad una caratteristica interna
all’osservatore
 si contrappone al termine disposizione
 possono essere modificate
 possono essere apprese ma avere delle connessioni
biologiche o innate o non aver bisogno di processi di
elaborazione d’ordine superiore (Zajonc, 1980)
 Anche se la maggior parte degli atteggiamenti che la
psicologia sociale prende in considerazione sono di
origine sociale-appresi
3
GLI ATTEGGIAMENTI
 Valutazione
 L’atteggiamento è una tendenza valutativa che interviene tra
una certa classe di stimoli e una certa classe di risposte
 Questo stato valutativo ci spiega la covarianza tra una classe
di stimoli e una classe di risposte.
 Le risposte che sono considerate attitudinali sono valutative
per natura ossia Le risposte attitudinali sono quelle che
rivelano una valutazione
 Valutazione si considera l’attribuzione di un certo grado di
positività e/o negatività (approvazione-disapprovazione,
favore-sfavore, attrazione-avversione…)
4
GLI ATTEGGIAMENTI
 Le risposte valutative sono definite da due
parametri:
 valenza (direzione)
 e intensità (estremità): le risposte positive possono
essere distinte in altamente positive e bassamente
positive
5
GLI ATTEGGIAMENTI
 Oggetto attitudinale
 tutto ciò che è discriminabile e che può essere valutato
 alcuni oggetti attitudinali sono astratti (libertà) ed altri
concreti (gelato)
 possono essere legate al polo inter-gruppo (pregiudizio)
o al polo inter-personale (somiglianza-attrazione)
 l’atteggiamento è inferito solo quando uno stimolo (il
nome) che denota un oggetto (la persona) è in grado di
sollecitare una risposta identificabile in termini valutativi
6
GLI ATTEGGIAMENTI
 Altre definizioni importanti--> fanno riferimento a
processi specifici e a misurazioni specifiche
 Zanna & Rampel (1984) definiscono l’atteggiamento
come la categorizzazione di un entità lungo la
dimensione valutativa
 ne discende che la formazione di un atteggiamento è
conseguente ad un’attività cognitiva che assegna un
significato valutativo ad un oggetto
 Fazio et al. (1986) definiscono l’atteggiamento come
un’associazione in memoria tra la rappresentazione di un
oggetto e una componente valutativa
7
GLI ATTEGGIAMENTI
Le risposte che possono esprime valutazioni sono di
tre tipi…
Cognitive
Affettive
Comportamentali
8
GLI ATTEGGIAMENTI
 Risposte cognitive: riguardano i pensieri che uno ha
rispetto ad un oggetto attitudinale.
 I pensieri sono spesso concetualizzati come
credenze, ossia delle associazioni che le persone
pongono in essere tra l’oggetto attitudinale e
differenti attributi
 Tali attributi esprimono una valutazione
 eg: Se uno crede che gli impianti nucleari
provochino il cancro -- vi è un legame tra l’oggetto
attitudinale e un attributo negativo
9
GLI ATTEGGIAMENTI
 Risposte affettive: consistono nei sentimenti, umori,
emozioni e reazioni del sistema nervoso simpatico
in risposta ad un oggetto attitudinale
 Eg. Rispetto agli impianti nucleari le persone
possono avere reazione di rabbia, paura
 Alcuni considerano la risposta affettiva come
sinonimo di valutazione
 meglio tenere distinte le due componenti
10
GLI ATTEGGIAMENTI
 Risposte comportamentali: includono tutte le azioni
che un individuo presenta dinanzi a ad un oggetto
attitudinale
 possono essere azioni overt/manifeste: reagisco
davanti agli impianti nucleari facendo volantinaggio
per la chiusura
 possono includere anche le intenzioni (azioni non
manifeste): reagisco davanti agli impianti nucleari
pensando di preparare una protesta
11
GLI ATTEGGIAMENTI
 Questa distinzione, rispetto alla classe di risposte
che un atteggiamento sollecita, viene anche
codificata in letteratura come Modello tripartito degli
atteggiamenti
 Problema di validità discriminante? la correlazione degli
elementi intra-classe e più forte degli elementi inter-classe?
Ambiguità…
 Oggetto simbolico e Materiale verbale: conferma il modello a
tre (Ostrom, 1969); modello a due componenti affettivocognitivo (Bagozzi & Burnkrant, 1979); unica componente
(Dillon Kumar, 1985)
12
GLI ATTEGGIAMENTI
 Berckler (1984)
 presenta un serpente vero ai partecipanti
 misura le risposte verbali e non verbali
 delle componenti affettive, cognitive e
comportamentali
 conferma la presenza di un modello a tre
componenti
 IMP ! I risultati trovano sempre che le tre categorie di
risposta sono correlate tra loro (si rifanno alla stessa
dimensione valutativa)
13
Gli atteggiamenti
 Importante:
 non necessariamente un oggetto attitudinale produce tutte e
tre le risposte
 E’ possibile che le persone abbiano delle credenze riguardo
ad un oggetto ma che queste non inducano mai delle azioni
né delle reazioni di tipo affettivo
14
Atteggiamenti
 Le funzioni degli atteggiamenti
 Funzione utilitaria: gli atteggiamenti che
possediamo massimizzano le ricompense positive e
riducono le ricompense negative
 Abbiamo atteggiamenti positivi nei confronti di
quegli oggetti che soddisfano i nostri bisogni e
atteggiamenti negativi nei confronti degli stimoli che
ci forniscono delle punizioni/feedback negativi
15
Atteggiamenti
 Funzione ego-difensiva: teorizzata su base
psicodinamica, questa funzione afferma che gli
atteggiamenti ci permettono di mantenere una
costruzione del reale come un ambiente piacevole
 Funzione espressiva: gli atteggiamenti ci
permettono di esprimere i nostri valori e la
concezione di no stessi
 Funzione conoscitiva: gli atteggiamenti ci
permettono di semplificare e di organizzare le
informazioni riguardanti il nostro ambiente
16
Atteggiamenti
In maniera consistente al fatto che gli atteggiamenti possiedano
una tri-partizione, si suppone che gli atteggiamenti abbiano tre
tipologie di antecedenti:
cognitivo
antecedenti
affettivo
attitude
comportamentale
L’ atteggiamento si forma attraverso diversi processi che
implicano tre diverse variabili/antecedenti
Un atteggiamento può emergere da uno dei tre antecedenti
senza implicarli tutti
17
Gli atteggiamenti
In maniera consistente al fatto che gli atteggiamenti possiedano
una tri-partizione, si suppone che gli atteggiamenti abbiano tre
tipologie di antecedenti:
cognitivo
antecedenti
affettivo
attitude
comportamentale
18
Gli atteggiamenti
 Meccanismi di tipo affettivo
 1) condizionamento classico
 2) condizionamento operante
 3) mera esposizione
 4) Rientrano in questa categoria, sebbene hanno
un’origine motivazionale, i processi di influenza
sociale dai quali emergono gli atteggiamenti
19
Gli atteggiamenti
 Mera esposizione:
 Zajonc (1968) afferma: “ …mere repeated exposure of
the individual to a stimulus is a sufficient condition for
the enhancement of his attitude toward it. By “mere
exposure” is meant a condition in which just makes the
given stimulus accessible to the individual’s perception”
 l’esposizione reiterata di uno stimolo provoca un
aumento della piacevolezza verso quello stimolo
 Non si tratta di una esposizione ad un’informazione
relativa all’oggetto attitudinale ma l’esposizione
reiterata dell’oggetto.
20
Gli atteggiamenti
 Zajonc conduce tre diversi esperimenti
 In ciascun esperimento vi è una classe specifica di
stimoli
 Nel primo gruppo = fotografie di libri
 Nel secondo gruppo = parole senza seno (Biwejni)
 Nel terzo gruppo = caratteri cinesi
 Ciascun studio usa 12 stimoli
21
Gli atteggiamenti
 Ai partecipanti viene detto
 Nel gruppo fotografie di libri = compito di memoria
 Nel gruppo parole senza seno = pronuncia
 Nel gruppo caratteri cinesi = apprendere nuovi
simboli
22
Gli atteggiamenti
 Ciascun stimolo viene presentato per 2 secondi
 Gli stimoli possono essere presentati
 25 volte
 10 volte
 5 volte
 2 volte
 1 volta
 mai
23
Gli atteggiamenti
 Alla fine delle esperimento i partecipanti devono
indicare per ciascun stimolo (anche quello che non è
mai stato presentato) il loro grado di piacere su di
una scala (VD)
24
Gli atteggiamenti
 Risultati:
6
5,5
5
4,5
4
3,5
3
2,5
2
1,5
1
0,5
0
non senso
cinesi
foto
0
1
2
5
10 25
25
Atteggiamento
 I tre studi riportano risultati molto simili
 Il grado di piacevolezza percepita dello stimolo aumenta
con l’aumentare della frequenza dell’esposizione
 Questo fenomeno però non sussiste se la frequenza di
esposizione è elevata
 Infatti, la mera esposizione aumenta la piacevolezza
dell’oggetto fino a quando la mera esposizione non
aumenta la familiarità con l’oggetto
 Quando l’oggetto diventa familiare, allora non si ottiene
più un incremento dell’atteggiamento
26
atteggiamento
 Condizioni che aumentano la probabilità di ottenere
un effetto di mera esposizione
 stimoli più complessi (rispetto a quelli semplici)
 con una durata dell’esposizione dello stimolo più
breve (vs. più lunga)
 con un aumento del tempo tra la fase di esposizione
e la fase di giudizio
 con una sequenza in cui gli stimoli target sono
frammisti a stimoli filler e il set di stimoli è
eterogeneo
27
atteggiamento
 E’ necessario riconoscere lo stimolo nel compito di
stima perché l’effetto avvenga?
 E’ necessario che i partecipanti siano consapevoli di
essere stati esposti in maniera reiterata agli stimoli
perché vi sia l’effetto?
28
atteggiamento
 Moreland & Zajonc (1977)
 Ripetono due volte lo studio precedente solo con
idiomi giapponesi
 presentati zero, una, tre, nove o ventisette volte
 I partecipanti rispondono nell’ EXP 1 agli items sulla
piacevolezza
 I partecipanti rispondo nell’EXP 2 agli items sulla
piacevolezza e sul riconoscimento
29
atteggiamento
 L’utilizzo di un sistema di regressioni multiple ha
permesso di mettere in evidenza che
 a) un alto riconoscimento era associato ad un alta
piacevolezza degli stimoli controllando per la
frequenza di esposizione
 b) un’elevata piacevolezza era associata ad un
aumento della frequenza di esposizione controllando
per il livello di riconoscimento
 ergo: il riconoscimento è una condizione sufficiente
ma non necessaria affinché il fenomeno di mera
esposizione accada
30
Atteggiamenti
 La dimostrazione, sebbene importante, è solo di tipo
correlazionale e lascia aperta l’interpretazione
 Bornstein, Leone and Galley (1987)
 Usano fotografie di persone presentate
subliminarmente con una diversa frequenza
(crescente)
 Compito di valutazione delle foto e di riconoscimento
(assieme a delle nuove foto)
 L’effetto di mera esposizione sussiste anche in
assenza di un riconoscimento accurato
31
Atteggiamenti
 Un’interpretazione cognitiva dell’effetto di mera
esposizione
 Cacioppo & Petty (1985):
 ogni volta che siamo esposti ad uno stimolo
sviluppiamo dei pensieri in risposta a quello stimolo
(risposta cognitiva)
 la reiterazione dello stimolo aumenta la risposta
cognitiva
 Se i contenuti della risposta sono positivi (negativi)
avremo un aumento della piacevolezza (non
piacevolezza) nel confronto di quegli stimoli
32
Atteggiamenti
 Fishbein & Ajzen (1975)
 L’esposizione ripetuta ad uno stimolo sollecita la
formazione di una credenza/conoscenza riguardo
allo stimolo stesso
 Se la presentazione lega lo stimolo ad attributi
positivi (negativi), allora la reiterazione incrementa
la positività (negatività) attribuita allo stimolo
33
Atteggiamenti
 Meccanismi di tipo affettivo
 1) condizionamento classico
 2) condizionamento operante
 3) mera esposizione
 4) Rientrano in questa categoria, sebbene hanno
un’origine motivazionale, i processi di influenza
sociale dai quali emergono gli atteggiamenti
34
I processi che rendono possibile
l'influenza sociale (Kelman):
 acquiescenza: un atteggiamento viene manifestato
solo quando c'è possibilità di controllo da parte della
fonte (senza convincimento)
 identificazione: un atteggiamento viene adottato
perché importante per il mantenimento della
relazione con la fonte
 interiorizzazione: un atteggiamento si integra con i
sistemi preesistenti, diventando indipendente
dall'agente di influenza
35
Atteggiamenti 2
 Lo studio degli atteggiamenti risulta essere
importante perché
 1) conoscere l’atteggiamento rispetto ad un oggetto
ci permette di predire l’atteggiamento rispetto ad un
altro oggetto
36
Atteggiamenti 2
 Se conosco la relazione tra le due variabili in un campione
rappresentativo della popolazione target, allora dato
l’atteggiamento su una variabile posso predire
l’atteggiamento su di un ‘altra variabile
 Atteggiamento OMG correla negativamente con
atteggiamento BIO
 Se per esempio conosco l’atteggiamento di una persona
riguardo gli OMG (atteggiamento negativo) ho alte probabilità
di conoscere l’atteggiamento della medesima su un oggetto
correlato, per esempio i prodotti di agricoltura biologica
(atteggiamento positivo)
37
Atteggiamenti 2
 Lo studio degli atteggiamenti risulta essere
importante perché
 1) conoscere l’atteggiamento rispetto ad un oggetto
ci permette di predire il comportamento rispetto a
quell’ oggetto
 In altre parole sapere cosa pensi degli OGM
dovrebbe farmi predire come ti comporti nell’ambito
dell’ambiente
38
Atteggiamenti 2
 Wicker (1969)
 Rivede 42 studi che hanno studiato la relazione tra
atteggiamenti e comportamento (in laboratorio)
 Per esempio, uno di questi studi riguardava
l’atteggiamento di un White nei confronti dei Black e
l’intenzione (comportamentale) di farsi fotografare
con questo Black
 I risultati di questo studio dimostrano che la
correlazione era in media di r= .15 (molto bassa)
39
Atteggiamenti 2
 Wicker conclude che “l’atteggiamento non predice il
comportamento”
 Una prima critica riguarda l’uso tendenzioso degli studi
riportati da Wicker. Esistono infatti studi sul campo (e
non in laboratorio) che dimostrano l’esistenza di forti
correlazioni tra atteggiamento di voto e comportamento
di voto
 L’analisi avrebbe dovuto includere anche studi sul campo
dove le persone possono scegliere in maniera più
naturale le proprie risposte comportamentali e non
devono scegliere tra un numero ristretto di risposte
40
Atteggiamenti 2
 AL tempo stesso, altri psicologi (Campbell, 1963),
affermano che i contesti pubblici non
necessariamente permettono di verificare la
relazione A-C (atteggiamento-comportamento)
 Per esempio A negativi nei confronti dei cinesi non
si traducono necessariamente in B di
discriminazione
 Esistono delle norme di protezione dei gruppi che
non ci permettono di rendere esplicito un B che
riflette un A
41
Atteggiamenti 2
 La Pierre (1934)
 Domanda a diversi gestori di Hotel il loro
atteggiamento nei confronti dei cinesi
 Tra le domande compariva un item indicante “la
probabilità con cui rifiuteresti di dare una camera a
una coppia di cinesi”
 Gli intervistati mostravano un atteggiamento
negativo e una alta probabilità di rifiutare la camera
alla coppia di cinesi
42
Atteggiamenti 2
 La Pierre (1934)
 Chiede a due comparse cinesi di presentarsi agli
hotel degli intervistati e di domandare una camera
 La maggior parte degli albergatori che avevano
risposto al questionario accorda la camera alla
coppia di cinesi
 Esiste dunque una norma di anti-discriminazione
che aveva inibito il comportamento discriminatorio
 Non è vero che gli studi sul campo permettono di
trovare una relazione A-C necessariamente più
elevata
43
Atteggiamenti 2
 Il problema della scarsa correlazione A-C può essere
risolto
 1) attraverso una differente maniera di
rilevare A e di rilevare B (risoluzione relativa
al modo di misurare A e B)
 2) rimodellizzazione teorica/empirica della relazione
tra A-B
44
Atteggiamenti 2
 L’atteggiamento può predire il comportamento se la
misura comportamentale è una misura aggregata,
ossia misura differenti comportamenti che sono
legati all’atteggiamento
 Per esempio, l’atteggiamento di una persona verso il
partito Democratico guiderà il comportamento di
questa persona in termini di voto, donazione di
soldi, partecipazione alla campagna elettorale
45
Atteggiamenti 2
 Al tempo stesso, ciascuno di questi comportamenti
è determinato da altri innumerevoli fattori
 Per esempio, il donare i soldi, può essere legato a
chi a chiesto di donare, quando l’ha chiesto in che
umore era la persona quando le è stata rivolta la
domanda
46
Atteggiamenti 2
 Poiché la misura di un unico comportamento è
funzione di molti fattori (irrilevanti per l’A), misurare
solo un comportamento non fornisce una misura
attendibile (reliability: misura di consistenza interna,
ossia, in che misura i miei items, benché diversi,
stanno misurando la stessa cosa?)
 Quando creiamo un indice di comportamento
dobbiamo aggregare più items che sono legati al
comportamento
 Se l’indice di C ha un’alta reliability allora la relazione
A-C diviene più alta della relazione A-C dove C è
misurato da un unico item
47
Attitude 2
 Fishbein & Ajzen (1974)
 Tre modi per misurare A-C
 1) single-act crtierion: C specifico misurato in una
situazione specifica ad un dato tempo
 2) repeated-observation criterion: C specifico
misurato in diverse situazioni in differenti momenti
 3) multiple-act criterion: differenti C legati tra loro e
misurati in diverse situazioni e in diversi momenti
 Alta relazione A-C data da multiple-act criterion
48
Attitude 2
 Fishbein & Ajzen (1977): non solo le misure di A e
di B devono essere affidabili e le misure di B devono
essere indici comportamentali ma A e B devono
avere lo stesso livello di specificità-astrattezza
 Sia gli atteggiamenti che i comportamenti possono
essere segmentati in:
 Azione
 Target
 Contesto
 Tempo
49
Attitude 2
 ES. B
 Azione: lavo
 Target: la mia macchina
 Contesto: al lavaggio
 Tempo: la domenica
50
Attitude 2
 Esempio di A religioso
 Azione: che opinione hai
di chi va in chiesa?
 Target: che opinione hai
di chi canta in chiesa?
 Contesto: come ti senti
quando sei in chiesa?
 Tempo: Ti piace andare di
domenica in chiesa? E gli
altri giorni?
 Esempio di B religioso
 Azione: vai in chiesa?
 Target: canti in chiesa?
 Tempo: quante volte vai
in chiesa?
51
Attitude 2
 Più vi è similarità tra il livello di astrazione di A e di
B più la relazione A-B è alta
52
Attitude 2
 Il problema della scarsa correlazione A-C può essere
risolto
 1) attraverso una differente maniera di rilevare A e
di rilevare B (risoluzione relativa al modo di
misurare A e B)
 2) rimodellizzazione teorica/empirica della
relazione tra A-B
53
Attitude 2
 Fishbein & Ajzen (1975): Teoria dell’azione
ragionata
 E’ una teoria che si applica solo ai comportamenti
volitivi ossia quelli in cui la gente decide di
comportarsi in una certa maniera, ha intenzione di
fare una certa cosa
54
Attitude 2
Attitude toward the behavior
intention
behavior
Subjective norm
55
 In questo modello si assume che le persone si
comportano nella maniera in cui vogliono
comportarsi
 Pertanto, la causa prossimale del comportamento ©
non è l’atteggiamento ma l’intenzione
comportamentale (I)
 C = fare la dieta
 I = ho intenzione di fare la dieta
56
 Al tempo stesso l’Intenzione è determinata da due
fattori
 L’atteggiamento nei confronti del comportamento
 La norma soggettiva
57
 L’atteggiamento nei confronti del comportamento
(F1)è dato da




A) le mie conoscenze riguardo al comportamento
ES. se mi metto a dieta divento più magro e più sano
B) la valutazione di queste conseguenze
ES. se sono più sano vivo meglio e più tranquillo
 F1 = S(AXB)
58
 La norma soggettiva (F2) è data da
 A) quello che credo che gli altri (significativi)
vogliano che io faccia
 ES i miei amici dicono che dovrei mettermi a dieta
 B) intenzione al conformismo
 ES faccio quello che mi dicono i miei amici
 F2= S(AXB)
59
Scarica

attitude1